12.9 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 5560

Sda: Pacchi (non) Per Tutti (Lo Piano, Saintred)

0

Guai in vista per chi è in attesa di un pacco con il corriere Sda. I lavoratori hanno incrociato le braccia per via di dissidi interni relativi a uno stabilimento di Milano. Parliamo quindi di un vero “pacco” in tutti i sensi.

La conseguenza è facile da immaginare, sta nel mancato recapito di quanto atteso. I ritardi per la consegna dei pacchi si stanno facendo insormontabili, ci vorranno mesi sempre che la situazione migliori, per smaltire tutto l’arretrato.

L’agitazione non coinvolge solo il capoluogo lombardo perché ritardi e mancati arrivi a tempo indeterminato stanno coinvolgendo tutto il territorio italiano, incluse le grandi città Roma, Bologna, Napoli, Palermo, Torino, Bari, Genova.
A rendere la situazione più critica è che stiamo parlando proprio del corriere di proprietà di Poste Italiane, un “piccolo” dettaglio che porta ad un aumento spropositato di lettere, pacchi e pacchetti fermi negli hangar in attesa di consegna.
Fare un acquisto online, non dà adesso la garanzia della ricezione della merce in tempi stretti, almeno se il corriere è Sda.
Migliaia di cittadini lamentano che l’SDA offra scarsa qualita’ e funzionalita’ nei servizi, questo disservizio potrebbe essere attribuito al fatto contingente che i lavoratori del settore siano sottopagati e non tutelati dal punto di vista assistenziale.
Lo sciopero di centinaia di dipendenti dell’SDA per la consegna dei pacchi postali e’ in corso a singhiozzo da settimane, “inspiegabilmente” viene tenuto nascosto dalla Stampa Nazionale, come se fosse un segreto di Stato.
 
In Italia prima di ogni elezione, non vi devono essere nuvole all’orizzonte, il cielo deve restare sereno con temperature sempre gradevoli. In questo nostro Paese tutto deve essere ovattato, le tensioni sociali nel campo lavorativo vanno tenute nascoste, potrebbero far perdere voti.
 
L’Italia secondo le agenzie di stampa (collegate direttamente alle televisioni di Stato), sta vivendo un periodo di serenita’ dopo la decennale crisi, per i politici in carica, i posti di lavoro si contano a milioni, peccato che chi lo ha, viene sottopagato e messo nelle condizioni di scioperare.
 
Una volta esistevano i Sindacati dei lavoratori, oggi “purtroppo” non sempre fanno gli interessi dei loro iscritti, le confederazioni sindacali, sono pronte a fare bla, bla, bla, ma come molto spesso e’ accaduto in altre circostanze, sono accomodanti, in questo contesto si inseriscono a pieno titolo le Poste Italiane. 

Questo tira e molla fra i lavoratori del settore e le Poste Italiane, non si sa per quanto tempo durera’, la sola certezza e’ che migliaia di cittadini hanno gia’ pagato un servizio senza averne un riscontro.

lopiano-saintred

© Si diffida da qualsiasi riproduzione o utilizzo del presente contenuto senza citazione della fonte.

copyright-vivicentroTUTTI I DIRITTI RISERVATI. Si diffida da qualsiasi riproduzione o utilizzo, parziale o totale, del presente contenuto. E’ possibile richiedere autorizzazione scritta alla nostra Redazione. L’autorizzazione prevede comunque la citazione della fonte con l’inserimento del link del presente articolo.

Legge elettorale: Matteo Renzi ha segnato un punto dentro il Pd

0

La legge elettorale ottiene il primo sì alla Camera con 375 voti favorevoli e 215 contrari: mancano 50 voti alla maggioranza ma i franchi tiratori hanno avuto un impatto minimo. Per questo Fabio Martini nella sua analisi osserva che “Matteo Renzi ha segnato un punto dentro il Pd”, riuscendo a garantire la tenuta della maggioranza.

Legge elettorale, scatta l’allarme rosso sulle liste.

RENZI TENTATO DALLA BLINDATURA  

A parole Matteo Renzi aveva continuato ad affettare indifferenza («La legge elettorale? Non ci vado pazzo…»), con la postura di chi vuol dimostrare all’opinione pubblica che i suoi pensieri sono ben altri: più concreti, più vicini ai problemi del popolo italiano. Ma la «grande soddisfazione» fatta trapelare, a conti fatti, dal leader del Pd racconta il compiacimento di chi ha cercato, voluto e alla fine ottenuto il voto positivo della Camera dei deputati. Matteo Renzi ha vinto la prima mano e quasi certamente vincerà, con l’aiuto consapevole e manifesto di Berlusconi, Salvini e Alfano, anche la seconda: quella del voto di palazzo Madama. A quel punto il Rosatellum bis sarà legge dello Stato. La quinta riforma elettorale in 25 anni. Ogni quinquennio, una legge. Un record mondiale, che carica il leader del partito di maggioranza relativa di un peso persino superiore alle sua quota di responsabilità per questo poco invidiabile score.

Renzi sa che al di là della consistenza della dissidenza nascosta nel voto (circoscritta ma non trascurabile), da giorni peones, notabili e leader di corrente del Pd tra di loro parlano di una sola cosa. Una specie di ossessione: nel comporre le future liste elettorali e nell’indicare i candidati nei collegi, Renzi farà l’assopigliatutto o seguirà un principio proporzionale, assegnando ai vari gruppi interni le loro quote, sia pure di minoranza?

A prima vista sembra una questione tutta interna al Pd. Sembra un enigma che riflette solamente l’ansia personalissima di tutti quei parlamentari destinati fatalmente a non ripetere la dorata vita dell’onorevole.

