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EDITORIALE – Juve Stabia, mercato finito: parola d’ordine “funzionalità”

Finisce, finalmente, il calciomercato. Dopo mesi di voci, fondante e non, trattative estenuanti, tormentoni e colloqui, tutti gli addetti ai lavori possono concentrarsi esclusivamente sul lavoro di campo. La Juve Stabia è stata decisamente protagonista del calciomercato 2017, risultando molto attiva sia sul fronte acquisti che su quello delle uscite.

Appare abbastanza chiara la linea guida che il Patron Manniello ha voluto seguire: puntare a calciatori, per lo più giovani, funzionali al nuovo progetto tecnico della sua Juve Stabia. Porte chiuse, almeno per questa stagione, ai big ed ai grandi nomi che in passato sono stati protagonisti solo sui titoli di giornale per essere invece invisibili in campo. Priorità a calciatori motivati, che vedono nella Juve Stabia non una seconda scelta e che possano crescere insieme alle Vespe puntando ad una reciproca soddisfazione.

Unica eccezione al diniego ai grandi nomi, i big già in casa, che hanno dimostrato con i fatti il loro legame alla casacca gialloblù. Così l’esperienza, nonché la guida per i più giovani, sarà rappresentata da Capitan Morero, da Matute, da Paponi e da Allievi, che hanno messo in secondo piano l’aspetto economico pur di venire incontro alle esigenze della società stabiese.

Il gruppo dei senatori dovrà dirigere un organico giovane, composto da ragazzi in parte alle prime esperienze, ma che ha già fatto intravedere ottime cose. Sul fronte offensivo a Paponi e Lisi si affiancano i vari Strefezza, Berardi e Costantini; tutti e tre si sono resi protagonisti di un ottimo precampionato, non accusando l’emozione in vista della prima, vera, esperienza tra i grandi. A questi si aggiungono Canotto, Simeri e D’Auria: colpi last minute che daranno manforte all’attacco gialloblù.

Facendo un passo indietro in campo, si arriva sulla linea mediana, dove il colpo di mercato è la permanenza di Alessandro Mastalli. Nonostante l’interesse di Serie C, B ed anche della massima serie, il golden boy è rimasto a Castellammare, dove punta a diventare definitivamente leader della Juve Stabia. Proprio a centrocampo si alza il tasso di esperienza, con Capece, Matute e Viola elementi di spicco a cui affiancare i giovani Calò ed Awua.

La difesa potrà contare su certezze come appunto Morero ed Allievi e dalle new entry Redolfi, Bachini, e Boccardi. Sulle fasce si punta su Dentice, Crialese, Nava e Gaye: un batteria di terzini che offre sia freschezza atletica che forza fisica. Molto coperta la porta con Bacci, Zanotto, Branduani e Polverino in organico; uno dei quattro portieri potrebbe rescindere vista l’abbondanza nel ruolo, ma ad oggi figurano tutti in rosa.

Inevitabile menzionare le cessioni. Sono andati via calciatori che avevano, per ragioni diverse, terminato il proprio ciclo alla Juve Stabia. Così Cancellotti è andato meritatamente a confrontarsi con una realtà diversa come la Serie B; i vari Zibert, Atanasov, Liviero, Sandomenico, Capodaglio, Izzillo ecc, non tutti entusiasti di rimanere ancora in gialloblù, sono stati accontentati, ed elementi come Ripa e Marotta hanno trovato altre soluzioni dopo la scadenza del proprio contratto.

Solo il campo potrà dare un voto alla sessione di mercato della Juve Stabia; offrire giudizi ora sarebbe prematuro. Resta la voglia del Presidente Manniello che, nonostante le immani difficoltà, ha ancora una volta consentito a Castellammare di vivere un’altra stagione di calcio, magari non allestendo quella che sarà la squadra da battere, ma un organico con la giusta voglia di dare il massimo in ogni gara. Questo è quello che prima di tutto chiede la piazza, a prescindere dai risultati e dalla classifica.

Raffaele Izzo

FESTIVAL FRANCIACORTA IN CANTINA PER FESTEGGIARE INSIEME I 50 ANNI DELLA DOC E IL FUTURO DELLA FRANCIACORTA

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Come ogni anno, per turisti, appassionati di vino o semplici curiosi, settembre sarà un mese ricco di eventi: sabato 16 e domenica 17 sono date da segnare in agenda… torna il Festival Franciacorta in Cantina!

Il 2017 si presenta come un anno ricco di attività, il Festival infatti sarà l’evento che darà il via a una serie di importanti appuntamenti: si parte dal weekend con un programma pensato per vivere in compagnia tra cultura, sport, natura e ovviamente food&wine.  I visitatori potranno scoprire il territorio attraverso le svariate attività proposte dalla Strada del Franciacorta: dai tour in bus, ai percorsi di trekking o in bicicletta, passando per le visite di abbazie, borghi, palazzi, ville, giardini e riserve naturali.  Le visite in cantina, fiore all’occhiello del Festival, daranno l’opportunità al turista di esplorare le cantine, degustare Franciacorta con abbinamenti creati ad hoc o di passeggiare tra filari dei vigneti.

Quest’anno si festeggerà il cinquantesimo anniversario del riconoscimento della DOC a Franciacorta, punto cruciale per lo sviluppo della denominazione e l’inizio di una storia che ancora oggi i produttori stanno scrivendo. Lo storytelling della Franciacorta sarà poi valorizzato da un grande convegno che si terrà lunedì 18 settembre, in cui saranno presentati i risultati di un significativo progetto di ricerca sul commissionato dal Consorzio Franciacorta allo studio del Prof. Domenico De Masi.

“Avere una visione e condividerla è fondamentale per la crescita che hanno vissuto le nostre aziende e il nostro territorio. Ma il tempo corre. E l’oggi ci richiede di essere ancora una volta “visionari” per poter affrontare le sempre nuove sfide che ci troviamo a vivere.” – spiega Vittorio Moretti, Presidente del Consorzio Franciacorta.

Da qui nasce il progetto di affidare al sociologo Domenico De Masi il compito di guidare a progettare il futuro della Franciacorta e del Franciacorta di qui a 10 anni.

“La passione di ieri, l’esperienza di oggi, la Franciacorta di domani”, il filo conduttore che raccoglierà tre momenti diversi: l’anniversario dei 50 anni dalla DOC, il Festival in cantina, evento ormai affermato che ogni anno riscontra sempre più successo, e il 2027 con le aspirazioni, i progetti, le criticità, le idee e i sogni comuni dei produttori per una Franciacorta migliore.

