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Il caldo è da record, ma il G7 ambiente è un flop

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Gli Stati Uniti danno forfait e il G7 dell’ambiente di Bologna fallisce alla vigilia di una settimana nella quale il termometro raggiungerà picchi da 36 gradi. Il ministro Galletti: “Abbiamo trovato un accordo su tutto tranne che sul clima”. Alla rottura con Trump, scrive Bill Emmott, l’Europa deve reagire con la politica: lasciando la porta aperta agli Stati Uniti, stando però pronta a difendere il suo modello di sviluppo da sola fino a quando sarà necessario.

Così l’Europa può ricucire con Donald

Dopo la prima visita del presidente Trump in Europa, l’alleanza occidentale appare disorientata e fragile. Non solo il paese che è il punto di riferimento dell’Occidente ha eletto alla sua guida un narcisista patologico, ma quest’ultimo ha minacciato i suoi più stretti alleati di scatenare guerre commerciali, ha rinnegato il patto di reciproca difesa della Nato, ha espresso apprezzamento per la candidata alle elezioni francesi anti-Nato e anti-Eu Marine Le Pen e in quest’ultima settimana ha ritirato l’adesione dell’America agli accordi globali sul clima siglati a Parigi meno di due anni fa. Che cosa dovrebbe fare l’Europa? Rispondo: imparare dal maresciallo Ferdinand Foch.

Il maresciallo Foch fu un grande generale francese che, com’è noto, durante la Battaglia della Marna nel 1914 disse: «Il centro dello schieramento sta cedendo, l’ala destra è in ritirata – la situazione è ottimale per attaccare».

Detto altrimenti, è tempo che l’Europa prenda l’iniziativa. Questo intendeva il cancelliere Angela Merkel il 25 maggio quando ha voluto deliberatamente fare colpo sui tedeschi dichiarando che è ora che noi europei prendiamo «il destino nelle nostre mani». E questo era anche il senso della fin troppo energica stretta di mano scambiata da Emmanuel Macron con il presidente Trump in occasione della sua visita europea, così come dell’aperta disapprovazione espressa al presidente russo Vladimir Putin quando pochi giorni dopo l’ha incontrato a Versailles.

Da quasi dieci anni a questa parte, dall’inizio della crisi finanziaria globale, e in quest’ultimo anno dopo il voto inglese sulla Brexit, i governi europei hanno dato prova di grande volontà politica. Le loro divisioni e la debolezza politica hanno reso loro impossibili ulteriori progressi, ma hanno dato prova di tenacia nel preservare e salvaguardare l’euro e le istituzioni comunitarie. Adesso, però, devono dare prova di coraggio politico.

Il loro futuro, così come quello dell’Occidente, con tutto quello che ne consegue in termini di valori condivisi, dipende dalla loro volontà di agire con coraggio negli anni a venire. La debolezza economica dei paesi dell’Ue di fronte alla crisi finanziaria è all’origine delle loro troppe divisioni nell’affrontare in modo adeguato le guerre e i flussi migratori che attraversano il Mediterraneo, e della loro vulnerabilità alle provocazioni della Russia che ha violato le leggi internazionali modificando a proprio vantaggio i confini in Ucraina e nel Caucaso.

Eppure l’Europa, più di tutti, dopo il 1945 è cresciuta in prosperità e sicurezza grazie ai valori fondanti del liberalismo occidentale: l’apertura ai commerci, alle idee, ai popoli e alle tecnologie, al suo interno come nel mondo; l’uguaglianza, dei diritti politici, dei servizi sociali, della cittadinanza, il ruolo della legge, che ha mantenuto la stabilità, e ultima ma non meno importante, l’alleanza globale delle nazioni democratiche che si riconoscono in questi valori e si alleano per difendere la legge internazionale e la correttezza delle regole nei commerci e non solo.

