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Lawil Varzina: la Citycar all’Italiana

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Chiunque pensi che il concetto di citycar sia un concetto ‘moderno’ e ‘contemporaneo’ probabilmente non conosce la Lawil Varzina, simpatica vetturetta italiana sessantottina.

Lawil Varzina
Lawil Varzina

Tra le varie eccellenze ‘Made in Italy’ perse nel tempo, soprattutto in campo automobilistico, va sicuramente annoverato il marchio ‘Lawil’, o meglio la ‘Lawil Costruzioni Meccaniche e Automobilistiche’. La Lawil è stata una casa automobilistica italiana con sede nell’Oltrepò Pavese, e precisamente a Varzi in provincia di Pavia, che ha prodotto autovetture a partire dal 1968 e fino al 1980.  La Varzina è stata il primo modello di citycar, allora ‘microcar’, rara e molto di nicchia, tant’è che ne venivano costruiti circa 5 esemplari al giorno. Era disponibile in versione berlina, aperta e Furgone Break.

Il primissimo modello della Varzina fu disegnato dalla Carrozzeria Scattolini ed equipaggiato con il motore della Innocenti Lambretta 125 cc. La nascita della piccola vetturetta fu promossa dall’imprenditore italiano Carlo Lavezzari. Fu presentata al salone dell’automobile di Parigi del 1966 come prototipo e fu notata dall’imprenditore francese Henri Willam. E fu proprio quest’ultimo che ne commissionò la produzione in serie facendo nascere la Lawil, acronomo dell’unione dei due cognomi Lavellari e Willam.

La Lawil Varzina cominciò ad essere commercializzata in Italia dal 1971 prendendo il suo nome dalla città di Varzi, e fu oggetto nel tempo di significative modifiche riguardanti sia la meccanica, sia il motore.

Nel tempo l’originaria motorizzazione della Lambretta 125 cc fu sostituita da un 175 cc e poi da un BCB di 250 cc, e le ruote da 8 pollici furono sostituite da nuove ruote da 10 pollici.

Michele Calvi, tecnico meccanico della città di Varzi, e dipendente della ditta Lawil, si occupò della trasformazione del prototipo iniziale del modello furgone break e collaborò con i tecnici francesi negli anni successivi al 1985, quando la Varzina non veniva più commercializzata in Italia continuando invece in Francia fino al 1988.

Da 'Storia dell'automobile italiana'
Da ‘Storia dell’automobile italiana’

All’epoca, la normativa italiana sanciva che le microcar dovevano essere equipaggiate di massimo tre ruote. La Varzina, dotata da sempre di quattro ruote, era la automobile più piccola del mercato italiano. La Varzina fu commercializzata in Francia, dove invece era considerato un quadriciclo, come Willam Farmer e, nel 1972, fu importata anche in Inghilterra dal carrozziere Crayford.

Le dimensioni erano davvero ridottissime, molto più piccola di una smart e la lunghezza del prototipo non superava i 1,78 m. La Lawil Varzina poteva trasportarer due passeggeri e con la meccanica della Lambretta e motori monocilindrici due tempi. Nel tempo la vettura fu allungata nel 1969 di 27 cm e nel 1980, poco prima della cessazione della produzione, di ulteriori 20 cm.

Oggi Lawil conta migliaia di appassionati in tutto il mondo con diversi gruppi facebook dedicati, tra cui spicca l’italianissimo ‘Lawil, gli amici della Varzina’.

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Incendio alle Nuove Terme Stabiesi, da anni chiuse e in balia di vandali

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CASTELLAMMARE  Ancora atti di vandalismo alle Nuove Terme Stabiesi dove da anni ormai, atti di barbarie si susseguono ad altri ed oggi, visto che è di moda, puntuale c’è stato anche un nuovo incendio che fa seguito ad altro precedente del 17 Luglio scorso quando, a prendere fuoco, fu un’area addetta al campeggio.

Questa volta le fiamme si sono sviluppate rapidamente in un’area adiacente all’Hotel delle Terme il che ha generato paura anche tra i cittadini e i turisti in zona.

Sul posto sono subito giunti i vigili del fuoco che hanno domato in poco tempo le fiamme

Ora verranno ora effettuati tutti i controlli per verificare anzitutto se trattasi di incendio doloso e poi, magari, si spera, per individuare e punire gli eventuali responsabili.

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Ufficiale: la Rinascita Ischia Isolaverde riparte dalla Promozione

La Rinascita Ischia Isolaverde ripartirà dal campionato di promozione. E’ ufficiale. Chiusa nel pomeriggio la trattativa con l’acquisizione del titolo della Sangennarese. L’operazione è stata portata a compimento dal prof. Gaetano Scibelli, accompagnato da Aldo Marena.

I tifosi che volevano far ripartire il calcio nel comune di Ischia, erano disposti a tutto pur di poter rivedere i colori gialloblu’ in campo. E una fortuita coincidenza ha fatto sì che si potesse giungere ad un campionato che sembrava fino a qualche giorno fa irraggiungibile. Infatti mentre i tifosi operavano, in modo parallelo il prof. Gaetano Scibelli, era riuscito ad intavolare una trattativa con i dirigenti della Sangennarese, chiudendo di fatto la trattativa.

