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Il furto della Panda rossa: un incubo durato 61 giorni con il lieto fine

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Una brutta avventura per la Panda rossa di Biagio, rubata in pieno giorno e ritrovata dopo 61 giorni a oltre 50 chilometri di distanza.

Era la metà di maggio del 2013 quando il mio allora collega Biagio mi chiese di aiutarlo nella ricerca di una piccola utilitaria. L’automobilina gli avrebbe permesso ogni giorno di percorrere il breve tragitto che separa la sua casa dalla stazione per poi recarsi a lavoro con la metropolitana.

Il suo appello non finì nel nulla perché nel giro di pochi giorni, tramite la mia rete di conoscenze in ambito automotive, gli trovai una bellissima Panda rossa. Anno di immatricolazione 1990, modello 750, versione Young, motore asta e bilancieri 769 cc, non della famiglia fire, la Panda rossa incarnava il sogno diventato realtà. Un pezzo di storia su 4 ruote.

Andammo a visionarla assieme a Parabiago martedì 11 giugno 2013 e, dopo i controlli canonici, decidemmo che la Panda rossa faceva al caso suo…ma direi nostro visto che mi sono da sempre considerato il proprietario “morale” di quell’auto.

Panda rossa: il primo incontro
Panda rossa: il primo incontro

Il tempo di sbrigare le pratiche per l’assicurazione, e fu così che martedì 18 giugno 2013, proprio nel giorno del mio compleanno, mi offrii io stesso per ritirarla e la portai nel mio box in quanto Biagio si trovava fuori Milano per lavoro.

Panda rossa: il ritiro
Panda rossa: il ritiro

Io dico sempre che alcune auto riescono a parlarmi. E la Panda rossa mi parlò, dimostrandosi affidabile e, nonostante qualche imperfezione estetica, è sembrata da subito propensa a collaborare per rendere facile la sostituzione dei componenti un po’ logori. Con l’occasione fu dotata anche di impianto stereo e di copricerchi grazie all’opera di un altro mio amico, Alex.

Alex, come è più di me, è mosso da una grande passione per i ferri vecchi e fa di tutto per farli tornare al proprio originario splendore.

La Panda rossa era finalmente pronta e così, giovedì 27 giugno 2013, alle ore 18.41, lasciò il mio box per essere affidata nelle mani del suo proprietario ‘ufficiale’.

Da allora, Biagio mi aggiorna sulla Panda rossa con regolarità finché, venerdì 8 settembre 2017, alle ore 19.06, ricevo da lui un messaggio inquietante in cui mi informava che era un giorno triste in quanto la Panda rossa non si trovava più. Appresi tristemente che era stata rubata nel parcheggio della metropolitana di Cologno Nord e non c’erano telecamere che avrebbero potuto rendere facile il ritrovamento.

Panda rossa: post su facebook
Panda rossa: post su facebook

Un duro colpo che ci ha buttato nello sconforto.

Da quel momento è immediatamente iniziata un’azione mediatica per diffondere, tramite i tanti gruppi dedicati alle auto sui social, la notizia dell’avvenuto furto. Sgomenta tutta la comunità di facebook. Soprattutto i Pandisti, di tutta Italia, hanno inviato messaggi di cordoglio e di incoraggiamento.

Dentro di me sapevo che la Panda rossa da qualche parte c’era. Tuttavia il passare dei giorni, senza buon esito per le ricerche, ci scoraggiava molto.

Il 3 novembre ricevetti il secondo triste messaggio: Biagio, rassegnato, mi chiedeva di aiutarlo a trovargli un’altra Panda. Me ne segnalò due, una bianca e una blu, davvero brutte.

E intanto su facebook tutti continuavano a cercare la Panda rossa finché, mercoledì 8 novembre 2017 alle ore 10.47, ho ricevuto un messaggio:

“Sei il primo a cui lo devo dire: sappi che sei il PRIMO. Hanno ritrovato la Panda a Sant’Angelo Lodigiano, (Emoticon festose). Dio esiste. Non puoi capire quanto sono contento”.

E fu così che la Panda rossa, grazie alle segnalazione di alcuni utenti di facebook e la polizia locale di Sant’Angelo Lodigiano, dopo 61 giorni nella terra degli scomparsi, è riuscita a ritrovare la dignità che le spetta e ha potuto riconciliarsi con le persone che l’hanno cercata, comprata, usata e amata.

Si trovava nel parcheggio dell’Ospedale. Trasportata con carro-attrezzi in una carrozzeria della zona, il giorno dopo, dalle 7.25, Biagio mi ha fatto la telecronaca del recupero tramite WhatsApp, compreso i primi passi con il vigile incaricato di portarlo fino all’auto, finché alle 8.36 mi giunsero le prime foto dell’auto che si presentava in buono stato.

