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Migranti: sanzioni per Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria

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La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione nei confronti della Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria per il mancato ricollocamento dei migranti sbarcati sulle coste italiane e greche.

INFRANTO IL PRINCIPIO DI SOLIDARIETA’

Ad annunciare il provvedimento è stato il commissario Ue agli affari interni, Dimitris Avramopoulos , facendo il punto sul concetto di “relocation” che sostanzialmente significa la ripartizione dei migranti – arrivati attraverso le frontiere esterne (Italia, Grecia e Spagna)- tra tutti e 28 i Paesi dell’Unione. “L’Ue è basata sulla solidarietà e sulla condivisione delle responsabilità – ha sottolineato Avramopoulos – questi valori si applicano senza eccezioni”.

I RICOLLOCAMENTI NEL 2017

Secondo la Commissione, nel 2017 i ricollocamenti sono sensibilmente aumentati rispetto allo scorso anno. Tra il 1° gennaio e il 9 giugno, le persone trasferite dalle zone di sbarco ad altri Paesi dell’Unione Europea sono state 20.869, di cui 13.973 dalla Grecia e 6.869 dall’Italia. La Polonia, la Repubblica Ceca e l’Ungheria hanno invece ignorato gli impegni di solidarietà e accoglienza (la Repubblica Ceca in realtà ha accolto 12 profughi dalla Grecia e nessuno dall’Italia; situazione simile in Slovacchia, dove sono arrivati 15 migranti dalle coste greche, ma che in questa fase non sembra coinvolta nelle sanzioni).

Tuttavia quasi tutti gli Stati sono lontani dalle quote di ricollocamento previste dal Consiglio Ue. La Germania per esempio ha accolto 2.715 persone dall’Italia e 2.943 dalla Grecia, per un totale di 5.658 , a fronte di un obiettivo di 27.536.

LA RISPOSTA DELL’UNGHERIA

Secondo Budapest si tratta di “puro ricatto e atto antieuropeo” da parte della Commissione dell’Unione Europea. Il ministro degli esteri polacco, Witold Waszczykowski, ha “respinto la minaccia di misure”. Il presidente della Polonia, Andrzej Duda, sta valutando la possibilità di indire un referendum popolare per decidere sul sistema delle quote, che li obbliga ad ospitare almeno 7 mila migranti.

 

Le vittime dei mercanti di uomini: dai barconi alla schiavitù

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Circa 21 milioni di persone nel mondo sono vittime della tratta di esseri umani. Sono soprattutto le donne e i minorenni non accompagnati a pagarne il prezzo più alto. 

Dai barconi alla schiavitù vittime dei mercanti di uomini

Sfruttamento sessuale e sul lavoro: sono soprattutto le donne e i minorenni non accompagnati a pagare il prezzo più alto

ROMA – Vi sembrerà strano, ma sempre più anche il nostro Paese ha lo schiavismo in casa. Ed è molto difficile intercettarlo e al tempo stesso combatterlo. Si chiama «trafficking», è la tratta di esseri umani, che riguarda circa 21 milioni di persone nel mondo, tra questi 8 milioni di minori e una maggioranza di donne.

LEGGI ANCHE:
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L’incapacità delle democrazie di controllare la storia
– Migranti: sanzioni per Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria

Sono le stime dell’Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro).

L’Europa purtroppo non ne è immune, circa 800 mila persone sono sottoposte a forme di sfruttamento di ogni genere, da quello sessuale a quello sempre più sviluppato, lavorativo. Lo sfruttamento sessuale è un grave rischio che corrono donne e bambini che scappano dalla guerra, dalle persecuzioni, dall’Isis e dalla fame. Pensiamo alle donne nigeriane. Partono dalla Nigeria con il sogno di trovare un lavoro decente, finiscono per essere stuprate durante il viaggio, per essere sfruttate sessualmente in Libia e infine in Italia. Le donne accumulano debiti impossibili da ripagare, dopo essere state sottoposte a riti voodoo in patria. Affidate alle cosiddette maman in Italia, diventano ostaggi, controllate in ogni spostamento. E se si ammalano di Aids tornano in patria abbandonate dalle loro stesse famiglie, accolte solo dalle organizzazioni di volontariato. Una tragedia infinita, dietro l’angolo delle nostre case.

