10.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 4652

Soccorsi 3 naufraghi a circa 150 miglia al largo delle coste calabro-joniche

0

GUARDIA COSTIERA: soccorsi 3 naufraghi a bordo di “ABAHANNA”, una barca a vela di circa 12 metri, di bandiera francese che era a circa 150 miglia al largo delle coste calabro-joniche

Salvataggio portato a termine dalla Guardia Costiera nella giornata di ieri nelle acque di responsabilità SAR italiane. A causa del mare in burrasca 3 velisti di nazionalità francese sono finiti in balia di onde alte 4 metri, a circa 150 miglia dalla costa calabra. A bordo di “ABAHANNA”, una barca a vela di circa 12 metri, di bandiera francese, i tre dell’equipaggio – di età compresa tra i 70 e 91 anni – a seguito dell’affondamento della barca, sono riusciti inizialmente a mettersi in salvo a bordo della zattera galleggiante ove hanno atteso i soccorsi.

La richiesta di soccorso è stata ricevuta dal Centro di coordinamento marittimo francese attraverso il segnale di emergenza che viene inviato direttamente dal bordo tramite appositi trasmettitori satellitari e trasmesso al 5° M.R.S.C. (Maritime Rescue Coordinator Center) di Reggio Calabria dalla Centrale operativa del Comando Generale della Guardia Costiera, in quanto l’unità a vela si trovava all’interno dell’area di responsabilità SAR (Search and Rescue) italiana.

E’ stato un soccorso particolarmente complesso, per la considerevole distanza dalla costa e per le condizioni proibitive del mare.

Condizioni queste che hanno richiesto sin da subito l’utilizzo dell’aeromobile della Guardia Costiera P-180 per un sorvolo sull’area di ricerca al fine di individuare i tre naufraghi.

Sul posto, la sala operativa della Guardia Costiera di Reggio Calabria, coordinatrice dei soccorsi, ha fatto convergere anche un mercantile della Società Grimaldi Lines, la nave cargo “SPES” battente bandiera italiana, presente in zona ed individuato tramite i sistemi di monitoraggio del traffico marittimo a disposizione della Guardia Costiera.

Il mercantile, presi i contatti con i malcapitati tramite il sistema radio VHF di bordo, procedeva al recupero degli stessi. Incolumi, i componenti dell’equipaggio, venivano dunque tratti in salvo sul mercantile “SPES” ove, il personale di bordo, accertava  le buone condizioni di salute e prestava loro assistenza.

Da una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che l’affondamento della barca a vela sia stato provocato dalla furia delle onde che, in breve tempo, lo rendeva ingovernabile a causa delle grosse quantità d’acqua imbarcate,  costringendo l’equipaggio (due uomini e una donna) ad abbandonarlo.

Terminate le operazioni di soccorso la nave riprendeva la rotta per il proprio porto di destinazione, Salerno dove arriverà in data odierna nel tardo pomeriggio.

Il Comandante Generale della Guardia Costiera, l’Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni PETTORINO ha dichiarato:  “un’organizzazione di ricerca e soccorso italiana al servizio della collettività che, attraverso l’elevata professionalità degli uomini e donne del Corpo e l’alta tecnologia impiegata, ha consentito di trarre in salvo, sottraendole al mare, tre vite umane in pericolo di perdersi. Un ringraziamento al comandante del mercantile “SPES” e al suo equipaggio per il prezioso contributo prestato sotto il coordinamento della Guardia Costiera italiana.

Napoli, immigrato accoltellato alla Ferrovia scappa dall’ospedale: la vicenda

0
Un marocchino si è presentato all’ospedale di Napoli Loreto Mare, con una ferita sanguinante, dopo le cure scappa

Un marocchino di 33 anni si è presentato al Loreto Mare, con una ferita sanguinante sostenendo di essere stato vittima di una rapina nei pressi della stazione Centrale di Napoli. L’extracomunitario assistito dai medici del nosocomio di Via Vespucci, intorno alle 18, le ferite lacero contuse riportate all’altezza del costato sono state ritenute compatibili con un accoltellamento.

Come previsto dal protocollo i medici del Loreto Mare hanno prontamente allertato le forze dell’ordine nel momento in cui hanno prestato dei soccorsi al 33enne. Tuttavia l’uomo subito dopo essere stato suturato è scappato dalla struttura ospedaliera, facendo perdere ogni sua traccia.

Il 33enne era nel reparto di osservazione breve, quando si è allontanato dalla struttura. Sulla vicenda indaga la Polizia di Stato.

Meret-Napoli, accordo raggiunto: cifre e dettagli dell’operazione

0
Sarà Alex Meret il portiere del futuro del Napoli di Carlo Ancelotti

E’ Alex Meret, il secondo acquisto del Napoli di Carlo Ancelotti. Sarà il 21enne il portiere che difenderà la porta azzurra per il prossimo decennio. A lanciare la notizia è l’edizione di oggi del quotidiano sportivo Gazzetta dello Sport. Ecco quanto scrive la Rosea:

“L’accordo tra Napoli e Udinese è stato raggiunto, ieri, al termine di un colloquio telefonico avuto da Aurelio De Laurentiis con il proprietario del club friulano, Giampaolo Pozzo”.

“L’operazione è stata conclusa sulla base di 25 milioni di euro più 10 di bonus e all’interno della stessa trattativa è stato inserito anche l’altro portiere, Orestis Karnezis, 33 anni il prossimo mese di luglio, che potrebbe fargli da dodicesimo. Dunque, il presidente del Napoli ha voluto accelerare i tempi in modo da poter mettere Meret a disposizione di Carlo Ancelotti per l’inizio del ritiro”

 

VIDEO e FOTO ViViCentro – Castellammare, in villa la manifestazione contro il razzismo targata LeU: i dettagli

0
Castellammare di Stabia, questa sera si è tenuta la manifestazione contro il razzismo organizzata da Liberi e Uguali

Castellammare di Stabia, questa sera, alle ore 20.00 in Villa Comunale, davanti al monumento al Marinaio, si è tenuta una manifestazione anti-razzista, organizzata da Liberi e Uguali. Si è trattato di un flash mob di abbracci e solidarietà. Presente anche Tonino Scala, che ha introdotto la manifestazione leggendo un documento tratto dalla relazione dell’Ottobre 1912, dell’Ispettorato per l’Immigrazione al Congresso Americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti.