Ritrovamento: il vigile
Ritrovamento: il vigile

 

Dopo il ritrovamento: primo impatto
Dopo il ritrovamento: primo impatto

Giubilo in ogni dove su facebook per la Panda rossa che era pronta per tornare a casa. Segno che il lieto fine esiste non solo nelle fiabe ma anche nella realtà.

Pronta per essere portata a casa
Pronta per essere portata a casa
Pronta per essere portata a casa
Pronta per essere portata a casa

Ed ora la Panda rossa è dotata di doppio antifurto così che possa rimanere con i legittimi proprietari da oggi all’eternità.

Panda rossa
Panda rossa

 

Il ritorno della Panda rossa
Il ritorno della Panda rossa

Juve Stabia-Casertana arbitra Nicolò Cipriani di Empoli

Dal Catania alla Casertana, ancora una terna arbitrale toscana per la gara in casa della Juve Stabia

Nicolò CIPRIANI della sezione di Empoli è l’arbitro designato per la direzione di gara tra Juve Stabia e Casertana valevole per la diciassettesima giornata d’andata del campionato di serie C girone C che si disputerà a Castellammare domenica 3 dicembre alle ore 20 e 30 allo stadio “Romeo Menti”.

Cipriani, nato ad Empoli in provincia di Firenze il 15 agosto 1985, è al suo terzo campionato in Serie C, non vanta alcun precedente con la Juve Stabia, mentre ha diretto la Casertana nella corrente stagione calcistica e in quella precedente.

L’assistente numero uno sarà Davide MEOCCI della sezione di Siena;

l’assistente numero due Dario GARZELLI della sezione di Livorno.

Giovanni MATRONE

Si autorizza l’uso dei contenuti ai fini di cronaca, a condizione di citare ViViCentro come fonte in riferimento alla legge n° 633/1941 sul diritto d’autore italiano.

 

Da Grazie dei Fiori ad Occidentali’s Karma, l’Italia che guarda Sanremo

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L’Italia è cambiata: ce lo dice Gabbani a Sanremo.

Quest’anno la vittoria di Francesco Gabbani al Festival di Sanremo ha destato non poco scalpore: ha vinto un pezzo fuori dal normale, che ancora oggi è oggetto di molte riflessioni e spunti per analisi sociologiche interessanti: se nel 1951 vinceva una canzone come Grazie dei Fiori ed oggi nel 2017 vince Francesco Gabbani con un pezzo intitolato “Occidentali’s karma” cos’è cambiato? Da sempre, la pittura e le arti visive in genere, sono il prodotto della società nella quale sono inserite; ne consegue una domanda lecita: è cambiato il Festival o la società che guarda Sanremo? Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare una serie di riflessioni importanti e considerare quella fetta d’Italia che si appresta ogni anno a guardare la kermesse artistica nazionale più patinata e ambita nel nostro paese: Sanremo. L’età media che attende nella prima decade di febbraio che si accendano le luci dell’Ariston è circoscritta in un intorno anagrafico dai 15-60 anni . Qual è la musica che ascolta questa fetta d’Italia? Qui scatta un’altra importante riflessione: la produzione dell’industria discografica e il rapporto tra il prodotto musicale ed il fruitore. Oggi, a differenza degli anni 60 dove la qualità sopperiva – almeno in parte l’indice della quantità e quindi delle vendite- ciò che viene lanciato sul mercato è quello che io definisco il “contenitore del commerciale“, riferendomi alla canzone basata su testi dai versi banali o no-sense e musiche orecchiabili. La canzone che vende è quella che fa divertire. Oggi un brano come “Dolcenera” annoierebbe un 16enne, ma commuoverebbe un 50enne che ricorderebbe con nostalgia il maestro Fabrizio De André. Questo perché? Molo semplice: è cambiato il goût, perché sono cambiati i giornali, la storia, la politica ed i costumi e come succedeva subito dopo la Rivoluzione in Francia, un fitto senso d’inquietudine e malinconia ci ha inghiottiti. Oggi ciò che più porta all’evasione è ciò che più vende! Da questa riflessione, operata da me medesima è nato lo spunto per una considerazione evoluzionistica della musica sanremese: gli anni 50 sono quelli del boom economico e sociale e la spensieratezza regna da sovrana, non a caso a Sanremo le canzoni con “papaveri e papere, ma anche casette, amore e sole” fanno successo e vincono! Gli anni 60 sono quelli delle tensioni sociopolitiche, degli scioperi e dello spostamento dell’interesse dalla campagna al settore industriale dMoella città: arriva non a caso all’Ariston Celentano con pezzi del calibro di Chi non lavora non fa l’amore o Il ragazzo della Via Gluck , sconvolgendo la platea sanremese con un look ed un sound totalmente diverso. Sempre non a caso Luigi Tenco viene trovato morto nella stanza d’albergo dell’Hotel Savoy di Sanremo, proprio giustificando il gesto come atto di PROTESTA. Gli anni 70 si tingono di fiori, colori, passioni e canzoni di spensieratezza: quelli della rivoluzione hippies, che investe sull’immagine ma anche su nuove filosofie esistenzialistiche che giustificano anche l’uso di sostanze stupefacenti, alla maniera dei poeti maledetti: la controriforma musicale italiana è legittimata al Piper da personaggi del calibro di Patty Pravo e a Sanremo da personaggi come Nada, più sentenziosa, ma dai toni musicali spregiudicati rispetto alla canonica tradizione melodica. E cosa dire degli anni d’oro? così definiti da Pezzali gli anni 80! Sono gli anni delle rivoluzioni tecnologiche, dei nuovi miti come la già pop- star Madonna e le Spice Girls. Proprio parlando di rivoluzioni, ecco approdare a Sanremo la voglia di cambiamento e di rinnovamento: fuori l’Ariston erano gli anni di Drive in, dei quiz di Mike Bongiorno, dei giochi a premi per tutte le fasce di età. Ecco poi i programmi sportivi, quelli per ragazzi, i grandi sceneggiati e i programmi di attualità, ma anche Goldrake i super robot ed i cartoni sportivi. Queste novità influenzano anche la musica, volta al cambiamento: è l’esordio di nuovi volti come Eros Ramazzotti. Negli anni 90 invece sembrerà calare un velo di nostalgia, saranno “gli anni della Restaurazione“, quella che va dai Pooh , passando per la Oxa e Leali approdando anche a Ron. Pochi saranno i nuovi volti: meteore della notte, come i Jalisse vincitori nel 1997. Questo breve viaggio nella storia di Sanremo ci ha dato modo di dimostrare che ogni epoca ha avuto le sue rispondenze: ad ogni voglia di cambiamento corrisponde una revolution e ad ogni voglia di ritorno al passato corrisponde una canzone “della rimembranza“. Ne consegue che Gabbani non è stato altro che il prodotto di un’Italia che ha voglia, oggi nei 2000, com’è accaduto molte volte nel corso dei tempi, di rinnovare il proprio repertorio, direttamente proporzionale all’esigenza di rinnovarsi dalle strutture socio-politiche ed ideologiche. La grandezza di Occidentali’s karma sta nel far confluire all’interno di una musica orecchiabile un testo importante, antropologicamente pesante che si diffonde tra la massa, quella dell’Italia che guarda Sanremo!