Sulla strada  

Quando vedete le nigeriane per la strada, magari siete portati a pensare che siano prostitute per scelta. Non è così. E’ prostituzione coatta, su cui si arricchiscono gli sfruttatori, lo sanno bene le associazioni che intervengono contro la tratta. Non possiamo far finta di non vedere. Ieri a Roma è stato presentato alla Camera dei deputati, in un evento organizzato dalla Fondazione Nilde Iotti, un commovente libro sulla storia di una donna nigeriana uscita dall’inferno della tratta «Il coraggio della libertà» (Paoline) che cerca di ricostruirsi il suo futuro, a sottolineare che uscire dalla tratta è difficile ma è possibile. La tratta si affianca ai processi migratori, più aumentano i flussi di persone che scappano dall’Isis, dalle violenze, guerre, carestie, più aumenta il rischio di sfruttamento sessuale e lavorativo. Se si adottano politiche molto restrittive, aumentano le probabilità di sfruttamento perché i migranti sono costretti ad accettare qualsiasi condizione di lavoro, di sfruttamento sessuale e non ce la fanno a ribellarsi.

I controlli  

D’altro canto abbiamo il problema della necessità di rigidi controlli per tutelarci dal terrorismo. Accoglienza verso chi è in grave difficoltà e forte controllo possono coniugarsi. Dobbiamo trovare risposte articolate nella prima accoglienza e nei processi di integrazione e possiamo farlo bene, perché siamo un popolo generoso, come ci dimostrano gli abitanti di Lampedusa ogni giorno. Dobbiamo sentirci investiti di questa missione di grande umanità, ognuno di noi. Molto possiamo fare. Molti già fanno. Tante storie terribili di tratta nel nostro Paese sono finite bene perché siamo una eccellenza nella lotta alla tratta. Abbiamo salvato e reinserito migliaia di donne in questi anni.

Abbiamo un’ottima legge che protegge le vittime di tratta, e associazioni molto competenti che hanno accumulato un know how importante: associazioni variegate: femministe, laiche e religiose, come quella di suor Eugenia Bonetti, tutte in prima fila. I Paesi europei, anche grazie all’azione dell’Unione europea e del Consiglio d’Europa, particolarmente del meccanismo di monitoraggio della Convenzione sulla tratta (Greta), hanno molto imparato l’uno dall’altro attraverso lo scambio di best practice.

Il nostro Paese spicca per eccellenza, da sempre e siamo fieri che sia italiana anche la rapporteur dell’Onu sulla tratta, Maria Grazia Giammarinaro, magistrata siciliana. Dobbiamo continuare su questa strada e investirci di più. Se i diritti umani sono la priorità, allora il supporto alle persone trafficate deve essere immediato, incondizionato, continuo e l’azione di prevenzione ad ampio spettro. Come sempre, quando si parla di schiavitù, la priorità è liberare gli schiavi. Veramente, e senza condizioni.

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/Le vittime dei mercanti di uomini
lastampa/Dai barconi alla schiavitù vittime dei mercanti di uomini LINDA LAURA SABBADINI

Roma, UFFICIALE: Di Francesco è il nuovo allenatore. Pallotta: “È la decisione giusta”

NOTIZIE AS ROMA – “L’AS Roma è lieta di annunciare che Eusebio Di Francesco è il nuovo responsabile tecnico del Club. L’allenatore 47enne ha firmato un contratto che lo legherà alla società giallorossa fino al 2019″. Con questa nota sul proprio sito ufficiale la società giallorossa ha ufficializzato l’ingaggio di Eusebio Di Francesco come nuovo allenatore. Dopo le stagioni trascorse a Trigoria da calciatore e quelle in cui ha vestito i panni di team manager, il tecnico abruzzese vi ha fatto ritorno oggi alle 16.50 in punto. Accolto dagli stati generali giallorossi, ha sottosritto l’accordo che lo legherà a questi colori per i prossimi due anni per un corrispettivo di 1,5 milioni più bonus ed opzione per il terzo anno. Domani alle 14 la conferenza di presentazione alla stampa.
“Quando ci siamo riuniti per valutare il candidato ideale alla panchina della Roma, eravamo in cerca di qualcuno che potesse tirare fuori il meglio dai nostri calciatori. E anche aiutare a valorizzare i talenti del nostro settore giovanile”, le parole del presidente Jim Pallotta. “Il nostro nuovo direttore sportivo Monchi ha scelto Eusebio di Francesco e, con lui, il suo stile di gioco. Riteniamo che sia la decisione giusta per la Roma”.