La Redazione di Vivicentro.it è stata presente all’evento. Di seguito riportiamo il documento letto da Tonino Scala

“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali…La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione.”

Come ha precisato Scala, noi cittadini “non possiamo assistere indifferenti a quello che sta succedendo nel nostro paese e nel mondo. Le prime battute della politica del ministro degli Interni Salvini hanno mostrato da subito di che stampo sia: razzista, nettamente e inequivocabilmente. Schedature per etnie e respingimenti sono la priorità, e nemmeno una parola sulle mafie, sulla corruzione, sull’evasione fiscale. Noi non ci stiamo.” 

 

 

Russia 2018, choc Germania: è fuori dal Mondiale. Brasile avanti da primo

Agli ottavi anche Svezia, Messico e Svizzera

Una giornata ricca di sorprese quella che si è appena conclusa quella del Mondiale di Russia 2018. Nei match del Gruppo F, la Svezia batte nettamente il Messico per 3-0 mentre, a sorpresa, la Corea del Sud sconfigge 2-0 la Germania eliminando così i campioni in carica dalla competizione. Non delude le aspettative il Brasile che sconfigge la Serbia e vola agli ottavi vincendo il suo girone. Insieme ai verdeoro passa il turno anche la Svizzera nonostante il pari contro la Costarica.

MESSICO-SVEZIA 0-3
Svedesi che riescono, dopo la mazzata della scorsa giornata contro i tedeschi, a mettere in scena una prova maiuscola ottenendo qualificazione e testa del girone qualificandosi agli ottavi come prima classificata concedendo ai messicani soltanto la seconda piazza. Il primo tempo inizia con le squadre un pò contratte e col timore di perdere colpi e mettere a rischio la qualificazione e termina 0-0 con poche palle gol. Discorso diverso per la ripresa, la Svezia parte forte e va subito in vantaggio con la rete di Augustinsson che sblocca il risultato e mette i suoi in odore di qualificazione. Il Messico prova a reagire ma lo fa in maniera sterile, così al 62′ Berg si invola verso la porta di Ochoa ma viene atterrato da Hector: l’arbitro Pitana concede il penalty che Granqvist realizza per il 2-0. Passano dodici minuti e gli svedesi chiudono il match grazie all’autorete di Alvarez. Una sconfitta indolore per i messicani che si qualificano ugualmente agli ottavi di finale.

Messico: Ochoa, Alvarez, Salcedo, Moreno, Gallardo (65′ Fabian), Guardado (75′ Corona), Herrera, Layun (89′ Peralta), Vela, Lozano, Hernandez. All: Osorio.
Svezia: Olsen, Lustig, Lindelof, Granqvist, Augustinsson, Claesson, Larsson (57′ Svensson), Ekdal (80′ Hiljemark), Forsberg, Berg (68′ Thelin), Toivonen. All: Andersson.

Reti: 50′ Augustinsson, 62′ rig. Granqvist, 74′ aut. Alvarez
Ammoniti: Gallardo (M), Larsson (S), Moreno (M), Layun (M), Lustig, (S)

COREA DEL SUD-GERMANIA 2-0
Gara che ha dell’incredibile: la Corea del Sud estromette dal Mondiale la Germania campione del mondo in carica. I coreani giocano un calcio semplice: tutti dietro la linea della palla ad aspettare gli avversari e ripartenza in contropiede. Tattica che alla lunga paga. La Germania, conscia del fatto che solo la vittoria le consegnerebbe il passaggio del turno, attacca ma non sfonda con i coreani bravi a resistere alle loro offensive. Il primo tempo si conclude sullo zero a zero. La ripresa consegna ai tedeschi un nemico in più: il cronometro, più passa il tempo più diminuiscono le possibilità di qualificazione. Al 71′ Hector va via sull’out sinistro, serve ad Ozil che crossa al centro ma Werner spedisce a lato. Lo 0-0 resiste anche grazie all’attenzione difensiva che Neuer, Hummels e Suele mettono in campo per fermare i contropiedi coreani. Ma al 93′ crolla il muro tedesco: da un calcio d’angolo di Heung-Min Son, la palla arriva a Young-Gwon Kim che tira e fa 1-0. La Germania si spinge in avanti con tutti i suoi effettivi, Neuer incluso, per tentare l’impossibile ma un lancio della difesa mette Heung-Min Son solo davanti alla porta sguarnita e non può fare altro che insaccare. Dopo ben nove minuti di recupero si chiude la partita e il mondiale della Germania.

Corea del Sud: H.W. Cho, Yong Lee, Y. Yun, Y. Kim, Chul Hong, J.S. Lee, W. Jung, H. Jang, S. Moon (69′ S.J. Joo), J.C. Koo (56′ H.C.Hwang)(79′ Y.H. Go), H.M. Son. All: S.T. Yong.
Germania: Neuer, Kimmich, Suele, Hummels, Hector (78′ Brandt), Khedira (58′ Gomez), Kroos, Goretzka (63′ Muller), Ozil, Reus, Werner. All: Loew.

Reti: 90+3′ Young-Gwon Kim, 90+6′ Heung-Min Son
Ammoniti: Woo-Young Jung (C), Jae-Sung Lee (C), Seon-Min Moon (C), Heung-Min Son (C)

SERBIA-BRASILE 0-1
Al Brasile potrebbe bastare anche il pari per andare agli ottavi, alla Serbia no: la Serbia deve vincere. Si inizia con qualche incursione che, però, non impensierisce particolarmente Alisson. Poi sale in cattedra il Brasile con un gran possesso palla che si finalizza al minuto 36 con Paulinho che finalizza un passaggio filtrante di Coutinho con un pallonetto che batte Stojkovic. Nel secondo tempo è la Serbia a dover premere il piede sull’acceleratore per arrivare ad un’insperata qualificazione, ma su un cambio di campo Neymar guadagna un calcio d’angolo, sugli sviluppi del corner Thiago Silva incorna il pallone e fa 2-0 chiudendo di fatto il match e regalando il primato del girone ai suoi.

