Un bambino di tre anni è morto dopo essere giunto al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico ‘Santobono Pausillipon’ di Napoli in arresto cardiaco. La direzione aziendale ha affidato a una commissione l’incarico di accertare quanto accaduto. E’ quanto riferisce una nota diramata dall’ospedale napoletano.
Questi i fatti: il piccolo, proveniente da un comune del Vesuviano, è giunto ieri sera al pronto soccorso in codice verde. I sanitari hanno riscontrato segni di infiammazione delle vie aeree, dolori addominali e diarrea. A seguito della visita e di ecografia, valutato il quadro clinico, si è ritenuto di non procedere al ricovero: il bambino, cui sono stati prescritti alcuni farmaci e la richiesta di un controllo medico dopo 24 ore, è così rientrato a casa.
Fino al drammatico epilogo di questa mattina. Il bimbo è giunto alle 7 accompagnato dal 118 al pronto soccorso in arresto cardiaco e, nonostante le procedure rianimatorie, alle 7.43 è deceduto.
Un anno da favola, non solo Campioni d’inverno: il Napoli stabilisce quattro nuovi record!
Con la vittoria di misura dell’Ezio Scida sul Crotone gli azzurri chiudono al meglio un 2017 da favola laureandosi non solo Campioni d’inverno ma stabilendo anche 4 nuovi record:
48 Punteggio Record Con i tre punti conquistati a Crotone questo 2017/2018 resta con il miglior rendimento nella storia del Napoli avendo lo stesso score dell’anno 1987/1988 quando, dopo diciannove giornate gli azzurri avevano conquistato gli stessi 15 successi, con 3 pareggi ed un K.O. Con 48 punti il Napoli ha ben 10 punti in più rispetto alla passata stagione
42 Gol in 19 Giornate Soltanto due volte il Napoli aveva segnato tanto in serie A. Solamente nel 1987/1988 gli azzurri avevano segnato tanto.
LE TRASFERTE POSITIVE Con il successo dello Scida il Napoli si conferma imbattibile in trasferta in questa stagione. L’ultima sconfitta risale addirittura alla sconfitta di Torino del 29 ottobre 2016.
99 punti nel 2017 In tutto il 2017 gli azzurri hanno conquistato ben 99 punti, frutto di 31 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte.
Si è svolta ieri sera a Parete una fiaccolata per Luigi, il 14enne ferito gravemente alla testa da un proiettile di una pistola vagante. Il ragazzo era con alcuni amici nei pressi del bar Centrale del paese, quando improvvisamente è stato colpito alla testa. Il giovane è ancora in coma, le sue condizioni restano critiche.
Sono circa tremila le persone che stanno manifestando per le strade del paese. In prima fila c’è il sindaco di Parete, Gino Pellegrino, che questa mattina su Facebook ha pubblicato una lunga lettera, in cui ha invitato tutti i cittadini a partecipare alla fiaccolata e a dimostrare che quello di Parete non è “un popolo di omertosi”: “Sono certo che nel caso di Luigi se qualcuno avesse visto non si sarebbe girato dall’altra parte. Chi aveva degli elementi li ha raccontati. Infatti non è necessaria una denuncia, basterebbe anche una semplice segnalazione. Ognuno di noi, anche se ha degli elementi che potrebbero sembrare non rilevanti segnalateli comunque ai Carabinieri oppure se avete preoccupazioni potete inviarle in forma anonima alle forze dell’ordine. Ogni cosa può essere utile alle indagini. Dobbiamo tirare fuori forza, coraggio e tanto cuore. Qui è in gioco la vita di un ragazzo, ma anche quella dei nostri figli. Stiamo su una strada di non ritorno. È in gioco l’esistenza stessa della nostra comunità e della nostra dignità. Non solo è importante partecipare alla fiaccolata di stasera, ma bisogna dire basta una volta e per sempre ad ogni forma di violenza”, una parte del lungo messaggio del sindaco.
Per lasciare nelle mani di Di Maio un partito dall’architettura verticale, gestibile in prima persona e con parlamentari «di maggiore qualità», i Cinque stelle mettono in essere uno stravolgimento dei loro regolamenti – dettato dalla necessità – come sottolineano dai vertici M5S, e mettono in campo i Cacciatori di teste che entrano in azione per la Casaleggio.
