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Verso Napoli-Juve, uno scontro al vertice: gli azzurri a caccia del riscatto

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Il Napoli a caccia del riscatto dopo la sconfitta contro la Juve dello scorso 29 settembre

Il Napoli e la Juventus tornano a sfidarsi in campionato. Se all’andata i bianconeri all’Allianz Arena si sono imposti 3-1, la partita di domenica sera al San Paolo non sarà così scontata.

Tra le due compagini ci sono 13 punti di distacco, un abisso che di fatto renderebbe già chiusa la corsa allo scudetto, ma citando le parole di Ancelotti in conferenza stampa al termine del match contro il Parmail campionato non è ancora finito”.

Per la Juventus, che sta smaltendo ancora le scorie della brutta sconfitta in Champions League al Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid e della vittoria sofferta in campionato contro il Bologna, non sarà facile scendere in campo al San Paolo con la mente sgombra ed affrontare un Napoli carico dopo l’importante vittoria sul Parma. Una vittoria reboante che di fatto ha inondato di ottimismo l’intero ambiente partenopeo.

Dando uno sguardo al cammino della Juventus in campionato non ha mai perso, ma se il Napoli giocasse come sa potrebbe prendersi una bella soddisfazione infliggendo la prima sconfitta stagionale alla capolista e riscattarsi del risultato dell’andata. Una soddisfazione che darebbe sia la carica alla squadra di De Laurentiis per il match di andata di Europa League contro il Salisburgo, sia aprire nuovamente la strada alla corsa allo scudetto.

Non dimentichiamo che negli scontri diretti i punti valgono il doppio ed il morale il triplo. Se è pur vero che giocare su più fronti può stancare fisicamente, ma i risultati positivi portano il morale alle stelle e soprattutto intimoriscono gli avversari.

Non va sottovalutato un altro fattore che farebbe pendere la bilancia a favore degli azzurri: in vista dello scontro al vertice, circa 50mila supporters sarebbero pronti ad invadere il San Paolo per sostenere i propri beniamini contro la Juventus.

A cura di Antonio Gargiulo

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I 5stelle, l’ARS costa. Il Presidente Miccichè, vi querelo. I pentastellati, noi ti quereliamo

Andando a ritroso si scoprono articoli di quotidiani nazionali e regionali che di cifre sull’Ars ne sciorinano analogamente ai 5stelle isolani.

Della iniziale vicenda ci si era occupati in questo articolo “L’Ars costa 137 milioni all’anno” nel quale, riassumendo, si riportava quanto detto, in una conferenza stampa dai consiglieri regionali 5stelle a Palazzo dei Normanni, in un loro rapporto in cui si dichiarava che l’Ars costa mille euro al minuto, più della Casa Bianca e durante tutti i 12 mesi del 2018 il Consiglio regionale ha lavorato solo 87 giorni.

Il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, per tutta risposta ha annunciato una querela nei confronti dei deputati del Movimento 5 stelle, poiché respinge i dati dei pentastellati sui costi dell’Assemblea. Inoltre ha chiesto le dimissioni dal Consiglio di presidenza del deputato Stefano Zito “Il grillino Zito abbia un sussulto di dignità e si dimetta dal Consiglio di presidenza del’Ars. Spero che lo faccia, perché non può rimanere continuando a dare dati falsi”, dice Miccichè“. E avrebbe continuato “Questi farabutti dicono solo falsità, mi sono stancato, ora passerò alle vie legali. Il mio ufficio legale sta valutando la querela nei loro confronti – dice all’Adnkronos-  ora basta. Cari amici del M5s, nella vita se io avessi un figlio come voi sarei un uomo disperato. Sono imbrogli che inventano loro. Quello che hanno detto ieri è una falsità. Questa è una istituzione, non è possibile continuare a denigrare sempre le istituzioni facendola sempre franca. Loro continuano a dire cose false, il loro è una sorta di tradimento – dice – perché non è affatto vero che l’Ars spesa mille auro l minuto. Il riferimento dei mille euro al minuto è all’aula, ma l’aula è solo un centesimo dell’attività dell’Assemblea regionale siciliana. Ma di cosa stiamo parlando. Questi signori hanno finito di dire falsità. Noi chiederemo i danni materiali e in più faremo causa penale perché la denigrazione delle istituzioni in Italia è vietata”.

Ci si domanda, seppure da profano, quale possa essere il reato penale in questione, considerato che i 5stelle hanno dichiarato che i dati da loro diffusi sono stati acquisiti presso la medesima Presidenza della Regione siciliana. Si ritiene inoltre trattarsi di una legittima valutazione, anzi per questo dovuta ai cittadini, di una parte politica regionale all’Opposizione, analogamente a come avviene da parte della Minoranza nel Parlamento nazionale contro l’attuale Governo nel quale ci sono i pentastellati. Ad avviso di queste pagine, censurare qualsiasi civile Opposizione, minacciando querele, quando l’argomento non tocca la sfera personale, appare inquietante, poiché richiama culture naziste o sovietiste che di certo non appartengono alla Repubblica e democrazia italiana.

Ad ogni modo, in risposta alla annunciata querela da parte del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) i deputati 5stelle presso la Regione siciliana hanno comunicato che faranno una controquerela nei confronti di Micciché. Ma sono questioni che devono vedersela i legali e nel caso, su cui decideranno i Giudici.