Serbia: Stojkovic, Rukavina, Veljkovic, Milenkovic, Kolarov, Matic, Milinkovic-Savic, Tadic, Ljajic (75′ Zivkovic), Kostic (82′ Radonjic), Mitrovic (90′ Jovic). All: Krstajic
Brasile: Alisson, Fagner, T. Silva, Miranda, Marcelo (10′ Filipe Luis), Paulinho (66′ Fernandinho), Casemiro, Willian, Coutinho (80′ R. Augusto), Neymar, G. Jesus. All: Tite.

Reti: 36′ Paulinho, 68′ Thiago Silva
Ammoniti: Ljajic (S), Matic (S), Mitrovic (S)

SVIZZERA-COSTARICA 1-0
Flebili le speranze di qualificazione per i costaricani costretti a vincere e sperare, ma nonostante ciò faticano a fare gioco e a costruire palle gol. Cosa che fa la Svizzera e che capitalizza al 31′ quando Embolo serve Dzemaili che batte Keylor Navas per la rete dell’1-0. Nella ripresa, a sorpresa, dopo pochi minuti è la Costarica a trovare il pari grazie alla rete di Waston, ma la Svizzera non si scompone e ricomincia la ricerca dell’area avversaria. Al minuto 88 la costanza premia gli svizzeri che si riportano in vantaggio grazie alla rete di Drmic. Ma non è finita: a recupero iniziato, Zakaria commette fallo su Wallace, per l’arbitro è rigore. Dal dischetto si presenta Ruiz che manda il pallone sulla traversa, ma dopo il tocco sulla schiena di Sommer finisce in rete per il 2-2 finale. Agli ottavi va la Svizzera.

Svizzera: Sommer, Lichtsteiner, Schar, Akanji, Rodriguez, Behrami (60′ Zakaria), Xhaka, Shaqiri (81′ Lang), Dzemaili, Embolo, Gavranovic 69′ (Drmic). All: Petkovic.
Costarica: Navas, Gamboa (90+3′ Smith), Acosta, Gonzalez, Watson, Oviedo, Ruiz, Borges, Guzman (90′ Azofeifa), Solera (81′ Wallace), Campbell. All: Ramirez.

Reti: 31′ Dzemaili (S), 56′ Waston (C), 88′ Drmic (S), 90+3′ aut. Sommer (C)
Ammoniti: Gamboa (C), Campbell (C), Lichtsteiner (S), Zakaria (S), Schar (S), Waston (C)
Note: al 90+3′ Ruiz (C) sbaglia un calcio di rigore

a cura di Michele Avitabile

RIPRODUZIONE RISERVATA

Torino, CAMERA presenta una mostra dedicata alla Pop Art di Warhol

0

TORINO – CAMERA (Centro Italiano per la Fotografia)  presenta una nuova mostra dedicata alla fotografia nella Pop Art di Warhol, Schifano & Co. Dal 21 settembre al 13 gennaio saranno esposte oltre 120 opere tra quadri, fotografie, collages, grafiche, che illustrano la varietà e la straordinaria vivacità di questa grande corrente artistica.

Nell’immaginario collettivo la Pop Art è legata al suo più celebre e celebrato rappresentante di questa tendenza, Andy Warhol, le cui opere derivano, per la grande maggioranza dei casi, da fotografie (la celeberrima Marilyn”, la serie delle Sedie elettriche, tutti i ritratti alle celebrità del tempo), e che ha scattato migliaia di fotografie, conferendo alla riproduzione meccanica della realtà un ruolo centrale nella definizione della sua poetica.

LA MOSTRA

La mostra fotografica ripercorre la storia della PopArt, giunta al culmine negli anni 60. Curata da Walter Guadagnini – direttore di CAMERA e grande esperto di Pop Art – l’esibizione vuole indagare quel fenomeno mondiale esploso negli Stati Uniti e in Europa e diffusosi rapidamente anche nel resto del mondo che ha rivoluzionato il rapporto tra creazione artistica e società. L’attualità del modo neutro di fotografare la realtà, i modelli della comunicazione di massa tradotti in vere opere d’arte; è in questo senso che la fotografia per gli artisti Pop è stata non solo una fonte di ispirazione, ma un vero e proprio strumento di lavoro, una parte essenziale della loro ricerca.

Tra i protagonisti presenti in mostra, oltre a quelli già ricordati, si possono citare gli americani Robert Rauschenberg, Jim Dine, Ed Ruscha, Joe Goode, Ray Johnson, Rosalyn Drexler; gli inglesi Peter Blake, Allen Jones, Joe Tilson, David Hockney, Gerald Laing, Derek Boshier; i tedeschi Sigmar Polke, Wolf Vostell; gli italiani Mimmo Rotella, Michelangelo Pistoletto, Franco Angeli, Umberto Bignardi, Gianni Bertini, Claudio Cintoli, Sebastiano Vassalli e tanti altri.
Tra i fotografi, si sottolinea la presenza di Ugo Mulas – cui viene dedicata un’intera sala, dove verranno esposte le serie realizzate negli Stati Uniti e quella della Biennale di Venezia del 1964 – e di Tony Evans, fotografo dei protagonisti della Swinging London dei primissimi anni Sessanta.
La mostra si avvale di prestiti provenienti da istituzioni italiane e straniere, da collezioni e fondazioni private, in un impegno che sarà il maggiore in termini organizzativi affrontato da CAMERA dalla sua nascita ad oggi.

L’attività di CAMERA è realizzata grazie a Intesa Sanpaolo, Eni, Reda, Lavazza; la programmazione espositiva e culturale è, inoltre, sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.

Opera di Roma, Stagione 2018-19 tra tradizione e modernità.

0

Teatro dell’Opera di Roma: presentata stamattina, dalle ore 12:00, la ricca stagione 2018/19. La nuova stagione si svolgerà tra il Teatro Costanzi, dove si è tenuta la conferenza stampa, e le Terme di Caracalla.

