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Castellammare di Stabia
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FOTO ViViCentro – Stadio Menti, proseguono i lavori: questa la situazione

FOTO ViViCentro – Stadio Menti, proseguono i lavori: questa la situazione

Proseguono i lavori allo stadio Menti di Castellammare di Stabia, la prima ditta, Venturelli, sta rimuovendo il manto erboso per la sostituzione successiva, come si vede dalla foto, ormai è stata raggiunta la metà campo in due giorni di lavoro. Intanto, Giovanni Nastelli, consigliere comunale del Comune di Castellammare di Stabia, ha scritto su Facebook: “Iniziati ieri i lavori allo stadio, durata prevista 25 giorni, poi la J.Stabia( un grazie a Manniello per gli ulteriori sacrifici) tornerà a casa. Su, mia proposta, sarà intitolata la tribuna superiore a Roberto Fiore. Nel 2019 la tappa delle universiadi, con atleti nella ns città provenienti da ogni parte del mondo”.

a cura di Ciro Novellino

 

Giuntoli può acquistare un giocatore del Matera e darlo in prestito al Carpi, ecco di chi si tratta

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Il ds Giuntoli potrebbe acquistare  il cartellino di Di Lorenzo dal Matera e girarlo al Carpi, questi i dettagli

C’è un nome nuovo che circola per il mercato del Napoli, che tuttavia probabilmente non vedrà mai la maglia azzurra da vicino. A riportarlo è l’edizione di oggi di Tuttosport, sostenendo che il Carpi è interessato al difensore del Matera Giovanni Di Lorenzo, 24 anni. Il giocatore potrebbe essere comprato dal Napoli e poi dato in prestito al Carpi, nell’ambito dei rapporti strettissimi che persistono ancora tra il direttore sportivo azzurro Cristiano Giuntoli ed il suo ex club.

 

UFFICIALE – Juve Stabia, D’Aniello ritorna al settore giovanile

UFFICIALE – Juve Stabia, D’Aniello ritorna al settore giovanile

Adesso è ufficiale, dopo lo svincolo di inizio luglio, arriva il ritorno a ‘casa’ per Christian D’Aniello che ha da poco firmato il nuovo accordo con il settore giovanile della Juve Stabia.

a cura di Ciro Novellino

Vietata la trasferta dei tifosi del Feyenoord, queste le motivazioni

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Le autorità italiane vietano la trasferta dei supportes olandesi del Feyenoord per motivi di sicurezza

Il Feyenoord anticipa la decisione che le autorità italiane renderanno noto solo nelle prossime ore: i tifosi olandesi non
potranno assistere alla gara con il Napoli in programma al San Paolo il 26 settembre. In questo modo sia la questura di Napoli che il Viminale vogliono evitare un’altra invasione di supporters olandesi in Italia in occasione del match di Champions.
Motivo di questa decisione è il precedente nefasto del novembre del 2015 quando prima del fischio d’inizio a Roma, nel centro città, ci furono scontri tra centinaia di tifosi del Feyenoord con la polizia con fumogeni,  danneggiando serrande e vetrine di negozi, risse e il lancio di bottiglie sulla fontana della Barcaccia. La Uefa non ha mai amato il divieto di trasferta dei tifosi in Champions: ma bisogna fare i conti con  un’altra tipologia di allerta: quella del terrorismo. Gli stadi sono obiettivi sensibili e le forze dell’ordine devono concentrare le proprie attenzioni soprattutto nei vari piani di sicurezza. La presenza di altre tifoserie rischia di «distrarre» le forze dell’ordine dai controlli straordinari previsti per le manifestazioni di questo tipo. Lo riporta Il Mattino.

Zielinski di livello internazionale, questa stagione servirà per la consacrazione”

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La Rosea analizza e elogia il centrocampista del Napoli Piotr Zielinski

Non si può  certamente parlare di passaggio di consegne, ma  in questo momento la condizione del centrocampista polacco del Napoli Piotr Zielinski è nettamente migliore di quella del capitano Marek Hamsik ed anche Maurizio Sarri, che rinuncia sempre malvolentieri allo slovacco, se ne è reso conto come riporta l’edizione di oggi della Gazzetta dello Sport: “Zielinski è già diventato una mezzala di livello internazionale. Ha una clausola da 60 milioni – valida per l’estero – non certo per caso e
Klopp l’estate scorsa avrebbe fatto carte false per portarlo al Liverpool. Tuttavia, questa stagione deve essere quella della sua
consacrazione perché non ci sono più tanti calciatori «box to box» come lui capaci di fare la differenza in entrambe le fasi di
gioco“.