Multe da 100 mila euro e nomi civici nei collegi. Le nuove regole M5S
ROMA – I Cinque stelle cambiano pelle. E per la sfida politica del 4 marzo rivoluzionano lo statuto interno per aprire alle candidature della società civile, e lanciano il nuovo codice etico, con una multa di centomila euro a chi trasgredisce le regole.
Uno stravolgimento necessario dettato dalla necessità di lasciare nelle mani di Di Maio un partito dall’architettura verticale, gestibile in prima persona e con parlamentari «di maggiore qualità», come sottolineano dai vertici M5S.
Società civile
Le nuove regole fanno sì che il Movimento possa aprirsi alla società civile. Imprenditori e professionisti non iscritti, individuati in questi anni dai cacciatori di teste pentastellati, potranno infatti proporre la propria candidatura nei collegi uninominali. Per loro non ci saranno nemmeno le consuete parlamentarie online, ma una inedita selezione per direttissima da parte del leader, che avrà voce in capitolo anche sul collegio in cui collocarli. L’improvvisa entrata della società civile nel mondo del grillismo, un tempo legato ai ristretti circoli dei meet-up, cela più ampi e pragmatici obbiettivi elettorali. È innanzitutto necessario riuscire a «convincere il mondo imprenditoriale, che continua a diffidare» del Movimento di governo targato Di Maio, spiegano fonti interne ben informate. E poi, «sarà fondamentale guadagnare quei voti sul territorio finora venuti a mancare». Un tipo di consenso difficile da intercettare, come testimonia la recente sconfitta in Sicilia e per questa ragione ora necessario da recuperare se si tenta la scalata a Palazzo Chigi.
Collegi plurinominali
Diverso il regolamento che riguarda i collegi plurinominali, dove invece le consuete parlamentarie si svolgeranno a partire da oggi sulla piattaforma Rousseau, per chiudersi il 2 gennaio. Qui potranno candidarsi solo gli iscritti, e solo quelli che abbiano un solo mandato alle spalle o che, per lo meno, abbiano già presentato almeno una volta la propria candidatura con il Movimento. Viene dato per scontato il sovraffollamento. Tutti in corsa per salire sul carro che porta ai dorati palazzi di Roma. E chi non dovesse farcela al primo tentativo, secondo le nuove regole ritagliate su misura del Rosatellum, potrà sempre affidarsi alla benevolenza del leader e sperare in un ripescaggio, finendo candidato nel collegio uninominale di appartenenza.
I fortunati che dovessero riuscire a conquistare una poltrona, però, non godranno della libertà concessa durante l’ultima legislatura. Chi, infatti, dovesse avventurarsi in considerazioni su teorie complottiste, scie chimiche o sirene, arrecando così danno al movimento rischierà sanzioni pesanti fino all’espulsione. I vertici hanno anche trovato un rimedio per evitare di lasciare i parlamentari a briglie sciolte, liberi di creare fastidiose correnti interne. Per questo, è pronta la «norma anti-voltagabbana». Ciascun parlamentare, in caso di espulsione dal Movimento, di abbandono del gruppo parlamentare o di dimissioni anticipate senza una buona ragione, sarà obbligato a pagare una penale di centomila euro. Cinquantamila euro in meno rispetto al contratto che Virginia Raggi e i consiglieri eletti avevano dovuto firmare a Roma tra le polemiche.
Incompatibilità
Non potranno invece presentare la propria candidatura gli iscritti che siano sottoposti ad un procedimento disciplinare interno o che abbiano già subito una sanzione dai probiviri, anche in via cautelare. In altre parole, porte sbarrate ai deputati M5S sospesi per il caso «firme false» di Palermo, Riccardo Nuti, Claudia Mannino e Giulia Di Vita, ormai apertamente critici nei confronti del nuovo corso inaugurato da Di Maio. Stesso discorso per chi sia stato condannato o venga a sapere di essere anche solo indagato. Con una differenza sostanziale rispetto al passato. Nel 2013, in caso di indagine, l’incompatibilità scattava qualunque fosse «la natura del reato ad essi contestato». Oggi, invece, il concetto è annacquato. Si valuterà caso per caso, escludendo solo gli indagati per fatti arbitrariamente ritenuti «gravi». Anche in questo caso sarà comunque Di Maio a vagliare le posizioni.