a cura di Annalibera Di Martino

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Salerno – Incidente stradale, sette feriti

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Salerno – Incidente stradale, sette feriti

Sfiorata una tragedia a Salerno. In via San Leonardo a causa della pioggia e del manto stradale scivoloso, un auto ha terminato la propria corsa contro una pensilina dell’autobus. Coinvolti nell’incidente sette vittime che non hanno riportato ferite gravi, che sono condottii negli ospedali di San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona

Castellammare, smaltiva illegalmente liquami: denunciato impreditore stabiese

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Smaltiva illegalmente liquami: denunciato impreditore stabiese

Spurgava le fogne condominiali a Castellammare di Stabia e smaltiva illegalmente i liquami. La Guardia di Finanza ha arrestato un impreditore stabiese di 50 anni, che amministrava la ditta nella periferia nord della città.

Le Fiamme Gialle dopo un’attività investigativa hanno sorpreso, nella giornata di ieri, un dipendente dell’azienda intento a sversare illegalmente i liquami all’interno di una vasca presente all’interno di un capannone della ditta. In quell’istante i militari hanno fatto irruzione che hanno provveduto a multare l’impresa e hanno posto i sigilli alla struttura. Il titolare è stato denunciato e dovrà rispondere dei reati ambientali commessi.  Al termine del blitz sono stati sequestati oltre 30 tonnellate di liquami.

Napoli, recuperati 11 preziosi orologi rubati: 2 denunce

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Sequestrati anche 29mila euro in contanti oltre ai preziosi orologi

Napoli – Due persone denunciate per ricettazione e 11 preziosi orologi, provento di furti e rapine, recuperati. E’ il bilancio di un’attività investigativa avviata dagli agenti del commissariato San Ferdinando, a Napoli, dopo quanto avvenuto la scorsa domenica all’ex leader di Confindustria, Antonio Amato, al quale è stato rubato un prezioso Rolex del valore di 25mila euro mentre era in auto al corso Vittorio Emanuele. I due, un 38enne e un 40enne, sono stati fermati dalla polizia nella zona di borgo Sant’Antonio Abate mentre effettuavano la compravendita degli orologi: C.F custodiva tre Rolex, mentre A.G. era in possesso di 16mila euro, in banconote di vario taglio. Denaro che sarebbe servito per l’acquisto dei preziosi. Nel corso di una perquisizione a casa di C.F., i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato altri otto orologi di valore: tre Rolex, tre Tudor, un Audemars Piquet, due Bulgari e circa 13mila euro in contanti. Le foto degli orologi saranno inserite nella sezione oggetti rubati sul sito della polizia di Stato della Questura di Napoli. I cittadini rapinati che riconoscessero come loro gli orologi sequestrati potranno rivolgersi con la denuncia al commissariato San Ferdinando.

