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Sanremo 2018, Lo Stato Sociale ‘per il sociale’: una spilla per Pomigliano d’Arco

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Lo Stato Sociale a favore dei lavoratori di Pomigliano d’Arco sul palco dell’Ariston di Sanremo

Lo Stato Sociale questa sera si è presentato al Festival di Sanremo indossando delle spille su cui erano incisi i nomi di alcuni lavoratori di Pomigliano d’Arco, che disoccupati da tempo, vivono in condizioni economiche molto difficili. Abbiamo raccolto e sintetizzato le loro parole: “Domenico Mignano, Marco Cusano, Antonio Montella, Massimo Napolitano e Roberto Fabbricatore, operai Fiat di Pomigliano d’Arco. Sono questi i cinque nomi che sono saliti con noi sul palco dell’Ariston. La loro storia è solo uno dei tanti esempi di come il lavoro in questo paese pesi sulle vite delle persone, troppo spesso degradando la loro dignità.
Abbiamo pensato che un brano il cui tema è quello del lavoro, seppur con leggerezza, potesse planare su un argomento sensibile e centrale per tutti noi.
La speranza e il desiderio sono quelli che il futuro più prossimo possa portare ad un’inversione di rotta nelle politiche che da troppi anni non consentono di poter cercare la propria felicità e realizzazione attraverso il lavoro.
La dedica è per tutti i lavoratori, i disoccupati, i precari, i cassaintegrati e chiunque ambisca a poter vivere una vita in vacanza, non forzata. Felicemente“.

Si fanno tante manifestazioni canore che mettono in risalto la bravura degli artisti, ma Sanremo ha sempre un fascino in più. I cantanti come “Lo Stato Sociale” salgono sul palco avendo come scopo non solo la musica, e la propria esibizione, ma anche la promozione di queste lodevoli iniziative. Anche questo è Sanremo!

A cura di Annalibera di Martino

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Sanremo ’18, musical improvvisato sul palco dell’Ariston: l’iniziativa di Michelle per le donne

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Sanremo ’18, musical improvvisato sul palco dell’Ariston: l’iniziativa di Michelle per le donne

Un musical improvvisato messo insieme da Michelle Hunziker con un medley delle canzoni dedicate alle donne ha animato l’Ariston in un’iniziativa contro ogni forma di violenza. Come già accennato da Michelle, nelle precedenti conferenze stampa, anche in questo Festival ci sarà l’impegno nel sociale, con una serie di immagini simboliche, come questo momento, oppure la spilla donata a tutti gli “addetti ai lavori” Festival contro i femminicidi e contro ogni violazione dei diritti delle donne e della loro libertà.

 

FOTO – Sanremo ’18, momento hot per Noemi: si apre il vestito sul palco, scoppia l’imbarazzo!

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Momento hot di Noemi a Sanremo durante la terza serata

Sono le 23:10 e a salire sul palco è Noemi, a presentarla Pierfrancesco Favino ma durante la presentazione il vestito si apre, scoprendo il seno e la telecamera subito si sposta. La scollatura fa intravedere parte del seno e Favino e Baglioni scherzano coprendosi gli occhi. La sua canzone convince sempre più, ascolto dopo ascolto, e non si discute che sia tra le favorite per la vittoria finale. Non finisce qui: a fine interpretazione durante la consegna dei fiori da parte di Michelle il vestito si apre nuovamente ma la cantante non si accorge dell’inconveniente.

Sanremo 2018, gaffe Michelle Hunziker: lascia Avitabile solo sul palco

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Flop Michelle: lascia gli artisti senza lanciare il codice del televoto

La gara è iniziata da circa due ore e iniziano i flop dei presentatori: Michelle Hunziker, che ha già sfoggiato 2 abiti bellissimi durante la serata, nella presentazione di Enzo Avitabile lascia i cantanti sul palco senza lanciare il codice del televoto. Subito si corregge e torna sul palco per scusarsi della gaffe.