Tuttavia, su questa controversia dei costi dell’ARS non è la prima volta che, non tanto i Deputati regionali, quanto i mezzi d’Informazione, regionali e anche nazionali, ne parlano.

Scriveva “la Repubblica” il 22 dicembre 2001 “Costi della politica, record in Sicilia, l’Ars è il consiglio regionale più costoso. Ogni cittadino dell’Isola spende cinque  volte più dei lombardi: l’Ars pesa 33 euro l’anno per una spesa di 167 milioni. I lombardi pagano solo 6,6 euro a testa, i piemontesi 15”.

Scriveva “IlSole24ore” il 15 dicembre 2013 “Sicilia-beffa: il parlamento regionale costa 160 milioni, un sesto della spesa di Montecitorio. Fare le leggi e controllare l’attività del Governo regionale deve costare molto a Palermo. Più che in ogni altra Regione italiana, al Nord come al Sud. Il problema è che non si capisce perché occorrano così tanti soldi per far funzionare l’Assemblea regionale siciliana. Il parlamentino dell’isola infatti non bada a spese. Quasi una ricca cornucopia da cui attingere a piene mani. Ogni anno il costo per i contribuenti supera i 160 milioni di euro”.

Scriveva “IlFattoQuotidiano” il 21 gennaio 2014 “Sicilia, il parlamento più costoso d’Europa: solo in caffetteria se ne vanno 800mila euro. Spesi 165 milioni di euro nel 2013 dall’Assemblea Regionale Siciliana. Contro i 68 milioni di Regione Lombardia, che ha quasi il doppio degli abitanti dell’isola. Il Piemonte si ferma a quota 62 e la Campania, che ha contenuto le uscite, è a quota 66 milioni. Ecco la lista di tutte le spese: dalle tende alla manutenzione di Palazzo Normanni, dal costo dei dipendenti in servizio a quelli in pensione. E poi le spese di rappresentanza: ogni onorevole si fa rimborsare 27 caffè al giorno”

Scriveva “il Giornale” il 21 dicembre 2015 “”nelle altre 29 sedute successive alla fine delle vacanze”. Non che i deputati siciliani non avessero avuto il tempo di riposare durante l’estate, avendo goduto di ben 32 giorni di ferie (dal 7 agosto al 18 settembre). I parlamentari dell’Ars, va detto, non lavorano parecchio, con la loro “media di una seduta d’aula ogni settimana”. Ma, in queste sedute, si potrebbe pensare che i parlamentari si diano da fare, lavorando per parecchio ore. In realtà, come rileva Il Fatto, “l’Ars vanta anche il record di Parlamento più frettoloso d’Italia: ci sono sedute veloci, come quella che il 15 ottobre scorso era durata 57 minuti, oppure le sedute lampo, come il 23 ottobre 2013, quando l’assise dei parlamentari siciliani era durata 29 minuti tondi”. E in quell’occasione, ogni deputato è stato ricompensato con quasi 27 euro al minuto, ovvero 1.614 euro l’ora”.

Scriveva “LiveSicilia” il 12 giugno 2016 “ Ogni seduta costa un milione all’Ars, 11 ore di lavoro in un mese. Insomma, a che serve l’Assemblea regionale? Una domanda che Livesicilia ha posto altre volte, raccontando, nel corso di questi anni, l’abitudine a disertare l’Aula e la scarsa “efficacia legislativa” del parlamento. L’idea, insomma, è quella che l’Ars serva solo a se stessa. A tenere in piedi, cioè, un apparato fatto di deputati, certo, ma anche di consulenti e collaboratori, di dipendenti e “avventori vari” del Palazzo. Ovviamente, offrono i siciliani. E il conto è piuttosto salato. Ed è sempre lo stesso. Le undici ore di lavoro di gennaio a Palazzo dei Normanni sono costate ai siciliani cinque milioni. Tanto costa, al mese, l’Assemblea regionale. Se si escludono dal conteggio spese come quelle riguardanti le pensioni, che poco hanno a che vedere con la produttività dell’Assemblea. Ma che porterebbero le spese a oltre dodici milioni al mese”.

Scriveva “La Sicilia” il 23 novembre 2017 “Ars, la buonuscita per i 54 parlamentari non rieletti costa due milioni di euro. Quando fu approvata la riforma dei costi della politica all’Assemblea regionale siciliana, nel 2014, uno dei tagli doveva essere quello della cosiddetta liquidazione dei deputati. Invece ecco in arrivo i soldi che anche i 54 non rieletti il 5 novembre stanno incassando in questi giorni e che costa quasi due milioni alle casse del Parlamento più antico d’Europa”.

Scriveva il “Giornale di Sicilia” il 13 novembre 2018 “L’Ars? È come il Senato, ma solo quando conviene. l Parlamento siciliano è equiparato al Senato / Il Parlamento siciliano è equiparato al Senato / Il Parlamento siciliano è equiparato al Senato. È da anni che sentiamo questa frase ogni qual volta ci si scandalizza dei costi del Parlamento siciliano o dell’ammontare dello stipendio di uno dei suoi parlamentari. Si conosce anche la data esatta di quando si è incominciato ad equiparare: il 26 novembre 1948. Fra pochi giorni festeggeremo i 70 anni de «Il Parlamento siciliano è equiparato al Senato», con l’implicito ragionamento: noi non possiamo fare nulla, anche se volessimo. Come se fossero condannati da un disegno diabolico che li costringe ad essere equiparati ai generosi trattamenti del Senato”.