Nelle ultime ore Scibelli, insieme al suo gruppo di amici (Enrico Buono e Maurizio Pinto), una volta finalizzata l’operazione, l’ha resa nota ad Enrico Scotti ed ad Aldo Marena, per permettere al gruppo che sta lavorando alla Rinascita dell’Ischia Isolaverde di poter partire da un campionato di prestigio. Il tutto si è concluso con una stretta di mano presso lo studio Scotti nella giornata di ieri. Ed oggi la chiusura dell’operazione presso il Comitato Regionale a Napoli.

Infine stasera  alle ore 21, presso il teatro polifunzionale di Ischia, non solo ci sarà un incontro per gettare le basi per la ripartenza,  ma verrà annunciata anche la lietissima notizia. Sarà presentato il progetto che vuole unicamente far rinascere il calcio ad Ischia.

Tutti gli sportivi e i tifosi sono inviati a partecipare per sostenere e condividere un sogno.

Forza Ischia!!!

I Carabinieri di Pescara arrestano una ladra seriale

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pescara hanno tratto in arresto, nella serata di ieri, M. M., 20enne di origini serbe, senza fissa dimora, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio.

Tutto è iniziato nella mattinata di ieri quando la pattuglia in servizio di perlustrazione si è portata in via De Gasperi, su richiesta di personale dipendente della società di trasporti “TUA”. Due controllori, che al momento stavano lavorando sulla linea 5, avevano poco prima fermato due giovani donne che si trovavano a bordo dell’autobus senza biglietto; entrambe erano straniere e prive di documenti di riconoscimento ragion per cui i militari hanno proceduto a fermo di identificazione. Durante le fasi dell’accertamento, la più grande delle due, che dichiarava di trovarsi in stato interessante, ha richiesto l’intervento di personale sanitario del 118 poiché accusava un malore; è stata quindi portata in ospedale per accertamenti mentre la più piccola in caserma. A seguito di accertamenti si è scoperto che la ragazza era minore dei 18 anni ed annoverava a suo carico vari precedenti per furto in abitazione e possesso ingiustificato di grimaldelli e/o chiavi alterate; espletate le procedure di rito e non essendo stato possibile rintracciare i genitori, è stata accompagnata ed affidata ad una comunità di San Salvo.

L’altra donna, che nel frattempo era stata ricoverata, è stata identificata in Milta Milenkovic, con diversi alias e numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, gravata da provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e contestuale ordine di carcerazione, emesso a gennaio 2017 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Roma, per l’espiazione di una pena detentiva in carcere di 7 anni e 4 mesi per una serie di furti commessi quando era ancora minorenne. Dichiarata in stato di arresto si trova tuttora piantonata presso il nosocomio pescarese.

Kiss Kiss – La tecnologia Var debutta al San Paolo in occasione di Napoli-Espanyol

In occasione dell’amichevole tra Napoli ed Espanyol in programma stasera al San Paolo, esordirà la tecnologia Var. Supporto tecnologico, dunque, per l’arbitro Guida di Torre Annunziata. A riferirlo è la redazione di Radio Kiss Kiss Napoli, emittente ufficiale della società partenopea.

Napoli-Espanyol, i convocati di Sarri: fuori Strinic, Tonelli, Zapata e Pavoletti

Napoli-Espanyol alle ore 21 in amichevole. La prima partita ufficiale degli azzurri al San Paolo nella stagione 2017/18.

Dirige il match l’arbitro Guida di Torre Annunziata (assistenti Carbone-Di Vuolo; IV Maresca).

Questi i convocati: Reina, Rafael, Sepe, Albiol, Chiriches, Ghoulam, Hysaj, Koulibaly, Maksimovic, Maggio, Mario Rui, Jorginho, Allan, Diawara, Hamsik, Rog, Zielinski, Giaccherini, Callejon, Ounas, Insigne, Mertens, Milik.

 

Da sscnapoli.it

Incendio a Scalea, distrutto uno stabilimento balneare

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Un incendio a Scalea distrugge uno stabilimento balneare, il Lido Itaca. Nessun ferito, tanta paura.

Scalea (CS)- Continuano a divampare un incendio dopo l’altro in molte parti d’Italia. Stamattina alle 5.00 è toccato a un lido di Scalea, il “Lido Itaca”, nota località cosentina che d’estate accoglie migliaia di turisti.

In pochi minuti le fiamme hanno completamente distrutto lo stabilimento balneare e i Vigili del Fuoco, giunti sul posto intorno alle 7.00, sono riusciti a domare le fiamme solo intorno alle 10. 00 sotto gli occhi increduli dei bagnanti e di quanti sono accorsi sul posto insospettiti dal fumo.

