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Cina e cattolicesimo: “un altro cristiano, un cinese in meno”

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CINA – Xu Xiaohong, presidente della Commissione nazionale del Movimento patriottico delle Tre Autonomie, interviene alla Conferenza politica consultiva: “A molti credenti manca una vera coscienza nazionale. Ecco perché diciamo ‘un altro cristiano, un cinese in meno’. Combattiamo le infiltrazioni straniere”.

Pechino  Il cristianesimo in Cina “deve affrontare con più impegno la propria sinicizzazione, secondo i dettami del presidente Xi Jinping, e deve combattere contro le influenze straniere che vogliono sovvertire lo Stato attraverso la fede”. Lo ha detto Xu Xiaohong, presidente della Commissione nazionale del Movimento patriottico delle Tre Autonomie, durante una sessione della Conferenza politica consultiva del popolo cinese (Cpcpc). Il Movimento è il corpo amministrativo – creato da Mao Zedong – che riunisce i cristiani protestanti ufficiali.

La Cpcpc riunisce invece tutti i rappresentanti della società civile (anche quelli religiosi) per offrire consigli all’Anp e al Partito su come migliorare le sue politiche, ma in realtà essa tende a sottomettere la società civile alle decisioni del Partito.

La sinicizzazione cui fa riferimento Xu è la campagna lanciata dal leader supremo cinese nei confronti delle cinque religioni ufficiali del Paese (cristianesimo protestante, cattolicesimo, islam, taoismo e buddhismo). Secondo Xi Jinping, queste fedi potrebbero divenire strumento di separatismo etnico o di ingerenze straniere negli affari interni del Paese.

In epoca recente, ha aggiunto il leader protestante ufficiale, “il cristianesimo si è diffuso in Cina insieme all’invasione coloniale delle potenze occidentali. Per questo è considerato una religione straniera. Va detto che ad alcuni fedeli manca una vera coscienza nazionale. Ecco perché diciamo ‘un altro cristiano, un cinese in meno’. Fra i problemi più pesanti che dobbiamo affrontare vi sono le infiltrazioni di forze straniere e i raduni illegali di preghiera”.

Agli incontri della Conferenza politica ha partecipato anche Shen Bin, vice presidente dell’Associazione patriottica dei cattolici cinesi. Secondo il funzionario, “il cattolicesimo ha affrontato degli alti e bassi nel Paese a causa di alcune chiese locali, che non sono riuscite a mettere in pratica i principi di indipendenza ed auto-gestione e non si sono integrate con la cultura cinese”.

La Quaresima ortodossa e il digiuno (forzato) da internet a Mosca

La Quaresima ortodossa e il digiuno (forzato) da internet a Mosca

(AsiaNews/Agenzie)

Torre Annunziata, scritte sui muri contro la polizia: la firma è del clan

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Torre Annunziata, scritte sui muri contro la polizia: la firma è del clan

A Torre Annunziata, in piazza Cesaro sono comparse delle scritte contro le forze dell’ordine: «Sbirro infame», «cavaliere m…», «zona nostra». Sembrerebbe che i firmatari di queste scritte sia il clan Gionta, che insulta non solo la polizia ma anche i rivali dei Gallo-Cavalieri, amici-nemici con i quali è in atto da anni una tregua armata.

Le scritte comparse sul monumento dei caduti, in pieno centro, con uno spray giallo e alcune iniziali, le stesse che furono ritrovate mesi fa, all’interno di un appartamento abbandonato a due passi da palazzo Fienga, la storica roccaforte del clan Gionta oggi murata e confiscata. Ad indagare sulle scritte i poliziotti  del commissariato di Torre Annunziata, agli ordini del dirigente Claudio De Salvo.

Ricordiamo che proprio pochi giorni fa la polizia ha sequestrato una pistola carica e mezzo chilo di cocaina ai Gionta, nei pressi del porto della città.

La Quaresima ortodossa e il digiuno (forzato) da internet a Mosca

Aleksandr Volkov, portavoce del patriarcato, ammonisce i fedeli ad evitare lo “scambio del perdono”, un gesto quaresimale, via social e sms. In aprile il governo prevede una sospensione della rete internazionale di internet, per evitare fake news. Ingenti manifestazioni in molte città russe: “La Russia non è l’Iran o la Corea del Nord: noi facciamo parte del mondo civile”.

Quaresima Russia-Lent-childrenMosca – Lunedì, 11 marzo, è iniziata la Quaresima secondo il calendario liturgico della Chiesa ortodossa russa, che porterà alla celebrazione pasquale di domenica 28 aprile, una settimana dopo quella cattolica e delle altre Chiese, che seguono il calendario gregoriano. La domenica 10 marzo, a conclusione della settimana “del burro” (maslenitsa, l’ultima in cui sono permessi i cibi grassi), si è svolto il rito del “perdono reciproco”, quando prima del digiuno la Chiesa invita tutti a chiedere perdono agli altri per i propri peccati.

Proprio questo rito, che prevede un esplicito atto di contrizione e un gesto di pace da scambiarsi vicendevolmente, ha contribuito ad alimentare una polemica che in questi giorni sta agitando tutta la Russia, nei confronti di internet e dei mezzi informatici di comunicazione: tramite Aleksandr Volkov, portavoce del patriarcato, la Chiesa ortodossa ha ammonito i fedeli a evitare lo “scambio del perdono” via social e sms.

Nel comunicato si precisa che “l’invio di immagini e disegni devoti conditi da frasi preconfezionate, del tipo io vi perdono e voi perdonatemi, non ha niente in comune con l’autentico senso del perdono”. La tradizione della Chiesa prevede la visita alla tomba dei propri cari al cimitero, per poi recarsi in chiesa e scambiarsi la richiesta di perdono e di pace, come “condizione imprescindibile per introdursi nel cammino quaresimale”. Non serve inviare un messaggio a tutti gli indirizzi della propria rubrica, ha affermato Volkov, ma bisogna “cercare le persone che ci sono davvero care, i parenti e gli amici. Non è una questione di quantità, come se il perdono fosse un like, ma di qualità: se riusciamo a perdonare davvero almeno una persona, sarà un grande passo nella conversione quaresimale”.

La guerra patriarcale contro le relazioni virtuali si inserisce in clima acceso a causa delle decisioni parlamentari delle ultime settimane, che dovrebbero portare a una sospensione dalla rete internazionale di internet in aprile, e dalle misure di controllo contro le fake news, che hanno suscitato proteste e manifestazioni di piazza.

