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La Gazzetta su Insigne:”E’ lui il genio, ma la lampada resta spenta. Tanta fatica per Lorenzo”

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Il commento della Rosea sulla prestazione di Lorenzo Insigne nella partita Albania-Italia

Come racconta l’edizione di oggi del quotidiano sportovo la Gazzetta dello Sport, nei momenti di buio, è bene attaccasi a chi possiede la miccia per accendere il fuoco. Nel 4-2-4 di Gian Piero Ventura, il ruolo di incendiario spetta a Lorenzo Insigne, che parte largo a sinistra, ma ha la possibilità di accentrarsi per illuminare il gioco azzurro. Il folletto del Napoli riceve palla sul contro-movimento e ha in sostanza cinque opportunità: lo spunto personale, con conclusione in porta; il servizio in verticale per Immobile, che rispetto a Eder dà più profondità all’attacco; l’appoggio semplice al mediano che si propone, perlopiù Gagliardini; lo scarico in fascia per la corsa di Spinazzola, che ha polmoni a sufficienza per spingere in modo costante nello spazio liberato proprio dall’accentramento di Insigne; il cambio di gioco sul lato opposto per Candreva o per Darmian, in caso di sovrapposizione. Fin qui il piano tattico di Ventura è chiaro, poichè Insigne è nettamente il giocatore più tecnico delli undici azzurri schierati contro l’Albania, e cercare di servirlo il più possibile, dandogli pure più soluzioni per inventare, è comprensibile. Il problema è che per far funzionare una strategia offensiva, è necessario poi che le giocate riescano. Insigne è stato coinvolto, ma ha faticato a trovare lo spunto. Qualche tiro da lontano (uno a giro alto nel primo tempo, due bloccati bene in presa da Berisha nella ripresa), un bel cambio di gioco per Darmian, un’elegante serpentina chiusa al limite dell’area con un probabile fallo non visto dall’arbitro Moen. Tentativi a cui però è seguita la concretezza. Se Insigne ha il torto di non aver risolto, Candreva ha riscattato una gara confusionaria con il gol su cross di Spinazzola che ha steso la selezione di Panucci. Un episodio che però non cancella la sensazione che a destra nel 4-2-4 «venturiano» serva un mancino in grado di giocare a piede invertito, così come fa proprio Insigne dalla parte opposta o come faceva Cerci nelle versioni del modulo viste a Pisa e Torino con l’odierno c.t. in panchina.

Sicme Energy e Gas sponsor della prima stagione teatrale Enzo Sarno di Maiori

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Al via a Maiori la prima stagione teatrale “Enzo Sarno”, dove attori amatoriali e professionisti si alterneranno in un ricco cartellone di spettacoli. La rassegna, dedicata all’avvocato-mecenate, teatrante per diletto, scomparso prematuramente, è organizzata dell’associazione “Atellana”, e diretta artisticamente da Costantino Amatruda e Mario Maglio. Dieci gli spettacoli, di cui tre ad ingresso gratuito: si parte l’11 novembre con “Donne…In canto” di Antonella Morea; a seguire il 25 novembre Rosaria De Cicco in “Almost famous”; il 9 dicembre è la volta dell’associazione Principio Attivo in “Mio cugino Roberto”, di Massimo Caiazza. Sempre a dicembre, con data ancora in via di definizione, l’associazione Open Art presenta uno spettacolo di Natale. Il 3, 4 e 7 gennaio la Filodrammatica di Maiori porta in scena “Miseria e Nobiltà” di Eduardo Scarpetta; il 21, 27 e 28 gennaio l’associazione artistico-culturale Atellana sarà sul palco con “Natale in casa Cupiello” di Eduardo De Filippo. Il 24 febbraio l’associazione Il Proscenio reciterà in “Stasera si ride così”, regia di Lucia Amato; il 17 marzo il Gruppo Teatrale La Ribalta va in scena con “Don Pasca’ mo pass a vacca e fa acqua a pippa”, liberamente tratto da A. Petito; il 6 aprile Nunzia Schiano e Myriam Lattanzio in scena con “Femmene”, regia di Niko Mucci. La rassegna chiude a maggio con il premio Artista professionista Premio Admaiori. Sponsor della rassegna è Sicme Energy & Gas, società leader nella vendita gas e power; l’amministratore delegato Pierluigi Punzi ha fortemente voluto sostenere l’iniziativa. “La Costiera amalfitana con il teatro e altre iniziative culturali, vince la sfida della destagionalizzazione: non solo mare nella Divina, ma tante iniziative culturali che mantengono viva la Costiera anche in autunno, inverno e primavera”.

/Comunicato stampa/Paracultura

Al Centro Pavesi in scena Volley S3 for the Cure, giornata dedicata alla pallavolo e alla prevenzione

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Milano – La pallavolo al fianco della Susan G. Komen Italia in una giornata dedicata alla prevenzione dei tumori. È stato questo il senso di Volley S3 for the Cure, manifestazione tenutasi oggi presso il Centro Federale Pavesi: un appuntamento aperto a tutti e durante il quale varie iniziative dedicate alla prevenzione hanno preceduto un evento sportivo di alto livello, l’amichevole tra il Club Italia CRAI femminile e la Nazionale Under 18 femminile campione del Mondo.
Proprio la pallavolo femminile e la lotta ai tumori del seno rappresentano ormai un binomio vincente che da anni promuove con successo la salute e il benessere delle donne. La stretta collaborazione tra la Federazione Italiana Pallavolo e la Susan G. Komen Italia, associazione che opera su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di combattere i tumori del seno, ha permesso la realizzazione di un’importante giornata come quella odierna; un’occasione di confronto tra diverse realtà che lavorano nel quotidiano per il benessere e la salute delle persone.
All’interno del Centro Federale è stata attiva la Carovana della Prevenzione* con due camper attrezzati all’interno dei quali sono stati eseguiti gratuitamente esami clinici per la prevenzione dei tumori: mammografie per donne oltre i 40 anni d’età, ecografie per under 40 e check-up ginecologici.
Nell’arco della mattinata si è tenuto poi il Convegno dal titolo “Sport e Prevenzione, un binomio di alto livello” durante il quale sono intervenuti il Prof. Riccardo Masetti – Presidente della Komen Italia -, il dott. Sergio Cameli – medico federale Fipav -, la dott.ssa Daniela Gioria – ex Nazionale di beach volley e ora psicologa dello sport – e la dott.ssa Erminia Ebner – medico nutrizionista.
Con loro il CT della Nazionale Femminile Davide Mazzanti, il tecnico della Nazionale Under 18 campione del mondo Marco Mencarelli, il tecnico del Club Italia Massimo Bellano e tre atlete della giovane formazione federale: Elena Pietrini, Sara Cortella e Chiara De Bortoli.
Diversi i temi affrontati, tutti con un denominatore comune: l’importanza della prevenzione (che passa anche attraverso la cura del proprio corpo), di un’alimentazione corretta e di una regolare attività fisica, tematiche che rientrano nell’ambito di una più generale cultura di una vita sana.
Alle 17, infine, le ragazze sono scese in campo nel Palazzetto dello Sport del Centro Pavesi per il primo Trofeo “Volley S3 For the Cure”: da una parte della rete il Club Italia CRAI, dall’altra la Nazionale Under 18 femminile, che nel mese di agosto in Argentina ha conquistato per la seconda volta nella sua storia la medaglia d’oro ai Campionati Mondiali di categoria.
Prima della gara il Presidente Federale Cattaneo ha premiato le giovani campionesse del mondo. L’incontro amichevole, terminato con il punteggio di 2-1 (26-24, 21-25, 15-9) per la Nazionale, è stata l’occasione per una raccolta di fondi: le offerte volontarie contribuiranno all’acquisto di un bioimpedenziometro che andrà ad arricchire la Carovana della Prevenzione di Susan G.Komen Italia, garantendo la possibilità di effettuare ulteriori esami gratuiti su tutto il territorio italiano.
Presenti e intervenuti a vario titolo nell’arco della giornata il presidente federale Pietro Bruno Cattaneo, il vicepresidente Adriano Bilato, i consigliere federali Francesco Apostoli e Gianfranco Salmaso, il segretario generale Alberto Rabiti e il presidente del CR Lombardia Adriano Pucci Mossotti.
L’evento rientra nel quadro di Volley S3, il progetto della Federazione Italiana Pallavolo che ha rinnovato le proposte di gioco rivolte al mondo dei giovani sulla base di tre parole chiave: Squadra, Sport e Salute.

