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Focus e Fact Checking su Bugie e Promesse Mancate della Destra al Potere ed in Particolare di Giorgia Meloni e Matteo Salvini

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Analizziamo le bugie e le promesse mancate di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, con focus su economia, immigrazione e lavoro.

Analisi Critica: Bugie e Promesse Mancate di Meloni e Salvini

Nell’attuale panorama politico italiano, **Giorgia Meloni** e **Matteo Salvini** rappresentano figure chiave della destra.Entrambi sono noti per le loro dichiarazioni forti e promesse ambiziose.

Tuttavia, è essenziale esaminare con attenzione la veridicità delle loro affermazioni e il rispetto delle promesse fatte.In questo articolo, analizziamo criticamente le dichiarazioni e le promesse di Meloni e Salvini, mettendo in luce le discrepanze e le incongruenze.

Le Promesse Economiche

Riduzione delle Tasse
Una delle promesse principali di Salvini e Meloni è stata la riduzione delle tasse.
Salvini, in particolare, ha insistito sulla flat tax, un’imposta unica per tutti.

Tuttavia, nonostante le ripetute promesse, non sono stati compiuti passi concreti verso l’implementazione di tale sistema fiscale.Gli esperti economici hanno sottolineato che l’attuazione della flat tax avrebbe richiesto significative riforme strutturali e finanziamenti che non sono stati chiaramente delineati.

Crescita del PIL
Meloni ha spesso parlato della necessità di stimolare la crescita economica del paese.

Tuttavia, i dati economici recenti non supportano queste affermazioni ottimistiche.La crescita del PIL italiano rimane stagnante, con indicatori economici che mostrano un rallentamento rispetto alle previsioni iniziali.

Le promesse di rilancio economico attraverso misure semplici e immediate si sono rivelate difficili da realizzare in pratica.

Le Politiche Migratorie

Blocco dei Flussi Migratori
Entrambi i leader hanno fatto della lotta all’immigrazione uno dei pilastri della loro retorica politica.
Salvini, durante il suo mandato come Ministro dell’Interno, ha varato una serie di decreti per limitare l’immigrazione.Tuttavia, i flussi migratori non sono stati fermati, e molte delle misure adottate sono state criticate per la loro inefficacia e per le violazioni dei diritti umani.
Meloni, da parte sua, ha continuato a spingere per politiche ancora più restrittive, ma senza presentare soluzioni concrete e fattibili.

Accoglienza e Integrazione
Nonostante le promesse di migliorare l’integrazione, le politiche di accoglienza sono rimaste inadeguate.

Le strutture di accoglienza sono sovraffollate e mal gestite, e non sono stati implementati programmi efficaci per l’integrazione dei migranti nella società italiana.Questa mancanza di azione ha alimentato ulteriormente la retorica xenofoba e ha contribuito alla tensione sociale.

Lavoro e Disoccupazione

Creazione di Nuovi Posti di Lavoro
Una delle promesse elettorali più ricorrenti di Meloni e Salvini è stata quella di creare nuovi posti di lavoro.

Tuttavia, i dati sull’occupazione non mostrano un miglioramento significativo.
Anzi, in alcune regioni, la disoccupazione è addirittura aumentata.Le politiche proposte, come la riduzione delle tasse per le imprese, non hanno prodotto gli effetti desiderati, e molti giovani continuano a emigrare in cerca di opportunità migliori.

Salario Minimo e Condizioni di Lavoro
La questione del salario minimo è stata spesso affrontata da Salvini, con promesse di migliorare le condizioni di lavoro e aumentare i salari.

Tuttavia, non è stato raggiunto un accordo concreto su un salario minimo nazionale, e le condizioni di lavoro in molti settori rimangono precarie.
Meloni ha promesso interventi per proteggere i lavoratori, ma le iniziative concrete sono state poche e frammentarie.

Politiche Sociali

Sostegno alle Famiglie
Meloni ha spesso parlato della necessità di sostenere le famiglie italiane, proponendo incentivi e sussidi.Tuttavia, molti dei provvedimenti promessi non sono stati attuati.

Le famiglie italiane continuano a lottare con il costo della vita e la mancanza di supporto istituzionale.I bonus promessi, come quelli per la natalità, si sono rivelati insufficienti e mal distribuiti

Sanità e Welfare
La gestione della sanità pubblica è stata una delle grandi sfide, soprattutto durante la pandemia.

Salvini e Meloni hanno promesso riforme per migliorare il sistema sanitario, ma i risultati sono stati deludenti.Il welfare italiano continua a essere sotto pressione, con lunghe liste di attesa e una carenza cronica di personale medico.

Le promesse di miglioramenti strutturali sono rimaste in gran parte sulla carta.

Conclusione
In sintesi, le promesse di Giorgia Meloni e Matteo Salvini spesso non trovano riscontro nella realtà dei fatti.La retorica politica aggressiva e le dichiarazioni forti non sono state accompagnate da azioni concrete e misure efficaci.

È essenziale per gli elettori e per la società civile continuare a esaminare criticamente le dichiarazioni dei leader politici e richiedere maggiore trasparenza e responsabilità.