Parmacotto permette restauro affreschi Vestibolo superiore di San Gennaro

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Alla Sanità accordo per restauro affreschi Vestibolo superiore catacombe di San Gennaro, antiche aree cimiteriali sotterranee risalenti al II-III secolo e rappresentano il più importante monumento del Cristianesimo a Napoli.

Napoli  – Uno dei brand più noti nel settore alimentare italiano in campo per sostenere un gruppo di ragazzi della Sanità, quartiere difficile di Napoli che gestisce un sito paleocristiano, trasformandolo nel terzo monumento più apprezzato d’Italia dai turisti.

Dall’incontro tra Parmacotto e la Paranza delle Catacombe di San Gennaro nasce il progetto di restauro conservativo del Vestibolo Superiore delle catacombe più importanti del Mezzogiorno d’Italia. Proprio alle grandi basiliche sotterranee di Napoli, che da Capodimonte scendono fino al Rione Sanità, ha guardato l’azienda emiliana conosciuta nel mondo per i suoi prodotti alimentari.

Una collaborazione concretizzata con la firma di un protocollo che renderà possibile la “rinascita” degli affreschi dell’ingresso del sito, l’ambiente più antico del livello superiore della catacomba. Tornerà allo splendore una cappella gentilizia realizzata probabilmente agli inizi del III secolo in stile pompeiano, per la tipica partitura dei soffitti, semplice e lineare, e per l’uso dei colori (rosso porpora, giallo ocra, azzurro), e che conserva le pitture cristiane più antiche del Sud: decorazioni floreali, frutti e simboli sia pagani che cristiani.

sud-cronaca

Napoli, continua la ricognizione sulle problematiche territoriali del Welfare

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Napoli, continua la ricognizione sulle problematiche territoriali del Welfare

La commissione presieduta da Maria Caniglia ha incontrato oggi, insieme all’assessora Roberta Gaeta, le Municipalità Quarta, Quinta, Sesta e Settima (è del 22 novembre l’incontro con la Terza e l’Ottava) per proseguire la ricognizione sulle problematiche territoriali del Welfare.

La ricognizione con assessori e consiglieri delle Municipalità sulle concrete difficoltà nell’ambito dei servizi di Welfare, ha introdotto la presidente della commissione consiliare Caniglia, offre l’opportunità di un confronto diretto con l’assessora Gaeta, la quale ha apprezzato anche oggi la possibilità offerta dalla commissione di condividere  una visione di insieme delle situazioni, al di là delle emergenze che di volta in volta si presentano. La dimensione trasversale del Welfare, che ha tante implicazioni con altri settori amministrativi, uno per tutti quello della sicurezza urbana, richiederà anche, così ha concluso la presidente Caniglia, nuove riunioni congiunte con le commissioni consiliari competenti sui vari aspetti.

La ricognizione è iniziata oggi con l’assessora della Quinta Municipalità Valentina Barberio: Vomero ed Arenella, quartieri medio borghesi nei quali il disagio e la povertà si manifestano in modalità più nascoste, hanno comunque alcune sofferenze; dal punto di vista organizzativo, la maggiore difficoltà è la mancanza di personale (con solo due impiegati e senza dirigente amministrativo, mentre è andata in pensione la responsabile del centro sociale del Vomero); anche la mancanza strutture per l’aggregazione sociale costituisce un problema, e la Municipalità auspica che la struttura di via Perrotti, di prossima apertura, possa diventare un punto di riferimento anche per gli anziani.

Diversa la situazione sociale della Settima Municipalità, esposta da Giuseppina Salomone presidente della commissione Welfare: una utenza sociale molto vasta, con un alto tasso anche di povertà culturale; carenza di personale, anche qui, con gli uffici assediati dai molti utenti che devono accedere a sussidi, e c’è preoccupazione su come far fronte alle domande per il Reddito di Inclusione Sociale; la carenza di personale riguarda anche i centri sociali e le biblioteche, mentre, in generale, si sente la necessità di stabilizzazione dei progetti e di un coordinamento centrale dei servizi sociali municipali.

Per la Sesta Municipalità, per la quale era presente il vicepresidente Gianluca Maglione, è stata segnalata la mancanza di personale (dirigente e funzionari) ed auspicata una rapida ripresa dell’assistenza agli anziani.