Gli abiti di Michelle Hunziker, per la terza serata del Festival si ‘gioca in casa Trussardi’

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Trussardi per la terza serata del Festival di Michelle: a vestire la conduttrice la casa di moda del marito Tommaso

Inizia la terza serata del Festival e Michelle Hunziker sale sul palco per aprire la gara delle Nuove Proposte: un abito lungo nero con una coda e tanto di strascico; un’eleganza che incanta la platea dell’Ariston e mette d’accordo tutti: la linea di moda Trussardi specializzata in abiti da sera e per le grandi occasioni veste la presentatrice. ‘Gioca in casa’ il brand, di cui il marito di Michelle fa parte, che pensa ad una serie di vestiti eleganti, aderenti ma raffinati, per ora dai colori scuri, come nel caso del primo e il secondo, indossato con l’inizio della gara dei big in “bi-color” bianco e nero, geometrico e strutturato.

Sanremo 2018, Virginia Raffaele: “Claudio il tuo festival mette d’accordo tutti, anche i politici”

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Virginia Raffaele sul palco dell’Ariston scherza sulla presenza di un politico in platea

Nel suo intervento durante la terza serata al Festival di Sanremo, Virginia Raffaele commenta la presenza in platea di un politico: “Claudio il tuo festival mette d’accordo tutti, anche i politici“. Sembrerebbe che al Teatro Ariston ci sarebbe anche Matteo Salvini ed infatti la Raffaele non manca di scherzare sul fatto che: “finalmente dopo tre Sanremo con un nero è potuto venire“. Con ironia si riferisce sicuramente al leader della Lega, come avrà reagito?

Torre Annunziata, tentata rapina in un negozio del centro: preso il colpevole

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Torre Annunziata, tentata rapina in un negozio del centro. Preso il colpevole: la vicenda

Torre Annunziata, sventata una tentata rapina in un negozio di via Maresca. È accaduto poco tempo fa, intorno alle 19.30 in una delle strade principali dello shopping a Torre Annunziata, dove un uomo ha tentato una rapina all’interno del negozio di pelletteria e bigiotteria Bizar, ma è stato messo in fuga ed è andato via a mani vuote.

In maniera repentina, sul posto sono subito arrivati i carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata che, agli ordini del maggiore Luigi Coppola, sono riusciti a bloccare il sospetto che ora è in stato di fermo in caserma.

E’ andata male questa volta all’ennesimo rapinatore oplontino. Purtroppo stando ai recenti avvenimenti, Torre Annunziata è spesso colpita da questi atti. In passato, pochi mesi fa con esattezza, Torre è stata vittima di attacchi a sfondo camorristico e non , dove, in una di queste vicende è stata anche colpita l’importante farmacia di Rovigliano. Ma molte bome carta sono state fatte esplodere in diversi esercizi commerciali, dove non sono stati ancora trovati i colpevoli.

Napoli, scendono in piazza a manifestare contro il razzismo dopo il raid di Macerata

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Napoli, scendono in piazza a manifestare, sia napoletani che immigrati, contro il razzismo dopo il raid di Macerata

Napoli, il corteo contro il razzismo si è radunato a piazza Trieste e Trento. In piazza sono scesi i napoletani e un folto gruppo di richiedenti asilo. Nel corteo anche alcuni militanti di Potere al Popolo, dei centri sociali e tanti migranti di varia provenienza. Dalla prefettura il corteo si è mosso attraverso le vie dello shopping fino a piazza Dante. Alcuni dichiarano: «Vogliamo far sentire la nostra voce in città e sensibilizzare le istituzioni e la popolazione all’antirazzismo».
Ma dichiarazioni molto forti vengono fatte: «Siamo scesi in piazza perchè per noi questi omicidi hanno un mandante preciso e sono le politiche destrose di Salvini e della Lega. Siamo sgomenti per lo spazio e l’agilità politica che vengono date a formazioni dichiaratamente fasciste come Casapound e Forza Nuova. Siamo in un paese antifascista con una costituzione antifascista che abbiamo difeso. Stiamo difendendo lo spirito della democrazia». Intanto continua la mobilitazione sui social per organizzare gli autobus che sabato porteranno gli attivisti da Napoli a Macerata.