Dall’1 gennaio 2018 aumenterà il costo di molte autostrade italiane, tra cui la Napoli-Salerno e la Tangenziale di Napoli. In base a quanto stabilito dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze, per la automobili classe A la tariffa sarà di 2,10 euro, per la classe B di 2,20, per la classe 3 3,90, per la 4 4,90, per la 5 di 5,60.
Aumento anche per quanto riguarda la Tangenziale di Napoli, il cui pedaggio passa da 95 centesimi a 1 euro. L’incremento della tariffa a chilometro applicato, stando a quanto si legge nel decreto ministeriale, è pari al 4,31 per cento sulla Tangenziale, Autostrada A56. Non si registravano aumenti dal 2014.
L’aumento a 1 euro è temuto da anni. Lo scorso anno, parlando di un possibile incremento del pedaggio, il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli sosteneva: “Un aumento sarebbe davvero assurdo visto che il pedaggio per la tangenziale, caso unico in Italia per una superstrada interna a una metropoli, dovrebbe essere abolito del tutto visto che non regge il motivo per cui fu istituito, coprire le spese di costruzione, poiché sono state ampiamente recuperate e, finalmente, grazie anche all’impegno dei Verdi, si sta cominciando a fare sul serio e a lavorare per l’abolizione”.
Si allontanano sempre di più le strade di Reina e del Napoli, pronti a separarsi nella prossima estate
L’edizione odierna del Corriere dello Sport sottolinea come le sorti del Napoli e di Pepe Reina siano sempre più lontane. Il portiere spagnolo, infatti, nonostante il buon rendimento della stagione in corso è in scadenza di contratto e la trattativa per il rinnovo non sembra decollare. Così il numero 25 potrebbe abbandonare i compagni nella prossima estate e il ds Giuntoli sarebbe già a lavoro per rintracciare il possibile sostituto.
Sul taccuino del ds in pole ci sarebbe il portiere del Genoa Mattia Perin, da anni destinato ad una consacrazione definitiva. Poi nell’ordine Geronimo Rulli e Bernd Leno. Gli azzurri dunque non vogliono farsi trovare impreparati e avrebbero già intavolato alcune trattative in vista dell’estate.
Via di Posillipo al buio da giorni, segnalano i cittadini di Napoli. Problemi all’illuminazione pubblica vengono segnalati anche in via Omodeo al Vomero e in generale in tutta la zona collinare del capoluogo partenopeo.
Anche l’ex sindaco di Napoli, Antonio Bassolino, questa sera ha scritto su Facebook: “Via Posillipo è completamente buia per la quarta serata consecutiva: è possibile sapere perché?”. Stando a quanto scrive Renato, un cittadino, sul gruppo Facebook “Cittadinanza attiva in difesa di Napoli”, “la parte alta da dopo Villa D’Avalos ha la luce, così anche Via Petrarca, Via Orazio invece è al buio”.
Il talentino viola Federico Chiesa ha chiuso le porte al Napoli dichiarando di essere felice nella squadra che ha creduto in lui
Federico Chiesa ha rilasciato alcune parole in un’intervista per il Corriere della Sera, ecco i punti salienti:
E’ il nuovo simbolo della società e l’idolo della tifoseria. Come si vive tutto questo a 20 anni?
“Con leggerezza, senza pensarci troppo. E’ cambiato invece il rapporto con la gente. Ora quando vado in centro i tifosi mi riconoscono, mi fermano, mi chiedono un selfie o un autografo. Per il resto non mi sento diverso”
Non pesa il carico di aspettative?
“Sono uno stimolo. La mia filosofia è la stessa del giorno in cui sono andato a Moena: dare l’anima ad ogni allenamento. Lei dice che sono diventato uno dei leader. Io la vedo in maniera diversa: ogni settimana devo dimostrare che merito una maglia da titolare”.
Cosa significa per lei la maglia viola?
“Un onore e un orgoglio. Sono nato a Genova però Firenze è casa mia. E sono contento di giocare nella squadra che insieme ai miei genitori ha creduto in me”.
Il suo idolo?
“Da ragazzino era kakà, un modello dentro e fuori dal campo”
Cosa ne pensa del campionato italiano?