La Quarta Municipalità, rappresentata dall’assessore municipale Giovanni Parisi, è stata al centro della maggior parte della discussione per le molte problematiche che qui si concentrano, da quelle ambientali a quelle legate alla presenza di una forte popolazione immigrata; segnalata la difficoltà legata all’abolizione dei voucher per l’assistenza domiciliare che consentivano agli utenti di scegliere gli assistenti e la mancanza di sedi e strutture, con la richiesta di cambiare i regolamenti per i PAC consentendo l’utilizzo di strutture dei comuni limitrofi; anche l’ex ospedale della Pace, che era stato individuato quale sede per il progetto animato dalla cooperativa Dedalus sul problema della tratta, sarà presto sottratto all’utilizzo per l’avvio dell’intervento sul Centro storico sito Unesco.,

Soprattutto sulla gravità dei problemi che attanagliano la Quarta Municipalità si sono soffermati i consiglieri intervenuti: per David Lebro (La Città) è frutto di una scelta politica il fatto che non siano state distribuite tra le 10 Municipalità le emergenze sociali che sono state concentrate su un unico territorio, oggettivamente discriminato; ciò a partire dall’immigrazione: si è sottovalutata la trasformazione che soprattutto l’area intorno alla stazione centrale ha subito con il mercato degli affitti, quasi completamente deviato verso centri di accoglienza straordinari negli alberghi, con numeri incredibili e rilevanti; il degrado urbano, i dormitori a cielo aperto dei clochard, i mercati abusivi completano il quadro di un forte disagio che si manifesta con tensioni sociali nonostante Napoli sia sempre stata una città accogliente e non razziata; inoltre, per scelte sbagliate, come la sottrazione di risorse e strumenti alle Municipalità, si sta distruggendo l’intero impianto delle politiche sociali sui territori. Anche il consigliere Vincenzo Moretto (Prima Napoli) ha insistito sulle condizioni di quartieri che, pur essendo centrali, condividono con le periferie limitrofe le più gravi emergenze, di ordine pubblico, di igiene, di illegalità, particolarmente grave il problema della prostituzione; tutte questioni non di competenza esclusiva dell’amministrazione comunale, ma su cui quest’ultima dovrebbe più incisivamente intervenire per sollecitare le autorità competenti alla vigilanza

L’assessora Roberta Gaeta ha risposto alle questioni sollevate dai rappresentanti delle Municipalità, sottolineando particolarmente che la maggior parte dei servizi, quelli per esempio rivolti a infanzia, adolescenza, famiglie, sono ora stabilmente organizzati, mentre le esigenze di coordinamento avanzate troveranno presto una risposta nella fase di avvio della concertazione del nuovo Piano Sociale di Zona; per far fronte all’avvio dell’importante misura del REI, il reddito di inserimento, che costituisce il primo intervento multidisciplinare e universalistico sul welfare, presto sarà dato avvio al bando per la selezione, a tempo determinato, delle professionalità che affiancherà il personale dei centri sociali per gestire la misura. Da circa due anni, infine, l’amministrazione ha iniziato un percorso con la Prefettura per limitare il concentrarsi di CAS, centri di accoglienza straordinari per gli immigrati, negli alberghi della Quarta Municipalità.

Baby gang di Pompei: ragazzo massacrato

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Massacrato nel centro storico di Pompei da una baby gang.

E’ successo di nuovo a Pompei, un 22enne di Ercolano è stato massacrato dalla baby gang durante il sabato sera. Gli aggressori sono quattro ragazzi, tra cui uno di Torre Annunziata e uno di Trecase.La notizia è arrivata ai giornali dopo il post della cugina della vittima che mostra il ragazzo ancora segnato dalle percosse. I carabinieri di Pompei si stanno occupando del caso, mentre il sindaco si sta mobilitando per organizzare un tavolo di discussione e prendere delle misure cautelari per i diversi fenomeni di bullismo che si sono susseguiti nei giorni scorsi.

Fonte: Metropolis

Faito, sospesi lavori di rifacimento del muro crollato

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Faito, sospesi lavori di rifacimento del muro crollato

Il mese di Agosto per Monte Faito fu una vera e propria tragedia. Molti incendi che a causa delle alte temperature e della prolungata siccità hanno distrutto completamente la vegetazione arborea ed arbustiva delle pendici con gravi effetti negativi anche sul suolo. Al momento sono in corso i lavori di rifacimento del muro lato mare di delimitazione della sede stradale, ma il sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore, ha ordinato al dott. Maurizio Bertolotto l’immediata sospensione dei lavori di rifacimento della muratura di delimitazione della sede stradale.

A cura di Salvatore Esposito

Bloccata sul treno della Circumvesuviana: studentessa protesta

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Cortocircuito la intrappola in treno: è subito polemica.

E’ successo oggi, una studentessa in partenza da Porta Nolana è rimasta bloccata insieme ad altre persone alla fermata di Pioppaino, intrappolata nel vagone a causa di un corto circuito. Impossibile aprire le porte a causa del malfunzionamento del suddetto treno. Tra i passeggeri, una donna incinta che ha accusato malessere a causa del disagio creato. Scatta la polemica per la scarsa manutenzione e la situazione di precarietà a cui sono sottoposte le persone ogni giorno, in qualsiasi momento dell’anno. Spunto di riflessione per le istituzioni che potrebbero intervenire per poter migliorare il servizio e soprattutto la sicurezza dei pendolari.