VIDEO ViViCentro – Sanremo 2018, musica e pizza: il patrimonio dell’Unesco al Palafiori

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Al Palafiori ci sono anche i pizzaioli napoletani, testimonianza di uno dei patrimoni dell’umanità

Sanremo non è soltanto musica: quest’anno in occasione della 68° edizione del Festival di Sanremo, a testimoniare il Made in Italy anche i pizzaioli napoletani, presenti qui al Palafiori per realizzare pizze, la tradizionale margherita e la marinara, simbolo assoluto di Napoli nel mondo.

L’arte della pizza si unisce alla musica che accompagna le giornate del Festival: due arti che si sposano per un connubio perfetto nella città dei fiori.

dalla nostra inviata a Sanremo, Annalibera Di Martino

Caserta, genero del boss Belforte chiedeva il pizzo ai negozi: arrestato

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Caserta, genero del boss Belforte chiedeva il pizzo ai negozi: arrestato

Caserta, il genero dell’ex boss Belforte, usava il boss pentito come uno spauracchio. «Se non mi dai i soldi, finisci in galera».  Quel cognome che era stato sinonimo di sangue e morte come una sorta di «braccio armato» della legge, veniva utilizzato per incutere ancora paura, e così costringevano alcuni commercianti di Marcianise a pagare il pizzo.

Da ieri è in carcere, a Voghera, il genero del boss, G. Alberico, e sua moglie, G. Belforte, è indagata in stato di libertà. Secondo il pool antimafia diretto dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio, sostituto Luigi Landolfi, mentre erano in località segreta, beneficiando da un punto di vista economico della protezione riservata ai parenti dei pentiti, i due coniugi si sono resi protagonisti di almeno due «viaggi lampo» a Marcianise. Una volta interrogata, lei, ha spiegato che erano andati sulla tomba della figlia. Ma le celle telefoniche agganciate dai loro cellulari nei due giorni «incriminati», nella primavera del 2016, e le intercettazioni a carico delle vittime, di poco successive alle loro visite nella città natale, hanno ricostruito un’altra storia.

La Dda ha chiesto e ottenuto la revoca della collaborazione perché ha mentito sulle informazioni relative alle finanze del clan e, quando il pm gli ha fatto notare di essere stato sbugiardato, ha anche tentato di aggredirlo con una stampella. Ma, mentre ancora era un pentito e sua figlia col suo nucleo familiari viveva a spese dello Stato con uno stipendio da 1400 euro, la coppia avrebbe lasciato la località protetta senza autorizzazione per riscuotere il pizzo di Pasqua del 2016.

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Napoli, vede la polizia e tenta di ingoiare 2 dosi di cocaina: catturato spacciatore

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Napoli, vede la polizia e tenta di ingoiare 2 dosi di cocaina e 1 di hashish: catturato spacciatore

Napoli, un uomo vede la polizia e tenta di ingoiare la droga che avrebbe dovuto vendere da lì a poco. Nell’ambito dei controlli che gli agenti stanno tenendo sul territorio, contro lo spaccio di stupefacenti, gli agenti della VI sezione della Squadra Mobile hanno arrestato A. F., 26enne per il reato di detenzione ai fini di spaccio. I poliziotti in seguito ad accurate indagini sono intervenuti poco dopo le 18.00 nei pressi dell’abitazione del giovane in Vico S. Caterina a Formiello. All’arrivo della Polizia, il giovane ha tentato di raggiungere il suo appartamento e chiudersi la porta alle spalle ma è stato raggiunto e bloccato dai poliziotti.

Per fortuna il ragazzo è stato fermato dagli agenti, che hanno rinvenuto e sequestrato nella bocca dell’uomo, che aveva tentato di ingoiare, due dosi di cocaina ed una di hascisc. Dopp aver controllato anche l’abitazione,  gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un bilancino di precisione nascosto in uno dei pensili della cucina. Dopo i vari controlli e l’uomo è stato condotto al carcere di Poggioreale.

