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In Consiglio comunale la relazione del Sindaco sulla verifica dell’attuazione delle linee programmatiche

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Questa mattina seduta del consiglio comunale con la relazione del sindaco sulla verifica del programmi

La seduta di oggi è stata aperta dalla commemorazione dell’ex consigliere municipale Giuseppe D’Angelo, seguita dalla relazione del sindaco de Magistris sulla verifica del programma. Al termine, in considerazione di impegni istituzionali sopravvenuti del primo cittadino, la seduta è stata sciolta:

“Il Consiglio comunale, presieduto da Alessandro Fucito, si è riunito oggi in via Verdi alla presenza di 23 consiglieri. In apertura l’Aula ha commemorato, su proposta del consigliere Coppeto e alla presenza della famiglia, l’ex consigliere municipale Giuseppe D’Angelo, scomparso due giorni fa all’età di 81 anni. Maestro della politica di tante generazioni, va ricordato, ha detto Coppeto, perché rappresenta una di quelle persone il cui esempio civile, politico e sociale hanno fatto la differenza e sono rappresentate come le persone perbene che alla politica come missione hanno destinato buona parte della propria vita. Politica intesa come presa in carico dei bisogni di un territorio, così fu per D’Angelo, uomo di sinistra,che è stato per oltre 15 anni a servizio della circoscrizione Arenella, protagonista di battaglie per ridare dignità ad un territorio sfregiato dalla corsa alla cementificazione ma privo di servizi essenziali come l’illuminazione pubblica, il verde e la toponomastica, impegnandosi perché questi servizi fossero assicurati alla comunità. Il presidente Fucito, associandosi al ricordo anche a titolo personale, ha invitato l’Aula ad osservare un minuto di raccoglimento.

Subito dopo è stata comunicata all’aula dai consiglieri Rinaldi l’adesione al gruppo Dema e dai consiglieri Langella, Sgambati e Simeone la costituzione di un nuovo gruppo chiamato Agorà, con capogruppo Langella. In particolare il consigliere Sgambati ha chiarito che la costituzione del nuovo gruppo è stata presa in sintonia con il Sindaco per dare nuovo slancio al suo progetto politico e voce all’ala moderata che sostiene questa maggioranza, in  modo concreto, nel rispetto della vocazione iniziale del progetto.

Il Sindaco de Magistris, iniziando il suo intervento sulla verifica del programma, ha preliminarmente annunciato di doversi allontanare al termine per partecipare in Prefettura alla consegna delle medaglie della Memoria e successivamente per l’arrivo del presidente del Consiglio Gentiloni in città, rimettendo alla volontà del Consiglio l’organizzazione succesiva dei lavori. Sull’ordine dei lavori, la consigliera Valente (Partito Democratico) ha proposto che il Sindaco svolga la sua relazione e poi si verifichi un’altra data per continuare la discussione in Conferenza dei capigruppo, anche per la volontà espressa dal Sindaco di voler essere presente al dibattito.

 

Nel corso del suo intervento, il sindaco de Magistris, dopo aver rivolto gli auguri a tutti i neo gruppi, ha precisato che siamo in una fase nuova della maggioranza, dove si stanno rafforzando le condizioni dello stare insieme. Ha quindi ringraziato gli assessori per gli interventi svolti nella precedente seduta, che testimoniano un lavoro di squadra, fatto di fatica e di sacrifici. Il 2017 è stato un anno duro e complicato, forse tra i più difficili, con sei mesi di blocco della cassa, con la città che però ha resistito e questo proprio perché la squadra è compatta con il Consiglio sempre al fianco.  L’anno si è concluso con l’approvazione della legge di bilancio che ha aiutato molti comuni, ma dopo lunghi mesi vissuti col fiato sospeso. Il 2018 è iniziato con il Cr8 che ha nuovamente pignorato la cassa del Comune per 24 milioni, e su questo ieri è stata scritta una lettera al Presidente del Consiglio, chiarendo che non si può andare avanti con tavoli inconcludenti e che la situazione va risolta una volta per tutte. Gli assessori hanno preceduto l’intervento del Sindaco perché si è voluto dare rilevanza al loro lavoro e questo è il contrario della mancanza di rispetto che squalcuno ha voluto vedere in questa scelta. Indubbiamente i temi fondamentali sono il bilancio preventivo, il piano di riequilibrio, il patrimonio, con la sfida della valorizzazione che va vinta, la messa a reddito e  la vendita laddove possibile, i tributi, la riscossione e la lotta all’evasione Quest’anno c’è una squadra più forte che dà tranquillità, ma c’é bisogno dell’aiuto di tutti. Altro elemento che trova d’accordo, ha detto il primo cittadino, è la necessità di lavorare meglio sulle commissioni, altra sfida importante perché esse sono fondamentali per tutti. La città, infatti, farà un salto di qualità forte anche se verrà valorizzato il lavoro del Consiglio in tutte le sue articolazioni, perché è un’esperienza plurale, e anche da questo dipenderà un ulteriore salto di qualità nei prossimi mesi. Ci si augura, ancora, continuità nelle linee di finanziamento con le partecipate e ci sono tutte le condizioni per poterlo fare, ma non è accettabile stare sotto la montagna di un debito dello Stato risalente al 1981. Va ricordato, però, che in mezzo a tante difficoltà non vi sono stati licenziamenti e messa sul mercato di aziende, anzi se tutto andrà bene vi saranno altre assunzioni, con lo scorrimento delle graduatorie degli idonei e l’assunzione degli LSU. Su questo punto, però, non si può fare tutto da soli, occorre una legge, e su questo tema tutte le forze politiche coinvolte nella campagna elettorale dovrebbero prendere un impegno preciso.