Claudia Demenica

Juve Stabia, Mastalli può partire: no al Pescara, si al Venezia ma occhio alla variabile Lotito!

Juve Stabia, Mastalli può partire: no al Pescara, si al Venezia ma occhio alla variabile Lotito!

Una stagione positiva, fatta di 33 partite tra campionato, playoff e coppa Italia, condita da 4 gol e 1 assist. Il classe ’96, Alessandro Mastalli ha attirato su di se gli occhi di non pochi addetti ai lavori. Qualità da vendere, talento allo stato puro: si è esaltato prima con Fontana e poi con Carboni, ricoprendo sia il ruolo di centrocampista che di trequartista alle spalle delle punte, nel finale di stagione. Solo alti in un campionato che alla fine è risultato essere sfortunato per i colori gialloblè, ma che lo ha visto essere visionato anche dagli addetti ai lavori della Nazionale di categoria.

E adesso? Quale sarà il suo futuro? Ancora due anni di contratto con le Vespe, ma la sensazione che il futuro possa essere altrove. Piccola parentesi, nel contratto del bolognese c’è una clausola che prevede una percentuale al Milan in caso di cessione nel triennio a Castellammare di Stabia. E’ questa una fase di lavorazione, affinchè ci si possa guardare intorno e avere la possibilità di migliorarsi. In caso di offerta importante, la Juve Stabia non direbbe ‘no’ alla sua cessione, proprio per dare a lui la possibilità di crescere di categoria ma eventuali proposte saranno sempre valutate prima dal club. Su di lui c’è l’interesse di diversi club di serie B e anche di serie A. Secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di ViViCentro.it, da fonti vicine al calciatore, è da escludere un futuro al Pescara, dove è presente Zeman che al Lugano non ha dato al calciatore la possibilità di esprimersi. Da prendere in considerazione è sicuramente l’ipotesi Venezia, con Pippo Inzaghi che lo ha richiesto espressamente, sin da due settimane dopo la fine della stagione. Occhio alla Salernitana, con Lotito che potrebbe pensare di metterlo sotto contratto con la Lazio, in quanto comunque giovane di grandi prospettive, e girarlo in prestito, qualora Simone Inzaghi non decidesse addirittura di tenerlo in rosa. In A, ancora, su di lui ci sono Sassuolo, con Bucchi in panchina e Spal.

a cura di Ciro Novellino

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Apprendistato professionalizzante, un buon contratto poco utilizzato*

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Compie 15 anni il contratto di apprendistato professionalizzante. I dati mostrano che garantisce attaccamento dell’impresa al lavoratore (e viceversa) e allinea crescita salariale e del capitale umano. Tutto come previsto, salvo che è usato pochissimo. Le parti hanno preferito contratti precari o la decontribuzione del Jobs act.

Sono passati quasi quindici anni dall’introduzione dell’apprendistato professionalizzante con la legge Biagi. E un confronto con il vecchio apprendistato mostra che ha avuto effetti positivi per i giovani. Ma è un contratto poco utilizzato dalle imprese.

Confronto tra apprendistati

Gli elevati tassi di disoccupazione giovanile riportano alla ribalta il tema della transizione scuola lavoro. Per favorire un più rapido ingresso nel mondo del lavoro al termine degli studi, la legge 30/2003 (“legge Biagi”) ha introdotto l’apprendistato professionalizzante.

Prima della riforma, la formazione avveniva presso istituti regionali certificati, quella legge ha invece aggiunto la possibilità di formazione presso le imprese. In più, ha introdotto un minimo salariale per gli apprendisti e allungato l’età massima da 25 a 29 anni.
A quasi quindici anni dalla sua approvazione, si possono valutarne gli effetti a medio termine.

