Sorrento, in sei giorni rimosse e smaltite dalle spiagge della zona tre tonnellate di rifiuti. L’operazione è cominciata lunedì scorso fino alle prime ore di questa mattina, ad opera dell’assessorato comunale all’Ambiente, che ha permesso di raccogliere chili e chili di legno e oggetti in plastica che avevano invaso le spiagge di Marina Piccola, Marina Grande e Puolo a seguito delle recenti mareggiate. Si tratterebbe di rifiuti proveniente per la maggior parte dal Sarno.
Così ha commentato Luigi Di Prisco, consigliere comunale delegato alla Risorsa Mare e principale promotore dell’iniziativa :
«Abbiamo fronteggiato una situazione straordinaria mettendo in campo la task-force ideata dall’assessorato all’Ambiente che ogni settimana, anche nei mesi invernali, pulisce le spiagge pubbliche. È stato importantissimo eliminare questi rifiuti rapidamente per evitare che le precipitazioni attese nelle prossime settimane li trascinassero di nuovo al largo».
Conclude Di Prisco:
«Andiamo avanti con forza e decisione per lasciare in eredità ai nostri figli un un ambiente migliore di quello che ci è stato consegnato». (Il Mattino)
Tantissime occasioni sprecate per la squadra di Ancelotti che ha giocato contro la Fiorentina ieri sera a Firenze. Clamorose soprattutto le opportunità capitate a Mertens e Milik. Bene per la Fiorentina che ha saputo tenere testa agli azzurri. Ecco le foto del match di ieri, a cura di Giovanni Somma:
Nuovi scontri ma meno partecipanti in Francia alle manifestazioni dei Gilet gialli che giungono così al tredicesimo sabato di manifestazioni a Parigi e in tutta la Francia. A roma, invece, è rimasto deserto il setting annunciato da un movimento italiano che si ispira ai gilet gialli.
Anche questa volta si sono registrati scontri nella capitale: una Molotov è stata lanciata davanti al portone del Senato, auto e vetrine sono state date alle fiamme, un dimostrante ha perso una mano per lo scoppio di un lacrimogeno.
Cortei si sono registrati anche a Bordeaux, Tolosa, Marsiglia e altre città e tuttavia la partecipazione è in netto calo: a Parigi hanno sfilato soltanto 4.000 persone, poco più di 50.000 in tutta la Francia, e il gruppo di Nizza, che aveva annunciato un grande evento mediatico che sarebbe dovuto iniziare intorno alle 17:00 alla frontiera con l’Italia, è stato bloccato in autostrada dalle forze dell’ordine. Venerdì, i Gilet gialli avevano fatto un blitz a Sanremo mentre a Roma, invece, è andato deserto il setting annunciato da un movimento italiano che si ispira ai gilet gialli ma questa è cosa naturale e distinguente tra i francesi e gli italiani.
Infatti, quando Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, stando a quanto tradizionalmente viene raccontato, rispondendo a chi le riferiva delle proteste del popolo affamato e della mancanza di pane disse:
«S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche.»«Se non hanno più pane, che mangino brioche.»
ecco che il popolo francese insorse e prese si qualcosa, ma non certo le brioches, bensì prese la Bastiglia. Questo i francesi. Gli italiani invece, c’è da scommettere, avrebbero ringraziato per il magnanimo pensiero e, finanche applaudendo al gentil pensiero, avrebbero continuato ad arrangiarsi come potevano, ciascuno a modo proprio, magari calpestando un proprio simile tanto per sfogare la propria frustrazione; e magari sentirsi superiore. E le vicende, nonchè le condizioni di questi giorni: AD 2019, Era Gialloverde, lo confermano ampiamente.
E questo è stato, è, e sarà sempre: siamo italiani, si dice, e questo già la dice lunga perché di italiani, di fatto, non c’è traccia alcuna. E’ una storiella raccontata dai savoiardi e da Garibaldi smentiti anche da Massimo D’Azeglio che annotava il dato secondo il quale, per quanto l’Italia geograficamente e politicamente nel 1861 risultasse unita, in essa regnavano, e sarebbero sempre regnate culture, tradizioni e lingue (o dialetti) diversi tra loro per cui sarebbe stato più corretto prenderne atto e affermare che non tutto era stato fatto ma che:
“fatta l’Italia ora bisogna fare gli italiani”
cosa purtroppo mai presa in considerazione, e quindi mai fatta, per cui l’Italia geografica continuava, continua e continuerà ad essere l’Araba Fenice dei Comuni dalle cenere dei quali continua a risorgere ed ai quali resta “fedele nei secoli” visto che, di fatto, la cosiddetta unità fu violentemente e fraudolentemente imposta dal regno sabaudo che, artificialmente e solo geograficamente, la proclamò unicamente a suo uso e consumo (ma questo è altro, seppur storia). Ma venendo all’oggi, e a ben vedere, si deve annotare che purtroppo, nel corso del tempo, semmai evoluzione c’è stata, questa in realtà è una ulteriore involuzione visto che ai Comuni, sempre più di frequente, si sostituiscono i propri cortiletti di quartiere, addirittura di casa (e di casta).
Esagero? Può darsi e, alla fin fine, sono il primo a sperarlo ma ….
Ma quando apro mente ed occhi vedo anche di peggio per cui, adeguandomi al personalismo vigente, non posso fare a meno di dirmi: io speriamo che me la cavo
e italianamente dire: Povera Patria, dimenticando anch’io che, alla fin fine, chi ci comanda sono soggetti scelti dalla maggioranza di noi per cui, se …. sono loro, altrettanto lo è chi li ha eletti perché in loro si specchiano ed in loro vedono gratificate le loro frustrazioni.
Brutto finale per la Givova Ladies, alla Tendostruttura di Via Vittorio Veneto di Gragnano vince la Banca Stabiese: il racconto in scatti del match
Finisce con una sconfitta la prima partita delle Givova Ladies alla Tendostruttura di Via Vittorio Veneto a Gragnano e valevole per l’ultima giornata della regular season nel confronto diretto con la Banca Stabiese che costa alle ragazze dirette da Nicola Ottaviano il sesto posto in classifica.