I vertici del Teatro dell’Opera di Roma hanno presentato oggi, al Teatro Costanzi, la Stagione 2018-2019 che si svolgerà alle Terme di Caracalla. La nuova stagione sarà in linea di continuità con il progetto avviato già nelle precedenti stagioni e in linea con la grande tradizione del melodramma e del teatro musicale rivisitata nell’ottica della contemporaneità

Presenti all’incontro con la stampa Alberto Bonisoli, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che ha espresso i suoi : “Complimenti per il programma e per il lavoro svolto”; nonché Virginia Raggi, sindaca di Roma e presidente della Fondazione che ha detto: “Si dice che con la cultura non si mangia, ma qui si dimostra il contrario”

Presenti anche:

  • Carlo Fuortes, sovrintendente del Teatro;
  • Alessio Vlad, direttore artistico;
  • Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo;
  • Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma;
  • Albino Ruberti, capo di Gabinetto della Regione Lazio, in sostituzione di Zingaretti.

La ricca stagione 2018/19 comprende 13 produzioni d’opera e sarà aperta con il “Rigoletto” di Verdi, affidato alla lettura nuova e approfondita di Daniele Gatti, che per il terzo anno consecutivo firma l’apertura di stagione dell’Opera di Roma e che definisce quest’opera come “Il capolavoro assoluto di Verdi”, con la regia di Daniele Abbado che commenta:Il mistero di Rigoletto nasce dalla contraddizione di un uomo che coltiva disprezzo e aggressività verso il mondo esterno, mentre esercita una protezione morbosa verso i propri affetti privati. Questa la deformità di Rigoletto, anzitutto interiore. Questa la sua maledizione”.

Al Rigoletto seguiranno ‘Tosca’ e ‘Traviata’, amatissime dal pubblico e dai turisti, che si alterneranno ad altri titoli meno frequentati, come ‘L’Angelo di fuoco’ di Prokof’ev o ‘Orfeo ed Euridice’ di Gluck, affidati ai più grandi nomi della regia contemporanea, da Graham Vick a Damiano Michieletto, Emma Dante e Robert Carsen al suo debutto romano. Ma, oltre al maestro Daniele Gatti anche ad altri direttori d’orchestra ‘di primo piano’ come Michele Mariotti, Gianluca Capuano, Alejo Perez, per citarne alcuni.

“Cerchiamo di portare il meglio del teatro musicale – spiega il sovrintendente Carlo Fuortes – attraverso una serie di coproduzioni nazionali e internazionali, con attenzione alla grande tradizione riletta però con gli occhi della contemporaneità. L’opera infatti è spettacolo dal vivo e deve parlare il linguaggio del contemporaneo”. Gli fa eco il direttore artistico Alessio Vlad: “L’opera lirica rappresenta oggi la sola occasione per interpretare il presente attraverso capolavori del passato. Quindi il pubblico che viene in teatro deve meravigliarsi. Per questo occorre fare teatro musicale scegliendo interpreti adatti alle parti che interpretano, tutti funzionali alla riuscita dello spettacolo, senza più i divi di una volta“.

Stupire il pubblico e divertirlo è dunque la finalità della Stagione 2018-2019 dell’Opera di Roma, fin dalla “copertina del programma – dice Fuortes – illustrata da Gianluigi Toccafondo, che ritrae un pubblico in festa in attesa dello spettacolo”. E proprio con una festa si apre la prima opera in cartellone, ‘Rigoletto’, un nuovo allestimento del Costanzi affidato alla bacchetta di Gatti, che lo considera il “capolavoro di Verdi”, e alla regia di Daniele Abbado (2 dicembre con otto recite fino al 18 dicembre). Il cartellone prosegue all’insegna del belcanto con ‘Anna Bolena‘ di Donizetti, titolo poco rappresentato al Teatro dell’Opera (nel ’77 con Leyla Gencer e nel ’79 con Katia Ricciarelli) che torna al Costanzi con la direzione di Riccardo Frizza e la regia di Andrea De Rosa (6 recite dal 20 febbraio al 1° marzo).

A marzo (dal 15 al 22) dopo 50 anni di assenza dal palcoscenico del Costanzi torna ‘Orfeo ed Euridice‘ di Gluck in una coproduzione con il Théatre des Champs-Elysées di Parigi, Chateau de Versailles Spectacles e Canadian Opera Company. Due debutti romani per il capolavoro di Gluck: quello di Gianluca Capuano sul podio e quello di Robert Carsen alla regia (che tornerà a novembre per il mozartiano ‘Idomeneo’). Subito dopo, dal 14 al 20 aprile, arriva ‘La vedova allegra‘ di Lehàr nel nuovo allestimento in coproduzione con La Fenice e già andato in scena nel teatro veneziano, con la regia di Damiano Michieletto e la direzione di Constantin Trinks, anche lui al suo debutto romano.

Dal 23 maggio al 1° giugno andrà in scena uno dei titoli più attesi della stagione, visto a Roma una sola volta nel 1966, ‘L’angelo di fuoco‘ di Prokof’ev. Opera visionaria immersa in un clima di misticismo ed erotismo, di possessioni ed accoppiamenti col diavolo, che l’autore non vide mai rappresentata e che l’Opera di Roma affida a Emma Dante per la regia e alla bacchetta di Alejo Perez. Dante riprende anche la sua ‘Cenerentola‘ di Rossini che dall’8 al 13 giugno torna sul palcoscenico della fondazione lirica capitolina. L’autunno 2019 vede due titoli mozartiani: ‘Don Giovanni‘ e ‘Idomeneo, re di Creta‘. Il primo costituisce la seconda tappa della trilogia Mozart/da Ponte affidata a Graham Vick che dopo il ‘Così fan tutte’ del 2016 affronta il nuovo allestimento del ‘Don Giovanni’ in attesa delle ‘Nozze di Figaro’. Sul podio Jérémie Rhorer al suo debutto al Costanzi.

L”Idomeneo’, titolo più raro (rappresentato all’Opera di Roma solo una volta, nel 1983), torna nel nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Real di Madrid e la Canadian Opera Company, con la regia di Carsen e la direzione di Michele Mariotti al suo debutto sul podio del Costanzi.

