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Russia, via Shoigu: qual è l’obiettivo di Putin? L’analisi degli esperti

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(Adnkronos) – L’avvicendamento al ministero della Difesa russo dimostra che “l’obiettivo non è la pace, ma una guerra più efficiente”.E’ l’opinione condivisa di analisti ed esperti all’indomani del rimpasto di governo a Mosca, dove gli ambienti ultranazionalisti “esultano” per l’uscita di Sergei Shoigu, nominato segretario del Consiglio di sicurezza, e l’arrivo del ‘competente’ Andrey Belousov.  Mentre ci si interroga su quale potrà essere il ruolo di Nikolai Patrushev: “Il fatto che il figlio Dmitry sia stato nominato vice premier dovrebbe essere il segno che il clan non è in disgrazia – dicono all’Adnkronos fonti a Mosca – E’ alquanto improbabile che il figlio salga mentre il padre scende”.

Quello che si vocifera nella capitale russa, dove non si dubita che un incarico ci sarà per Patrushev, negli anni indicato anche come un possibile successore del presidente, è che a breve possa essere creata una posizione ad hoc per lui, che poi passerebbe allo stesso Putin, una volta che scadrà il suo mandato nel 2030.  Intanto, parlando del nuovo ministro della Difesa, Tatiana Stanovaya, del Carnegie Russia Eurasia Centre e fondatrice del centro di analisi R.Politik, sostiene che l’obiettivo di Putin è quello di “rafforzare l’efficienza della produzione di armi per rispondere in maniera ottimale alle necessità militari”.In questo contesto, la nomina di un economista come Belousov appare come “una scelta logica”.

Concorda Mark Galeotti, lo storico britannico fondatore della società di consulenza Mayak Intelligence, secondo cui “avere qualcuno che ha parlato della necessità di subordinare gran parte dell’economia alle esigenze del settore della difesa ha un certo senso”, il ruolo del ministro della Difesa in tempi di guerra “è essenzialmente quella di un amministratore finanziario e Belousov può farlo”.  Del resto è stato lo stesso portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ad aver già dato ieri la linea dei commenti, spiegando che la nomina dell’economista, che era vice premier dal 2020 dopo essere stato consigliere del presidente per gli affari economici per sette anni, è motivata dalla necessità di “innovare” mentre le spese per la difesa, pompate dalla guerra in Ucraina, sono arrivate al 6,7% del Pil, vicine al 7,5% di epoca sovietica. Esultano per l’uscita di scena di Shoigu (anche se solo dal ministero della Difesa) gli ultranazionalisti russi, che non hanno perso occasione negli ultimi mesi per contestare la sua ‘mala’ gestione della guerra in Ucraina.Il magnate dei media Konstantin Malofeyev, vicino a quegli ambienti, ha commentato che la nomina di Belousov indica che la difesa “sta diventando la priorità assoluta per tutta la politica statale”. “Con una pianificazione competente, di cui il nuovo ministro della Difesa è un sostenitore – dice, citato dalla Novaya Gazeta, lasciando intendere che il precedente non lo fosse – avremo armi e pistole”, espressione per indicare il modello della macroeconomia sull’equilibrio tra gli investimenti di una difesa nella difesa e quelli nei beni civili.  Secondo il canale proguerra legato al Cremlino Rybar, la tendenza di Belousov “ad avere sempre la propria opinione su molte cose, anche se impopolare, è esattamente quello di cui ha bisogno oggi il dipartimento della difesa”.  “Con un economista al ministero della Difesa, e con il vecchio ministro che assume un ruolo politico e di consigliere, sono in ascesa i tecnocrati – commenta ancora Galeotti – L’obiettivo non è la pace ma una guerra più efficiente.

Putin si sta preparando al lungo termine, con l'”operazione militare speciale” che è ora il principio organizzativo centrale del suo regime, sa che ha bisogno di tecnocrati per mantenere in funzione la sua macchina da guerra”. Confermato, intanto, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che pure qualcuno aveva dato in bilico. “In effetti ci sono state difficoltà nel trovare qualcuno che avesse la sua caratura”, spiegano le fonti all’Adnkronos, anche perché Lavrov, che secondo le indiscrezioni dei mesi scorsi sarebbe stato tenuto all’oscuro dell’invasione dell’Ucraina, “è riuscito a dare l’impressione che la Russia non sia così isolata”, come dimostrano le posizioni di Cina e Brasile e in generale dei Paesi del cosiddetto ‘sud globale’, che non hanno mai reciso i legami con Mosca. 
Resta l’interrogativo di fondo se in effetti Shoigu sia stato promosso o rimosso?A Mosca citano le parole della russologa americana Fiona Hill, che nel suo libro “Putin, operativo al Cremlino”, spiega quali sono i criteri in base ai quali il presidente gestisce le nomine, la competenza e la lealtà. “Se sei incompetente vieni spostato, se sei sleale fai la fine di Prigozhin”, è la sintesi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Invecchiare con poco testosterone, più rischi di mortalità: lo studio

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(Adnkronos) – Invecchiare con poco testosterone nel sangue potrebbe aumentare il rischio di morte negli uomini.E’ quanto emerge da una revisione sistematica e una metanalisi che ha esaminato 11 studi su oltre 24mila partecipanti, per chiarire il legame tra ormoni sessuali, mortalità e malattie cardiovascolari nella popolazione maschile con l’avanzare degli anni.

I risultati del lavoro, condotto da ricercatori dell’Università dell’Australia Occidentale, in collaborazione con colleghi di Australia, Europa e Nord America, sono pubblicati su ‘Annals of Internal Medicine’. L’analisi indica che “solo gli uomini con basse concentrazioni di testosterone totale avevano un rischio più alto di mortalità per tutte le cause”.Un dato “chiave”, secondo gli autori, è che “gli uomini con una concentrazione di testosterone inferiore a 7,4 nanomoli/litro avevano un rischio più elevato di mortalità per tutte le cause, indipendentemente dai livelli di” ormone luteinizzante “Lh.

Gli uomini con una concentrazione di testosterone inferiore a 5,3 nmol/L avevano un rischio maggiore di morte cardiovascolare”. Dall’università di Washington, in un editoriale di commento, la ricerca viene descritta come “particolarmente preziosa per la sua metodologia rigorosa”.Si tratta infatti del primo lavoro del genere a valutare studi prospettici di coorte che per dosare i livelli di testosterone hanno utilizzato la spettrometria di massa, considerato il metodo di misurazione più accurato.

Per 9 degli studi esaminati, inoltre, gli autori hanno ottenuto i dati grezzi e rianalizzato i dati combinati.Questo ha permesso un’analisi più sofisticata dei risultati da più ricerche, producendo dati più solidi sull’associazione fra livelli testosterone e rischio di malattia e morte.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Aviaria e rischio pandemia, l’Italia è pronta?

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(Adnkronos) – Negli Usa il dibattito è già in corso: ci si sta preparando ad una eventuale pandemia di influenza aviaria?Se sulla rivista ‘The Lancet’ si evidenziano i passaggi fondamentali da non tralasciare – dal rapido sviluppo di test specifici H5 ad analisi virologiche continue per identificare i cambiamenti nel virus che potrebbero avere un impatto su adattabilità e trasmissibilità, dallo sviluppo e produzione di vaccini alla comunicazione chiara e trasparente col pubblico – esperti d’Oltreoceano come lo scienziato Eric Topol fanno notare che al momento “non si sta facendo tutto ciò molto bene” e occorre “prepararsi” alla possibilità di trasmissione dell’influenza aviaria di H5N1 da uomo a uomo.