In un lavoro recente ci avvaliamo di un campione di storie lavorative desunte dagli archivi Inps (Inps-Losai) e del fatto che a partire dal 2007 vi è registrata la tipologia del contratto di apprendistato, se professionalizzante o di vecchio tipo. Il confronto è tra i due diversi contratti di apprendistato (vecchio e nuovo) e non con altre forme di impiego giovanile (contratti a termine, collaborazioni), per limitare i problemi di comparabilità. Utilizziamo tecniche di matching per confrontare individui il più possibile simili dal punto di vista delle caratteristiche osservabili nei dati. Ciò consente di operare una valutazione controfattuale del nuovo contratto stimando la differenza di esiti tra il gruppo di trattamento (apprendisti nel nuovo contratto) e gruppo di controllo (apprendisti nel vecchio contratto). I risultati mostrano che il nuovo contratto ha avuto effetti positivi sulle carriere dei giovani.

 Figura 1 – Effetti sui tassi di abbandono e sui tassi di trasformazione a tempo indeterminato

La figura 1A mostra la differenza dei tassi di sopravvivenza nel contratto di apprendistato tra apprendisti nel nuovo e nel vecchio regime nei sette anni successivi dall’inizio dell’apprendistato. La differenza è significativa: nei primi quattro anni dal momento dell’assunzione la probabilità di rimanere in apprendistato è di 5 punti percentuali più elevata per i nuovi apprendisti. Considerando che l’attività formativa richiede tempo e che spesso per imparare un mestiere occorre qualche anno, il maggior attaccamento all’impresa indotto dal nuovo contratto è positivo.

Nella figura 1B mostriamo invece che al termine del contratto i nuovi apprendisti hanno una maggior probabilità di vederlo trasformato in un contratto a tempo indeterminato. Nella figura 1C si osserva che il grosso delle trasformazioni avviene nella stessa impresa in cui è stato effettuato l’apprendistato. Ciò suggerisce che le aziende hanno tutto l’interesse a trattenere il lavoratore una volta che lo hanno formato adeguatamente e che hanno potuto valutarne meglio le abilità.

Figura 2 – Effetti sui salari giornalieri

Nella figura 2 riportiamo gli effetti percentuali sui salari giornalieri (espressi in misura tempo pieno equivalente per rendere più confrontabili uomini e donne). Esiste un consistente premio salariale a favore dei nuovi apprendisti a inizio contratto, 20 per cento per gli uomini e circa la metà per le donne. Ciò non è sorprendente se si considera che il nuovo contratto di apprendistato prevede un salario minimo. Il differenziale si riduce durante la durata dell’apprendistato, ma non si annulla e nel medio termine i nuovi apprendisti guadagnano il 5 per cento in più, anche a sette anni di distanza dall’inizio del contratto. Esiste dunque un effetto salariale nel medio termine, compatibile con l’ipotesi che il nuovo apprendistato abbia facilitato l’acquisizione di competenze e capitale umano, con conseguenti rendimenti in termini di retribuzione.

Pochi apprendisti

Nonostante gli effetti positivi, l’apprendistato non è mai decollato. Nella figura 3 ne mostriamo l’evoluzione negli ultimi venti anni nella fascia 16-32 anni, utilizzando i dati della popolazione dei rapporti di lavoro disponibili nel programma di ricerca VisitInps. Gli apprendisti erano circa 700mila nel 2000, poco più del 13 per cento degli occupati nella fascia d’età 16-32. Si nota un aumento successivo all’introduzione dell’apprendistato professionalizzante, che però non dura nel tempo. Nel 2007 infatti i contratti di apprendistato sono diventati 850mila (17 per cento), ma nel 2015 erano tornati a circa 500mila (12 per cento). Quindi, se a livello micro la legge Biagi ha avuto effetti positivi, a livello aggregato sembra non avere influenzato la struttura occupazionale.

La concorrenza dei contratti più semplici (co.co.co, partita Iva o contratto a termine) – che hanno minore burocrazia e non richiedono obbligo formativo – ha frenato l’uso dell’apprendistato come contratto di inserimento lavorativo. Il Jobs act e la decontribuzione per due anni l’hanno ulteriormente spiazzato. Nei primi tre mesi del 2017, secondo i dati dell’Osservatorio sul precariato Inps, la tendenza si è invertita e il numero di nuove assunzioni in apprendistato è tornato ai livelli dello stesso trimestre del 2013, circa 64mila. Il flusso di nuovi apprendisti è dunque tornato quello di prima del Jobs act, con gli stessi problemi di prima.