Guarda le foto realizzate dal fotografo Antonio Gargiulo che ci racconta così l’ultima partita della regular season della Givova Ladies, contro la Banca Stabiese
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Ieri, da Vicenza, i due vicepremier Di Maio e Salvini hanno annunciato l’arrivo a breve dei rimborsi per i risparmiatori truffati e, uniti, hanno lanciato la sfida a Bankitalia e Consob: “azzeriamo i vertici” . ha detto Salvini – “non è una critica a persona ma è necessario tirare una linea su chi doveva vigilare e non lo ha fatto”.
Risarcimento in tempi rapidi per risparmiatori quindi, dicono Di Maio e Salvini assicurando che i decreti attuativi saranno pronti tra pochi giorni e che il fondo di un miliardo e mezzo è pronto essere utilizzato.
Questo è il messaggio unitario che i vicepremier Salvini e Di Maio hanno mandato ieri, a Vicenza, davanti ai risparmiatori delle banche Venete in assemblea dove, lasciando da parte le tante frizioni tra le quali il caso Diciotti, le tensioni con la Francia e il TAV, si presentano uniti e lanciano anche la sfida a Bankitalia e Consob che non hanno vigilato e dicono che vanno abrogate.
Tornando ai risarcimenti, affermano che si procederà comunque e a prescindere, e questo nonostante la lettera dell’Unione Europea per la quale potrebbe configurarsi un aiuto di stato per di più inutile e anche pericoloso.
Sulla stessa linea è il PD Veneto che, con Alessandra Moretti, evidenzia che ci sono delle procedure da rispettare: la loro propaganda – dice la Moretti – mette seriamente a rischio gli indennizzi.
Unica nota positiva, secondo il PD, è l’avvio dei lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta che rappresenta un’occasione per alzare il velo su un intreccio tra politica, imprenditoria e banche in Veneto
Termina con una sconfitta la regular season della Givova Ladies, queste le parole di coach Nicola Ottaviano
Finisce con una sconfitta la prima partita delle Givova Ladies alla Tendostruttura di Via Vittorio Veneto a Gragnano e valevole per l’ultima giornata della regular season nel confronto diretto con la Banca Stabiese che costa alle ragazze dirette da Nicola Ottaviano il sesto posto in classifica.
In una gara vibrante e giocata davanti ad un’ottima cornice di pubblico, il risultato finale è stato di 54-63 con le ragazze in maglia NeroArancio che sono partite con Sicignano, Iozzino, Pastena, Gatti e Sapienza in quintetto mentre il team stabiese risponde con Inverno, Potolicchio, Borriello, Atanasovska e Dione.
A fine gara queste le parole di coach Nicola Ottaviano: “In primis voglio ringraziare il Comune di Gragnano per l’ospitalità. Ci ha permesso di allenarci in questi giorni e di disputare la partita di stasera facendoci sentire come a casa. Inoltre ci tengo a ringraziare sia le associazioni sportive che il pubblico caloroso, è sempre bello giocare in un palazzetto pieno. Per quanto riguarda la partita complimenti a Castellammare, le ragazze hanno segnato con una sfrontatezza incredibile, mentre noi facevamo fatica in alcune parti di gioco a trovare il fondo della retina. Abbiamo comunque lottato per provare a restare in partita, ma ogni azione in attacco dove potevamo ribaltare l’inerzia abbiamo perso puntualmente palla con errori banali. Quindi bisogna lavorare anche su questo, abbiamo ancora qualche mese per poterlo fare, il discorso è sempre lo stesso, lavorare su queste ragazze per provare a mantenere un buon gruppo l’anno prossimo e non dover iniziare da zero. Ora testa alla Coppa Campania”.
Dal 2000 in Sicilia è ripresa l’emigrazione verso il Nord Italia e i mercati esteri, soprattutto di giovani. Negli ultimi 4 anni in 90 mila sono andati via.
Per il 2018 l’Istat (Istituto nazionale di statistica) ha evidenziato come ancora i siciliani continuano in massa a cambiare residenza per motivi di lavoro, tanto che lo scorso anno si è arrivati a ben 25mila partenze.
Per avere una portata del danno, basti pensare che quattro anni prima, a dicembre del 2014, la popolazione contava 5 milioni e 92mila persone. Significa che in quattro anni abbiamo perso 90mila cittadini, in media 22mila e 500 l’anno. Però la rilevazione Istat ci fornisce un andamento differenziato: 2mila in meno a fine 2014, poi si sale a 18mila in meno a fine 2015, un calo di altri 18mila a fine 2016, ben 30 mila in meno a fine 2017 e 25mila in meno a fine 2018. Un calo demografico eccessivo, che potrebbe anticipare, continuando questo trend precipitoso, la previsione Istat che vede in Sicilia un milione di abitanti in meno da qui al 2065.
La popolazione registrata ad inizio dell’anno scorso era composta da 5 milioni e 27mila unità; alla fine dei dodici mesi i “superstiti” di un anno di fortissima crisi sono risultati 5 milioni e 2mila. La perdita è stata del 4,9 per mille. In pratica, ogni mille abitanti, cinque hanno deciso di fare le valigie, stanchi di un sistema inaccessibile che mortifica sacrifici e merito e che gestisce l’accesso al lavoro solo tramite clientele e raccomandazioni. Inoltre facendo il saldo fra nuovi nati e deceduti, viene fuori un meno 10.600, quindi i decessi hanno superato di gran lunga le nascite.
Nell’Isola gli immigrati che hanno preso residenza sono stati 6.900 in più dei siciliani che sono andati invece a lavorare all’estero. Il fenomeno che tuttavia determina il crollo della popolazione è l’emigrazione verso il Centro-Nord. Quelli che hanno lasciato la Sicilia sono stati 16.400 in più di quelli che dal Nord sono venuti a lavorare nell’Isola. Ci sono anche i trasferimenti per altri motivi, come i pensionati che vanno a vivere all’estero per non pagare tasse. Anche in questo caso la fuga dalla Sicilia è molto più intensa: sono stati 4.400 in più degli stranieri che hanno scelto di venire a vivere nelle dimore del Sud-Est isolano. La somma di tutti questi saldi presenta un calo demografico di 25mila unità.