Il portale di Ekaterinburg TochkaNews ha lanciato un appello provocatorio, in riferimento alle raccomandazioni del presidente del parlamento, Vjaceslav Volodin, a controllare le informazioni nel periodo pasquale, per evitare “false interpretazioni” della festa cristiana. L’agenzia ha rivolto a Volodin la domanda “Lei può dimostrare che la risurrezione di Cristo non è un fake? Come spiegare sui media questo evento, senza incorrere in sanzioni?”. Il direttore della Novaja Gazeta Dmitrij Fomintsev ha commentato a sua volta che, secondo le nuove disposizioni, i giornalisti non possono parlare del mistero centrale della fede cristiana, senza infrangere le regole per cui non si devono pubblicare notizie che non abbiano stretta attinenza ai fatti dimostrabili. Per ora dalla Duma non è arrivato alcun commento alle provocazioni “pasquali”.

La misura contro le fake news è stata approvata in parlamento in prima lettura, con un testo a firma del deputato Andrej Klishas, secondo il quale i mezzi di informazione potranno essere “bloccati” in caso di diffusione di notizie che comportino “minacce che arrecano conseguenze nocive per la vita e la salute dei cittadini, e violazioni dell’ordine pubblico”. Sono previste multe salate e provvedimenti di censura.

Contro la stretta censoria anti-internet, si sono svolte in varie città russe manifestazioni, autorizzate e non (v. foto 2), che promettono di aumentare d’intensità nelle prossime settimane, superando anche le proteste contro la riforma delle pensioni. A Mosca hanno sfilato quasi 20mila persone, nonostante i tentativi della polizia di rallentare l’afflusso del corteo, che era stato autorizzato per un massimo di 10mila. Almeno 30 persone sono state arrestate, compresi membri del partito liberal-nazionalista (LDPR) presente in parlamento e alcuni giornalisti forniti di pass ufficiale.

Come sempre più spesso accade in Russia, alla polizia si sono affiancati gruppi di druzhinniki, i volontari dell’ordine pubblico, una figura che esisteva ai tempi del regime sovietico, con il compito di controllare i manifestanti e confiscare materiali pericolosi (striscioni, volantini e perfino qualche drone). Cortei non autorizzati di varie centinaia di persone si sono svolti a Voronezh, Khabarovsk e altre città russe. Il fondatore del primo social russo Vkontakte, Pavel Durov, ha sostenuto le manifestazioni sostenendo che “la Russia non è l’Iran o la Corea del Nord, noi facciamo parte del mondo civile”. Durov si è trasferito all’estero da alcuni anni.

Ad aprile verrà temporaneamente sospeso il collegamento internazionale di internet, come previsto dal testo di Klishas approvato dalla Duma, secondo cui “l’isolamento della Russia da internet può essere necessario in situazioni eccezionali, per difendere la sicurezza nazionale”.

di Vladimir Rozanskij/asianews

Cina, Xu Xiaohong, presidente della Commissione nazionale del Movimento patriottico delle Tre Autonomie

Cina e cattolicesimo: “un altro cristiano, un cinese in meno”

Era Politica: Theresa May bocciata (Lo Piano – Saint Red)

Nella maggior parte dei casi le ere politiche hanno durata breve, l’Inghilterra non fa eccezione: Theresa May ha ricevuto dal Parlamento una sonora bocciatura, la sua politica sembra essere giunta al capolinea.
Stare in politica è come andare a scuola, l’accordo con i propri “compagni di classe” è fondamentale, senza questo, per chi ha la guida di un Paese, è come andare a sbattere contro un muro di gomma.
 
Pollice verso : 
Il Parlamento inglese, e’ stato irremovibile, ieri sera, ancora una volta ha votato no’, su quello che potrebbe essere l’ultimo  tentativo della Premier Theresa May, di far uscire con un accordo scritto, la Gran Bretagna dall’Unione Europea.
La Premier inglese in questi ultimi giorni aveva tentato ogni possibile mediazione con Bruxelles, era riuscita a strappare alcune concessioni, tutto inutile, il suo tentativo e’ miseramente naufragato con il voto di ieri in Parlamento. 
E ora, gli scenari futuri possibili sono 3 :
1) Hard Brexit, (uscita senza accordo)
In questo caso, le tensioni fra le 2 Irlande potrebbero aumentare e diventare incandescenti. 
2) Proroga:
Oggi Westminster votera’ su tale richiesta, anche se nulla si da per scontato, questa opzione sembra improbabile, visto che sarebbe la 3 volta che si rimanda la questione della Brexit. Se cosi’ fosse per rimandarla a quando? 
Bisogna ancora aggiungere che, il 26 Maggio si svolgeranno le Elezioni Europee, ragion per cui, difficilmente, pochi mesi non basterebbero per trovare una soluzione al problema. 
3) Niente Brexit : 
Il governo potrebbe decidere di ritirare la richiesta di Brexit prima del 29 marzo. Se Londra decidesse di uscire unilateralmente, ci sarebbe una crisi politica e forse nuove elezioni. 
Nel caso in cui tra Labour e Tories, ci fosse un testa a testa, alla fine, potrebbe succedere di tutto.
In Inghilterra, dopo le votazioni sulla Brexit, si e’ creata una gran confusione politica, entrambi gli schieramenti non hanno avuto in questi 3 anni, le idee molto chiare.
 
In questo contesto, anche Bruxelles, non sapra’ che pesci prendere, visto che la politica, non e’ fatta solo di pane, amore e fantasia.

APPROFONDIMENTO – Juve Stabia: piangi, perdona, impara e vai avanti

Di istantanee il derby tra Juve Stabia e Cavese ne ha lasciate molte: lo spettacolo ed il rispetto reciproco di due tifoserie caldissime, l’andamento della gara in stile montagne russe, il ricordo tangibile di Catello Mari. In casa gialloblù l’immagine che forse più ha colpito i tifosi sono state però le lacrime a fine gara di Paolo Branduani.

Il portierone della Juve Stabia non è riuscito a trattenere la rabbia, dovuta all’errore che ha portato al secondo vantaggio della Cavese, cedendo all’emozione dopo il triplice fischio dell’arbitro. Lacrime che, per certi aspetti, sanno di liberazione per il 26 della Juve Stabia, scrollatosi forse del peso enorme di quell’imbattibilità che durava dal 26 dicembre scorso, diventata quasi un ulteriore avversario da fronteggiare, e raccontata da giornalisti nazionali ed internazionali, arrivati al Menti per conoscere il portiere dai numeri record.