Figura 3 – Evoluzione dell’apprendistato, 1995 – 2015

*Marco Leonardi è Consigliere economico della Presidenza del Consiglio

Andrea Albanese, Lorenzo Cappellari e Marco Leonardi/lavoce.info/

Maggio, l’agente: “Tra il ragazzo e il club nessun incontro, vedremo cosa si deciderà”

Maggio, l’agente: “Tra il ragazzo e il club nessun incontro, vedremo cosa si deciderà”

Ai microfoni di TMW Radio, è intervenuto l’agente di Maggio, Massimo Briaschi, il quale ha dichiarato: “Il Napoli si sta muovendo bene, come del resto ha fatto negli ultimi anni. Ha continuato gradualmente a rinforzare la squadra dove serviva. Per migliorare il Napoli non saprei dove guardare. Maggio? Non c’è ancora stato nessun incontro. Vedremo cosa si deciderà in merito, penso che verrà scelta la cosa migliore sia per il giocatore che per il Napoli. Dipende molto dal Napoli, che non ha ancora comunicato di voler rinunciare a Maggio. Io potrei dire tante cose, ma poi magari non si avverano. È logico che ha 35 anni, se trovasse la possibilità di avere un po’ più di continuità magari potrebbe prenderla in considerazione. Però, ripeto, penso sarà il Napoli a decidere il da farsi”.

RITIRO NAPOLI- Sindaco Dimaro: “Siamo pronti ad ospitare squadra e tifosi, ci sarà una presenza numerosa”

RITIRO NAPOLI- Sindaco Dimaro: “Siamo pronti ad ospitare squadra e tifosi, ci sarà una presenza numerosa”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto il sindaco di Dimaro, che ospiterà gli azzurri per il ritiro a partire dal 5 luglio, Andrea Lazzaroni, il quale ha dichiarato: “Ci sarà sicuramente una presenza numerosa, anche grazie alla grande stagione del Napoli. Noi siamo pronti ad ospitare la squadra ed il mister che è un grande stratega, quasi uno stregone. Di questa sinergia che si è creata ci colpisce l’allegria e l’entusiasmo che i tifosi del Napoli portano alle nostre montagne. Faremo anche sciare i tifosi del Napoli, troveremo il modo…”

Un calcio al morbillo: Sabato 17 Giugno, Desenzano del Garda (Diana Marcopulopulos)

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Partita di calcio tra i LIONS 108IB2 vs Nazionale Artisti TV e Stelle dello Sport – Ricavato devoluto in beneficenza

Sabato 17 Giugno alle ore 17,00 presso lo stadio di Desenzano del Garda “Francesco Ghizzi ” ( tre stelle ) è in programma la partita di calcio,tra la rappresentativa dei LIONS del Distretto 108IB2 che comprende le province di Bergamo, Brescia, Mantova e la Nazionale Artisti TV e Stelle dello Sport . Il ricavato andrà devoluto alla lotta contro il morbillo. È un service mondiale , infatti è stata raccolta la scommessa lanciata da Bill Gates ,il quale ha proposto che per ogni dollaro raccolto dai LIONS international lui lo raddoppia. La manifestazione di Desenzano è promossa dal Distretto LIONS Italy 108Ib2 con il patrocinio del Comune di Desenzano del Garda.

Un calcio al morbillo 2

L’evento è stato presentato alla Stampa da parte del Presidente Comitato Attività sportive LIONS Francesco Cecoro coadiuvato dal LIONS Dr Mario Mauro Corti medico, Francesco Chiavegato, Massimo Cortesi, è intervenuto, inoltre, il Presidente del Distretto Leo Enrico Frazzini. Il dottor Mauri Corti intervenendo ha sottolineato la gravità di questa patologia ” …quattrocento persone muoiono ogni giorno per il morbillo , sedici decessi all’ora,la maggior parte sono bambini sotto i cinque anni ,per meno di 1 $ dollaro un bambino può essere vaccinato…” Con queste affermazioni il dottor Corti ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso noi giornalisti .