Ad incidere sulla scelta di emigrare non è solo la mancanza di lavoro, c’è anche la bassissima qualità di vita. Infatti, rispetto all’aspettativa di vita alla nascita, l’Istat ci dice che l’Isola è terz’ultima nel Paese riguardo alla durata della vita degli uomini (79,9 anni in media) e penultima per le donne, che però vivono più a lungo (84 anni).
L’opinione.
Le leggi deviate degli ultimi decenni propugnate da ipocriti governi nazionali e regionali, di centrodestra e centrosinistra, sostenuti dalle rispettive innumerevoli pletore di mantenuti con l’estorsione fiscale, hanno da un lato tenuto l’Isola in uno stato di bisogno generale, carenza infrastrutturale, sotto sviluppo e disoccupazione, da qui anche l’emigrazione, e per un altro verso hanno forzosamente invalidato qualsiasi legittima civile reazione da parte dei siciliani che non vorrebbero assoggettarsi al conclamato ingordo sistema politico-istituzionale-burocratico-giuridico-sindacale-professionale siciliano. A questo si sommi che i grandi bacini elettorali vincolati dal clientelismo pubblico e voto di scambio sociale, garantiscono il consenso rinsaldando ad ogni elezione gli stessi trasversali partiti che da sempre si spartiscono le risorse dell’Isola. Si aggiunga, guarda caso, la parallela delinquenza e la criminalità organizzata. Sicché la domanda, anzi il grido di dolore si rinnova: Come se ne esce dall’annosa morsa politico-istituzionale-giuridica, interiormente conservatrice (per usare un eufemismo) che tiene sottoscarpa i siciliani produttivi, lavoratori, privati ed operosi ? Come ne possiamo civilmente uscire i siciliani da questa, detto in siciliano popolare, mafiosità costituzionalizzatasi ?
Seggi aperti dalle 7:00 fino a stasera alle 23:00 in Abruzzo per eleggere il nuovo presidente della regione è il consiglio regionale lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi a contendersi la poltrona di governatore.
Sono attesi al voto circa un milione e duecentomila aventi diritto.
L’appuntamento elettorale si propone anche come un test per misurare i rapporti di forza tra gli alleati di governo, Lega e Movimento 5 Stelle, anche in vista degli Europei di maggio.
In corsa per la carica di Presidente della Regione sono 4, tre avvocati e un manager con una laurea in filosofia:
Il senatore Marco Marsilio, un manager con una laurea in filosofia, è il candidato sostenuto dalle liste di Fratelli d’Italia, Lega Salvini Abruzzo, Forza Italia, Azione Politica, Unione di Centro-DC-IDeA.
L’ex vicepresidente del CSM Giovanni Legnini guida la coalizione di centro-sinistra con 8 liste a sostegno: Partito Democratico, Abruzzo in comune, Centristi per l’Europa-Solidali e Popolari per Legnini, Progressisti con Legnini-Sinistra Abruzzo-LeU, Avanti Abruzzo – Italia dei Valori, Abruzzo Insieme – Abruzzo Futuro, Legnini Presidente, +Abruzzo – Centro Democratico.
La consigliera regionale uscente Sara Marcozzi è la candidata per il MoVimento 5 Stelle
L’avvocato Stefano flajani è il candidato di CasaPound.
NOTE:
I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23.
Gli elettori dovranno presentarsi ai seggi muniti di tessera elettorale e di un documento d’identità valido.
Gli elettori hanno a disposizione un’unica scheda su cui esprimere le preferenze, ed è di colore verde. Da un lato la scheda presenta i simboli dei partiti in lizza con accanto lo spazio per scrivere i nomi dei candidati consiglieri comunali, mentre dall’altro lato c’è un riquadro con il nome del candidato presidente della Regione collegato alla coalizione o al singolo partito.
Brutto finale per la Givova Ladies, alla Tendostruttura di Via Vittorio Veneto di Gragnano vince la Banca Stabiese
Finisce con una sconfitta la prima partita delle Givova Ladies alla Tendostruttura di Via Vittorio Veneto a Gragnano e valevole per l’ultima giornata della regular season nel confronto diretto con la Banca Stabiese che costa alle ragazze dirette da Nicola Ottaviano il sesto posto in classifica.
In una gara vibrante e giocata davanti ad un’ottima cornice di pubblico, il risultato finale è stato di 54-63 con le ragazze in maglia NeroArancio che sono partite con Sicignano, Iozzino, Pastena, Gatti e Sapienza in quintetto mentre il team stabiese risponde con Inverno, Potolicchio, Borriello, Atanasovska e Dione.
Le atlete dirette da Cavaliere provano a mettere dall’inizio il match dalla propria parte con un parziale di 6-0 firmato da Tasevska, Potolicchio e Interno, i primi tre punti Free Basketball sono segnati da Martina Gatti con un gioco da tre punti, Atanasovska fa 3-8, Sapienza e un libero della capitana e padrona di casa Iozzino fanno 6-8. La Banca Stabiese segna però con continuità con Seka, Pololicchio e Borriello, mentre solo Sapienza trova canestro in casa NeroArancio per il 10-19 all’8’, Panteva mette due liberi ma anche Atanasovska e Potolicchio chiudono il primo quarto sul 12-23. Il secondo periodo vede una piccola reazione delle “Ladies” che però non riescono ad arginare la buona vena realizzativa di Potolicchio e compagne che trovano il massimo vantaggio sul 16-30 con una tripla di Monda, Iozzino prova a ricucire, ma ancora una tripla stabiese e un canestro di Inverno fissano il parziale all’intervallo sul 24-39. Borriello, tra le migliori in campo, porta le sue sul +17 ad inizio terzo quarto (24-41) ma qui arriva l’ottima reazione NeroArancio con un 7-0 messo a referto dal duo Iozzino-Sapienza (31-41), Dione segna ma poi arriva un altro 6-0 Givova Ladies con Sapienza, Sicignano e Manna.