L’attuale congiuntura sfavorevole è in gran parte dovuta al nostro stesso fallimento per non essere riusciti a scongiurare la crisi finanziaria del 2008, la peggiore degli ultimi 80 anni. Sono le medesime ragioni che hanno portato all’elezione di Donald Trump e alla Brexit. Ma questo non è un buon motivo per rinunciare ai nostri valori, anzi. Per tornare a prosperare nella comune sicurezza dobbiamo riscoprirli.

Il significato della visita di Trump e del suo ritiro dall’accordo sul clima è che non si può più fare conto sull’America per guidare questo processo, impegnata com’è nel suo dibattito ideologico interno tra liberalismo e protezionismo, apertura e chiusura, internazionalismo o isolazionismo. L’Europa deve tenere la porta aperta agli Stati Uniti nella speranza di un loro eventuale ritorno a una piena e condivisa partecipazione ai comuni valori. Ma nel frattempo deve difenderli da sé e rafforzarsi.

È possibile farlo? La presa di posizione del Cancelliere Merkel è un segnale positivo in questo senso, anche se può essere sminuita etichettandola come cinica retorica elettorale. Se davvero gli europei vorranno prendere il destino nelle loro mani, però, la politica tedesca dovrà fare un salto di qualità, non limitarsi a stabilire le regole ma assumersi un approccio più attivo e generoso: occorre, ad esempio, un piano adeguato di investimenti pubblici a livello europeo, svincolato dalla normativa fiscale vigente, per realizzare infrastrutture come la super rete elettrica europea; e un programma di difesa comune che accresca tanto gli investimenti come la cooperazione, secondo le linee guida proposte da Federica Mogherini, l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri; e anche un accordo per la gestione del debito sovrano che liberi la Grecia dalla morsa in cui si trova stretta.

Ci sono due motivi per pensare che tutto questo possa accadere. Il primo è che, dando per avvenuta la sua rielezione a settembre, Angela Merkel sarà al suo ultimo mandato e a giudicarla non avrà più gli elettori ma soltanto la storia. La seconda ragione si chiama Emmanuel Macron. Per la prima volta in decenni la Francia ha un presidente che gode della fiducia dei tedeschi anche se non sono d’accordo con lui in tutto e per tutto.

Anche l’Italia deve fare la sua parte. Nessuno si aspetta che diventi un capofila del progresso e della collaborazione europei dopo le prossime elezioni, ma i vicini europei si augurano che non diventi nemmeno un ostacolo sul percorso o una bomba a tempo da disinnescare. Ci vorrà un governo pronto a collaborare a livello europeo e, allo stesso tempo, a fare in patria ciò che tutti sperano farà Macron: riformare l’economia, rimuovere gli ostacoli che bloccano l’imprenditoria e gli investimenti, far funzionare la giustizia. Una Germania più coraggiosa e generosa, una Francia credibile e propositiva, un’Italia stabile, progressista e riformista: questa sarebbe una buona ricetta per ridare forza all’Europa e salvare l’Occidente. E se, nel giro di quattro anni, un’Europa così rinnovata potesse accogliere alla sua prima visita un nuovo e più internazionalista presidente americano, uomo o magari donna, ecco che il futuro dell’Occidente potrebbe tornare a colorarsi di rosa.

Traduzione di Carla Reschia

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Il voto delle città punisce i grillini: risorge il bipolarismo

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Il voto per le amministrative punisce i grillini e suggerisce il ritorno del bipolarismo. Fin dai primi exit poll è stato chiaro che Il M5S è rimasto fuori dai ballottaggi nei maggiori Comuni perfino a Genova, la città di Beppe Grillo.

Dalle sfide per le città risorge il bipolarismo M5S fuori dai ballottaggi

Testa a testa destra e sinistra a Genova, Verona, Taranto e Catanzaro

ROMA – Dopo tanto parlare di Italia divisa per tre, ritorniamo improvvisamente all’antico: al centrosinistra che se la combatte con il centrodestra, mentre i Cinquestelle restano spettato ri.