Fonte: positano news

Juve Stabia-Casertana: inizia la prevendita, prezzi e dove acquistare i biglietti

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Juve Stabia-Casertana: inizia la prevendita, prezzi e dove acquistare i biglietti
S.S. Juve Stabia, in occasione dell’incontro Juve Stabia-Casertana, ha adottato, ancora una volta, una netta riduzione del costo del tagliando per il settore Curva Sud, dando vita all’iniziativa #90MinutiConTe.

S.S. Juve Stabia rende noto che, a partire da domani, saranno disponibili in prevendita, fino alle ore 20,30 del 3 dicembre, i tagliandi di ingresso per assistere alla gara Juve Stabia-Casertana, in programma domenica 3 dicembre alle ore 20,30, e valevole per la 17a giornata del campionato di Serie C Girone C 2017/2018. In occasione di questa gara, resterà chiusa la Tribuna Varano (distinti).

Di seguito i prezzi dei tagliandi:

Curva Sud € 8 + € 2 in diritti di prevendita

Tribuna Quisisana (scoperta) € 18 + € 2 in diritti di prevendita

Tribuna Monte Faito (coperta) € 23 + € 2 in diritti di prevendita

Tribuna Roberto Fiore VIP € 68 + € 2 in diritti di prevendita

I tagliandi potranno essere acquistati esclusivamente presso i punti vendita abilitati che qui di seguito riepiloghiamo:

Bar Dolci Momenti – Via Cosenza

Bar Gialloblù – Viale Europa

Light Break – Corso Vittorio Emanuele

Centro Ricreativo Juve Stabia – Via Bonito

Scommesse Intralot – Viale Europa

Postal Office – Via Plinio il Vecchio

S.S. Juve Stabia

 

Dramma a Castellammare: muore davanti agli spettatori

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Tragedia nella sala consiliare di Palazzo Farnese in occasione della presentazione della rivista cultura & società.

Ciro Abbagnale, in occasione dell’evento di presentazione della rivista cultura e società, durante il suo discorso commemorativo per Pippo D’Angelo si accascia a terra e muore. La presentazione era prevista per le 18. Come si poteva apprendere dal sito “Eventi blu”, dedicato alla presentazione degli eventi in programma in tutta Italia, faceva riferimento a questo incontro così: la rivista, dedicata alla memoria del socio fondatore e studioso stabiese Giuseppe D’Angelo, verrà illustrata dal prof. Guido D’Agostino, presidente dell’Istituto Campano della storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea “Vera Lombardi”. A seguire, mentre Adele Tirelli ripercorrerà gli studi pubblicati da D’Angelo nella rivista, che compie quest’anno 34 anni di attività, Pierluigi Fiorenza traccerà un ricordo del compianto studioso che, attraverso i suoi studi, ha ripercorso e ricostruito con indagini di archivio e documentali, la storia di Castellammare di Stabia. Concluderà i lavori il sindaco di Castellammare di Stabia, Antonio Pannullo.La rivista, nata nel 1983 nell’ambito del Distretto scolastico, è diretta dal prof. Ciro Abagnale e ospita lavori di studiosi che abbiano come oggetto il territorio dell’antico ager stabianus. Dall’archeologia alla storia dell’arte, alla storia locale alle recensioni di testi a stampa, la rivista Cultura & Società si propone la più ampia divulgazione culturale sul territorio.Il numero in uscita è stato pubblicato con la compartecipazione della Città di Castellammare di Stabia e del Comitato per gli Scavi di Stabia fondato nel 1950. Ancora risulta incredibile ciò che sia accaduto.

Fonte: il gazzettino vesuviano

Vico Equense e Castellammare di Stabia vittime di furti e riti satanici nelle chiese

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Vico Equense e Castellammare di Stabia vittime di furti e riti satanici nelle chiese

Ipotesi di satanismo nelle città di Vico Equense e Castellammare di Stabia. Durante la notte dello scorso 25 Novembre, in una delle parrocchie di Vico Equense, sono stati rapiti 200 euro. Alcuni malfattori si sono introdotti nel luogo sacro distruggendo la telecamera di sorveglianza e mettendo fuori uso l’allarme. La cosa che fa più riflettere è che i malfattori non hanno rubato solo soldi ma anche un’ostia consacrata. Questo fa capire che non sono entrati non per i soldi ma per questioni sataniche. Ipotesi satanismo, quindi, che sarebbe stata sollevata anche a Castellammare di Stabia, dove poche ore dopo sono state sottratte delle ostie consacrate dalla Chiesa della Starza.