Anacapri, rubata statua di San Pietro nella chiesta di Santa Sofia: la vicenda

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Anacapri, rubata statua di San Pietro nella chiesta di Santa Sofia: la vicenda

Anacapri, furto sull’isola. Insolita vicenda ad Anacapri dove è stata rubata una statua in bronzo raffigurante San Pietro, con annessa una cassetta delle offerte, che si trovava nella chiesa di Santa Sofia di Anacapri. Ad accorgersi del furto, avvenuto ieri pomeriggio, è stato questa mattina il giovane parroco don Massimo Maresca. La cosa è stata subito denunciata ai carabinieri, mentre sono in corso indagini per risalire all’autore del furto.

Il giovane parroco don Massimo Maresca ha consegnato ai carabinieri le registrazioni dell’impianto di videosorveglianza della parrocchia nelle quali si nota chiaramente un giovane entrare in chiesa, dirigersi verso l’acquasantiera, afferrare la piccola statua e portarla via indisturbato. L’opera, a quanto si è appreso, non ha un grande valore artistico, ma è molto cara a tutta la cittadinanza, infatti la notizia ha destato enorme clamore nella piccola comunità anacaprese. Sull’accaduto stanno investigando i carabinieri, servendosi anche delle varie testimonianze delle persone che si trovavano da quelle parti quando è successo il furto.

Napoli, operatore socio sanitario picchiato nel pronto soccorso: la vicenda

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Napoli, operatore socio sanitario picchiato nel pronto soccorso: la vicenda

Napoli, un operatore socio-sanitario è stato aggredito questa notte mentre effettuava il proprio turno di lavoro, nel pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Bosco. Il 50enne napoletano, in servizio da tre anni in questo ospedale, è stato strattonato e percosso dall’accompagnatore di un paziente che lo ha sbattuto contro un muro, cominciando a colpirlo in varie parti del corpo. L’episodio è accaduto intorno all’una e mezza, davanti agli altri pazienti in attesa delle visite. Ciò che ha portato all’aggressione sarebbe l’attesa per la consegna di un esame diagnostico.

La vicenda: tutto è nato quando il parente dell’assistito, che aveva effettuato un esame radiografico al torace,  si è spazientito dell’attesa e del fatto che l’operatore socio sanitario a causa del sovraffollamento nel pronto soccorso, era impegnato anche con altri pazienti. A quel punto, il sanitario è stato assalito e picchiato e subito dopo i colpi, il paziente ed il suo accompagnatore si sono allontanati dal presidio ospedaliero. All’uomo sono stati dati 10 giorni di prognosi. Ciò che lascia più pensare, è che non è stato questo, un episodio isolato, anzi, spesso accadono questi avvenimenti, infatti è da molto che i medici e tutto il personale, richiedono più controlli nei reparti.

Pamela: medico legale, corpo sezionato in modo scientifico

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“Il corpo è stato tagliato in modo ‘scientifico’ e tutti gli organi sono presenti”: Queste le prime risultanze dell’autopsia condotta sul corpo sezionato di Pamela Mastropietro dallo staff di medicina legale dell’Università di Macerata consegnato nel primo pomeriggio alla Procura della Repubblica. Il pool di periti era guidato dal medico Mariano Cingolani, assistito dai colleghi Dora Mirtella e Roberto Scendoni, presenti anche gli avvocati dei due nigeriani indagati, il tossicologo Rino Froldi e il criminologo Mauro Mazza.

vivicentro.it/CRONACA – /agi

Napoli, nasce la giornata del Pizzaiolo: sarà il 17 gennaio

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Napoli, nasce la giornata del Pizzaiolo: sarà il 17 gennaio  in onore di San’Antuono

Napoli, nasce finalmente anche la festa del Pizzaiolo. Si terrà il 17 gennaio e sarà la Giornata cittadina del Pizzaiolo Napoletano. Lo ha stabilito ufficialmente la giunta comunale di Napoli con una delibera a firma dell’assessore alle Attività Economiche, Enrico Panini. Il provvedimento, richiesto dalle associazioni dei pizzaiuoli napoletani, era stato già annunciato in conferenza stampa. L’atto si inscrive tra le iniziative cittadine che hanno lo scopo di festeggiare e valorizzare concretamente il riconoscimento dell’Arte del pizzaiuolo napoletano quale patrimonio immateriale dell’umanità, avvenuto lo scorso dicembre 2017 da parte della Commissione Unesco.