Deludono in tutti i maggiori comuni dove si è votato ieri (oltre 9 milioni gli aventi diritto in 1004 città, superiore al 61 per cento l’affluenza alle urne). Il “flop” grillino sarà ricordato come la vera sorpresa di questo test amministrativo, politicamente di un certo peso poiché a detta degli esperti si è trattato di un campione molto attendibile degli umori su scala nazionale, un vasto sondaggio con voti veri.

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Le cause di una débâcle

Sulla base dei primi «exit poll», M5S non arriva al ballottaggio nemmeno nella patria del suo fondatore, Genova, forse anche per il pasticcio delle votazioni online. Il tenore Luca Pirondini, imposto d’autorità a Marika Cassimatis, si ferma tra il 18 e il 22 per cento. Quel movimento che appena l’anno scorso sembrava una valanga inarrestabile (vedi i trionfi di Appendino a Torino e della Raggi a Roma), osserva adesso con il binocolo la performance di un vecchio politico come Leoluca Orlando a Palermo (verso la vittoria al primo turno) e dello “scomunicato” Federico Pizzarotti a Parma, che è a cavallo del 40 per cento. In alcune delle 25 città capoluogo i candidati di Grillo e Casaleggio si fermano addirittura sotto la doppia cifra, per esempio a L’Aquila e a Catanzaro, a conferma che si tratta di un movimento giovane, di gracile costituzione, non ancora radicato nel territorio. Se davvero Renzi ha rinunciato (come egli dichiara) alle elezioni politiche in settembre, può darsi che alla luce di questi risultati si stia mangiando le mani per non avere approfittato del momento fiacco dei Cinquestelle e di un vento che, nel resto d’Europa, non gonfia più le vele dei populisti.

Sinistra in salute  

I tradizionali duellanti invece se la battono spalla contro spalla: a Genova (dove al momento di andare in stampa Bucci è alla pari con Crivello), a Verona (anche qui sgomitano Sboarina e Salemi), a Taranto (il berlusconiano Baldassarri leggermente davanti a Melucci), a Catanzaro (il sindaco uscente Abramo e Fiorita praticamente appaiati). È nettamente in vantaggio il Pd a L’Aquila, con Di Benedetto che sfiora la vittoria al primo tentativo. Ci sono le condizioni perché nei ballottaggi del prossimo 25 giugno il partito renziano confermi, o magari superi, le 17 bandierine piantate 5 anni fa negli stessi Comuni capoluogo, laddove Forza Italia e Lega insieme avevano vinto in 5 città. Per la sinistra nel suo insieme, è un indizio di discreta salute che riscatta le più recenti batoste.

Destra forte se unita  

La buona notizia per Berlusconi è che il centrodestra si conferma una forza per nulla trascurabile, nel suo insieme ragguardevole. Lo sarà ancora di più se tra due settimane metterà a segno il “colpo” di Genova che farebbe il bis della Regione Liguria, conquistata due anni fa con Toti. La notizia cattiva per Silvio, invece, è che questo risultato gli lega politicamente le mani. Costringe il Cav a restare avvinto a Salvini, che l’uomo di Arcore molto poco sopporta (ancora ieri teorizzava l’importanza di una legge elettorale proporzionale, che lo svincolerebbe dall’abbraccio con i “sovranisti”). Il primo turno di ieri segnala che, nonostante tutte le insofferenze, i due funzionano bene insieme. Quanto è accaduto ieri sembra dare ragione ai teorici del partito unico, basato sulle primarie e sul ricambio generazionale con i quarantenni finalmente al potere.