Reina, l’agente: “Pepe è felice di restare a Napoli”

 

Pepe Reina resta a Napoli, e stavolta la conferma arriva direttamente da una fonte vicinissima al portiere azzurro. Il suo agente Manuel Garcia Quilon, infatti, ha rilasciato una breve ma potente dichiarazione ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, che ha trascritto la frase sul proprio profilo di Twitter: “Pepe è felice di restare a Napoli”.

Ius soli, rinvio a novembre dopo la manovra

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Il 12 settembre il Pd farà slittare ancora l’approvazione dello ius soli al Senato. Prenderà ancora qualche settimana, ma sarà un rinvio a tempo, perché il governo ha già individuato la finestra per dare all’Italia una nuova legge sulla cittadinanza: la seconda metà di novembre. «Fidatevi – ha confidato ai big del Nazareno il capogruppo dem Luigi Zanda, che ha la regìa della partita – come ha detto il presidente del Consiglio approveremo il testo entro l’autunno. Lasciate fare al tempo “gentiloniano”… ».

Il rinvio e la finestra, si diceva. Tra due settimane, infatti, il Senato è chiamato a pianificare il calendario dei lavori. Sulla carta si potrebbe partire subito con lo ius soli, ma la strada preferita da Palazzo Chigi è diversa. Gentiloni, sul punto, è stato chiaro: «Prima la manovra, poi il resto. Non possiamo rischiare incidenti».

In realtà, il patto sulle elezioni regionali siciliane tra Matteo Renzi e Angelino Alfano – che è intesa larga e di sistema sgombra il campo da molti degli ostacoli alla riforma. Per arrivare alla meta e sedare i malumori di Ap, però, il governo avrà comunque bisogno di imporre la fiducia. E di farlo solo dopo che la manovra sarà al riparo. Quando? Tra un paio di mesi, appunto.

Il calendario parla chiaro: la legge di bilancio, che inizierà il suo iter a Palazzo Madama, approderà alla Camera a novembre. Sarà a quel punto, e in attesa dell’ultimo passaggio della manovra a Palazzo Madama, che i senatori saranno chiamati a votare lo ius soli, già approvato nel 2015 a Montecitorio.

Certo, Alfano farà la faccia feroce. Ma di fronte alla fiducia – e con in tasca l’accordo con il Pd – non farà le barricate. «Questa legge va approvata», insiste Matteo Orfini. Per Renzi, poi, la riforma è un obiettivo alla portata del governo. Di più: è un nodo nelle mani di Paolo Gentiloni. «Ormai tocca solo a Paolo – confida ai suoi durante questo agosto di riposo – Serve la fiducia, certo. Ma basta un po’ di coraggio per portarla a casa. ..».

Questo il fronte politico. Non si ferma, intanto, la campagna del movimento “Italiani senza cittadinanza”. A settembre partirà un tour per le scuole della penisola. L’obiettivo è parlare di diritti, a partire proprio da quello al passaporto tricolore.
Si chiamano Ilham, Giorgia, Youness, Sonny, Chouaib, Fioralba. Sono ragazzi nati in Italia. E manifestano da mesi chiedendo la cittadinanza, «che ci riconosca finalmente come figli e figlie d’Italia». Dopo essere scesi in piazza, messo in scena flash mob, scritto cartoline a tutti i parlamentari, presentato una petizione on line e inviato una lettera aperta al direttore di Repubblica, ora si rivolgono alle scuole.

«Con la ripresa dell’anno scolastico – spiega Youness Warhou, 23enne di origine marocchina, studente di ingegneria gestionale a Reggio Emilia e tra i fondatori del movimento – intendiamo raccontare ai ragazzi quanto succede, perché sono i loro diritti a essere in discussione. Coinvolgeremo anche i sindaci più sensibili, con la speranza che la politica non tradisca l’impegno preso».

larepubblica/Ius soli a novembre dopo la manovra – di Tommaso Ciriaco e Vladimiro Polchi

Pavoletti-Cagliari, accordo totale con De Laurentiis: i dettagli

Pavoletti-Cagliari, accordo totale con De Laurentiis: i dettagli

Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, prova a chiudere la trattativa per l’attaccante del Napoli Leonardo Pavoletti. Come riporta l’Unione Sarda, il presidente del Cagliari ha trovato un accordo con il presidente De Laurentis e con il procuratore dell’attaccante che arriverebbe in Sardegna a titolo definitivo. Pavoletti in rossoblù avrebbe un contratto di 5 anni, con stipendio di un milione a stagione più bonus. Nelle prossime ore l’accordo definitivo, per una trattativa da dieci milioni di euro più bonus. “Una follia”, avrebbe rivelato Giulini ai suoi collaboratori.