La scelta di far convivere un evento che da anni ci rende orgogliosi come il Festival in Cantina con gli altri avvenimenti di così grande rilevanza, non dunque data dal caso, sarà l’occasione perfetta per festeggiare insieme, in unico evento.

Per maggiori informazioni per il Festival in cantina:

Sul sito www.festivalfranciacorta.it sarà possibile visionare il programma completo del Festival, conoscere i programmi delle singole cantine, le tipologie di eventi, i costi di ingresso di ognuna e consultare i pacchetti di escursione nel territorio proposti dalla Strada del Franciacorta.

Per qualsiasi altra informazione, contattare info@festivalfranciacorta.it

La prenotazione delle visite è obbligatoria contattando direttamente le cantine. Gli orari di apertura, salvo diverse indicazioni, saranno dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00.

Le 70 cantine aderenti al Festival Franciacorta in cantina:

1701 -Abrami Elisabetta – Alberelle Di Luca Dabeni Zefferino – Antica Fratta – Azienda Agricola Fratelli Berlucchi – Azienda Agricola Massussi Luigi – Barboglio De Gaioncelli – Bariselli Gabriella – Barone Pizzini – Bellavista – Berlucchi Guido – Bersi Serlini – Biondelli – Bonfadini – Boccadoro – Bosio – Ca’ Del Bosco – Ca’ D’or – Castello Bonomi Tenute In Franciacorta – Castello Di Gussago La Santissima – Castelveder – Cavalleri -Clarabella – Cola Battista – Colline Della Stella – Contadi Castaldi – Cooperativa Vitivinicola Cellatica Gussago – Corte Aura – Cortebianca – Corte Fusia – Faccoli Lorenzo – Ferghettina – Gatti Enrico – Il Dosso – La Costa Di Ome – La Fiòca – La Fiorita – La Manèga – La Montina – Lantieri De Paratico – La Rotonda -La Torre – Le Cantorie- Lo Sparviere – Majolini – Marchesi Antinori Tenuta Montenisa – Marzaghe – Mirabella – Montealto – Monte Rossa – Mosnel – Pian Del Maggio – Plozza Ome – Quadra – Ricci Curbastro – Romantica – Ronco Calino – San Cristoforo – Santa Lucia – Societa’ Agricola Lovera – Betella Franciacorta – Solive – Tenuta Ambrosini – Tenuta Montedelma – Tenuta Moraschi – Turra – Uberti – Ugo Vezzoli – Vigna Dorata – Villa Crespia – Villa Franciacorta

Il Consorzio Franciacorta è l’organismo che garantisce e controlla il rispetto della disciplina di produzione del Franciacorta, primo vino italiano prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia ad avere ottenuto nel 1995 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Il lavoro del Consorzio si articola in diverse attività: dalla tutela del marchio e del territorio, alla valorizzazione del prodotto attraverso un continuo lavoro sul disciplinare e sul regolamento di produzione; dall’informazione al consumatore fino alla promozione del Franciacorta quale espressione di un territorio, di un vino e di un metodo di produzione. Fondato il 5 marzo del 1990 ha sede a Erbusco, nel cuore della Franciacorta. Il Consorzio è presieduto da Vittorio Moretti e conta 116 cantine.  Nel 2016 l’export ha registrato un aumento del +15%. Il principale mercato si conferma il Giappone che ad oggi costituisce il 22% del totale, seguito da Svizzera che rappresenta il 15,2%. Interessanti le performance di crescita dei vari paesi: la Germania (13,2%) supera gli USA (12,4%) con una crescita di oltre il 24%, mentre il Giappone registra un ulteriore + 16%. Sorprendente il cambiamento in atto nei Paesi Scandinavi dove l’interesse verso Franciacorta è in netto aumento: la Norvegia riporta infatti un +249%, mentre la Svezia addirittura una crescita del 514% seppur su bassi volumi.

Domani allerta meteo in Campania, Protezione Civile: “Attenzione alle zone incendiate”

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Domani sarà una giornata di allerta per la Campania, tanto che la Protezione Civile ha pubblicato un avviso di criticità meteo di colore giallo: precipitazioni sparse, venti sud-occidentali con raffiche nei temporali, mare agiato con possibili mareggiate lungo le coste esposte.

Dalle 9 del mattino e per le 24 ore successive sono previste piogge sparse, anche a carattere di moderato rovescio o temporale.

Tale situazione potrebbe causare, dice l’avviso, “fenomeni di erosione, frane superficiali, colate di fango, ruscellamenti superficiali e possibile trasporto di materiale, allagamenti, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori”.

Una maggiore attenzione e tutela va posta alle aree e ai versanti che presentano particolare fragilità aggravata anche dai recenti incendi, per il rischio di trasporto a valle di materiali solidi e prodotti della combustione.

Parole di calcio 2017-Importante stage per gli allenatori isolani

E’ tutto pronto per il clinic con Francesco D’Arrigo che – confermato – organizzato da mister Daniele Serappo, consigliere AIAC, si terrà a Lacco Ameno il 4 Settembre prossimo per gli Allenatori di calcio di Ischia e Procida.

Sono ad oggi ben 66 (sessantasei) i tecnici che hanno versato la propria mini-quota di euro 20,00 per sostenere la manifestazione “Parole di calcio 2017” e questa massiccia partecipazione potrebbe far pensare anche ad un futuro roseo per questo tipo di incontri sulla nostra isola destinati a chi è chiamato con professionalità a seguire nella crescita i giovani locali che si cimentano nel calcio. Aggiornamento, confronto, verifica, curiosità non tutti sanno essere caratteristiche fondamentali per un Allenatore ed un istruttore e pertanto la solidità con la quale praticamente in blocco hanno risposto i Tecnici locali dovrebbe far dormire sonni molto tranquilli a quei genitori che stanno valutando per il proprio pargolo che tipo di sport fargli praticare.

Chiaro che anche lo spessore del relatore abbia fatto il resto: D’Arrigo, che da allenatore vanta il non comune e mai eguagliato record di aver sconfitto la Nazionale A in amichevole (quella di Sacchi prima del Mondiale perso in finale contro il Brasile di un giovanissimo Ronaldo), è uno dei massimi esponenti del Settore Tecnico di Coverciano ed è anche uno dei docenti ai corsi centrali per i professionisti, una opportunità pertanto ghiottissima a queste latitudini per chi voglia mettere nel proprio carniere un simile momento di confronto.