La sfortuna però, continua a perseguitare la squadra NeroArancio, quando Giusy Sicignano, tra le migliori sul parquet di casa, essendo lei proprio di Gragnano, subisce uno sfondamento prendendo bene posizione su Atanasovska, batte la testa sul parquet, e dopo qualche minuto di preoccupazione riesce ad uscire con le sue gambe dal campo, ma poi è comunque costretta nel post partita ad andare in ospedale per le risonanze del caso e di prassi. Praticamente la stessa cosa successa a Marilù Sapienza appena una settimana fa a Salerno. Il match riprende e Borriello mette la tripla del 39-48, Segnano nell’ordine Panteva, Seka, Sapienza e Potolicchio, poi un libero di Iozzino chiude il terzo periodo del match sul 42-50. Nell’ultimo quarto le difficoltà al tiro aumentano e nei primi 5 minuti si segna solo dalla lunetta con 1 libero di Borriello, 2 di Seka e 2 di Stoyanova, Dione fa 44-55 a 5’40’’ dalla fine, Codispoti segna 2 liberi, Dione segna ancora da sotto, Valentina Iozzino suona la carica rubando due palloni di fila, segnando un gioco da 3 punti e mandando a segnare poi Valeria Manna per il 51-57 a 4’26’’ dalla fine. Antonia Borriello mette la tripla del 51-60, Codispoti segna altri due liberi, ancora Iozzino trova un’ottima penetrazione ma anche lei si infortunia all’anca in ricaduta, Stoyanova segna 1 libero per il 54-60 a 2’40’’ dalla sirena conclusiva, ma poi le Givova Ladies, senza Iozzino e Sicignano non trovano più canestro e Castellammare vince con 1 libero di Dione e il canestro della staffa di Potolicchio per il 54-63 finale.
Giovedì la sfida casalinga contro la Polisportiva Battipagliese al PalaFusco di Angri alle ore 21,15 del 14 febbraio. Nella fase ad orologio, le ragazze in NeroArancio giocheranno in casa contro Battipaglia, Marigliano e Salerno, mentre le trasferte saranno a Caserta, Capri e Castellammare di Stabia.
Brutta notizia per il Napoli che dovrà fare a meno di Mario Rui infortunatosi durante il match contro la Fiorentina
Brutta tegola per il Napoli che nel match contro la Fiorentina ha perso Mario Rui a causa di un infortunio. Dai primi accertamenti sembrerebbe trattarsi di una contrattura per il terzino sinistro. L’edizione di oggi del quotidiano Corriere del Mezzogiorno aggiunge un dettaglio in più:
“Azzurri rientrati a Napoli ieri sera in treno, giovedì prossimo c’è l’Europa League a Zurigo. Senza Mario Rui, che si è stirato e salterà anche il Torino. Altro giro, altra corsa. Altro risultato, sperano nello spogliatoio”
Spunta un messaggio dell’ormai ex capitano del Napoli Marek Hamsik alla squadra
L’ex capitano del Napoli, Marek Hamsik avrebbe deciso di anticipare la partenza nonostante manchi la firma sul contratto e soprattutto senza avere la certezza di essere un futuro giocatore del Dalian. A riportare la notizia è l’edizione di oggi de Il Mattino che svela un retroscena che ha come protagonisti oltre Hamsik ci sono Mertens e Callejon, i due con cui è più legato in questi ultimi anni. Nel dettaglio il quotidiano scrive:
“Hamsik entra in una nuova dimensione, non solo calcistica. Marek se ne va, dunque. Ha mandato il suo in bocca al lupo ai compagni di squadra, ha avvertito Mertens e Callejon, i due con cui è più legato in questi ultimi anni, della sua partenza lampo e, per certi versi, improvvisa. D’altronde era chiaro che l’epilogo era vicino, altrimenti Marek Hamsik non avrebbe lasciato la squadra e sarebbe venuto a Firenze per la partita di ieri, magari solo per andare in panchina.
La novità è che ieri a farsi vivo con Hamsik è stato anche il suo nuovo allenatore, Bernd Schuster: gli ha detto che lo vuole in campo per la prima del campionato cinese, il 3 marzo (stesso giorno in cui il Napoli sfiderà la Juventus al San Paolo). Nel suo futuro, un ritorno al passato: mezzala sinistra. Marek ha risposto di essere pronto a qualsiasi soluzione”
Ci è giunta notizia, dalla nostra redazione siciliana, di un fatto che, se confermato, ha dell’incredibile e dell’indecente oltre ogni limite e sopportazione, tanto più perché sembra richiamare in campo, ancora una volta, i Carabinieri, i “Fedeli nei secoli”, ai quali, da sempre, gli italiani guardano con riconoscenza, stima, fiducia e finanche affatto ma…
Ma, purtroppo, ultimamente TROPPE pecore nere (o mele marche che dir si voglia) cominciano a ritrovarsi anche tra le file della benemerita, e questo è oltremodo scoraggiante visto che agli italiani, tradizionalmente, non puoi toccare mamma, sorelle e … Carabinieri. Sì, i Carabinieri, proprio quelli che sovente, e per puro italico affetto, sono oggetto di tante barzellette, spesso anche corrosive, ma mai veramente malevoli. Insomma barzellette con la stessa valenza del quando, in famiglia, danno del “testone” ad un membro della stessa accompagnando però sempre, il dire, con una carezza (in testa).
Ma veniamo ora all’ultima notizia calata, in Sicilia, nella cronaca odierna.
A quanto sembra, e stando a quanto raccontato da un uomo sulla quarantina di nazionalità marocchina, ieri sera, dopo aver avuto una lite con un’altra persona a Furci, nei pressi del torrente Savoca, nella quale aveva avuto -evidentemente – la peggio, si era portato, benché ferito, sanguinante e tumefatto, alla stazione dei Carabinieri di Santa Teresa per denunciare il fatto ed essere soccorso ma ….