/Comunicato Stampa

L’autoproclamata fase zen di Renzi continua

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Se nel Centro destra c’è aria di dispettucci, nel centrosinistra si assiste invece a un momento inedito per il segretario del Pd Matteo Renzi: “L’autoproclamata fase zen di Renzi continua: e a trarne vantaggio non è solo il quadro generale, come si usa dire, ma forse lo stesso profilo del leader Pd”, osserva Federico Geremicca.

Quei leader in cerca di un’identità

Irriconoscibile. Quasi come un Achille che rinunci alla battaglia o un centravanti affamato di gol che ceda ad un compagno un calcio di rigore. Sia come sia, a qualche settimana dall’avvio dell’esperimento, l’autoproclamata «fase zen» di Matteo Renzi continua: e a trarne vantaggio non è solo il quadro generale, come si usa dire, ma forse lo stesso profilo del leader Pd.

Eppure, la fase è di quelle fatte apposta per polemiche cattive e soddisfazioni retroattive. Infatti, l’economia che migliora, la battaglia sullo Ius soli, la legge elettorale da varare e il sanguinoso regolamento di conti a sinistra del Pd, tratteggiano un quadro nel quale il «vecchio» Renzi sarebbe andato a nozze. Invece, niente. Che sia il successo del «modello Gentiloni» ad aver influenzato anche il leader democratico o che si tratti di altro, la novità è evidente, anche se non ancora consolidata.

La correzione di rotta renziana (se si vuole, più di forma che di sostanza) si inserisce in una fase politicamente assai interessante in ragione di un fenomeno ormai indiscutibile: la debolezza, la contestazione e la crisi delle leadership in campo. È un fenomeno – sia chiaro – non solo italiano, se solo si pensa alla parabola delle «tre M» (Merkel, May e Macron) considerate pochi mesi fa padrone d’Europa ed ora alle prese con diverse ma evidenti difficoltà.

Infatti, quasi come per contrappasso – rispetto ad una esasperata personalizzazione della politica – il peso della lunga fase di crisi si va impietosamente riversando – e personalmente, appunto – su leader e capi di governo. Ma mentre qua e là in Europa si intravedono alternative e antidoti, in Italia rischiano di farla da padrona l’incertezza e la confusione, visto che il fenomeno è tanto diffuso da apparire generalizzato.

Non è in buona salute, anche se appare in ripresa, la leadership di Matteo Renzi, che deve fare i conti con contestazioni interne e veti ed ostracismi esterni. Discorso simile per Silvio Berlusconi, il cui ruolo guida è apertamente contestato perfino da chi dovrebbe allearsi con lui. E la sorpresa sta nel fatto che addirittura la neonata leadership del Movimento Cinque Stelle – che pure si dice refrattario a correnti e cordate – è attaccata dai cosiddetti «ortodossi», insofferenti verso il troppo potere e la poca democrazia che avrebbero accompagnato l’ascesa di Luigi Di Maio.

Il quadro, inoltre, si fa più preoccupante se si getta uno sguardo al cosiddetto potere decentrato, spesso capace di supplire a difficoltà, lentezze e impacci nazionali. Tra sei mesi, magari, il quadro sarà diverso: ma oggi come oggi anche alla guida delle maggiori città italiane (da Roma a Milano, passando per Torino) ci sono sindaci discussi e poco amati. E lasciamo da parte, per carità di patria, lo stato di salute e il credito di cui godono magistratura, sindacati e altre organizzazioni di massa.

Questo è lo stato dell’arte a sei mesi – più o meno – dalle prossime elezioni politiche, che saranno il vero banco di prova per leadership contestate e affaticate. Saggezza vorrebbe che si tenesse conto di tutto questo, mentre si ragiona sul profilo della legge elettorale da varare: e il bivio, in fondo, è chiaro. Al punto in cui si è, infatti, la scelta è semplice: o si va avanti (rafforzando il sistema maggioritario fino a dare a leadership politiche e di governo un potere vero, che in fondo non hanno mai avuto) o si torna indietro, ai tempi in cui nessuno comandava sul serio ma nessuno pagava davvero.

Dopo aver finto per decenni – col Mattarellum prima e col Porcellum poi – che in Italia i cittadini potessero davvero eleggere il loro premier (cosa non prevista dalla Costituzione) sarebbe il caso di sciogliere definitivamente il nodo. Molto probabilmente non avverrà, e l’intero sistema continuerà a reggersi – dunque – su un equivoco di fondo. Il «vecchio» Renzi – per tornare all’inizio – avrebbe denunciato l’insostenibilità dell’imbroglio; il Renzi-zen, invece, si limita a lavorare per il meno peggio…

Ancora qualche settimana e vedremo l’approdo della discussione. E scopriremo anche se il «vecchio» Renzi si è davvero «gentilonizzato» o se la sua – come sussurra qualcuno – non è una trasformazione ma un semplice, passeggero e obbligato letargo.

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lastampa/Quei leader in cerca di un’identità FEDERICO GEREMICCA

Lo schiaffo di Berlusconi alla Lega

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Silvio Berlusconi sta preparando uno schiaffo alla Lega Nord che sembra voler preparare l’assetto di una possibile coalizione di centrodestra: il leader di Forza Italia non andrà a fare campagna elettorale per i referendum sull’autonomia di Lombardia e Piemonte voluti dalla Lega: snobberà i referendari per volare a Ischia.

Nel centrosinistra si assiste invece a un momento inedito per il segretario del Pd Matteo Renzi: L’autoproclamata fase zen di Renzi continua: e a trarne vantaggio non è solo il quadro generale, come si usa dire, ma forse lo stesso profilo del leader Pd”, osserva Federico Geremicca.

Uno schiaffo ai governatori leghisti. Berlusconi snobba il referendum

Maroni insiste e cerca di convincerlo, ma il Cavaliere non sarà in piazza. Nel giorno della manifestazione a Milano, kermesse di Forza Italia in Campania

ROMA – Non è chiaro a che titolo Roberto Maroni chiederà a Silvio Berlusconi di partecipare sabato prossimo alla manifestazione organizzata da Forza Italia a sostegno del referendum per l’autonomia. Ha però annunciato che telefonerà ad Arcore e, paradossalmente, lo «inviterà» ad andare ad un’iniziativa del partito dello stesso Berlusconi. «Sarebbe un bel segnale. So che è molto occupato, però ora non ha da fare con il Milan e magari un’oretta la trova», dice Maroni con una punta di sarcasmo che tradisce nervosismo sulla riuscita della consultazione. Non tanto sulla vittoria dei Sì, che sembra scontata, ma sull’affluenza alle urne: percentuali che faranno la differenza sulla forza che avrà il governatore quando dovrà trattare con Roma.

Roberto ha bisogno di Silvio, del suo appello al voto. Ma l’ex premier non sarà a Milano: ha confermato la sua presenza a Ischia dove questo fine settimana si riunirà tutta la Forza Italia del Sud. Una sorta di stati generali voluta dal coordinamento campano. È vero che il leader azzurro sarà già da quelle parti. Venerdì andrà a Ravello per fare da testimone di nozze alla sorella della sua compagna Francesca Pascale (anche lei testimone). Una cinquantina di invitati, per lo più amici e parenti di Carlo Pasquale Gargiulo e Marianna Pascale, nel prestigioso hotel Caruso. Tutti lì si aspettano che il Cavaliere canti, accompagnato da Mariano Apicella. Sabato mattina lascerà la Costiera Amalfitana per sbarcare a Ischia, visitare la zona terremotata e poi nel pomeriggio parlare a quel partito del Sud che gli ha sempre dato grandi soddisfazioni.

«Altro che andare a Milano per dare una mano a Maroni», spifferano gli azzurri meridionali. I quali ci tengono a ricordare che i voti Forza Italia ce l’ha soprattutto nelle Regioni del Sud. In Sicilia, dove sono sicuri di vincere con Nello Musumeci. In Campania, in Puglia e in Calabria, dove Fi viaggerebbe su percentuali tra il 18 e il 20%. «Quanto ha invece Forza Italia in Liguria e nella stessa Lombardia? Attorno o sotto il 15%. In alcuni casi ben al di sotto del 10% come in Veneto e in Piemonte». Questo dicono e ricordano i “sudisti azzurri”.