Reina resta, ma De Laurentiis s’è indispettito

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La Gazzetta dello Sport analizza la situazione di Reina e il motivo per cui è rimasto al Napoli

Pepe Reina resta a Napoli, con un contratto in scadenza e con una offerta del Paris Saint-Germain davanti. Ne parla approfonditamente l’edizionedi oggi il quotidiano la Gazzetta dello Sport, di questa analisi vi riportiamo uno stralcio: “De Laurentiis s’è indispettito dinanzi all’atteggiamento del suo portiere e s’è impuntato, facendogli sapere che sarebbe rimasto a Napoli, a prescindere. Reina, dunque, ha deciso di restare, convinto dall’inflessibilità di Aurelio De Laurentiis, che non ha voluto saperne di lasciarlo andare. I sentimenti e le lacrime versate domenica sotto la Curva B c’entrano fino ad un certo punto, perché il portiere spagnolo sarebbe stato pronto a fare le valigie e a trasferirsi a Parigi se solo il presidente si fosse convinto a cederlo”.

Pavoletti e Tonelli vicini alla cessione, queste le squadre interessate

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Pavoletti e Tonelli vicini alla cessione, queste le squadre interessate

Oltre al Cagliari che ha deciso di puntare sull’attaccante del Napoli Leonardo Pavoletti, in prestito oneroso da due milioni e mezzo di euro con riscatto obbligatorio nella prossima estate fissato a dodici milioni di euro, anche il Chievo Verona si era interessato all’ex Genoa ma a certe cifre è molto difficile arrivare. Tuttavia il club gialloblu si è interessato ad un altro calciatore del Napoli in uscita dal club azzurro: come riporta l’edizione di oggi del quotidiano sportivo il Corriere dello Sport, infatti, il Chievo “ha chiesto – e pensa di ottenere – Lorenzo Tonelli: si può fare e, a quel punto, nel last minute, converrà tenersi forti aggrappati“.

Non solo Newcastle e PSG, per Reina offerta choc dalla Turchia!

Non solo Newcastle e PSG, per Reina offerta choc dalla Turchia!

Il portiere del Napoli Pepe Reina, come riporta Il Corriere dello Sport, ha ricevuto anche altre offerte: “Dopo il Newcastle ed il Paris Saint-Germain s’è scoperto che anche il Fenerbahce si è avvicinato a Reina, con tanto di offerta choc: però la Francia ha avuto un suo peso diverso, rimosso prepotentemente dall’effetto emozionale scatenato dal San Paolo, nel giro finale in cui la commozione (quasi) sino alle lacrime non voleva rappresentare una processione per l’addio ma il turbamento d’un uomo chiamato a scegliere”.

Affare Rulli, Giuntoli ci ha lavorato per due mesi: la Real Sociedad chiede tanto

Affare Rulli, Giuntoli ci ha lavorato per due mesi: la Real Sociedad chiede tanto

Già dal mese di giugno il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli aveva iniziato a trattare il portiere argentino della Real Sociedad Geronimo Rulli, ma tra la domanda dei baschi e l’offerta del club azzurro c’è sempre stata una differenza di cinque-sei milioni di euro. Come riporta la Gazzetta dello Sport, il direttore sportivo napoletano aveva messo sul tavolo una cifra attorno ai 24 milioni di euro, mentre il club spagnolo ne chiedeva ben 30 più altri 5 di bonus. Per un totale di quasi undici milioni di differenza tra parte fissa e bonus.

Reina cambia idea, sms a Sarri e ai compagni: “Resto qui”

Reina cambia idea, sms a Sarri e ai compagni: “Resto qui”
Pepe Reina e il Napoli sono pronti a continuare insieme. Il pubblico del San Paolo, del resto, si è espresso in maniera convinta al termine del 3-1 rifilato all’Atalanta: tributo d’affetto al portiere spagnolo, quasi un invito a rinviare un addio che molto probabilmente si consumerà l’estate prossima. La manifestazione spontanea ha allontanato di colpo l’ipotesi Psg. Reina ha messo da parte i rapporti tesi con il presidente Aurelio De Laurentiis. Va ricordato che il tutto si è rovinato a fine maggio durante la cena di fine stagione: lo spagnolo e sua moglie Yolanda non apprezzano una battuta del presidente sul rendimento di Reina e manifestano il disappunto sui social, circostanza non gradita dal numero uno del Napoli. L’estate è scivolata via tra incontri (ben due) andati a vuoto per il rinnovo del contratto e tentativi non concretizzati per Geronimo Rulli, l’ultimo poche ore prima del clamoroso colpo di scena. Il Napoli è arrivato ad offrire fino a 24 milioni per l’argentino della Real Sociedad, i baschi hanno rallentato rendendo difficile l’assalto. Trattativa solo rinviata: Rulli resta nel mirino, ma nel frattempo si va avanti con Reina che da Madrid, in ritiro con la Spagna, ha comunicato la notizia a Maurizio Sarri e a tutti i compagni di squadra: «Resto». E il Napoli può pensare allo scudetto senza sussulti. Lo riporta La Repubblica.