Eppure Branduani ha pochissimo da rimproverarsi. Innanzitutto perché un errore può capitare a chiunque, figurarsi a chi più di tutti, tra le Vespe, sta facendo registrare un rendimento surreale; a confermare questo aspetto, Daniele Paponi, che dopo la gara scherzosamente ha confidato ai giornalisti: “Abbiamo scoperto che Paolo è umano!”, tirando a distanza su il morale al compagno di tante battaglie. E poi, l’estremo difensore non deve rammaricarsi di nulla perché un istante prima del pareggio di Carlini, con il solito miracolo domenicale aveva salvato la Juve Stabia dall’1 – 3 ormai quasi realizzato da Fella. Un tempismo molto simile al derby di andata, a Cava, con Branduani prodigioso tra i suoi pali prima della rete stabiese (in quell’occasione, vittoriosa, di Paponi).

Vengono allora in mente, per Branduani, le parole “Piangi, perdona, impara, vai avanti”: piangi per scrollarti di dosso la rabbia; perdona te stesso perché non hai nulla per cui non essere fiero; impara così che l’errore ti renda più forte; vai avanti verso un obiettivo che è ancora a portata di mano.

Le stesse riflessioni le allarghiamo ad Alessandro Mastalli, anche lui provato dopo il match di domenica. Le sue lacrime, forse, stupiscono meno di quelle di Branduani, un po’ per l’età ed un po’ perché culmine di una stagione difficile per il giovane Capitano stabiese, scopertosi fragile nella stagione della Juve Stabia più forte da quando veste la maglia gialloblù. Anche al 24 delle Vespe va il nostro incoraggiamento a non lasciarsi abbattere dall’errore di domenica ed a trasformare le lacrime in grinta.

Lacrime, per Branduani e Mastalli, da cui ripartire perché non è forte chi non cade ma chi, dopo esser caduto, ha la forza di rialzarsi.

Raffaele Izzo

Papa Francesco: 6 anni di pontificato fuori dalle “consuetudini”

Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio è, dal 13 marzo 2013, il 266º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma.

Il 13 marzo del 2013 il cardinale di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, saliva sulla cattedra di Pietro con il rivoluzionario nome di Francesco. Questo papa venuto “da molto lontano”, dall’altro capo del mondo stupì subito per il suo stile sobrio e privo di paludamenti curiali. Si capì subito che non aveva mai vissuta nella Curia vaticana e che non ne amava le consuetudini.

Cominciò dopo l’elezione con il non voler prendere l’auto papale ma viaggiare sull’autobus insieme ai “suoi” cardinali per andare alla cena di festeggiamento mentre il cardinale segretario di Stato preferì andare con la sua auto di rappresentanza, con tanto di autista.

Il giorno appresso stupì tutti decidendo di continuare ad abitare i 50 mq. del suo appartamentino occupato in Santa Marta durante il conclave abbandonando lussi, sfarzi e protocolli degli appartamenti pontifici del Palazzo apostolico. Vita francescana, per uno che proviene dal ferreo ordine dei Gesuiti, la Compagnia di Gesù.

Si presenta umile e dimesso, si proclama semplicemente Vescovo di Roma ed auspica una “chiesa povera per i poveri”, ma le resistenze sorde non si fanno attendere.

È di quei giorni la notizia della ristrutturazione di un attico di “appena” 400 mq. da servire da abitazione per il cardinale Segretario di Stato, con i fondi di imprecisata provenienza.

Nell’ottobre del 2014 indice due Sinodi dei vescovi dedicati alla famiglia ed alle problematiche ad essa connesse nella società industriale del mondo occidentale cattolico.

Alla fine dei due consessi pubblica il documento “Amoris laetitiae”, nel quale esorta alla misericordia ed alla comprensione dei casi di disagio coniugale.

Molti separati o divorziati restano allontanati dai sacramenti, anche se la separazione l’hanno subita. Il papa invita a non fare preclusioni aprioristiche e a discernere con misericordia caso per caso. Ma da parte dei conservatori si è levato un nuovo apriti cielo con fuoco di sbarramento.

Quattro cardinali escono allo scoperto e firmano un contro-documento in cui esprimono i loro “dubbia”.

Tutte le riviste cattoliche ed i siti tradizionalisti si scatenano nell’intero orbe terracqueo. Tutti addosso a papa Francesco che osa sovvertire la dottrina millenaria della chiesa in tema di morale del matrimonio.

Egli predica la morale della comprensione come fa Cristo con l’adultera ed i suoi detrattori tradizionalisti, come i farisei, insistono per la lapidazione dell’adultera. Si vede che si ispirano ad un modello diverso da quello di Cristo.

Continuando sulla stessa scia, nel 2015 egli intitola l’anno santo alla Misericordia e ne spiega con parole e fatti i suoi significati profondi per il cristiano.

Propone perfino di cambiare in italiano una espressione della preghiera per antonomasia dei cristiani: il Padrenostro. Alla frase “non indurci in tentazione”, egli propone di sostituire l’espressione “aiutaci a non cadere in tentazione”. Perché Dio è Misericordia , e non può indurci in tentazione.

Nel 2016, con grande coraggio ecumenico, partecipa alle celebrazione dei 500 anni dalla Riforma di Lutero, riconoscendo indirettamente, che non tutte le “proteste” del monaco agostiniano erano campate in aria.

Egli ricorda il monito evangelico “Ut unum sint”: lavoriamo affinché tutti tornino allo stesso gregge. E qualche anno più tardi, incontrando dei musulmani, si spinge a dire che “Dio è unico”, comunque gli uomini lo chiamino, lo preghino o lo adorino. Questo è verissimo ma è alquanto rivoluzionario se detto da un papa.

Nel 2017 visita le tombe di due parroci “scomodi” dei decenni passati: don Primo Mazzolari da Bozzolo e don Lorenzo Milani da Barbiana.: sono state due figure emblematiche osteggiate dalla gerarchia ecclesiastica del loro tempo. Il papa ha ristabilito i loro meriti agli occhi del cattolicesimo universale.

Recentemente ha organizzato un Convegno in vaticano di tutti i Presidenti delle conferenze episcopali, per discutere di pedofilia e dettare linee guida di prevenzione. Non ha risolto il problema con la bacchetta magica. Ma ha osato parlarne. Ricordando il versetto evangelico: “guai a colui per colpa del quale avviene lo scandalo”. Sembrano cose ovvie, ma nel mondo curiale non sembra che lo siano tanto.

Lunga vita a papa Francesco ed alla sua coraggiosa opera di pulizia e svecchiamento che lui, vecchio di anni ma giovane di animo, sta tentando di fare.

Auguri Papa Francesco.