Fortunatamente non ci sono stati feriti. Allo stato attuale non si conoscono ancora le cause del rogo divampato in mattinata, molti presenti hanno comunque riferito che ieri sera c’era stata una festa in spiaggia. Se c’è un nesso con quanto accaduto, saranno gli inquirenti a stabilirlo.

Dal corrispondente Antonio Toscano

Foto gallery incendio lido (di Antonio Toscano)

 

Ex Juve Stabia, nessun Vespa bis per Del Sante. Questa la sua nuova squadra…

Stefano Del Sante è un nuovo calciatore della Lucchese

Si era parlato nelle scorse settimane di un possibile ritorno di Stefano Del Sante alla Juve Stabia. L’attaccante, dopo la sfortunata parentesi all’Ancona, aveva aperto ai nostri microfoni a un possibile ritorno alle Vespe, alla luce di un rapporto ancora positivo con la Società e la piazza stabiese (CLICCA QUI).
Il Del Sante bis alla Juve Stabia però non ci sarà; la punta si è infatti legata alla Lucchese. Ad annunciare l’affare, Andrea Cattoli, procuratore di Del Sante, che tra l’altro nei giorni scorsi è stato a Castellammare per ratificare la rescissione di Liviero ed il rinnovo di Allievi, anch’essi suoi assistiti. Per l’attaccante, contratto annuale con la Lucchese.

Foto tratta dal profilo Facebook dell’agente Cattoli.

UFFICIALE – L’ex Vespetta Capasso alla Frattese

UFFICIALE – L’ex Vespetta Capasso alla Frattese

L’ex Vespetta, ha giocato la scorsa stagione nell’Under 17 di Nunzio Di Somma, Gianluca Capasso, attaccante, classe 2000, ha trovato la sua nuova squadra. Infatti ha raggiunto un accordo con la Frattese ed è già pronto a cominciare la nuova avventura. A colui che lo scorso anno, con il suo gol quasi allo scadere alla Paganese, regalò i playoff anche all’Under 17, va il più sincero in bocca al lupo da tutta la redazione di ViViCentro.it.

a cura di Ciro Novellino

UFFICIALE – L’ex Vespetta Sorrentino al Solofra

UFFICIALE – L’ex Vespetta Sorrentino al Solofra

Il Solofra ha individuato il portiere under per il prossimo campionato di Eccellenza. Si tratta dell’ex Juve Stabia Alfonso Sorrentino (99′) che passa dal gialloblu delle vespe a quello dei conciari. Un rinforzo di spessore, nonostante la giovane età, per mister Messina che mette dunque al riparo la porta grazie all’acuto di Tornatore e Fiume. Con la squadra di Panico ha disputato poche gare ma è stato sempre utile alla causa.

a cura di Ciro Novellino

Strinic vicino alla cessione: la Fiorentina è in pole

Le ultime sul difensore croato

In questo momento, in attesa anche della doppia sfida col Nizza valida per il preliminare di Champions League, la la cessione piu’ calda e’ quella di Ivan Strinic. Come riporta Il Mattino, si e’ fatta avanti in maniera concreta la Fiorentina e quella del club viola e’ molto piu’ di una semplice idea per arrivare al terzino croato. Su di lui si sono mosse in precedenza Galatasaray e Watford.

Sacchi: “Lo scudetto può perderlo solo la Juve, Napoli condannato alla perfezione”

Le sue parole

Arrigo Sacchi ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera: «Preferirei partire dal Napoli. Lo scudetto lo rivincerà la Juve che ha una superiorità caratteriale. Anzi, mi correggo: solo la Juve può perderlo. Il Napoli però è la squadra che preferisco, la più armoniosa, come gioco è fra le tre migliori al mondo. E Sarri è un genio».

Però non vincerà.

«Perché il Napoli è condannato alla perfezione. Ha collettivo eccezionale, idee, qualità. Però i singoli mancano di forza fisica, esperienza, storia. Quando c’è da stringere i denti nei momenti bui si perdono, e a un certo livello i momenti bui capitano. La strada però è giusta, ogni mese che passa il Napoli è migliore. L’anno scorso ha perso Higuain e poi anche Milik, eppure ha segnato più gol. Prima o poi sarà da scudetto, magari lo diventa già quest’anno».

Cosa intendeva prima con superiorità caratteriale della Juve?

«La forza mentale che, legata a individualità eccelse e a una società fra le prime cinque al mondo, le dà punti in più già in partenza. Anche se a me non piace quel messaggio del “conta solo vincere”. Io, sapete, la penso diversamente. Però un consiglio ad Agnelli lo darei: di provare a fare un passo in avanti per unire merito, bellezza e vittoria».

David Lopez: “Il gioco di Sarri merita la giusta ricompensa: un titolo”

Le sue parole

David Lopez, ex azzurro, oggi difensore dell’Espanyol, ha rilasciato un’intervista a Il Mattino: “Essere padre è un’allegria immensa, qualcosa che da tempo desideravo di provare e sentire. Le prime ore sono state molto intense, perche’ e’ una sensazione nuova e l’emozione e’ molto intensa. Napoli è un posto dove ho fatto molti amici e non appena crescera’ e potra’ viaggiare con cognizione di causa le mostrero’ la magnifica citta’”.