L’opinione.

Trasparenza, chiarezza, comprensibilità, socialità, modestia, democrazia, queste misconosciute dal sistema pubblico-politico-giuridico-burocratico-professionale italiano e specialmente siciliano.

Adduso Sebastiano

Cena a Tre con “Frappe” (“Chiacchiere”, “Bugie”) per un’agenda di governo e addolcire Di Maio

Ieri sera, dopo le consultazioni in Sardegna, Conte, Salvini e Di Maio si sono ritrovati a palazzo Chigi per una cena veloce e per fare il punto economico dell’agenda di governo:

  • investimenti
  • sblocca cantieri
  • autonomia

Cena a Tre con “Frappe” (“Chiacchiere”, “Bugie”) per un’agenda di governo e addolcire Di Maio

Le 'chiacchiere' di Conte, Di Maio e Salvini (da Instagram CONTE)Vertice annunciato da Conte sul suo account Instagram dove ha postato la foto di una confezione di “Frappe” di carnevale e così ha parlato della cena con i due vicepremier a Palazzo Chigi:

“Vertice a tavola con i vicepresidenti @luigi.di.maio e @matteosalviniofficial per parlare di investimenti, decreto sblocca cantieri, autonomia regionale”

Che dire. Questa ormai è la Politica 2.0 e così, tra un boccone e l’altro, una “frappe” e l’altra, è stata stilata l’agenda che sarà al tavolo del Consiglio dei Ministri e mai scelta fu più appropriata se si considera che quelle cha a Roma, come nelle Marche, chiamano “Frappe” altrove hanno nomi che la dicono lunga:

  • in Basilicata, Sicilia, Campania, Puglia, Calabria, a Milano e Parma si chiamano “Chiacchiere”;
  • “Bugie” a Genova, Imperia e Torino;
  • “Intrigoni” a Reggio Emilia;
  • “Cenci” in Toscana
E questa è realtà, come documenta la foto e le parole di Conte, e non solo sulla cena.

Ma intanto c’è sempre più tempesta nel movimento che si ritrova ancora in primo piano, ma per vicende negative, questa volta interne, che non li mollano un attimo.

Mal di pancia ed espulsioni in un movimento che non trova pace.

Dopo la debacle in Sardegna ecco arrivare, ieri, la sberla del caso Giulia Sarti, la deputata ed ex presidente della commissione giustizia che non aveva effettuato i rimborsi e che aveva incolpato l’ex fidanzato, poi scagionato dai magistrati e così, a Luigi Di Maio e Rocco Casalino, non resta altra strada che scaricarla.

Giulia Sarti, portavoce 5S e presidente della Commissione Giustizia, ieri ha dichiarato:

“A seguito delle notizie riportate sulla stampa in merito alla richiesta di archiviazione per la querela da me sporta nei confronti di Andrea Tibusche Bogdan, annuncio le mie dimissioni da presidente della Commissione giustizia della Camera e, a tutela del M5S, mi autosospendo”.
“Preciso che né Ilaria Loquenzi né Rocco Casalino mi hanno spinto a denunciare nessuno, ma si sono limitati a starmi vicino nell’affrontare una situazione personale e delicata”

e quindi a Luigi Di Maio, e Rocco Casalino, non resta altra strada che scaricarla.

Per Casalino, Sarti ha usato il suo nome per coprirsi:

“Sarti si è probabilmente coperta dietro il mio nome con l’allora compagno, se avessi saputo di questi ammanchi o di giri strani l’avrei immediatamente riferito al Capo politico e ai Probiviri. Io non tutelo i parlamentari, ma il Movimento, come sanno tutti”.

Per Di Maio va espulsa:

“Per ora mi pare che sia stata la dimissione Presidente Commissione giustizia e la sua sospensione dal Movimento, ma i probiviri adesso cercheranno anche l’espulsione, che a questo punto credo sia doverosa, ma per me il caso è chiuso qui”

Ed intanto, a quanto si apprende, Bogdan starebbe valutando una querela per calunnia o una richiesta civile di risarcimento danni nei confronti della Giulia Sarti.

Captain 100, Mastalli sempre più nella storia della Juve Stabia: ad un passo dai più grandi [FOTO]

Il capitano Mastalli sempre più nella storia del club stabiese

Come i più grandi supereroi che scrivono la storia, anche Alessandro Mastalli, capitano di 100 battaglie, cerca di entrarci. Ma non in scivolata, quella serve per recuperare palloni: vedi la palla servita ad Elia in occasione del gol di Carlini contro il Siracusa che regalò i 3 punti, ma in punta di piedi, meritandosi il rispetto della piazza, facendo si che il suo 24 diventi simbolo di questa città.

Il centrocampista, classe ’96, ha scritto una nuova pagina stabiese, toccando quota 100 presente con questa maglia. Sono 94 in campionato, più 6 in coppa che fanno raggiungere questo prestigioso traguardo. Mastalli a caccia di record stabiesi, a caccia di quei record che possono lasciare il segno e ti lanciano di diritto nell’Olimpo dei grandi. Restando soltando in campionato, Mastalli è a sole 7 lunghezze da Fabio Caserta, suo attuale allenatore, pronto a superare Di Meglio e Caccavale con 102. L’unico che non molla il passo è Adriano Mezavilla, suo attuale compagno di squadra che è a quota 134. In testa? Neanche a dirlo la bandiera in assoluto, Roberto Amodio con 168 presenze in campionato.