Ma nella selezione della pattuglia parlamentare si gioca una quota non banale della efficacia della nuova riforma elettorale. Su un punto dirimente: la rappresentatività del futuro Parlamento. Gli onorevoli prossimi venturi saranno un’immagine, sia pure un po’ opacizzata e deformata, dei propri elettori o finiranno per rappresentare uno specchio perfetto dei leader e delle loro “brame”? Se, come è possibile, la scrematura sarà fatta soltanto sulla base degli umori e delle preferenze dei capi, il prossimo Parlamento rischia di presentare poco invidiabili caratteristiche di uniformità e di conformismo.

Non è detto che vada a finire così. Per ora ci sono soltanto i presupposti. E la responsabilità maggiori, ma non esclusive, vanno al Pd. Perché è ancora oggi il partito di maggioranza relativa. E perché è l’unico partito nel quale esiste una vita democratica. Nei partiti della Prima Repubblica, che tanti errori fecero nell’approvvigionamento delle “risorse”, i congressi servivano a determinare i leader, ma anche le quote per le minoranze negli organismi dirigenti e delle rappresentanze parlamentari.

Da ieri sera nel Pd è scattato l’allarme rosso. Certo, nel Transatlantico di Montecitorio chi parlava di “pulizia etnica”, faceva scuotere la testa di Lorenzo Guerini, l’uomo che per conto di Renzi, tratterà la formazione delle liste: «E’ del tutto evidente che il segretario selezionerà personalità esterne, non inquadrabili in quote e ci mancherebbe altro. Per il resto sarà seguito un criterio equilibrato». In questi giorni il ministro Dario Franceschini, il personaggio che più teme l’operazione-assopigliattutto, confidava agli amici: «Temo che il risultato siciliano non sarà brillante e questo indurrà Matteo ad essere più ragionevole». Andrea Orlando, un altro che teme l’imprevedibilità di Renzi, confida un altro pensiero: «Siamo in una fase diversa, anche Matteo ne sta prendendo atto». Ma il vero tranello che tutti i notabili del Pd temono è un altro: che il segretario rassicuri tutti sulla rappresentatività delle liste e poi, in zona Cesarini, rivolti il tavolo. A quel punto sarebbe tardi per una scissione-bis, della quale in tanti ancora parlano.

 

vivicentro.it/editoriale
vivicentro/Legge elettorale: Matteo Renzi ha segnato un punto dentro il Pd
lastampa/Legge elettorale, scatta l’allarme rosso sulle liste. FABIO MARTINI

Napoli – tragedia in tangenziale. Muore motociclista

0

Incidente mortale quello avvenuto nella mattina di ieri sulla Tangenziale di Napoli, tra Arco Felice e via Campana La vittima è un motociclista di 27 della provincia di Campobasso.

Il centauro era alla guida della sua Yamaha, quando ha perso il controllo dello sterzo, cadendo al suolo e, molto probabilmente, sbattendo la testa contro una barriera di limitazione delle corsie.

Automobilisti e motociclisti si sono subito fermati per prestare i primi soccorsi al centauro, visto il tremendo impatto. Poco dopo sono giunti anche i soccorsi del 118 che però hanno solo potuto constatare il decesso del giovane.

Fonte: Il Mattino

 

Basket – Givova Scafati all’assalto della Capitale: Virtus Roma prossimo avversario

0

Così come all’esordio, è di nuovo in terra laziale che andrà di scena la seconda trasferta stagionale della Givova Scafati. I gialloblù, reduci da una bella e perentoria vittoria nell’ultimo turno contro la Pasta Cellino Cagliari, sono ora attesi dalla Virtus Roma, ancora all’asciutto di punti e di vittorie dopo i primi due turni del girone ovest del campionato di serie A2. Dinanzi al pubblico del PalaTiziano, domenica sera, alle ore 18:00, i capitolini proveranno a fare la voce grossa e ad aggiudicarsi i primi punti stagionali. Coach Fabio Corbani, alla sua seconda stagione in giallorosso, può contare su una rosa ampia e variegata, nella quale spiccano innanzitutto i due statunitensi Roberts (centro) e Thomas (ala piccola), che hanno attualmente una media punti rispettivamente di 16,5 e 13. Media realizzativa da doppia cifra anche per gli esperti italiani Chessa (playmaker) e Maresca (guardia), pari rispettivamente a 13 e 11,5 punti. A questi va aggiunta la solidità di Landi (ala grande), Baldasso (guardia) e Benetti (ala grande), che insieme a Basile (playmaker) e Vedovato (centro) completano un roster di ottima caratura per la categoria. I gialloblù, memori di quanto accaduto a Rieti nella prima giornata, cercheranno di affrontare la sfida con determinazione e agonismo da protrarre per tutto l’arco della sfida, senza cali di tensioni che potrebbero essere nuovamente pagati a caro prezzo. Dichiarazione dell’assistente allenatore Alessandro Marzullo: «Affrontiamo la Virtus Roma, che, nonostante le due sconfitte nei primi due turni di campionato, è una buona squadra, dotata di grande atletismo, soprattutto negli americani, e di grande talento ed esperienza negli italiani, come Chessa, Maresca e Landi. E’ una squadra che non merita la classifica che attualmente occupa. Ha perso le prime due gare in maniera rocambolesca, soprattutto la seconda a Reggio Calabria. Mi attendo quindi una squadra agguerrita e determinata a conquistare la prima vittoria stagionale dinanzi al proprio pubblico. Noi arriviamo a questo incontro dopo una buona partita. Ci siamo allenati bene e siamo pronti a disputare la stessa gara solida dell’esordio a Rieti, magari provando stavolta a completare l’opera, con maggiore precisione e cinismo negli ultimi minuti». Dichiarazione del centro Marco Ammannato: «Voglio innanzitutto ringraziare i tifosi per il sostegno che abbiamo ricevuto da loro nell’esordio casalingo, dopo i due punti buttati a Rieti. Ora ci attende la seconda trasferta stagionale contro la Virtus Roma, squadra che cerca sempre il contropiede e tira molto dalla lunga distanza, quindi dovremo essere bravi a contenerli. Stiamo bene, siamo reduci da una buona vittoria, frutto di una gara nella quale abbiamo continuato a difendere forte anche quando eravamo in vantaggio: è questo lo spirito che ci permetterà di arrivare lontano, se continueremo a farlo sempre. Vogliamo riprenderci i due punti lasciati a Rieti dopo un dominio di 38’, sappiamo le difficoltà della sfida, ma vogliamo andare ad imporci: Scafati non ha mai vinto a Roma nella sua storia e vogliamo sfatare questo tabù. Il fatto che i nostri prossimi avversari sono reduci da due sconfitte di fila non deve farci abbassare la guardia, dobbiamo restare in ritmo sia nella testa che nelle gambe, perché in questo campionato le squadre che giocano in casa godono di un grosso vantaggio, quindi dovremo restare concentrati per tutti e quaranta i minuti di gara» Arbitreranno l’incontro i signori Moretti Mauro di Marsciano (Pg), Radaelli Roberto di Rho (Mi) e Vita Marco di Ancona.
La partita sarà trasmessa in diretta video streaming dal sito internet della Lega Nazionale Pallacanestro (tramite il servizio in abbonamento prepagato “LNP TV Pass”). Inoltre, sarà possibile assistere alla visione della gara in differita su TV Oggi (tasto 71 del digitale terrestre) nei giorni di lunedì (ore 15:00) e, in replica, martedì (ore 21:00).