CARMELO TOSCANO

Campania, De Luca sull’Autonomia differenziata: “Tentativo di furto da parte di Salvini”

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Campania, De Luca sull’Autonomia differenziata: “Tentativo di furto da parte di Salvini”

Abbiamo sventato un tentativo di furto con destrezza di Salvini”. Lo ha affermato Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, intervenuto nel corso della mattinata su Radio Crc rispondendo ad una domanda sull’Autonomia Differenziata chiesta da alcune regioni del nord.

Il 15 febbraio – ha riferito il governatore campano – sarebbe arrivata in Parlamento l’intesa già raggiunta tra lo Stato e il Veneto. A due giorni dalla scadenza, la Regione Campania ha fatto una iniziativa fortissima contro questa operazione, che significavatogliere 6 miliardi al resto d’Italia per darli al Veneto. Si prevedeva la rottura del sistema scolastico nazionale, con differenze salariali tra insegnanti del nord e quelli del sud; la rottura del Sistema sanitario nazionale. Siamo arrivati a un passo dal disastro. Questa giostra era stata messa in piedi per spostare miliardi di euro alle regioni del nord. Noi accettiamo la sfida dell’efficienza. Ma la vogliamo fare ad armi pari. Tuteliamo con i denti gli interessi dei nostri figli. Bisogna ringraziare la Campania per aver bloccato questa operazione”.

 

Il tema è stato affrontato anche dal Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris che nei scorsi giorni ha proposto un referendum sull’autonomia della città: “Questa storia che fa sembrare che i meridionali siano la zavorra del Paese deve finire. Io credo molto in una Italia unita e coesa che valorizzi tutte le autonomie. I meridionali da sempre contribuiscono con lavoro, solerzia e fatica alle sorti del nostro Paese” aveva riferito il primo cittadino partenopeo

 

Calciomercato Napoli, De Laurentiis bluffa su Insigne: Raiola a caccia di pretendenti

Calciomercato Napoli, De Laurentiis bluffa su Insigne: Raiola a caccia di pretendenti

Nella giornata di ieri, il Patron del Napoli Aurelio De Laurentiis aveva voluto smentire le voci di un possibile addio a Lorenzo Insigne. Il presidente azzurro, che ha difeso a spada tratta il capitano partenopeo, starebbe però bluffando in attesa di un’offerta importante. De Laurentiis avrebbe infatti lasciato aperto le porte a chi volesse strappargli il suo numero 24, anche se non ha intenzione di accontentarsi sul prezzo. Secondo la Gazzetta dello Sport, Mino Raiola sarebbe già stato avvisato: 100 milioni di euro, sarà questa la cifra che dovrà portare nelle casse della società qualora volesse spostare il suo assistito.
La sua eventuale cessione permetterà l’arrivo di Hirving Lonzano, l’attaccante messicano del PSV che Ancelotti ha segnato sul taccuino per la prossima stagione.
Lonzano, anche lui nella “scuderia” Raiola, potrebbe arrivare anche senza la cessione di Insigne, ma a farne le spese potrebbe essere Dries Mertens, già dato per partente l’estate scorsa e probabile obiettivo di diverse squadre per la prossima sessione di calciomercato.

Insigne nervoso dopo l’esclusione contro il Salisburgo: la sua reazione è da vero capitano

Insigne nervoso dopo l’esclusione contro il Salisburgo: la sua reazione è da vero capitano

L’edizione odierna de ilMattino racconta l’umore del capitano del Napoli, Lorenzo Insigne, turbato ultimamente a causa di un’esclusione dolorosa contro il Salisburgo e il palo colpito contro la Juventus. La sua reazione è stata comunque propositiva, mettendosi al servizio della squadra e riconquistando un posto da titolare per la partita di domani.
Questo uno stralcio preso da ilMattino:
“Poco male, c’è ancora tempo per rifarsi e arricchire il proprio bottino personale. A partire da domani, quando Ancelotti lo schiererà ancora dall’inizio. Cosa che invece non era accaduta nella partita di andata e che certamente non gli aveva fatto piacere. Perché stare in panchina non piace a nessuno, me che meno a Lorenzo che veniva dal palo centrato su rigore contro la Juventus. Quell’esclusione non deve avergli fatto troppo piacere, ma da buon capitano e uomo di spogliatoio non ha alzato la voce. Si è messo al servizio dell’allenatore e della squadra, entrando in campo nel finale e offrendo il proprio contributo con la massima professionalità”.

Repubblica – Duro scontro tra De Laurentiis e l’Assessore Borriello: “Sei colluso con la Camorra!”

Repubblica – Duro scontro tra De Laurentiis e l’Assessore Borriello: “Sei colluso con la Camorra!”

L’edizione odierna de laRepubblica svela alcuni retroscena legati al duro scontro avvenuto ieri pomeriggio tra il patron della SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis e l’Assessore allo Sport del Comune partenopeo, Ciro Borriello.

Questo il racconto:
“De Laurentiis dà in escandescenze soprattutto quando l’assessore allo Sport Ciro Borriello cerca di contrastare la tesi dell’imprenditore sul tifo azzurro. « Presidente, compri i calciatori e vedrà come la gente verrà allo stadio», sbotta Borriello. Il tutto mentre il patron insiste sulle presenze opache all’interno del tifo organizzato.
«Il calcio è passione, io vengo da Barra…», continua l’assessore. De Laurentiis lo interrompe: «Se sei di Barra, allora sei colluso con la camorra… » . Pronta la risposta di Borriello: « No, se ero colluso con la camorra non stavo nella giunta de Magistris». L’assessore prova in tutti i modi a convincere De Laurentiis: «Guardi che in curva B ci va anche il presidente dell’Ordine degli ingegneri che non mi sembra affatto un camorrista… »”.

Salisburgo-Napoli, tornano i “titolarissimi”: CorSport mette Mertens e Malcuit in panchina

Salisburgo-Napoli, tornano i “titolarissimi”: CorSport mette Mertens e Malcuit in panchina

Vigilia con pochi interrogativi per Carlo Ancelotti che domani guiderà il Napoli in Austria alla conquista del passaggio del turno in Europa League contro il Salisburgo: in difesa scelte obbligate a causa delle assenze di Koulibaly e Maksimovic, entrambi squalificati. Giocheranno Luperto e Chiriches. Dopo il turn over contro il Sassuolo tornano in campo i titolarissimi. Saranno solo in panchina, secondo il Corriere dello Sport, Mertens e Malcuit.