De Magistris si è poi detto rammaricato per le critiche agli assessori rivolte da alcuni consiglieri durante interviste rilasciate negli stessi momenti in cui parlavano e su relazioni, quindi, neanche ascoltate. Va criticato ciò che si ascolta prima, perché è un fatto di correttezza e di rispetto. Indubbiamente va rafforzata la filiera amministrazione, politica, consiglio e attuazione del programma,  e si farà di tutto per realizzare tutti punti del  programma. La priorità non è solo la messa in sicurezza del bilancio dell’ente, ma senza affrontare il tema del debito si va solo in affanno. Prioritarui sono anche l’innalzamento della qualità dei servizi, il rilancio di tutte le partecipate, a partire da ANM, ma anche ridare forza alla città, consolidare le energie culturali, rafforzare la partecipazione popolare e la voglia di fare politica. Questi tre anni che mancano alla fine del mandato dobbiamo affrontarli con le nostre forze, ha detto, non si avrà più il tempo per aspettare, e su questo ho forza, carica ed entusiasmo., e c’è volontà di portare a compimento tutte le sfide indicate dagli assessori. I  punti si possono aggiornare anche col contributo del Consiglio, quindi c’è consenso a fare una verifica ravvicinata per ragionare sulle proposte di tutti, accogliendo le osservazioni costruttive. Infine, ha concluso il Sindaco, voglio ricordare tutti i cittadini napoletani che ci hanno incoraggiato in questi anni, pur con tutte le sofferenze che vivono, e hanno riscoperto la voglia di partecipare e soprattutto l’orgoglio di una comunità dove i reati sono in diminuzione e vi è un impegno delle forze dell’ordine senza precedenti. Questo senza sottovalutare nulla, né le baby gang né le azioni criminali messe in campo, come avvenuto l’altro ieri bloccando i trasporti. Grazie alla maggioranza sempre più coesa, agli assessori e al livello amministrativo, ma c’è ancora molto da fare perché si è fortemente motivati a realizzare tutti gli impegni presi, che rimarranno alla città, dove rimarremo anche dopo. La città è forte, si è conquistata il rispetto nazionale e internazionale grazie a questa amministrazione ma sicuramente grazie alla gente, perché non abbiamo ricevuto nessun regalo o leggi speciali, ma invece molti ostacoli. Speriamo in un governo che starà vicino alle comunità e ai territori, anche se non credo che ciò accadrà. Sono ottimista che nel 2021 saremo giudicati positivamente dai cittadini perché avremo raggiunto quasi tutti gli obiettivi presi.

Al termine dell’intervento del Sindaco, diversi consiglieri sono intervenuti per proporre diverse modalità di prosecuzione della discussione. Il consigliere Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) ha chiesto che la Conferenza dei capigruppo si riunisca dopo la seduta di martedì 30 per decidere le successive date. Moretto (Prima Napoli) ha ritenuto improcrastinabile la continuazione e la conclusione della discussione senza  rinvii, quindi continuandola martedì variando l’ordine del giorno già fissato. Santoro (Misto – Fratelli d’Italia)  ha integrat quest’ultima proposta, suggerendo di mettere al primo punto di martedì la prosecuzione della discussione e a seguire la trattazione degli atti deliberativi. Brambilla (Movimento 5 Stelle), ha proposto di convocare subito i capigruppo per decidere come procedere con l’articolazione della seduta di martedì. Valente (Partito Democratico) ha invece proposto di lasciare invariato l’ordine dei lavori di martedì, convocando un altro consiglio per mercoledì. Al termine della seduta, il presidente Fucito ha comunicato che l’ordine dei lavori di martedì sarà integrato con la continuazione del dibattito, mentre la Conferenza dei capigruppo, che sarà convocata per lunedì, stabilirà l’ordine della trattazione.

Nell’ora precedente l’inizio dei lavori, si è svolto il question time, presieduto dal vice Presidente Guangi, con interrogazioni dei consiglieri: Moretto (Prima Napoli) sulla riapertura del parco dei Camaldoli, con risposta dell’assessora al Verde D’Ambrosio, sulla perdita di percolato e mancanza di assicurazione e carta di circolazione dei mezzi ASIA, con risposta dell’assessore all’Ambiente Del Giudice, sui canili comunali”.

 

Fonte: Ufficio Stampa del Consiglio Comunale 

Tragedia sfiorata a Torre del Greco: investe una donna in sella ad una moto sequestrata

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Ancora episodi di violenza in strada a Torre del Greco, critiche le cifre degli incidenti in Campania tra Napoli e Salerno negli ultimi anni.

Continuano gli episodi di violenza in strada a Torre del Greco: vicende drammatiche di questo tipo si stanno verificando da agosto e l’ultimo risale a ieri sera: un 22enne in sella ad una moto sequestrata ha investito una donna di 50 anni procurandole la frattura del malleolo e ad un camionista 37enne delle contusioni. Sembra, in generale, non essere rincuorante il quadro che ne risulta dalle statistiche fatte degli incidenti stradali, a prescindere dal caso specifico di Torre del Greco, aggravato dall’illegalità, poiché i dati statistici degli episodi a Napoli risalenti al 2016 fanno riferimento a cifre critiche: 5.140 incidenti verificatisi, di cui 87 mortali e 7.373 i feriti. Le cifre – stando alle statistiche – non sembra che siano migliorate in Campania, infatti come riporta il “Mattino” : “Più indisciplinati al volante e meno prudenti. A Salerno nel corso del 2017 si è registrata una media di 55 incidenti con 44 feriti al mese. È la fotografia della infortunistica stradale scattata dal report annuale della Polizia municipale”.

Sanremo ’18, ViViCentro alla kermesse canora: radio, esclusive e tutto quello che c’è da sapere

Con grande entusiasmo annunciamo che Vivicentro sarà a Sanremo per il Festival 2018 con l’inviata Annalibera Di Martino

Si è giunti alla 68° edizione della kermesse più importante e patinata d’Italia: il Festival di Sanremo. Tra 10 giorni inizierà la gara canora della canzone melodica nazionalpopolare che attira da sempre le telecamere di tutto il paese nella piccola cornice di Sanremo, sulla costa ligure.

Tutti i più grandi artisti della canzone italiana, da Nilla Pizzi in quel famoso 1951 fino a Francesco Gabbani ultimo trionfatore nel 2017 con “Occidentali’s Karma”, sono passati sul palco del piccolo Teatro Ariston: hanno calcato le scene i grandi nomi della musica leggera italiana, internazionale ed ospiti di prima categoria provenienti da tutto il mondo.

Quest’anno, tra i fiori della città, i grandi nomi presenti in gara e le note delle canzoni scelte dal direttore artistico, nonché presentatore Baglioni, ci sarà anche Vivicentro.it.

La nostra redazione farà parte della Giuria di Qualità, quest’ultima adibita alla votazione delle canzoni in gara sia per le Nuove Proposte che per la sezione Big, attraverso la nostra inviata Annalibera Di Martino che si collegherà con ViviRadioWeb, la radio del giornale, per due speciali sul Festival ogni giorno, ciascuno di 20 minuti, per documentarci sulle novità. Il clima che si respira, le interviste e le notizie esclusive e gli aggiornamenti li potrete trovare in maniera costante su www.vivicentro.it.