E allora il capitano corre, lotta e sgomita, cerca di raggiungere il sogno chiamato Serie B, di portare la sua squadra in alto con la fascia sul braccio, sarebbe anche quello un record (il più giovane a farlo). A livello personale? Anche quello è un sogno, chiamato ‘storia’!

a cura di Ciro Novellino

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Meta, trasportava droga nel motocarro: 40enne arrestato

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La droga era nascosta nell’incavo dello sportello del motocarro a bordo del quale viaggiavano il 40enne e un altro soggetto

Meta, è in arresto un 40enne del luogo, si trattd i M. Volpe, già noto alle forze dell’ordine, e denunciato un 29enne  che si trovava con lui. I due soggetti sono stati scoperti dai carabinieri della stazione di Piano di Sorrento nel corso di un servizio per il contrasto allo spaccio.

I due sono stati fermati per essere sottoposti a controlli, mentre la coppia  transitava con fare sospetto lungo la statale 145 Sorrentina. La perquisizione del motocarro ha portato al rinvenimento e al sequestro di una busta, occultata nell’incavo dello sportello lato passeggero, contenente la droga. Trovata e sequestrata anche la somma di 150 euro in contanti, ritenuta provento di attività illecita.

Volpe è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa  di essere giudicato per direttissima dal Tribunale di Torre Annunziata.

Repubblica – Koulibaly: “Pronti per il bis!”, vuole segnare ancora alla Juve

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Repubblica – Koulibaly: “Pronti per il bis!”, vuole segnare ancora alla Juve

E’ Kalidou Koulibaly l’uomo copertina di Napoli-Juventus. Secondo quanto riportato dall’odierna edizione di Repubblica,  tra i più motivati a Castel Volturno ci sarebbe proprio il difensore senegalese. Koulibaly  sta dando la carica in allenamento, spunta anche un forte virgolettato: “Pronti per il bis!”.

La Stampa – Ancelotti: “Vincere con il Napoli. E prima o poi succede, sono sicuro”

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La Stampa – Ancelotti: “Vincere con il Napoli. E prima o poi succede, sono sicuro”

Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista alla Stampa. Ecco le sue parole:

Ancelotti, dice la verità questa classifica?

«Sì, non mente. Merito della Juve e demerito nostro. Loro sono sopra la media, noi dentro una media molto elevata. Abbiamo sbagliato poche partite e fatto un campionato buono, ma è un giudizio annacquato dalla straordinarietà della Juventus».

Ha pensato di poter competere con la Juve?

«Certo, altrimenti non sarei venuto qui. Questa squadra può e deve riuscirci». 

Domenica che Juve si aspetta? 

«Al di là del momento, difficilmente sbagliano certe partite. Verranno qui per chiudere la pratica scudetto sfruttando le loro caratteristiche: difesa solida, contropiede, agonismo, velocità. Non ci sono segreti tra queste due squadre. Certo se vincono possono pensare ad altro, se perdono devono stare ancora all’ erta». 

Meret è un portiere che para?

«È un grande talento. A livello tecnico mi ricorda il primo Buffon. Ha avuto tanti problemi fisici e quindi è un po’ apprensivo. Ma con il tempo guadagnerà in personalità». 

A proposito di difensori. Ha allenato Maldini, Thuram, Thiago Silva, Sergio Ramos: Koulibaly sta in questa categoria?

«Sì. È molto intelligente. Di solito chi è così forte e veloce pensa che non serva altro per risolvere i problemi. Io divido i giocatori in ottimisti e pessimisti. Lui è pessimista, sa che non basta solo quello. Per cui è molto attento e ha una forte personalità». 

Insigne può crescere ancora?

«No, la sua crescita sta nel trovare continuità. Deve raggiungerla anche attraverso le pause, basta che non siano ripetute. Al talento non puoi chiedere troppo: nel Real a Ronaldo piaceva giocare a sinistra, avrebbe dovuto lavorare anche in copertura, ma neanche ci provavo. Preferivo aggiustarmi sacrificando altri. Sacchi si arrabbiava con Van Basten perché correva poco, lo facevo io volentieri per lui. E Marco mi diceva “dammi la palla e corri ad abbracciarmi”». 

De Laurentiis dixit: «Darei l’ Oscar ad Ancelotti per come ci protegge. Ci fa vivere come in un liquido amniotico». Davvero così difficile lavorare a Napoli?

«Guardi che questa città non trasmette tensioni, ma molto amore. Anche se le cose non vanno bene. A Napoli c’ è un clima ovattato, la gente non si prende troppo sul serio. E ci sono meno problemi di quello che sembra da fuori. E io sono uno del Nord…». 

La cosa più divertente che le hanno detto a Napoli?

«Omm’ e panz’, omm’ e sustanz’». 

E lavorare nel Napoli invece com’ è?

«Il gruppo dei giocatori è meno formato rispetto a Real, Bayern o Chelsea per esempio, quindi puoi incidere di più. In questo mi ricorda l’ esperienza al Milan. E De Laurentiis è simile a Berlusconi, gestisce la società come una grande famiglia. E io mi sento uno di famiglia». 

Se Ancelotti avesse pieni poteri che farebbe della Var?

«La Var è utile e importante, ma ora c’ è un abuso nell’utilizzo. I falli di mano per esempio: restano un fattore soggettivo anche dopo aver rivisto l’ azione. E il caso di Firenze è emblematico. Io punirei solo il fallo chiaro ed evidente. E adotterei il tempo effettivo, basta con i maxi recuperi». 