Significativa inoltre la presenza di alcuni di quei tecnici che hanno caratterizzato buona parte degli splendidi anni di calcio 80’-90’ sulla nostra isola: sono annunciati Giametta, Pilato, Spignese, Angrisani, Rispoli e non solo così come anche alcune figure dirigenziali di ieri e di oggi che sono state invitate come uditori (il Direttore Enrico Scotti e ancora Pino Taglialatela nella sua nuova veste dirigenziale, Esposito del Real Forio, Vito Iacono, Gerardo Mattera…) anche perché si dia maggiore forza a quel senso di appartenenza e di tradizione calcistica che qui ha sempre trovato grande linfa.E gli allenatori locali non saranno soli considerato che dalla terraferma altri hanno entusiasticamente comunicato la propria adesione: da Mimmo Panico, per moltissimi anni al Napoli, lo scorso anno vincitore con la Juve Stabia U17 del proprio girone e quest’anno alla Paganese Calcio, a Corrado Pianese (uno degli allenatori più affermati nella nostra regione per la categoria Allievi) a Massimo Agovino, Enzo Potenza, Mimmo Citarelli … ma anche Roberto Mingucci, di Modena e revisore dei conti nazionale di A.I.A.C. che ha inteso anche dare con questa sua presenza un cenno di vicinanza agli amici di Ischia colpiti dal terremoto e non ha esitato a prenotare anche qualche giorno di vacanza da abbinare al clinic.

Al netto delle spese sostenute, la somma rimanente sarà destinata alla realizzazione di un piccolo fondo per gli Allenatori locali qualora dovessero esserci delle necessità per cure medico-sanitarie loro e di parenti di primo grado con ancora un piccolo contributo che sarà versato alla A.I.A.C. Onlus presieduta da Marcello Mancini che si occupa su tutto il territorio nazionale di meritevoli iniziative per far vivere il calcio a quei bambini portatori di handicap, deficit motori e cognitivi, o ancora vittime di pedofilia e bullismo, e di attività tra l’altro contro la discriminazione razziale e religiosa nello sport.

 

Ferrari si, ma servono i piloti per vincere!

Ferrari si, ma servono i piloti per vincere!

Una Ferrari è pur sempre una Ferrari, ma se alla guida non c’è Schumacher, campione del mondo per anni e anni, il Barrichello di turno non riesce a rendere allo stesso modo. Il paragone è lecito…

Partiamo dal passato, lo scorso anno le tre categorie nazionali, Berretti, Under 17 e Under 15, della Juve Stabia, sono tutte arrivate ai playoff, scrivendo una pagina storica per le Vespe. Una ‘Ferrari’ vincente per le tre categorie, tale perchè alla guida c’erano 3 piloti importanti: Domenico Panico, Nunzio Di Somma e Alfonso Belmonte. Ragazzi di talento che hanno messo in campo tutte le loro qualità, ma guidati da ottimi professionisti. A questi, va aggiunto anche Gianluca Macone, allentore dell’Under 16 regionale nella passata stagione, che ha stracciato il campionato, vincendolo, anche se fuori classifica, e mettendo a segno ben oltre 90 gol complessivi, facendo in modo che i suoi, attraverso il proprio modo di giocare e le proprie idee, riuscisse nell’intento di risollevare un gruppo inizialmente nuovo e in difficoltà.

Una Berretti stratosferica, un qualcosa di incredibile, vittorie su vittorie, sconfitte poche, pareggi idem. Individualità incredibili, ma ben messe in campo dalla maestria di un tecnico, bravo e preparato, capace di esaltare ogni singolo della rosa. Così come accadde con Nunzio Di Somma, riuscito nell’intento di agganciare i playoff nonostante un girone di andata complicato, oppure come Alfonso Belmonte, che è riuscito a vincere il proprio girone e ad ottenere la migliore difesa dell’intera stagione Under 15.

Poi i playoff, si sa, sono una lotteria ed il risultato è andato come è andato, ma resta la stagione. Ora il via alla nuova: la Berretti di Nunzio Di Somma, l’Under 17 di Gianluca Macone e l’Under 15 di Alfonso Belmonte sono pronte ai nastri di partenza. Si cerca di lavorare il più possibile, si vuole costruire una nuova stagione da non dimenticare ricordando sempre che la Ferrari c’è, ma serve l’ottimo pilota!

a cura di Ciro Novellino

Napoli-Benevento, biglietti in vendita dal prossimo lunedì: tutte le info

I biglietti per la gara di Campionato SSC Napoli – Benevento Calcio che si disputerà il 17 Settembre 2017 ore 15.00 presso lo Stadio San Paolo di Napoli saranno posti in vendita a partire da Lunedì 4 Settembre 2017 ore 10:00.

I tagliandi potranno essere acquistati presso tutti i punti vendita Listicket
Per tale evento non è consentito il cambio utilizzatore.

Questi i prezzi :
Tribuna d’ Onore € 75,00
Tribuna Posillipo € 55,00
Tribuna Nisida € 40,00
Tribuna Family € 15,00 / € 5,00 (tariffa ridotta)
Distinti € 28,00
Curve € 12,00

La SSC Napoli ricorda che per i possessori di tessera del tifoso Club Azzurro Card e di Fidelity Card (Fan Away e Fan Stadium Card) e’ possibile acquistare anche on line.

Per effettuare l’acquisto è sufficiente collegarsi al sito web ufficiale della SSC Napoli www.sscnapoli.it e cliccare nelle sezioni “biglietti” o “insieme allo stadio”, oppure accedere direttamente dal banner “ ticket on line” presente nella home page del sito ufficiale SSC Napoli.

Gli utenti saranno indirizzati al sito Listicket.com gruppo TicketOne, nel quale, dopo essersi registrati, potranno acquistare il biglietto caricandolo elettronicamente sulla Club Azzurro Card, Fan- Away o Fan Stadium Card.

Alla transazione potranno essere aggiunte, da Listicket, commissioni di pagamento.
Questa modalità di vendita prevede che il titolo di accesso venga associato alla Club Azzurro Card, Fan-Away e/o Fan Stadium Card che, quindi, dovrà essere utilizzata sia per inserire il numero identificativo al momento dell’acquisto, sia per l’accesso ai tornelli dello stadio tramite la lettura del codice a barre.
Il posto assegnato allo stadio sarà indicato sul documento segnaposto la cui stampa, è disponibile all’indirizzo internet:
https://www.listicket.com/ticketing/postvendita/stampaSegnapostoStep1.html
inserendo le informazioni richieste sulla pagina e procedendo, nella pagina successiva, attraverso il link Stampa Segnaposto.
Il documento segnaposto deve essere obbligatoriamente stampato e presentato ad ogni richiesta del personale di controllo presente allo stadio, ma il documento segnaposto, da solo, non rappresenta titolo d’accesso valido per l’ingresso.
Infatti per accedere allo stadio, è indispensabile portare con sé la propria Club Azzurro Card o la Fan Away o la Fan Stadium Card , il documento segnaposto ed un documento di riconoscimento.