Assalto a Denis Suarez: Napoli in pressing sul Barcellona

Assalto a Denis Suarez: Napoli in pressing sul Barcellona

Il Napoli proverà fino all’ultimo a regalare a Maurizio Sarri un calciatore in grado di completare la rosa. Secondo Il Corriere dello Sport, questo calciatore potrebbe rispondere al nome dello spagnolo del Barcellona Denis Suarez: “La tentazione di lanciarsi senza freni su un colpo viene soffocata da una serie di controindicazioni, la prima delle quali è nella assoluta necessità di vendere Zapata, Strinic, Pavoletti e Tonelli. Tutto nascerà se esisteranno i margini e dipenderà innanzitutto da Denis Suarez, che costituisce il sogno neanche segreto di De Laurentiis, di Giuntoli e di Sarri“.

La Gazzetta su Reina: “Altro che lacrime e sentimenti, era solo questione di soldi”

La Gazzetta su Reina: “Altro che lacrime e sentimenti, era solo questione di soldi”

Il futuro di Pepe Reina sarà a tinte azzurre, fino a giugno prossimo quando scadrà l’accordo col Napoli. La telenovela sul portiere spagnolo è durata poco, dato che l’ex Liverpool ha deciso di restare. La Gazzetta dello Sport scrive: “I sentimenti e le lacrime versate sotto la Curva B c’entrano fino ad un certo punto, perché il portiere sarebbe stato pronto a fare le valigie e a trasferirsi a Parigi se solo il presidente si fosse convinto a cederlo. Questione di contratto, nulla di più, perché rispetto al Napoli il Psg gli avrebbe offerto un biennale da 4 milioni a stagione con un bonus per il terzo anno. Insomma, un bel prendere considerando i 2,5 milioni che gli garantisce l’accordo con il Napoli fino al termine di questa stagione”.

 

ISCHIA tra i tramonti infuocati e il totale black out

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LA POSSENTE FORZA della NATURA SELVAGGIA

Ho vissuto in prima persona, il recente TERREMOTO di ISCHIA, unitamente ai miei familiari, tra cui i miei giovanissimi nipoti (che certo hanno imparato qualcosa, da tutto quanto è accaduto), e ai miei amici.
Ho seguito, successivamente, con attenzione, tutti o quasi, i servizi giornalistici, i commenti, le prese di posizione, le dichiarazioni ecc. che, a tutt’oggi ci sono state, intorno ad esso: dalle (tardive) denunce di strutture alberghiere e ville abusive, agli abusi di caserme e uffici pubblici, alla “fuga” di turisti e villeggianti che “non hanno pagato il conto”, alla arretratezza e superficialità della gestione delle “vacanze a Ischia”, agli errori, voluti o capitati, degli “esperti”, sulla magnitudo e sull’epicentro del sisma, alla grande bravura e comunicatività che i soccorritori e, in particolare, i Vigili del Fuoco, hanno avuto nel salvare vite umane; alla generosità con cui, “addetti ai lavori” delle Istituzioni locali, la Protezione Civile. medici, militari, tecnici e volontari, si sono prodigati, e ancora continuano, per contenere quanto più è possibile i danni e i disagi, all’alzata di scudi dei sindaci sul fango che, in modo eccessivo, secondo alcuni, in modo insufficiente, secondo altri, i media hanno riversato sull’isola; pareri ispirati ora a fatalismo, ora a stretta razionalità, pacati o rabbiosi, commossi o distaccati, pieni di dolore per alcuni e di sollievo, sia pure amaro, per altri, pieni di terrore, o di semplice cautela, diffusi, diversi, convergenti o contrastanti, sdegnati in un verso o nel verso opposto, sui quali ho, ovviamente, anch’io la mia opinione, e sono pronto a metterla in discussione in ogni sede, ma non ne parlo qui perché è stato detto tanto da più parti, e io non avrei che da condividere o non condividere argomenti già trattati.