MA, e questo è il quanto lascia allibiti e appare incredibile, chi di servizio, invece di azionarsi e di far accompagnare il cittadino in Ospedale o, minimalmentissimamente, chiamare il 118, si è semplicemente limitato a suggerire, bontà sua, di rivolgersi – appunto – al 118 per farsi curare e refertare le ferite.
A quel punto, stando sempre al quanto ci è stato riferito, il marocchino si è visto costretto a proseguire nella sua ricerca di aiuto e, preso corso Margherita, riesce a trovare un bar ancora aperto dove la giovane di turno e quindi al lavoro e non intenta magari a vedere Sanremo, viste le sue precarie condizioni di salute, ha umanamente ed intelligentemente allertato il 118 che, una volta sul posto, ha riscontrato all’uomo la sospetta frattura dello zigomo, contusioni ed escoriazioni varie e deciso di condurre il ferito al Policlinico di Messina per le cure del caso.
E questo, sia pur incredibile, è quanto sembra essere accaduto in quel di S. Teresa di Riva. Si attendono sviluppi!
Detto per inciso, ora speriamo che la ragazza non venga denunciata per aver operato al posto dei Carabinieri e/o per aver prestato soccorso ad un immigrato rischiando così di favorire e incentivare l’immigrazione. Con i tempi che corrono è possibile anche questo.
Hamsik in Slovacchia in attesa dell’ufficialità del trasferimento al Dalian, ecco quando dovrebbe arrivare
In casa Napoli continua a tenere banco il trasferimento di Hamsik al Dalian, che secondo quanto riportato dall’edizione di oggi del Corriere dello Sport dovrebbe essere ufficializzato nella giornata di domani. De Laurentiis nelle prossime 24 ore attende il bonifico da 20 milioni per la cessione definitiva di Marek Hamsik. Nel dettaglio il quotidiano sportivo scrive a riguardo:
“Per il momento, dopo Madrid, viaggio lampo a casa, in Slovacchia. Da ieri: con un aereo da Ciampino. Dopo la batosta firmata De Laurentiis, giustamente inflessibile con i dirigenti cinesi, prestigiatori nel cambiare le carte in tavola salvo poi abbozzare, domani sarà il giorno del bonifico: 20 milioni più bonus al Napoli a fronte della cessione del cartellino di Hamsik. E poi, comunicati e ufficialità. E addio. Cioè, arrivederci a chissà quando: dopo il blitz slovacco, Marek potrebbe tornare ancora in Spagna, una sorta di quartier generale itinerante del Dalian, e volare direttamente in Cina da Madrid”
La reazione di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, al termine della partita contro la Fiorentina
Termina reti inviolate il match tra Fiorentina e Napoli all’Artemio Franchi. Allo stadio, come riportato dall’edizione di oggi del quotidiano sportivo Gazzetta dello Sport, era presente anche il patron azzurro Aurelio De Laurentiis. Nel dettaglio la Rosea scrive:
“Il presidente De Laurentiis, in piedi in tribuna, accompagna con lo sguardo sconsolato l’uscita dal campo dei suoi giocatori. La Fiorentina regala un’altra delusione alla squadra partenopea. Un anno fa il Napoli di Sarri forse perse lo scudetto proprio al Franchi, abbattuto da una micidiale tripletta del Cholito Simeone. Stavolta è andata meglio a livello di risultato. Ma lo 0-0 finale lascia comunque a Insigne e compagni il bicchiere mezzo vuoto. La Juve ha otto punti di vantaggio e una partita in meno. Per riaprire la corsa scudetto i ragazzi di Ancelotti dovevano inventarsi qualcosa di speciale. La normalità non basta per mettere pressione ai bianconeri”
QUI GIUGLIANO – Il commento del tecnico dei tigrotti
Al termine della gara che il Giugliano ha vinto contro il Barano per 4-1,l’allenatore della squadra gialloblu,Massimo Agovino, è intervenuto ai nostri microfoni. Ecco le sue parole:
“Il Giugliano è una squadra che è stata costruita per raggiungere un obiettivo importante. Il Barano ha fatto quello che ha potuto. Ci ha messo in difficoltà quando abbiamo abbassato la guardia. Sul 2-0 nostro pensavamo che la partita fosse finita. E’ quel tipo di atteggiamo che non mi è piaciuto. Sono due squadre che viaggiano con obiettivi diversi. La società mi ha chiesto di raggiungere il grande obiettivo per cui è stata costruita la squadra. Domenica abbiamo accorciato le distanze fortunatamente. Non pensavamo che la Frattese potesse perdere con la Flegrea. Noi non siamo artefici del nostro destino. Ci tocca vincere tutte le nove partite che mancano. Cosa è successo prima che lei si accasava con il Giugliano,dove si presupponeva che dovesse andare con la Sarnese? “Prima di massacrare una persona bisogna conoscere i fatti. Quelli di Sarno non mi conosco bene. Io ho rifiutato la serie D per andare in Eccellenza. Sono andato in quel di Sarno dove ho svolto due allenamenti. Ero l’allenatore meno adatto a raggiungere la salvezza con quella squadra. Non ho fatto nessun tipo di conferenza stampa,hanno vinto 4-1 cosa mai successa. Dovrebbero solo ringraziarmi non attaccarmi. Il signor Diodato era stato avvisato con due telefonate. Io non ci ho dormito tutta la notte e ci ho ripensato mandandogli un messaggio dicendo,Presidente non me la sento mi lasci andare”-chiosa Agovino.
La Federico II presenta la prima edizione del Corso di Perfezionamento in Management degli Uffici Giudiziari
Nella giornata di lunedì 11 febbraio verrà presentata la prima edizione del Corso di Perfezionamento in Management degli Uffici Giudiziari, iniziativa unica in Italia, promossa dal Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni dell’Università Federico II.
Con il Rettore Gaetano Manfredi parleranno del percorso formativo Ettore Ferrara, Presidente del Tribunale di Napoli, e Roberto Vona, Direttore del Dipartimento DeMi e del Direttore del corso di Perfezionamento Mug.
L’appuntamento è alle 12 nella sala del Consiglio presso il Rettorato della Federico II, in corso Umberto I, 40 a Napoli.