Da questa stagione sportiva i possessori di tessera del tifoso Club Azzurro Card e di Fidelity Card (Fan Away e Fan Stadium Card) avranno l’opportunità di acquistare i tagliandi attraverso il Call Center https://www.ticketone.it/biglietti.html?affiliate=ITT&doc=campaign&campaign=call_center_892101

Da sscnapoli.it

Sampdoria, il Ds: “Zapata e Strinic investimenti importanti, Ferrero è stato bravo. Tonelli? Ci interessava ma…”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto Carlo Osti, direttore sportivo della Sampdoria. Ecco quanto evidenziato:

“Strinic e Zapata? Ferrero è stato bravissimo perché ha fatto un investimento importante, la trattativa non è stata semplice. C’è stato un braccio di ferro con De Laurentiis che alla fine ha visto vincere il nostro presidente. Devo dire che anche il Napoli ha incassato dei bei soldini da queste cessioni.
Tonelli? Non nascondo che il ragazzo ci è sempre piaciuto. Abbiamo fatto delle valutazioni strettamente tecniche e abbiamo privilegiato il completamento del reparto di sinistra. L’orientamento, quindi, è andato su Strinic.
Schick? I suoi agenti hanno valutato attentamente il mercato e insieme hanno scelto la Roma. Di trattative se ne fanno tantissime, ma alla fine conta la volontà dei calciatori”.

Chievo, il Ds: “Inglese al Napoli? Era un’idea sottotraccia. Ha grandi doti ed è un ottimo giocatore”

Giancarlo Romairone, direttore sportivo del Chievo Verona, ha rilasciato una lunga intervista a Radio Kiss Kiss Napoli:

“Inglese è un giocatore molto conosciuto nell’ambiente Napoli, al di la del fatto che Giuntoli lo fosse consapevole delle sue doti per averlo avuto in passato al Carpi. Roberto è destinato ad una grande annata, sono sicuro che in questa stagione avverrà la sua definitiva esplosione, ha grandi doti, è un ottimo giocatore. Credo che ve ne siate resi conto anche voi nell’amichevole estiva giocata proprio contro il Chievo, quando fece anche gol agli azzurri.

Quando è nata la trattativa? Era un’idea sottotraccia, c’erano anche altre squadre, italiane ed estere, che volevano Inglese ma la strada che abbiamo preferito percorrere è stata quella che ci ha prospettato il Napoli. Ci hanno dato la possibilità di poterlo tenere in rosa in questa stagione grazie ad un prestito annuale. La speranza è che ci sia la definitiva consacrazione di Inglese, con il Napoli che si è mosso in anticipo pensando bene di bruciare tutti gli altri club.

Opzione trasferimento già a gennaio? I due presidenti si sono parlati in maniera privata e questo aspetto della trattativa rimarrà tra di loro. E’ chiaro che il pensiero di tutti è che Inglese possa iniziare e finire la stagione col Chievo. Inglese è un giocatore completo, forte fisicamente, abile di testa, potente sia nell’attaccare lo spazio sia nel giocare con la squadra. E’ un ragazzo di grande prospettiva ma che ancora deve far vedere tutte le sue doti, ha grandi prospettive e capacità. Quale sarà il suo compito e il suo ruolo nel Napoli è prematuro dirlo. Credo che Inglese non abbia ancora avuto la visibilità che merita.

Sapeva che il Napoli ed altre squadre lo volevano ma è stato felice di venire a conoscenza del forte interesse della società partenopea. Era consapevole del fatto che noi volevano tenerlo ancora una stagione. Lui ha accettato con serenità di restare al Chievo ma ribadisco che, quando l’operazione col Napoli si è prima sviluppata, poi concretizzata e finalmente ufficializzata la sua felicità è stata immensa, sia per l’opportunità che gli abbiamo dato sia per la consapevolezza di poter giocare, in un futuro prossimo, in un grande club come il Napoli. Vuole fare una grande stagione con noi anche perché, in questo modo, si presenterà alla grande per la sua nuova esperienza. Nazionale? Inglese è stato seguito da un osservatore della Nazionale Italiana, ciò dimostra che gli addetti ai lavori hanno grande considerazione del ragazzo che, purtroppo, è ancora troppo sottovalutato all’esterno”.

Juve Stabia, Berardi convocato dalla Nazionale di San Marino

La pausa per le gare delle Nazionali spesso porta via alle grandi squadre i propri migliori talenti. Anche la Juve Stabia, da questa stagione, non sfugge a questa regola.

Filippo Berardi, infatti, è stato convocato dalla Nazionale di San Marino per le gare di qualificazioni mondiali di oggi e di lunedì 4 settembre rispettivamente contro Irlanda del Nord ed Azerbaijan.

Nonostante la giovanissima età (Berardi è un classe 1997), il numero 20 della Juve Stabia è già uno dei talenti più splendenti della nazionale sanmarinese.

A Berardi il nostro in bocca al lupo per i prossimi emozionanti impegni.

Juve Stabia, Mario Ziino è il nuovo responsabile marketing e commerciale

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Il nuovo responsabile marketing e commerciale della Juve Stabia è il dottor Mario Ziino. A lui la Società Sportiva  ha assegnato il compito di incrementare il coinvolgimento e la partecipazione del pubblico alle prestazioni sportive delle Vespe. Responsabilità accettata con molto entusiasmo.

Il comunicato: “S.S.Juve Stabia rende noto di aver affidato l’incarico di Responsabile marketing e commerciale al dott. Mario Ziino, della società Edizioni Ziino – Massmedia Comunicazione, con sede in Castellammare di Stabia.
Mario Ziino si è specializzato in marketing presso la Luiss Business School di Roma ed editoria presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”; vanta importanti esperienze nel settore, oltre ad essere referente dell’Ascom stabiese per l’organizzazione di eventi ed iniziative promozionali avendo curato anche la fase di lancio del Centro commerciale naturale “Città delle Acque”. Ha gestito commesse e collaborazioni con Unicef, Unicef Campania, Università Federico II di Napoli, Seconda Università di Napoli, Università degli Studi di Salerno, Federazione Italiana Medici Pediatri, e importanti aziende del nostro territorio.
Il dott. Mario Ziino, che attualmente collabora con il Centro Commerciale Auchan di Napoli per l’organizzazione di eventi tematici, con entusiamo ha accolto la proposta della società gialloblù: “Mi riempie d’orgoglio aver ricevuto questo incarico dalla Juve Stabia. Spero di riuscire, in collaborazione con la dirigenza della Società, a mettere in atto delle strategie per puntare ad un crescente coinvolgimento del pubblico. Per fare questo sarà importante il sostegno dei tifosi, degli imprenditori e degli stabiesi tutti”.
S.S.Juve Stabia”

UFFICIALE – Juve Stabia, Domenico Loffredo lascia il settore e va all’Ercolanese!