Vorrei qui dare, invece, un taglio diverso al contributo che, da scrittore e giornalista, sento spiritualmente, prima che intellettualmente, di dover dare alla visione d’insieme, circa un drammatico e importante evento, quale è certamente un terremoto, che ha messo a dura prova la mia isola, il luogo dove vivo e che amo, pur non avendo subito, direttamente, alcun danno da esso; e questo è stato dovuto a mera casualità, nient’altro. Hai voglia di dire, col senno di poi, terreno più roccioso, parte bassa, e fuffa varia.

Dunque:
Il 21 agosto scorso, alle ore 21, con una contemporaneità che è impossibile descrivere graficamente, si è sentito un forte boato, la nostra terrazza affacciata sulla baia di San Francesco ha tremato come se fosse percorsa da un brivido, tutte le luci intorno si sono spente, la sagoma nera delle colline e dei costoni rocciosi, si è stagliata, per la prima e unica volta, contro un terso cielo stellato, e sono caduti piatti e suppellettili.
Pochi secondi di tempo sospeso: “ci attende un prosieguo dall’abbraccio della Terra, fino alle sue viscere, o siamo salvi? Tutto si ferma?”
Ed ecco che d’improvviso tutto l’inquinamento elettrico e delle chiamate telefoniche, riprende il suo pieno fulgore.
Da ora si comincerà a piangere, a ridere, a prendere decisioni, a parlare in pubblico e in privato, come ho sopra detto.

L’indomani apprenderemo di altre 15 scosse che ci sono state lontane da noi, di lieve entità, ma che hanno provocato ulteriori danni.
Abbraccio mio nipote che era solo, in una stanza al piano di sotto e, indubbiamente, ha preso un grande spavento, e vado, con mia figlia a prelevare mia nipote che, fortunatamente, a sua volta ha preso solo un grande spavento, ed è ad una festa, nel cuore di Casamicciola.
Con mia moglie e i nostri amici riprendiamo la serata come se nulla fosse; non c’è nulla da attendere, o attendiamo senza ben precise idee.

Ora, a distanza di una settimana da quello che è accaduto, mi sento di esprimere ciò che, fin dal primo momento, ho pensato:
Come è imprevedibile il momento e il modo in cui si presenta la FORZA IRRESISTIBILE della NATURA!
Viviamo in un Universo che, se vuole, in un nanosecondo ci annienta.
Quella stessa Natura che noi abbiamo cercato di imbrigliare, e sembrava una cosa buona: l’Uomo si organizza, studia, progetta, e fronteggia alluvioni, territori irti di pericoli e bestie feroci, frane, scosse telluriche, tsunami, siccità e straripamenti di fiumi e laghi; cura i mali umani del corpo e dello spirito, e ambientali (luci, riscaldamento, frescura, comodità).
Ma la storia è andata avanti, e l’Uomo ha pensato di poter piegare la Natura e conformarla alle proprie esigenze. Ha quindi scavato tunnel sempre più ampi e profondi, si è adoperato per raddrizzare ed accelerare il più possibile i percorsi terrestri e le forniture d’acqua, costruendo dighe da capogiro, viadotti, via via più lungi ed arditi, ha sfidato i terreni, i mari, ed in seguito i cieli, con opere sempre più sofisticate, ha promosso e perseguito produzioni ed estrazioni di beni sempre più estreme, indifferente alle emissioni altrettanto estreme di gas nocivi, necessarie per tali attività, anzi, producendone addirittura, per fini industriali, commercio e scambi di merci, schiavi, animali, sempre più intensi, incurante dei contraccolpi sociali e delle scorie inquinanti che gravano pesantemente sulla vita esistenziale e relazionale degli esseri umani; ha creato e potenziato comunicazioni sempre più rapide e globali, ha intensificato al massimo la coltivazione dei terreni e gli allevamenti, ha totalmente abbattuto foreste, ed altro ancora.
Ebbene qui eravamo già ben oltre il punto di non ritorno circa la sorte dell’Umanità, come tradizionalmente intesa, di fronte alla sovrastante e possente FORZA della NATURA; in tali condizioni, inarrestabile e non fronteggiabile; sperabilmente, peraltro (ma non proprio fondatamente, mi sembra), non in modo irreversibile.
La Natura infatti, nelle modifiche, nei ripieghi e negli adattamenti all’Uomo, andava deformandosi, fino ad assumere forme e visioni di degrado e di angoscia, i cui pilastri poggiano direttamente sulle mura ciclopiche di Micene: le tonnellate di plastica scaricate negli oceani, hanno formato isole che tolgono ossigeno e favoriscono l’inquinamento gigantesco che, nei suoi obbrobriosi riflessi, notiamo dappertutto, l’emissione incontrollata e incosciente di gas tossici ha aperto il buco nell’ozono, attraverso il quale arriva riscaldamento che genera progressivamente ulteriore riscaldamento e provoca lo scioglimento dei ghiacci (non più) eterni, alterando il clima, le condizioni di vivibilità e provocando uragani e deviazioni delle correnti; i rifiuti tossici e radioattivi, sono alla base del gemellaggio, presto non più rinviabile tra la Terra dei Fuochi e le Terre dei Profughi.