Lo ricordano in particolare a Giovanni Toti e a Paolo Romani che nei giorni scorsi avevano sostenuto che al Sud Fi sia in caduta libera. Il governatore ligure aveva pure fatto riferimento ai sonori schiaffoni che Mara Carfagna e il coordinatore regionale Domenico De Siano avevano preso alle amministrative delle loro città, Salerno e Napoli. Che venga Berlusconi per loro è grande motivo di orgoglio. Soddisfazione doppia che il Cavaliere non vada a Milano per aiutare Maroni e la Lega che, in caso di forte affermazione del referendum, farebbero la voce grossa quando si tratterà di decidere gli equilibri nel centrodestra alle elezioni regionali e l’assegnazione dei collegi uninominali. Sempre che il Rosatellum riuscirà a passare le forche caudine del Parlamento. Maroni però preme, lo vuole al suo fianco. Salvini è più tiepido. Anche il leader leghista vorrebbe più autonomia per Lombardia e Veneto: non vuole però rafforzare troppo Maroni che è il suo vero avversario nel partito. Tra l’altro, l’incontro tra il Cavaliere e Salvini non dovrebbe tenersi questa settimana: il segretario del Carroccio attende prima l’approvazione del Rosatellum.

Cosa farà Berlusconi? In queste ore dovrà prenderà una decisione. Sabato manderà un messaggio alla manifestazione di Milano nel giorno in cui è a Ischia? Quanto si esporrà? Cercherà di sicuro di allontanare ogni accostamento con la Catalogna. Il Ppe ha le antenne alzate e a Ischia ci sarà pure il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.

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lastampa/Uno schiaffo ai governatori leghisti. Berlusconi snobba il referendum AMEDEO LA MATTINA

Catalogna, il giorno della verità: come potrebbe reagire Madrid

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Il governo spagnolo è pronto a utilizzare qualsiasi mezzo per evitare l’addio della Catalogna da Madrid. Mentre il ‘Parlament’ catalano si appresta a una seduta nella quale il presidente della Generalitat potrebbe proclamare l’atto di indipendenza unilaterale della Catalogna, il messaggio che arriva dalle autorità centrali è netto: la separazione non sarà tollerata.

Catalogna, il giorno della verità

Catalogna: è il giorno della verità. Mancano poche ore alla plenaria del parlamento catalano, quando il presidente catalano Carles Puigdemont svelerà le sue carte. E mentre nessuno sa dire con certezza cosa succederà nell’arco delle prossime ore, quel che è certo è che l’ex giornalista, oggi alla guida della Generalitat, si troverà di fronte a una scelta finale: proclamare la secessione da Madrid, oppure rinunciare – momentaneamente – all’indipendenza per tentare la via della mediazione internazionale. Ma cosa comporterebbe la proclamazione dell’indipendenza da parte della Catalogna e quali sarebbero le conseguenze di uno strappo netto tra Barcellona e Madrid?

LE MOSSE DI BARCELLONA – Procedere con la ‘Dui’ o fare un passo di lato, cercando di guadagnare tempo? Non è facile calarsi nei panni del leader catalano Puigdemont per tentare di decifrare le sue mosse. Domani è molto probabile che ‘l’uomo che fa tremare l’Europa’, come lo ha ribattezzato l’emittente francese Lci, decida di andare fino in fondo alle sue intenzioni, proclamando la ‘Dui’, la dichiarazione unilaterale di indipendenza, con la quale verrebbe sancita la secessione dalla Spagna.

Nonostante goda del sostegno della maggioranza dei nazionalisti del parlamento catalano, Puigdemont, come anche il separatista più intransigente, sa bene che dichiarare l’indipendenza non basterà a far scattare automaticamente la secessione dal Regno di Spagna. Per non parlare del riconoscimento internazionale dell’indipendenza catalana, già negato più volte da Bruxelles. Tagliare il cordone ombelicale con Madrid, insomma, non sarà semplice.

Tuttavia, il presidente del governo catalano potrebbe cercare di prendere altro tempo, facendo slittare di qualche giorno la proclamazione dell’indipendenza. In questo caso, si tratterebbe di una soluzione tampone, prima di trovare una mediazione con il Regno di Spagna. Un’opzione più morbida, quest’ultima, che però lascerebbe nel frattempo il Paese intero con il fiato sospeso, con lo spettro dell’indipendenza pronta a provocare un vero terremoto nel mondo finanziario ed economico.

COME PUO’ REAGIRE MADRID – Il governo centrale ha definito il referendum catalano “illegale” e se la Catalogna dovesse scegliere la linea dura della dichiarazione d’indipendenza, Madrid potrebbe forzare la mano a sua volta, applicando l’articolo 155 della Costituzione. Il testo prevede che il governo potrà “adottare le misure necessarie” per “costringere” una comunidad autonoma al “rispetto forzoso” dei suoi obblighi e alla tutela dell’interesse generale. Di fatto l’invocazione dell’articolo 155 comporterebbe lo scioglimento del ‘Parlament’, la sospensione della regione e verrebbero indette nuove elezioni. Finora non si è mai dovuto applicare la norma, in base alla quale peraltro il governo è tenuto a specificare quali misure concrete vuole adottare e sottoporle all’approvazione del Senato, dove il Partito popolare dispone della maggioranza assoluta.

Appare invece remota l’eventualità che il governo centrale possa schierare l’esercito in Catalogna, nonostante qualche giorno fa il ministero della Difesa spagnolo abbia ordinato l’invio di unità dell’esercito per fornire supporto logistico alla Guardia Civil e alla Polizia nazionale. Le uniche due forze alle quali potrebbe essere affidato il compito di scendere in campo in caso di repressione. La notizia dell’invio di unità dell’esercito spagnolo in Catalogna, sebbene solamente per fornire supporto logistico alla Guardia Civil e alla Polizia nazionale, appare inquietante per molti osservatori, che in questi giorni si trovano a commentare la crisi in atto.

Raramente, in tempi recenti, i militari sono stati impiegati in Europa a sostegno delle attività di polizia o, fatto ancora più raro, per ristabilire l’ordine pubblico in situazioni di disordini e potenziale guerra civile. Un intervento del governo spagnolo per assumere il controllo del governo catalano, secondo Puigdemont sarebbe “un errore che cambia ogni cosa”. Per non parlare delle decine di migliaia di separatisti che scenderebbero in piazza per rivendicare la propria indipendenza.

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Incendi in California, dieci morti morti e 20.000 sfollati

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Dieci morti e 20.000 persone sfollate per gli incendi che devastano in California la zona di produzione vinicola delle contee di Napa, Sonoma and Yuba. Sono una dozzina i roghi che si muovono rapidamente e spostano il loro fronte sospinti da un vento a 80 chilometri orari. 

Almeno dieci morti, 20mila persone evacuate, 1.500 abitazioni, strutture ed attività commerciali distrutte. E’ il bilancio dei vastissimi incendi, alimentati dalle alte temperature e dai forti venti, che stanno bruciando la California settentrionale. Secondo quanto riferito dalle autorità locali, sette vittime si contano nella contea di Sonoma, due nella Napa Valley e un’altra nel contea di Mendocino, dove sono rimaste ferite anche due persone.

Il governatore della California Jerry Brown ha proclamato lo stato d’emergenza a seguito degli incendi che, propagatisi in diverse contee dello stato americano, hanno mandato in fumo 38mila ettari di vegetazione. Uno degli incendi, battezzato ‘Tubbs’, tra Santa Rosa e Calistoga, sta interessando un’area di diecimila ettari.

Amy Head, portavoce della Cal Fire, l’agenzia anti-incendio della California, ha detto: “Abbiamo spesso più incendi che si sviluppano insieme, ma il fatto che la maggior parte di quelli in corso siano iniziati tutti nello stesso periodo di tempo, nella stessa notte, è qualcosa che non ha precedenti”. “Odio usare questa espressione – ha continuato, parlando con il Guardian – perché è abusata, ma, veramente, questi sono molto distruttivi”.

Secondo un’altra portavoce della Cal Fire, Heather Williams, in 24 ore sono scoppiati 17 grandi incendi, la maggior parte dei quali nel nord della California, e solo due sono stati in minima parte contenuti.

I vigili del fuoco della California hanno calcolato che il fuoco ha percorso 30.000 ettari di territorio causando danni enormi. Almeno 1.500 edifici sono andati distrutti. Nelle tre contee, a Nord di San Francisco, e’ stato proclamato lo stato di emergenza.

Sparatoria in un campus del Texas, studente 19enne uccide guardia

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Uno studente dell’Università di Tecnologia del Texas ha ucciso una guardia di sicurezza con un colpo di pistola alla testa dopo essere stato fermato per possesso di droga. La sparatoria è avvenuta all’interno del posto di polizia dell’Università, dove il giovane era stato condotto perché sospettato di avere con sé stupefacenti. Giunto nei locali della polizia, ha estratto una pistola dalla tasca e ha sparato uccidendo la guardia, appartenente al corpo di vigilanza privata dell’ateneo. Poi è fuggito a piedi. Il campus e’ stato chiuso precauzionalmente.