UFFICIALE – Juve Stabia, Domenico Loffredo lascia il settore e va all’Ercolanese!

Ancora un’altra pedina lascia il settore giovanile della Juve Stabia, dopo i tanti svincolati del mese di luglio. A lasciare il settore giovanile della Juve Stabia, questa volta, è Domenico Loffredo che ha firmato un contratto che lo legherà, almeno per questa stagione, all’Ercolanese, settore giovanile.

a cura di Ciro Novellino

Giaccherini, l’agente: “Il Napoli ha chiesto troppo per lo Sparta Praga, per Giuntoli è incedibile”

Giaccherini, l’agente: “Il Napoli ha chiesto troppo per lo Sparta Praga, per Giuntoli è incedibile”

Furio Valcareggi, agente di Emanuele Giaccherini, è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete, sulle frequenze di Radio Crc: “E’ gratificante… Emanuele è incedibile per il Napoli. E’ un segno positivo. Abbiamo avuto una lusinga dalla Fiorentina. L’abbiamo valutata, abbiamo provato ad andare perché c’è la possibilità Mondiale. Ma non solo la Fiorentina, siamo andati a Praga tre giorni. Poi ci hanno ribadito l’incedibilità, e a sto punto andiamo a vincere sto scudetto. A Torino non si toccano? E allora non tocchiamoci neanche noi. Si può ambire alla Nazionale. Non abbiamo chiesto nessuna garanzia all’allenatore o al Napoli, le garanzie vengono date in banca. Sparta Praga? Le pretese del Napoli erano eccessive per loro, Strmaccioni giocava a nervi scoperti. Io non ero contento di un possibile trasferimento. Giaccherini all’estero va in Inghilterra, in Spagna… Non a Praga. Quando non c’è un accordo è solo per soldi. Voto al mercato del Napoli? Bello, hanno fatto ciò che volevano fare in principio. E’ un problema arduo rinforzare questa squadra. Non hanno ceduto nessuno. Napoli for ever! Restiamo qua”. 

UFFICIALE – Inglese è un nuovo giocatore del Napoli!

UFFICIALE – Inglese è un nuovo giocatore del Napoli!

E’ adesso davvero ufficiale il nuovo acquisto per l’attacco del Napoli, Roberto Inglese è un nuovo calciatore del Napoli. Il sito della Lega Serie A ha ufficializzato il passaggio definitivo in azzurro della punta 25enne. E’ quindi stato depositato il contratto che lo legherà al Napoli: “Il Napoli annuncia l’acquisto a titolo definitivo di Roberto Inglese dal Chievo”. Questo il comunicato della SSC Napoli sul suo sito ufficiale: “L’attaccante sarà lasciato in prestito al Club clivense”.

“Benvenuto Roberto, un Inglese nel mondo Napoli”: questo il consueto messaggio di benvenuto che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, riserva tramite Twitter.

Berardi come Inglese, ultimo tentativo ieri sera

Berardi come Inglese, ultimo tentativo ieri sera

Operazione tramontata quella tra Berardi ed il Napoli. Forse, si danno appuntamento all’anno prossimo. Il gradimento del calciatore ormai è chiaro per la maglia azzurra. Il no secco del Sassuolo è arrivato nella nottata di mercoledì. Il presidente De Laurentiis, però, avrebbe voluto chiudere subito l’affare Berardi. Lo rivela Il Corriere dello Sport. Da lì l’idea poi che ha portato alla fumata bianca di Inglese con il Chievo Verona.

Il giudizio di Gazzetta: “De Laurentiis ha avuto un merito, gli assalti a Schick e Berardi dimostrano la voglia di investire”

Il giudizio di Gazzetta: “De Laurentiis ha avuto un merito, gli assalti a Schick e Berardi dimostrano la voglia di investire”

La Gazzetta dello Sport assegna i voti al mercato, e al Napoli di Aurelio De Laurentiis è stato assegnato un sette in pagella dopo gli acquisti di Mario Rui, Adam Ounas e Roberto Inglese (dal 2018): “Il Napoli (7) in apparenza ha mosso poco, anche se De Laurentiis ha avuto il merito di tenere i pezzi pregiati, dando forza al patto dello spogliatoio azzurro che vede tutti uniti per puntare al massimo. Uno sprone per Sarri mentre gli assalti a Schick e Berardi dimostrano che il club ha voglia di investire”.

Insigne: “Napoli, ora dobbiamo vincere: ci siamo stancati!”

Le sue parole

Lorenzo Insigne ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo AS:

Torni al Bernabeu… 
“E sarà bellissimo, perchè è uno degli stadi più importanti del mondo e giocarci con la Nazionale, dopo averlo fatto con il Napoli, avrà un fascino diverso”.

Magari per ripetere quel gol…
“Sinceramente fu unico: vidi Keylor Navas fuori dai pali, volevo metterla all’incrocio. Alla fine però mi uscì rasoterra ad effetto, ma andò bene”

Com’è cambiata l’Italia con Ventura? 
“Sta dando il suo stile a questa Nazionale, noi siamo cambiati tanto rispetto all’Europeo giocato con Conte. Ventura vuole una squadra giovane e più offensiva, e lavoriamo molto col 4-2-4”

C’è più fiducia per i giovani?
“Donnarumma, Bernardeschi, Rugani, Conti, Belotti: credo fosse anche ora. Ce ne sono tanti altri, è un bel mix tra giovani e calciatori esperti”

Temiamo la Spagna? 
“È una nazionale davvero molto forte, che riesce a sfornare sempre giovani incredibili: penso ad Asensio, Lucas Vázquez, Bartra oppure Morata. Loro giocano in casa e difendono il primo posto. Non sarà facile”

Come la affronteremo? 
“Non ci chiuderemo indietro: abbiamo bisogno dei tre punti, mentre il pareggio non serve a nulla. Andremo al Bernabéu per cercare di vincere”

Il miglior ricordo di quella sfida all’Europeo? 
“Il passaggio lungo che ha feci e diede inizio all’azione del 2-0. Era una Nazionale unita, Conte trasmetteva non solo rabbia ma anche voglia di vincere anche nelle amichevoli”

La Spagna è cambiata con Lopetegui? 
“Ne ho parlato con Pepe Reina, mi ha detto che è un grandissimo allenatore. Ha dato qualcosa in più”