Con il nuovo corso l’Ateneo federiciano intende offrire una formazione direzionale di elevato valore tecnico, utile a sviluppare le competenze di management applicabili nei diversi ambiti in cui operano le figure apicali degli Uffici Giudiziari.
Saranno trattate 8 “macro tematiche” specialistiche con inquadramento metodologico e approfondimenti tecnici strumentali affidate a docenti ed esperti di riconosciuto valore, con competenze ed esperienze “trasversali”, con comprovate capacità didattiche e di gestione interattiva dell’aula, con atteggiamento professionale moderno, aperto e innovativo.
Il corso è a numero chiuso e potrà accogliere non più di 30 partecipanti. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 28 febbraio 2019. Le attività cominceranno alla fine di marzo del 2019 e termineranno ad ottobre del 2019. L’impegno didattico d’aula prevede la frequenza obbligatoria a 8 seminari da 10 ore ciascuno, cadenzati mensilmente, svolti per metà il venerdì pomeriggio e per l’altra metà il sabato mattina seguente.
Parteciperanno alla presentazione alcuni membri della “Faculty”, composta, tra gli altri, da accademici, magistrati e dirigenti amministrativi, come Sergio Sciarelli, Ettore Ferrara, Adele Caldarelli, Luigi Scotti, Guido Capaldo, Antonio D’Amato, Nicola Mazzocca, Maria Cristina Amoroso, Daniela Piana, Antonio Ardituro, Giancarlo Vecchi, Giovanni Conzo, Gianluigi Mangia, Giovanni Russo, Antonio Blandini, Paolo Mancuso, Michele Vietti, Raffaele Cantone, Roberto Vona.
Al termine della gara che il Barano ha perso contro il Giugliano per 4-1, il secondo allenatore della squadra bianconera,Ciro Mennella,è intervenuto ai nostri microfoni. Ecco le sue parole:
“Nei primi venti minuti della partita abbiamo avuto due-tre occasioni che potevamo fare meglio. Sapevamo che oggi giocavamo contro ad una squadra di altissima qualità. Infatti a fare la differenza sono state le qualità di alcuni singoli calciatori dove appunto abbiamo preso due gol. Oggi i ragazzi al di là di tutto hanno fatto una buona partita. Non era questa la partita a cui dovevamo dare una svolta per raggiungere la salvezza. Questa era una tappa che sapevamo che era difficile ma non impossibile,però i ragazzi ci hanno provato. Il risultato è un po’ bugiardo. Oggi abbiamo fatto delle scelte tecniche. Domenica andremo a giocare contro la Flegrea e poi ospiteremo il Mondragone,queste sono le partite in cui dobbiamo fare punti. Il cambio Scritturale per Guidone? “Non è che non ci ha convinto. In settimana non è stato bene,anzi è da ringraziarlo per il sacrificio che ha fatto. Cuomo apparso abbastanza spaesato? Se lo vediamo la scorsa settimana a livello qualitativo ci ha dato tanto a centrocampo. Era anche giusto oggi riprovarlo e riproporlo dal primo minuto. Sappiamo che ha delle grosse qualità. Avete scelto di non pressare alti o è stato merito dell’avversario? Noi abbiamo fatto una scelta tattica,proprio in virtù delle qualità che avevano i singoli giocatori. E’ stata una scelta di stare più compatti”.
ECCELLENZA – BARANO – GIUGLIANO 1-4: I tigrotti di Agovino sfruttano la loro qualità e gli errori sotto porta degli isolani per portare a casa 3 punti ed agganciare provvisoriamente il Frattamaggiore
Ospiti avanti già al 6’ con Fava Passaro, poi Barone Lumaga trova il raddoppio. Guodone fallisce un paio di ghiotte occasioni e ad inizio ripresa Scrittuale accorcia le distanze. Subito dopo, Manzo fa tris su punizione e Fava arrotonda facendo doppietta
Simone Vicidomini- Un Giugliano troppo forte ed inarrestabile,per un piccolo ma buon Barano. I tigrotti guidati da Massimo Agovino,grazie anche ad un organico superiore per la categoria, con un centrocampo e attacco davvero mostruoso e forse con una difesa un po ballerina,riesce a portare a casa tre punti,agganciando momentaneamente il Frattamaggiore in testa alla classifica del girone A di Eccellenza. Gli aquilotti di Gianni Di Meglio,hanno impostato la gara sin dai primi minuti cercando di contenere l’avversario,resistendo fin che hanno potuto. La salvezza diretta, ancora possibile, passa per gli aquilotti per la gara della prossima domenica, in casa della diretta concorrente Flegrea.
La gara ha visto il Giugliano partire forte, ma la prima occasione capita a Cirelli, che spreca da buona posizione con un pallonetto. Gol fallito, gol subìto per gli aquilotti: su corner Fava Passato porta avanti gli ospiti, che iniziano a giocare sul velluto. Il pressing alto della squadra dei tigrotti, rende la vita quasi impossibile al Barano, che resta nella sua metà campo per molto tempo e subisce ripartenze anche non avendo una spiccata propensione offensiva. Prima del raddoppio di Barone Lumaga (gran sinistro dai 22 metri all’incorcio), il Giugliano sfiora il gol almeno 3 volte con Cassandro (palo di testa), Liccardo e Manzo su punizione. Dopo il 35’, gli ospiti si addormentano un po ed il Barano fallisce 2 clamorose palle gol per accorciare. In entrambi i casi è Guidone, che sfrutta disattenzioni difensive e si vede salvare la conclusione a Mola battuto in entrambe le occasioni sulla linea.
Gianni Di Meglio, decide di mandare in campo nella ripresa Scritturale al posto del non al meglio Guidone, spostando Raffaele Cuomo (prestazione brutta a centrocampo) nel ruolo di terminale offensivo. Non ha nulla da perdere (e si vede) il Barano, che ci prova e riesce a trovare anche il gol già al 53’ con Scritturale. Ma, sfruttando un calcio di punizione dalla sua mattonella, Manzo rispedisce indietro le velleità baranesi di rimonta solo un paio di minuti dopo. Prima della metà della frazione, Fava fa doppietta e praticamente archivia la pratica isolana. Il resto è accademia per la formazione giuglianese, fra la festa dei suoi tanti tifosi al seguito, tanti cambi e qualche altro buon intervento di Di Chiara, più un paio di altre occasioni fallite da Cirelli & co.