Tra gli artisti TV : Ugo Conti , i più lo ricorderanno a fianco del noto Abatantuono nel film Mediterraneo , Gigi Sammarchi che diede vita con Andrea Roncato al duo Gigi e Andrea, Roberto Vandelli attore di Teatro, presente anche il Direttore Osvaldo Bresciani . In chiusura Francesco Chiavegato membro del comitato organizzativo ha ringraziato la Presidente del LIONS Club Desenzano lago Bruna Ghizzi Ramazzotti per l’ospitalità che ci ha riservato.

Quindi Sabato tutti allo stadio di Desenzano del Garda ,inizio ore 17,00

Diana Marcopulopulos

Da Bologna: “Forte interesse di Bigon per Duvan Zapata”

Da Bologna: “Forte interesse di Bigon per Duvan Zapata”

Un attaccante che fornisca garanzie in Serie A, capace di sostituire Destro ma anche di giocare al suo fianco: questo è l’identikit più volte tracciato per la nuova punta da vestire di rossoblù in estate. Il nome giusto individuato da Bigon sarebbe quello di Duvan Zapata, 26enne colombiano di proprietà del Napoli che ha chiuso la stagione all’Udinese con 11 gol e 5 assist in 39 presenze. Da fonti vicine al giocatore arrivano in queste ore conferme sull’interessamento da parte del club emiliano ma anche sulle difficoltà che potrebbe incontrare il Bologna nel convincere il Napoli ad accettare una formula diversa dalla cessione a titolo definitivo.

Fonte: Bolognanews.net

 

Cragno, l’agente: “Una stagione alle spalle di Reina non è la cosa migliore per il ragazzo”

Cragno, l’agente: “Una stagione alle spalle di Reina non è la cosa migliore per il ragazzo”

Ai microfoni della radio di Tuttomercatoweb, è intervenuto l’agente del portiere ex Benevento, che tanto piace al Napoli, Alessio Cragno, Graziano Battistini, il quale ha dichiarato: “Penso che dovrebbe rientrare alla base(Al Cagliari, ndr), dovrà dimostrare di valere quella porta. Lui sa benissimo che dovrà sfidare un ottimo portiere come Rafael, per consacrarsi anche come portiere importante di Serie A. Secondo me ha già dimostrato cose importanti, nonostante qualcuno abbia fatto credere il contrario.  Io credo che sia importante per un top club mettere le mani su Cragno per fermarne il prezzo. Per ora è accessibile, poi potrebbe diventare più alto. Io penso che per lui la cosa importante sarebbe andare in un top club per poi andare a giocare. Non credo che stare alle spalle di Reina sia la cosa migliore, penso che il Cagliari sia una prova importante per la carriera di Alessio“.

Di Marzio: “Napoli, offerta di 8 mln di euro al Bologna per Di Francesco”

Di Marzio: “Napoli, offerta di 8 mln di euro al Bologna per Di Francesco”

Ai microfoni di Radio Marte, è intervenuto Gianluca di Marzio, esperto di mercato, il quale ha dichiarato: “Per Di Francesco dal Napoli c’è stata un’offerta di otto mln ma il Bologna ha detto di no, ma l’agente potrebbe spingere per una cessione. C’è anche Castillejo, il Napoli ha le idee chiare. Ghoulam? Il giocatore dice di voler rinnovare poi l’agente dice che non è il momento, qui a Milano non si sono incontrati e quindi Giuntoli vorrà parlagli in ritiro. Tonelli e Chiriches? Al momento non c’è nulla e non abbiamo avuto conferme, il Napoli vorrebbe tenerli, c’è anche l’aria che possa arrivare un’offerta importante per Koulibaly da qualche squadra estera tipo Chelsea, e quindi si avrebbero i sostituti in casa. Keita? Mi dai l’occasione per dire che il Napolii è comportato in maniera molto corretta, ha chiamato prima la Lazio e poi il giocatore ha avuto altre priorità come la Juventus. Widmer è una possibilità, Zappacosta difficile”.