E l’Italia è pronta? “Noi dovremmo avere un piano pandemico aggiornato.Credo sia pronto, anche se non ancora approvato, mi sembra.

Spero che avvenga presto, chiaramente con un finanziamento adeguato”, evidenzia all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Gianni Rezza. “Topol conosce gli Stati Uniti e sa meglio di noi quello che si sta facendo – riflette l’ex Dg Prevenzione del ministero della Salute, oggi docente straordinario di Igiene all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano – Ricordo, però, che negli Stati Uniti venne identificato il virus H1N1 nel 2009, che era emerso in Messico e venne identificato in California” e poi in altri Stati, prima di essere dichiarato pandemia. “Mi riesce dunque difficile pensare che i Cdc”, Centri Usa per il controllo e la prevenzione delle malattie, “o chi per loro non siano in grado oggi di identificare terreni di trasmissione umana.Sul fatto della preparazione, invece, non so come si stanno muovendo” gli States. “In Italia il piano pandemico aggiornato dovrebbe essere pronto”, in attesa di ok. “Quello che è importante è che si siano fatte delle esercitazioni, che ci siano scorte sufficienti di ciò che serve ed è chiaro che su questo fronte il fatto che ci sia stata una pandemia da poco aiuta, anche nella flessibilità per adattare le esigenze a un’epidemia”. Cosa si dovrebbe fare in caso di trasmissione interumana confermata su larga scala? “A quel punto – analizza Rezza – si dovrebbe attivare tutto in termini di risposta: scorte, anche di dispositivi di protezione, piano di distribuzione del vaccino, sistemi diagnostici per identificare prontamente un’eventuale circolazione anche nel nostro Paese.

Tutte cose che sono previste anche in questo piano pandemico che spero sia approvato presto e, ripeto, con un finanziamento adeguato”. Una pandemia da influenza aviaria H5N1, a così breve distanza da Covid, potrebbe verificarsi davvero? “Non è un finale scontato.La ritengo possibile, non so quanto probabile.

Sono 20 anni che questo virus circola.Ora circola più frequentemente nei mammiferi, è vero, però si adatterà all’uomo tanto da essere trasmesso in maniera efficiente da persona a persona?

Non lo sappiamo.E, pure se fosse, manterrà questa virulenza una volta che si trasmettesse da persona a persona?

Gli allarmismi” senza elementi chiari “sarebbero deleteri.Gridare ‘al lupo, al lupo’ fa sì che nel momento in cui qualcosa succede davvero nessuno ci crede.

Questo è da evitare, anche perché oggi non è che la gente debba fare qualcosa” per scongiurare eventuali rischi, “o debba spaventarsi per qualcosa particolare.Quello che è importante è che chi deve occuparsene sia pronto”, spiega quindi Rezza che guarda agli scenari futuri. E, all’Adnkronos Salute, traccia un quadro di quello che potrebbe accadere adesso, con il virus che circola sempre di più nei mammiferi, come le mucche da latte negli Usa. “Intanto – analizza – quello che conta è che” chi si dovrà eventualmente occupare della gestione di un evento simile “faccia ciò che bisogna fare per renderci pronti e non essere un passo indietro rispetto magari ad altri Paesi.

Il problema oggi è, da una parte, evitare l’allarme e dall’altra essere preparati perché non c’è una scadenza delle pandemie”, avverte l’ex Dg Prevenzione del ministero della Salute e super esperto di malattie infettive dell’Iss (Istituto superiore di sanità). “Potrebbe succedere un anno o il mese dopo, tanto più che si tratta di virus diversi: Covid era un coronavirus e questa sarebbe un’influenza.Però non è detto neanche che sia H5N1 la causa della prossima pandemia.

Se si ricorda, nel 2009 tutti si aspettavano una pandemia d’origine aviaria che venisse da Est e arrivò una pandemia d’origine suina da Ovest.Non fu gravissima, gli anziani erano protetti”. Quindi, continua Rezza, “diciamo che l’epilogo pandemico non è ancora scritto, non è scontato, perché non abbiamo per ora un’evidenza di trasmissione dell’infezione da persona a persona.

Il virus non sembra aver fatto quelle mutazioni che lo adattano del tutto all’uomo.Certo, ci sono notizie del fatto che ha circolato prima in un mammifero e dopo in un altro, c’è stato il caso umano segnalato negli Usa, il monitoraggio in corso su altre persone.

Di fronte a tutto questo, le domande ci sono.Ma è una fase in cui non ci si deve sbilanciare, non per motivi diplomatici o per essere cauti, ma perché non ci sono degli elementi per dire che c’è una trasmissione in atto o escluderla.

E’ logico che chi deve occuparsene deve avere la massima attenzione, non c’è dubbio.Bisogna continuare a monitorare.

Il caso di trasmissione interumana può anche verificarsi, ma se il virus non è ben adattato e non si trasmette in maniera efficiente da una persona all’altra, non avremo una trasmissione sostenuta”.Il quadro “si dovrebbe definire e allora vedremo.

Si dovrebbe pure, a un certo punto, chiarire il nodo dei casi sospetti.Per ora ci sono tutta una serie di domande che chiedono ancora delle risposte”. Se dovesse servire un vaccino, nel caso in cui si sviluppasse un’epidemia di H5N1 nell’uomo, “il problema non sarebbe mettere a punto un vaccino contro un’influenza aviaria che si ‘umanizzasse’, quanto piuttosto produrlo su ampia scala in tempi rapidi.

A questo proposito ci sono due aziende che già hanno prodotto dei vaccini pre-pandemici basati su H5.Se incominciasse a circolare una variante un po’ diversa, potrebbe essere facilmente adattato.

Non sarebbe un problema perché non siamo di fronte a un coronavirus, ma a un virus influenzale, sia pur aviario.E vaccini contro i virus influenzali ce ne sono ormai da decenni”, spiega ancora Rezza. “L’esperienza c’è, sappiamo come funziona – assicura -.

Non ci troviamo di fronte a un virus completamente sconosciuto per il quale non ci sono stati vaccini mai adattati.Però è chiaro che la produzione su ampia scala non è uno scherzo.

E infatti, l’Oms dice che ci vorrebbero 4-6 mesi per distribuire le dosi perché c’è uno ‘scale up’ della produzione da fare.Adesso ci sono anche piattaforme diverse e alle tecnologie classiche magari potrebbero aggiungersene anche altre.

Intanto sulle classiche piattaforme ci sono almeno due vaccini pre-pandemici che potrebbero essere facilmente adattati”. “La partnership globale Cepi”, Coalition for Epidemic Preparedness Innovations, “evidenziava che dobbiamo fare in modo che la prossima volta il vaccino lo si abbia in 100 giorni, perché ogni giorno in più conta.Il problema, in questo caso, sarebbe la produzione su ampia scala.