Inoltre, allegato ad ogni intervento giornalistico, in continuo aggiornamento, ci sarà una fotogallery per fornirci testimonianze anche visive dei retroscena e della settimana sanremese nella sua più larga accezione: dai cantanti in gara alle testimonianze dei cittadini e fan sanremesi.

Castellammare: i ragazzi “perbene” delle babygang, la nuova faccia della criminalità

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Castellammare di Stabia: ecco la gioventù della criminalità organizzata.

Si vestono perbene, come dei normalissimi “figli di papà” e nascondono sotto i colletti e le giacche qualche tatuaggio in più,frequentano locali alla moda e luoghi dove gira tantissima droga: questi sono i ragazzi delle babygang; stando alle fonti investigative sono già in contatto con la criminalità organizzata, fungendo da ulteriore macchina d’incassi. Li trovi in giro tra i posti simbolici della città, come ad esempio il lungomare o le strade più d’èlite del paese. Da tempo gli Investigatori seguono la pista della collusione tra le organizzazioni criminali stabiesi e le giovani babygang, già inserite nelle logiche delinquenziali, orientate verso l’estorsione, i furti ed alimentati dal sogno della “bella vita”, tutte convinzioni somministrate attraverso dosi d’illusioni, ricchezze vane e prototipi cinematografici. I giovani ragazzi sono proiettati verso un mondo idealizzato e drogato con frasi ad effetto da postare sui social, magari con una foto in allegato dove si emula il mito di Al Pacino o qualche personaggio di Gomorra, oppure attraverso un gesto dove più semplicemente si esalta la violenza.

Fonte: Metropolis

Banche: Unimpresa, conti correnti sfondano muro 1.000 miliardi

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Banche: Unimpresa, conti correnti sfondano muro 1.000 miliardi

Lo studio dell’associazione sui salvadanai degli italiani cresciuti complessivamente in 12 mesi di quasi 55 miliardi con una crescita vicina al 5%. Le famiglie non spendono e hanno lasciato nei depositi 23 miliardi di euro in più. Mentre i fondi delle imprese sono saliti di quasi 30 miliardi. Impennata dei c/c, aumentati di quasi 74 miliardi passando da 950 miliardi a 1.023 miliardi. Nelle banche c’è, complessivamente, un tesoro di 1.315 miliardi. “Paura di nuove tasse e timori di nuovi contraccolpi della bufera internazionale frenano i consumi e bloccano gli investimenti” commenta il vicepresidente di Unimpresa, Cammarata.

La crisi spaventa gli italiani, il denaro non circola. Le aziende non investono e le famiglie non spendono, preferendo accumulare: in banca aumentano le riserve, cresciute in un anno di quasi 55 miliardi di euro. Crescita boom dei conti correnti, arrivati a sfondare il muro dei 1.000 miliardi. In aumento di 23 miliardi i salvadanai delle famiglie, su di oltre quasi 30 miliardi i fondi delle imprese. Questi i dati principale che emergono dalle ricerca del Centro studi di Unimpresa sull’andamento delle riserve delle famiglie e delle imprese italiane, secondo la quale, in totale, negli ultimi 12 mesi nei conti correnti sono stati accumulati 54 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Dal 2016 al 2017 il totale dei depositi di cittadini, aziende, assicurazioni e onlus è aumentato di circa il 4% passando da 1.260 miliardi a 1.315 miliardi. Le famiglie non spendono e hanno lasciato in banca 23,1 miliardi in un anno (+2,5%), le aziende non investono e i loro fondi sono cresciuti di circa 29 miliardi (+12%), le imprese familiari hanno visto crescere i loro fondi di quasi 4 miliardi (+7%). Le riserve delle assicurazioni sono calate di 2 miliardi (-9%). In aumento i fondi delle onlus di oltre mezzo miliardo (+2,5%). Si registra anche la sensibile impennata dei conti correnti, cresciuti di oltre 73 miliardi negli ultimi dodici mesi, passando da 949 miliardi a 1.023 miliardi.

Da diversi anni registriamo questo preoccupante andamento dei depositi bancari. A frenare consumi, investimenti e credito sono rispettivamente la paura di nuove tasse e l’assenza di certezze sul futuro” commenta il vicepresidente di Unimpresa, Maria Concetta Cammarata secondo la quale “i nostri dati sono in linea con quelli diffusi recentemente dall’Istat relativi al commercio al dettaglio, in calo nell’ultimo anno“.

Secondo lo studio di Unimpresa, che incrocia i dati della Banca d’Italia relativi alla raccolta delle banche, il totale dei depositi è passato dai 1.260,7 miliardi di novembre 2016 ai 1.315,4 miliardi di novembre 2017 con un incremento di 54,7 miliardi (+4,34%). I salvadanai delle famiglie sono saliti da 925,5 miliardi a 948,7 miliardi con un’impennata di 23,1 miliardi (+2,50%); i conti delle imprese familiari sono passati da 51,8 miliardi a 55,8 miliardi in salita di 3,9 miliardi (+7,60%); i depositi delle organizzazioni non lucrative (onlus) sono aumentati da 26,1 miliardi a 26,7 miliardi in crescita di 676 milioni (+2,59%); i fondi delle aziende sono saliti da 234,6 miliardi a 263,7 miliardi in aumento di 29,03 miliardi (+12,37%); i conti di assicurazioni e fondi pensione sono passati da 22,5 miliardi a 20,3 miliardi in discesa di 2,1 miliardi (9,47%).

Quanto all’analisi per strumento, i conti correnti registrano una variazione positiva di 73,1 miliardi (+7,76%), cresciuti da 949,6 miliardi a 1.023,3 miliardi. Variazione negativa per i pronti contro termine di 12,2 miliardi (-8,05%) da 152,6 miliardi a 140,3 miliardi; stabile il saldo dei depositi rimborsabili con preavviso, in lieve crescita di 209 milioni (+0,07%) da 297,3 miliardi a 297,5 miliardi. Per quanto riguarda i depositi con durata prestabilita si osservano variazione negative: quelli con scadenza fino a 2 anni sono calati sensibilmente di 15,7 miliardi (-18,34%) da 85,8 miliardi a 70,09 miliardi; quelli con scadenza oltre i due anni sono scesi di 6,8 miliardi (-4,85%) da 140,4 miliardi a 133,6 miliardi.