“Molto competitivo a tutti i livelli. Napoli, Juventus e Inter si giocheranno lo scudetto ma sarà una bella lotta anche per l’Europa League”.
Antonio Corbo elogia gli azzurri nel suo editoriale: “E’ la squadra più forte, non solo più elegante”
Il noto giornalista Antonio Corbo nel suo editoriale per la Repubblica ha elogiato gli azzurri di Sarri neo laureati Campioni d’inverno:
“Campione d’inverno è la squadra più forte, non solo più elegante. Spesso ha dato spettacolo, sempre lo ha inseguito. Abbinare l’estetica ad un primato da 48 punti, media 2,52, rende onore al Napoli nell’Italia esclusa dai Mondiali 2018. Il ritmo basso non cambia il giudizio sull’intero girone. Il Crotone comincia con morbidi tentativi di bloccare gli ingranaggi del Napoli. Zenga sceglie il raffinato Trotta per ostruire Jorginho. Lo limita, costringendo il gigantesco Koulibaly non solo a difendere, ma anche a costruire. Il gol, il terzo del capitano, conferma che Hamsik ha superato la sindrome del confronto con Maradona nella classifica marcatori di Napoli. Ma illude la squadra di poter chiudere agilmente i conti con il Crotone. Ne deriva un primo tempo contradditorio. Il Napoli schiaccia il Crotone con ossessivo possesso palla, Allan recupera e ribalta; Hysaj sulla sinistra collabora meglio di Mario Rui con un appannato Insigne. Il Napoli domina ma è lezioso nel tentare il raddoppio: scambia troppo per concludere con destrezza. Finisce così contro il muro centrale che il Crotone piazza davanti alla porta con Ceccherini, Simic e il mediano Mandragora spostato dalla sinistra al centro proprio per creare una barriera. L’ostinata ricerca del gol con azione insistita ai limiti dell’area e persino all’interno fatalmente complica il compito di Mertens, utile negli assist, ma destinato ad arenarsi fra tre e persino quattro difensori. Corretta la sostituzione. Il gol rappresenta l’unico spazio di luce che il Napoli sa crearsi: Hamsik batte sicuro un diagonale di sinistro a palla scoperta. Una velocità di esecuzione che sorprende il portiere Cordaz, rimane in ginocchio come un velocità in attesa del colpo dello starter. Un bilancio avaro in rapporto al dominio del gioco e alla capacità di circoscrivere nella sua metà campo tutto il Crotone. Nella ripresa cambia la chiave tattica. Il Napoli abbassa il ritmo. È fatale che attenui il possesso palla, ed è inevitabile qualche tremore per gli incerti rinvii di Reina. Sarri si accorge che il Crotone recupera campo. Ed è chiaro il motivo. Zenga elimina Barberis per inserire Crociata, non è un cambio ruolo su ruolo, ma una variante tattica che rimodella l’inefficace 4-3-3 in un più determinato 4-4-2. Il Napoli deve inventare qualcosa, e ci prova: fuori Insigne che si è appena svegliato colpendo una traversa e Jorginho. Ecco Zielinski che va alto a sinistra e Diawara che fa scudo alla difesa. Acquista fisicità il Napoli, mentre lentamente si spegne il mediocre Crotone. Nella notte del titolo di inverno il Napoli vince con forza opaca. Il girone di ritorno promette tanto, il massimo, ma chiede più freschezza e qualche novità nei cambi fin dall’inizio”.
Senza motivo aggredisce il capo stazione, carabinieri arrestano un violento 38enne. I carabinieri della stazione di Meta di Sorrento hanno tratto in arresto Alekjander Lykanehko Oleg, un cittadino ucraino 38enne già noto alle forze dell’ordine e gravato da provvedimento di espulsione.
Gli operanti sono intervenuti d’urgenza alla stazione ferroviaria “Eav – ex circumvesuviana” dove, senza motivo, il 38enne aveva aggredito il capo stazione 62enne facendolo cadere a terra. Dopo breve colluttazione (2 carabinieri rimasti contusi) i militari sono riusciti a bloccare l’ucraino e a portarlo in caserma ove lo stesso, senza documenti, ha rifiutato di fornire l’identità ma e’ stato comunque identificato grazie a comparazione delle sue impronte con quelle della banca dati della forza pubblica. Il capo stazione ha rifiutato assistenza medica. L’arrestato è in attesa di rito direttissimo.