Quanto all’Italia, quando ero al ministero opzionammo, in un joint program europeo, uno di questi vaccini pre-pandemici.E’ chiaro che come Paese bisogna essere pronti.

Ed essere pronti vuol dire anche avere l’opzione per eventuali vaccini pandemici”. “Non è facile capire bene la situazione in questo momento” con il virus dell’influenza aviaria A H5N1.Ci sono diversi aspetti ancora da chiarire prima di sbilanciarsi su qual è il presente e quale sarà il futuro, spiega ancora Rezza. “Questo virus che ha come serbatoio naturale gli uccelli migratori ormai, circola almeno dal 2003, quindi 20 anni – ripercorre l’epidemiologo – A partire dal 2004-2005 cominciò a dare casi umani sporadici in persone che venivano a contatto con polli e volatili da cortile contagiati da uccelli migratori.

Donne e bambini che si occupavano di questi animali da cortile, in Paesi in cui c’era un’economia di sussistenza basata su questo tipo di attività, si infettavano con un’elevata letalità.Sempre nel primo decennio degli anni 2000 vi fu il primo episodio di trasmissione interumana rilevante a Sumatra in Indonesia”.  Era aprile-maggio 2006: “Una donna” che prese l’infezione da un animale ammalato “infettò 6 membri di una famiglia allargata e uno di questi a sua volta infettò un’altra persona, un altro componente della famiglia: tre generazioni di casi.

Dopodiché la stragrande maggioranza di casi identificati da allora, alcune centinaia, sono casi in cui è avvenuto un passaggio di specie dall’animale all’uomo.Questo virus non ha mai acquisito, perlomeno finora, la capacità di trasmettersi da persona a persona in maniera efficiente”, puntualizza Rezza.

Il precedente di Sumatra “sembra essere l’episodio più importante.Va detto che anche altri virus aviari, per esempio l’H7N7, hanno dato dei piccoli focolai epidemici ma si sono fermati lì”.

Adesso che succede? “Da un po’ di tempo questo virus comincia apparentemente a circolare tra i mammiferi: visoni, cani, gatti, e adesso nelle vacche, fra le quali negli Usa sembra esserci un’epidemia abbastanza estesa.Sempre negli Stati Uniti è stato identificato un caso umano, quella congiuntivite emorragica riportata sulla rivista ‘Nejm'”.  Ma adesso, continua, “è stato anche spiegato che ci sarebbero circa 300 casi sospetti sotto osservazione, monitoraggio e testing, però non sappiamo se alcuni di questi siano effettivamente positivi”, ricorda Rezza.

La stessa Oms, facendo il punto qualche giorno fa, aveva citato almeno 220 persone monitorate e 30 sottoposte a test, evidenziando anche che erano molte di più quelle esposte ad animali infetti e potenzialmente a rischio, quindi l’importanza che tutti venissero testati o monitorati. “Anche in questo caso vorrebbe dire poco il fatto che ci siano altri casi, ammesso che sia così – ragiona Rezza – perché resterebbe la domanda principale: se questi casi, cioè, sono dovuti a trasmissione interumana o sono comunque tutte persone che sono state a contatto con vacche infette.Vanno monitorati e testati, non è sicuro che siano casi di H5N1 e in ogni caso l’ipotesi che ci sia trasmissione interumana sarebbe ancora da verificare.

Non da escludere – ammette – ma da verificare”. Cosa si sa sul virus H5N1 oggi, dopo la sua circolazione nei mammiferi? “Le analisi molecolari che hanno fatto, per esempio, alcuni biologi evoluzionisti inglesi non mostrano ancora un grande adattamento del virus all’uomo, sinceramente – osserva Rezza – Questo virus”, secondo queste analisi condotte sulla sua evoluzione, “avrebbe ancora maggior affinità per i recettori ‘profondi’, quelli che si trovano nelle basse vie respiratorie.Difficile dire dunque cosa succederà.

Ed è difficile dire se questo virus si adatterà all’uomo tanto da diventare trasmissibile da persona a persona.Si può escludere?

No.Succederà sicuramente?

Non lo sappiamo”. Un altro aspetto su cui si sofferma Rezza sono i timori espressi da alcuni esperti sul rischio che possa diffondersi un virus con una letalità elevata, anche del 50%. “Ma, ancora una volta, non è detto – precisa – Non è detto che un virus che si adatti all’uomo, dopo mantenga le caratteristiche di alta virulenza.Potrebbe farlo e potrebbe non farlo.

Troppe certezze in questo momento non ne abbiamo.Un ultimo elemento è come si adatta un virus all’uomo.

O si adatta facendo piccole mutazioni che gli conferiscono una maggiore affinità per i recettori delle alte vie respiratorie, della gola, in modo che si trasmetta più facilmente da persona a persona.Oppure, per esempio, in un ospite come il maiale, che è recettivo sia a virus umani che a virus aviari, potrebbe fare un riarrangiamento, quello scambio di segmenti genici che in genere i virus influenzali qualche volta fanno”.

Ecco quindi perché, per l’esperto, è presto per dire come andrà. “Al momento è una situazione in cui ogni allarmismo è fuori luogo, anche perché adesso non possiamo fare nulla se non osservare, monitorare, testare e prepararsi”, conclude.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, il piano del Cremlino per Mariupol: sarà una località balneare

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(Adnkronos) – Da ‘città martire’ a località turistica.E’ il piano messo a punto dal Cremlino per Mariupol, la città dell’Ucraina meridionale quasi completamente distrutta dai bombardamenti e caduta nelle mani dei russi nel maggio di due anni fa.

Ora, secondo quanto riporta il corrispondente locale di Bfmtv, Mosca – malgrado la città sia indissolubilmente associata al drammatico assedio all’acciaieria Azovstal – intende farne un luogo di vacanze e ha già avviato un piano di ricostruzione dei suoi quartieri e del centro storico da finalizzare entro il 2035. Nelle strade di Mariupol, riporta l’emittente francese, sono già stati realizzati degli appartamenti completamente bianchi, ribattezzati ‘Gli appartamenti di Putin’.Si tratte di case che sono state ricostruite molto rapidamente dopo l’assedio con l’obiettivo di mostrare agli abitanti che la situazione sta migliorando.

Secondo le Nazioni Unite, quando Mariupol cadde, il 90% dei suoi edifici residenziali era stato distrutto o danneggiato. Oltre alla russificazione della città, il Cremlino vuole fare di Mariupol, situata sulla riva del Mar d’Azov, una vera e propria località balneare.Questo progetto ha avuto già l’effetto di far registrare un forte aumento dei prezzi degli immobili.

Perché queste nuove unità abitative non vengono consegnate agli abitanti che ne hanno bisogno, ma vengono acquistate da russi che scommettono sul fatto che forse tra 10 anni Mariupol sarà una città meta di vacanze come tante altre. Uno di loro ha rilasciato un’intervista alla Bbc lo scorso agosto. “Ho acquistato una proprietà.Mariupol diventerà una bellissima città”, spiegava Vladimir, originario della città di Murmansk, nella regione dell’Artico. “L’importante è che la città sia in riva al mare”, ha aggiunto, spiegando all’epoca di aver investito grazie ai prezzi decisamente bassi.