Che mondo è dove si insulta a morte la figlia di Simeone e si oltraggia la memoria di Astori?

«Un mondo malato. Sono venuti a mancare i cardini, una volta si rispettavano le differenze tra il genitore e il figlio, tra il professore e l’ alunno. Ora non più. Se uno oltraggia la memoria di Astori è malato nella testa, i social hanno dato la parola a tutti, ma uno che è malato nella testa non ha il diritto di parlare. Siamo in un eccesso di democrazia, dovremmo limitarla per evitare certe degenerazioni». 

Uno sfizio che ancora non si è tolto?

«Vincere con il Napoli. E prima o poi succede, sono sicuro». 

Probabile formazione per Napoli – Juve: Ancelotti conferma gli 11 visti a Parma

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Probabile formazione per Napoli – Juve: Ancelotti conferma gli 11 visti a Parma

La probabile formazione di Napoli – Juve sarà la stessa che ha battuto il Parma al Tardini, confermando quindi l’undici titolare visto senza stravolgimenti. A riportare la notizia è il Corriere dello Sport.

La possibile formazione di conseguenza potrebbe essere: Meret in porta; Malcuit, Maksimovic, Koulibaly e Hysaj (testa a testa con Ghoulam) in difesa; Callejon, Allan, Fabián e Zielinski a centrocampo; Milik e Insigne, in vantaggio su Mertens e al rientro dopo la squalifica, in attacco.

Sarà tutto esaurito per Napoli – Juventus: Curva B e Distinti già sold out

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Pochi posti per Nisida e Posillipo

E’ già quasi tutto esaurito per Napoli-Juventus: il San Paolo torna a riempirsi quando c’è la Vecchia Signora a Napoli. Venduti già 35mila biglietti e la prevendita continua, associata anche con i mini abbonamenti per le altre sei gare compreso il match contro il Salisburgo in Europa League. Lo riferisce l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Già esauriti i posti per Curva B e Distinti (anello superiore), mentre restano pochissimi posti per Nisida e Posillipo.

CorSport – Svelato il motivo dell’allenamento differenziato per Milik

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Nessuna preoccupazione per il giocatore

L’edizione odierna del Corriere dello Sport svela la motivazione sull’allenamento differenziato di Milik:  considerando i due interventi alle ginocchia delle ultime due stagioni, periodicamente l’allenamento di Arek è più leggero per evitare problematiche e sovraccarichi.

Per quanto riguarda le condizione di Mario Rui, l’inserimento è graduale, a causa del problema muscolare rimediato con la Fiorentina.

Castellammare, Cimmino: “Abbiamo deciso di rifare l’intera rete viaria cittadina”

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Novità nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2019- 2020

Castellammare, il Sindaco Cimmino si esprime sulle diverse novità previste dal Piano delle Opere Pubbliche, approvato ieri in giunta. In una nota pubblicata sulla sua pagina facebook, si legge:

Niente più affidamenti diretti per la manutenzione delle strade. È questa la principale novità introdotta nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2019-2021, che ieri è stato approvato in giunta. Abbiamo deciso di rifare l’intera rete viaria cittadina, oltre 100 km di strada da rimettere in sesto in 5 anni. Sarà data precedenza alle strade che presentano un eccessivo stato di ammaloramento, a quelle con un elevato traffico giornaliero e soprattutto a quelle su cui si verifica il maggior numero di incidenti.

Una programmazione che ci consentirà di razionalizzare i costi, evitando interventi tampone e consentendo al Comune di risparmiare ingenti somme di denaro e di diminuire il contenzioso. Abbiamo approvato negli scorsi mesi lo studio di fattibilità del parcheggio delle Antiche Terme e del centro sportivo Giancarlo Siani, che abbiamo incluso nella prima annualità del Piano Triennale per restituire alla città due opere di straordinaria rilevanza sul nostro territorio.

È previsto anche il restauro conservativo della Cassa Armonica, già oggetto di un intervento di messa in sicurezza durante l’autunno. Il monumento simbolo di Castellammare sarà riportato all’antico splendore con un progetto di restyling che, previa parere positivo della Soprintendenza, andrà a coinvolgere le parti in metallo e in vetro, la pavimentazione in legno e l’intera struttura.

Nella prima annualità includeremo anche il centro parrocchiale sociale dell’Annunziatella, un progetto rimasto in sospeso per troppi anni che intendiamo portare finalmente a compimento, e il restauro della facciata di Palazzo Farnese, che deve costituire un degno biglietto da visita per la nostra città.

Villa Gabola, inoltre, sarà convertita in un centro di aggregazione sociale, mentre viale Re Roberto D’Angiò (già viale Ippocastani) sarà riqualificato, di pari passo con il consolidamento della muratura perimetrale del Parco di Quisisana e la realizzazione del museo virtuale a Palazzo Reale.

A trarre giovamento sarà anche il centro antico, dal momento che sarà restaurato l’ex monastero della Pace, da destinare a centro polifunzionale di aggregazione sulle tematiche del welfare e dell’assistenza al cittadino. Tra i progetti immateriali, invece, spicca il riconoscimento Unesco delle acque termali di Castellammare, per il quale il Comune ha inviato apposita richiesta di candidatura. Questo Piano definisce pertanto un percorso ambizioso e ricco di progetti di grande rilievo per il rilancio turistico e sociale della nostra città, un percorso che, attraverso la piena collaborazione degli uffici, siamo certi che possa davvero concretizzarsi

Internet wi-fi gratuito per i comuni con popolazione inferiore a 2000 abitanti

Stanziati 45 milioni di euro dal Governo nazionale che permetteranno di realizzare internet wi-fi gratuito su tutto il territorio italiano.