Comunicato Stampa

Ghoulam – rinnovo: è ancora mistero. Nel frattempo il Manchester City lo sta corteggiando

E’ ancora un mistero sul rinnovo di Faouzi Ghoulam. Non trapelano ancora informazioni su quanto sta avvenendo con l’algerino, riporta l’edizione odierna del quotidiano La Gazzetta dello Sport, ma potrebbero aprirsi a breve nuovi scenari. Sono da limare ancora dei dettagli legati alla clausola rescissoria, che dovrebbe essere di 40 milioni di euro per i top team e 27 per il resto delle squadre. L’ingaggio si aggirerebbe sui 2.2 milioni a stagione, mentre ancora non c’è l’accordo per quanto riguarda i bonus e le commissioni per il suo entourage. Alla finestra resta vigile il Manchester City di Pep Guardiola.

Napoli – Professionista ricattato dall’amante: 70 mila euro per tenere nascosta la loro storia

0

Storia di tradimenti, estorsione e minacce quella avvenuta a Napoli, zona Vomero:protagonisti un professionista e la sua amante 49enne. Un giorno l’uomo scopre la presenza di quella che riteneva essere solo la sua amante su un sito di escort. Immediata la decisione di chiudere la storia.

Partono però le minacce della donna, che chiede denaro per non diffondere la loro relazione. Soldi ogni mese per non riferire alla famiglia dell’uomo ed a sedicenti conoscenze nella malavita locale quanto avvenuto tra loro.

Circa 1000 euro al mese, per un bottino totale che si aggira sui 70000 euro. L’uomo ha così deciso di denunciare la ex amante, bloccata dai Carabinieri mentre incassava l’ennesimo assegno. La donna è stata arrestata con l’accusa di estorsione.

Fonte: Il Mattino

A dicembre una mostra sulla storia del Napoli. Ecco dove si aprirà il museo

Con ogni probabilità nel mese di dicembre sarà organizzata una mostra dedicata a tutta la storia del Calcio Napoli, ripercorrendo tutto il glorioso cammino che gli Azzurri hanno fatto finora. Tanti campioni hanno vestito la maglia partenopea e saranno tutti ricordati con questa mostra. Il museo della storia azzurra sarà creato al Mann, museo archeologico nazionale di Napoli, a confermarlo è proprio il direttore della struttura Paolo Giulierini: “Una festa della città con la mostra dedicata alla Società Calcio Napoli. La organizzeremo con l’aiuto della tecnologia – ha affermato – e speriamo che sia d’auspicio per una cosa che non si puo’ dire ancora…”

Delrio: «La metro di Napoli sarà la più bella del mondo … In manovra sgravi fiscali per abbonati a mezzi pubblici»

0

Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, nel corso di una tavola rotonda nell’ambito dell’Assemblea Anci a Vicenza, ha detto:

“Quando sarà finita la metropolitana di Napoli sarà la più bella del mondo, vedrete sarà una cosa da piangere e da visitare. E francamente non sono d’accordo con Enzo (Bianco, il sindaco Catania, ndr) quando dice che è la sua la più bella, mi dispiace ma non ha ragione”,

ed ha anche annunciato sgravi fiscali per gli abbonati ai mezzi pubblici.

«In manovra sgravi fiscali per abbonati a mezzi pubblici»

Sgravi fiscali per chi si abbona ai mezzi pubblici locali. A questo sta pensando il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, deciso a inserire l’agevolazione tra le misure della prossima legge di Bilancio. «Quest’anno torno all’attacco per rendere possibili le agevolazioni fiscali a favore degli abbonati ai trasporti pubblici», ha spiegato parlando a una tavola rotonda alla 34ma Assemblea dell’Anci riunita a Vicenza. E porta l’esempio della sua (numerosissima) famiglia, per la quale pagava «tantissimi soldi» per quattro abbonamenti, «e questo non è giusto, perché le persone che si abbonano fanno bene sia al territorio sia all’ambiente». Con poco più di 70 milioni all’anno – aggiunge facendo una stima dell’operazione – «possiamo dare un sostegno a più di 2 milioni di cittadini».