Secondo i media britannici, decine di persone hanno pubblicato annunci sul social network VKontakte in cui affermano di cercare un immobile a Mariupol.Ma un’inchiesta del Financial Time ha messo in luce tutti i difetti della ricostruzione ordinata da Putin, denunciando come gli abitanti vivano in condizioni deplorevoli, in “case costruite a metà”, “appartamenti pericolosi con perdite d’acqua” e dove “i lavori di ristrutturazione sono stati pasticciati”.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, anche l’Estonia valuta l’invio di truppe a Kiev

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(Adnkronos) – Non solo la Lituania, c’è un altro paese pronto a inviare soldati in Ucraina.Anche il governo dell’Estonia sta infatti “seriamente” valutando la possibilità di inviare truppe nella parte occidentale del Paese per dei ruoli non di combattimento, nelle “retrovie” in modo da poter liberare truppe ucraine da inviare al fronte in un momento cruciale della guerra. La Russia ha lanciato un’offensiva nella regione di Kharkiv, con l’obiettivo di creare una zona cuscinetto per isolare i propri territori dagli attacchi di Kiev.

L’obiettivo di Mosca è anche spingere l’Ucraina a riposizionare uomini e mezzi attualmente schierati sul fronte orientale, che diventerebbe più attaccabile dagli invasori. La posizione estone è stata illustrata al portale Breaking Defense da Madis Roll, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Alar Karis: per quanto Tallinn preferirebbe fare qualsiasi mossa nell’ambito di una piena missione Nato – “per mostrare una più ampia forza combinata e determinazione” – non si esclude la possibilità di partecipare ad una coalizione più piccola.  Il messaggio dell’Estonia arriva a pochi giorni dal segnale inviato da un altro paese baltico.La premier della Lituania Ingrida Simonyte aveva reso noto l’8 maggio scorso di essere pronta a inviare i suoi militari in missione di addestramento in Ucraina.

La presa di posizione del paese baltico era arrivata malgrado le minacce di Mosca: il ministero della Difesa aveva infatti annunciato esercitazioni nucleari tattiche ordinate da Vladimir Putin in risposta alle dichiarazioni sull’invio di truppe da parte di Emmanuel Macron. Il presidente francese, dopo le prime esternazioni di febbraio, negli ultimi giorni è tornato a prospettare l’ipotesi di inviare soldati in Ucraina se la Russia dovesse sfondare la linea del fronte e se Kiev dovesse chiedere apertamente il sostegno diretto dei partner occidentali: si tratta di due condizioni, ha evidenziato Macron, che allo stato attuale non si sono concretizzate. In una intervista al Financial Times, Simonyte ha spiegato che “se pensassimo solo alla risposta di Mosca, non invieremmo nulla.Una settimana sì e una no, si sente parlare di attacchi nucleari contro qualcosa”.

L’Ucraina non ha chiesto alla Lituania come ad altri Paesi in modo ufficiale di poter ricevere soldati di Paesi alleati sul suo territorio. Numerosi paesi hanno intanto detto e ribadito che non invieranno personale militare in Ucraina.L’Italia ha chiarito ripetutamente la propria posizione in relazione al dibattito. “Non manderemo nessun militare italiano in Ucraina.

Ho appena terminato una riunione con tutti i nostri ambasciatori delle aree di crisi: Ucraina, Medio Oriente, Mar Rosso.Ho ribadito la nostra posizione in difesa dell’indipendenza territoriale dell’Ucraina ma non siamo in guerra con la Russia”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gaza, Usa: “Nessun genocidio”. Ma Casa Bianca boccia piani Israele

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(Adnkronos) – Gli Usa credono che “Israele possa e debba fare di più per proteggere la vita di civili innocenti”, ma non credono “che quello che sta succedendo a Gaza sia un genocidio”.Così il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, durante un briefing in cui ha ricostruito per punti la posizione dell’amministrazione Biden sul conflitto a Gaza, ricordando che gli Stati Uniti hanno “fermamente e pubblicamente respinto” le accuse di genocidio.  Sullivan ha ricordato che la guerra è iniziata a causa degli attacchi del 7 ottobre di Hamas, “gruppo terroristico che ha come obiettivo di distruggere Israele”, e che gli israeliani hanno un “peso insolito e senza precedenti in questa guerra, perché Hamas usa ospedali, scuole e altre infrastrutture civili per usi militari ed ha costruito tunnel sotto aree civili, mettondo così in civili in mezzo al fuoco”.  
Questo non toglie ad Israele “la responsabilità di fare tutto il possibile per proteggere civili innocenti”, ha detto ancora Sullivan sottolineando che per i civili palestinesi “questa guerra è un inferno, il livello di morte e trauma che stanno subendo è inimmaginabile, la loro pena e sofferenza sono immense, nessun civile dovrebbe subirle.

Il presidente – ha spiegato ancora – ha questo nei suoi pensieri ogni giorno”.  “Continuiamo a credere che sia un errore lanciare un’operazione militare di vasta scala nel cuore di Rafah, operazione che esporrebbe al rischio un grande numero di civile senza un guadagno strategico”, ha ribadito Sullivan.  Nel criticare la scelta strategica di Israele di attaccare Rafah, Sullivan ha poi ricordato che i militari israeliani sono già entrati a Gaza City ed altri centri della Striscia “e si sono visti sempre i terroristi uscire dalle macerie perché secondo noi non c’è integrazione sufficiente tra piano militare e piano politico”.  “Siamo preoccupati per questo – ha aggiunto il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, che più volte nel corso del briefing ha ribadito il “ferreo” sostegno di Washington all’alleato israeliano – abbiamo sollevato queste preoccupazioni, non con rancore, ma perché vogliamo vedere guerra concludersi con successo, vogliamo vedere Hamas sconfitta, vogliamo vedere i suoi leader consegnati alla giustizia”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Terremoto, tremano ancora i Campi Flegrei: scossa magnitudo 2.5

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(Adnkronos) – Un terremoto di magnitudo 2.5 è stato localizzato oggi dalla Sala Operativa Ingv-OV (Napoli) ai Campi Flegrei alle 22:49 ora italiana a una profondità di 2 km e a una distanza di 5 chilometri da Pozzuoli.Una scossa precedente, di magnitudo 2.9, era stata registrata nella stessa zona in provincia di Napoli nelle prime ore del giorno, alle 3:30, con ipocentro a tre chilometri di profondità ed epicentro a due km da Pozzuoli, mentre tre giorni fa la stessa zona è stata interessata da due terremoti di magnitudo 3.6 e 3.7.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Terremoto nel veronese, scossa magnitudo 3.3

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(Adnkronos) – Un terremoto di magnitudo 3.3 è stato localizzato oggi dalla Sala Sismica Ingv-Roma 2 km a nord di Bussolengo, nel veronese, alle 22.50 ora italiana a una profondità di 23 km. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Superbonus, resta ‘spalmacrediti’ su 10 anni. Si tratta su sugar tax, ma c’è nodo coperture

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(Adnkronos) – Detrazioni spalmate su 10 anni, anziché 4, per le spese del Superbonus sostenute nel 2024 e 2025.Niente cambi in zona Cesarini, dunque: a quanto apprende l’Adnkronos, l’emendamento del governo al Dl Superbonus presentato venerdì scorso non dovrebbe subire scossoni ma restare sostanzialmente così com’è, e questo nonostante le barricate di Forza Italia che, sulla questione, ha presentato proprio oggi dei subemendamenti volti a stoppare la retroattività della norma messa nero su bianco dal Mef lo scorso weekend.