Scandalo Cr7: il campione portoghese denunciato per frode fiscale

Scandalo Cr7: il campione portoghese denunciato per frode fiscale

(ANSA) – MADRID, 13 GIU – Cristiano Ronaldo è stato denunciato per presunta frode fiscale dalla sezione reati economici della procura di Madrid, riferisce la stampa spagnola. Il calciatore portoghese è accusato di quattro reati fiscali e di non avere pagato all’agenzia delle entrate 14 milioni di euro fra il 2011 e il 2014, riferisce El Mundo online. Cristiano Ronaldo è stato protagonista della recente finale di Champions League, siglando una doppietta nel 4-1 alla Juventus. Di recente il fuoriclasse portoghese è stato oggetto di un’inchiesta di FootballLeaks, secondo la quale avrebbe dirottato verso le Isole Vergini pagamenti pubblicitari per 150 milioni di euro.

 

Radio Kiss Kiss- Consigli nome nuovo per la porta del Napoli: le ultime

Radio Kiss Kiss- Consigli nome nuovo per la porta del Napoli: le ultime

Il Napoli è ancora alla ricerca di un portiere che possa affiancare Pepe Reina. I nomi della lista di Giuntoli aumentano: secondo quanto riporta Radio Kiss Kiss Napoli, il ds azzurro sarebbe interessato anche a Consigli, estremo difensore del Sassuolo classe 87. I primi due profili sul taccuino del direttore sportivo del Napoli, però, sono sempre gli stessi: Neto e Leno,

 

Radio Kiss Kiss- Chelsea su Insigne: il Napoli lo blinda

Radio Kiss Kiss- Chelsea su Insigne: il Napoli lo blinda

Il Napoli non prenderà in considerazione nessun offerta per Lorenzo Insigne: Radio Kiss Kiss, infatti, ha appena rivelato che, nonostante la presunta offerta del Chelsea per l’attaccante, il club di ADL non è propenso ad aprire alcuna trattativa a nessun prezzo.

Criscito, l’agente: “Il Napoli non mi ha chiesto il ragazzo, valuteremo con Mancini”

Criscito, l’agente: “Il Napoli non mi ha chiesto il ragazzo, valuteremo con Mancini”

Ai microfoni di Radio Crc, è intervenuto l’agente di Domenico Criscito, accostato a Napoli in queste ultime ore, Andrea D’Amico, il quale ha dichiarato: “A riguardo non ho sentito i dirigenti partenopei, non mi hanno chiesto Mimmo, se n’era parlato un anno, un anno e mezzo fa, lui ha classe per vestire una maglia di questo tipo, ma ha ancora un anno di contratto con lo Zenit, ora è arrivato Mancini e valuteremo insieme a breve”.

FUTURO MAIELLO- Ha fatto un buon campionato, è stato sfortunato, il Frosinone aveva la promozione in tasca, lui ha grande qualità, lavoreremo per il prossimo anno”.

SU GIOVINCO A NAPOLI- “Sta bene in Canada, operazione impossibile”.

Roma, primo colpo di Monchi: preso Hector Moreno. Di Francesco a Trigoria alle 16

NOTIZIE AS ROMA – Il primo colpo dell’era Monchi è finalmente arrivato ed è un difensore. Si tratta del messicano (con passaporto comunitario) Hector Moreno, prelevato dal PSV. Con un costo complessivo dell’operazione di 5,7 milioni di euro, il neo ds si è accaparrato il classe ’88 che ha sottoscritto con la Roma un contratto di 4 anni. La fonte dela notizia è Sky Sport. Dopo aver militato in AZ Alkmaar ed Espanyol, in questa stagione con gli olandesi ha totalizzato 38 presenze totali tra Champions e campionato ed è stato autore di 7 gol.
Sono molto felice di essere arrivato alla Roma. Per la mia carriera rappresenta un importante passo in avanti. Spero con le mie qualità individuali di contribuire al successo collettivo”, si legge su asroma.com, che riporta le prime parole di Moreno da giocatore giallorosso.
Hector Moreno era un mio obiettivo da tempo e fortunatamente si sono create le circostanze perché potesse arrivare alla Roma”, ha dichiarato il ds Monchi. “Si tratta di un difensore centrale con molta esperienza internazionale e che risponde perfettamente al profilo che stavamo cercando”.

IL GIORNO DI DI FRANCESCO – Intanto, fumata bianca ad un passo anche sul fronte allenatore: Eusebio Di Francesco, che questa mattina ha firmato la rescissione del contratto con il club di Squinzi, è atteso a Trigoria alle ore 16 di oggi per mettere nero su bianco l’accordo che lo legherà alla Roma per 2 anni (più opzione per il terzo) a 1,5 milioni più bonus a stagione.