«Svolta epocale per Tpl, stanziate decine di miliardi di investimenti»
Oltre all’ipotesi sgravi fiscali, nel suo intervento davanti ai delegati dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani Delrio è tornato a parlare di investimenti per il trasporto locale. In particolare ha ricordato il finanziamento da 7,7 miliardi di euro già stanziati «per cambiare gli autobus», e rinnovare il parco mezzi «troppo vecchio». Nel conto del ministro rientrano poi altri 2,4 miliardi di euro per il rinnovo delle ferrovie regionali, una priorità che può contare anche sui 4 miliardi di euro messi a disposizione dal bando Fs. Nel complesso, un’operazione di rinnovo del parco mezzi circolanti che vale «7 miliardi di euro per la gomma e 7 per il ferro». Quanto al Piano metropolitane, Delrio ha ricordato che in tutto negli ultimi anni sono stati stanziati 10 miliardi di euro. In particolare, prima «sono stati assegnati 2,2 mld, poi altri 2 mld da Rfi, sono stati messi a disposizione altri 2 mld per aree immediatamente cantierabili, e si è arrivati a una quarta fase: piu’ di programmazione con altri 3,5 mld» e così, ha concluso Delrio, «arriviamo a quasi 10 mld per i sistemi metropolitani urbani».

Ecobonus, Galletti: nessun ridimensionamento ma estensione e revisione 
Delle misure in cantiere per la prossima manovra che sarà presentata entro lunedì dal Governo ha parlato anche il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, altro ospite della kermesse Anci. Tra gli sgravi confermati dalla legge di Bilancio ci sarà l’ecobonus, ma completamente revisionato, «pur mantenendo l’impostazione generale, per renderlo piu’ compatibile con gli obiettivi ambientali». In vista, ha rassicurato Galletti, non c’è alcun «ridimensionamento» dello sgravio: «Anzi, l’eco bonus sarà esteso anche ad altri tipi di intervento, proprio perché riteniamo che quella agevolazione fiscale abbia funzionato molto bene». Secondo il ministro «l’eco bonus, che ha già qualche anno di vita e ha subito delle trasformazioni, va oggi riconcentrato verso quella che è la sua attitudine, il suo obiettivo principale, cioè quello di ottenere, con degli sconti fiscali, un miglioramento delle prestazioni ambientali».

Tap: «I lavori possono partire» 
Galletti ha fatto poi il punto sul Gasdotto Trans-Adriatico (meglio conosciuto con l’acronimo inglese di Tap, Trans-Adriatic Pipeline), i cui lavori «possono certamente partitre». Per il gasdotto che deve arrivare in Puglia «le autorizzazioni sono state tutte date, poi ci sono delle prescrizioni che di volta in volta vengono monitorare dal mio ministero», ha precisato il ministro, spiegando che la procedura autorizzativa è prevista «dalla nuova legge che abbiamo fatto sulla valutazione di impatto ambientale». Quindi, ha concluso Galletti, «per i prossimi anni, man mano che l’opera andrà avanti, ogni volta che la società che fa l’intervento si impatterà in una nostra prescrizione, noi dovremo monitorare che quella prescrizione venga rispettata» .

repubblica/ilsole24ore

VIDEO ViViCentro – Maradona Jr: “Allo scudetto ci credo, ma faremo i conti con la Juve. Diego? Questa è casa sua”

Le sue parole a Vivicentro

Una serata all’insegna del collezionismo, all’insegna dell’amicizia e della passione per i colori azzurri. L’amore incondizionato per Diego Armando Maradona, è stato questo lo scopo della serata evento che si è tenuta ieri al Phoniex Club di Pozzuoli. Una cena-evento dove i più grandi collezionisti hanno mostrato più di 50 maglie del Pibe e tutti i loro cimeli. Organizzatore e ideatore dell’evento è Samuele Esposito (Samuelmania). Ospite d’onore Diego Armando Maradona jr che noi di Vivicentro.it abbiamo intervistato.

dal nostro inviato, Ciro Novellino

Lettere – agguato nella notte. Freddato il pregiudicato Ciro Orazzo

0

Serata di sangue a Lettere. E’ stato infatti ucciso in un vero e proprio raid Ciro Orazzo, detto “piscariello”, 54 anni, di Casola, noto pregiudicato con numerosi precedenti per droga. L’uomo è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco mentre era alla guida della sua automoile a Lettere, in Via Provinciale. Due anni fa Orazzo era riuscito sfuggire ad un altro raid ed era stato scarcerato da pochi giorni.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della centrale di Castellammare di Stabia. Non si esclude nessuna pista ma sembra che quella più probabile possa portare ad un regolamento di conti nell’ambito del traffico degli stupefacenti. Proprio la zona di Casola e Lettere è nota come “Giamaica Italiana” per la forte presenza di piantagioni di stupefacenti.

Orazzo era considerato uno die principali “gestori” del narcotraffico della zona; prevedibile quindi che fosse diventato un bersaglio per molti malviventi del settore.

Fonte: Il Mattino

 

Vomero – la protesta di alcuni cittadini contro le sagre alimentari

0

” Oramai – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari – il quartiere Vomero, con i suoi 48mila residenti, su appena due chilometri quadrati di superficie, e con i quasi duemila esercizi commerciali a posto fisso, che, notoriamente, attraversano un lunga crisi, al punto che non passa giorno senza che non si annunci la chiusura di qualcuno di essi, con le istituzioni preposte che sinora non hanno mosso un dito per venire incontro ai commercianti in difficoltà, anche attraverso la riduzione dei numerosi balzelli ai quali sono soggetti, somiglia sempre di più a uno dei tanti paeselli della provincia partenopea, dove, pure per richiamare persone da altre zone limitrofe, tradizionalmente si organizzano sagre e fiere per promuovere prodotti locali “.

” In passato, – ricorda Capodanno – quando il Vomero, a parte alcuni casali, era una lunga distesa di giardini e di terre coltivate, coltivazioni tra le quali prevaleva il broccolo, una sagra di prodotti della terra avrebbe certamente avuto una ragione d’essere. Oggi certamente no “.

” Invece – afferma Capodanno – da quando sono stati chiusi alcuni tratti di strada in via Scarlatti e in via Luca Giordano, per i quali pomposamente si parla di aree pedonalizzate, benché non sia stato realizzato neppure uno stallo di parcheggio pubblico limitrofo, è sorta l’occasione, oltre che per autorizzare l’invasione di gazebo, ombrelloni, tavolini e sedie, costringendo i pedoni a fare lo slalom, anche per consentire tutta una serie di fiere e sagre di prodotti alimentari che, peraltro, nulla hanno a che fare con le caratteristiche del luogo. Tra le altre ricordiamo la fiera del cioccolato, quella dei prodotti siciliani e quella del pomodoro “.