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Castellammare – incendio in palazzo in Viale Europa

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Castellammare – incendio in palazzo al Viale Europa

Attimi di terrore per i residenti del condomino in Viale Europa 130 a Castellammare. Pochi istanti fa è divampato un piccolo incendio in uno degli appartamenti siti nei primi piani dell’edificio.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che in pochi minuti hanno sedato le fiamme.
Paura per gli abitanti dello stabile, non nuovi ad esperienze del genere; uno di essi ci confessa, esasperato, che è il terzo rogo che in pochi anni ha come teatro il palazzo.
Ad andare a fuoco, poco più di un anno fa, era stata anche l’insegna della sede della compagnia di assicurazioni sita nell’edificio.
Le cause del rogo di questa sera sono ancora da approfondire ed appurare

Formula 1 Gp Canada: l’ordine d’arrivo della gara di Montreal. Classifica Mondiale

Formula 1 GP Canada 2017 – L’ordine d’arrivo della gara di Montreal: dominio di Lewis Hamilton davanti a Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo. Sebastian Vettel quarto in rimonta, Kimi Raikkonen settimo.

Sesto sigillo di Lewis Hamilton in Canada per il britannico che ottiene la terza vittoria stagionale davanti a Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo. Sebastian Vettel, al termine di una gara di grande rimonta, chiude in quarta posizione mentre Kimi Raikkonen chiude in settima. Entrambe le Rosse danneggiate nei primi giri. Ritiro per Max Verstappen.

ORDINE D’ARRIVO GP CANADA 2017

1. Lewis Hamilton (Mercedes)
2. Valtteri Bottas (Mercedes)
3. Daniel Ricciardo (Red Bull)
4. Sebastian Vettel (Ferrari)
5. Sergio Perez (Force India)
6. Esteban Ocon (Force India)
7. Kimi Raikkonen (Ferrari)
8. Nico Hulkenberg (Renault)
9. Lance Stroll (Williams)
10. Romain Grosjean (Haas)
11. Jolyon Palmer (Renault)
12. Kevin Magnussen (Haas)
13. Marcus Ericsson (Sauber)
14. Stoffel Vandoorne (McLaren)
16. Pascal Wehrlein (Sauber)
17. Daniil Kvyat (Toro Rosso) – Ritirato
18. Max Verstappen (Red Bull) – Ritirao
19. Felipe Massa (Williams) – Ritirato
20. Carlos Sainz (Toro Rosso) – Ritirato

QUESTA LA GRIGLIA DI PARTENZA DEL GP CANADA 2017: pole per Lewis Hamilton davanti a Sebastian Vettel e Valtteri Bottas. Kimi Raikkonen chiude in quarta piazza

01. Lewis Hamilton (Mercedes)
02. Sebastian Vettel (Ferrari)
03. Valtteri Bottas (Mercedes)
04. Kimi Raikkonen (Ferrari)
05. Max Verstappen (Red Bull)
06. Daniel Ricciardo (Red Bull)
07. Felipe Massa (Williams)
08. Sergio Perez (Force India)
09. Esteban Ocon (Force India)
10. Nico Hulkenberg (Renault)
11. Daniil Kvyat (Toro Rosso)
12. Fernando Alonso (McLaren)
13. Carlos Sainz (Toro Rosso)
14. Romain Grosjean (Haas)
15. Jolyon Palmer (Renault)
16. Stoffel Vandoorne (McLaren)
17. Lance Stroll (Williams)
18. Kevin Magnussen (Haas)
19. Marcus Ericsson (Sauber)
20. Pascal Wehrlein (Sauber)

La doppietta di Montreal regala la vetta della graduatoria alla Mercedes. Ferrari a 8 punti

La vittoria di Lewis Hamilton e il secondo posto di Valtteri Bottas, visti anche i problemi della Ferrari, portano la Mercedes in vetta alla graduatoria dei costruttori.