I dati mostrano che le disponibilità finanziarie delle aziende e delle famiglie italiane sono congelate. Se i cittadini accumulano per timore di nuove tasse, le imprese non investono perché non hanno fiducia nel futuro” osserva ancora il vicepresidente di Unimpresa, Maria Concetta Cammarata.​

le riserve degli italiani unimpresa
grafico centro studi unimpresa

Baby gang, Confapi jr: sport e apprendistato contro devianza minorile

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L’intervento del presidente del gruppo Giovani Confapi di Napoli Raffaele Marrone sulla problematica delle baby gang

«Le baby gang non sono solo un problema di ordine pubblico, ma sociale. E sociale dev’essere anche parte della soluzione». A dirlo è Raffaele Marrone, presidente del gruppo Giovani Confapi di Napoli.

«Condivido con grande convinzione quanto detto dalla mamma del povero Arturo, la professoressa Maria Luisa Iavarone, sul ruolo educativo dello sport per i giovani a rischio. Non bisogna cedere alla facile idea che siano generazioni perdute – ha proseguito Marrone – perché sarebbe una sconfitta di tutti. Si tratta, molto spesso, di ragazzi che hanno un approccio aggressivo alla vita perché non ne conoscono i valori e i principi. E perché, soprattutto, nessuno si è mai preoccupato di trasmetterglieli».

«Per questo, il ruolo dello sport sarebbe fondamentale. Come fondamentale sarebbe pure recuperare l’importanza dell’apprendistato come momento non solo di formazione ma di preparazione al mondo del lavoro e alle sue responsabilità – ha aggiunto –. Se un ragazzo sta in bottega, imparando un mestiere, è chiaro che non può stare in strada a fare danni».

«È necessario non abbandonarsi al pessimismo e lottare, e qui le Istituzioni possono e devono fare molto di più, per strappare a una vita di violenza e privazioni anche un singolo minore – ha concluso Marrone –. L’associazionismo, l’arte, il teatro sono tutti pezzi di una terapia d’urto certamente lunga, e di sicuro non facile, ma che rappresenta l’unica utile in questo momento».

Il deragliamento a Pioltello: sotto accusa la scarsa manutenzione (VIDEO)

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Il treno regionale 10452 di Trenord, in servizio sulla Cremona-Milano è deragliato ieri mattina, a Pioltello, alle porte di Milano, provocando la morte di 3 donne che stavano andando a lavorare e il ferimento di circa 80 personeSotto accusa finisce tutta la linea ferroviaria Milano-Cremona, una delle peggiori del Nord per la scarsa manutenzione e i treni vecchi. Luigi La Spina parla della “tragedia di una realtà quotidiana, cruda e inaccettabile”.

Treno deragliato, sotto accusa la scarsa manutenzione. La nuova rotaia era pronta per essere sostituita

La tratta Cremona-Milano è conosciuta come una delle peggiori del Nord. Ma il ministro Delrio: «Gli investimenti in sicurezza aumentati del 340%»

MILANO – E dire che appena dieci giorni fa, il «convoglio diagnostico», era passato proprio sui binari che ieri hanno fatto deragliare il treno dei pendolari. Si affanna Rete ferroviaria italiana per far sapere che i controlli ci sono, che i soldi si spendono e insomma, dovremmo sentirci tutti sicuri di viaggiare con comodità.

I pendolari non la pensano esattamente così: ogni giorno in tutta la Lombardia 735 mila persone affrontano i viaggi un po’ pigiati, un po’ preoccupati, un po’ fatalisti. Da oggi, di più. Del resto, alle 20,30 di ieri sera, bastava dare un’occhiata al sito di Rfi per scoprire che: la linea Milano-Brescia ha la circolazione viaria interrotta per «svio del treno»; che la linea Milano- Chiasso ha la circolazione rallentata per un guasto alla linea elettrica tra Como e Seregno; che la linea Alessandria-Piacenza ha la circolazione rallentata per un guasto tra Broni e Voghera. Insomma, tra il dire e il fare c’è di mezzo un’infrastruttura, quella della circolazione regionale, che secondo molti lascia a desiderare e che, ciò nonostante, assicura quotidianamente spostamenti per centinaia di migliaia di persone. E mentre si aspetta che i vari periti dicano la loro (e saranno battaglie legali), Stefano Biserni di Rete ferroviaria italiana (Rfi), che gestisce l’infrastruttura ferroviaria di tutto il Paese spiega che in fondo «abbiamo una rete che tutti ci invidiano a livello mondiale».

È la linea Maginot dietro alla quale si trincea Rfi che aggiunge di destinare ogni anno 270 milioni di euro per la rete, di cui 130 solo per i binari. A gettare acqua sul fuoco delle polemiche è arrivato a Milano il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, per una riunione in prefettura sull’incidente ferroviario: «Ho sentito dire molte volte in queste ore del tema degli investimenti sulla sicurezza: vi posso garantire che gli investimenti in sicurezza sono aumentati del 340% negli ultimi tre anni. È la nostra priorità in particolar modo nelle reti dei pendolari».

La linea Cremona-Milano, la tratta dei pendolari che trasporta ogni giorno 10 mila persone nella metropoli lombarda, è una delle più frequentate in Italia: 14 fermate e quasi due ore di viaggio per caricare chi abita nella Bassa e lavora in città. Stare in piedi pare sia ormai la normalità per 100 chilometri di odissea quotidiana. La linea è conosciuta dagli addetti ai lavori e dai dannati del pendolarismo come una delle peggiori in Lombardia: treni lenti e sovraffollati dall’età media di quasi 20 anni. Ogni giorno sulle linee di Trenord in Lombardia ci sono 4000 dipendenti che garantiscono 2300 corse al giorno. La regione più mobile del Paese ha una società creata su misura grazie all’unione tra il colosso Trenitalia e il Gruppo Fnm controllato dalla Regione Lombardia. «L’età media del parco rotabile è di 25 anni: la normalità è viaggiare con carrozze vecchie.