Questo uno stralcio preso dal quotidiano sportivo:
“Chiriches-Luperto davanti a Meret, inedito assoluto, e via. Per quel che riguarda il resto della formazione, sulle fasce, in difesa, agiranno Hysaj e Mario Rui, mentre a centrocampo si rivedrà la linea che ormai è possibile definire titolarissima: Callejon, Allan, Fabián, Zielinski (eccezion fatta per il brasiliano, tutti a riposo al Mapei); in attacco, spazio alla coppia composta da Milik, che sei giorni fa ha spezzato il digiuno stagionale in Europa, e Insigne”

Centro estetico di un clan catanese sequestrato a Messina nella frazione costiera di Tremestieri

Il centro estetico sarebbe riconducibile ad un esponente dei Santapaola Ercolano due volte condannato per associazione mafiosa.

Un centro estetico gestito di fatto da un esponente del clan Ercolano Santapaola è stato sequestrato dalla Squadra Mobile di Catania che ha eseguito un provvedimento del gip del Tribunale di Catania. L’inchiesta è stata condotta dalla Procura Distrettuale etnea. Il sequestro ha interessato anche quote societarie, beni aziendali mobili, immobili e mobili registrati e dei conti correnti della società “Nails Express Italia Sas di B.V. & C.”.

Il sequestro preventivo è frutto delle indagini compiute nei confronti dalla Squadra Mobile catanese nei confronti di Antonio Alfio Giuseppe Motta, esponente di spicco del clan Santapaola-Ercolano, uomo d’onore di Cosa nostra catanese che ha due condanne per associazione mafiosa e sottoposto a misure di prevenzione personali e reali, come pure noto – dicono i magistrati della Procura di Catania – per le sue capacità imprenditoriali e per riciclare i proventi delle attività delittuose derivanti dalla sua appartenenza al clan. Le intercettazioni hanno evidenziato come Motta sebbene risultasse soltanto un dipendente della società in realtà ne era il titolare esclusivo. Il provvedimento di sequestro è stato emesso nei confronti di altri tre indagati per trasferimento fraudolento di valori.

Adduso Sebastiano

Alberto Angela, Baia e la Costiera Amalfitana: il primo episodio di “Meraviglie” parte col botto

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Alberto Angela, Baia e la Costiera Amalfitana: il primo episodio di “Meraviglie” parte col botto

Noi italiani siamo davvero strani: viviamo in un Paese bellissimo, ricco di tesori, ma spesso andiamo a cercare la bellezza all’estero. La mia è stata una scommessa, volevo far vedere a tutti in che Paese meraviglioso viviamo“. Alberto Angela torna ad incantare su Rai 1 con il suo racconto dedicato a Baia e la Costiera Amalfitana. L’affascinante divulgatore scientifico ha tenuto milioni di telespettatori incollati alla tv durante il primo episodio dell’ultima edizione di “Meraviglie”. Ma il successo ottenuto con gli ascolti di ieri sera non è neanche minimamente paragonabile a quello ottenuto sui social: gli hashtag dedicati al programma e al conduttore sono infatti diventati immediatamente quelli più popolari. Decine di migliaia di commenti anche su Facebook, ovviamente tutti di apprezzamento. Non era facile considerato che quella di ieri era anche la serata di Juventus-Atletico Madrid.
La nuova serie di “Meraviglie, la penisola dei tesori” si svilupperà in quattro appuntamenti durante i quali Angela racconterà insieme ai suoi ospiti la creatività e l’ingegno dei nostri antenati che ci hanno consegnato un’Italia ricca di tradizione, storia e cultura. Ogni puntata analizzerà 3 siti di interesse culturale, uno del nord Italia, uno del centro e uno del sud, per un totale di 12 territori da scoprire insieme al divulgatore più amato della tv.

“Ci sono capolavori ovunque, noi stessi abbiamo difficoltà a sceglierli. Abbiamo spaziato dal Nord ai paesaggi di Montalbano. Qui la cultura diventa una sinfonia. Credo che questo programma, più che darci l’orgoglio di essere italiani, ci dà un’identità, racconterà quali sono le nostre radici che vanno difese coerentemente” ha spiegato il conduttore ad inizio programma. Che dire, se la prima serata è stata questa non vediamo l’ora di vivere le altre tre in sua compagnia.

Nel caso tu te lo sia perso, clicca sul link per rivivere le emozioni della prima serata di Meraviglie, la penisola dei tesori:
https://www.raiplay.it/video/2019/03/Meraviglie-La-penisola-dei-tesori-2ddc50c0-cdc7-44fe-a564-7b6262e375d5.html

Real Forio, Mister Citarelli: “Ho grandi stimoli, in campo per vincere”

ECCELLENZA-REAL FORIO-L’INTERVISTA: L’ex allenatore di Procida ed Ischia,Mimmo Citarelli è ufficialmente il nuovo tecnico dei biancoverdi

Simone Vicidomini- L’ex allenatore di Procida ed Ischia, Mimmo Citarelli guiderà il Real Forio nelle ultime quattro partite di campionato-con la speranza che i foriani possano raggiungere la salvezza diretta. Ecco la nota ufficiale del club foriano in merito alla sua ufficialità in panchina: ” La società del Real Forio comunica ufficialmente che l’incarico di allenatore della prima squadra è stato affidato a Mimmo Citarelli, già Responsabile del Settore Giovanile biancoverde. Citarelli, che ha alle spalle un passato illustre da giocatore e da allenatore ed è stato individuato come il profilo giusto per regalare alla piazza il raggiungimento della salvezza. La società comunica inoltre che gli allenamenti riprenderanno oggi(ieri) pomeriggio a Forio.

Il Real Forio è stato dunque lasciato da Isidoro Di Meglio, che però ha vuole dimettersi anche se poi ufficialmente è stato esonerato,lasciando così la squadra a quota 24 punti, al quart’ultimo posto in classifica in piena zona retrocessione. E pensare che nel girone di andata aveva conquistato 20 punti. Nel girone di ritorno i foriani hanno totalizzato soltanto 4 punti con la sola vittoria nel derby con il Barano ed il pareggio casalingo con la Puteolana. C’è da dire che lo stesso Isidoro Di Meglio già qualche tempo fa,aveva palesato la voglia di dimettersi dopo la sconfitta casalinga contro l’Ottaviano,anche se poi la dirigenza gli aveva rinnovato la fiducia. Il nuovo allenatore arrivato all’ombra del Torrione, è intervenuto ai microfoni della stampa,ecco le sue parole.