È iniziato il progetto “Piazza Wifi Italia” del Ministero dello Sviluppo Economico il cui titolare del dicastero è Luigi Di Maio, che prevede internet wi-fi gratuito per cittadini, turisti e imprese dei Comuni italiani. Ad avere la priorità saranno gli enti con popolazione inferiore a 2.000 abitanti, dei quali circa 50 nella provincia di Messina.

Ad annunciarlo, in una nota, sono i portavoce messinesi del M5s Francesco D’Uva, Alessio Villarosa, Barbara Floridia, Antonella Papiro, Grazia D’Angelo, Valentina Zafarana e Antonio De Luca.

I Comuni potranno fare richiesta di punti wifi direttamente online, registrandosi sulla nuova piattaforma web accessibile dal sito wifi.italia.it.

“Per il progetto – spiegano i portavoce dei 5stelle – sono stati stanziati 45 milioni di euro che permetteranno di realizzare aree wifi gratuite su tutto il territorio nazionale”.

L’obiettivo – precisa D’Uva – è superare l’isolamento digitale e fermare lo spopolamento.

I primi interventi stanno coinvolgendo i 138 Comuni colpiti dal sisma del 2016 in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nei quali sono state già avviate le attività di progettazione d’intesa con le amministrazioni locali.

Adduso Sebastiano

Castelvetrano (TP) Operazione FAKe-commerce, arrestati truffatori online dei cicloamatori

La Tenenza della Guardia di Finanza di Castelvetrano ha arrestato un uomo che si spacciava per operatore nel settore dell’e-commerce.

Si tratta di un quarantacinquenne disoccupato residente nel Frusinate (provincia di Frosinone) che ad alcuni raccontava di essere un dipendente delle Poste Italiane mentre con altri si spacciava per affermato operatore nel settore dell’e-commerce.

In realtà non era altro che un truffatore abituale, dedito da anni alla perpetrazione di frodi on line.

Oltre 70, infatti, sono state negli ultimi 15 anni le querele presentate a suo carico in più parti d’Italia dai truffati, prevalentemente appassionati di ciclismo, ma ad incastrarlo sono stati gli accertamenti eseguiti dai Finanzieri di Castelvetrano a seguito di una di tali querele, presentata da un cicloamatore castelvetranese.

Questi, infatti, attratto da un annuncio pubblicato su un noto sito di e-commerce che proponeva l’acquisto di un ciclo-computer, aveva contattato telefonicamente il venditore il quale, presentandosi come un dipendente di Poste Italiane in servizio a Roma, aveva fornito gli estremi di una carta prepagata per effettuare il pagamento, a seguito del quale sarebbe stato spedito il prodotto.

Il malcapitato, dopo aver effettuato la ricarica, contattava più volte il venditore per avere notizie sulla spedizione, senza però ottenere indicazioni precise.

Stanco delle continue giustificazioni, l’ignaro acquirente inseriva il numero telefonico dell’inserzionista sul motore di ricerca “Google” scoprendo con sorpresa che il recapito era già stato segnalato da numerosi altri cicloamatori, anch’essi truffati dal fantomatico rivenditore di accessori per biciclette.

La querela, con l’esito dei preliminari accertamenti, veniva trasmessa alla Procura della Repubblica di Marsala, la quale immediatamente delegava lo svolgimento di puntuali attività d’indagine.

Le Fiamme Gialle hanno quindi acquisito i dati relativi all’indirizzo IP utilizzato per l’annuncio apparso su internet nonché i dati del traffico telefonico e la lista delle movimentazioni finanziarie effettuate dall’autore delle truffe.

Attraverso mirati controlli “incrociati” con le società di gambling on line (gioco d’azzardo) i Finanzieri hanno ricostruito numerose operazioni finanziarie che non trovavano riscontro con il profilo economico del presunto truffatore, da sempre evasore totale. Le carte prepagate e i conti di gioco on line, infatti, erano costantemente movimentati per decine di migliaia di euro all’anno e immediatamente svuotati.

Il modus operandi adottato dal “truffatore dei cicloamatori” era sempre lo stesso: dopo essere stato contattato, trasmetteva gli estremi della carta prepagata sulla quale effettuare il pagamento. Ricevuta la somma dalla vittima, immediatamente trasferiva il denaro su un conto di scommesse on-line a lui riconducibile, sul quale risultano accreditate decine di migliaia di euro all’anno, quasi tutte successivamente prelevate in contanti.

Il truffatore, poi, rassicurava la vittima riferendo di avere avuto problemi con lo spedizioniere o, in alcuni casi, che il ritardo era dovuto al malfunzionamento di un fantomatico “moderno” magazzino connesso ad un sistema di commercio elettronico, giustificazioni del tutto false in quanto il furbetto dell’e-commerce non ha mai avuto un centro di stoccaggio.

Per tali ragioni, a esito delle complesse attività di polizia giudiziaria, la Tenenza di Castelvetrano lo ha deferito alla Procura della Repubblica di Marsala in quanto responsabile di plurime condotte di Truffa aggravata dalla minorata difesa.