Sulla tratta Cremona-Parma tocchiamo addirittura quota 65 anni», racconta Luca Beccalli, macchinista dal 2004 con base a Lecco e sindacalista della sigla Orsa: «Purtroppo stiamo assistendo a questi incidenti in tutta Italia. Ad oggi non si può dire dove è il problema ma i lavori di manutenzione di Rfi e Trenord vengono subappaltati e sicuramente c’è una contrazione dei costi. Non è la stessa cosa che averla dentro all’azienda». L’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie ha registrato nel 2016 ben 92 incidenti significativi su tutte le linee della Penisola con 127 vittime. Soltanto negli ultimi sei mesi sono 5: il primo giugno a Calusco d’Adda (Bergamo) è successo un incidente simile: sul treno partito da Porta Garibaldi il carrello sarebbe uscito dai binari poco prima del ponte di Paderno. Il 23 luglio scorso un altro treno di Trenord era parzialmente uscito dai binari proprio a Pioltello, senza però provocare feriti fra i passeggeri.

E poi è la volta del deragliamento sulla linea Cosenza-Paola il 6 dicembre e Pescara-Foggia il 9 gennaio scorso. Poche settimane fa, la Regione Lombardia ha destinato un miliardo e 600 milioni di euro per l’acquisto di nuove carrozze. Un provvedimento al fotofinish per la giunta del governatore leghista Roberto Maroni che però ha il sapore della beffa. «Solo dal 2021 comincerà ad arrivare qualche treno nuovo e l’investimento è spalmato fino al 2032, per i prossimi 15 anni in pratica», spiega Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd: «Se analizziamo meglio i dati di investimento in termini assoluti la Lombardia è quella che ha investito di più ma se paragoniamo le spese con i numeri di chilometri e numeri di pendolari il dato è nettamente inferiore alla Calabria e alla Puglia che sono le maglie nere in Italia». Quest’incidente, però, forse si poteva evitare. La sostituzione del binario che ha ceduto, infatti, era già programmata e il nuovo pezzo di strada ferrata era pronto per essere sostituito di lì a poco, nessuno però lo ha cambiato.

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Guardia di Finanza, controlli sul territorio: sequestrati articoli per carnevale nel salernitano

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Controlli sul territorio, le Fiamme Gialle hanno sequestrato prodotti non sicuri in un grande magazzino

La Guardia di Finanza di Eboli, durante l’attività di tutela dei consumatori, ha eseguito un controllo nei confronti di un grande magazzino ubicato in Roccadaspide.

All’intento dell’attività commerciale sono stati rinvenuti prodotti sprovvisti delle le indicazioni “minime” previste dal Codice del Consumo e il cui commercio è vietato in quanto privi dei necessari requisiti di sicurezza.

Le Fiamme Gialle hanno così provveduto a sottoporre a sequestro oltre 3.000 pezzi, tra cui articoli e accessori di bigiotteria, articoli per carnevale e portachiavi, offerti in vendita agli ignari consumatori.

Il responsabile della società sottoposta al controllo è stato segnalato all’autorità amministrativa competente per sanzioni fino a € 25.000,00.

Fenomeno babygang, il Presidente della Cassazione: “E’ allarmante il fenomeno delle aggressioni”

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Il Presidente Mammone sulle babygang: “E’ “allarmante” il fenomeno delle aggressioni violente e immotivate messe in atto da giovanissimi ai danni di coetanei “

Il Presidente della Cassazione, Giovanni Mammone nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario in merito agli ultimi eventi di cronaca nera, che hanno visto al centro dell’attenzione mediatica i più giovani di Napoli, attori di un violento teatro, quello delle babygang, ha espresso un giudizio chiaro e preciso: “E’ “allarmante” il fenomeno delle aggressioni violente e immotivate messe in atto da giovanissimi ai danni di coetanei ” – prosegue- “a fronte del moltiplicarsi dei fenomeni di esplosione incontrollata di aggressività la risposta esclusivamente repressiva si rivela inefficace”. Già altre forze politiche in merito si sono espresse, come lo stesso Presidente dei Valori Collinari, Gennaro Capodanno, che attraverso un comunicato faceva presente la stessa idea d’intensificare la severità delle pene, in quel caso riferendosi principalmente ai minori.  Mammone ha continuato dicendo: “Per il suo “preoccupante sviluppo” la materia necessita di una “considerazione legislativa unificante” per evitare che la “parcellizzazione dei reati” determini “pene di modesta entità”.

Guardia di Finanza, scoperto “falso invalido”: la vicenda

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Le indagini delle Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecce, hanno permesso di scoprire un “falso invalido”

Il Comando Provinciale di Lecce – Compagnia di Gallipoli ha individuato un soggetto, formalmente riconosciuto invalido, ma di fatto risultato in grado di svolgere ogni normale attività, senza necessità di alcun ausilio attraverso numerosi appostamenti e videoriprese, consentendo quindi svelare l’effettiva autonomia e l’assenza di alcun impedimento fisico del soggetto indagato.

Il “falso invalido”, oltre a percepire indebitamente la pensione d’invalidità civile con indennità di accompagnamento ed aver beneficiato di prestazioni sociali agevolate, dopo appena 20 giorni dal decesso della madre ha presentato un’ulteriore istanza finalizzata ad ottenere anche la pensione di “reversibilità”.

La Guardia di Finanza con l’ausilio di medici specialisti della Commissione Medico-Legale dell’INPS di Lecce, ha sottoposto a visita di revisione il “falso invalido”. In questa occasione il falso invalido si è presentato su sedia a rotelle accompagnato dalla compagna.

Le indagini sono terminate con il deferimento all’AutoritàGiudiziaria del” falso invalido”, in concorso con la compagna (una professoressa di matematica originaria di Tuglie), per le ipotesi di reato riguardanti la truffa aggravata ai danni dell’INPS.

Il Pubblico Ministero, su richiesta dei finanzieri operanti, ha avanzato al GIP del Tribunale di Lecce una richiesta di Sequestro Preventivo del profitto del reato di truffa.

Il conseguente provvedimento cautelare, con il quale è stato disposto il Sequestro Preventivo delle somme indebitamente percepite in danno del sistema previdenziale nazionale, emesso nei confronti del ”falso invalido” e della compagna, è stato eseguito nella mattinata odierna.

Gli ausili sanitari assegnati al falso invalido dal D.S.S. della ASL, sono stati restituiti al medesimo Ente per l’assegnazione ad altro disabile avente diritto.