Mister Citarelli,innanzitutto le volevo chiedere come è andato il suo arrivo al Forio. Ci racconti come è andata la giornata di lunedì… 

“Lunedì mi hanno interpellato, la società mi ha chiamato. Ci siamo dati appuntamento per la sera per capire se c’era la disponibilità ad assumere l’incarico. Io ho risposto che non c’erano problemi, ma che avrei comunque voluto parlare con tutta la società. Ci siamo visti, abbiamo trovato l’accordo la sera stessa, con voglia ed entusiasmo, per il mio ritorno in pista. È una cosa che mi stimola molto, dare una mano. Bisogna girare pagina. Quando le cose non vanno bene, ci sono dei problemi, bisogna girare pagina e pensare solo ed esclusivamente alla partita di domenica. Non vedevo l’ora di andare al campo tutta la settimana con tutta la voglia che io ho di fare bene. Mi hanno chiamato per intervenire, per dare una mano e io ho accettato con grande entusiasmo. Mi farebbe piacere far sapere che anche i dirigenti mi hanno saputo trasmettere molto entusiasmo, tanta voglia di continuare. Mi hanno dato le garanzie del fatto che la società sia viva e presente, che sia vicino ai giocatori e che ci tengono molto alla salvezza. Tutti si sono stretti ancor di più perché credono in questo gruppo, che possa uscire da questi mesi di difficoltà, in cui non si è fatto bene. Io ho chiesto a tutti di voltare pagina e di pensare solo alla partita di sabato”.

Ieri ha avuto modo di svolgere la prima seduta di allenamento con la squadra. Prima di iniziare ha avuto un momento di confronto con i giocatori? Come è andato il primo allenamento? 

“Io – dichiara Citarelli-come ho sempre fatto quando mi è capitato di subentrare, non ho parlato con i singoli, ma direttamente con lo spogliatoio, con tutta la squadra. Ho parlato direttamente con tutti mettendo subito in chiaro il mio modo di vedere le cose, anche in modo incisivo, ma con chiarezza. I giocatori li ho visti attenti e concentrati e devo dire che hanno fatto un buon allenamento. Non c’è molto tempo per pensare. Devono avere la capacità di cambiare atteggiamento, di mettere una pietra sopra tutti gli errori che tutte le parti hanno commesso e pensare al nuovo corso, concentrandosi per tutta la settimana. Dobbiamo pensare solo alla partita con il San Giorgio, che è una gara complicata, anche se noi dobbiamo giocare con grande determinazione perché abbiamo un solo obiettivo che è quello di vincere. Bisogna lavorare senza se e senza ma, con grande voglia, tutti insieme, tutta la rosa, me compreso, con una sola mentalità, una mentalità vincente, di andare in campo e vincere la gara senza fronzoli”.

Castellammare, visite guidate al museo dei Pupi nella Reggia di Quisisana

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Visite guidate al museo dei Pupi nella Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia, Federalberghi Costa del Vesuvio: “Riscopriamo i nostri tesori”

La Primavera in Costa del Vesuvio inizia con un evento dal sapore storico nella spettacolare cornice della Reggia Borbonica di Quisisana di Castellammare di Stabia. Una visita guidata del Museo dei Pupi IPIEMME (International Puppets Museum) e uno spettacolo esclusivo realizzato da Aldo de Martino, un’accoppiata di eventi per Federalberghi Costa del Vesuvio.

All’arrivo degli ospiti Violetta Ercolano presenterà la residenza Borbonica, e si proseguirà all’interno della Reggia, nel piano dedicato al Museo dei Pupi con la visita guidata attraverso la storia di quest’arte figurativa che parte dalla Napoli Borbonica fino ad arrivare in Oriente.

L’itinerario si concluderà nello spazio teatrale del Museo stesso dove si assisterà allo spettacolo: FERDINANDO I ALL’OPERA DEI PUPI, con Aldo de Martino, Violetta Ercolano, Cristian Izzo, musiche del Maestro Salvatore Torregrossa, Voce e tammorre Anna Spagnuolo. Un concerto/spettacolo che coinvolgerà gli spettatori in un’atmosfera unica dal sapore decisamente borbonico e che terminerà con un aperitivo.

Abbiamo voluto scegliere come primo evento organizzato da Federalberghi Costa del Vesuvio una location speciale come quella della Reggia di Quisisana. Il nostro vuole essere un impegno a sostegno della valorizzazione di quelle strutture che costituiscono un tesoro ancora inesplorato, e che i turisti devono assolutamente scoprire” dichiara la Presidente Adelaide Palomba.

Nel dettaglio per partecipare è necessaria la prenotazione tramite email indicando nome cognome e numero di telefono al seguente indirizzo di posta elettronica: prenotazioni.federalberghicdv@gmail.com oppure telefonare al seguente numero: 081 847 11 58

La Giornata del Paesaggio ai siti archeologici vesuviani: tutti i dettagli

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La Giornata del Paesaggio ai siti archeologici vesuviani: iniziative anche a Castellammare di Stabia, Torre Annuziata e Boscoreale

In occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio 2019, prevista nella giornata di giovedì 14 marzo 2019, il Parco Archeologico di Pompei prenderà parte all’iniziativa promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, proponendo con numerose iniziative nei diversi si archeologici vesuviani.

Per quanto concerne gli scavi di Pompei, verranno valorizzate, con la distribuzione di un opuscolo illustrativo alcune pitture parietali in sito che raffigurano paesaggi. Si tratta degli affreschi del giardino nella Casa dei Ceii (I 6, 15), di recente riaperta al pubblico, dove è raffigurato un grandioso paesaggio con belve a caccia di animali in un ambiente naturale ma soprattutto due affreschi sulle pareti laterali del giardino che raffigurano paesaggi egizi.
Nella vicina Casa dell’Efebo (I 7, 10. 19), sempre nel giardino, il letto in muratura della sala da pranzo all’aperto presenta una lunga scena figurata con un altro paesaggio egizio.
Sarà inoltre eccezionalmente aperta al pubblico in tale giornata la Casa dei Pigmei (IX 5, 9), dove è conservato un altro affresco con paesaggio egizio, popolato da alcuni personaggi (nani o pigmei), presso un luogo sacro che sorge sulle sponde del Nilo.
Gli esempi considerati dimostrano la diffusione a Pompei della moda di rappresentare sulle pareti luoghi esotici, popolati da personaggi stranieri, intenti ad attività particolari e a riti superstiziosi, con animali poco noti o sconosciuti.

Anche gli scavi di Oplontis saranno coinvolti nelle iniziative, nel dettaglio verrà valorizzato il grande affresco parietale del triclinio 15, dove è raffigurato un grandioso paesaggio sacro, il cortile di un santuario dedicato al dio Apollo, come dimostra il grande tripode che si eleva al centro della parete. Paesaggi nel paesaggio sono inoltre i due piccoli quadretti a sportelli, chiamati con termine greco pinakes, che compaiono a destra e a sinistra nella parete e che raffigurano due paesaggi marini visti di scorcio.
Alle ore 10 e alle ore 12 è previsto un incontro con un tecnico del Parco che illustrerà la villa di Poppea e l’affresco indicato.