” Tutte iniziative – puntualizza Capodanno -, che, tra l’altro, ledono non poco le attività commerciali a posto fisso della zona interessata, anche perché gli stand sono posizionati in maniera tale da oscurare le vetrine dei numerosi negozi presenti, dal momento che i pedoni devono passare al centro della carreggiata per vedere i prodotti esposti “.

” Sotto l’aspetto economico, poi – prosegue Capodanno – il danno è ancora maggiore, dal momento che i passanti, attratti dalla degustazione dei numerosi prodotti alimentari venduti dagli ambulanti, lasciano senza clientela i numerosi esercizi commerciali della zona, in particolare bar, pasticcerie, pub ma anche salumerie e fruttivendoli “.

” Un altro tema che viene posto all’attenzione – aggiunge Capodanno – riguarda le condizioni igienico sanitarie, trattandosi di prodotti alimentari, con la necessità di potenziare i controlli del caso ma anche con un incremento delle necessarie attività per garantire la pulizia dei tratti di strada interessati, attraverso un adeguato e costante servizio, pure, per la rimozione dei rifiuti solidi urbani. C’è poi da tener da conto il problema legato alla sicurezza per le difficoltà che potrebbero insorgere al passaggio dei mezzi di soccorso, ambulanze e vigili del fuoco in particolare “.

Capodanno chiede all’amministrazione comunale di vietare, con apposita ordinanza, l’organizzazione di tali tipi di manifestazioni al Vomero, segnatamente nei tratti di strada chiusi al traffico veicolare e destinati al transito pedonale di via Scarlatti e di via Luca Giordano.

Comunicato Stampa

Sagna si propone:” Mi piacerebbe giocare in Italia. Napoli? Grande squadra”

Il calciatore francese, Bacary Sagna ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Ecco le sue dichiarazioni:“Seguo molto la serie A, ci sono altre grandi squadre come Napoli, Roma, Milan e Juve. E’ un campionato competitivo. E’ una sfida che prenderei al volo” le sue parole. In estate non è arrivata la chiamata giusta? “Ho avuto l’opportunità di firmare con diversi club in Turchia e Inghilterra, oltre a interessamenti in Portogallo, Francia e Italia. Ma io amo competere ai massimi livelli, conosco il mio valore. Per tornare in campo cerco una squadra ambiziosa. Non è questione di soldi”

Il ministro Lotti risponde ad ADL: ” Non spetta a me giudicare le cifre dei diritti tv”

Il ministro dello sport Luca Lotti ha parlato alle colonne del quotidiano Il Mattino. Ecco le sue dichiarazioni :“Vogliamo inserire nuovi criteri di distribuzione dei diritti televisivi nazionali nella legge di stabilità dopo aver studiato la legge Melandri che risale a nove anni fa” “ci sarà un confronto in Parlamento, anche in vista delle elezioni dei vertici della Lega: terremo conto delle loro osservazioni sulle nostre idee. La mia proposta è una modifica basata su criteri che diano un maggiore equilibrio e una misurabilità più certa. Questo provvedimento rientra in un progetto più ampio. Tre punti, tre pilastri: l‘impiantistica sportiva, perché la riforma del calcio passa anche attraverso la possibilità di giocare in impianti migliori; la governance della Lega, che dovrà finalmente avere una linea di indirizzo con un amministratore delegato e un presidente con pieni poteri che vadano a vendere il proprio prodotto e appunto, la rivisitazione della legge Melandri. Tra gli obiettivi di questa organizzazione del nostro lavoro c’è quella di avvicinare di più le famiglie agli stadi, da rendere più sicuri e confortevoli, anche attraverso il superamento della Tessera del tifoso”.
Sulla cessione dei diritti tv da parte di Infront, criticata da ADL: “Non spetta a me commentare le cifre, dire se sono alte o troppo basse. Non è il compito del ministro dello sport. Ma se i soldi sono il doppio rispetto al precedente accordo non posso che esserne contento. Magari si potrà arrivare al quadruplo o al quintuplo della cifra e su questo deve lavorare la Lega. De Laurentiis ha fatto la storia del cinema e sta facendo bene nel calcio. Ma non può chiamarmi in causa sull’accordo tra Infront e la Lega: un accordo firmato nove anni fa dalla Lega, sottoscritto anche da De Laurentiis che ne faceva parte, mentre io allora ero il capo di gabinetto del Comune di Firenze. E poi, al di là delle colorite espressioni del presidente del Napoli, non posso intervenire sull’advisor”.

Jorginho, si allontana la Nazionale Italiana: Ventura non lo considera. Il Brasile ci sta pensando

Il centrocampista del Napoli, Jorginho, continua a non essere chiamato dal commissario tecnico della Nazionale Italia, Giampiero Ventura. Il mediano partenopeo ha capito che il tecnico ex Torino non ha alcuna intenzione di puntare su di lui e così sta prendendo vita l’idea di lasciare la Nazionale Italiana per legarsi a quella brasiliana, nazione di appartenenza del calciatore del Napoli. Come Jorginho,  anche il suo compagno di reparto nel Napoli, Allan è entrato nel mirino della Selecao e non è per niente escludibile che il commissario tecnico Tite, possa convocarli per alcune amichevoli in vista del Mondiale di Russia 2018 per poterli valutare e capire se poterli inserire dei 23 che porterà con se in Russia.

Nino D’Angelo: “Per Napoli il calcio è un momento di euforia totale. Inno? Vi svelo un retroscena”

Lo storico cantante napoletano, Nino D’Angelo, ha rilasciato un’intervista per l’edizione odierna del Corriere dello Sport: «Il San Paolo è il luogo dove Napoli è stata più felice negli ultimi trent’anni: l’ho detto e lo ripeto. Entravo sulle spalle di mio nonno e rimanevo a guardare la partita così. Ho amato Juliano e Altafini, ma più di tutti Sivori. Prima che arrivasse Maradona».