LE FORMAZIONI – Il Barano si è presentato all’appuntamento senza gli squalificati Kikko ed Angelo Arcamone e Christian Cuomo. Gianni Di Meglio (anche lui squalificato) ha schierato i suoi con un 4-1-4-1 che ha visto in campo gli acciaccati Pistone e Guidone. Aquilotti sul terreno di gioco con Di Chiara fra i pali, la linea difensiva composta da Errichiello, Chiariello, Di Costanzo e Pistola, il centrocampo composto da Montanino, Conte N., Cuomo R. e più Cirelli con Pistone vertice basso e Guidone in avanti.
Sul versante opposto, Massimo Agovino è giunto alle chianole senza il febbricitante De Rosa ed ha mandato il Giugliano in campo con 4-3-3 che era fatto da Mola in porta, Liguori, Cassandro, Di Girolamo e Mennella in difesa, a centrocampo Barone Lumaga, Liccardo e Tarascio con Manzo, Fava Passaro e Caso Naturale in attacco.
FAVA UN FULMINE IN AREA – Il match inizia con un minuto di silenzio in onore del giovane Lorenzo, piccolo atleta del Kodokan. Al minuto 6, lancio in profondità di Cuomo per Cirelli, che guadagna spazio su Cassandro ma con un pallonetto manda altissimo da buona posizione. Repalica subito il Giugliano, con una conclusione dal limite di Barone Lumaga, che Di Chiara devia in calcio d’angolo. Sul corner battuto da Manzo, Fava Passaro colpice di testa da pochi passi e fulmina il portiere del Barano. Al quarto d’ora, sugli sviluppi di un altro corner, si crea una mischia fra Chiariello e Tarascio, che complica la conclusione al baranese e Mola interviene bloccando. Poco dopo, Fava gira un pallone dal limite e sfiora la traversa ed un gol da cineteca.
BARONE LUMAGA CHE GOL! – Al 19’, Giugliano vicinissimo al raddoppio: ripartenza con palla che capita a Manzo sulla tre quart baranese, cross per Cassandro in area che coglie il palo di testa a portiere battuto. Ospiti vicini al raddoppio con una punizione di Liccardo dai 25 metri ben respinta da Di Chiara e con un’altra calciata da Manzo dal limite che sfiora la traversa. Al 24’, il Giugliano raddoppia: Barone Lumaga riceve palla ai 22 metri e lascia partire un sinistro di contro balzo che si è insaccato nel sette della porta baranese. Al 37’, pasticcio difensivo del Giugliano, si inserisce Guidone, che resiste ad una carica e di punta supera Mola in uscita ma Di Girolamo salva sulla linea. Poco più di un minuto dopo, Di Girolamo tocca indietro al suo portiere, la palla è corta e ancora Guidone si inserisce e supera l’estremo difensore con un altro pallonetto che Cassandro toglie dalla porta. Barano vicino al gol ancora al 40’, con un destro di Cirelli dal limite che termina di poco alto.
Giugliano festeggiamenti finali
SCRITTURALE PROVA A RIAPRILA-MANZO, LA CHIUDE – Il Barano trova il gol al 53’. Raffaele Cuomo imbastisce una ripartenza, tiro di Cirelli che coglie la traversa e dopo un paio di ribattute è Scritturale, appena entrato per Guidone, a mettere dentro. Passano un paio di minuti e Manzo (che poi lascerà il campo a Murolo), con una punizione dai 22 metri, gira la palla sul palo coperto da Di Chiara, che può solo raccogliere la palla in fondo al sacco. Si giunge al 63’ e alla rete di Fava Passaro, che raccoglie un assist di Manzo quando è di poco all’interno dell’area e di destro ha superato Di Chiara abbastanza agevolmente. Il Barano potrebbe accorciare poco dopo l’80’, quando un destro non pulitissimo di Cirelli viene allontanato da Liguori quando balla nei pressi della porta di Mola. Poco dopo, mezzo miracolo di Di Chiara, su conclusione di Murolo deviata da Chiariello. A 3 minuti dalla fine, dopo tanti cambi, Pistone, che risente degli acciacchi patiti in settimana, lascia il campo a D’Antonio. Tutto finisce qui.
BARANO 1
GIUGLIANO 4
BARANO (4-1-4-1): Di Chiara, Errichiello, Pistola, Pistone (87’ D’Antonio), Chiariello, Di Costanzo, Cirelli, Conte N., Guidone (46’ Scrittuale), Cuomo (74’ Manieri), Montanino. A disposizione: Migliaccio, Di Meglio, Conte A., Mattera, D’Antonio, Brienza, Loaicono. All.: Ciro Mennella (Gianni Di Meglio squalificato)
GIUGLIANO (4-3-3): Mola, Liguori (88’ Peluso), Mennella, Barone Lumaga (80’ Sardo), Cassandro, Di Girolamo, Tarascio (84’ Fragliello), Liccardo, Liccardo, Fava Passaro, Manzo (67’ Murolo), Caso Naturale (75’ Bacio Terracino). A disposizione: Catuogno, Migliarotti, Carbonaro, D’Angelo. All.: Massimo Agovino
Arbitro: Umberto Crainich della sez. di Conegliano (Ass.: Pietro Manfredini e Roberto Ferrara di Castellammare di Stabia)
Tutto pronto per il trasferimento di Hamsik in Cina, la confessione dell’ex capitano agli amici
Nella giornata di ieri l’ormai ex capitano del Napoli Marek Hamsik si è imbarcato su un volo di linea in direzione Slovacchia. E’ partito da Ciampino da solo, senza la famiglia che lo raggiungerà solamente nella giornata di domani. A raccontare la notizia della partenza è l’edizione di oggi del quotidiano de Il Mattino che riporta anche alcune dichiarazioni di Hamsik:
“«Mi dispiace andar via senza aver salutato in tifosi, senza aver fatto un giro di campo, senza un messaggio. Ma finché non è tutto definito non avrebbe senso farlo», confida agli inseparabili amici. È l’alba a Pinetamare quando c’è l’ultimo saluto. Non ritornerà presto lì, lo sa lui ma lo sanno anche gli altri. «Vi aspetto in Cina», dice prima di caricare il bagaglio. La decisione di partire è stata presa venerdì sera, quando Venglos e papà Richard gli hanno spiegato che non ci sono più ostacoli all’intesa tra il Dalian e De Laurentiis”
PROMOZIONE-ISOLA DI PROCIDA-VICO EQUENSE: i biancorossi si aggiudicano il big match allo “Spinetti” con i gol di Lorenzo Costagliola e Scippa
Al “Mario Spinetti” di Procida entrano in scena quest’oggi Procida e Vico Equense per un autentico “big match” tra due squadre che lottano per il vertice della classifica.