La dinamica

La sparatoria è avvenuta all’interno del posto di polizia dell’università della contea di Lubbock, dove lo studente era stato condotto per un controllo da un agente. Il ragazzo era infatti sospettato di avere con sé delle sostanze stupefacenti. Dopo essere stato portato nei locali della polizia, ha estratto una pistola dalle tasche e ha fatto fuoco uccidendo la guardia con un colpo alla testa. Subito dopo è scappato a piedi.

Killer catturato

Lo studente è stato catturato dopo una breve caccia all’uomo. Si tratta di un 19enne che frequenta il primo anno dell’istituto. Il campus, che era stato immediatamente chiuso in via precauzionale a tutela della sicurezza dei suoi 37 mila iscritti, è stato riaperto e le lezioni riprenderanno normalmente dopo il temporaneo lockdown. La vittima, della quale non sono state per ora diffuse le generalità, è una delle 140 guardie private che fanno parte del servizio di sicurezza interno dell’università.

I precedenti

Si tratta dell’ennesima sparatoria avvenuta nel 2017 in Texas. Solo un mese fa c’erano stati 8 morti a Plano, nei dintorni di Dallas, quando un uomo aveva aperto il fuoco contro un gruppo di persone riunite in casa per vedere una partita della squadra di football dei Dallas Cowboys. Sono invece di pochi giorni fa i tragici avvenimenti di Las Vegas, con i 59 morti e i 527 feriti colpiti dal poi suicida Stephen Paddock durante un concerto di musica country. Una strage che ha riaperto il dibattito sulla possibilità di introdurre limitazioni alla vendita libera di armi negli Stati Uniti.

agi/sky24

Veneto: Votare è un po’ morire

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Un cittadino veneto che fosse interessato a passare a miglior vita entro la fine dell’anno potrà approfittare della straordinaria opportunità offerta da un’agenzia di pompe funebri, che garantisce sconti del dieci per cento agli elettori del referendum autonomista del 22 ottobre. Unico requisito richiesto è l’esibizione della ricevuta che attesta l’avvenuto voto. Ovviamente lo si presume favorevole, non tanto in omaggio al noioso precetto costituzionale della sua segretezza, ma perché è inconcepibile che un fautore del No abbia la faccia tosta di morire dopo essersi recato alle urne, quando sarebbe assai più dignitoso che lo facesse prima. Non risulta chiaro se lo sconto si applichi soltanto ad personam, o se il becchino indipendentista consentirà di estenderlo ad amici e parenti prossimi, con un occhio di riguardo per le suocere. L’iniziativa, di cui nessuno oserà negare la lungimiranza, si abbina a quella di un imprenditore veneziano che opera in un altro genere di viaggi: le crociere. Ottimi sconti anche qui, ma sempre e solo entro la fine dell’anno. L’elettore, insomma, viene indotto a votare per l’autonomia del Veneto a patto poi abbandonarlo in tutta fretta su una barca indirizzata ai Caraibi o affidata a Caronte, l’unico scafista contro cui non c’è Minniti che tenga. Chissà che cosa si inventerà il serenissimo becchino per le imminenti elezioni politiche. Una cosa è sicura: certe forme innovative di voto di scambio farebbero fatica ad attecchire sotto la linea della polenta. In Italia il confine interno è ancora tracciato dalla scaramanzia.

di Massimo Gramellini / Votare è un po’ morire – corrieredellasera

De Laurentiis: “Siamo partiti dal fallimento ed abbiamo ricostruito tutto. Sarri? Ha un contratto fino al 2020”

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Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, presente al Festival del Calcio a Firenze, ha rilasciato un’intervista

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, presente al Festival del Calcio a Firenze, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Tv Luna. Ecco quanto evidenziato: “Siamo partiti dal fallimento ed abbiamo dovuto ricostruire tutto. Ricordo in maniera romantica e divertita che a Paestum si andò in un tabaccaio a comprare le magliette. Ero arrivato da Los Angeles e non mi rendevo conto del passo che facemmo. C’era Marino, al quale diedi fiducia completa, che fece un ottimo lavoro. Ci andò male il primo anno, facemmo due anni di C, ma quelli furono una scuola umile per noi. Imparavamo sulle spalle dei tifosi e questo mi dispiacque. Alla prima in casa, contro il Cittadella, superammo i 60mila spettatori, tanto che a Parigi titolarono ‘Napoli, regina d’Europa’. Quello mi esaltava, poi quando incontravamo le squadre minori mi rendevo conto che avrebbero voluto ucciderci. Nel calcio, la cosa bella è che non esiste la B, la C, la D. Ritengo un errore di valutazione, non perchè si debba negare il paradiso alle piccole. Illudere di poter competere con delle squadre che investono centinaia di milioni, è sbagliato. Chi viene in A dalla B ha sempre difficoltà ad investire, in fondo il campionato è poco rispettoso della verità. Otto squadre di A potrebbero non essere capaci di contendere il titolo alle sei squadre maggiori, ma almeno quattro di queste otto dovrebbero restare in una serie minore. Facciamo una sola retrocessione e diamo a questa squadra che è arrivata ultima, la possibilità di giocare con altre squadre che vogliono arrivare in A. Così diventa anche un termometro per capire quanto sono forti le squadre che ambiscono alla Serie A
Sul calendario tra campionato e Champions:Esiste da qualche anno l’ECA, associazione che coinvolge centinaia di club europei. Ci siederemo con costanza e ne parleremo. Mi hanno posto al capo del marketing e ne parlerò su come regolarci tra campionati e partite europee. Dovremo vedere come uniformare i campuionati. Bisogna ridurre i campionati a livello di squadre. Quest’anno, per la prima volta, giocheremo durante le feste natalizie e vedremo come andrà“.
Rivoluzione nel mondo del calcio?Non mi sono mai sentito un rivoluzionario. Il problema è che essendo uno studioso di marketing e il cinema mi ha sempre aiutato in questo. Sono immerso in quella che è la conoscenza delle serie televisive, sia statunitensi che inglesi. Prima di essere qui ho visto una puntata di ‘Suburra’. Il problema è che bisogna guardare oltre il metro, la gente guarda alla partita di ieri mentre io penso a quella successiva“.
Su Sarri – “Quando ci mise a terra con quel 4 a 2 mi iniziai a studiare il suo gioco e lo trovai interessante. Ha un contratto fino al 2020, poi c’è la clausola. Otto milioni, per un allenatore, sono tanti. Psg e altre squadre hanno sfasciato il mercato, adesso incateneremo chi verrà da noi“.
Il mio compleanno – “I regali migliori me li faccio da solo. L’anno prossimo potrei farmi un doppio regalo intorno al 20 maggio, il campionato finisce il 20. A un certo punto si continuava a dire da anni che i nostri tifosi sono 5 mln, quelli fuori dall’Italia sono 7 milioni. I tifosi del Napoli nel mondo sono trentacinque milioni e i simpatizzanti sono 120 milioni. Un esercito. Questo è stato il più bel regalo che ho avuto”.

Poi conclude:E’ vero, nun c’accir nisciun!

Albania vs Italia 0-1. L’Italia vince ma ancora non convince. Pagelle

Albania vs Italia, match valido per le qualificazioni ai Mondiali 2018 di calcio.  C’era un solo risultato “decente” a disposizione per l’Italia di Gian Piero Ventura, che dopo il deludente pareggio di Torino contro la Macedos nia doveva  fare  bottino pieno contro la formazione allenata da Christian Panucci per chiudere tra le quattro teste di serie dei playoff ed evitare così avversari più pericolosi al momento del sorteggio oltre che per riacquisire sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi e trasmettere tranquillità a un ambiente in fibrillazione per le critiche al ct e spaventato per il rischio di non essere tra le protagoniste di Russia 2018.

Un solo risultato “decente”, abbiano su scritto, ed un risultato è arrivato: 0-1 ma ……. l’Italia è ancora irriconoscibile per cui, questa volta, vince ma continua a non convincere.

La nostra Nazionale si è trovata di fronte le agguerritissime Aquile che di fronte al proprio pubblico volevano ottenere uno scalpo di assoluto prestigio e chiudere il girone nei migliori dei modi. Non ci sono riuscite ma è a loro che vanno gli onori di aver combattuto e disputato una bella partita.

Gli spareggi di novembre sono parecchio insidiosi, una vittoria per evitare le squadre più blasonate era davvero fondamentale per Buffon (che più volte ha dovuto inveire contro per delle bestialità che ci sono state in campo) e compagni e, raggiungendola e grazie agli altri risultati, gli Azzurri saranno testa di serie ai playoff per le qualificazioni ai Mondiali 2018.