L’obbligo di spalmare i crediti del Superbonus su 10 anni riguarderà solo le spese sostenute nel 2024, con una retroattività limitata.Ciò non toglie che si passerà da 4 a 10 anni, come deciso dall’emendamento governativo arrivato nella sera tra venerdì e sabato con l’obiettivo di diluire su più anni il costo del Superbonus per le casse dello Stato.  Quanto al rinvio della cosiddetta sugar tax – altra partita che vede gli azzurri in prima linea – si tratta per un possibile rinvio di sei mesi, che consentirebbe di spostare la data X da luglio a inizio 2025.

Ma l’accordo, caldeggiato da Forza Italia, non c’è ancora per un problema di coperture: decisive saranno le prossime ore.Per sbrogliare la matassa, sono in corso interlocuzioni anche con Palazzo Chigi. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Salone del Libro, Stefano Massini aggredito: “Insultato e strattonato per mio libro su Hitler”

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(Adnkronos) – Insultato e strattonato durante la presentazione della sua versione del ‘Mein Kampf’.Protagonista del fatto avvenuto oggi pomeriggio lo scrittore Stefano Massini, ospite al Salone del libro di Torino all’indomani della sua partecipazione al programma di Fabio Fazio. “L’uomo che mi ha aggredito, prima verbalmente poi fisicamente, mi ha sentito ieri sera a ‘Che tempo che fa’ – racconta all’Adnkronos – Mentre ero sotto al palco, in attesa di salire sulla piccola pedana, questo tizio, avrà avuto una settantina d’anni, mi è venuto incontro dicendomi ‘Così è facile, andare a sparlare di Hitler senza un contraddittorio’.

Si è seduto in prima fila, ha iniziato a borbottare, a dissentire da tutto quello che dicevo, a offendermi con frasi ‘sei un buffone’, ‘sei un comunista’, e poi ‘cosa mi tocca sentire’.Al termine dell’incontro credevo fosse finita lì, e a quel punto me la sarei tenuta per me.

E invece, quando sono sceso, mi ha preso per la manica della giacca come per trattenermi, mi ha urlato che ‘facevo schifo’, che io e Fazio dobbiamo smettere di riscrivere la storia, che le cose stanno diversamente da come le ho scritte”. “Gli ho detto che eravamo a Torino, nella città di Piero Gobetti, e a quel punto alcuni ragazzi che erano lì a sentirmi hanno fatto una specie di applauso, come a dire al tizio ‘vattene’.Lui però mi è venuto sotto, e, nonostante l’intervento di 6, 7 persone del servizio ordine, mi ha preso per il bavero della giacca.

L’aggressione fisica si è concretizzata in un paio di spintoni e di strattonamenti”, dice Massini.Quanto alla eventualità di sporgere una denuncia, “per ora penso di non fare assolutamente niente, anche se me ne ha dette di tutti i colori, e al Salone del libro poi…

Al momento non credo di denunciare, è una persona di una certa età…Certo, in molti mi hanno esortato a non minimizzare, ci penserò.

Sicuramente non è stata una cosa gradevole.Mi piacerebbe dire che l’ho trovato poco lucido, ma non è così: uno che usa l’espressione ‘mancanza di contraddittorio’ sembra decisamente lucido”.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sondaggio politico, Fratelli d’Italia sale e Pd scende: i dati

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(Adnkronos) – Fratelli d’Italia cresce, il Pd cala, il M5S sale.E’ il quadro del sondaggio Swg per il Tg La7 con le intenzioni di voto di oggi, 13 maggio, a meno di un mese dalle elezioni europee di giugno 2024.

Fratelli d’Italia si conferma ampiamente primo partito.La formazione guidata dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni guadagna lo 0,2% e arriva al 26,8%.

Il Pd della segretaria Elly Schlein cede lo 0,1% e vale il 20,5%.Passo avanti del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che passa dal 16,1 al 16,2%.

Cedono lo 0,2% la Lega (8,6%) e Forza Italia (8,3%). Gli Stati Uniti d’Europa si attestano al 4,6%, seguiti da Verdi e Sinistra (4,4%), Azione (4,4%), Libertà (2,4%) e Pace Terra e Dignità (2,2%). —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Incidente sull’A22, 2 morti e 8 feriti nel Mantovano

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(Adnkronos) – Due persone sono morte e otto sono rimaste ferite oggi, in un grave incidente avvenuto sull’autostrada del Brennero A22 alle 17.30 circa nel tratto tra le uscite di Mantova nord e Mantova sud.A seguito dell’incidente si sono verificate code sull’A22.

I feriti – si apprende dall’azienda regionale di emergenza urgenza della Lombardia – sono stati portati negli ospedali di Mantova, Brescia, Parma e Suzzara. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Incidente sul lavoro a Potenza, operaio muore schiacciato in una cava

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(Adnkronos) – Un operaio di 55 anni ha perso la vita in una cava a Pignola, in provincia di Potenza, dove lavorava per una ditta di inerti.Vani i soccorsi del 118, arrivato con eliambulanza.

Dalle prime informazioni, l’uomo è morto per traumi da schiacciamento per l’impatto con un mezzo di lavoro; la dinamica è ancora in fase di accertamento.Sulla vicenda procedono i carabinieri.  Cordoglio è stato espresso dall’Ugl. ”Le indagini daranno una risposta e accerteranno le responsabilità – ha dichiarato il segretario provinciale Giuseppe Palumbo – ma l’Ugl ritiene che indignarsi per quanto quotidianamente accade sui posti di lavoro non basti più.

Questo ennesimo dramma sul lavoro ha spezzato una famiglia e una comunità e fotografa un problema evidente, cioè la mancanza di sicurezza.Riteniamo che sia doveroso implementare i controlli per verificare il rispetto delle norme e promuovere una vera e propria cultura della sicurezza sul lavoro. È necessario puntare sulla formazione e su un addestramento adeguato a cominciare dalle scuole secondarie”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Caso Yara, difesa di Bossetti visiona i reperti: “Distrutto il Dna e la vita di un uomo”

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(Adnkronos) – Due ore e quarantacinque minuti.Tanto è durata l’udienza in cui, per la prima volta a quasi 14 anni dall’omicidio di Yara Gambirasio, la difesa di Massimo Bossetti ha potuto visionare (ma non fotografare) i reperti che hanno portato alla condanna in via definitiva all’ergastolo dell’imputato.