CLASSIFICA MONDIALE COSTRUTTORI 2017

POS TEAM PTS
1 MERCEDES 222
2 FERRARI 214
3 RED BULL RACING TAG HEUER 112
4 FORCE INDIA MERCEDES 71
5 TORO ROSSO 29
6 WILLIAMS MERCEDES 22
7 RENAULT 18
8 HAAS FERRARI 15
9 SAUBER FERRARI 4
10 MCLAREN HONDA 0

Giandomenico Tiseo/oasport

Soccorso a 8 gommoni e 3 barchini: salvati 1200 migranti (VIDEO)

Circa 1200 migranti tratti in salvo nel Mediterraneo Centrale, in 11 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

I migranti si trovavano a bordo di 8 gommoni e 3 barchini. Alle operazioni hanno preso parte Nave Diciotti della Guardia Costiera italiana, assetti del dispositivo Eunavformed e unità di ONG.

Altri 1.650 migranti tratti in salvo nella giornata di ieri nel Mediterraneo Centrale in 12 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

I migranti si trovavano a bordo di 9 gommoni e 3 barchini. Alle operazioni di soccorso hanno preso parte due navi e un aereo della Guardia Costiera italiana, assetti del dispositivo Eunavformed e unità di ONG.

VIDEO in allestimento

ESCLUSIVA – Settore giovanile, Mainolfi via?: “Alla Juve Stabia sto bene!”

ESCLUSIVA – Settore giovanile, Mainolfi via?: “Alla Juve Stabia sto bene!”

E’ tempo di mercato, ma noin solo per i calciatori, quanto anche per le società e gli addetti ai lavori. Secondo quanto riferito dalla redazione di Giovanili News, la Lega Pro è da sempre trampolino di lancio per i giovani promettenti, annotatevi questi tre nomi, su cui noi prevediamo grandi manovre: Molon lascia il Padova non trovando l’accordo con la nuova dirigenza, direzione Chievo. Mainolfi lascia la Juve Stabia per un’altra piazza prestigiosa campana, mentre Piazzi già ha trovato l’accordo con il Parma della cordata cinese.

Abbiamo raggiunto, in esclusiva, Saby Mainolfi che in merito ha dichiarato: “Chi mi comanda ha fatto un accordo di cinque anni con la Juve Stabia. Se il mio direttore mi riconferma, mi fa tanto piacere. Ci vogliono, per gettare le basi, almeno 2-3 anni e sono quelli che ho richiesto alla società prima di essere giudicato sul mio operato. I ragazzi del Memorial Scalera, per esempio, saranno la Berretti del futuro, lavoro per questo, così come gli Under 15 di questa stagione che provenivano dall’attività di base. Sto bene alla Juve Stabia, poi non so cosa può accadere. Per me la libertà di espressione è la prerogativa che mi consente di andare avanti nei rapporti e nel settore giovanile è la cosa più important: è per questo che qui sto bene”.

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA

Il pensiero di Izzillo sulla partita con la Reggiana: saggezza mista a rabbia

Vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, e successivi alla fatale gara del 24 maggio, dei pensieri di fine stagione espressi in casa Juve Stabia dai calciatori stabiesi, anche Nicolas Izzillo si è unito al coro e ha espresso sui propri profili tutto il suo rammarico e la sua rabbia.

Tanti ma non tutti hanno voluto salutare Castellammare o esprimere il loro giudizio sulla rocambolesca eliminazione ai play off contro la Reggiana: Capodaglio, Allievi, Kanoute, Mastalli ecc.

Emblema dell’amarezza del centrocampista gialloblù, in un mix di rabbia e saggezza, è la frase:

“Sul cadavere dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani.. che ingiustizia!”

Chiaro il messaggio di Izzillo, che, insieme ai suoi compagni, si sente vincitore morale della sfida alla Reggiana. Nei giorni successivi, inoltre, il calciatore gialloblù ha montato e pubblicato un video con tutte le foto più belle della stagione della Juve Stabia:

“Da soli possiamo fare poco, insieme possiamo fare così tanto.. che gran bel gruppo” sono le parole scelte da Izzillo per ringraziare i suoi compagni di squadra.