Claudia Demenica

Mediaset – Nessun sondaggio del Chelsea per Insigne, i Blues tentano l’affondo per Koulibaly

Paolo Bargiggia, giornalista di Premium Sport, ha riportato importanti aggiornamenti sul mercato azzurro nel corso di Sport Mediaset. Ecco quanto evidenziato:

“Nessun sondaggio da parte del Chelsea per Lorenzo Insigne. Abbiamo fatto le dovute modifiche e non c’è nessuna offerta.
Occhio a Koulibaly che potrebbe partire di fronte a una cifra mostruosa. Questo appare un affare più concreto, il senegalese avrebbe concordato già tutto in occasione del rinnovo con il Napoli. Pista molto delicata, da seguire con attenzione”.

Vaccini, il Veneto impugna il decreto dell’obbligo davanti alla Consulta

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La regione del Veneto ha deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale il decreto del Governo sull’obbligatorietà dei vaccini.

LA DECISIONE DI ZAIA

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha comunicato su Facebook la decisione presa. Scegliere di impugnare il provvedimento, però, non significa essere contro i vaccini.Il governatore specifica infatti che l’impugnativa – pronta entro due settimane – riguarderà non solo l’eventuale legge di conversione approvata in Parlamento, ma anche lo stesso decreto.

Il governatore si è fatto portavoce delle preoccupazioni dei genitori per un programma di vaccinazioni estremamente concentrato (12 vaccinazioni entro i primi 16 anni di vita). In Veneto, dove non c’è l’obbligo vaccinale, “risultano vaccinati con siero esavalente il 92,6% dei nati nel 2016”. Zaia ne fa quindi una questione di libera scelta e di “responsabilizzazione consapevole”. “Il decreto, così come è stato formulato dal Governo, lede l’autonomia della Regione, monetizza l’obbligatorietà creando sperequazioni tra i cittadini e ignora il vincolo di stipulare prima un’intesa con le regioni per definire le modalità applicative e ripartire i costi del piano di vaccinazione di massa”.

VACCINI E OBBLIGHI

Secondo il decreto legge, le famiglie che non si adegueranno troveranno le porte chiuse all’asilo nido e alle elementari. Il vaccino diventa quindi un requisito d’accesso. Mentre, a partire dalle scuole elementari, fino alle medie e i primi due anni di superiori, in caso di mancata osservanza alla norma, genitori e tutori dovranno pagare multe tra 200 e 7.500 euro.

L’AUTOCERTIFICAZIONE

Il decreto legge permette di certificare, da parte dei genitori, l’avvenuta vaccinazione. Non tutti i bambini però dovranno sottoporsi a tutte le vaccinazioni: il numero dei vaccini cambierà in base all’anno di nascita.

Consigli, l’agente: “Merita una grande squadra. Napoli? Se vogliono, sanno dove trovarmi”

Andrea D’Amico, agente del portiere del Sassuolo Andrea Consigli, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc nel corso di ‘Si Gonfia la Rete’. Ecco quanto evidenziato:

“Ha ancora un anno di contratto con il Sassuolo ma merita una grande squadra. In Emilia si trova benissimo, mi sembra normale che qualsiasi grande squadra possa pensare a lui. Ha personalità e carattere, tutto quello che hanno i grandi portieri. Con  Giuntoli mi sono sentito per diverse cose,abbiamo fatto anche una panoramica su Andrea ma non c’è nulla di concreto. Se la società vuole sa dove trovarmi”.

Crc – Chiriches, l’entourage conferma l’interesse del Galatasaray: parti molto distanti

A Radio Crc, nel corso di ‘Si Gonfia la Rete’, è intervenuto Raffaele Auriemma rilasciando alcune dichiarazioni:

“Abbiamo contattato l’entourage di Vlad Chiriches che ha confermato il forte interesse del Galatasaray. Tuttavia ci hanno riferito che è impensabile che il Napoli lo ceda per una cifra inferiore a quella dell’acquisto, ovvero 6 milioni e mezzo. Attualmente le parti sono molto lontane”.