Tabellino

Albania (4-2-3-1): Berisha; Hysaj, Veseli, Mavraj, Agolli; Basha, Kace; Roshi, Memushaj, Grezda; Sadiku.
All. Panucci

Italia (4-2-4): Buffon; Darmian, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Parolo, Gagliardini; Candreva, Immobile, Eder, Insigne.
All. Ventura

LE PAGELLE

Buffon 6: fa venire qualche brivido in tre circostanze con parte non propriamente sicure, ma poi si riscatta con un bel intervento sul destro da fuori area di Memushaj che era stato deviato da Zappacosta

Darmian 5,5: nel primo quarto d’ora il tandem con Candreva aveva funzionato bene. Poi con il passare dei minuti si spegne e non spinge praticamente più. Dal 60′ Zappacosta 6: entra e si limita al compitino sulla fascia destra, dove comunque cerca di farsi vedere con una buona continuità

Bonucci 5,5: continua ad avere un rendimento troppo altalenante e deve capire che non è nel momento di poter cercare giocate difficili. Solo un grande intervento di Chiellini salva l’Italia dopo lo svarione del centrale del Milan

Chiellini 6,5: il muro della difesa azzurra. Impeccabile sui palloni alti e negli anticipi. Salva l’Italia dopo un errore di Bonucci. Ai limiti del provvidenziale.

Spinazzola 6,5: il gol di Candreva è per metà anche suo, complice una bellissima azione sulla fascia sinistra ed un cross che chiedeva solo di essere appoggiato in rete.

Candreva 6,5: segna un gol pesantissimo e che può cambiare il futuro azzurro. Bravissimo a controllare il cross di Spinazzola e scaricare un destro potente sotto la traversa.

Parolo 5,5: meglio nella ripresa rispetto ad un primo tempo da spettatore non pagante. Nel centrocampo a due fatica a trovare la posizione giusta e ne risente anche la manovra azzurra.

Gagliardini 6: cresce con il passare dei minuti e gioca un secondo tempo di buona personalità. Meglio in fase di interdizione, recuperando molti palloni e facendo ripartire l’azione dell’Italia.

Insigne 5.5: non è la sua posizione e la sua imprevidibilità ne risente. Fatica ad accendersi, anche quando si trova in posizione centrale. Sbaglia spesso anche l’ultimo passaggio.

Immobile 6: è un grande lottatore e corre per novanta minuti senza mai fermarsi. Spende molte energie e forse ne risente in fase di conclusione. Ha tre buone occasioni, ma non riesce a trovare lo specchio della porta

Eder 6: tanta corsa ed energia. Si sacrifica molto a servizio della squadra. Prestazione sufficiente per l’attaccante dell’Inter, che sfiora il gol anche con due conclusioni da fuori area

All.Ventura 6: contava vincere e alla fine lo si è fatto. Verrebbe da dire che per il bel gioco bisogna citofonare da un’altra parte, ma oggi erano necessari i tre punti e l’obiettivo è stato centrato, gli  Azzurri saranno testa di serie ai playoff per le qualificazioni ai Mondiali 2018.

vivicentro.it/redazione sportiva ( tuttosport/oasport/ansa)

Manifestazione Pugilistica Fase regionale Campionati Italiani VIDEO (Diana Marcopulopulos)

Grazie al sodalizio tra la Palestra popolare antirazzista di Via nullo 10 e la Thudor team boxe del Maestro di pugilato Francesco Cecoro si è svolta questo week-end la Manifestazione Pugilistica valevole per la fase regionale dei campionati italiani giovanili maschili di pugilato . Da tempo immemorabile la nostra città non ospitava una fase regionale di un torneo pugilistico così importante e grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti i volontari che si sono adoperati per la riuscita dell’evento il Presidente della FPI Lombardia Massimo Bugada come tutti i partecipanti potranno ritenersi soddisfatti. Da sabato mattina l’organizzazione è stata pronta ad accogliere i quasi 50 giovani atleti provenienti da tutta la Lombardia in rappresentanza di 25 palestre lombarde accogliendoli per la registrazione, le operazioni di peso e i sorteggi degli accoppiamenti. Giovani pugili e maestri delle diverse palestre si sono riconosciuti e hanno familiarizzato stemperando la tensione magari bevendo una bevanda al chiosco prima d’incrociare i guanti con inizio alle 16,30. Da quanto si è visto l’attività pugilistica dilettantistica non è per niente morta in Italia e nonostante i deludenti risultati ottenuti dalla nazionale nelle due ultime manifestazioni internazionali che non hanno portato nemmeno una medaglia al nostro Paese si può ben sperare in un ricambio generazionale. I giovanissimi tra i 14 e 18 anni hanno dimostrato di possedere buona tecnica e abnegazione al sacrificio segno che in giro qualche buon maestro c’è ancora e anche qualche ragazzo che ha voglia d’impegnarsi in una disciplina così difficile ma che può dare tante soddisfazioni. La struttura sportiva della Palestra popolare ha aperto i battenti al pugilato alle altre realtà regionali fuori provincia e ha retto l’impatto mostrando all’interno di un ampio capannone dietro la Caffaro un piccolo gioiello costruito in quattro anni d’impegno dai ragazzi dell’associazione Liberamente. Oggi la struttura organizza corsi di Muhai Thai, K1, Krav Maga, Aikido, Sambo, Karate, Kung fu ving tsun per ragazzi, Street Fight e naturalmente pugilato; possiede un regolare ring dove poter svolgere eventi delle Federazioni per ogni disciplina e a novembre con il patrocinio del Comune di Brescia attiverà un corso di autodifesa per donne totalmente gratuito.

Diana Marcopulopulos e Fapanni Gianfranco

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Calcio Girone C Serie C: classifica, risultati e calendario

Serie C Girone C 2017-18, composizione del girone: Akragas, Bisceglie, Casertana, Catania, Catanzaro, Cosenza, Fidelis Andria, Juve Stabia, Lecce, Matera, Monopoli, Paganese, Racing Fondi, Reggina 1914, Sicula Leonzio, Siracusa, Trapani Virtus Francavilla

Punti di penalizzazione: Matera -1.

Le regioni più rappresentate sono la Sicilia e la Puglia con cinque società a testa. Seguono Calabria con quattro, Campania con tre, poi Basilicata e Lazio con una formazione a testa.

Sicilia (5 squadre): Catania, Siracusa, Trapani, Akragas, Sicula Leonzio.
Puglia (5 squadre): Lecce, Fidelis Andria, Bisceglie, Virtus Francavilla, Monopoli.
Calabria (4 squadre): Cosenza, Catanzaro, Reggina, Rende.
Campania: (3 squadre): Casertana, Juve Stabia, Paganese.
Basilicata (1 squadra): Matera.
Lazio (1 squadra): Racing Fondi.

Sarà come al solito un campionato seguitissimo, che vede in lizza ben undici squadre che rappresentano altrettanti capoluoghi di provincia. Di queste due sono addirittura città metropolitane, mentre una è capoluogo di regione.

Capoluoghi di provincia (11): Catania, Reggina, Siracusa, Fidelis Andria, Lecce, Catanzaro, Casertana, Cosenza, Trapani, Matera, Akragas.
Città metropolitane (2): Catania, Reggina.
Capoluogo di regione (1): Catanzaro.