Nel pomeriggio, davanti ai giudici della corte d’Assise di Bergamo, in un’udienza a porte chiuse a cui Bossetti ha partecipato in video collegamento dal carcere a Bollate, gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini, insieme ai consulenti che hanno lavorato al caso, hanno potuto guardare quanto rimasto sigillato a lungo in uno scatolone.  Tra i reperti, ancora ben conservati, gli slip su cui è stata trovata la traccia genetica mista, della vittima e dell’allora Ignoto 1, considerata la prova regina contro Bossetti; la felpa che Yara indossava il 26 novembre 2010, giorno della scomparsa; il giubbotto che aveva nel campo di Chignolo d’Isola dove è stata trovata senza vita tre mesi dopo.E anche le 54 provette di Dna – trasferite da un frigorifero dell’ospedale San Raffaele di Milano all’Ufficio corpo di reati del tribunale di Bergamo – che hanno acceso un aspro scontro tra difesa e accusa.  “Finalmente dopo 5 anni dall’autorizzazione abbiamo avuto la possibilità di vedere i reperti, ma lascia davvero tanto amaro in bocca vedere le 54 provette di Dna, più altri 23 campioni diluiti, in una scatola, senza la giusta conservazione (prima del trasferimento era conservati in un frigo a una temperatura di 80 gradi sotto zero).

In quella scatola c’è tutto il processo, c’è la vita di un uomo e l’hanno distrutta” spiega Salvagni, interpellato dall’Adnkronos.L’udienza di oggi è, per ora, l’ultima mossa difensiva prima di altre iniziative per provare a chiedere la revisione del processo.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Internazionali d’Italia, Napolitano ko al 3° turno con Jarry: eliminati tutti gli azzurri

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(Adnkronos) – Stefano Napolitano esce di scena al 3° turno degli Internazionali d’Italia (terra, montepremi 9.094.379 euro), quinto torneo Atp Masters 1000 della stagione in corso di svolgimento sui campi in terra battuta del Foro Italico di Roma.L’azzurro, numero 125 del mondo e in tabellone grazie ad una wild-card, cede al cileno Nicolas Jarry, numero 24 del ranking Atp e 21 del seeding, con il punteggio di 6-2, 4-6, 6-4 dopo due ore e 22 minuti.

Con l’eliminazione del 29enne piemontese tutti gli azzurri sono fuori nei singolari del torneo capitolino.  Esce di scena al 3° turno degli Internazionali d’Italia (terra, montepremi 9.094.379 euro) anche Andrey Rublev.Il russo, numero 6 del mondo e quarta testa di serie, cede al francese Alexandre Muller, numero 109 del ranking Atp e proveniente dalle qualificazioni, con il punteggio di 3-6, 6-3, 6-2 in un’ora e 50 minuti.  Approda invece ai quarti Iga Swiatek (terra, montepremi 4.791.105 euro).

La polacca, numero 1 del mondo e prima testa di serie, supera la tedesca Angelique Kerber, ex numero 1 Wta, ora scesa al 331° posto, con il punteggio di 7-5, 6-3 in un’ora e 39 minuti.   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Vannacci: “Paola Egonu? Italiana di cui andiamo orgogliosi, la stimo”

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(Adnkronos) – Il generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle elezioni europee, ha scritto una lettera aperta alla pallavolista Paola Egonu per “chiarire” quanto da lui scritto nel suo libro “Il mondo al contrario”.L’atleta, per le affermazioni riferite alla sua persona nel volume all’epoca autopubblicato, aveva querelato per diffamazione Vannacci ed è in corso il procedimento penale.

La Procura di Lucca (Vannacci è residente a Viareggio) ha chiesto l’archiviazione del fascicolo ma la difesa della campionessa di pallavolo si è opposta e il giudice ha fissato l’udienza preliminare per la discussione in Tribunale per il prossimo 14 giugno.  “Senza alcuna intenzione offensiva e come più volte rappresentato in tante occasioni, ritengo che le diversità e le differenze di religione, di cultura, di origini, di etnia rappresentino una ricchezza per la società e non vadano travisate con la discriminazione che invece si basa sulla negazione dei diritti e della dignità – si legge nella lettera di Vannacci destinata a Paola Egonu -.Non ho mai avuto dubbi sulla sua cittadinanza italiana e sono personalmente e convintamente fiero che Lei rappresenti il nostro tricolore con la Sua eccellenza sportiva ma questo non può celare visivamente la Sua origine di cui, sono convinto, Lei stessa vada fiera”.  “Paola Egonu, infatti, è italianissima, è una italiana di cui andiamo orgogliosi: una persona che, per quanto di origini diverse, ha scelto di rappresentare il nostro paese e di aderire senza alcuna riserva agli ideali fondanti della nostra Repubblica assurgendone a simbolo e a rappresentante nel mondo agonistico.

La sua diversità, rispetto alle evidenti caratteristiche somatiche della maggioranza della popolazione italiana, è una ricchezza, una risorsa, una peculiarità che La distingue e Le fa onore. Spero, Signora Egonu, di avere compiutamente esplicato il senso delle mie espressioni e mi rallegrerei se in futuro, a Sua discrezione, fosse possibile un amichevole incontro tra noi che mi permetta di esprimerLe a voce i miei più sinceri sentimenti di viva cordialità e chiederLe un autografo”.  “Ho ritenuto opportuno inviare la  lettera aperta alla signora Egonu – spiega Vannacci – al fine di illustrare, come peraltro già fatto innumerevoli volte durante moltissime interviste, il vero e genuino significato delle affermazioni che la riguardano e che sono contenute nel mio libro ‘Il mondo al contrario’.Ecco allora la chiave di lettura originale, quella dell’autore, che spero possa cristallizzare definitivamente i miei pensieri.

Mi auguro di avere anche l’opportunità di incontrare la signora Egonu poiché la stimo come sportiva e come Italiana e, se non altro, per avere anche la possibilità di chiederle un autografo”.   L’avvocato Massimiliano Manzo, legale che difende il generale Vannacci in questo procedimento penale, ha commentato: “Ho molto apprezzato la lettera di chiarimenti del mio assistito.Credo che, da un’attenta lettura delle sue dichiarazioni, non trasparisse alcuna forma di denigratoria dichiarazione di superiorità di un’etnia rispetto ad un‘altra.

Il mio assistito, nell’esprimere alcune sue opinioni nel noto libro, ha solo voluto sottolineare alcune sue idee, ma senza mai essere offensivo.Ritengo, comunque, anche se lo aveva già spiegato a più riprese, che abbia fatto bene ad offrire pubblicamente una interpretazione autentica del suo pensiero”.   “Strumentalizzare le mie dichiarazioni ormai è uno sport nazionale.

Il mio pensiero è molto chiaro: finché la scienza non troverà il gene dell’omosessualità, vorrà dire che non si nasce omosessuali.Il Coraggio vince, sempre”, scrive intanto sui social il generale. “Bisogna definire che cos’è un esercito comune perché un esercito comune potrebbe essere un esercito in cui ognuno dà una unità, un plotone, una compagnia.

E chi comanda questo esercito comune?Chi è che decide che i nostri soldati andranno a morire sul fronte orientale piuttosto che sul fronte occidentale?

Quindi prima dobbiamo definire che cosa si intende per difesa comune.Io personalmente sono più per degli Stati sovrani, forti e potenti che uniti insieme coalizzano ed esaltano in maniera esponenziale le loro caratteristiche piuttosto che un crogiuolo dove ogni differenza viene annullata e dove siamo tutti inclusi ma nessuno si sente rappresentato”, ha poi detto a margine della Presentazione del suo libro insieme al leader della Lega e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva, quanto sia necessario una un esercito europeo comune e che cosa potrebbe fare lo stesso generale se eletto. Sul fronte candidatura alle europee, “non mi sento un papa straniero.