Negli ultimi tempi ho messo la 10 con l’Italia? 
“È stato un onore, perchè è una maglia che hanno indossato tantissime leggende di questo sport. Spero di poterlo fare ancora”

La 10 nel Napoli? 
“Quella è di Maradona e il club ha deciso di ritirarla. Io rispetto Diego perchè è la nostra leggenda, ed anche la decisione del club. Sono felice di avere il 24, è un numero legato a mia moglie”

L’incontro con Diego?
“È stato come realizzare un sogno, lui è il migliore di tutti i tempi: farsi una foto con lui oppure chiedergli come va mi ha riempito d’orgoglio. Spero che tanti altri giovani napoletani possano vivere l’emozione che ho vissuto”

Sarri mi ha definito il miglior italiano della tua generazione?
“È un orgoglio, me lo dice da tempo. In molti hanno scritto che Ventura doveva cambiare modulo per me: devo dire che questi complimenti danno fiducia”

Come hai cominciato col calcio? 
“Ricordo che il padre di un mio amico portò mio fratello e altri suoi amici a giocare, io andai a vederli e mi misi a piangere. Dicevano che ero piccolo, ma finii per insistere pur di entrare in campo: non ne sono più uscito”

Zeman, Mazzarri, Benitez cosa mi hanno dato?
“Zeman mi ha voluto a Foggia e Pescara, si lavora duro ma gli devo tanto. Con Mazzarri, mi sono giocato il posto con Vargas, poco a poco ho conquistato il mio spazio. Con Benitez ho imparato tanto nella fase difensiva, che è fondamentale nel mio ruolo”

E Sarri? 
“Con lui sono felicissimo, a volte discutiamo (ride) però in due anni  abbiamo fatto benissimo. Se siamo arrivati così in alto è grazie a lui, ci ha insegnato tanto. Se un giorno lascerà Napoli, andrà ad allenare un top-club, non ne ho dubbi”

In cosa dovrei migliorare? 
“Devo segnare di più, fare più gol: lavoro tanto in copertura e a volte arrivo stanco davanti alla porta, ma mi piace aiutare la squadra ed i compagni”

Del Piero idolo?
“L’ho sempre ammirato tanto, sia come persona che come calciatore. Però essendo napoletano, la squadra dove giocava mi piaceva un po’ di meno (ride)”

Il tiro a giro?
“Da piccolo lo vedevo tirare sempre in quel modo, cercavo di imitarlo però ora devo cambiare un po’ perchè i portieri si stanno abituando”

Chi è il mio preferito nel calcio attuale? 
“Messi, perchè dopo Maradona c’è lui. Mi piace vedere il suo tocco di palla, così come si muove in mezzo al campo. Cerco di ispirarmi a lui”

Il gioco del Napoli piace a tutta l’Europa?
“Ci divertiamo pure quando ci alleniamo, ma dobbiamo vincere: ci siamo stancati di ascoltare gente che dice che giochiamo bene, ma non vinciamo niente. E’ una cosa che mi fa incazzare: quest’anno non dobbiamo buttar via un’occasione, e lo abbiamo capito tutti”

Tipo di gioco simile a quello della Spagna? 
“Sì, ricorda anche quello di Guardiola perchè cerchiamo sempre il passaggio al compagno posizionato nel modo migliore, giocando a 2-3 tocchi”

In Champions affronterete il Manchester City
“Sarà un partitone contro di loro, siamo felici perchè ci piace giocare con le grandi squadre. E’ vero: loro hanno tanti campioni, ma noi non siamo messi così male”

L’eliminazione col Real Madrid?
“Sapevamo di avere di fronte la squadra più forte del mondo, ma ce la siamo giocata e non possiamo rimproverarci nulla”

Gli assist a Callejon sono già un classico?
“Come attacca lui la profondità, nessuno in Europa. Però non so se glielo hanno insegnato quando giocava in Spagna oppure se è una sua dote innata, è incredibile”

Meritava la convocazione in nazionale?
“Assolutamente, senza togliere nulla ai ragazzi che ha convocato Lopetegui: però sia lui che Raul Albiol meritavano, spero magari di incontrarli ai Mondiali”

Diventare il Totti del Napoli?
“Questa maglia è il mio sogno. Voglio restare qui il più a lungo possibile. Poi nel calcio non si sa mai: il mercato è impazzito, magari un giorno il presidente riceve un’offerta assurda e decide di vendermi (ride)”

Si è parlato di un cambio di agente per me?
“Sono molto tranquillo, perchè ho appena rinnovato il contratto ed io penso solo a giocare con la maglia del Napoli”

Sogno il Mondiale? 
“Il mio obiettivo è vincere qualcosa con la maglia del Napoli, poi qualificarmi con l’Italia ai Mondiali e vivere in Russia una grande esperienza. Speriamo si realizzi quest’obiettivo…”

Domani amichevole Juve Stabia vs primavera Calcio Napoli. I dettagli

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 Domani amichevole Juve Stabia vs primavera Calcio Napoli. I dettagli

Il team gialloble questa settimana è di riposo, come stabilito dal calendario ufficiale di Lega Pro, ma domani testerà la sua preparazione allo Stadio Comunale di Sant’Antonio Abate, in un’amichevole contro la compagine primavera della S.S. Calcio Napoli.

Un “test” utile per la Juve Stabia, soprattutto in vista dell’incontro allo Stadio Nicola Ceravolo di Catanzaro, valido per la terza giornata di campionato, il 9 settembre alle ore 20:30.

Questo il comunicato della società:

“S.S.Juve Stabia rende noto che domani 2 settembre, con inizio alle ore 10.30, le vespe sosterranno, allo Stadio Comunale di Sant’Antonio Abate, il test amichevole contro la formazione primavera della S.S.Calcio Napoli.
S.S.Juve Stabia”

 

UFFICIALE – Juve Stabia, Nicola Arno lascia il settore e va alla Frattese

UFFICIALE – Juve Stabia, Nicola Arno lascia il settore e va alla Frattese

Un’altra pedina lascia il settore giovanile della Juve Stabia. Dopo i tanti svincolati del mese di luglio, a lasciare il settore giovanile della Juve Stabia è anche Nicola Arno che ha firmato un contratto che lo legherà, almeno per questa stagione, alla Frattese, settore giovanile.

a cura di Ciro Novellino

Milano, il Tar boccia il numero chiuso all’Università Statale

Dopo quattro mesi di battaglie, gli studenti hanno vinto. Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso contro l’introduzione del numero chiuso dell’Università Statale di Milano per le facoltà di studi umanistici. Un’ordinanza pubblica respinge dunque la volontà del Senato Accademico, che a maggio aveva votato per l’introduzione del numero chiuso.