Secondo il recente orientamento giurisprudenziale, infatti, la distanza tra il luogo ove si trova la vittima, che paga in anticipo il prezzo del bene venduto, e quello in cui si trova l’agente determina una posizione di maggior favore di quest’ultimo, consentendogli di schermare la sua identità, di non sottoporre il prodotto venduto ad alcun efficace controllo preventivo da parte dell’acquirente e di sottrarsi agevolmente alle conseguenze della propria condotta.

Per tali ragioni, l’Autorità Giudiziaria disponeva con urgenza il blocco della carta di debito. Successivamente, il Giudice per le Indagini Preliminari, dietro richiesta del Pubblico Ministero, ordinava l’immediata applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Questa mattina, con la collaborazione della Tenenza di Fiuggi (FR), i finanzieri hanno notificato al truffatore seriale il provvedimento restrittivo della libertà personale.

Ora l’indagato rischia anche pesanti sanzioni connesse alla tassazione degli ingenti proventi illeciti accumulati con le truffe in rassegna. L’attività di servizio in parola conferma il fondamentale ruolo di polizia economico-finanziaria svolto dalla Guardia di Finanza a tutela del mercato dei beni e servizi, per la salvaguardia del patrimonio di tutti i cittadini.

Adduso Sebastiano

Napoli, boom di furti d’auto: incrementati i controlli per strada

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Ad agire potrebbe essere sempre la stessa banda

Ormai si viaggia alla media di un furto al giorno di autovetture in provincia di Napoli. A Marano, dopo l’escalation di furti e rapine nei negozi, è boom di furti di autovetture. Nelle ultime ore denunciati diversi casi. A farne le spese, solo nella giornata di oggi, due professionisti del territorio.

I malviventi, nonostante i potenziamenti dei controlli da parte delle forze dell’ordine, sono scatenati. In azione, secondo gli inquirenti, potrebbe essere la stessa banda che agisce anche in altri comuni del Napoletano e nei quartieri a nord di Napoli. Da giorni si susseguono chiamate e denunce ai carabinieri della locale Compagnia di via Nuvoletta. Sono diminuite le rapine e i furti nei negozi, anche grazie al potenziamento dei controlli strada, ma sono sensiblmente aumentati quelli ai danni degli automobilisti.

Il Presidente della Regione Siciliana Musumeci non impugna la legge sui vitalizi

Il Presidente Nello Musumeci non ha approvato la delibera preparata dall’Assessore all’economia, ma l’ARS dovrà recepire il taglio dei vitalizi.

La Giunta di governo della Regione siciliana, nella seduta di ieri sera non ha ritenuto di impugnare la legge dello Stato sui vitalizi che impone anche alla Sicilia di tagliarli entro aprile agli ex deputati e ai loro eredi. Si tratta di circa 300 casi che costano all’Ars 18 milioni l’anno.

Ha scritto al riguardo sulla propria pagina Fb il Presidente Nello MusumeciIl governo della Regione Siciliana, nella seduta di stasera, ha ritenuto di non impugnare la legge di bilancio dello Stato sui vitalizi”. Domani, a margine dei lavori dell’Ars, si affronterà il profilo della norma relativa alla illegittima riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato”.

La delibera era stata preparata dall’assessore all’Economia Gaetano Armao. Ma il nodo è che se l’Ars non si adegua alla norma nazionale, la quale prevede un taglio ai vitalizi, lo Stato ridurrà i trasferimenti alla Sicilia. Ma ancora il Consiglio di presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), il cui Presidente e Gianfraco Micciché, non si è espresso.

Adduso Sebastiano

Ercolano, trovato ordigno bellico in mare: brillato dai palombari

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Il sindaco di Ercolano: “Grazie alla Capitaneria di Porto e alla Marina Militare”

Un ordigno bellico è stato rimosso e fatto brillare dai palombari della Marina Militare nello specchio d’acqua tra Ercolano e Torre del Greco, in provincia di Napoli. L’ordigno inesploso, risalente alla seconda guerra mondiale, è stato ritrovato dagli uomini della Capitaneria di Porto in mare nei pressi di località Quattro Venti a Ercolano.

A dare notizia è stato il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto che ha informato tutte le scuole della zona per tranquillizzare bambini e ragazzi e, a deflagrazione avvenuta, ha scritto sulla pagina facebook: “Grazie all’abilità degli operatori, non sono avvenute deflagrazioni tali da essere avvertite dalla popolazione. Grazie alla Capitaneria di Porto e alla Marina Militare”.

Napoli, rubavano articoli sportivi nei centri commerciali: presa la banda

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Operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Casoria

Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Casoria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto persone (due in carcere, tre agli arresti domiciliari, tre con obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria) per furto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

I fatti per cui si procede riguardano un numero cospicuo di furti di articoli sportivi consumati, tra i mesi di aprile e maggio 2018, all’interno di centri commerciali dislocati nell’area nord di Napoli e numerose cessioni di sostanze stupefacenti tipo cocaina, avvenuti nel corso del mese di aprile 2018 in Caivano.
Le indagini sono state avviate a seguito di una perquisizione effettuata presso il domicilio di uno degli indagati in occasione della quale i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Casoria rinvenivano oltre 10 grammi di polvere bianca.
Le successive attività tecniche di intercettazione, correlate da servizi di osservazione, controllo e pedinamento condotte dai militari hanno consentito, poi, di ricostruire il grave quadro indiziario a carico degli indagati in relazione ai fatti contestati, consentendo l’emissione dell’odierna misura cautelare.