 

Sul match: “Ma domani sera sono a Leverkusen e mi perdo Roma-Napoli: inizio fissato alle 21, però credo che si parta un po’ in ritardo, diciamo alle nove e mezza, così vedo almeno il primo tempo. Partita dura ma se vinciamo».

 

Sul rapporto difficile tra le tifoserie: «E’ successo così, quasi senza una ragione, e l’amicizia è diventata odio. Io spero finisca un giorno, che ricomincino quelle migrazioni di massa da una parte e dall’altra e si riempiano gli stadi. Vivo tra Roma e Casoria ma sono di San Pietro a Patierno, so cos’è la strada. Ho cantato a Scampia quando ancora non veniva raffigurata semplicemente in Gomorra. So cosa rappresenti non il calcio ma il Napoli per la gente: è un momento di euforia assoluta. Adesso sono trent’anni che non si vince lo scudetto e forse è arrivata l’ora: ci sono generazioni che l’hanno solo potuto assaporare su youtube o attraverso i propri padri. Il calcio di Sarri è uno spettacolo e bisogna crederci: non so se succede, ma se succede».

 

Poi rivela un lieto retroscena: «Ho scritto un nuovo inno e l’ha sentito anche De Laurentiis. Io Aurelio l’ho conosciuto come produttore, e mi ha fatto guadagnare; e ora da presidente, mi sta deliziando. Ha fiuto, intuito: prima sapeva fare i film, ora ha dimostrato di aver imparato il calcio. E’ uno di carattere, diciamo così; è uno che si piace. Ma ha tratti di genialità. Ha costruito un Napoli che può far riscoprire alla gente cosa sia la gioia. Jamm, guagliù».

Di Natale: “Ecco cosa dissi a Insigne. Scudetto? Juventus favorita, ma il Napoli è fortissimo”

L’ex attaccante dell’ Udinese e della Nazionale Italiana, Antonio Di Natale, ha rilasciato una lunga intervista all’ edizione odierna del quotidiano La Gazzetta dello Sport, eccone un estratto sul campionato e su Lorenzo Insigne.

 

C’è qualcuno che può arrivare ad essere un Totti, un Di Natale, un Del Piero, un Baggio?

«Insigne. E’ bravissimo. Fa le giocate da top player e si è messo a segnare. Gli dissi un giorno a Udine che doveva segnare di più, lo fa».

 

Ma chi vince?

«La Juve è favorita. Ancora. Ma il Napoli ha ridotto il gap, non spreca più e Sarri è bravo. Mi avesse allenato lui avrei fatto sempre 20 gol. Mi sembra di rivedere la qualità che diede Guidolin, palla a terra e gioco di prima».

Mertens:”Ho legato in maniera speciale con tutto il popolo napoletano”

Dries Mertens, attaccante belga del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai colleghi di Repubblica alla vigilia del big match con la Roma. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:”Ho visto per la prima volta il Castel dell’Ovo quando venni a giocare qui con l’Utrecht in Europa League. Non riesco ad esprimere una preferenza. Mi piacciono Ischia e Capri, Pompei ed Ercolano. Ma ho anche mangiato ai Quartieri Spagnoli e sono stato benissimo. Mi dicevano di evitare certi posti. Non ho mai ascoltato nessuno. Io e mia moglie abbiamo visitato tutto. Il sole mi conquista ogni giorno. Ho lasciato la nazionale mercoledì sera e a Bruxelles faceva freddo, torno qua e vengo abbracciato dal caldo. L’affetto della gente. Adesso è facile perché mi riconoscono tutti, ma io ricordo la disponibilità quando sono arrivato. Erano pronti ad aiutarmi”. “Casa mia è un albergo. Ci vengono a trovare tante persone. Vi racconto un aneddoto. Un’amica di Kat ha un’agenzia di viaggio e ha sempre proposto località come Ibiza o Mykonos. Da quando è venuta qui, ha inserito tra i suoi itinerari pure Napoli. Il turismo dal Belgio è pure aumentato e credo sia merito nostro”. “Vorrei proprio conoscere i giocatori che hanno rifiutato di venire a giocare a Napoli. Chi considera pericolosa questa città, non la conosce. Semplicemente non ci è mai venuto. Peggio per lui, allora: non saprà mai tutto quello che s’è perso”. La genesi di Ciro: “E’ nato tutto per uno scherzo di un mio amico. In realtà all’inizio ero diventato Ciro Martinez: il nome che il gestore del bowling scriveva sul display per i punteggi, nel tentativo di non farmi riconoscere. Poi ovviamente mi hanno scoperto lo stesso. E ora sono Ciro Mertens”. Il rapporto coi napoletani: “Non ho figli e dunque passo meno tempo in casa, rispetto ai miei compagni. Forse è per questo che ho legato in maniera speciale con la gente di Napoli. Mi piace quando entro in una pizzeria e vedo sulla parete la mia foto. Con la città ho un rapporto diretto, in Belgio non ero abituato a un calore del genere”. Sulla Juve: “Può permettersi di investire tanto sul mercato”. Gioco spettacolare: “Il gioco di Sarri mi permette di segnare tanto. Per vincere lo scudetto, giocherei pure male, ma noi facciamo poca strada così. Non dobbiamo snaturarci”. Si aspettava di diventare così forte in questo nuovo ruolo? «Sono cresciuto innanzitutto grazie alla continuità, che partendo spesso dalla panchina prima non avevo. Ma è grande merito anche del calcio di Sarri, che sembra fatto su misura per me. Amo giocare con il pallone rasoterra e le triangolazione veloci: i punti forti e distintivi del Napoli. E poi mi trovo benissimo con Lorenzo Insigne, con cui non devo più lottare per un posto. Parliamo lo stesso linguaggio tecnico e siamo migliorati insieme. Spero tanto che l’Italia si qualifichi per il Mondiale. Per lui e maga- ri anche per Jorginho» Lei ce l’ha già fatta, con il Belgio. «Sì, ma la Russia è lontana. Prima ho tanti obiettivi da raggiungere con il Napoli, sogni da realizzare». Il primo lo ha già centrato: la nomination per il Pallone d’oro. «Inaspettata, anche se per quello che ho fatto nella scorsa stagione sento di meritarla. Ma è lo stesso una sensazione speciale essere tra i 30 giocatori migliori d’Europa». Ed essere primi in classifica con il Napoli com’è, Mertens? «Non una sorpresa: quest’anno siamo partiti per provare a vincere lo scudetto, anche se le avversarie sono tante e soprattutto la Juventus resta sempre la favorita: per la mentalità e la qualità del suo organico». Qual è il gap più difficile da colmare? «Come mentalità ci siamo avvicinati, con il nostro gioco dobbiamo ora provare a limare la differenza complessiva di talento che c’è tra noi e i bianconeri ». Roma, City e Inter in sette giorni: è già il momento della resa dei conti? «Saranno tre partite importanti, per il campionato e anche per la Champions: un altro obiettivo a cui teniamo molto. Ma in ogni gara ci sono tre punti in palio e gli scudetti si vincono pure battendo Verona e Benevento ». Vox populi: il Napoli o vince quest’anno o mai più, lo pensa anche lei? «No, ma penso che dal primo scudetto del Napoli sono passati 30 anni e stiamo per fare cifra tonda…». Dries Mertens, stesse iniziali di Diego Maradona… «Lui ha fatto la storia azzurra e imitarlo è il sogno di tutti noi: non solo il mio. Ci proveremo fino alla fine. Vincere qui sarebbe tutta un’altra cosa: Napoli è speciale».