IL TEST D’INGRESSO

Il Tar ha infatti sospeso il provvedimento dell’Ateneo che a maggio ha introdotto il test d’ingresso per tutti e sette i corsi umanistici. Gli esami sono in calendario da lunedì fino al 14 settembre, nonostante la sentenza del Tar. Saranno in 5.000 a contendersi i 3.200 posti disponibili. I primi studenti chiamati sono le aspiranti matricole di Beni Culturali, poi Scienze per la Comunicazione, Lingue, Filosofia, Lettere, Storia e Geografia. Tutti in attesa di una comunicazione da parte dell’Università.

NUMERO CHIUSO, SI O NO?

La protesta prosegue e l’Ateneo è ormai diviso tra chi protende per il sì o per il no. Il rettore Gianluca Vago vede nel numero chiuso un importante strumento per contrastare gli abbandoni e stimolare i più motivati. Per molti si tratta infatti di un provvedimento necessario anche per poter garantire la qualità dell’insegnamento; per altri invece è un atto illegittimo perchè l’Università deve essere aperta a tutti e molti professori, per protesta, hanno organizzato in questi mesi le lezioni all’aperto.

Gli studenti dell’Udu (Unione degli Studenti) che si sono rivolti al Tar parlano di “vittoria storica” perchè ” il numero chiuso esclude illegittimamente la possibilità di accedere agli studi”. “Il numero chiuso scompare ma i problemi restano” denuncia Andrea Torti, Coordinatore Nazionale d Link. Infatti mancano aule adeguate, docenti, appelli d’esame, spazi e borse di studio. Il numero chiuso era solo la punta dell’iceberg.

Facebook, quando le segnalazioni dei post violano la libertà di pensiero

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I social network, come Facebook nato nel 2004, sono servizi web nati pochi anni fa che mettono in contatto le persone che vi si iscrivono.

Ci sono ovviamente delle regole da rispettare che sono condivise e accettate dagli iscritti; se non sono rispettate scatta il procedimento disciplinare che prevede il blocco del proprio account per alcuni giorni (dipende dalla decisione degli amministratori).

L’attività di controllo del rispetto delle regole è casuale ed è anche demandata agli altri utenti della rete che, attraverso le loro segnalazioni, sottopongono agli amministratori il contenuto dei post.

L’iscrizione al social è ammessa solo a partire dai 13 anni (ovviamente fino alla maggiore età ci saranno dei blocchi e dei sistemi di tutela dei minori) anche se l’UE ha stabilito che entro il 2018 l’età minima dovrà essere di 16 anni, ma in questi casi chi controlla? Sì, perché basta modificare la data di nascita e il gioco è fatto in quanto non è richiesta la fotocopia del documento di identità.

Proprio su questi aspetti noi di ViViCentro vogliamo approfondire meglio la questione raccontando la storia di un utente Facebook che da diverso tempo sta avendo problemi nell’utilizzo di uno dei primi social network.

Il nostro lettore Giuseppe Vollono ha postato una vignetta di Vauro riguardante lo “IUS SOLI” (in latino «diritto del suolo») ovvero un’espressione giuridica che indica l’acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Per questo motivo, Giuseppe, è stato nuovamente bannato per 30 giorni, dopo esserlo stato per una settimana appena qualche giorno prima, con un’indefinita accusa (Facebook non gli ha comunicato quale fosse il post incriminato).

Si può essere più o meno d’accordo con questa vignetta, che semmai potrebbe offendere l’intero popolo italiano, ma non una singola persona. Proprio per il suo contenuto poteva generare discussioni e confronto tra gli amici e i contatti di Giuseppe. Qualche altro utente di Facebook, forse anche uno dei suoi contatti, in pieno stile fascista ha segnalato il post di Giuseppe facendo scattare il blocco della sua bacheca per 30 gg (cioè a Giuseppe sarà impedito di interagire con gli altri utenti di Facebook, con una sorta di guarda ascolta ma non parlare) dopo l’analisi da parte degli amministratori del social network. In genere censuare la satira è indice di profondissima ignoranza. Ricordiamo che alcuni vignettisti di Charlie Ebdo pagarono con la vita il loro diritto alla libertà di pensiero e di satira.

E’ inaudita la fallacia e l’ipocrisia dei parametri di valutazione applicati da Facebook per stabilire se e quando un utente posti qualcosa di “non conforme” alle sue regole.

Non si comprende come sia possibile che il post di Giuseppe debba essere “censurato” mentre pagine inneggianti al Duce, allo stupro, sessuali, di violenza, ecc. ecc. sono ancora on line.

Pubblichiamo a seguire un lungo commento di Marcella Raiola, amica di Giuseppe, che solidarizza con lui (per inciso, vogliamo informare i nostri lettori che tutti quelli che hanno solidarizzato con lui utilizzando la vignetta incriminata sono stati a loro volta bannati da facebook):