Il Napoli non molla Simone Verdi ed è pronto a pianificare il colpo per l’estate
Il Napoli non vuole mollare Simone Verdi e se il Bologna ha chiuso le porte per gennaio gli azzurri già stanno pianificando l’assalto per l’estate, così come riporta il Corriere dello Sport:
“E alla fine l’ha ammesso anche l’ad Fenucci: il Napoli segue Simone Verdi. Lo vuole, lo insegue, lo tratta e lo prenderebbe volentieri fin da gennaio. Peccato per il club azzurro che il Bologna non lo ceda fin da subito e del resto per lui sarebbe importante proseguire una stagione finora eccellente con la giusta continuità. Del resto l’esterno del Bologna è uno che a Sarri deve tanto, ‘A Empoli mi ha insegnato tantissimo’ disse […] Dell’argomento di recente ha parlato anche l’ad del Bologna, specificando che il patron del Napoli è in contatto con lui ma anche che a gennaio non si muoverà. Poco male, l’obiettivo sembra essere l’estate: ed è proprio in questa direzione che il club azzurro sta lavorando”.
La Guardia di Finanza di Salerno, nel comune di Sarno, ha eseguito un maxi sequestro di
3.000 artifici pirotecnici, in gran parte di produzione artigianale.
All’interno di un deposito ubicato nelle adiacenze di alcune abitazioni i Finanzieri della
Compagnia di Scafati hanno rinvenuto, oltre ai numerosi “botti” illegali, 15 centraline per
attivare i fuochi a distanza, 18 mortai, 20 metri di miccia a rapida combustione e numerosi
inneschi elettrici.
La catalogazione degli artifici pirotecnici sottoposti a sequestro ha consentito di sottrarre al
mercato illegale un quintale e mezzo di polvere pirica.
Il soggetto responsabile della detenzione di un vero e proprio arsenale di materiale
esplodente, un quarantenne del posto, dovrà rispondere dei reati ascrittigli dalla Procura
della Repubblica di Nocera Inferiore, che, sulla base degli elementi acquisiti alle indagini
da parte delle Fiamme Gialle, ne ha disposto immediatamente l’arresto.
L’attività di servizio svolta conferma la presenza delle Fiamme Gialle sul territorio a
contrasto di un fenomeno connotato da grave pericolosità sociale.
Tanta fatica per gli uomini del Presidente Rossano, la Givova Scafati ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio sulla Remer Treviglio
Questa sera la Givova Scafati ospitava al Palamangano la Remer Treviglio. Nelle ultime 4 partite del girone d’andata questa sarà l’unica gara disputata tra le mura amiche.
Gli uomini di Perdichizzi vincono la gara disputando un primo e un terzo quarto di gara ad alte velocità, ma rischiano nel finale di perdere la gara dando la possibilità agli ospiti di realizzare un +15 di punti.
Questo il comunicato della società:
Chiusura in bellezza del 2017 per la Givova Scafati, che sconfigge 80-75 la Remer Treviglio al PalaMangano nell’ultima giornata dell’anno solare, quattordicesima di andata del girone ovest del campionato di serie A2. Ma quanta fatica per gli uomini del presidente Rossano, che hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie, prima di poter protendere le braccia al cielo. A discapito della classifica, i lombardi sono rimasti in partita fino alla fine, hanno messo in seria apprensione la squadra di casa, sebbene in alcuni tratti della contesa si siano notevolmente trovati sotto nel punteggio. Alla fine si è imposta la squadra che ha mostrato di avere qualcosa in più sia sotto il profilo tecnico, mentale che fisico. I due stranieri di Scafati iniziano la sfida col piede giusto, realizzando i primi nove punti della propria squadra (9-2 al 3’). Salgono in cattedra anche Santiangeli e Spizzichini (14-2 al 4’) e, grazie ad una difesa arcigna, in meno di un amen i padroni di casa frappongono un burrone tra loro e gli avversari (21-04 al 6’). Voskuil fa tutto il possibile per rimettere i suoi in carreggiata, trova manforte in Pecchia, Marino e Rossi, riuscendo lentamente ad accorciare