  • RISULTATI GIRONE C SERIE C 2017-18
  • Giornata 8
  • 06.10. 20:45 Cosenza-Casertana 0-3
  • 07.10. 14:30 Akragas-Bisceglie 2-2
  • 07.10. 16:30 Juve Stabia-Lecce 2-3
  • 07.10. 16:30 Matera-Fondi 1-0
  • 07.10. 16:30 Virtus Francavilla-Sicula Leonzio 2-1
  • 07.10. 18:30 Andria-Paganese 0-0
  • 07.10. 18:30 Trapani-Reggina 3-0′
  • 07.10. 20:30 Rende-Catanzaro 2-1
  • 08.10. 14:30 Monopoli-Siracusa 1-1
  • Giornata 7
  • 03.10. 14:30 Bisceglie-Juve Stabia 1-0
  • 03.10. 14:30 Fondi-Rende 1-1
  • 03.10. 14:30 Siracusa-Matera 1-2
  • 03.10. 16:30 Casertana-Virtus Francavilla 0-2
  • 03.10. 16:30 Paganese-Trapani 0-0
  • 03.10. 20:30 Catania-Monopoli 1-0
  • 03.10. 20:30 Catanzaro-Akragas 3-1
  • 03.10. 20:30 Lecce-Sicula Leonzio 3-2
  • 03.10. 20:30 Reggina-Cosenza 0-1
  • Giornata 6 
  • 29.09. 20:45 Matera-Paganese 2-1
  • 30.09. 14:30 Juve Stabia-Fondi 2-0
  • 30.09. 14:30 Trapani-Casertana 2-1
  • 30.09. 16:30 Akragas-Siracusa 0-3
  • 30.09. 16:30 Virtus Francavilla-Reggina 1-1
  • Sicula Leonzio-Catanzaro rinviata
  • 30.09. 20:30 Andria-Monopoli 1-1
  • 30.09. 20:30 Cosenza-Catania 0-1
  • 30.09. 20:30 Lecce-Bisceglie 3-1
  • Recupero giornata 2
  • 26.09. 16:00 Siracusa Andria 0-0
  • Giornata 5
  • 23.09. 14:30 Fondi-Reggina 0-1
  • 23.09. 16:30 Bisceglie-Sicula Leonzio 1-1
  • 23.09. 16:30 Casertana-Akragas 0-1
  • 23.09. 16:30 Rende-Virtus Francavilla 0-1
  • 23.09. 16:30 Siracusa-Cosenza 4-2
  • 23.09. 20:30 Catania-Andria 1-0
  • 23.09. 20:30 Catanzaro-Lecce 1-3
  • 23.09. 20:30 Monopoli-Matera 2-0
  • 23.09. 20:30 Paganese-Juve Stabia 1-2
  • Giornata 4
  • 16.09. 14:30 Akragas – Paganese 1-1
  • 16.09. 14:30 Fondi – Siracusa 1-3
  • 16.09. 14:30 Sicula Leonzio – Monopoli 0-3
  • 16.09. 16:30 Juve Stabia – Trapani 1-3
  • 16.09. 18:30 Bisceglie – Catanzaro 0-2
  • 16.09. 18:30 Cosenza – Andria 0-1
  • 16.09. 18:30 Lecce – Rende 1-0
  • 16.09. 18:30 Reggina – Matera 1-1
  • 17.09. 16:30 Virtus Francavilla – Catania 0-3
  • Giornata 3
  • 09.09. 18:30 Andria-Casertana 1-1
  • 09.09. 18:30 Matera-Cosenza 0-0
  • 09.09. 18:30 Monopoli-Akragas 0-0
  • 09.09. 18:30 Rende-Siracusa 0-1
  • 09.09. 20:30 Catania-Lecce 3-0
  • 09.09. 20:30 Catanzaro-Juve Stabia 0-0
  • 09.09. 20:30 Paganese-Reggina 1-1
  • 09.09. 20:30 Trapani-Sicula Leonzio 0-0
  • 09.09. 20:30 Virtus Francavilla-Fondi 1-0
  • Giornata 2
  • 02.09. 20:30 Bisceglie Virtus Francavilla 2- 1
  • 02.09. 20:30 Cosenza Paganese 0-2
  • 02.09. 20:30 Lecce Trapani 2-1
  • 02.09. 18:30 Casertana Catania 1-0
  • 02.09. 18:30 Reggina 1914 Catanzaro 2-1
  • 02.09. 16:30 Akragas Rende 2-3
  • 02.09. 16:30 Fondi Monopoli 0-1
  • 02.09. 16:30 Sicula Leonzio Matera 2-1
  • riposa: Juve Stabia
  • Giornata 1
  • 26.08. 20:30 Andria Juve Stabia 3-3
  • 26.08. 20:30 Catanzaro Casertana 2-1
  • 26.08. 20:30 Rende Reggina 1914 1-0
  • 26.08. 18:30 Catania Fondi 1-1
  • 26.08. 18:30 Matera Akragas 1-0
  • 26.08. 18:30 Monopoli Cosenza 3-1
  • 26.08. 18:30 Paganese Bisceglie 0-2
  • 26.08. 18:30 Trapani Siracusa 1-0
  • 26.08. 18:30 Virtus Francavilla Lecce 1-1
  • riposa: Sicula Leonzio
  • PROSSIMO TURNO
  • Giornata 9
  • 14.10. 14:30 Sicula Leonzio Juve Stabia
  • 14.10. 16:30 Bisceglie Rende
  • 14.10. 16:30 Fondi Trapani
  • 14.10. 16:30 Paganese Virtus Francavilla
  • 14.10. 16:30 Reggina Andria
  • 14.10. 18:30 Casertana Monopoli
  • 14.10. 18:30 Catanzaro Matera
  • 14.10. 18:30 Lecce Akragas
  • 14.10. 20:30 Siracusa Catania
  • CLASSIFICA GIRONE C LEGA PRO 2017-18
P G V N P Gf Gs  Sequenza Vinte-Nulle-perse
1. Lecce 19 8 6 1 1 16 11  VVVVVpNV
2. Catania 16 7 5 1 1 10 2  VVVVVpN
3. Monopoli 15 8 4 3 1 11 4  NpNVVNVV
4. Trapani 14 7 4 2 1 10 4  VNVVNpV
5. Siracusa 14 8 4 2 2 13 7  NpVNVVVp
6. Virtus Francavilla 14 8 4 2 2 9 8  VVNVpVpN
7. Matera* 13 8 4 2 2 8 7  VVVpNNpV
8. Bisceglie 11 7 3 2 2 9 9  NVpNpVV
9. Rende 10 7 3 1 3 7 7  VNpppVV
10. Catanzaro 10 7 3 1 3 10 9  pVpVNpV
11. Reggina 9 8 2 3 3 5 8  ppNVNNVp
12. Juve Stabia 8 7 2 2 3 10 11  ppVVpNN
13. Akragas 8 8 2 2 4 8 12  NppVVNpp
14. Casertana 7 7 2 1 4 7 8  VpppNVp
15. Andria 6 7 0 6 1 6 7  NNNpNNN
16. Paganese 6 8 1 3 4 5 9  NNpppNVp
17. Sicula Leonzio 5 6 1 2 3 6 10  ppNpNV
18. Cosenza 5 8 1 2 5 5 14  pVppNNpp
19. Racing Fondi 2 8 0 2 6 3 11  pNpppppN

*Squadre con punti di penalizzazione: Matera -1

/blitzquotidiano

Sidigas Avellino, continua la campagna abbonamenti

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Continua la campagna abbonamenti della Sidigas Avellino

 

Da giovedì partirà la vendita dei biglietti valevoli per la gara contro la Fiat Torino

 

La Sidigas Scandone Avellino ricorda che continua la campagna abbonamenti. Domani, martedì 10 ottobre, inizierà la vendita libera fino a venerdì 13 ottobre.

Ricordiamo che i prezzi stabiliti dalla società per assistere alle partite casalinghe del campionato di Serie A 2017/2018 sono i seguenti:
Curva Sud\Nord: 140,00 €
Distinti: 180,00 €
Tribune Montevergine\Terminio Superiore: 350,00 €
Tribune Montevergine\Terminio Inferiore: 460,00 €
Tribune Montevergine\Terminio VIP: 1150,00 €

La seconda tipologia di abbonamento riguarda, invece, solo ed esclusivamente le partite interne di stagione regolare di Basketball Champions League.
Questi i prezzi per la competizione europea:
Curva Sud\Nord: 65,00 €
Distinti: 105,00 €
Tribune Montevergine\Terminio Superiore: 135,00 €
Tribune Montevergine\Terminio Inferiore: 215,00 €
Tribune Montevergine\Terminio VIP: 480,00 €

Per venire incontro alle esigenze dei propri sostenitori, il club biancoverde ha deciso di riproporre anche l’abbonamento con “Formula Gold”, che consentirà agli abbonati di seguire le gare casalinghe della Sidigas Avellino sia in campionato che in Champions League. Chi opterà per questa formula, avrà la possibilità di acquistare la tessera a prezzi ridotti.
Questo il listino:
Curva Sud\Nord: 175,00 €
Distinti: 230,00 €
Tribune Montevergine\Terminio Superiore: 390,00 €
Tribune Montevergine\Terminio Inferiore: 570,00 €
Tribune Montevergine\Terminio VIP: 1350,00 €

 

Gli abbonamenti saranno nominativi. Al momento della sottoscrizione, per ogni tessera si dovrà presentare obbligatoriamente un documento d’identità ed il codice fiscale.
Anche per questo campionato ci saranno agevolazioni per i nuclei familiari che acquisteranno più abbonamenti: a seconda che il nucleo sia composto da 3, 4 o 5 persone, si avrà rispettivamente uno sconto del 10, 15 o 20 %, anche su tessere di diversi settori. Il nucleo familiare dovrà essere composto esclusivamente da genitori e figli e, all’atto della sottoscrizione, la parentela dovrà essere dimostrata tramite documenti d’identità, stati di famiglia o simili. Per le aziende, che sottoscriveranno nel medesimo momento almeno 10 abbonamenti fino ad un massimo di 25, scatterà lo sconto del 15% su ogni tessera. Anche in questo caso gli abbonamenti dovranno essere nominativi.