“Ultima frontiera di quella libertà assoluta di parola che gli Antichi (soprattutto i poeti comici) chiamavano “parrhesia”, temuta ma ancora non controllabile da parte di un potere sempre più olisticamente repressivo e pervasivo, oppure disimpegnante sfogatoio delle frustrazioni e del malcontento, predisposto e incentivato dal potere per disarticolare e polverizzare il dissenso: i giudizi sui social network oscillano tra questi due estremi, tra i quali vibra, brulica, grida, denuncia, insinua, piange e gioisce, tutti i giorni, la vita di più di un miliardo di persone. Il nastro di immagini, notizie, sensazioni, cerimonie, giudizi, pensieri sparsi, appelli, inviti, petizioni, polemiche e quant’altro, che scorre sotto la nostra esistenza proiettiva, che qualche volta afferra quella reale e la inchioda a un’immagine, a un momento che, amplificato, diventa marchio d’immeritata infamia o titolo di frainteso onore, naturalizza e automatizza il nostro interagire, togliendoci la percezione che Fb è una piattaforma, un sistema con autori, programmatori, gestori e protocolli di funzionamento. Siamo un po’ come nel Truman Show: il set è tanto grande e tanto variamente affollato di vite che dimentichiamo che c’è una cabina di regia a osservarci e a scrivere il copione. Già: ma le regole quali sono? Ogni comunità deve averne. La “netiquette”, su Fb, spesso salta, perché Fb è (deve essere?) anche il luogo in cui si urla, in cui si impreca, in cui ci si organizza per resistere o per attaccare. Quanto è lungo il “collare” di Fb? Chi bara, in questo gioco? Chi ne viene espulso, e per quale infrazione? Le domande sono serie e inquietanti, anche perché Fb si è dato una parvenza di autogoverno “dal basso” che ha assunto la forma della “segnalazione”. In pratica, si tratta della denuncia concordata o incentivata, a seguito della quale un contenuto viene sottoposto al vaglio dei “registi-giudici”, che valutano la compatibilità del post con il sistema di valori sotteso al social e poi decidono se espellere o meno dal frenetico girotondo il segnalato. Ma qual è il Codice penale di questi giudici? Quali sono le figure e le fattispecie di reato? Coincidono con quelle della vita reale? Chi decide? Il numero delle segnalazioni influisce sulla sentenza? Tutti gli utenti si sono posti queste domande, perché almeno una volta nella vita virtuale è capitato a ciascuno di trovare post capaci di suscitare ripugnanza, orrore, paura, e, dunque, di segnalarlo, ricevendo, in risposta, nel 90% dei casi, un irritante e sbalorditivo messaggio in cui con affettata gentilezza e inappellabile giudizio, si comunicava che il contenuto segnalato, magari inneggiante al duce, allo sterminio dei Rom, allo stupro, ovvero carico di espressioni d’odio razzista di ogni genere, era ritenuto assolutamente e pacificamente conforme ai segretissimi “criteri” che il sistema adotta per stabilire la liceità della circolazione di un messaggio sui propri canali. Tenuto conto di questa più volte constatata reazione del network, il caso di Giuseppe Vollono, “utente” molto assiduo e molto seguito, protagonista… ingombrante delle battaglie contro l’aziendalizzazione e riconversione neoliberista della Scuola pubblica, sembra far registrare un preoccupante nuovo orientamento censorio su base ideologica da parte della regia, il cui spesso inaccettabile lassismo etico e regolativo mal si concilia con le reiterate messe al bando del nostro per pareri personali sulle direttive governative liberamente e saporosamente, ma civilissimamente espressi, con toni e in termini polemici e critici, come in Democrazia dovrebbe essere normale. Si può dire, insomma, che Fb, come si dice a Napoli, ha i suoi “figli” e i suoi “figliastri”, perché la messa al bando frequente e punitiva di Giuseppe è legata alla pubblicazione di contenuti che sono politicamente connotati, contenuti, peraltro assai meno aggressivi di quelli postati da molti altri utenti o che addirittura risultino non generati, ma semplicemente condivisi dal nostro amico, come nell’incredibile, ultimo caso che lo ha visto coinvolto. A Giuseppe, infatti, reduce già da un silenziamento durato una settimana, per una diversa e altrettanto ingiustificabile segnalazione, è attualmente e nuovamente interdetto l’accesso a Fb per 30 giorni, per avere condiviso una vignetta di Vauro, sapidamente amara ed efficace, nella quale si proscrive la renitenza del governo a concedere lo ius soli. La vignetta, pubblicata su “Il Fatto quotidiano”, quindi nota e ampiamente diffusa, dei cui contenuti è responsabile il noto ed apprezzato autore, contiene una “parolaccia” (stronzi) superata, in grevezza e volgarità, da milioni di altre parole effuse ogni giorno sulle bacheche di milioni di utenti Fb, e che certamente, se è stata causa del bando, costituisce una causa pretestuosa e ridicola. Nondimeno, Fb ha rinvenuto nell’assenso indirettamente fornito da Giuseppe al messaggio di Vauro un motivo sufficiente ad espellerlo dal proprio circuito, nel quale pure lascia che vomitino il loro odio e le loro oscenità ignobili individui e inquietanti formazioni che dovrebbero essere penalmente perseguite e sciolte secondo le vigenti leggi nonché secondo il dettame costituzionale (che evidentemente non vale più niente e non vincola più il potere, che, dopo aver tentato di stracciare la Carta antifascista dei nostri principi, continua a legiferare in spregio ai suoi contenuti e valori). Insomma… Vale la pena interrogarsi ed aprire un dibattito sulle dinamiche che si stanno registrando, non a caso in concomitanza con il varo e l’applicazione di un decreto, il “Minniti”, che in nome del vago e moralistico richiamo al “decoro” mette a tacere ogni pensiero o comportamento divergente o non allineato, spezzando braccia e usando manganelli e idranti contro la “feccia”, cioè quei poveri, immigrati, diseredati e impoveriti che le guerre e le crisi padronali hanno accresciuto nel numero e nella disperazione. Forse è esagerato dire che Giuseppe sia una delle cartine di tornasole dell’innegabile stretta repressiva del paese. Nel frattempo, gli va espressa massima solidarietà pubblicamente, nella speranza anche che le eminenze grigie che stanno dietro le segnalazioni vigliacche e interessate comincino a vergognarsi un po’ del loro fascismo. Perché il Fascismo ha tante fenomenologie, ma la puzza è sempre quella della fogna, e non ci vuole naso fine a riconoscerla.”

Questo è il pensiero di Marcella Raiola su cui si può essere d’accordo o no, ma siamo in democrazia e in democrazia si accetta anche la diversità di pensiero, sempre se questo non sfocia nel reato di “apologia al fascismo” o inneggi a violenze, ma una cosa è certa: questa storia ha del grottesco soprattutto se la riconduciamo alla censura, alla mancanza di confronto, alla scarsa intelligenza, alla scarsa cultura. Tutte queste “deficienze” spingono queste persone (segnalatori del post e di altri suoi post) a tentare di soffocare l’idea di colui che ha una visione diversa rispetto alla propria, esercitando il loro potere (amministratori di Facebook) in maniera arbitraria.

Questi sono alcuni messaggi di solidarietà da parte degli amici di Giuseppe:

La Costituzione Italiana da tanti additata come vecchia e non al passo con la realtà (non siamo assolutamente d’accordo!) recita all’articolo 21:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

Voi lettori vi chiederete per quale motivo abbiamo pubblicato l’intero contenuto dell’articolo in questione, ve lo spieghiamo:

Dopo il ban ricevuto da Giuseppe in tanti hanno solidarizzato con lui con post su Facebook richiamando il contenuto dell’articolo 21 nei primi due commi. Qualcuno non concorde con questa attività solidale ha scritto che artatamente non era stato messo in evidenza il continuo dell’articolo 21 che prevede sequestri e censure nei casi di gravità o nei casi di reato. Ora suscitiamo in voi una domanda: può una vignetta di Vauro condivisa da Giuseppe (perché magari d’accordo con il contenuto o perché voleva discuterne con i suoi contatti) essere considerata al pari di un reato?

Mentre ci pensate vi segnaliamo un bellissimo pensiero di George Orwell (tratto da “La fattoria degli animali”, 1945) che inquadra benissimo questa storia:

“Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario.”

Concludiamo l’articolo nella speranza che fatti del genere non accadano mai più!