A cura di Salvatore Esposito

Maggio: “Contro la Juve non sarà una partita come le altre”

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Le parole di  Christian Maggio sulla super sfida Napoli-Juventus

Il difensore del Napoli Christian Maggio, tornato in prima squadra in seguito all’infortunio di Faouzi Ghoulam, parla della super sfida contro la Juventus che si giocherà venerdi al San Paolo: “Non e’ una partita come le altre, lo sento anche perchè sono a Napoli da 10 anni, dalla rifondazione, e capisco cosa significa lottare per il massimo traguardo. La Juve e’ un po’ in difficoltà, inutile negarlo, e noi siamo lanciati e determinati ma dobbiamo anche avere la consapevolezza che non abbiamo fatto niente. Quest’anno anche noi stiamo riuscendo a dominare la fase difensiva e capitalizziamo anche quando non siamo proprio ispiratissimi. Merito del gruppo che segue Sarri, allenatore che prepara le partite in maniera scientifica: un allenatore esigente ma con cui lavoriamo duramente ma divertendoci”

Fonte: Ansa

Il Clan dei Capitoni, il pentito Lo Russo teme per la sua famiglia

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Il clan dei Capitoni: una fenice che risorge dalle ceneri?

Nuove logiche sembrano stabilirsi all’interno dei clan Lo Russo, conosciuti come i Capitoni di Miao. Nel corso degli anni il clan denominato i capitoni di Milano si è riconosciuto per essersi imposto e aver partecipato anche indirettamente alle faide oppure ad omicidi di altri clan, “prestando” le armi ad esempio. A causa delle diverse inchieste che si sono susseguite nel corso del tempo, I capitoni hanno perso il suo potere , lasciando spazio al clan Lo Russo. Non è un’ipotesi del tutto accertata in quanto risulta ancora fragile la determinazione di una perdita di potere definitiva, essendo ancora accertata la loro supremazia su zone di potere di Napoli, anche attraverso estorsioni ai clan Lo Russo. Sembrerebbe quindi apparente la loro decadenza. La procura sta indagando considerando due probabili piste d’indagine: la loro morte definitiva oppure un’azione silenziosa che si svolge all’oscuro e lontano dallo Stato, sotto la maschera del finto fallimento. Un pentito del clan Lo russo, uno dei più temuti a Napoli, ha comunque dichiarato di temere per la sua famiglia, in quanto i Capitoni sono tutt’altro che morti!

Fonte: il gazzettino.news

Napoli-Juventus: aggiunte corse metropolitane straordinarie

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Napoli-Juventus: aggiunte corse metropolitane straordinarie

In vista del grande afflusso di tifosi per assistere al match Napoli-Juventus, uno dei più attesi di questo campionato di Serie A, Trenitalia, su richiesta della Regione Campania, prolungherà il servizio treni metropolitani della Linea 2.

Al termine della partita, dalla stazione Campi Flegrei, ad intervalli di 10 minuti, partitanno le corse straordinarie verso Piazza Garibaldi e Gianturco, fino al completo deflusso dei tifosi. All’interno della stazione sarà possibile acquistare i biglietti del treno, che saranno controllati dal personale ferroviario. I viaggiatori saranno indirizzati verso le banchine delle metropolitane prossime alla partenza. Solo chi è in possesso del regolare biglietto di viaggio potrà salire a bordo dei treni.

Non sono previste corse aggiuntive in direzione Pozzuoli, e la stazione Piazza Leopardi chiuderà alle 22:30.

Spari a Chiaia: arrestato figlio del boss

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Aveva dichiarato il falso: Giovanni Troncone fermato dalle forze dell’ordine

E’ stato arrestato dalla polizia Giuseppe Troncone di 20 anni che sembrerebbe essere coinvolto all’interno della vicenda che ha visto coinvolti i ragazzi della movida napoletana ai baretti di Chiaia la notte tra il 18 ed il 19 novembre. L’accusa è di tentato omicidio, nonostante dopo abbia provato a depistare le indagini, fingendosi una vittima dell’episodio, che recatosi all’ospedale di Pozzuoli ha spiegato la causa delle ferite ricevute all’addome ricollegandosi ad una tentata rapina, coinvolgendo anche altre persone con lui, dichiaranti il falso. Troncone è il figlio di un boss del clan di Napoli occidentale. E’ quasi certo che le cose siano andate diversamente ed due gruppi di ragazzi rivali si siano dati appuntamento su Facebook proprio per scontrarsi ai baretti di Chiaia.