Sono un candidato indipendente nell’ambito di questo partito con il quale condivido tantissimi principi”, ha spiegato parlando con i cronisti insieme a Salvini, sulle parole del capogruppo Molinari. ”Principio della patria, della sicurezza, della difesa dei confini, delle tradizioni, della famiglia – ha aggiunto – e vogliamo cambiare un’Europa.Quindi saranno poi i cittadini, gli elettori, a decidere chi votare quindi assolutamente non mi sento un papa straniero.

Anzi ci sono più legami che questioni che potrebbero magari non essere esattamente collimate”. Il vincitore dell’Eurovision? “Nessuna polemica.Io ho espresso solamente un’opinione.

D’altra parte è una figura molto eccentrica, no? È una figura che non si incontra per strada normalmente e quindi ritengo che probabilmente rappresenti un modello che nella realtà non è facile vedere. È ed è per questo che a volte ci si chiede: ma cosa si vuole premiare?Una prestazione artistica oppure un modello che si vuole far assurgere alla normalità?”, ha spiegato ancora incalzato dai cronisti.”E’ per quello che ho fatto quella esternazione che mi sembra più che motivata”, ha concluso. Sul fronte Mosca, quindi, “io credo che la geografia non sia un’opinione e che quindi la Russia sia in Europa e quindi noi dovremo per forza avere relazioni con la Russia.

Per una questione proprio geografica, per una questione di posizionamento e per una questione anche di interessi.Quindi io non vedo l’ora che questa guerra finisca.

Prego ogni giorno perché torni la pace e poi dovremo sicuramente ricontinuare a parlare con i nostri vicini di casa”, ha spiegato rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva, visti i rapporti storici e religiosi tra la Russia e il capoluogo pugliese, se non sia necessario recuperare il rapporto tra Europa e il gigante orientale che invece, a seguito della guerra in Ucraina, ha rafforzato i legami con la Cina. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

GARE PODISTICHE: TRIONFO DELLA ETRUSCA ASD CON CARMINE BUCCILLI E ILARIA COLONNELLI

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ColleMar-Athon e Trofeo Uomo Cavallo: storica vittoria della Etrusca Asd con Carmine Buccilli e Ilaria Colonnelli 

di Maria D’Auria

Grande successo per la Etrusca Asd che lo scorso 5 maggio si è aggiudicata la vittoria alla ColleMar-Athon con Carmine Buccilli e alla 26esima edizione del Trofeo Uomo Cavallo con Ilaria Colonnelli. Ma andiamo per ordine.

A Fano, il 5 maggio si è disputata la 20° edizione della storica ColleMar-Athon, la gara podistica internazionale sulla consueta distanza della maratona.Organizzata, come ogni anno, la prima domenica di maggio, la cosiddetta Maratona dei Valori (dalle alture di Barchi all’Arco d’Augusto di Fano, nella provincia di Pesaro e Urbino), ha visto gareggiare oltre 1.350 runner provenienti da 21 nazioni diverse, sotto la guida organizzativa del presidente della ColleMar-athon Annibale Montanari, coadiuvato da oltre 300 volontari.

A trionfare in questa spettacolare corsa, che racchiude un viaggio nella storia e nella cultura, ricca di tradizioni e luoghi simbolo del passato, è Carmine Buccilli della Etrusca Asd, campione simbolo di tenacia e sport pulito, che mancava alla competizione dal 2016.

Il 41enne del frusinate ha tagliato il traguardo, dopo una cavalcata solitaria, con più di cinque minuti sul secondo, con un Crono di 2 ore, 27 minuti e 54 secondi.

Nella stessa giornata, la Polisportiva Vetralla ha dato il via alla 26esima edizione del Trofeo Uomo Cavallo, una 10Km velocissima in provincia di Viterbo a cui hanno partecipato oltre 200 atleti. 

La Etrusca Asd si distingue ancora una volta con una trionfale ed epica vittoria al femminile: Ilaria Colonnelli conquista il podio con  42’ 49”. 

Al termine della gara, memorial Gino Macchioni, la runner ha dichiarato: “Sono una donna di 44 anni e oggi ho vinto non solo una gara, ma anche la mia personale battaglia contro i limiti che credevo di avere. ”.Ha tagliato il traguardo insieme al sindaco e in quell’istante, mentre condivideva la corsa verso il traguardo, aveva una sola certezza: nulla è impossibile se si ha la determinazione e la volontà di perseguire i propri sogni.
Travolta dal vortice delle emozioni di questa incredibile vittoria, Ilaria rivela il pensiero che le attraversava la mente a un soffio dal traguardo: “Sono una instancabile runner e oggi sto vivendo un momento che mi lascerà senza fiato, sto per varcare il traguardo come prima assoluta, tagliando il nastro per la prima volta nella mia carriera.

Mentre la folla esulta e gli applausi riempiono l’aria, i miei occhi fissano il traguardo come un faro luminoso che mi chiama.Le mie gambe, alimentate da una forza che non credevo di possedere, mi portano sempre più vicino al mio obiettivo”.

Nel fragore dei passi che la avvicinano al traguardo, sente quelle parole che la colpiscono come un fulmine: “Ecco la prima donna!“.
Sopraffatta dalla gioia e dalla gratitudine di quel momento di pura magia, mentre i flash delle fotocamere catturano quell’istante indimenticabile, Ilaria è circondata dall’entusiasmo della follae pervasa da un senso di realizzazione che le riempie il cuore.

 

CLASSIFICA COLLEMAR-ATHON

Nella classifica maschile:

  1. Carmine Buccilli della Etrusca Asd con un Crono di 2 ore, 27 minuti e 54 secondi.
  2. Matteo Lucchese dell’Atletica Avis Castel San Pietro Asd 2h 33’ 08”
  3. Youness Zitouni dell’Osteria dei Podisti con 2h 34’ 19”. 

Fra le donne:

  1. vittoria della croata Marija Vrajic della Ak Maksimir (già vincitrice della ColleMar-athon nel 2011, 2012, 2013 e 2014) con 3 ore, 6’ e 8”
  2.  Chiara Bertino dell’Asd Podistica Torino (3h 12’ 41”);
  3.  Federica Poesini dell’Atletica Castello (3h 13’ 51”). 

Nell’Half ColleMar-athon, podi tutti italiani.Fra gli uomini:

  1. successo di Gian Marco Bertini del Fano Corre, con 1h 16’ 09”,
  2. Mirko Cimarelli del Cus Camerino (1h 16’ 57”) 
  3. Angelo Amoroso dell’Atletica Civitanova (1h 17’ 57”). 

In campo femminile: 

  1. Chiara Camporesi dell’Asd Dinamo Sport, arrivata sul traguardo in 1h, 29’ e 10”. 
  2. Alice Cuscini della società Cinque Cerchi (1h 34’ 56”)
  3. Francesca Carboni del Fano Corre (1h 35’ 12”). 

Nella 10 km della classifica maschile: 

  1. Luca Jannuzzo dell’Asd Podistica Torino
  2. Andrea Fiorani del Fano Corre
  3. Lorenzo Boinega dell’Atletica Urbania. 

Tra le donne:

    1. Giulia Morbidelli
  • Federica Lorenzini
  • Monia Palazzesi. 

La Half ColleMar-athon era valevole come Campionato Italiano Paralimpico di Mezza Maratona.