Mancano pochi giorni alle semifinali play off di Lega Pro, martedì ci sarà Parma – Pordenone mentre mercoledì ci sarà Alessandria – Reggiana. Questo è il calcio, non sempre va avanti chi merita!

© RIPRODUZIONE DEL TESTO, TOTALE O PARZIALE, CONSENTITA ESCLUSIVAMENTE CITANDO LA FONTE– Qualunque violazione del diritto di copyright sarà perseguita a norma di legge.

Campania – vasto incendio in prossimità della Strada Statale 18

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BATTIPAGLIA – Intorno alle ore 14 è divampato un grosso incendio nella zona industriale, nella periferia sud di Battipaglia.
Le fiamme si sarebbero propagate in un deposito contenente, tra l’altro, rifiuti e materiale di scarto.
Il fitto fumo nero ha invaso anche la Strada Statale 18, il tratto che collega Battipaglia ad Eboli, Capaccio, Agropoli ed a tutta la zona del Cilento; disagi anche per gli automobilisti che percorrono la statale, inevitabilmente trafficata con l’inizio del periodo estivo.
Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco, accorsi sul posto con più unità e a più intervalli.
Proprio a causa del materiale (rifiuti) alla base dell’incendio, nelle zone circostanti l’aria ha subito assunto un odore sgradevole e non è da escludere che il fumo diramatosi possa essere tossico.
Le Autorità sono tutt’ora al lavoro.

VIDEO e FOTO ESCLUSIVO – IX edizione, Memorial Gianni Scalera: tre finali per la Juve Stabia, tanti trofei in bacheca!

IX edizione, Memorial Gianni Scalera: tre finali per la Juve Stabia, tanti trofei in bacheca!

E’ terminata la IX edizione del Memorial ‘Gianni Scalera’. Allo stadio Pinto di Caserta si sono giocate tutte le finali di categoria. Tre le gare dispustate dalla Juve Stabia, arrivata a giocarsi il trofeo con i 2006, 2003 e i 2001. A trionfare sono i 2006 e i 2001 che portano a casa la coppa. Premiati altri calciatori stabiesi: a Minasi la coppa di miglior attaccante dei classe 2003, così come a Lettera la palma di miglior giocatore 2003. A Dario Pistola il titolo di cannoniere dei classe 2001.

Queste le immagini delle tre gare finali.

a cura di Ciro Novellino

 

 

 

Zapata non rientra nel progetto Napoli, valutazione importante del club

Zapata non rientra nel progetto Napoli, valutazione importante del club

Il prestito biennale all’Udinese dell’attaccante Duvan Zapata è finito, ma il colombiano non farà parte del nuovo progetto del Napoli. Come riporta La Repubblica, il Torino ci ha fatto un pensierino nel caso dovesse cedere Andrea Belotti ma certamente Zapata non rientrerà nell’operazione di riscatto del cartellino di Nikola Maksimovic – il Napoli dovrà pagare entro fine mese 20 milioni al Torino. Perchè? Perchè la valutazione di Zapata data dal Napoli è superiore: “il prezzo è di 25 milioni di euro e al momento non sono previsti neanche troppi sconti. Il tesoretto sarà poi investito per completare il maquillage”. 

 

Pavoletti, sei mesi e addio: due squadre di A su di lui

Pavoletti, sei mesi e addio: due squadre di A su di lui

Il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli è al lavoro per la cessione di Leonardo Pavoletti, attaccante costato quindici milioni di euro nel mercato di gennaio. Come riporta La Repubblica il rinnovo di Dries Mertens e la conferma di Arkadiusz Milik rappresentano un indizio chiaro in vista della prossima stagione:Lazio e Udinese hanno già chiesto informazioni. Il diretto interessato preferisce la prima destinazione, ma tutto può ancora succedere. Difficilmente, però, verrà inserito come contropartita in qualche affare come, ad esempio, quello per il terzino destro dell’Udinese Widmer“.