Una menzione è prevista anche per gli scavi archeologici di Castellammare di Stabia. L’iniziativa prevede la
valorizzazione degli affreschi di Villa S. Marco che raffigurano paesaggi e che compaiono sia negli squarci con alberi lungo le pareti della villa sia nei quadretti che le ornano.
Alle ore 10 e alle ore 12 è previsto un incontro con tecnici del Parco che illustreranno la Villa S. Marco con particolare riferimento agli affreschi indicati.

Infine all’antiquarium di Boscoreale verranno presentati al pubblico due affreschi solitamente conservati in deposito presso l’Antiquarium. Il primo, proveniente da uno scavo clandestino dell’area vesuviana, presenta due paesaggi raffigurati con una tecnica pittorica particolare, la monocromia, realizzata in questo esempio nelle tonalità del verde.
L’altro affresco raffigura invece un paesaggio ma connesso con una scena di un notissimo mito greco, frequentemente attestato nelle pitture pompeiane: il giovane cacciatore Narciso, seduto su una roccia in un bosco, si specchia in un laghetto e si innamora della sua immagine riflessa.
Alle ore 10 e alle ore 12 è previsto un incontro con un tecnico del Parco che illustrerà il museo con particolare riferimento agli affreschi indicati.

Arriva il gemellaggio tra Sorrento e la città israeliana di Eilat

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Una delegazione del Comune di Sorrento guidata dal sindaco Giuseppe Cuomo, sarà nella città israeliana di Eilat per ratificare il gemellaggio

E’ una doppia, speciale occasione, quella che accoglierà, dal 13 marzo prossimo, una delegazione del Comune di Sorrento, guidata dal sindaco Giuseppe Cuomo, nella città israeliana di Eilat.
Quest’anno cade infatti il 70mo anniversario della fondazione di questo importante centro turistico, affacciato sul Mar Rosso, ai confini tra Egitto e Giordania, gemellato dal 2017 con Sorrento. Ma, soprattutto, si festeggia un’altro 70mo: l’avvio delle relazioni diplomatiche tra Italia e Israele, iniziate il 7 febbraio 1949.

La missione nello Stato di Israele, per la ratifica del protocollo di intesa tra le due città, si apre dunque nel segno dell’amicizia tra i due popoli. Ad accogliere l’omologo italiano sarà il sindaco di Eilat, Meir Ytzchak Halevi, il diplomatico sorrentino Niccolò Manniello, primo segretario presso l’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv, il cui impulso è stato determinante per l’avvio del rapporto di gemellaggio, e il console onorario d’Italia a Eilat, Fred Mandelli.

La nostra comunità guarda con grande interesse e partecipazione alla ratifica degli accordi con Eilat, che è uno dei principali luoghi turistici della regione – spiega il sindaco Cuomo – Prova ne è la massiccia adesione alla delegazione da parte del presidente Emiliostefano Marzuillo, del segretario generale, Elena Inserra, del dirigente Donato Sarno, dell’assessore Rachele Palomba, del consigliere Elvira De Angelis e di funzionari che, a proprie spese, saranno in Israele per partecipare alla cerimonia e per conoscere luoghi e cultura della città gemellata”.

Eilat, che ha al suo attivo 13 gemellaggi con località di tutto il mondo, conta circa 60mila abitanti ed è estesa su un territorio di 87mila ettari, situata nell’estremo Sud dello Stato di Israele. Il Golfo di Eilat è uno dei siti più importanti al mondo per le immersioni marine e l’area è particolarmente ricca di coralli e presenta un’ampia biodiversità. Ha inoltre una storia antichissima. Citata nell’Antico Testamento nel libro dell’esodo di Mosè dall’Egitto, assunse notevole rinomanza sotto il regno di re Salomone, per i commerci verso la penisola arabica e il Corno d’Africa, anche grazie alle vicine miniere di rame di Timna, tra le più antiche al mondo.
Oggi Eilat è sede di un importante porto crocieristico, e di un centro turistico di ottimo livello anche grazie alle caratteristiche sub tropicali della zona. La città è considerata la capitale delle vacanze in Israele, con oltre 2 milioni e 800mila visitatori l’anno e circa 10mila posti letto, che vanno dai b&b agli hotel a 5 stelle. La programmazione territoriale dell’area prevede a breve la realizzazione di un nuovo aeroporto e di una linea ferroviaria ad alta velocità, andando a connotare l’area, nell’immediato futuro, come distretto turistico metropolitano, incrementando ulteriormente i posti letto alberghieri.

San Giorgio a Cremano, trovati in possesso di armi: denunciati due giovanissimi

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Trovati in possesso di armi, denunciati due giovanissimi

Durante la scorsa notte, in via Botteghelle gli agenti di Polizia del Commissariato San Giorgio a Cremano hanno individuato dei ragazzi, i quali alla vista delle forze dell’ordine sono scappati.

I poliziotti hanno raggiunto un 16enne che tentava di scavalcare un cancello. Sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di un coltello con una lama di 11 centimetri. Successivamente gli agenti hanno trovato un giubbotto in ero presenti effetti personali ed un coltello di 16 centimetri appartenenti ad un 15enne preso poco dopo.

Sia il 16enne che il 15enne sono stati denunciati per il reato detenzione di armi ed oggetti atti ad offendere ed affidati ai rispettivi genitori.

Categorie professionali e sociali, consumatori di fiumi di droga

A Palermo, dalla droga al turismo, il clan realizzava affari d’oro facendo arrivare fiumi di cocaina alle categorie professionali e sociali.

La Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) ha smantellato il mandamento mafioso di Porta Nuova a Palermo e arrestato 32 persone ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni aggravate dal  metodo mafioso, favoreggiamento reale aggravato, trasferimento  fraudolento di valori, sleale concorrenza aggravata dalle finalità  mafiose, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illecita di armi.

Il business era costituito dallo spaccio di droga, estorsioni, imposizione di una marca di caffè ai bar, ma anche turismo. “Cosa nostra spa” diversifica gli investimenti. Quest’ultima inchiesta dei Carabinieri di Palermo ha fatto anche emergere che i boss del “mandamento” di Porta Nuova, uno dei più ricchi della città, avevano persino acquistato una società di traporto di perone su gomma, la Pronto Bus Sicilia, che preleva i turisti al porto di Palermo e li porta a visitare i siti e monumenti della città. L’attività, che è stata sequestrata, si sarebbe sviluppata grazie agli investimenti della “famiglia” guidata dal boss Gregorio Di Giovanni. Il capomafia l’aveva intestata a prestanome.