Si è deciso di scegliere questa data perchè sin dagli inizi del secolo scorso e fino ad una cinquantina di anni fa, le famiglie dei pizzaioli napoletani erano solite chiudere le loro pizzerie il 17 gennaio per celebrare il loro santo protettore, Sant’Antuono, il santo del fuoco, protettore dei fornai. Infatti a quei tempi tutti avevano vicino al forno a legna un’immagine del santo, che ancora oggi è possibile trovare in alcune pizzerie storiche della città di Napoli. L’assessore ha dichiarato: «Cercheremo di estendere agli altri Comuni di Italia – il riconoscimento di tale giornata dedicata all’ingegno, al lavoro e alla creatività del pizzaiolo napoletano, affinchè da cittadina possa diventare una celebrazione nazionale».

Juve Stabia – Sorrentino a “30 Minuti con le Vespe”: Felice del gol con la Paganese..spero di conquistare il mio spazio!

Protagonista della rubrica “30 Minuti con le Vespe”, in onda sulla pagina Facebook ufficiale della Juve Stabia, è stato Lorenzo Sorrentino. Il neo attaccante gialloblù ha risposto alle domande ed alle curiosità dei tifosi stabiesi.

Queste le parole di Sorrentino:

La rete contro la Paganese mi fa enorme piacere, ma mi rendo conto che per acquistare la fiducia dell’allenatore e dei tifosi non basta un gol, serve lavorare senza sosta e con impegno. A prescindere dalla gioia personale, il pareggio di domenica fa male perché penso che, per come abbiamo giocato, avremmo meritato qualcosa in più. Cercheremo di rifarci già a Fondi.

E’ la mia prima esperienza al sud, posso dire che qui alla Juve Stabia ho trovato un gruppo sano, dove c’è tanta unità e grazie al quale è stato facile legare con tutti. Sono molto soddisfatto della scelta di venire a Castellammare e di indossare la casacca della Juve Stabia. Paponi? E’ un grande attaccante, la sua carriera parla per lui: ad ogni allenamento cerco di “rubargli” qualche segreto.

Mister Caserta è una persona che tiene tanto al gruppo, che guarda prima all’aspetto umano e poi a quello di campo. Mi piace anche il suo modo di condurre gli allenamenti e sono contento di aver ripagato, in piccolo per ora, la sua fiducia.

Le esperienze passate sono state importanti ma le più significative sono quelle di Rieti e San Benedetto del Tronto. A Rieti la famiglia Fedeli mi ha dato tanta fiducia e dopo mi ha portato alla Sambenedettese, avendo rilevato la società.

Sono arrivato a Castellammare da un mesetto ormai; è una città in piccola parte simile a Roma quindi tanti aspetti magari un po’ caotici, come il traffico, non mi hanno sorpreso. Qui al Sud poi si sente molto di più la passione dei tifosi; al Nord, ad eccezione che in piazze molto importanti, forse il tifo si sente meglio. C’erano altre squadre che mi cercavano però a fare la differenza è stata la voglia della Juve Stabia di avermi, anzi ringrazio il Direttore Sportivo, il Presidente e tutta la società per la fiducia che hanno in me e che si è concretizzata in un contratto triennale.

In questo momento ci manca un pizzico di cattiveria e di attenzione, in questo senso le gare con Catanzaro e Paganese fanno ancora male. Dobbiamo lavorare sull’aspetto mentale per evitare cali di concentrazione; siamo una squadra giovane e ci può stare di avere lacune in questo senso ma miglioreremo in fretta, ne sono certo.

Ho tanta voglia di riscatto: a San Benedetto ho avuto pochissimo spazio e poi sono finito fuori rosa. Appena si è aperta la possibilità di venire alla Juve Stabia ho accettato senza esitazioni, nonostante la presenza di due punte importanti come Simeri e Paponi. Il calcio è una sfida continua e quindi spero col lavoro di guadagnarmi sempre più spazio.

Non sono scaramantico e non credo alla fortuna ed alla sfortuna. Sono nato in una famiglia molto cattolica quindi mi concentro spesso su valori diversi dalla scaramanzia.