Incontro INPS e CAF sul reddito di cittadinanza

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Questa mattina,  alla presenza del sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Cominardi, incontro tra l’Inps e le organizzazioni rappresentative dei CAF per la definizione della convenzione sulla ricezione delle domande di reddito di cittadinanza da parte dei centri di assistenza fiscale.

Incontro INPS e CAF sul reddito di cittadinanza

Si è tenuto stamattina, alla presenza del sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Cominardi, un incontro tra l’Inps e le organizzazioni rappresentative dei CAF, al fine di definire la convenzione sulla ricezione delle domande di reddito di cittadinanza da parte dei centri di assistenza fiscale. L’incontro, svoltosi in un clima costruttivo, si è concluso con la volontà comune delle parti di addivenire al più presto a un accordo che consenta ai CAF di ricevere le domande di reddito di cittadinanza dal 6 marzo.

Il Governo ha incrementato di 15 milioni le risorse disponibili per la gestione del Rdc da parte dei Caf, ai quali si aggiungeranno altre risorse che metterà a disposizione l’Istituto.

I lavori continueranno venerdì prossimo al fine di definire l’intesa per la stipula della convenzione.

L’ESPERTO 

De Luca: “A Pomigliano e Teora i primi impianti di compostaggio”

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“Sono impianti che fanno una lavorazione a freddo”

“Sugli impianti di compostaggio “ci sono ancora qui e lì resistenze totalmente ideologiche e francamente inaccettabili ma credo che già quest’anno apriremo due cantieri e l’anno prossimo altri tre almeno. Saremo quindi a cinque impianti oltre a quello di Salerno realizzato 15 anni fa e che non ha alcun problema”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, commentando le dichiarazioni del procuratore regionale della Corte dei Conti della Campania Michele Oricchio sui ritardi nella costruzione degli impianti di compostaggio nella regione.

Sulle proteste contro gli impianti, De Luca ha sottolineato che sono impianti che fanno una lavorazione a freddo, sono i più ecologici d’Italia, bisogna superare il residuo ideologismo che ci fa perdere tempo. Per il resto non abbiamo perso un minuto rispetto all’obiettivo di realizzare 15 impianti compostaggio. Il problema sono le progettazioni, perché molti comuni non ne hanno la forza e la Regione ha dovuto caricarsi il compito di farla.
Sono gli impianti di compostaggio di Pomigliano (Napoli) e Teora (Avellino) i primi due che partiranno in Campania nell’ambito del piano regionale di 15 impianti varato dalla giunta regionale. I due impianti sono quelli a cui, si apprende dalla Regione Campania, ha fatto riferimento oggi il governatore De Luca, facendo il punto sull’avanzamento del piano per il compostaggio. Per quanto riguarda Teora, in provincia di Avellino, i lavori riguardano l’ampliamento di un impianto già esistente e che verrà portato a trattare 30.000 tonnellate di rifiuto umido l’anno. Anche l’impianto di Pomigliano è programmato per smaltire 330.000 tonnellate di frazione umida l’anno. I due impianti sono quelli più avanzati nelle procedure e non hanno bisogno di una Valutazione di Impatto Ambientale: entrambi i siti sono quindi alla fase di verifica del progetto definitivo che porta poi al progetto esecutivo e al bando della gara che, senza contare possibili ricorsi all’esito della gara stessa, dovrebbe essere assegnata per la fine di quest’anno e dare il via al cantiere.
Sono tre, invece, gli impianti la cui costruzione, prevedono in Regione Campania, partirà nel 2020. Si tratta dell’impianto di Napoli Est, nel quartiere partenopeo di Ponticelli; di quello di Battipaglia, in provincia di Salerno; quello di Tufino, dove verrà trasformato in struttura per il compostaggio lo stir attualmente esistente. Gli impianti previsti, spiegano i tecnici della Regione, prevedono un tempo di costruzione di circa un anno, perché la maggior parte è prefabbricata con linee di impianti che devono essere solo montate e poca parte di edilizia.

Napoli-Juventus, ansia per Cristiano Ronaldo: potrebbe saltare il big match

Domani i controlli alla caviglia

Cristiano Ronaldo tiene in ansia la Juventus. L’attaccante portoghese ha riportato un infortunio alla caviglia che lo mette in dubbio per il big match di domenica sera contro il Napoli allo stadio San Paolo. Domani CR7 sosterrà tutti gli esami del caso per capire l’entità del suo infortunio.

Ecco il comunicato del club bianconero:
“La Juve ha ripreso oggi ad allenarsi: la squadra ha iniziato ad affrontare i giorni che la separano dalla sfida di domenica sera a Napoli (ore 20.30). I bianconeri si sono ritrovati nel pomeriggio e, sotto un sole primaverile, hanno affrontato prima una fase atletica, per poi cominciare a lavorare con il pallone. Circolazione, sponde, gestione del possesso, conclusioni, ma anche gestione degli spazi e movimento: questi alcuni degli elementi sui quali la squadra ha focalizzato la sua attenzione, in una sessione molto intensa.
Hanno lavorato a parte Douglas Costa e Cristiano Ronaldo. Per CR7 sono previsti controlli fra oggi e domani per una botta alla caviglia sinistra, rimediata nella gara di Bologna. Domani si torna in campo al mattino”.