La stagione si chiude a novembre (al netto del ritorno di due ‘evergreen’ come ‘La traviata‘ firmata Sofia Coppola-Valentino – dal 12 al 16 gennaio 2019 – e la ‘Tosca‘ con le scene e i costumi originali della prima del 1900, dal 7 al 16 dicembre) con la prima assoluta di ‘Un romano a Marte‘, ispirata alla vita di Ennio Flaiano, su musica di Vittorio Montalti e libretto di Giuliano Compagno. Lo spettacolo, vincitore del concorso 2013/2014 bandito dal Teatro dell’Opera per valorizzare nuovi autori contemporanei con titoli ispirati a Roma, vedrà sul podio John Axelrod, e alla regia Fabio Cherstich.

“Per la prima volta – dice Fuortes – in occasione della presentazione della stagione abbiamo inserito anche i titoli di Caracalla, dei quali entro luglio daremo le date. Tra questi spicca una nuova produzione di ‘Aida‘, affidata per la regia a Hugo de Ana”. Al capolavoro verdiano si aggiungeranno la riproposta de ‘La traviata’ e del balletto ‘Romeo e Giulietta’ che andranno in scena anche quest’anno.

Tra le novità, un’iniziativa che si colloca al di fuori del cartellone dell’Opera ma che occuperà il palcoscenico del Costanzi dal 9 al 15 settembre 2019: l’artista sudafricano William Kentridge, che nel maggio del 2017 ha firmato la regia della ‘Lulu’, realizzerà ‘Waiting for the Sybil‘, un’opera d’arte con libertà di ideazione e di scelta, a 50 anni di distanza dal 1968 quando l’Opera di Roma ospitò un evento simile con ‘Work in Progress’ dell’americano Alexander Calder.

SPETTACOLI

Superenalotto, la Dea Bendata sorride ancora a Napoli: vinti 78 mila euro con il “5”

0
La vincita effettuata nella zona est della città

La Dea Bendata torna a baciare Napoli. Dopo il “6” da 51,3 milioni distribuiti in tutta Italia grazie a un sistema da 45 quote, la fortuna ha fatto tappa in Campania nell’ultimo concorso del SuperEnalotto.

Solo sfiorata la sestina vincente da un giocatore di Napoli, che però con un “5” porta a casa oltre 78mila euro: la schedina è stata convalidata al Bar Viktoria Black & Waite, in via delle Repubbliche Marinare 41. Per il prossimo concorso il Jackpot metterà sul piatto 7,3 milioni di euro: in Campania, riporta Agipronews, il “6” non si vede dal 30 dicembre del 2014, con 18 milioni finiti a Castellammare di Stabia.

Penisola sorrentina, arrivano buone notizie: riapre la Statale Amalfitana

0
La strada era stata chiusa dopo il crollo di una piazzola di sosta

Stando a quanto comunicato dall’Anas, da domani sera sarà riaperto al traffico leggero il tratto della statale 163 Amalfitana al confine tra il territorio di Piano di Sorrento e quello di Meta, chiuso dal 7 febbraio scorso a causa del cedimento di una piazzola di sosta.

L’arteria potrà essere percorsa anche dai mezzi pesanti: una svolta importante che consentirà di decongestionare i centri abitati e il corso Italia dalle migliaia di pullman turistici e minivan che affollano la Costiera durante l’estate. Dopo il crollo della piazzola di sosta e  di un muro occorso in corrispondenza della confluenza di alcuni sottoservizi al chilometro 1000, Anas ha eseguito i lavori di contenimento del rilevato stradale. Questo intervento ha reso necessaria la realizzazione di una paratia di micro-pali di grande diametro, ancorati per il tramite di file di tiranti, infissi nel terreno per una profondità di oltre venti metri: opere che hanno richiesto più tempo di quello inizialmente previsto a causa del maltempo di marzo, di un ulteriore crollo verificatosi a breve distanza, della necessità di installare un numero maggiore di micro-pali rispetto a quello stimato e di spostare i tubi di acqua e gas al di sotto della carreggiata.
Solo dopo lo spostamento di queste interferenze da parte dei vari enti gestori, Anas ha potuto realizzare ex-novo il rilevato stradale e procedere alla ripavimentazione provvisoria in corrispondenza dell’area di cantiere con l’obiettivo di ripristinare la circolazione almeno al traffico leggero. Prima del periodo di Ferragosto, infine, con l’ultimazione di lavorazioni complementari, il tratto di statale 163 al confine tra Meta e Piano di Sorrento tornerà interamente fruibile.

Ponticelli, erano in possesso di una pistola con caricature di 15 cartucce: arrestate due persone

0
L’arma è stata sequestrata

I poliziotti del Commissariato di Ponticelli erano all’interno del cortile dell’abitazione di un uomo, in via Eugenio Montale, che doveva essere sottoposto a controllo quando sono sopraggiunti alcuni scooter con a bordo uomini armati di pistole ed un mitra, travisati da bandane e cappellini.

L’immediato intervento degli agenti ha impedito che il gruppo armato potesse portare a termine la sua azione verso l’obiettivo predestinato.  Nell’inseguimento i quattro si erano tuttavia liberati dei cappellini che hanno consentito ai poliziotti di riconoscerli e di far scattare una denuncia in stato di irreperibilità per porto abusivo di armi e minacce.
Ieri sera gli agenti hanno arrestato due dei quattro componenti della banda armata di lunedì. Si tratta di Umberto dello Iacolo e Carlo Esposito,  rispettivamente di 22 e 24 anni, entrambi napoletani. Dovranno rispondere del reato di detenzione e porto abusivo di arma semi automatica con caricatore contenente 15 proiettili. I poliziotti hanno notato due giovani dapprima a bordo di uno scooter con il quale si sono allontanati, facendo perdere momentaneamente le loro tracce. Ma gli uomini del Commissariato Ponticelli hanno continuato a perlustrare il rione Fiat, incrociando di nuovo i due giovani a bordo di una Lancia Y. A questo punto li hanno inseguiti e fermati. Nell’auto i poliziotti hanno rinvenuto, accanto allo sportello, una felpa e al suo interno una pistola modello Sig-Sauer priva di matricola e completa di caricatore di 15 cartucce calibro 9. L’arma è stata sequestrata,  mentre Esposito e Dello Iacono sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Poggioreale.