Dopo averne subite, e continuare a subirne, tante, ora è, in molti casi, la Natura stessa a provocare progressivamente e sistematicamente, la distruzione dell’uomo; quasi volesse, in modo incredibilmente premeditato, disfarsi, una volta per tutte, della sua distruttività.
Ora, come ultimo atto, teorizziamo la fuga dal nostro Pianeta Madre, o la trasformazione estrema, in senso distopico della Natura, che peraltro, non bada minimamente a noi; sembrerebbe che non possiamo fare altro.
Cercare di scansare la morte è cosa ben diversa dal promuovere e valorizzare la vita; ma poi, in definitiva, assistiamo, sostanzialmente impotenti a tutto questo.
Se un battito d’ali di una farfalla in India può causare a distanza di due anni un uragano a New York, figuriamoci che cosa può causare nel resto del Mondo, il crollo del costone di un ghiacciaio in Alaska.
Avremmo dovuto fermarci al primo stadio, quello del miglioramento delle condizioni generali dell’Umanità, una volta uscita, e per sempre, in senso etico ed estetico dalla preistoria; avremmo potuto anche addentrarci, in modo abbastanza consistente nella storia, avremmo potuto cercare di realizzare le nostre migliori condizioni di vita, in armonia e nel rispetto della Natura, sarebbe stata buona cosa, certo, difenderci anche, nel miglior modo possibile, dalle sue manifestazioni violente più aspre e dirompenti, o cercare di scansarle, ma non avremmo dovuto mai SFIDARLA, come, invece, abbiamo fatto e continuiamo a fare.
Il motto avrebbe dovuto essere “andiamo verso la vita”, e non, come è stato, “cerchiamo di farla franca, fottendo la morte”.
Se la qualità della vita avesse ruotato intorno all’arte, di cui le iscrizioni rupestri sono il primo esempio, intorno all’amore, intorno alla curiosità esplorativa, al piacere di stare insieme e trascorrere tempi di musica e danza; se ci fossimo dedicati, solo per quanto utile e necessario ad una vita libera e semplice, all’allevamento, alla coltivazione dei campi, alle piantagioni, alla caccia; se avessimo scavato modesti pozzi per il fabbisogno di acqua, e non voragini senza fondo per il petrolio o i gas naturali, miniere pronte ad esplodere per i minerali, e gallerie per i diamanti, fino ad essere prive di ossigeno; se avessimo gustato i miglioramenti intellettuali e fisici derivanti dal teatro, dalla poesia, dalle competizioni ludiche, e altrettanto dalla cura del corpo e dello spirito, verso se stessi e gli altri, con il pensiero, le parole e le azioni, ma senza alcun accanimento o perversione, allora sì, non saremmo rimasti ingabbiati nelle sovrapposizioni dei tempi, ma la nostra sarebbe stata una vera vita.
“Se si guidasse la vita con giusto criterio, la grande ricchezza dell’uomo sarebbe vivere sobriamente e con animo quieto; infatti non v’è mai scarsezza del poco.”
Dice, nel “De rerum natura”, sull’evidente traccia degli antichi maestri classici, Tito Lucrezio Caro, morto  probabilmente suicida a 44 anni, per una patologia mentale, ma più fondatamente, forse, per inadeguatezza del suo pensiero mite e rasserenante, rispetto al trionfalismo possessivo dell’Impero Romano, nella sua fase emergente.
Ora siamo qui e non posso che ritornare al punto iniziale, il terremoto, dal quale eravamo partiti.
Non ho paura, che, almeno per quanto mi riguarda, è un fatto di testa e non di sentimento; non mi coglie alcun pensiero improvviso o inattesa riflessione.