Giaccherini lascerà Napoli, la prossima settimana può arrivare il suo sostituto

Giaccherini lascerà Napoli, la prossima settimana può arrivare il suo sostituto

Se la trattativa del Napoli per l’attaccante spagnolo Alex Berenguer non si è ancora conclusa, in terra iberica sono già convinti che l’epilogo si consumerà la prossima settimana perchè l’offerta ufficiale all’Osasuna starebbe arrivando: 6 milioni più bonus per avvicinarsi ai 9 milioni di euro della clausola già stabilita.

Come racconta l’edizione odierna di Repubblica il sì del 22enne di Pamplona è scontato, quindi non resta che affondare  “e nel frattempo accelerare per l’addio di Emanuele Giaccherini, che lascerà appunto il posto all’esterno, capace di disimpegnarsi da vice Callejon e all’occorrenza anche da terzino”.

Rebus portieri, Rafael rifiuta la Germania: i dettagli

Rebus portieri, Rafael rifiuta la Germania: i dettagli

Sia Reina che Sepe sono in uscita. Il mercato dei portiere, però, non finisce qui. Anche Rafael vorrebbe lasciare Napoli per vivere da protagonista una nuova stagione. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, il brasiliano avrebbe delle offerte in Germania. Tuttavia, il ragazzo le avrebbe rifiutate. Si aspetta, quindi, ancora la proposta giusta per lui.

Napoli, si lavora per Cragno: offerti al Cagliari 5 mln di euro più Sepe

Napoli, si lavora per Cragno: offerti al Cagliari 5 mln di euro più Sepe

Il Napoli fa all-in per Alessio Cragno: gli azzurri hanno offerto al Cagliari 5 milioni più Sepe per assicurarsi il giovane portiere dei sardi. Il ragazzo è stato tenuto sotto la lente per un po’ di tempo ed ora sembra pronto per compiere il grande salto in un top team. Il Napoli però non smette di guardarsi intorno: il ds Giuntoli non molla la pista Leno del Bayer Leverkusen e Neto, che dovrebbe lasciare la Juventus, vicina all’acquisto di Szczesny. A riportarlo, il Corriere del Mezzogiorno.

Inglese al Napoli, Giuntoli chiama il Chievo: mezza serie A vuole Pavoletti

Inglese al Napoli, Giuntoli chiama il Chievo: mezza serie A vuole Pavoletti

Giuntoli ha chiesto informazione al Chievo per Inglese, autore di una buona stagione con i veronesi quest’anno. Per strapparlo al Chievo, gli azzurri dovrebbero sborsare circa 10 milioni di euro. Inglese non troverebbe molto spazio negli 11 di Maurizio Sarri, anche considerando la cessione di Pavoletti, che piace a mezza serie A, con Udinese, Torino, Genoa, e Lazio, e Duvan Zapata, di ritorno da Udinese. Il Napoli vorrebbe vendere il primo a 15 milioni di euro, mentre per il secondo la cifra è vicina ai 22 milioni di euro. A riportarlo, il Mattino.

Napoli, piace l’olandese Jeroen Zoet: c’è il sì indipendentemente da Pepe Reina

Napoli, piace l’olandese Jeroen Zoet: c’è il sì indipendentemente da Pepe Reina

Il Napoli è alla ricerca di un portiere che possa sostituire, o quantomeno affiancare, Pepe Reina. Secondo quanto riporta il Mattino, gli azzurri sarebbero molto interessati a Jeroen Zoet, estremo difensore del PSV, classe 91, che accetterebbe ben volentieri il trasferimento in Campania, anche con la permanenza del portiere spagnolo.