Allan: “Solo il Manchester City gioca come noi. Nazionale? Sarei felice se arrivasse la chiamata”

Allan Marques Loureiro ha rilasciato un’intervista per l’edizione odierna del Corriere dello Sport, ecco un estratto delle sue dichiarazioni «Il ruolo lo interpreto a modo mio: tanta lealtà, con animosità ma senza dosi di perfidia: conti i miei cartellini gialli ed anche quelli rossi in carriera». Ha convinto Sarri nelle gerarchie: ora gioca più di un anno fa. «Ma è una questione di condizione, va in campo chi sta meglio, chi dà maggiori garanzie. Io so che dietro le sue scelte c’è solo l’interesse collettivo, quindi quello del Napoli». Un giudizio su Sarri. «Con Guardiola è tra i più bravi al mondo, dico di più: tra i primi cinque allenatori in circolazione». Cerca di ingraziarselo. «Il Napoli è uno spettacolo ed il merito è suo: come giochiamo noi, soltanto il Manchester City. Sono un consumatore di calcio, guardo tutto quello che c’è in tv e non ho trovato altro. Poi può darsi mi sbagli e che sia di parte, ma noi e il City siamo il divertimento». Vi vedrete tra quattro giorni. «Ma prima c’è la Roma». Lei ha spirito giornalistico. «Questa è una partita che non può consentire distrazioni, agli inglesi penseremo dopo. L’Olimpico aiuterà a capire un paio di cose e chi vincerà uscirà dallo stadio con maggior consapevolezza delle proprie forze». Con la Juve spettatrice interessata. «Chi vince lo scudetto per sei anni di seguito è favorito. Lo sono ancora loro. Ma noi ci siamo avvicinati. E anche la Roma». Parla come Sarri: vuoi vedere che anche sulle grandi protagoniste del campionato avete idee che coincidono. «Il Milan ha speso tanto: dunque rientra tra le favorite. E anche l’Inter ha investito. Noi siamo gli stessi dell’anno scorso, che vuol dire altro: per esempio che c’è la fiducia cieca in questi uomini ed in questo progetto. E noi siamo grati per questa stima. Però la Juve ha il proprio curriculum che parla per sé». Lei è un fuoriclasse di diplomazia. «Sono da sei anni in Italia, ho imparato discretamente l’italiano e anche il calcio. Qui a Napoli mi sento a casa mia, ma Udine mi ha aiutato ad esplorare questo Paese meraviglioso». La prima, ma non si dice, lo scudetto. «Non sono scaramantico ma realista. Siamo all’ottava di campionato, c’è tutto ancora da giocare. A marzo si vedrà dove siamo arrivati e dove potremo arrivare». La seconda, e si può dire, è il Mondiale. «Il Napoli mi ha trascinato nell’elite del calcio, ho grande visibilità e sono cresciuto. Rispetto le scelte del Ct ma penso di aver raggiunto un livello tale che posso avere la legittima aspirazione della convocazione. E forse la merito anche». Lei non scherza, va dritto al cuore. «Tite ha cambiato il Brasile, i risultati sono stati straordinari, la qualificazione è avvenuta attraverso partite gustosissime. Spero di riuscire a convincerlo». Quel Mertens lì…. «E’ un fuoriclasse, ma in campo e fuori. Scherziamo tanto, ragazzo eccezionale. E poi quando ti punta… Io in giro mica ne vedo poi tanti bravi come lui….!».

Indice globale fame 2017: da Bergamo riparte la sfida di Expo.

0
 Fame zero per tutti. In occasione della settimana dell’agricoltura, il sottosegretario Maria Elena Boschi e il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina saranno al lancio internazionale dell’indice globale della fame 2017 che si terrà alle 11, presso il Teatro Donizetti di Bergamo. L’indice, presentato da Cesvi, è uno strumento statistico per misurare la fame e la malnutrizione nel mondo.

Oggi, Venerdì 13 ottobre alle ore 11, presso il Teatro Donizetti di Bergamo, CESVI e i partner di Alliance2015 presentano l’Indice Globale della Fame 2017, uno strumento statistico sviluppato e adottato dall’International Food Policy Research Institute per misurare la fame e la malnutrizione nel mondo, causate in gran parte da gravi disuguaglianze, e individuare azioni concrete per combatterle.