Ho solo la irresistibile e istintiva sensazione, come ho successivamente ricordato, della IMPOSSIBILE REAZIONE ad un unico, abissale e cosmico wrrrrrrrrrr…, un brivido, un’ombra nell’ombra di un film horror, divenuto improvvisamente vita reale, che mi prende come un fuscello o una mosca e poi, insolitamente magnanima, senza alcun fine, mi lascia andare. Alcuni miei amici ischitani e non, hanno subito gravissimi danni, anche se solo materiali e non personali. Qui li saluto e li incoraggio, affettuosamente, a ben operare e sperare, con i migliori auguri.
L’altro giorno però mi sono incantato di fronte ad un tramonto splendido come non mai, tra gli alberi, sul filo del nitido orizzonte, per tutto l’arco della vista, che si irradiava, dal mare blu, verso l’abbraccio del cielo, il sole già non c’era più, attraverso tutto lo spettro dei colori, dal rosso al blu ancora più intenso.
Era anche quella una FORZA della NATURA, che mi ha irresistibilmente preso, come un fuscello o una mosca, portandomi in un Mondo di vita e non di morte; beneaugurante, speriamo, per quella possibilità di salvezza, alla quale ho fatto cenno più su.

Forio 28.8.2017 – Alberto Liguoro

Fiumicino, Patrik Schick accolto da una folla di tifosi all’aeroporto (VIDEO)

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L’arrivo di Patrik Schick all’aeroporto di Fiumicino. La folla di tifosi sorprende il nuovo attaccante giallorosso (video)

Roma- È sbarcato in serata all’aeroporto di Fiumicino il neo acquisto della Roma, Patrik Schick, fresco di contratto con la società giallorossa e pronto per le visite mediche da effettuare in mattinata a Villa Stuart.

VIDEO Arrivo Schick aeroporto Fiumicino

Ad accoglierlo con entusiasmo oltre 200 tifosi, tra cori di benvenuto e calorosi applausi. Un vero delirio contenuto con professionalità dalle forze dell’ordine presenti sul posto. Una sciarpa della Roma innalzata con orgoglio dall’attaccante ceco verso il pubblico d’occasione e tanti selfie con i tifosi per immortalare il suo arrivo nella Capitale. Nonostante sia sembrato un po’ frastornato da  questa inaspettata accoglienza, inondato dall’entusiasmo della folla, Patrik Schick si è concesso sorridente ai flash dei fotografi dichiarando la sua felicità per la nuova avventura. Sua la maglia giallorossa numero 14 .

Alla fine del classico giro, la cena di benvenuto insieme ai suoi agenti, al ds Monchi, al dg Baldissoni.

Leggi anche: Calciomercato: Schick, l’ultimo acquisto della Roma

 Dall’inviata Maria D’Auria

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Siracusa Calcio: Sandomenico firma con gli aretusei, si aspetta il comunicato

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Siracusa Calcio: Sandomenico firma con gli aretusei, si aspetta il comunicato

Secondo quanto appreso da Tmw, il napoletano Salvatore Sandomenico avrebbe firmato con la squadra aretusea con un contratto che prevede un prestito con diritto di riscatto da parte della Juve Stabia. Se tale notizia dovesse essere vera si aspetta che a sia resa ufficiale dalla  società.

Finalmente un nuovo Tassello va congiungersi alla squadra dei leoni. Seguiranno aggiornamenti

Rai e Sportitalia: le TV della Serie C

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Rai e Sportitalia sono le TV che per i prossimi tre campionati di Lega Pro trasmetteranno rispettivamente i posticipi del lunedì (Pacchetto Nazionale 1) e gli anticipi del venerdì (Pacchetto Nazionale 2) . Si è conclusa oggi la trattativa di commercializzazione dei diritti audiovisivi della terza serie e la Lega ha pubblicato sul proprio sito un comunicato ufficiale in cui si legge quali sono gli eventi che andranno in onda sui due canali.

Su Sportitalia sarà possibile vedere:
– Regular Season: 1 Gare per Giornata, in anticipo serale del venerdì sera (ad eccezione degli ultimi tre turni di Regular Season, qualora la Lega Pro dovesse decidere che le Gare di tali Giornate si svolgano in contemporanea in un diverso orario). Il Licenziatario non potrà trasmettere, in ogni Stagione Sportiva, più di 3 Gare di Regular Season di ciascuna Società Sportiva.

– Play Off: 1 Gara in diretta per turno della sola prima fase dei Play Off girone (primi due turni di gioco dopo la Regular Season). La Gara sarà selezionata a propria discrezione dalla Lega. Qualora un turno preveda sia andata sia ritorno, per turno s’intende una sola Gara tra andata e ritorno. 1 Gara in Differita per turno a partire dalla seconda fase dei Playoff, selezionata a propria discrezione dalla Lega. Qualora un turno preveda sia andata sia ritorno, per turno s’intende una Gara sia di andata sia di ritorno.