Oggi avvenne, nel 1997 Pecchia regala la vittoria al Napoli contro il Parma

Gli azzurri sconfissero i ducali per 2-1

Il giorno 26 gennaio il Napoli ha giocato dieci partite, nove in serie A ed una in coppa Italia, ottenendo cinque vittorie, due pareggi e tre sconfitte.

Ricordiamo il 2-1 al Parma nella prima di ritorno della serie A 1996/97

Questa è la formazione schierata da Luigi Simoni:

Taglialatela, Colonnese, Baldini, Ayala, Milanese, Turrini, Boghossian (79′ Altomare), Cruz, Pecchia, Caccia (88′ Caio), Aglietti (46′ Crasson)

I gol: 22′ Pecchia, 31′ Chiesa, 56′ Cruz

Dopo il girone d’andata il Napoli era ottavo in classifica e chiuse quel torneo al tredicesimo posto. Lo scudetto andò alla Juventus proprio davanti al Parma di Carlo Ancelotti.

Il primo gol ai gialloblu fu di Fabio Pecchia, attuale tecnico del Verona, che è, poi, tornato a Napoli come secondo di Rafa Benitez. Il centrocampista vanta 24 gol nelle sue 171 presenze in maglia azzurra: 21 reti in 152 partite di serie A e 3 nelle 15 di coppa Italia. Non ha segnato nelle 4 presenze in Europa.

Sorrento, Taskayali parteciperà a “Sorrento Incontra – M’Illumino d’inverno”

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Il giovane pianista Francesco Taskayali si esibirà a Sorrento durante l’evento Sorrento Incontra – M’Illumino d’inverno

Francesco Taskayali, giovane compositore e pianista italo-turco, che vanta già la partecipazione come autore alla realizzazione di colonne sonore per il cinema e la televisione, sarà ospite sabato 27 gennaio, alle ore 19, al teatro Tasso di Sorrento.

Il concerto rientra nel cartellone di “Sorrento Incontra – M’Illumino d’inverno”, un evento organizzato da Arealive, che si avvale della direzione artistica di Mvula Sungani e che rappresenta il contenitore degli eventi sostenuti dal Comune di Sorrento, guidato dal sindaco Giuseppe Cuomo, con la collaborazione di Fondazione Sorrento e la Federalberghi Penisola Sorrentina, promossi dall’Assessorato agli Eventi, retto da Mario Gargiulo, con il coordinamento del dirigente del Settore Cultura, Antonino Giammarino.

Taskayali, classe 1991, porta con sé una notevole esperienza live, essendosi esibito in tour in posti come Londra, Parigi, Colonia, Caracas, Istanbul, Salonicco, Atene, Marsiglia, Addis Abeba, Nairobi, Bucarest, Jakarta, Berlino, Tbilisi, Kiev, Los Angeles. Un talento in grado di innestare sullo studio di autori classici stili moderni, che vanno dal minimalismo di Ludovico Einaudi al jazz di Keith Jarrett. Insime alla straordinaria capacità di sperimentazione, la vasta gamma di tecniche e stili di composizione musicale a cui fa appello, lo rende un artista eclettico e dalla spiccata contemporaneità.

Il giovane compositore ha all’attivo quattro album: Emre (2010), LeVent (2011), Flying (2014) e Wayfaring, di cui l’ultimo – uscito il 19 maggio 2017 per l’etichetta Inri Classic, nata dall’unione di intenti con la Warner Music Italy – è entrato direttamente nella classifica Fimi dei 100 dischi più venduti della settimana.

Younes in viaggio verso Napoli: “Sono felice, azzurri caldi come l’Ajax”

“Grazie Ajax, ora mi aspetta un’avventura importante”

Amin Younes è stato intervistato dal giornale olandese De Telegraaf prima della partenza verso Napoli, dove inizierà una nuova avventura in un club che mira alla vittoria del campionato.

Ecco le sue parole:

“Sono davvero felice di poter fare questo grande passo ed arrivare al Napoli! Lascio con un doppio sentimento, è ovvio: non posso certo essere soddisfatto degli ultimi miei sei mesi, ma penso ai momenti belli e al raggiungimento della finale di Europa League come il culmine di questo percorso. Nonostante la delusione. L’Ajax mi ha preso dalla Germania come calciatore semi-sconosciuto dandomi una chance, io ho fatto tutto il possibile per dare il massimo al club e ci sono riuscito soprattutto nelle gare di Europa League, contro Schalke 04 e Lione. Adesso vado a Napoli con l’obiettivo di diventare un buon calciatore, ma sono ancora molto lontano da dove voglio essere: ora voglio fare quest’altro passo avanti e cogliere quest’occasione come ho fatto con l’Ajax”.

Su di te c’erano Zenit, Siviglia, Inter e Swansea.
“Se lasci l’Ajax, devi andare in un club che gioca quasi allo stesso modo e per me il Napoli è l’Ajax della Serie A! La squadra gioca in modo spettacolare e attraente e poi secondo me il Napoli è un club altrettanto caldo come l’Ajax. Certo, devo abituarmi al nuovo Paese e alla lingua, ma molto sarà simile all’Ajax”.

Hai già parlato con Sarri?
“Si, ma ancora di più con il direttore sportivo: Giuntoli mi ha dato la sensazione che riuscirò a trovare spazio nei prossimi sei mesi per assicurarmi un posto al Mondiale con la Germania. Non ho paura della concorrenza e della competizione, il campionato italiano lo apprezzo molto e poi il Napoli è il leader della classifica: l’allenamento e le gare mi renderanno un calciatore migliore”.

Ti dispiace non poter dare l’addio al pubblico di Amsterdam?
“Vorrei fare un video messaggio per i tifosi, so che ci sono state molte critiche negli ultimi tempi, ma posso dire che per due anni ho dato tutto per il club, gli ultimi mesi sono stato invece male. Ho combattuto ogni giorno per il mio posto e spero davvero che i tifosi mi ricordino per i bei momenti”.

I pendolari uccisi dal binario spezzato a Pioltello: l’incidente e lo scaricabarile (VIDEO)

Il treno regionale 10452 di Trenord, in servizio sulla Cremona-Milano, è deragliato, ieri mattina, a Pioltello, alle porte di Milano, provocando la morte di 3 donne che stavano andando a lavorare e il ferimento di circa 80 persone. A causare l’incidente un pezzo di binario mancante. Il macchinista sotto choc: “Ho provato a frenare ma era troppo tardi”. I sopravvissuti raccontano gli attimi di terrore: “Due minuti eterni, c’era chi urlava, chi piangeva e chi si faceva il segno della croce”. Sotto accusa finisce tutta la linea ferroviaria Milano-Cremona, una delle peggiori del Nord per la scarsa manutenzione e i treni vecchi. Luigi La Spina parla della “tragedia di una realtà quotidiana, cruda e inaccettabile”.