Napoli, sorpreso a spacciare droga: 48enne finisce in manette

0
L’uomo era già noto alle forze dell’ordine

Giuseppe De Palma, 48enne già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato della  sezione falchi della Squadra Mobile di Napoli per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza di stupefacente.

I poliziotti, nel corso di un’attività di indagine, hanno notato l’uomo in via San Paolo De Palma, fuori l’uscio della sua abitazione,  che veniva avvicinato da un giovane, il quale, dopo avergli dato una banconota, si allontanava velocemente, nascondendo in tasca una dose di sostanza stupefacente.
Gli agenti, prontamente intervenuti, sono riusciti a bloccare entrambe le persone, trovando nella mano destra  dell’acquirente 1,69 grammi di hashish e nella tasca di De Palma una banconota da 5 euro. Dal controllo effettuato nell’abitazione dell’uomo, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato in un cassetto della cusina un’altra dose di hashish. L’acquirente è stato sanzionato amministrativamente, mentre De Palma è stato arrestato e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria e’ in attesa del rito per direttissima.

Portici, lancia padella incandescente contro la sorella: arrestato

0
L’uomo era già noto alle forze dell’ordine

G.D.P., 30enne napoletano, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato Portici Ercolano. L’uomo era stato affidato in prova ai servizi sociali  per di reato di lesione aggravata, minacce e violenza privata.

Poco dopo le 13.00 di ieri, i poliziotti sono intervenuti in Portici alla Via Poli, dove era stata segnalata una lite in famiglia. L’uomo aveva aggredito, lanciando una padella incandescente contro la sorella, che colpiva il padre ustionandolo al braccio. La Polizia accertava che la vittima, unitamente alla moglie, alla figlia ed al nipotino di pochi mesi, venivano continuamente aggrediti dal figlio, che al momento si era allontanato dall’abitazione. In tarda serata il 30enne, rientrato a casa, irato per la denuncia sporta nei suoi confronti dai suoi familiari, li aggrediva nuovamente. Pertanto i poliziotti si recavano nuovamente a casa del giovane, arrestandolo. Successivamente è stato condotto alla Casa circondariale di Poggioreale.

Napoli, in cura per problemi psichiatrici si dà fuoco nell’ambulatorio

0
L’episodio è avvenuto a Bologna

Era in cura presso un ambulatorio perchè aveva problemi psichiatrici. Ma un uomo originario di Napoli si è dato fuoco stamattina all’interno della Casa della Salute di via Svampa nella quale era in cura, nel quartiere Navile a Bologna.

È accaduto al primo piano, dove si trovano gli ambulatori per le visite. Ha riportato ustioni al petto, alle spalle e al cuoio capelluto.
È stato soccorso immediatamente dal personale presente e poi portato d’urgenza all’ospedale Maggiore, in condizioni in media gravità. Sono intervenuti anche polizia e vigili del fuoco. La struttura sanitaria è stata evacuata e le visite mediche sospese. L’uomo avrebbe problemi relativi alla sua situazione abitativa.

Scampia, l’asilo di suor Edoarda: “Ho resistito alle pistole”

0
Nel 2018 ha avviato il progetto ‘Servizi 0-6: passaporto per il futuro’

Suor Edoarda è una collaboratrice di “Mission Bambini”, fondata nel 2000 dall’ingegnere Goffredo Modena (tutt’oggi presidente), che da 18 anni offre un aiuto concreto ai bambini poveri e senza istruzione e ha contribuito ad aprire o ampliare nidi per la prima infanzia su tutto il territorio nazionale, specialmente nelle periferie delle grandi città del Sud Italia.

Nel 2018 inoltre ha avviato il progetto “Servizi 0-6: passaporto per il futuro” con l’obiettivo di offrire opportunità educative di qualità creando ancora più offerte, estendendo le fasce orarie dei nidi e aumentando dal 25 al 40 per cento la quota dei posti riservati a famiglie in difficoltà economiche, che pagheranno una retta agevolata. A Napoli hanno realizzato il progetto per i piccoli più vulnerabili di Scampia nel nido “Spago”, gestito dall’Associazione Celus, che già sostengono dal 2012. A portare avanti il progetto c’è il team coordinato da suor Edoarda, 70 anni secondo l’anagrafe ma una giovincella piena di energia e voglia di aiutare i più sfortunati.
Originaria di Brindisi con alcuni anni di esperienza ‘in una zona complicata di Roma’, suor Edoarda arriva al Lotto G per occuparsi di bambini 30 anni fa. “All’inizio era difficile anche farsi solo ascoltare” ricorda. “Mi svegliavo presto e facevo il giro del quartiere andando a prendere i bimbi da portare al nido. Se non andavo io, le famiglie si disinteressavano completamente della formazione di questi piccoli”. All’epoca era complicato anche delle famiglie vere e proprie. “I nuclei erano disgregati, c’era più disagio sociale, molta tossicodipendenza, nessuno che lavorava e tanti finivano in carcere o peggio ancora morivano. Mi sono scontrata anche con padri violenti, che torturavano i figlioletti e mi hanno puntato la pistola in faccia”.
Da allora suor Edoarda ammette che “qualcosa è cambiato. I primi anni la dispersione scolastica era altissima, anche perché le mamme stesse non erano scolarizzate e quindi non in grado di seguirli nei compiti a casa. Si pensava alla sopravvivenza e basta. Il nostro spazio per tante è diventato un punto di riferimento, un aiuto al timore di vedere persi in brutti giri i propri figli, perché la criminalità cerca la manovalanza tra i minori”. Quando dopo anni dal Lotto G si sono spostati verso Cupa Perillo, molte mamme erano deluse perché la scuola era distante. “Adesso però abbiamo un pulmino per il servizio quotidiano”.