Per le forze dell’ordine è previsto uno sconto del 10% sul prezzo di ogni singolo abbonamento.

 

Da giovedì inizierà anche la vendita dei biglietti per la prossima gara casalinga contro la Fiat Torino.

Questi i prezzi dei biglietti:

Curva Sud\Nord: 15,00€
Distinti: 20,00€
Tribune Montevergine\Terminio Superiore: 32,00 €
Tribune Montevergine\Terminio Inferiore: 45,00€
Tribune Montevergine\Terminio VIP: 120,00 €

 

 

Il botteghino del Pala Del Mauro rispetterà i seguenti orari: da domani fino a venerdì dalle ore 16.00 alle ore 19.30.  Sabato 14 ottobre saranno in vendita solo i biglietti per la partita contro la Fiat Torino, in programma alle ore 20.30.
(Gli orari potrebbero subire variazioni).

Juve Stabia, doppia gara da titolare per Berardi con il San Marino

Indisponibile per la gare con Bisceglie e Lecce, Filippi Berardi tornerà a disposizione della Juve Stabia già da domani. L’esterno offensivo scuola Torino, è stato convocato dalla sua Nazionale per la doppia sfida di Qualificazioni ai Mondiali del 2018. Il San Marino punta molto sul suo talentino, a tal punto che Berardi ha giocato titolare entrambe le sfide, uscendo al 67′ della gara persa 0-8 contro la Norvegia e uscendo al 76′ nella gara di ieri a Plzen contro la Repubblica Ceca. Dopo gli impegni internazionali, mister Caserta avrà di nuovo a disposizione una freccia importante del suo arco.

De Laurentiis a Sky: “Non firmerei per il secondo posto. Scambio Sarri-Guardiola? Mai pensato”

Presente al Festival del Calcio di Firenze Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni Sky Sport:

“Quale storia del calcio vorrei scrivere a breve? Quella dello scudetto e anche quella che riguarda la Champions non ci dispiacerebbe. Il problema è che ci sono ancora molte partite e succede che quando si gioca contro una formazione molto competitiva ci si concentra molto ma questo non succede quando invece la formazione è meno competitiva. Questo è un periodo dove le insidie sono dietro l’angolo e anche questa sosta per le Nazionali può influire”.

Su Sarri e sullo scudetto: “Sarri il migliore che ho avuto? Ogni allenatore è il migliore nel momento storico specifico, non possiamo dire che Allegri è migliore di Conte, per esempio. Ognuno ha lavorato in un preciso momento, Sarri è un grande che viene da un campionato minore, si è affacciato alla Serie A e poi ha avuto un’ascesa incredibile. È una persona che pur essendo matura non rifiuta le innovazioni, è uno studioso ma non è un teorico del calcio, quello che studia lo mette in pratica e in questo è straordinario.

Se sia l’anno buono per lo scudetto non so, non faccio gesti scaramantici ma in ogni caso anche se dovessimo vincere non avrei intenzione di vendere la società, voglio restare ancora tanti anni alla guida del Napoli e vincere tanti scudetti perché uno solo non significa nulla. Riuscire a prendere quella strada che poi ti fa crescere e ti faccia arrivare a certi livelli è l’obiettivo”.

Su squadra, Mertens e Nazionale:  “Anche con gli attori abbiamo sempre fatto dei gruppi che si sono prolungati per vari anni e questo mi piacerebbe attuarlo anche nel calcio. Anche perché negli anni il calcio cambia e oggi chi fa i paragoni con il passato sbaglia. Mertens nella lista del Pallone d’oro? Sono molto felice, ho lavorato un anno perché rinnovasse il contratto, è il suo momento ed è meritato; se lo deve godere. Per quanto riguarda la Nazionale si può dire che ogni allenatore incontra grandi difficoltà perché deve mettere insieme dei calciatori che sono abituati a giocare in squadre diverse, con altri moduli e altre espressioni di calcio; fare l’allenatore della Nazionale credo sia la cosa più difficile del mondo.

Per quanto riguarda Ventura posso dire che per quel poco che capisco di calcio è un allenatore che deve lasciare da parte il 4-2-4 che non porta da nessuna parte. Inglese in Nazionale mi ha fatto piacere, è un giocatore maturo che secondo me può fare molto bene anche in futuro”.

Sulle gare con la Roma e l’Inter: “Di Francesco ha detto che la partita contro di noi è fondamentale? Sarà dura, una gara importante; sono due squadre che hanno vinto molte partite e quello giallorosso è un allenatore approdato in un ambiente difficile riuscendo a portare le sue soluzioni pur non avendo sempre molte soluzioni; quindi lode a lui che sta facendo un ottimo lavoro. Secondo me nessuna partita è fondamentale così come lo sono tutte.

Contro la Roma dovremo stare attenti perché si ritorna da questa maledetta sosta per le nazionali con giocatori spesso poco concentrati, poco in forma e con la possibilità di trovare un alibi all’eventuale momento no. Il mese di ottobre è un bel banco di prova con partite difficilissime in Italia in Europa. L’Inter, poi, ha un allenatore che ci ha già messo molto in difficoltà e anche il City sta tornando ai livelli del calcio mondiale”.

Sul Manchester City: “Sarà una settimana impegnativa dove sarà importante lo stato fisico e mentale del gruppo. Scambio Sarri-Guardiola? Mai. Nemmeno se prendessero lo stesso stipendio oggi come oggi mi tengo il mio allenatore che è in crescita, mentre lo spagnolo dopo un po’ di smarrimento ha ritrovato una sua strada pur dovendo ancora dimostrare di poter vincere con il City. Chi è l’anti-Juve? Per il momento siamo noi credo, così come la Roma, l’Inter, il Mila. Ognuna di queste squadre può lavorare per il Napoli e aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi fermando proprio la Juve. Fino ad ora mi hanno stupito la Roma in positivo e il Benevento in negativo, mi aspettavo che investissero di più. Sono sempre dell’idea che le squadre che salgono dalla Serie B devono fare un salto di qualità anche sul piano degli investimenti”.

Sugli obiettivi di stagione:Non firmerei per il secondo posto, non l’ho mai fatto in vita mia. Ho sempre detto che sarebbe bello arrivare sempre tra i primi tre. In ogni caso non mi accontento. Sarri ha la libertà assoluta di dire quello che pensa, è stato fondamentale trattenere in squadra tutti i giocatori che hanno fatto bene nello scorso campionato. L’allenatore è una persona estremamente seria e prima di poter affidare determinate responsabilità a un nuovo giocatore lo studia, ci parla e ci lavora per mesi. Se io avessi rivoluzionato la squadra avrei fatto più male che bene e invece l’aver confermato tutti ha dato anche allo stesso Sarri la serenità di lavorare all’interno di un ambiente che già conosceva”.

Qualificazioni Mondiali 2018: questa sera di nuovo in campo

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Torneranno in campo questa sera le Nazionali di calcio per l’ultimo turno dei gironi di qualificazione ai Mondiali di Russia2018. L’Italia sarà impegnata a Scutari, in Albania, e ha bisogno di vincere per essere testa di serie agli spareggi di novembre. Nel girone degli azzurri si giocheranno anche Israele- Spagna e Macedonia- Liechtenstein. Gare inutili ai fini della classifica: le “furie rosse” sono già prime del girone. Oltre queste tre gare, si giocheranno anche Moldavia- Austria, Serbia- Georgia e Galles- Irlanda nel Girone D. La gara tra Moldavia e Austria non ha importanza ai fini della classifica. La Serbia, invece, deve vincere per staccare il pass per la Russia. Di fondamentale importanza anche Galles- Irlanda, c’è in palio il secondo posto che garantirà gli spareggi. In caso di eventuale sconfitta dei serbi con i georgiani, la vincente di Galles- Irlanda sarebbe addirittura prima. Infine si giocherà il Girone I. La capolista Islanda, già ai Mondiali, ospiterà il Kosovo. Riflettori puntati in Ucraina.  I padroni di casa ospiteranno la Croazia e, da questo match, uscirà la seconda classificata. L’ultima gara è tra Finlandia e Turchia. I nordeuropei e i turchi non hanno più nulla da chiedere alle qualificazioni: in Russia non ci saranno.