Morte per 20 cm di acciaio mancante

Il deragliamento, a Pioltello, del treno regionale 10452 di Trenord sulla Cremona-Milano: tre vittime. Sotto accusa il binario spezzato. Il macchinista: «Ho frenato ma era tardi»

MILANO – Una lastra in acciaio di 20 centimetri e un bullone. Due pezzi mancanti capaci di far deragliare un treno regionale con 350 pendolari, lanciato verso Milano a 140 all’ora, causare la morte di tre passeggeri, ferirne altri 80.

Un’inezia, apparentemente. Una tragedia, nei fatti.  

Il treno regionale 10452 di Trenord alle 6 e 57 di ieri mattina ha appena superato la stazione di Pioltello. Siamo a una quindicina di chilometri da Milano. Intorno campagne, fabbriche, aree industriali, nebbia e freddo. Dopo 27 minuti, come tutti i giorni, il treno è atteso alla stazione di Porta Garibaldi. Dentro, centinaia di lavoratori e studenti provenienti dalla «Bassa»: Cremona – la partenza è prevista alle 5 e 32 -, Treviglio (Bergamo).

La corsa sulla ghiaia

Ieri, poco prima della stazione di Pioltello, il convoglio composto da 6 vagoni, motrice in coda e macchinista in testa, improvvisamente «scarroccia». Intorno è ancora buio. Esce dai binari e, per due chilometri, trascina il suo peso sulla staccionata. L’ammasso di lamiere travolge tutto ciò che incontra. La carrozza numero tre piega la sua corsa sul lato destro. Abbatte tre pali dell’alta tensione, al quarto si accartoccia letteralmente in due.

È chi,ieri mattina, andando al lavoro come tutti i giorni, ha scelto il posto al centro del treno ad avere la peggio. Tre donne di 39, 51 e 61 anni muoiono quasi all’istante. Una era medico, stava raggiungendo l’ospedale Besta, un’altra era in viaggio con la figlia diciassettenne che si è salvata. La terza è una ragioniera e andava, anche lei, semplicemente in ufficio. Altre 80 persone verranno ricoverate, 4 in codice rosso. Fino a ieri sera erano gravi dopo aver subito delicati interventi chirurgici, ma per fortuna non più in pericolo di vita. Per estrarre i feriti dalle lamiere del terzo vagone, i vigili del fuoco hanno usato anche la fiamma ossidrica.

Le prime immagini girate subito dopo il deragliamento
Vagoni accartocciati e carrozze squarciate, cosa resta del treno

Il pezzo mancante  

A metà mattinata, quando la macchina dei soccorsi ha smesso di correre, gli elicotteri sono atterrati negli ospedali vicini, le ambulanze a sirene spiegate arrivate a destinazione, lo scenario impressiona.

Cosa ha causato la tragedia in mezzo alle campagne di Limiti di Pioltello? La magistratura, con il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano, ipotizza il reato di disastro ferroviario colposo. Dopo i primi accertamenti, verranno iscritti nel registro degli indagati i responsabili della sicurezza sulla tratta di Reti ferroviarie italiane (Rfi). I periti stabiliranno cause e responsabilità. È stata sequestrata l’area, i vagoni, la scatola nera del convoglio e le pratiche sui controlli e la manutenzione dei tracciati. Fino a ieri sera, però, l’ipotesi più probabile era quella del «cedimento strutturale». Un chilometro prima di entrare alla stazione di Pioltello, gli investigatori hanno ritrovato un binario danneggiato. Poco più di 20 centimetri mancanti, come il bullone sottostante, con il pezzo ritrovato poco distante. Ad alcuni metri iniziano anche i segni dello «scarrocciamento».

Il macchinista ha frenato  

Il treno andava alla velocità consentita e il macchinista – che prima di essere ricoverato ha ricostruito la dinamica con i vigili del fuoco -, non sembra avere alcuna responsabilità. Ha azionato i freni poco dopo aver sentito forti e anomale vibrazioni. Agli atti dell’indagine anche i video di sorveglianza della stazione rafforzano questa ipotesi. Un passeggero su una banchina viene immortalato mentre si scansa, spaventato, al passaggio del treno 10452. Chi ha visto quelle immagini, nota distintamente fiamme che escono dal basso dei convogli. Le rotaie uscite dalla loro guida urtano sul pietrisco a lato del tracciato e si surriscaldano.

Nel giorno del lutto e delle lacrime, le segnalazioni su una linea che tutti descrivono oggi come poco sicura, si moltiplicano. A luglio, un episodio simile, sempre su un convoglio di pendolari. Per fortuna, dagli esiti meno nefasti.

vivicentro.it/ATTUALITA’NORD-CRONACA
vivicentro/I pendolari uccisi dal binario spezzato: l’incidente e lo scaricabarile (VIDEO)
lastampa/Morte per 20 cm di acciaio mancante EMILIO RANDACIO

Castellammare, convocato il Consiglio Comunale: l’ordine del giorno

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La settimana prossima, presso Palazzo Farnese, sarà convocato il Consiglio Comunale, tra i diversi punti da trattare, è presente anche l’interdizione  di libero accesso all’arenile

Il prossimo 31 gennaio alle ore 09:30 presso Palazzo Farnese, nella Sala consiliare Falcone e Borsellino, si svolgerà in seduta straordinaria pubblica di prima convocazione del Consiglio Comunale. Diversi i punti messi nell’ordine del giorno tra cui l’approvazione dell’aggiornamento 2018-2020 al Piano triennale per la Prevenzione della Corruzione – Parte Generale e l’approvazione di debiti fuori bilancio.

Rientra tra i diversi punti anche l’approvazione  “Mozione d’interdizione libero accesso all’arenile (Villa Comunale) a tutela della salute”.

Infine tra i vari punti all’ordine del giorno ci sarà anche la nomina del nuovo Presidente del Consiglio Comunale da eleggere in seguito alle dimissioni di Eduardo Melisse. Il consigliere del Partito Democratico lasciò la carica prima della seduta riguardante la delibera salva Sint. Attualmente, il ruolo di Presidente è ricoperto da Salvatore Ercolano.