I costi della retta sono bassissimi perché sostenuti da ‘Mission Bambini’ così durante l’anno ci sono circa venti bimbi, ma in estate aumentano le classi: “Un gruppo la mattina fino a 3 anni, poi una sezione 4-5 anni, e ora anche quelli dai 6 a 13 anni. Anche durante l’anno li seguiamo, con doposcuola con attività ludico-ricreative come judo, arte, ballo e altro”. Tanti anche i bimbi rom “e in questo caso dobbiamo lavorare il doppio. Il problema sono gli adulti, rom e non, che inculcano ai figli idee difficili da estirpare. Lavoriamo per la solidarietà”.
Se un tempo aveva a che fare con povertà e tossicodipendenza, oggi il problema è la mancanza della presenza genitoriale. “Le mamme non si preoccupano della crescita psicologica, culturale, morale. A loro basta vestirli e sfamarli, poi li lasciano da soli davanti la televisione o playstation. Questo non è educare: crescerli in maniera sana significa prendersi cura di loro con tenerezza. È probabile che anche a loro è mancato tutto questo, solo che se lasciati soli, questi bambini formano le babygang e giocano a fare i duri, gli adulti. Per me queste bande senza controllo sono il pericolo più grande. E la responsabilità è solo dei genitori”.
L’impegno di suor Edoarda è una goccia nel mare ma le soddisfazioni non sono tardate a venire. “Adesso abbiamo sei ragazzi di 17 anni volontari al doposcuola: Rita, Sara, Gaia, Pietro, Vincenzo e Carmine sono tutti del quartiere e ex dell’asilo. E poi Angela e Miriam, che stanno lavorando come educatrici nei nostri centri che venivano quando erano piccole. Questo passaggio di testimone è la soddisfazione più grande”. Per tanti ragazzi salvati dalla strada, resta una delusione: “C’è un ragazzo che rappresenta la mia sconfitta perché ho tentato di salvarlo in ogni modo. È finito in carcere per spaccio e una volta uscito, nonostante la mia mano tesa, ha preferito restare nel clan”.

Saggio di fine anno a Torre del Greco il 30 giugno: sul palco anche Enzo e Sal e Cosimo Barra

0
Natalia Titova tiene a battesimo cento ragazzi della scuola Lisa Dance Academy

Natalia Titova madrina di cento giovani ballerini. Sarà la nota artista televisiva e compagna di Massimiliano Rosolino, la protagonista del saggio di fine anno della scuola di danza Lisa Dance Academy, in programma sabato 30 giugno nell’area all’aperto di via Nazionale (a ridosso del santuario del Buon Consiglio) e che si annuncia come una grande serata di festa, ricca di artisti. Oltre a Natalia Titova, che presenterà la rassegna insieme al Conte Max, sul palco saliranno anche Enzo e Sal, duo comico portato agli onori della ribalta dalla trasmissione Made in Sud, e i dj di Radio Ibiza. Molto attesa poi l’esibizione di Cosimo Barra, reduce dalla bella esperienza nel serale di Amici di Maria De Filippo e allievo proprio di Lisa Dance Academy: “Sarà lui – afferma la titolare della scuola, Elisabetta Sorrentino – che è insegnante nella nostra accademia per le coppie di Latino ed ha vinto l’ultimo campionato europeo di danza sportiva, a portare sul palco l’esperienza di chi, con sacrificio e impegno, ha fatto della propria passione una fonte di lavoro”.

Festa per tutti i cento ragazzi e in particolare per Giuseppina Federico, che il 30 giugno concluderà il suo ciclo di apprendimento con il conseguimento del diploma: “Un’occasione – spiega ancora Elisabetta Sorrentino – per poter iniziare a operare anche come istruttrice”.

Lisa Dance Academy si apre insomma ancora una volta al territorio. E lo fa rivolgendo lo sguardo anche all’aspetto sociale: l’accademia infatti donerà un paio di scarpette firmate da Natalia Titova all’Oasi San Francesco, realtà che a Castellammare di Stabia assiste gli anziani in difficoltà, e che potrà mettere in vendita il gadget per ricavarne fondi da destinare alle proprie attività. “Un modo semplice ma diretto – conclude Sorrentino – per mostrare la nostra vicinanza alle realtà che sul territorio si adoperano per i soggetti più deboli”.

Per maggiori informazioni sulla manifestazione e sulle tante iniziative su Facebook Lisa Dance Academy.

Napoli, parroco lancia un appello contro la camorra su Facebook: insultato e minacciato

0
“I carabinieri accerteranno i reati, ma non alimentiamo la rabbia”

Don Salvatore Purcaro, parroco di Brusciano (Napoli), aveva lanciato un appello ai camorristi attraverso il proprio profilo Facebook: “Svegliatevi, pentitevi e convertitevi prima che i Carabinieri vi sveglino all’alba per arrestarvi”.

Il parroco voleva commentare un’operazione antiracket condotta nei giorni scorsi nel napoletano, ha scatenato la rete, ma anche i clan. Solidarietà, appoggio, ma anche offese (volgari) e minacce. A scrivere i post ci sono parrocchiani, amici e giornalisti, ma anche persone che si definiscono vicine o imparentate con gli arrestati.
Il sacerdote ha fatto sentire la sua voce ribadendo un messaggio dai contenuti analoghi dello scorso Natale: “Voglio scuotere dal sonno gli uomini e le donne della malavita. Ho visto i vostri occhi pieni di lacrime quando abbiamo celebrato i funerali dei vostri cari defunti. Il mio compito non è portarvi in carcere ma in Paradiso. E per questo vi imploro: convertitevi! Siete ancora in tempo, chi sta decidendo la morte del rivale di clan sta preparando la propria”.

 

Napoli, arrestati tra carabinieri per false accuse ad immigrato

0
Sostenevano che custodisse armi clandestine e fosse coinvolto in attività di terrorismo internazionale

Volevano ottenere una promozione. Così tre carabinieri in servizio alla compagnia di Giugliano, a Napoli, hanno pensato bene di nascondere armi, documenti e piantine di marijuana per incastrarlo nell’abitazione di un giovane ghanese.