Fonte: Ansa

Scafati solidale: via costruzione parco giochi per bambini disabili

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Inaugurata la prima giostra per bambini disabili a Scafati

Finalmente dopo il lungo percorso burocratico che ha visto coinvolto Scafati Solidale ed il suo direttore d’ufficio Vittorio Minneci, è stata installata la prima giostra per i bambini disabili. Il progetto prevede la riqualificazione della struttura ludica già presente nel giardino di palazzo Meyer, nella famosa “villa comunale”. Entusiasta del progetto anche il Movimento 5 stelle di Scafati che lottava da tempo per questo progetto, facendo appello ad un finanziamento di 200 mila euro da destinare ai Comuni che avevano intenzione di aderire al bando per la Convenzione Onu sui pari diritti dei bambini disabili . Già da tempo il Movimento protestava per ricevere i fondi dalla Regione e soltanto nel 2016 sono stati stanziati i 5 mila euro per il progetto. E’ stato dato un grande esempio di solidarietà verso chi vuole integrarsi nell’ambiente nonostante le difficoltà. Sono stati superati i limiti della diversità.

Fonte: positano news

Papa al Kyaikkasan Ground di Yangon con musulmani, buddisti e tanti stranieri

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In 180 mila alla solenne messa celebrata al Kyaikkasan Ground di Yangon. Alla funzione anche musulmani, buddisti e tanti stranieri. La grande partecipazione dei pellegrini. Ieri sera tensioni per i divieti delle autorità. 

Yangon – “Il papa, il vicario di Cristo, è venuto nel nostro Paese per benedire il popolo, la nazione ed i leader. Questo è il contributo del Santo Padre al processo di riconciliazione del Myanmar”. È quanto dichiara ad AsiaNews mons. Philip Lasap Za Hawng, vescovo di Lashio, città settentrionale dello Stato birmano orientale dello Shan. “I nostri fedeli appartengono a gruppi etnici molto diversi tra loro, ma la sua visita ci unisce, ci invita a rispettarci e ad amarci. Come il papa ha ribadito questa mattina, la vendetta non porta mai a nulla di buono. Rispondere alle controversie con amore, rispetto e comprensione, anziché violenza, porterà il popolo birmano alla pace e all’armonia. I cattolici non possono sottrarsi a questa chiamata”.

A margine della solenne messa celebrata questa mattina dal pontefice presso il Kyaikkasan Ground di Yangon, il vescovo ribadisce che lo storico viaggio apostolico rappresenta per i fedeli della piccola Chiesa birmana uno sprone a farsi portatori di pace nel Paese, ancora ferito da anni di dittatura e conflitti etnici. Anche mons. Paul Zingtung Grawng, arcivescovo emerito di Mandalay, sottolinea l’importanza degli appelli di papa Francesco in favore della riconciliazione nazionale. “I pellegrini che sono accorsi qui stamane hanno ricevuto dalle parole del Santo Padre coraggio e speranza. Forse ci vorrà ancora tempo, ma anche grazie a questo evento storico il Paese saprà rialzarsi”, afferma il presule.

Alla solenne funzione, momento principale del primo viaggio di un papa in Myanmar, hanno preso parte circa 180mila persone, stando ai dati riportati dall’organizzazione. I pellegrini sono giunti da ogni parte della nazione, affrontando lunghi viaggi difficoltosi. Come ha ricordato papa Francesco durante l’omelia, vi è anche chi ha percorso tre giorni di cammino per poter prender parte allo storico incontro. Molti degli sfollati dei conflitti nel nord del Paese hanno perfino lavorato per tre settimane in Cina, nelle piantagioni di canna da zucchero, pur di poter pagare i costi del viaggio. Già dalle 22,00 di ieri sera, i pellegrini si sono riversati sul vasto prato del Kyaikkasan Ground, dove hanno passato la notte.

Essi hanno atteso le prime luci dell’alba recitando il rosario e cantando inni alla Vergine, stemperando la tensione che aveva caratterizzato le ore precedenti la messa. Le autorità hanno infatti impedito loro di esibirsi in canti e balli tradizionali. Secondo le forze armate, questi avrebbero potuto condurre la folla ad uno stato di euforia, che avrebbe costituito un pericolo per la pubblica sicurezza. Tra gli altri divieti, alle suore è stata vietata la deposizione di composizioni floreali sull’altare del palco allestito per la funzione.

Tuttavia, questa mattina il nervosismo ha lasciato spazio alla gioia. Decine di migliaia di bandiere del Vaticano e del Myanmar hanno accolto l’arrivo del pontefice, che a bordo della sua vettura ha effettuato numerosi passaggi (foto) tra i settori del prato per salutare tutti i pellegrini. Tra loro vi erano anche molti buddisti (foto), musulmani (foto) e cattolici provenienti da molti Paesi asiatici. Con ordine, i fedeli hanno poi seguito la messa con grande partecipazione, ascoltando le parole di papa Francesco in solenne silenzio. I canti in latino, cui i cattolici birmani sono molto affezionati, hanno suscitato grande commozione.

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/Il Papa al Kyaikkasan Ground di Yangon con musulmani, buddisti e tanti stranieri
asianews/Yangon, la benedizione del Papa per la riconciliazione del popolo birmano (l’inviato: Paolo Fossati)