le distanze, complice qualche disattenzione difensiva gialloblù (25-19 al 9’), prima di chiudere sotto 27-19 la prima frazione. Capitan Rossi fa la voce grossa e rimette in discussione la partita (27-24 al 12’), che a questo punto cresce di intensità, con rapidi capovolgimenti di fronte e giocate spettacolari. La Givova è comunque brava a non perdere la testa della sfida e a conservare un discreto margine di vantaggio (36-27 al 17’), grazie anche agli uomini provenienti dalla panchina (bene Ranuzzi e Pipitone), e a raggiungere gli spogliatoi avanti 44-34. Dagli spogliatoi rientra in campo un capitan Crow concentratissimo, che fa da traino per i suoi compagni (52-34 al 23’; 57-38 al 24’). I padroni di casa gestiscono ogni possesso con autorevolezza, in difesa chiudono ogni spiraglio, cercando sempre la migliore soluzione possibile, grazie anche alla lucida regia di Lawrence (63-40 al 29’). Con la Remer che si gioca la carta della difesa a zona, il terzo periodo si conclude 66-46. Il mutamento di difesa, che prosegue anche nell’ultimo quarto, sortisce effetti positivi per i viaggianti (69-53 al 32’; 73-59 al 34’), tanto da costringere coach Perdichizzi a fermare il cronometro. La strigliata non sortisce gli effetti desiderati, perché le polveri bagnate di Scafati dalla lunga e media distanza, unita alla ritrovata verve dei biancoblù, costringono il tecnico di casa a chiamare un altro timeout, mentre il tabellone elettronico segna 73-65 al 37’ (bene Rossi). Ma ormai in campo c’è una sola squadra, quella ospite (bene Douvier), che approfitta del calo mentale del team salernitano ed assottiglia il margine di distacco (75-71 al 38’). I locali però non mollano, si risvegliano dal torpore e riescono a tenere il naso avanti fino al suono della sirena (80-75).
Dichiarazione di coach Giovanni Perdichizzi: «Prendiamo per buoni 30’ abbondanti di partita, poi, in virtù del vantaggio acquisito, ci siamo un po’ spenti, anche per merito di Treviglio, che si è disposta a zona quando avevamo in campo un quintetto atipico. Abbiamo comunque avuto la freddezza di gestirla al meglio, soprattutto nelle battute conclusive. Treviglio, a discapito della sua classifica, è una buonissima squadra, ha un attacco molto fluido, che siamo riusciti a limitare, difendendo bene su Rossi e Marino. Tant’è che hanno recuperato lo svantaggio proprio quando entrambi erano in panchina ed i giovani hanno preso fiducia, giocando in maniera disinvolta e sbarazzina. Noi abbiamo dimostrato di meritare la classifica che abbiamo e probabilmente ci manca anche qualche partita, come quella persa a Latina con un tiro da dieci metri sulla sirena o quella di Tortona dove ci hanno annullato un tiro da tre validissimo (come testimoniano le immagini) o ancora quella di Rieti persa al supplementare, senza contare la sconfitta interna contro Biella quando abbiamo giocato senza Miles, appena squalificato. Siamo ancora in corsa per le Final Eight, anche se la vedo complicata, ma abbiamo due partite da giocare ed una vittoria a Legnano ci potrebbe far sperare nella qualificazione alla fase finale della Coppa Italia. Lawrence si sta inserendo sempre meglio nel nostro tessuto di gioco. A Tortona ha testato cosa significa scendere in campo in trasferta, infatti hanno difeso su di lui con le mani addosso: ne ha tratto sicuramente insegnamento, tant’è che stasera ha mostrato maggiore personalità e prolificità».
I TABELLINI GIVOVA SCAFATI 80 REMER TREVIGLIO 75
GIVOVA SCAFATI: Esposito n. e., Lawrence 29, Crow 14, Trapani n. e., Spizzichini 7, Romeo 3, Ranuzzi 7, Ammannato, Pipitone 3, Giordano n. e., Santiangeli 4, Sherrod 13.
ALLENATORE: Perdichizzi Giovanni.
ASS. ALLENATORE: Marzullo Alessandro.
REMER TREVIGLIO: Carnovali, Pecchia 14, Dessì n. e., Marino 8, Palumbo 10, D’Almeida n. e., Mezzanotte 2, Rossi 17, Voskuil 7, Planezio, Douvier 20.