Almeno adesso, pero’, non potra’ tornare a Napoli.

“Purtroppo no. Gia’ tre giorni fa ad Amburgo ho avuto un risentimento all’adduttore e non ho giocato. Adesso, sia per precauzione sia per poter godere del tempo con mia figlia e poter riposare restero’ a casa. In realta’ mi dispiace molto non poter tornare al San Paolo. Ho accolto con molto piacere la notizia dell’amichevole a Napoli, e quindi mi dispiace molto non poter viaggiare con la squadra. Ho gia’ detto ai miei compagni di mandarmi foto e di godere di questa bellissima trasferta”.

Ora lei si disimpegna egregiamente da difensore centrale, ruolo nel quale potrebbe essere piu’ utile a Sarri rispetto a due anni fa…

“Mi sento ormai molto comodo in difesa, anche se all’inizio mi risulto’ un po’ difficile. Ci sono dei movimenti e delle tempistiche differenti da seguire ma una volta fatta l’abitudine mi sono adattato bene e mi trovo anche meglio di come quando giocavo da mediano con Sarri. Sarri mi ha insegnato tantissimo a 360 gradi. Sia a livello tattico sia di gioco col pallone ho imparato molto a Napoli con lui e per me a livello di strategia e stile di gioco predica uno dei migliori giochi in assoluto. In Italia e’ molto conosciuto ma anche all’estero la sua figura sta pian piano emergendo”.

Come vede la squadra quest’anno?

“Molto bene. Non ha dovuto rinforzarsi piu’ di tanto perche’ la base e’ solida e la sua idea di gioco e’ ben definita. Dispone di una squadra titolare di tutto rispetto e puo’ contare su una panchina affidabile”.

Cosa manca, quindi, a questo Napoli?

“Un titolo. Credo che gli azzurri meritino davvero lo scudetto, una ricompensa per quanto di buono dimostrato in questi ultimi anni. Anche la Coppa, che gia’ e’ stata vinta pochi anni fa, sarebbe un giusto premio, ma ovviamente lo scudetto sarebbe il massimo soprattutto per rompere l’egemonia della Juventus. Tuttavia i bianconeri sono chiaramente favoriti anche quest’anno, il Milan e l’Inter si sono rinforzate e la Roma e’ sempre li’. Il Napoli e’ nella top 4 italiana e vincere in Italia e’ difficile, ma dispone dei mezzi per farlo”.

Come deve affrontare il Napoli l’eliminatoria con il Nizza?

“Sinceramente credo che l’attuale Napoli sia una squadra migliore di quella di tre anni fa. La sconfitta di Bilbao fu dura da digerire, ma ora sara’ diverso. Sicuramente il Nizza e’ un avversario complicato ma un campo come quello di Bilbao e’ piu’ ostile”.

Napoli-Espanyol, la probabile formazione azzurra

Napoli-Espanyol, la probabile formazione azzurra

Come riporta la Gazzetta dello Sport, Maurizio Sarri schiererà la formazione tipo questa sera contro l’Espanyol. Non ci saranno spazi per esperimenti. In porta giocherà Pepe Reina. La linea a quattro difensiva sarà composta da Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam. A centrocampo Allan, Jorginho e Hamsik. In attacco Callejon, Mertens e Lorenzo Insigne.

Cinque cessioni per un mega tesoretto da reinvestire

Cinque cessioni per un mega tesoretto da reinvestire

Potrebbe esserci un tesoretto da 50 milioni da reinvestire sul mercato per il Napoli. E’ questa la cifra che conta di incassare il club di Aurelio De Laurentiis dalle cessioni di Duvan Zapata, Leonardo Pavoletti, Lorenzo Tonelli, Ivan Strinic e Emanuele Giaccherini. La punta colombiana continua ad essere contesa da Fiorentina e Torino mentre su Pavoletti ci sono da tempo le neopromosse Spal e Benevento con l’Udinese sempre in agguato così come il Bologna. Su Tonelli invece c’è forte il pressing della Sampdoria mentre su Ivan Strinic e Emanuele Giaccherini si attendono offerte.

VIDEO ViViCentro – Ex Juve Stabia, Mauro: “Tornare al Menti è stato emozionante, ma è stato un dispiacere andare via”

Ex Juve Stabia, Mauro: “Tornare al Menti è stato emozionante, ma è stato un dispiacere andare via”

Un recente passato da ‘leader silenzioso’ della Berretti di mister Domenico Panico, un’ottima stagione nella Juve Stabia. Per Simone Mauro si sono aperte le porta della serie D ma ha approfittato della gara amichevole tra Juve Stabia ed Ercolanese per ritornare sul suo terreno di gioco. Al termine del match lo abbiamo ascoltato: “Tornare al Menti da avversario è stato sicuramente emozionante, poi ovviamente dopo il fischio di inizio si pensa solo a giocare. Siamo un bel gruppo, una famiglia e cercheremo di raggiungere i nostri obiettivi.