De Laurentiis: “Otto anni in Europa è una bella sfida. Futuro Sarri? Vedremo cosa accadrà ma gli auguro sempre il meglio”

Dal Festival del Calcio di Firenze Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Mediaset Premium:

“E’ stato molto semplice portare il Napoli in alto, anche se sembrava complesso. Del calcio conoscevo poco, ma sapevo abbastanza di cinema. Ho applicato le stesse regole, piano piano siamo arrivati dove siamo ora. Stare da otto anni in Europa è una bella sfida soprattutto considerando che siamo partiti della C. Alla fine del primo anno di A mi dissero che eravamo 525esimi nel ranking uefa, ora siamo 12esimi. Allenatori? Non abbiamo sbagliato nessuno: Mazzarri, Reja, Benitez, Sarri che è un fenomeno. Diciamo che è stato un modo piacevole conoscere il calcio”.

Un titolo per questo Napoli? “Non sarebbe un film ma una serie tv di successo, visto che ora vanno tanto di moda. Abbiamo scoperto tramite la Nielsen, alla quale ho pagato un bel compenso, che i tifosi azzurri sono 35 milioni compresa l’Italia”.

Allegri dice che è più facile essere belli che vincere, cosa pensa? “Ognuno se la canta e se la suona. Io dico che siamo belli e vincenti, ma accettiamo qualsiasi battuta”.

Con la Roma voleva giocare alle 18? “La mia era una proposta per consentire ai tifosi azzurri di esserci viste le tensioni dopo l’incidente che costò la vita al povero Ciro. C’è stato un ripensamento, cosa che ignoravo, e non potranno esserci i residenti in Campania. Tutti gli altri potranno farlo e spero siano numerosi”.

Mertens tra i candidati al Pallone d’Oro. “Non abbiamo voluto vendere nessuno e abbiamo aumentato lo stipendio a tutti, quello è stato il più grande acquisto. Abbiamo rinforzato la squadra con Ounas e Mario Rui, vedremo con l’infortunio di Milik cosa accadrà. L’ultimo giorno di mercato ebbi l’intuizione di prendere Inglese. Avvisai il presidente Campedelli che a gennaio, in caso di incidenti, avrei bussato alla sua porta e lo farò. Non voglio anticiparvi altro”.

Sulla mancanza di Higuain:“Penso che Gonzalo senta molto più la mancanza di Sarri. Chi viene a Napoli fa sempre benissimo, lo stesso è stato con Cavani e Lavezzi che sono esplosi con noi. Penso a Quagliarella, che ha vissuto un anno buio per un male che nemmeno conoscevamo, altrimenti me lo sarei tenuto”.

Su Sarri: “Viene dalla Toscana, una terra straordinaria, ma è nato a Napoli. E’ un toscanaccio preciso ma dopo questi tre anni è anche napoletano. Futuro? Vedremo cosa accadrà, in ogni gli auguro caso una carriera luminosa”.

Sul VAR: “Non vedo troppe perdite di tempo, fosse per me riformerei il calcio totalmente. Aumenterei i cambi, eliminerei l’intervallo di 15 minuti e farei due minuti di pausa ogni dieci. Vorrei la panchina allargata anche nelle competizioni europee”.

Auto storiche. Pian Piano Arriviamo: raduno notturno in centro a Milano

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Un raduno di auto storiche senza precedenti quello organizzato del team Pian Piano Arriviamo venerdì 6 ottobre 2017 a Milano.

L’idea “folle” nasce dai 4 amici (Luigi Barbetta, Davide Baroni, Silvio Liberto e Francesco Randazzo) appassionati di auto storiche, che oramai 4 anni fa hanno con il nome “Pian Piano Arriviamo” (PPA), hanno scelto di organizzare degli eventi per auto almeno maggiorenni assolutamente gratuiti e in grado di attrarre davvero numeri importanti di appassionati.

Per partecipare ai raduni PPA non è prevista nessuna tessera, nessuna quota associativa, ma solo tanta voglia di passare del tempo di qualità con tanti appassionati di auto storiche e possedere un’auto con almeno 18 anni da prima immatricolazione. Ogni anno il team Piano Piano Arriviamo,  grazie ai suoi 4 fondatori, organizza un raduno statico, in corrispondenza di ogni cambio di stagione, solitamente presso il parcheggio del centro commerciale “Rho Center”, a Rho, alle porte di Milano.

Venerdì 6 ottobre, però, si sono voluti superare organizzando un giro notturno per le vie del centro di Milano. I proprietari di auto storiche si sono dati appuntamento in Piazza della repubblica alle ore 21.00. Già alle 20.30 l’enorme quantità di auto pervenute, aveva invaso sia Piazza della Repubblica sia tutta la via Vittor Pisani in entrambe le direzioni. Le auto sono state posizionate a pochi centimetri di distanza per ottimizzare al meglio lo spazio e permettere ai ritardatari di posizionare comunque l’auto. Il posizionamento dei veicoli è stato organizzato scrupolosamente affinché i passeggeri delle 190 auto intervenute fossero messi al sicuro. Le auto storiche hanno invaso un intera corsia facendo in modo di non intaccare in nessun modo il traffico di via Vittor Pisani, fortunatamente meno intenso nelle ore serali, la via più newyorkese di Milano.

Pian Piano Arriviamo
Pian Piano Arriviamo
Pian Piano Arriviamo
Pian Piano Arriviamo
Pian Piano Arriviamo
Pian Piano Arriviamo
Pian Piano Arriviamo
Pian Piano Arriviamo

Il serpentone festoso colorato è partito per un giro di 5 chilometri attraversando tutta via Turati, piazza Cavour, via Senato, Foro Buonaparte, piazzale Cadorna, via Carducci culminando il giro in Piazza Sant’Agostino dove le auto hanno sostato e sono state ammirate dai passanti entusiasti che hanno applaudito ogni singola auto in un corteo di circa 45 minuti di arrivi. “Ognuno ha un ricordo a bordo di un’auto che oggi consideriamo storica” sottolineano gli organizzatori “…ed è sempre motivo di grande soddisfazione per noi sapere che riusciamo a far felici grandi e piccini”.

Si tratta sicuramente di un evento unico nel suo genere, ordinatissimo nonostante i numeri così elevati, che è stato possibile realizzare solamente grazie alla reale collaborazione e passione di chi sceglie di far parte di un “ingorgo” del genere. Poche regole: divertiti, non sorpassare, rispetta i semafori, mantieni la distanza di sicurezza e occhi aperti.

Pian Piano Arriviamo
Pian Piano Arriviamo

Durante la permanenza in Piazza Sant’Agostino è stato simbolicamente, con una scultura creata a mano da Davide Baroni di Buccinasco, un pullmino Fiat 900 T bicolore in quanto unico pullmino d’epoca intervenuto, per giunta personalizzato e con livrea bicolore bordeaux e bianca. Tradizione dei raduni Pian Piano Arriviamo vuole che il vincitore, al grido di “La macchina più bella è la tua”, dedichi la vittoria a tutti i partecipanti.

Di sicuro è un raduno che rimarrà impresso a tutti i partecipanti per un bel pezzo… e chissà in un bis. “Ma non ancora…non ancora”, fanno sapere gli organizzatori “…abbiamo bisogno di riprenderci dalla stanchezza organizzativa di un evento così scenografico ma altrettanto psicologicamente e anche in pratica molto impegnativo” e ci tengono a sottolineare che “è stato scelto un percorso centrale ad hoc che non andasse in conflitto con nessun mezzo pubblico in modo da non rallentarne la viabilità”.

E’ possibile seguire gli eventi del team PPA:
– sul sito dedicato
– sulla pagina facebook Pian Piano Arriviamo.

Basket, Serie A e Serie A1 femminile: i provvedimenti disciplinari

Ecco il comunicato della Federazione Italia Pallacanestro sui provvedimenti disciplinari:

“Serie A
Seconda Giornata andata – Gare del 7-8 ottobre 2017
UMANA REYER VENEZIA MESTRE. Ammenda di Euro 1.620,00 per offese collettive sporadiche del pubblico agli arbitri; per lancio di oggetti non contundenti (palle di carta) collettivo sporadico, senza colpire; per lancio di oggetti contundenti (monete) isolato sporadico, colpendo senza danno.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA. Ammenda di Euro 450,00 per offese collettive sporadiche del pubblico agli arbitri.
SEGAFREDO BOLOGNA. Ammonizione per mancanza delle attrezzature obbligatorie (instant replay)

Serie A1 femminile
Seconda giornata andata – Gare dell’8 ottobre 2017

DIKE BASKET NAPOLI. Ammonizione per utilizzo di marchi di sponsorizzazione non autorizzati
MINIBASKET BATTIPAGLIA. Ammonizione per utilizzo di marchi di sponsorizzazione non autorizzati
VIRTUS EIRENE RAGUSA. Ammonizione per utilizzo di un marchio di sponsorizzazione non autorizzato”.