ALLENATORE: Vertemati Adriano.
ASS. ALLENATORI: Braga Raffaele e Zambelli Mauro.
ARBITRI: Vita Marco di Ancona, Buttinelli Alessandro di Cerveteri (Roma) e Triffiletti Corrado di Messina.
NOTE: Parziali: 27-19; 17-15; 22-12; 14-29.
Tiri dal campo: Scafati 25/65 (38%); Treviglio 29/67 (43%)
Tiri da due: Scafati 21/33 (64%); Treviglio 23/46 (50%).
Tiri da tre: Scafati 4/32 (13%); Treviglio 6/21 (29%).
Il Napoli vince a Crotone ed è campione d’inverno con un gol del suo Capitano
Il commento della SSC Napoli del match contro il Crotone, vinto dagli azzuri grazie alla rete segnata da Marek Hamsik.
Il Napoli vince a Crotone ed è campione d’inverno con un gol del suo Capitano. Hamsik mette in fila i grandi numeri ed impone il suo Teorema nella città di Pitagora. E’ una perfetta simbiosi tra storia e matematica. Il numero 17 segna al minuto 17 il gol numero 117 nell’ultima partita del 2017. Anche la scaramanzia fa festa a Napoli in questa magica dissolvenza dell’anno. Gli azzurri conquistano il 23esimo risultato utile in trasferta – di cui ben 20 sono vittorie – e contano ben 99 punti nell’intero anno solare. Tutto è illuminato dalla magia del 17. Nel giorno in cui il Napoli gioca con la maglia celebrativa che certifica Hamsik quale bomber più prolifico della nostra storia, Marek, al minuto gemello del suo numero di maglia, segna il terzo gol consecutivo che lo porta ancora più in alto nell’Olimpo dei cannonieri azzurri di tutti i tempi. Può bastare questo per chiudere l’anno nel Mito del Capitano, proprio nella settimana in cui il Napoli ha inaugurato la Mostra “Il Napoli nel Mito” al Mann.
Si ricomincia nel 2018 contro l’Atalanta in Coppa Italia subito dopo il giorno di Capodanno. Il tempo di un brindisi e l’emozione continua. Una squadra, una città ed un intero popolo uniti in un immenso abbraccio verso un anno meraviglioso.
Le parole di Allan ai microfoni di premium al termine del match Crotone-Napoli
Le parole di Allan ai microfoni di premium al termine del match Crotone-Napoli: “Da Sarri a Mertens tutti mi prendono in giro, siamo un gruppo unito e divertente ed io sono sempre lì in mezzo (ndr ride). L’obiettivo è sempre quello massimo, quello di arrivare più in alto possibile, non dobbiamo fermarci e guardare avanti. Abbiamo le qualità pre restare in alto. Sarri non vuole che vada al Mondiale? Spero che cambi idea, vorrei andarci. Sono contento per la vittoria e per la prestazione“
“La partita poteva avere un risultato più rotondo, ma si parla solo del rigore”
Maurizio Sarri è intervenuto al termine del match vinto dal Napoli a Crotone che ha visto i partenopei laurearsi campioni d’inverno per rilasciare alcune dichiarazioni a SkySport.
I numeri di quest’anno come l’imbattibilità in trasferta e i 99 punti nell’anno solare 2017, danno un segnale. “E’ assolutamente inutile, è un titolo che non esiste e quindi non ci interessa. Ci interessa dei numeri importanti perchè vuol dire che stiamo lavorando bene, ma finisce tutto lì. Abbiamo la consapevolezza che dobbiamo conquistare la Champions anche quest’anno e aver fatto 48 punti nel girone d’andata può essere importante”.