Amarezza per essere andato via? Sicuramente è stato un dispiacere ma ora penso solo a fare bene con l’Ercolanese. Dispiace non aver proseguito con la Juve Stabia, ma è stata un’esperienza che mi farà crescere”.

dai nostri inviati, Ciro Novellino e Raffaele Izzo

 

 

VIDEO ViViCentro – Juve Stabia-Ercolanese 1-0: gli highlights del match

VIDEO ViViCentro – Juve Stabia-Ercolanese 1-0: gli highlights del match

Allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia si è giocata la gara amichevole tra la Juve Stabia e l’Ercolanese. Un match difficile contro un buon avversario che gioca la serie D e ha velleità di ben figurare. Diverse le occasioni da da una parte e dall’altra con Costantini che prima colpisce il palo e poi porta in vantaggio i suoi all’83esimo minuto. Finisce 1-0 per le Vespe!

Così in campo:

JUVE STABIA – Polverino, Dentice, Allievi, Capece, Morero, Bachini, Crialese, Matute, Costantini, Mastalli, Lisi. A disp. Bacci, Redolfi, Atanasov, Gaye, Calò, Nava, Viola, Rosafio, Berardi. All. Caserta-Ferrara

ERCOLANESE – Mascolo, Pastore, Esposito G., Costantino, Poziello, Varchetta, Sorrentino, Ausiello, El Ouazni, Vitiello, Tedesco. A disp. Barone, Giacobbe, Prisco, Fontana, Esposito P., Mauro, Rossi, Gargiulo, Liguori, Minopoli. All. Squillante

RETI – 83′ Costantini

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50 candeline per Rupan Sansei. Buon compleanno, Lupin III!

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È il manga e il ladro gentiluomo più famoso al mondo, il suo nome è Rupan Sansei, ovvero Lupin III. Nato dalla matita di un radiologo del Red Cross Hospital della città portuale di Kushiro, nella prefettura di Hokkaidō, dove per caso il direttore dell’ospedale, Shunichi Michishita, notò il suo talento come disegnatore di fumetti e lo incoraggiò così a proseguire su quella strada. Ed ecco che quel tale Kazuhiko Katō da Hokkaido divenne il famoso fumettista giapponese “Monkey Punch”.

Lupin III

Monkey pubblicò la sua prima storia nel 1965, Playboy Nyumon (Come diventare un playboy), sulla rivista Manga Story. Due anni più tardi iniziò due serie manga sulla rivista Weekly Manga Action. La prima, Pinky Punky, parlava di una conturbante investigatrice privata alle prese con il suo nemico, uno scienziato pazzo pervertito, e il successo fu discreto. La seconda invece è diventata una dei classici della cultura manga in tutto il mondo, Lupin III. Monkey pensava di esaurire la saga di Lupin III con una sola serie ma dovette fare i conti con l’enorme successo riscosso e creò altre serie.

Lupin III, MangaLa serie originale era formata da 94 capitoli e fu pubblicata dalla Futabasha dal 10 agosto 1967 al 22 maggio 1969. Due anni dopo Monkey Punch riprese la serie aggiungendo 36 nuovi capitoli indicati come “Rupan Sansei – Shin bōken” (Lupin III – Nuove avventure) e stampati tra il 12 agosto 1971 e il 27 aprile 1972 sempre sulla stessa rivista. Questi 130 capitoli (129+1 extra) formano la prima serie manga di Lupin III e furono riuniti nella serie di 14 tankōbon (particolare formato) pubblicata con l’etichetta “Power Comics” dal 25 settembre 1974 al 10 dicembre 1975 e ristampati ulteriormente con l’etichetta “Action Comics” in 11 volumi dal 22 ottobre 1984 al 23 marzo 1985.

In Italia i capitoli sono stati pubblicati dalla Star Comics con l’etichetta “Orion” in 13 volumi dal settembre 2002 al settembre 2003. Ne sono arrivati solo 120, alcuni dei quali riuniti in un unico capitolo o numerati diversamente rispetto alle pubblicazioni originali. In totale i capitoli italiani sono 109 più l’extra. La serie è in corso di ristampa dalla Planet Manga.

Katō in realtà non crea un personaggio nuovo con Lupin ma si rifà ad Arsène Lupin, il protagonista dei racconti e romanzi di Maurice Leblanc, (il 10 giugno ha festeggiato 110 anni dalla prima pubblicazione “Arsène Lupin, gentleman-cambrioleur”), molto amato in Giappone. Il suo Lupin è il nipote del celebre ladro gentiluomo. Il tratto di Monkey è fresco, dinamico e accattivante; le storie che crea avvincenti, già in linea con quello che Lupin III diverrà in futuro. Per le ricorrenti allusioni sessuali, il manga è rivolto a un pubblico adulto, più precisamente agli universitari. Ma è tra i liceali che suscita il maggior entusiasmo.