Var? A mio avviso è un’innovazione positiva, se usata in modo corretto. Permette di evitare errori e penalizzazioni ingiuste a chi sta in campo ma se ne deve affinare l’utilizzo. Come in tutte le cose, serve misura ed equilibrio anche nell’uso della Var.

Calciatore di riferimento? Mi piace molto Morata per il suo modo di giocare, ma ci sono tanti attaccanti di valore da cui prendere spunto. La Curva Sud? E’ davvero emozionante giocare potendo contare su un tifo così caldo; sono convinto che con l’aiuto dei tifosi potremo andare lontano.

Il numero 32 mi è stato consigliato da un amico prima che arrivassi a Castellammare; dato che, giunto qui, ho notato che era libero, l’ho scelto senza pensarci due volte.

Sono un ragazzo molto scherzoso, però mi ci vuole un po’ di tempo per aprirmi. Nel tempo libero qui a Castellammare sto con i compagni di squadra, guardo film e cerco di conoscere anche le zone limitrofe: Napoli, Salerno ecc.

Preferisco i piatti salati: da buon romano la carbonara e l’amatriciana battono tutto. Film preferito? Il Gladiatore. Sono fidanzato con Giulia e ho tre fratelli che mi mancano molto, come tutta la mia famiglia.

Napoli, a Scampia basta droga, baby gang e camorra: l’ira dei residenti

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Napoli, a Scampia basta droga, baby gang e camorra: l’ira dei residenti

Napoli, sono stufi gli abitanti di Scampia, i quali affermano: «Basta droga, babygang e camorra. Questa è la nuova Scampia». Armati di rastrelli e cesoie, hanno deciso di ripulire completamente l’esterno della Vela gialla. Uno «sciopero al contrario», indetto dai comitati attivi sulla zona, per dimostrare che nella periferia di Napoli la forza lavoro esiste. Omero Benfenati, portavoce del Comitato Vele, ha dichiarato: «Siamo qui per riqualificare questi luoghi dal basso e allo stesso tempo dare un segnale forte a chi è stato sempre assente. Basta passerelle elettorali. C’è bisogno di garantire un lavoro e una casa dignitosa alle centinaia di famiglie rassegnate a vivere in questi palazzoni di cemento. Qui non ci sono camorristi, qui ci sono persone che si rimboccano le mani e cercano lavoro». Ma questa è la nuova Scampia, gridano i residenti, dove un popolo massacrato si riappropria della propria dignità. E’ un vero e proprio atto di rivoluzione ,dignità umana, lavoro e abitazione. Sono questi i diritti rivendicati dai cittadini che oggi presentano con orgoglio il nuovo volto di Scampia e sperano in un domani migliore.

Battipaglia, rapinatore tenta di tagliare le dita della sua vittima: la vicenda

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Battipaglia, rapinatore tenta di tagliare le dita della sua vittima con una tenaglia: ecco la vicenda

Battipaglia, nel tardo pomeriggio di ieri, i carabinieri ,agli ordini del Maggiore Erich Fasolino, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto il cittadino extracomunitario I. S., 26enne di origini marocchine, domiciliato ad Eboli anche se senza una fissa dimora, in quanto ritenuto responsabile di rapina aggravata.

La vicenda: i carabinieri, hanno notato transitare, sulla litoranea di Battipaglia, un’Alfa Romeo 156 Station Wagon con targa bulgara, segnalata quale autovettura utilizzata da alcuni cittadini stranieri per compiere una rapina ai danni di una coppia sabato scorso 3 febbraio, alle ore 23:30 circa. Nella circostanza la coppia, un 28enne di Eboli ed una 47enne di Battipaglia, veniva costretta ad arrestare la marcia della loro Fiat Punto, mentre percorreva via Fosso Pioppo di Battipaglia, da una persona che gli si parava davanti armata di tenaglia e con il volto parzialmente coperto da un cappello. Improvvisamente sopraggiungeva, da una stradina inter-poderale, un’Alfa Romeo 156 Station Wagon che speronava la Fiat Punto nella fiancata destra. Dall’Alfa scendevano altre due persone le quali, unitesi alla prima che nel frattempo sfondava il finestrino del conducente con la tenaglia, rapinavano la coppia dei loro effetti personali, fra cui i telefoni cellulari, il portafogli dell’uomo e la borsa della donna contenente anche 700 euro, ovvero parte dello stipendio prelevato la stessa mattina. Prima di allontanarsi dal luogo, l’uomo che aveva fermato la Punto della coppia intimava, con accento straniero, al giovane conducente di allungargli la mano azionando contemporaneamente la tenaglia.