Rispetto alle ultime due partite c’è stato un passo indietro? “E’ stata una partita che poteva finire con un risultato più rotondo per noi e non ci ha mai dato la sensazione del pericolo. Il rigore? Se fossi un arbitro non lo fischierei mai: hai Hamsik che ti salta a mezzo metro di distanza e cicca il pallone. La verità è che noi abbiamo avuto 7-8 palle gol ma si parla soltanto di un episodio. La nostra responsabilità è stata non averla chiusa dopo aver fatto un ottimo primo tempo, poi è chiaro che nel finale la partita si può sporcare, pur non subendo assolutamente niente, con una mischia”
Tu andrai avanti col tuo lavoro cercando di migliorare ciò che è quasi perfetto o hai in mente cose nuove? “Ci alleniamo a livello collettivo poco al punto che qualsiasi cosa di nuovo gli proponessi sarebbe una novità perchè da agosto ad oggi di settimane ne abbiamo fatta 1, forse e mezza, poi abbiamo avuto settimane di 5 giorni e settimane di sei. Posso proporre qualsiasi cosa, ma per far evolvere questa squadra dobbiamo avere le idee chiare su quella che può essere la rosa definitiva. E’ chiaro che con Milik stavamo provando altre cose che in questo momento abbiamo abbandonato”.
Ci sono le idee chiare su quella che può essere la rosa definitiva? “Chiedetelo al direttore sportivo, io non ne ho assolutamente idea”.
Non vi confrontate? “Se me lo chiede gli dico quello che penso. Con lui ho parlato del ruolo in cui siamo scoperti e non è quello che pensate voi”.
Non è la prima punta? “Questo è un compito del direttore sportivo. Se il direttore sportivo parla di tattica io mi incazzo, quindi se io parlo di mercato penso che lui si incazzi. Quindinon ne parlo”.
In che modo si può aumentare il margine di miglioramento e accorciare il gap con la Juve? “Questa è una squadra che negli undici è difficilmente migliorabile. Può essere migliorata allargando la rosa e, forse, prendendo uno/due giocatori dalle caratteristiche diverse che ci potrebbero consentire di fare qualche volta qualcosa di diverso”.
Il 2018 può essere l’anno che interrompa il lungo dominio della Juventus? “Spero che possa succedere. Sta a noi renderlo possibile”.
Le parole di Maurizio Sarri ai microfoni di premium al termine del match Crotone-Napoli
Le parole di Maurizio Sarri ai microfoni di premium al termine del match Crotone-Napoli: ” L’essere campione d’inverno non ha nessun valore, abbiamo fatto 99 punti in un anno. Fino a questo momento abbiamo un bel cammino. Per garantire un futuro importante a questo Napoli serve stare in zona Champions. Mertens deve continuare a giocare per la squadra e non abbattersi. Mani di Mertens? La palla gli spatte sul petto e poi c’è Hamsik che la devia. Parlare di volontarietà in questo caso mi sembra eccessivo perchè un giocatore gli salta davanti ad un metro. Allan merita la nazionale, ma spero non lo chiamino. Insigne sta venendo da un periodo di inattività, mo stiamo inserendo gradualmente. Riteniamo che utilizzarlo cosi sia la soluzione migliore. Mertens, viene da una partia brillantissima contro la Samp, stasera ha giocato anche in fase difensiva. La pausa per lui può arrivare nel momento giusto. Di tenerlo fuori non se ne parla, con me giocherebbe sempre. Anche se avessi altri tre attaccanti centrali non lo leverei, ma lo farei rifiatare ogni 5-6 gare”
Al termine del match tra Crotone e Napoli, Marek Hamsik, fresco di record di gol con la maglia partenopea, si è presentato ai microfoni di Sky Sport per rilasciare alcune dichiarazioni:
Niente fino a tre giornate fa, poi cos’è successo? “E’ successo che adesso la palla entra dentro. Sono contento di questo e sono contento di aver portato a casa i te punti. Abbiamo giocato una partita bellissima”.
Con questi tre punti il Napoli è campione d’inverno e ha battuto ogni record, qual è la differenza rispetto due anni fa quando avevate questo traguardo? “E’ che soffrendo riusciamo a portare a casa i tre punti. Questo conta e siamo cresciuti in questo”.
Avete sofferto forse un pò troppo oggi, ci può stare una giornata un pò così? “Dobbiamo essere più cattivi davanti alla porta e chiuderla prima. L’1-0 fino alla fine in questi campi è difficile, facendo il secondo gol sarebbe più tranquilla la partita”.
Hai onorato al meglio la maglia celebrativa, ora che fai te la tieni? “Questa sarà un ricordo per sempre. Penso che sarà la prima e l’ultima volta che metto un logo del genere sulla maglia e allora è un grande ricordo per me”.