Ricercato dalla polizia di tutto il mondo, Arsenio Lupin III è un ladro dalle innumerevoli e incredibili abilità. Realizza le sue imprese criminali tanto in Oriente quanto nel vecchio continente, passando per le Americhe, Stati Uniti in primis, Tokyo, Parigi, New York e Londra (abituali dimore della sua banda), agisce dall’Egitto all’Alaska, dai Tropici all’India, dalla Cina alla Foresta Amazzonica.

Agile, fisico asciutto, maestro nei travestimenti, trasmette un’impressione di stupidità a chi non lo conosce, mentre è capace di ideare furti geniali. Il suo punto debole sono le belle donne: non può resistere al loro fascino, perdendo completamente la testa.

Sembra nato in Giappone e avrebbe avuto tra i suoi antenati un umile contadino. Afferma però di “aver ricevuto il primo bagno nelle acque gelide della Senna”: questo lascia supporre che, almeno per quanto concerne la serie animata, Lupin sia francese.

È allergico al polpo e la sua pistola preferita è una Walther P38, che maneggia con abilità.

Guida solitamente una Mercedes-Benz SSK del 1928 che era in grado di raggiungere i 300 km/h: sembra che Lupin l’abbia modificata dotandola di un motore Ferrari. Lo si trova anche al volante di una versione ancora più sportiva, la Mercedes SSKL (dove L sta per leicht, leggero), di una scattante Fiat Nuova 500, di una Morgan 4/4 del 1976, di una Fiat 500 del 2007 (solo nell’OAV “Lupin III – Green vs Red”) o di una Alfa Romeo 6C (solo nel film “Lupin Terzo vs. Detective Conan – Il film”).

I suoi compagni d’avventura sono Daisuke Jigen e Goemon Ishikawa XIII.

Jigen appare per la prima volta nel 7° capitolo. È un pistolero fenomenale, estremamente rapido e con una mira assolutamente infallibile, grazie anche alla sua potente rivoltella Smith & Wesson M19 Combat Magnum, e non manca mai di tenere tra le labbra un mozzicone spento di sigaretta.

Esperto nel corpo a corpo, di esplosivi e di armi bianche. Taciturno, accanito fumatore e bevitore, sospettoso nei confronti delle donne, ma non totalmente immune al loro fascino, amante della musica jazz. Curiosità: afferma di aver imparato a sparare da un italiano di nome Giovanni Ignoto, famoso ladro dello stivale.

Per il personaggio di Jigen, Monkey si è ispirato a James Coburn nel film “I magnifici sette”.

Goemon appare solo a partire dal 28° capitolo. Abile samurai, discendente da un’antica dinastia di samurai dedita al furto. Calmo, riflessivo, diffidente verso le donne che comunque lo attraggono, shintoista (aperto anche al Buddismo), ascolta unicamente musica tradizionale giapponese e mangia solo piatti della cucina tradizionale giapponese. La sua katana, chiamata Zantetsu-ken (“spada che taglia il ferro”), ereditata dai suoi padri, è capace di tagliare qualsiasi materiale con estrema facilità. La sua lama, nei cui riflessi Goemon coglie i cattivi presagi, è probabilmente costituita di un metallo estratto da un meteorite e inesistente sulla Terra, e si mantiene sempre al
di sopra di una certa temperatura.

Per il personaggio Monkey si è ispirato al ladro giapponese Goemon Ishikawa, vissuto alla fine dell’Era medievale (secolo XVI), del quale è il tredicesimo discendente. Per alcuni aspetti, il personaggio di Goemon è ispirato a quello di Kyuzo del film “I sette Samurai”.

Infine ci sono loro: Fujiko Mine e Koichi Zenigata.

Fujiko, truffatrice e doppiogiochista, appare già dal 3° capitolo e sfrutta la sua bellezza e il suo talento per accumulare ricchezza, tramite il furto di denaro e preziosi. Approfitta di Lupin, che la ama follemente e morirebbe per lei per ottenere il suo aiuto, salvo poi prontamente scaricarlo con disinvoltura. Spesso i suoi piani falliscono e riceve sonore lezioni dallo stesso Lupin, che però ricade costantemente nelle sue lusinghe, esasperando Jigen e Goemon.

Giovane, bella, affascinante, forte, egocentrica e scaltra, persegue principalmente il proprio tornaconto. Il suo profumo preferito è Chanel n°5; guida una Kawasaki, due Harley-Davidson e un’Austin Mini. Il cognome Mine significa “picco della montagna”, un gioco di parole che allude al suo seno procace, come il nome Fujiko, che in italiano potrebbe tradursi con “cime Gemelle”. In alcuni special TV è bionda invece che castana. Nella versione italiana della seconda serie televisiva, Fujiko verrà chiamata Margot.