Alcuni degli elementi indiziari emersi nel corso delle indagini erano già confluiti nel provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Dda di Palermo ed eseguito il 4 dicembre 2018 nel corso dell’operazione “Cupola 2.0” con cui è stata smantellata la nuova commissione provinciale di Cosa nostra palermitana, che si era riunita per la prima volta il 29 maggio 2018 nella località di Altarello di Baida, così come confermato anche da successive dichiarazioni dei due nuovi collaboratori di giustizia.

Dalle indagini emerge come sia ancora la droga il principale business di Cosa nostra a Palermo. Dall’inchiesta, coordinata dalla Dda guidata da Francesco Lo Voi, è emerso che il “mandamento” mafioso di Porta Nuova organizzava le piazze di spaccio di sostanze stupefacenti nel centro della città e che la domanda di droga è in continua crescita. Sono state registrate dai carabinieri centinaia di richieste di acquisto per uso personale anche da parte di imprenditori e liberi professionisti della cosiddetta Palermo bene.

Tra i consumatori tutte le categorie sociali sono rappresentate. Si leggono i nomi di avvocati civilisti, medici, farmacisti, odontotecnici, commercialisti, architetti, imprenditori, agenti di commercio, titolari di ristoranti fra i più cool della città, dipendenti di catene di negozi di abbigliamenti e di compagnie di navigazione, impiegati di noti circoli sportivi.

“… dove sei?… io sono… qua Piazza Sant’Oliva… ci vediamo…dove c’è il bivio per andare in via Houel va bene… io sono con la Bmw”: telefonate dal contenuto simile erano all’ordine del giorno. Gli appuntamenti erano sempre nei pressi di locali o di bar, quelli più frequentati della città. Bisogna fare in fretta. Gli acquirenti non avevano mai tanta pazienza ad aspettare. “Vieni subito, ti aspetto e ti offro un caffè”, così diceva una donna ad uno dei pusher.

Adduso Sebastiano

Avere un cane fa bene alla salute: lo dice la scienza

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Ecco nove motivi per cui è un bene avere un cane: a confermalo è la scienza

“Amicus homini canis” ovvero “Il cane è il miglior amico dell’uomo”, quanto è antica questa affermazione e allo stesso tempo attuale? E’ più che risaputo che la questione sia reale e veritiera, ma con il passare del tempo la scienza ha dato la conferma di ciò studiando il DNA dei nostri amici a quattro zampe. Secondo uno studio svolto dai ricercatori dell’ateneo di Princeton,  guidati da Bridgett vonHoldt, è stato appurato attraverso l’analisi delle differenze comportamentali tra cani (di più razze) e lupi (antenati dei primi)  come il DNA dei cani abbia subito ben 4 mutazioni genetiche rispetto a quello dei lupi, tutte importanti per il loro comportamento sociale.

Il gene mutato sarebbe WBSCR17, e secondo  la vonHoldttali variazioni erano frequenti in molte popolazioni o specie animali e probabilmente sono alla base del cambio di personalità o ruolo sociale”. Gli stessi collaboratori della scienziata hanno sottoposto i pelosetti ad un esperimento, non vi preoccupate, innocuo e soprattutto anche carino per i cani, ovvero ai due gruppi di animali è stato “chiesto” di aprire una scatola con dentro una sorpresa, prima in presenza di umani e poi senza. L’esito è stato diverso: mentre i lupi si sono dimostrati poco influenzabili anche al cospetto dell’uomo, il cane perdeva più facilmente l’attenzione con un amico “umano” in stanza.

Ed è la stessa scienza che ci riprova e fornisce nove motivi per cui è importante per la nostra salute avere un cane.

Secondo uno studio pubblicato sul Proceedings of the National Academy of Sciences  è stato dimostrato  che in ambienti domestici in cui sono presenti i cani ci sono comunità di microbi che possono prevenire la sensibilità ad alcuni allergeni: quindi motivazione numero 1 “E’ salutare per la nostra persona”;

secondo invece, quanto riportato da uno studio pubblicato su Society & Animals, avere un cane in casa ci “renderebbe di buon umore” motivazione numero 2: è stato dimostrato che i proprietari di cani nell’arco di una giornata ridano più di gusto delle altre persone;

secondo alcune affermazioni della American Society for the Prevention of Cruelty to Animals, i cani considererebbero gli umani, membri del loro “branco” e perciò dediti a difenderli, proteggerli, senza mai avere la minima idea dell’abbandono: questo ci porta alla motivazione numero 3 “Sono fedeli e non tradiscono la tua fiducia”;

uno studio pubblicato sulla rivista BMC Veterinary Research, delle Università di Liverpool e Bristol, in Inghilterra, i cani attirati ed attirando altri cani,  costringono i loro proprietari a condividere esperienze e momenti di passaggio con altri padroni. motivazione numero 4 “Ci portano a socializzare”;

grazie al movimento che ci costringono a fare a causa delle lunghe passeggiate e la cura che richiedono, ci “rendono molto più attivi fisicamente”, motivazione numero 5; 

un cane è anche in grado di “salvarci la vita”, motivazione numero 6: i cani sarebbero in grado di presagire, secondo quanto attesta uno studio uscito sul National Geographic, anche con 15 minuti di anticipo, l’arrivo di un attacco di epilessia, e dando segnale con un abbaiare continuo;

“giovano all’umore”, motivazione numero 7: secondo uno studio pubblicato sul Journal of Social Psychology, le persone con un animale al proprio fianco sarebbero emotivamente più soddisfatte, meglio predisposte alle relazioni sociali e in uno stato di salute di maggior benessere;

“aumentano i livelli di autostima”, motivazione numero 8: l’università di California, negli Stati Uniti, ha pubblicato uno studio su Applied Developmental Science, che ha dimostrato che chi possiede un cane è mentalmente più rilassato, fa maggiore attività fisica, tutte cose che hanno poi delle ripercussioni positive sul livello di ansia;

“avere un cane rende felici”, motivazione numero 9: in base ad uno studio riportato dal FYI Health Writer, una delle caratteristiche dei possessori di cani  è che questi sono meno depressi, in quanto la vicinanza e il rapporto con un amico a 4 zampe, farebbe produrre al nostro organismo più ossitocina, l’ormone del benessere e della felicità.

Che dire, avere un un pelosetto come migliore amico, allunga la vita, non ci sono più scuse, è la scienza a dimostrarlo!

 

a cura di Vincenza Lourdes Varone

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