La Partita- Gara che inizia come auspicato ovvero a ritmi altissimi da una parte e dall’altra. Al 2’ ci prova subito Antonio Napolitano tra le fila biancorosse con un siluro dei suoi dal limite dell’area che però termina di poco fuori. Al 5’ continua ad attaccare il Procida che ha preso per la gola questo match questa volta con Cibelli che si libera al tiro ma pallone che termina ancora di poco fuori. All’11’ il Vico Equense è all’angolo sotto gli attacchi biancorossi che ci provano con Pianese dall’interno dell’area di rigore ma ancora poca precisione sotto porta. Al 13’ il Vico Equense ammortizza gli attacchi dei padroni di casa e risponde con Raganati che taglia bene verso la porta di Lamarra, attento però il portiere di casa che blocca la sfera in anticipo. La squadra ospite dopo un inizio di resistenza agli attacchi isolani caccia la testa fuori dal guscio e si affaccia più volte dalle parti di Lamarra provandoci al 15’ con Inserra che calcia dal limite dell’area di rigore trovando però un attento, come sempre, Francesco Lamarra. Il match prosegue su ritmi elevati con le due squadre che lottano colpo su colpo ed azione su azione. Al 30’ ci prova ancora Napolitano con un tiro dal limite dell’area, poca precisione però con il tiro che si spegne di poco sopra la traversa. Al 32’ ci prova Arenella che svaria su tutto il fronte offensivo, ma viene chiuso sul più bello dal solito impeccabile Vittorio Lubrano autore di un’altra prestazione sopra le righe. Al 37’ ci prova il centrocampista del Vico Equense Coppola che controlla e calcia dalla lunetta dell’area di rigore ma Lamarra vola e gli dice di no, chiudendogli la porta. Al 38’ risponde il Procida con il solito Raffaele Pianese che nel giro di un attimo, stoppa col petto controlla col sinistro e calcia al volo col destro, tiro sopra la traversa ma preparazione ed esecuzione al tiro fantastica quella di Pianese. Termina a reti bianche un primo tempo scoppiettante tra Procida e Vico Equense con altri 45’ ancora tutti da decidere per un match aperto.
La seconda frazione di gioco che prosegue sulle ali dell’agonismo e della voglia di portare a casa i 3 punti da parte di entrambe le compagini, ci provano gli ospiti al 2’ con Staiano ma Lamarra risponde presente. Al 9’ ancora i ragazzi di Mister Spano che ci provano questa volta con Varriale che però non riesce quest’oggi ad uscire dalla morsa Micallo-Saurino che chiudono ogni spazio al centro della difesa. Secondi 45 minuti che calano inevitabilmente di ritmo con le due squadre che hanno speso tanto per sbloccare un match fermo ancora sullo 0-0. Al 20’ sale in cattedra il solito Cibelli che con il suo talento si beve la difesa avversaria e serve Scippa subentrato dalla panchina per cercare di sbloccare il match, ci prova ma il portiere Di Leva si oppone. Al 22’ ci prova ancora Scippa che aggiunge centimetri e peso all’interno dell’area di rigore creando tanti problemi alla retroguardia avversaria. Al 30’ ci prova Porzio subentrato tra le fila della panchina del Vico Equense ed anche lui protagonista subito del match. Nella parte finale di match con tante energie sprecate, decisive sono le forze fresche dalla panchina ed al 36’ ci pensa Lorenzo Costagliola che da solo si inventa una giocata che lo lancia verso la porta avversaria, il bomber biancorosso entra in area di rigore e calcia mirando l’angolo basso, Di Leva non può nulla sul tiro di Lorenzo Costagliola che colpisce con il solito “killer instinct” dell’attaccante puro e fredda il portiere avversario facendo 1-0 per il Procida. Ci pensa dunque il bomber procidano a sbloccare questo match delicato. Al 40’ il Procida batte il secondo colpo questa volta con Scippa che fa il suo dovere e colpisce di testa da attaccante d’area siglando il 2-0, colpo del KO che mette probabilmente in ghiaccio il big match dello Spinetti. Vico Equense è al tappeto e ci prova nel recupero provando il tutto per tutto ma dopo 5 minuti di recupero l’arbitro dice che può bastare così, può esultare il Procida che vola sulle ali dei suoi attaccanti entrati dalla panchina che regalano 3 punti preziosi ai ragazzi di Mister Ferraro.
A disposizione: W.Lubrano, Trani, D’Orio, Peluso, Vanzanella. Allenatore: Pasquale Ferraro
VICO EQUENSE: Di Leva, F.Savarese(80’Mozzillo), Correale, Caiazza, Raganati(85’Bordagaray), Gargiulo, Coppola, Inserra(70’Porzio), Staiano, Arenella, Varriale. A disposizione: Navarra, De Gennaro, De Riso, G.Savarese, De Simone, Mottola. Allenatore: Tommaso Spano
ARBITRO: Sabatino Ambrosino – Nola. ASSISTENTI: Salvatore Cioci – Frattamaggiore ; Antonino Di Donna di Torre del Greco