Zenigata, dapprima membro della Polizia Metropolitana di Tokyo, quindi ispettore capo dell’Interpol (ICPO), è antagonista principale della serie, è l’acerrimo rivale di Lupin. Appare sin dal 1° capitolo, lo insegue da decenni, ormai non può fare a meno di lui, ma non è mai stato capace di tenerlo in prigione a lungo. Assicurare Lupin alla giustizia in una sfida leale è l’unico scopo fondamentale della sua vita. Goffo, sfortunato, oltremodo onesto e rispettoso della legge, esperto pugile ed è cintura nera di judo. Lupin lo chiama affettuosamente “paparino”, “papà Zenigata” o “Zazà”. Il suo nome deriva da Heiji Zenigata, personaggio creato dallo scrittore Kodō Nomura, che arrestava i nemici lanciando monete, proprio come fa Zenigata con le manette.

La produzione animata su Lupin III è senza precedenti. Un franchise estremamente popolare e di successo. Numerosi manga, debutto televisivo nel 1971, al cinema nel 1974, nel 2004 il primo dei cinque cortometraggi, nel 1998 in teatro, cd musicali e videogiochi.

Mentre Lupin III viaggia sulla cresta dell’onda, Monkey risiede attualmente a Tokyo, dove conduce una vita tranquilla, grazie soprattutto ai profitti che gli continuano ad arrivare dallo sfruttamento dei diritti su Lupin III. Già famoso, si è iscritto all’università dove si è laureato in scienze della comunicazione ed è docente di linguaggio del fumetto all’università.

Saltuariamente viaggia in Italia dove intrattiene un fitto rapporto di lavoro con i Kappa boys, responsabili delle riedizioni di Lupin, sotto la sua direzione. Nel 2001, ospite al Romics di Roma, la nota fiera del fumetto, ha ricevuto il Romics D’Oro.

Insomma questo Lupin III non mostra neanche una ruga, i basettoni ancora scuri e la faccia sempre la stessa. Nessun amico invecchiato, Zenigata sempre a rincorrere e Fujiko sempre più bella. Devo tanto a Monkey, perché continua a farmi sognare ad occhi aperti oggi che ho qualche anno in meno di lui.

Vincenzo Vanacore

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Allarme sui cambiamenti climatici: la Storia del caldo negli ultimi tremila anni