Per quanto concerne le candidature alla carica di Presidente del Consiglio Comunale, come stabilito dall’articolo 34 dello Statuto Comunale, devono essere sottoscritte da almeno un gruppo Consiliare e dovranno pervenire entro le ore 12 del giorno 30 gennaio 2018 all’ufficio di Presidenza del consiglio.

Benevento-Napoli: settore ospiti aperto ai soli possessori della tessera del tifoso

Questa la decisione  del Gruppo Operativo di Sicurezza

Il Benevento ha reso noto che nella giornate di ieri c’è stata la riunione del Gruppo Operativo di Sicurezza per decidere quali misure adottare in occasione della gara contro il Napoli che si terrà domenica 4 febbraio alle ore 20:45.

Dopo aver analizzato tutte le criticità e le problematiche della partita, sono state adottate le seguenti prescrizioni: incedibilità dei titoli d’ingresso; settore ospiti riservato esclusivamente ai possessori della tessera del tifoso del Napoli; in tribuna sarà aperta la vendita dei tagliandi anche ai residenti di Napoli e provincia purchè siano in possesso della tessera del tifoso del Napoli, mentre in Curva Sud e Curva Nord locali la vendita dei tagliandi sarà riservata ai soli residenti di Benevento e provincia. Oggi sarà avviata la prevendita, ma i botteghini dello stadio resteranno chiusi il giorno della gara, per cui sabato 3 sarà l’ultimo giorno utile per acquistare il titolo d’ingresso.

Lotta allo spaccio di droga: la Guardia di Finanza ferma pusher, l’accaduto

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Le Fiamme Gialle impegnate nella lotta allo spaccio hanno fermato un pusher trovato in possesso di dosi di cocaina. Eseguiti controlli anche nella sua abitazione ubicata a Gragnano

La Guardia di Finanza di Salerno, nel comune di Scafati, impegnata nell’attività di contrasto allo spaccio di droga, ha fermato in flagranza di reato un soggetto in possesso di sostanza stupefacente, confezionata pronta per essere immessa nelle piazze di spaccio.

Durante il servizio di controllo sulle strade, le Fiamme Gialle della Compagnia di Scafati, hanno fermato un giovane alla guida di uno scooter. Il fermato, già noto alle Forze dell’ordine, è stato trovato in possesso di 13 “palini” di cocaina abilmente occultati all’interno dello specchietto retrovisore del motoveicolo.

La successiva perquisizione, eseguita presso il domicilio del pusher, sito nel comune di Gragnano, ha permesso di trovare ulteriori  62 confezioni di droga per un totale di 25 grammi ed euro 200 in banconote da piccolo taglio, costituenti provento del reato di spaccio.

Il responsabile è stato tratto in arresto ed è stato processato per “direttissima” presso il Tribunale di Nocera Inferiore.

Come si legge nella nota, l’attività di servizio svolta conferma la presenza delle Fiamme Gialle sul territorio a contrasto di un fenomeno caratterizzato da grave pericolosità sociale.

L’ex arbitro Cesari: “Che innovazione il VAR, qualche errore è normale”

“Questa nuova tecnologia è in fase di rodaggio, dobbiamo comprendere che errare sia possibile”

L’ex arbitro Graziano Cesari, durante una partita di beneficenza organizzata da Claudio Onofri, ha parlato del VAR rilasciando alcune dichiarazioni ai microfoni di TMW Radio.

Ecco le sue parole:
“Il VAR mi piace molto, soprattutto quando funziona bene. Sono parzialmente soddisfatto: è inevitabile che ci siano degli errori nel periodo di rodaggio. Ora vedremo cosa bisognerà cambiare e migliorare, in particolare nel protocollo e nella revisione delle immagini. Le perdite di tempo? Ci sono quando non sei abituato a leggere le immagini. Si può fare molto meglio”.

Una lettura della situazione molto chiara e precisa che, probabilmente, racchiude il pensiero di molti appassionati e tifosi. Gli errori arbitrali sono sensibilmente diminuiti. Così come le proteste e le illazioni verso chi dirige le gare e chi designa le giacchette nere. Ovvio, poi, che non si possano mettere a tacere le voci e le insinuazioni di designazioni “dubbie” come quella del napoletano Maresca per la Juventus e di Mazzoleni per il Napoli, considerato un nemico dal popolo partenopeo.

Nocera Inferiore, controlli in un circolo: sequestrato videopoker e titolare denunciato

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La Guardia di Finanza nell’ambito della tutela dei Monopoli di Stato ha effettuato controlli in un circolo ricreativo nel salernitano

Nell’ambito dell’attività di tutela del monopolio  statale sui cosiddetti videopoker, la Guardia di Finanza nel comune di Sant’Egidio del Monte Albino ha effettuato un controllo in un circolo ricreativo in cui risultava in funzione un congegno elettronico riproducente la logica del poker, illecitamente detenuto.

Il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e segnalato alla competente Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato per l’irrogazione delle sanzioni amministrative.

Come si legge nella nota, l’attività di servizio eseguita conferma la costante presenza delle Fiamme Gialle sul territorio impegnate nel contrasto di un fenomeno connato da diffusione e a tutela di categorie particolarmente vulnerabili quali i minorenni e dei soggetti affetti da ludopatia.

Napoli, clamoroso Ghoulam: può essere convocato già prima del Lipsia

Il calciatore algerino è il protagonista di un recupero senza precedenti

Una macchina da guerra più forte di mille complicazioni porta il nome di Faouzi Ghoulam. Il terzino algerino si era infortunato nel primo giorno di novembre, aveva subito la rottura del legamento crociato del ginocchio (uno dei peggiori infortuni che possano colpire un calciatore) che in media richiede un tempo di recupero di circa 6/7 mesi.

Ma il 31 del Napoli ha fatto un’impresa, ha dimezzato i tempi di recupero, al punto che potrebbe essere convocato a breve. Secondo il quotidiano Il Mattino l’algerino ha superato anche l’ultimo step della partitella in allenamento e potrebbe essere convocato anche prima della gara di Europa League con il Lipsia del 15 febbraio, dunque in uno dei match in campionato con Benevento (4 febbraio) o Lazio (10 febbraio).