ADL voleva Szczesny, accordo col club trovato: l’intoppo si chiama Juventus

ADL voleva Szczesny, accordo col club trovato: l’intoppo si chiama Juventus

Il Napoli ci ha provato fino alla fine per Szczesny. Prima di partire per gli Usa, ADL avrebbe spinto Giuntoli e Chiavelli a chiudere la trattativa col polacco, il quale avrebbe addirittura già trovato un accordo con il club azzurro per quanto riguarda l’ingaggio. Alla fine, però, il calciatore sembra aver scelto la Vecchia signora.

Napoli-Berenguer, ci siamo quasi: l’Osasuna chiede 9 mln di euro, ma il Napoli vuole lo sconto

Napoli-Berenguer, ci siamo quasi: l’Osasuna chiede 9 mln di euro, ma il Napoli vuole lo sconto

Alex Berenguer è il primo obiettivo per il Napoli: l’Osasuna ha chiesto 9 milioni di euro, ma gli azzurri cercano ancora un po’ di sconto. Il calciatore piace piace a Giuntoli per la sua attitudine a svolgere più ruoli. Il ragazzo può, infatti, sia giocare come vice-Callejon che come esterno basso. Settimana prossima potrebbe arrivare la chiusura finale della trattativa.

VIDEO ViViCentro – Le parole di Saby Mainolfi dopo il premio: “Lo condivido con tutti”

VIDEO ViViCentro – Le parole di Saby Mainolfi dopo il premio: “Lo condivido con tutti”

La Commissione Benemerenze del Settore Giovanile e Scolastico ha consegnato a Saby Mainolfi la “benemerenza” per la preziosa attività svolta a favore del calcio giovanile. Della cerimonia di premiazione che si è tenuta presso il Centro Congressi Hilton Rome Airport in Fiumicino (Roma) ne avevamo già parlato ieri con gli scatti (CLICCA QUI). Oggi vi proponiamo l’intervista integrale dopo aver ricevuto il premio.

a cura di Ciro Novellino

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Pugilato : Vincenzo Bevilacqua Campione d’Italia dei SuperWelter (Diana Marcopulopulos)

Campionato Italiano SuperWelter e Dual Match tra Nazionale Italiana Elite Femminile e Polonia a Roma

Il ring allestito nel mezzo dello stadio come ai vecchi tempi tra Mazzinghi e Benvenuti. Lo stadio è il centro sportivo “Giulio Onesti ” di Roma di proprietà del CONI , utilizzato per il Baseball. Qui si sono affrontati sabato 10 giugno  per il Titolo Italiano dei SuperWelter Vincenzo Bevilacqua detentore e lo sfidante il pugliese Francesco Lezzi . Presenti i vertici della Federazione Pugilistica,il Presidente Lai e il Vice Apa, che con un breve saluto aprono la manifestazione . Grande affluenza di pubblico che ha sostenuto i loro beniamini. Nelle riprese iniziali nulla di fatto da entrambe le parti eccetto qualche tentativo da parte di Bevilacqua di accorciare le distanze e di essere più incisivo con i colpi sferrati , ma ha di fronte un Francesco Lezzi molto mobile che riesce a far fronte agli attacchi  senza retrocedere. Dalla settima ripresa in poi assistiamo ad un susseguirsi di colpi al corpo da parte di entrambi. Un corpo a corpo che portano spesso i due a legare . Una performance elevata dove i due pugili non si risparmiano fino all’ultimo secondo dell’ultimo round . Vince per Split Decision il romano Bevilacqua  con il seguente punteggio : 96-94 ; 94/97; 98/93 ;confermandosi campione d’Italia . Sottoclou del Titolo Italiano il Dual Match tra le Nazionali Elite Femminili di Italia e Polonia. Le azzurre superano la Polonia per 5 -1. Grande prova per le Azzurre in previsione dei prossimi Campionati dell’Unione Europea 2017 , che si disputeranno  ad Agosto in Italia a Cascia provincia di Perugia .

Diana Marcopulopulos