Un recente rapporto scientifico in USA ha lanciato l’ennesimo allarme sugli effetti in atto dei cambiamenti climatici. Il rapporto fa parte del National Climate Assessment richiesto dal congresso ogni quattro anni. Esso afferma che “Le prove del cambiamento climatico sono abbondanti, dall’alto dell’atmosfera alla profondità degli oceani” Si tratta di una relazione completata quest’anno e redatta da scienziati che appartengono a 13 agenzie federali.
Per gli scienziati l’aumento delle temperature registrato negli ultimi sessant’anni è dovuto all’azione dell’uomo. Dal 1880 al 2015 le temperature sono aumentate di 1,6 gradi Fahrenheit e le cause sono da considerarsi legate al comportamento degli esseri umani. Dal 1980 la situazione è addirittura precipitata con un drammatico aumento delle temperature che ha portato al clima più caldo degli ultimi 1500 anni.
Esplicita il rapporto che “Ci sono evidenze che dimostrano come le attività umane, specialmente le emissioni di gas serra, sono le principali responsabili per i cambiamenti climatici rilevati nell’era industriale. Non ci sono altre spiegazioni alternative, non si tratta di cicli naturali che possano spiegare questi cambiamenti climatici”.
Eppure, osservando per sommi capi il clima degli ultimi tremila anni circa, i cambiamenti della temperatura hanno favorito l’affermazione di civiltà come quella greca, che conobbe un periodo di clima benevolo, simile a quello attuale, tra il 700 ed il 500 a.C. in cui fondò le sue città nel Mediterraneo per poi subire una generalizzata regressione coincidente ad un improvviso raffreddamento del clima con gravi alluvioni che seppellirono interi di questi insediamenti.
Poi, dal 300 a.C., iniziò nuovamente un periodo caldo che permise alla civiltà romana di crescere ed affermarsi fino al 100 d.C. quando il caldo improvvisamente cominciò ad aumentare al punto che le regioni del Sud iniziarono a patire la desertificazione ed intere città e villaggi dovettero essere abbandonati poiché invasi dalla sabbia.
D’altronde, se Annibale nel settembre del 218 a.C. poté attraversare le Alpi con un esercito di 30 mila fanti, 5000 cavalieri e 37 elefanti sarebbe stato possibile in quanto i ghiacciai alpini all’epoca dovevano essersi ritirati parecchio verso le più alte cime. Prova ne sarebbe pure che Annibale avrebbe avuto a disposizione grandi quantità di tronchi di alberi da legare ai blocchi di pietra, e poi di dargli fuoco in maniera che quando si raggiungeva una temperatura abbastanza alta, si versava vino inacidito sulle pietre roventi producendo la spaccatura dei blocchi più voluminosi, tanto da consentire di spostarli agevolmente. Oggi invece la linea degli alberi è molto più in basso e non ne avrebbe avuto a disposizione negli attuali passi in cui si ipotizza sarebbe passato.
Ma dal 300 d.C. al 900, un raffreddamento del clima portò delle alluvioni che invasero grandi città, in particolare quelle del centro-Sud, ricoprendo in qualche caso quegli stessi centri abitati che già in epoca post-greca erano stati ricoperti da detriti alluvionali e poi ricostruiti in epoca romana.
Dal 900 d.C. in poi la temperatura ricominciò ad innalzarsi favorendo pure una triplicazione nella popolazione di quei secoli (e forse questo invogliò anche molti ad emigrare verso nuove terre con la motivazione delle crociate) e tra il 1200 ed 1250 il caldo raggiunse dei picchi notevoli mai segnati neanche nel millennio precedente e tanto meno in epoca recente.
In seguito, improvvisamente a partire dal 1300 e nell’arco di alcuni decenni, la temperatura si abbassò repentinamente, tanto che il periodo che ne è seguito viene individuato come una piccola era glaciale in cui vi furono violente alluvioni in particolare nel centro-Nord, nonché gravi carestie a causa delle eccessive piogge che allagavano i raccolti trasformandoli in paludi con diffusione di malattie tra cui la “peste nera” che uccise un terzo della popolazione europea. Alcuni quadri immortalano addirittura il Tamigi a metà del 1600 completamente ghiacciato, tanto che sopra di esso si tenevano pure i mercati. In quel secolo ed in quello successivo ghiacciò persino il Po’ e la laguna di Venezia quest’ultima con uno spessore tale che i carri carichi potevano scorrergli sopra come raffigurato in alcune stampe dell’epoca. Il freddo era così forte che gli alberi crescevano con un legno talmente fitto da essere il migliore in assoluto per la costruzione di strumenti musicali, come il violino.
Dalla metà del 1800 la temperatura gradualmente si è nuovamente alzata, anche se intorno al 1920 e poi tra il 1960 ed il 1980, si sono avute delle forti controtendenze, ma poi il caldo ha ripreso il sopravvento ed ha continuato, come è noto, a tutt’oggi e, presumibilmente, ci dice la climatologia moderna, continuerà per qualche altro secolo a salire.
Ora, se questi cambiamenti climatici sono sempre avvenuti (e come abbiamo visto in periodi relativamente brevi) e peraltro molto più intensamente di oggi, evidentemente c’è dell’altro rispetto alla decennale teoria che la causa sia solo antropica e pertanto colpa unicamente delle attività industriali, ingegneristiche e manifatturiere dell’uomo moderno.
Forse sarebbe il caso di parlarne di più scientificamente, senza però ideologie, politica e interessi. Potremmo infatti stare correndo il rischio di sprecare solo tempo e soldi inutilmente per cercare di fare abbassare la temperatura, quando probabilmente questo clima statisticamente s’infuocherà ancora per i prossimi tre-quattro secoli circa, sicché ci si dovrebbe forse concentrare a combattere l’inquinamento locale e globale, la deforestazione ormai mondiale, l’offesa continua all’ambiente, alla Natura, alla flora e alla fauna e soprattutto prevedere (molti) fondi per inevitabili spostamenti di intere collettività dalle coste e zone alluvionali nonché pure da aree che inevitabilmente diverranno desertiche.
Adduso Sebastiano

VIDEO ViVicentro – Juve Stabia, Ferrara: “Buon test. Speriamo che la questione Menti si risolva presto e su Mastalli e Dentice…”

VIDEO ViVicentro – Juve Stabia, Ferrara: “Buon test. Speriamo che la questione Menti si risolva presto e su Mastalli e Dentice…”

Al termine della gara amichevole tra Juve Stabia ed Ercolanese, vinta dalle Vespe 1 – 0 con rete di Costantini, abbiamo ascoltato Ciro Ferrara, tecnico dei gialloblù.

Queste le parole di Ferrara:

Queste gare sono importanti per trovare la quadratura giusta in vista dell’inizio del campionato. Siamo contenti delle indicazioni avute e soprattutto che non si sia fatto male nessuno.

3-5-2? Siamo in fase di preparazione quindi è giusto provare soluzioni nuove. Incontreremo avversari per cui sarà necessario cambiare modulo. In tal senso è importante anche la conferma di Allievi, così come la duttilità di un calciatore come Dentice, capace di giocare su entrambe le fasce.

Le assenze di oggi? Strefezza, Cancellotti e Paponi non erano disponibili solo per problemi fisici. Inutile rischiare chi non è al meglio in gare del genere.
È presto per porci obiettivi e capire dove arriveremo; ancora non conosciamo la nostra reale forza. Guarderemo più avanti e vedremo dove saremo.

Mastalli? È un talento; finché è qui ce lo godiamo. Si è meritato fascia di capitano ad Ascoli e oggi il numero 10.

Mercato? C’è forse qualche elemento che ancora non ha deciso se rimanere o meno; una volta chiarite queste situazioni si guarderà dove e se intervenire.
Questione Menti? È un fattore pesante perché il nostro è un pubblico capace di fare la differenza; speriamo di poter contare sul nostro stadio quanto prima.

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dai nostri inviati, Ciro Novellino e Raffaele Izzo