I tre sono stati arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli Nord. Avrebbero arrestato un extracomunitario accusandolo falsamente di custodire armi clandestine e ventilando addiritura l’ipotesi di un suo coinvolgimento in attività terroristiche.
I militari, due sottufficiali e un appuntato, sono stati già sospesi dall’Arma. Le accuse a loro carico sono di falso ideologico, calunnia, detenzione e porto illegale di armi clandestine. Secondo gli investigatori, il loro obiettivo nel mettere in piedi la falsa indagine era quello di ottenere un encomio. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Aversa (Caserta).
Secondo il procuratore aggiunto della Repubblica, Domenico Airoma: “Le articolate attività di indagine hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei destinatari della misura cautelare”.

Napoletani scomparsi in Messico, c’è l’identikit del boss

0
Don Angel pagò per il sequestro

Le indagini sui tre napoletani scomparsi il 31 gennaio scorso, sequestrati dalla polizia locale e consegnati nelle mani di un malavitoso locale, potrebbero avere degli sviluppi. E’ stata la famiglia ad accendere la lampadina dopo aver chiesto lumi sul malvivente che per 43 aveva preso in consegna gli ostaggi, quel “Don Angel” di cui i tre hanno parlato dal primo momento.

La richiesta di mantenere alta l’attenzione venne anche presentata al presidente della Camera, Roberto Fico, il quale promise che l’oblìo non sarebbe calato sulla vicenda. E proprio in seguito alle parole dei familiari, sostenuti dall’avvocato Claudio Falleti, anche i media messicani hanno riacceso i fari chiedendo alle autorità locali di non abbassare la guardia e mettendo in moto nuove investigazioni gionalistiche dalle quali è venuto fuori un dettaglio che potrebbe essere determinante. L’emittente televisiva ‘Imagen’ è riuscita ad entrare in possesso di una copia del faldone sul caso dei napoletani, e anche il Mattino ne ha potuto conoscere i contenuti: oltre alla denuncia ufficiale sulla scomparsa di Raffaele Russo assieme al figlio Antonio e al nipote Vincenzo Cimmino, in quel faldone, la ‘carpeta de investigacion’ sono conservate anche le copie degli interrogatori ai poliziotti corrotti dai quali emergono particolari fondamentali su ‘Don Angel’, l’uomo al quale sono stati consegnati gli italiani, che fino ad ora in questa vicenda è stato solo ‘un nome’, senza nessun altro dettaglio. L’agente interrogato, invece, fornisce dettagli che portano a un primo identikit dal quale potrebbero svilupparsi nuovi filoni di investigazione.

Terra dei Fuochi, rifiuti utilizzati come ampliamento della corsia di decelerazione della Nola-Villa Literno

0
Accertamenti realizzati dai carabinieri del Noe di Caserta

La Strada Statale 7 quater, quella che porta da Nola Villa Literno, è diventata l’arteria simbolo del degrado ambientale che taglia in due le province di Caserta e Napoli attraversando tutti i comuni della cosiddetta “Terra dei Fuochi”. Infatti, lungo tutto il percorso si trovano rifiuti in plastica, detriti da demolizione e costruzione, mattonelle e pneumatici fuori uso prelevati da due aree adibite a discariche abusive e usati come sottofondo stradale per l’ampliamento della corsia di decelerazione per l’immissione in un’area di servizio in fase di allestimento.

E’ quanto emerso dagli accertamenti realizzati dai carabinieri del Noe di Caserta, che hanno sequestrato a Villa di Briano, nel Casertano, due aree dell’estensione complessiva di circa 2000 metri quadrati con quasi 1200 metri cubi di rifiuti, e alcuni mezzi meccanici utilizzati per le operazioni di scavo e trasporto di rifiuti, per un valore di circa 750mila euro.
Gli investigatori dell’Arma hanno accertato che i lavori sulla statale, affidati ad una società aversana operante nel settore edile e della movimentazione terra, venivano materialmente eseguiti da una ditta subappaltatrice di Giugliano, che però lavorava senza alcuna autorizzazione per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti; i dipendenti di quest’ultima, è emerso, prelevavano i rifiuti speciali da due aree di Villa di Briano e li portavano nel cantiere sulla Nola-Villa Literno. I rappresentanti di entrambi le società e gli operai sono stati tutti denunciati per il reato smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti speciali, costituendo di fatto una discarica abusiva.

Bocciata la Buona Scuola di Renzi: si mette fine alla chiamata diretta degli insegnanti

0
Bocciata la Buona Scuola di Renzi: si mette fine alla chiamata diretta degli insegnanti

Un accordo, fortemente voluto dalla UIL scuola, è stato firmato da FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e dalla Gilda. Di fatto mette fine alla «chiamata diretta» da parte dei dirigenti scolastici e, finalmente – spiegano i sindacati – rende oggettivo e non discrezionale il passaggio dall’ambito alla scuola. Cade, quindi, un altro tassello della Legge 107/15.
È stato firmato tra Miur e i sindacati, l’accordo che prevede che il personale docente venga assegnato alla scuola dall’Ufficio scolastico territoriale attraverso i titoli e il punteggio della mobilità. Dunque si prevede il passaggio dei docenti dall’ ambito territoriale alla scuola «disapplicando» la chiamata diretta prevista dalla Buona Scuola.

Previste due fasi: innanzitutto la copertura dei posti disponibili prioritariamente con personale che ha ottenuto la mobilità su ambito con una delle precedenze previste dall’art. 13 del Contratto nazionale sulla mobilità; la copertura dei posti residuati col restante personale, secondo il punteggio di mobilità. Quest’ultimo personale, nella presentazione della domanda, che avverrà a partire dal 27 giugno tramite l’apposita sezione di istanze on line, indicherà la scuola da cui partire.

Nel caso di mancata indicazione sarà considerata la scuola capofila dell’ambito. Queste operazioni saranno concluse entro il 27 luglio. Successivamente saranno effettuate le operazioni per l’assegnazione della sede per il personale neo immesso in ruolo. Anche in questo caso si seguirà il punteggio di graduatoria. I vincitori di concorso ordinario precederanno i docenti provenienti dalle graduatorie ad esaurimento. L’assegnazione della sede di incarico avverrà contestualmente all’assegnazione dell’ambito di titolarità. (Fonte “Il Mattino”)