– Play Out: 1 Gara in diretta per turno, selezionata a propria discrezione dalla Lega. Qualora un turno preveda sia andata sia ritorno, per turno s’intende una sola Gara tra andata e ritorno.

– Coppa Italia: 1 Gara in diretta per turno eliminatorio di Coppa Italia per i turni eliminatori degli ottavi di finale, quarti di finale e semifinale, selezionata a propria discrezione dalla Lega. Qualora un turno preveda sia andata sia ritorno, per turno si intende una sola Gara tra andata e ritorno. La Finale in differita di andata e di ritorno della Coppa Italia.

– Supercoppa: 1 Gara in diretta della Supercoppa, selezionata a discrezione della Lega.

La Rai invece potrà trasmettere i seguenti eventi:

– Regular Season: 1 Gara per Giornata, in posticipo serale del lunedì sera (ad eccezione degli ultimi tre turni di Regular Season, qualora la Lega Pro dovesse decidere che le Gare di tali Giornate si svolgano in contemporanea in un diverso orario). Il Licenziatario non potrà trasmettere, in ogni Stagione Sportiva, più di 3 Gare di Regular Season di ciascuna Società Sportiva.

– Play Off: 1 Gara per turno, selezionata dal Licenziatario. In caso di turno con andata e ritorno il Licenziatario avrà diritto a trasmettere 1 Gara di andata e 1 Gara di ritorno del turno. Coppa Italia: Finale di andata e ritorno di Coppa Italia.

Entrambe le TV potranno esercitare i Diritti Audiovisivi per tramite delle seguenti piattaforme:

– Piattaforma Digitale Terrestre (DTT);
– Piattaforma Satellitare (DTH);
– Piattaforme Internet e Mobile. Le Piattaforme Internet e Mobile non possono tuttavia essere utilizzate per la trasmissione della Diretta degli Eventi salvo il caso di simulcast su piattaforma internet del canale del Licenziatario che trasmette l’Evento in diretta.
– Il Licenziatario potrà esercitare i Diritti Radiofonici per il tramite di qualunque Piattaforma, ivi inclusa la Piattaforma Internet.

Questa nuova forma di commercializzazione è stata ideata per dare maggiore visibilità anche al campionato di Serie C, che negli anni si sta sempre più affermando come una competizione dinamica e di qualità.

A cura di Luisa Di Capua

Calciomercato: Schick, l’ultimo acquisto della Roma

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Schick alla Roma. Caso chiuso, calciomercato ancora aperto

Roma- Era nell’aria, sabato sera si parlava di una accordo raggiunto tra la società giallorossa e il club del calciatore ceco, ma un rilancio del Napoli, inserito a sorpresa nella trattativa, ne aveva rallentato la decisione.

Ferrero ha preso tempo: 48 ore per decidere dove collocare definitivamente l’ex sampdoriano che, ormai stanco di dichiarare quale casacca preferisse indossare, si era chiuso in un comprensibile silenzio.

Dopo l’iniziale interesse della Juventus, che lo aveva scaricato dopo le visite mediche, su Patrik Schick si erano fatti avanti l’Inter, il PSG, la Roma e infine il Napoli.

È di poche ore fa la comunicazione ufficiale che Schick è della Roma: le cifre dell’accordo raggiunto tra i due club parlano di un prestito oneroso da 6 milioni di euro, 25 per il riscatto obbligatorio e 7 per il bonus. L’attaccante firma per un contratto quinquennale più 2 milioni di bonus e una percentuale sulla futura rivendita.

In partenza verso la Capitale, l’attaccante della nazionale ceca ha dichiarato di essere felice per questa destinazione e che è stata la decisione giusta, bisogna attendere solo le visite mediche che sono in programma domani, poi le firme finali.

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, alle 13.00 aveva già rilasciato una dichiarazione sull’accordo raggiunto con la Roma, lo stesso si diceva soddisfatto per le cifre pattuite (“è un grande affare”, riferito al calciatore che considera “un fenomeno”) e contento per la destinazione definitiva.

Il caso Schick ora è finalmente chiuso, il calciomercato resta invece ancora aperto fino al 31 agosto. Si sperava nell’acquisto di un difensore, le ultime gare ci hanno mostrato la debolezza della Roma in difesa, c’è ancora tempo per esaminare le ultime offerte di una campagna acquisti che volge al termine con un po’ di amaro in bocca.

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Maria D’Auria

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