I Carabinieri della Compagnia di Battipaglia, notata l’Alfa Romeo segnalata dalla coppia lungo la litoranea, invertivano la marcia dando inizio ad un inseguimento che terminava dopo pochi chilometri. Bloccata la 156, venivano identificate le due persone a bordo, il 26enne marocchino e la compagna, una connazionale coetanea. All’interno dell’Alfa venivano rinvenute anche due torce, due coltelli ed una tenaglia, la stessa utilizzata per la rapina. Il riconoscimento dello straniero come la persona che la sera della rapina aveva bloccata la Punto della coppia sfondando il finestrino del conducente e minacciandolo di tagliargli le dita.

Napoli, sventata rapina alla Deutsche Bank: la vicenda

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Napoli, sventata rapina alla Deutsche Bank: i ladri sbucano dalle fogni con le armi in pugno

Napoli, la banda del buco in azione nella Deutsche Bank in piazza Medaglie d’Oro, al Vomero, dove questa mattina è stata sventata una rapina intorno alle 11, mentre l’istituto di credito era regolarmente aperto. Sono subito arrivati i poliziotti, che erano stati allertati  dal direttore dell’istituto di credito. I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale dellla Questura e del commissariato Vomero sono giunti sul posto e, in un un cunicolo scavato sotto il pavimento della banca, hanno avuto di faccia due banditi che erano armati. I poliziotti hanno avuto una colluttazione con i banditi che avevano il volto coperto. Gli agenti sono riusciti a disarmarli e scoprire il capo ai due rapinatori. Ma i due banditi sono riusciti a dileguarsi lasciandosi cadere nel buco della rete fognaria dal quale erano entrati.

I poliziotti hanno sequestrato l’arma, una pistola beretta 98 calibro 9×21 con colpo in canna, i passamontagna e degli occhiali utilizzati dai malfattori. Successivamente all’ispezione effettuata dalla polizia, sono stati trovati anche  numerosi borsoni e arnesi atti allo scasso, che ovviamente, sono stati anche seuqestrati. Inoltre dai controlli è emerso che alcuni dei tombini delle strade adiacenti l’istituto di credito erano stati bloccati dall’interno al fine di rendere più difficile l’accesso da parte delle forze dell’ordine.

Castellammare di Stabia, turisti americani derubati: presi i colpevoli

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Castellammare di Stabia, turisti americani derubati: presi i colpevoli

Castellammare di Stabia, i poliziotti del Commissariato  ieri sera hanno preso il secondo ladro che nel settembre dello scorso anno aveva derubato dei turisti americani, tra cui un dirigente di una nota squadra di NBA, cioè la lega nazionale statunitense del basket. Dopo accurate indagini fatte dagli agenti, hanno dato esecuzione all’ordinanza della misura cautelare della custodia in carcere,  emessa dalla Procura della repubblica presso il tribunale di Torre Annunziata, nei confronti di L. C., 45enne stabiese. L’uomo faceva rientro dalla Romania, quando è stato arrestatodalle forze dell’ordine.

La vicenda: l’uomo, insieme al suo complice, lo scorso 6 dicembre, aveva commesso un furto,  prendendo di mira un Mercedes parcheggiato in via Panoramica:  i due avevano infranto il lunotto posteriore e rubato due borse, in particolare uno zaino che conteneva iPad, iPhone, un paio di orecchini da 20mila dollari, 2mila dollari in contanti, passaporti e carte di credito. La polizia trovò lo zaino, da cui mancavano solo gli orecchini, restituendo il resto ai legittimi proprietari.