Nelle varie categorie si sono guadagnati il titolo tricolore Simone Colasuonno, Serena Banzato, Vincenzo Cascella, Pierluigi Maggio, Giovanni Pili D’Ottavio, Gennaro Iorio e Giacomo Grillo.  

Virtus Stabia-Campagna, le decisioni del giudice sportivo

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Virtus Stabia-Campagna, il giudice sportivo decide sulla prosecuzione del match dal terzo minuto del secondo tempo supplementare.

Sabato la sospensione del match al terzo minuto del secondo tempo supplementare tra Virtus Stabia e Campagna con i salernitani che subito dopo il gol dell’1-2 esultano in modo smodato determinando il crollo della rete di recinzione dello stadio comunale di Casola di Napoli.Di pochi minuti fa la decisione del giudice sportivo che stabilisce la ripresa del match a partire dal terzo minuto del secondo tempo supplementare con il Campagna in vantaggio per 1-2.

Il dispositivo del giudice sportivo sulla sospensione del match tra Virtus Stabia e Campagna.

“Il sostituto GST avv.

Francesco Zaccaria letti i ricorsi, le memorie difensive nonché le controdeduzioni prodotte dalle società SSDSRL VIRTUS JUNIOR STABIA FR e ASD CITTA’ DI CAMPAGNA 1919 relativi a quanto occorso durante la partita dell’11.05.2024 fra le due società valevole per il Play Off Promozione – Girone D – 2^ turno rilevato che: come relazionato dal DDG: “Al minuto 3 del 2T supplementare, dopo la realizzazione della rete della società Campagna, i calciatori esultavano aggrappandosi alla rete/recinzione che separa il terreno di gioco dal settore spalti.A seguito di ciò la recinzione in almeno 3 parti subiva un cedimento strutturale e pertanto dovevo sospendere la gara in quanto il danno non era riparabile e le forze dell’ordine presenti al campo (Carabinieri) mi informavano che non sussistevano più le condizioni per potere garantire il prosieguo della gara”.

Considerato che: come emerge in maniera netta da quanto relazionato dal DDG, nonché dai CDC presenti all’impianto, la rottura della recinzione è stata causata da un episodio fortuito (eccessiva foga nell’esultanza); non vi sono stati momenti di tensione né sugli spalti e, tantomeno, sul TDG; il DDG, a seguito di quanto rilevato dalle Forze dell’Ordine presenti all’impianto, non poteva decidere diversamente da come ha fatto.

Tutto quanto rilevato e considerato ORDINA la prosecuzione dell’incontro SSDSRL VIRTUS JUNIOR STABIA FR – ASD CITTA’ DI CAMPAGNA 1919 Play Off Promozione – Girone D – 2^ turno.

La gara dovrà riprendere al minuto 3 del 2 tempo supplementare con il risultato di 1 a 2 in favore della società ospitata ASD CITTA’ DI CAMPAGNA 1919.La società ospitante SSDSRL VIRTUS JUNIOR STABIA FR dovrà battere il calcio di inizio per la ripresa del gioco schierandosi sul TDG difendendo presso la metà campo dove c’è l’ingresso e l’uscita dal TDG (spogliatoi) mentre la società ASD CITTA’ DI CAMPAGNA 1919 difendendo sul lato opposto.

Le spese per il ripristino della recinzione dell’impianto comunale di Casola di Napoli, ove quantificate e provate, saranno a carico della società ASD CITTA’ DI CAMPAGNA 1919.

Rimanda alla Segreteria del Comitato Regionale Campania FIGC – LND per l’individuazione della data nella quale proseguire la gara.Per i provvedimenti disciplinari si rimanda alla camicia di gara, le ammonizioni saranno rese note all’esito della gara, ordina incamerare il contributo di accesso alla giustizia sportiva”.

A questo punto resta da vedere se la Virtus Stabia ricorrerà al secondo grado di giudizio contro la decisione del giudice sportivo.

In questo caso potrebbe anche configurarsi un rinvio della finalissima dei playoff per l’accesso in Eccellenza.

Studenti pro Palestina, Viminale: “Particolare attenzione a infiltrati in atenei”

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(Adnkronos) – Particolare attenzione a impedire che persone estranee al mondo universitario possano infiltrarsi nelle manifestazioni al solo scopo di strumentalizzare il dissenso, alimentando forme di violenza che, per loro natura, sono incompatibili con la libera manifestazione del pensiero.E’ quanto stabilito nel corso del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è svolto questo pomeriggio al Viminale, presieduto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, alla presenza del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.

Al vertice hanno partecipato il vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Francesco Bonini, i vertici delle Forze di polizia e delle agenzie di informazione e sicurezza.  È stato effettuato un attento monitoraggio delle numerose manifestazioni che, dopo la crisi in Medio Oriente, stanno interessando gli atenei italiani, e nel corso delle quali solo in un numero limitato di casi si sono registrate criticità.Durante l’incontro è stata evidenziata anche la proficua collaborazione tra rettori e rappresentanti delle forze dell’ordine, grazie alla quale è stato possibile limitare le tensioni.

Anche alla luce di quanto finora emerso, è stata inoltre condivisa la necessità di proseguire con le efficaci attività di mediazione da parte dei responsabili delle università e delle forze di polizia per prevenire ripercussioni sull’ordine pubblico. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Futuramente, Giffoni Hub e Civicamente con 1000 studenti, talent, corporate e università

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(Adnkronos) – Pochi giorni allo start di Futuramente, l’evento di Giffoni Innovation Hub e Civicamente, che il 23 maggio vedrà protagonisti, agli Ibm Studios di Milano, 1000 studenti di scuole superiori e universitari che hanno voglia di mettersi in gioco, raccontare le proprie idee e sprigionare la propria creatività.Un’occasione per loro di confrontarsi con grandi aziende e godere delle performance di talent come ‘La fisica che ci piace’, Barbascura X, Davide Avolio, Clara Soccini, Valerio Lundini ed Edoardo Ferrario.

Un evento all’insegna del confronto su temi importanti come l’istruzione di qualità, le pari opportunità e la lotta al cambiamento climatico.  Un’intera giornata per raccontare il presente guardando al futuro per migliorarlo grazie alle tante attività realizzate con Bper, Medtronic, Unicef, Aias, Corepla, Gruppo Cap, Unicredit, Habacus.Attività che vedranno il supporto di Openstage, Piantando, 4Books, SustainAwards per un community engagement sugli studenti grazie all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Jemib, Società Nazionale Debate Italia ed Eccellenza Italiana.  Futuramente è l’evento in cui la creatività sposa la sostenibilità a tutto tondo, un modo per tenere alta l’attenzione su questioni chiave e dare voce alle nuove generazioni e a chi ha voglia di mettersi in gioco per offrire il proprio contributo ed essere protagonista del futuro partendo dal presente.

Un evento imperdibile da segnare in agenda che potrà essere seguito anche in live streaming.Media partner dell’evento AdnKronos e RdsNext, la social web radio dedicata alla Generazione Z, sul palco con la conduttrice Iris Di Domenico.

Insieme a lei modererà l’evento Chiara De Pisa, conduttrice di Rds. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)