All’evento, moderato da Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo e Direttore ISPI, interverrannoanche il Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina, la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, il Commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan, il CEO di Cesvi Onlus Daniela Bernacchi e il presidente di Alliance2015 Dminic MacSorley.

Tra le diverse questioni che saranno affrontate: quali gruppi sociali sono più a rischio fame e malnutrizione, quali strategie sono realistiche ed efficaci per combattere le disuguaglianze e la fame, se è possibile raggiungere l’Obiettivo Fame Zero entro il 2030 con gli attuali livelli di disuguaglianza.

Potete partecipare anche voi se interessati iscrivendovi tramite il sito di Bergamo Scienza.
La presentazione dell’Indice Globale della Fame 2017 si inserisce nell’ambito della 
Settimana dell’Agricultura organizzata in occasione della Ministeriale Agricoltura, il vertice del G7 sulle politiche agricole e alimentari che si terrà a Bergamo il prossimo 14-15 ottobre. Sarà un’importante occasione per affrontare le tematiche sempre più attuali legate ad agricoltura e alimentazione e trovare il modo per produrre meglio e sprecare meno, garantendo una maggiore sostenibilità per il futuro dell’agricoltura globale. 

I ministri dei sette Grandi discutono di innovazione e lotta allo spreco

Il diritto al cibo per tutti, ovvero fame zero. È il traguardo del cammino che è iniziato con il G7 Agricoltura a Bergamo e che si declina poi in una serie di temi cruciali come quello della sicurezza alimentare, delle produzioni biologiche, delle azioni (tecniche e commerciali) da intraprendere e che riguardano l’innvazione, la ricerca, la promozione e valorizzazione delle filiere e dei prodotti di qualità certificata, lo sviluppo sostenibile.

Un percorso certamente ambizioso che Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole e “padrone di casa” a Bergamo, ha sintetizzato spiegando: «A due anni da Expo Milano ospitiamo il G7 dell’Agricoltura. Un momento internazionale di grande rilievo in cui avremo modo di confrontarci sulle azioni e sulle responsabilità da esercitare in campo agricolo e alimentare per produrre meglio sprecando meno, per garantire livelli di sostenibilità maggiori al futuro dell’agricoltura globale».

In gioco, l’alimentazione di miliardi di persone.Confronto a tutto campo, quindi, su un tema che conta molto in termini economici ma anche tanto dal punto di vista sociale e ambientale. Con un’attenzione particolare, come è già accaduto per gli altri G7, dedicata ai giovani. A fronteggiarsi, oltre ai ministri dei sette Grandi, anche la Commissaria all’agricoltura e all’economia rurale dell’Unione Africana, Josefa Sacko, il Commissario Ue Phil Hogan, il fondatore di Slow Food Carlin Petrini e i rappresentanti dell’associazione One Campaign fondata dal leader degli U2, Bono Vox. Sono poi in campo esperienze di rilievo, dalla Fao all’Ocse, Ifad e World Food Programme, dall’Università degli Studi di Bergamo al Cesvi.

Ieri, quindi, si è iniziato con un dibattito sul tema del cibo sul web e sulla tutela dei consumatori, oggi si proseguirà con il “G7 delle Indicazioni Geografiche”: un confronto fra le maggiori organizzazioni dei produttori delle IG dei settori Food, Wine and Spirits dei Paesi aderenti al G7 e di altre nazioni con l’obiettivo di arrivare ad un documento strategico sul riconoscimento delle specificità alimentari. Da oggi a venerdì, poi, il dibattito si allargherà all’innovazione della filiera agroalimentare ma anche al ruolo dei giovani nel sistema agroalimentare. Temi complessi che Martina ha raccolto sotto il termine di Agrogeneration e che comprendono anche il ruolo e soprattutto il futuro delle nuove tecnologie per avvicinarsi al traguardo finale del diritto al cibo per tutti. Senza dimenticare il significato e l’importanza dell’agricoltura biologica che ormai coinvolge oltre due milioni di operatori in 164 Paesi che partecipano alla produzione di alimenti impiegando risorse locali, riducendo la dipendenza da fattori di produzione esterni e aumentando la propria resilienza nonostante i cambiamenti climatici. Anche in questo caso, si cercherò di arrivare ad una dichiarazione comune (Carta del biologico di Bergamo) che dia rilievo a questa forma di coltivazione vista come strumento di trasformazione dei sistemi agricoli mondiali.

Ispionline – Avvenire/Andrea Zaghi

Minniti: vietata la manifestazione della marcia su Roma di Forza Nuova

0

Minniti ha già dato indicazioni al questore di Roma: no all’autorizzazione della manifestazione di Forza Nuova

Il ministro dell’Interno, Marco Minniti: “Con le motivazioni da me già espresse in Parlamento nella seduta del 20 settembre:

Una “marcia su Roma” sarebbe in contrasto con la legge

La manifestazione annunciata da Forza Nuova, per il 28 ottobre a Roma, «richiama in modo palese la nascita del regime fascista e la marcia su Roma», ha osservato il ministro dell’Interno. «È evidente – ha aggiunto – che una manifestazione così si porrebbe in chiaro contrasto con l’ordinamento giuridico che prevede in materia alcuni fondamentali presidi di legalità: dalla cosiddetta legge Scelba, che vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista, alla cosiddetta legge Mancino». Qualora la manifestazione dovesse essere convocata, le autorità provinciali di pubblica sicurezza effettueranno le valutazioni necessarie tenendone conto.
Tuttavia a oggi, ha riferito Minniti, l’avviso della manifestazione, che deve essere presentato formalmente dai promotori almeno tre giorni prima, non è ancora arrivato.

ho già dato indicazioni al Questore di Roma di non concedere l’autorizzazione per la manifestazione promossa da Forza Nuova a Roma il prossimo 28 ottobre”.