Solo attraverso un rigoroso fact checking possiamo sperare in un miglioramento reale della situazione politica ed economica del paese.

Israele apre ad accordo su ostaggi e prepara nuovo governo per Gaza

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(Adnkronos) – Israele non rispedisce al mittente il piano di Joe Biden, anzi.Il consigliere per la politica estera di Benjamin Netanyahu, Ophir Falk, conferma che hanno accettato la cornice dell’accordo, anche se “ci sono molti dettagli da risolvere”. “Abbiamo accettato l’accordo, non è un buon accordo ma vogliamo veramente che gli ostaggi vengano tutti rilasciati”, ha detto in un’intervista al Sunday Times. “Le condizioni israeliane”, compreso “il rilascio degli ostaggi e la distruzione di Hamas come organizzazione terroristica”, non sono cambiate.  Nel suo discorso venerdì scorso, il presidente americano ha descritto la proposta come un piano in tre fasi. “Questa era una proposta israeliana” ha detto, intervistato da Abcnews, il portavoce del consiglio di Sicurezza Nazionale della casa Bianca, John Kirby, riguardo all’accordo per lo scambio degli ostaggi con i prigionieri e per il cessate il fuoco. “Se verrà accettata da Hamas, ci aspettiamo completamente che Israele dica di sì”. Israele sta lavorando per trovare un governo alternativo ad Hamas nella Striscia di Gaza.

Lo ha detto il ministro della Difesa, Yoav Gallant, affermando che la guerra non finirà fino a quando Hamas non sarà smantellata militarmente e politicamente. “In qualsiasi processo che metta fine alla guerra, non accetteremo mai che Hamas rimanga al governo – ha affermato -.Stiamo lavorando ad un governo alternativo ad Hamas, in una cornice in cui isoleremo aree, sposteremo i membri di Hamas e porteremo altre forze che renderanno possibile un altro governo”. Parlando al comando meridionale di Beersheba, il ministro ha detto che “da una parte l’azione militare, dall’altra la capacità di cambiare il governo ci porterà a realizzare i due obiettivi di questa guerra, lo smantellamento del potere militare e di governo di Hamas e il ritorno degli ostaggi”. L’esercito israeliano ha annunciato, intanto, di aver iniziato una nuova operazione a Rafah, precisamente all’interno del campo di Yabna, nella parte centrale della città.

L’Idf ha affermato di aver ucciso diversi terroristi, localizzato un’infrastruttura militare e molte armi, comprese artiglieria anti-aerea.Dallo scorso 6 maggio, Israele ha avviato un’operazione a Rafah, dove in questi mesi di conflitto si sono rifugiati oltre un milione di palestinesi in fuga dal nord e dal centro della Striscia. Si è concluso al Cairo l’incontro tra le delegazioni di Stati Uniti, Egitto e Israele.

Lo riporta il sito di Al Qhera News citando fonti di alto livello.Durante l’incontro, che era incentrato sulla riapertura del valico di Rafah, l’Egitto ha mantenuto ferma la sua posizione riguardo la necessità che Israele si ritiri dal lato palestinese del valico per poter riprendere le operazioni di confine, secondo quanto riferito da una fonte a Cairo News Channel.  L’Egitto, rivelano ancora le fonti, ha ribadito che è Israele responsabile del mancato ingresso di aiuti umanitari a Gaza da quando, il 7 maggio scorso, i suoi militari hanno preso il controllo della parte palestinese del valico di Rafah.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Zelensky: “Cina fornisce armi alla Russia”. Pechino nega

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(Adnkronos) – “Con il sostegno della Cina alla Russia la guerra sarà più lunga: questo è un male per il mondo e per la politica della Cina, che sostiene ufficialmente di sostenere l’integrità territoriale e la sovranità” ha detto Volodymir Zelensky, parlando al margine della conferenza sulla sicurezza a Singapore.Riecheggiando le accuse che Washington da tempo muove a Pechino, cioè di inviare in Russia materiali dal duplice uso che di fatto sostengono l’industria militare russa, il presidente ucraino ha detto che alcune componenti delle armi russe “vengono dalla Cina”. “Noi apprezziamo il vitale sostegno militare e politico all’Ucraina da parte degli Stati Uniti” ha detto Zelensky, esprimendo la gratitudine di Kiev per la decisione dell’amministrazione Usa di permettere di usare armi americane per attacchi limitati sul territorio russo per contrastare i tentativi di Mosca di espandere la zona dei combattimenti”, secondo quanto riferisce una nota del governo ucraino. Zelensky ha anche detto che il leader cinese Xi Jinping in precedenza gli aveva promesso che “non avrebbero sostenuto la Russia con le armi”. Il ministro della Difesa cinese Dong Jun ha dichiarato, riporta la Bbc, che Pechino non ha mai fornito armi a nessuna delle parti del conflitto in Ucraina.

Ha anche detto di aver messo “controlli rigorosi” sulle esportazioni della tecnologia cosiddetta a duplice uso, ossia che può essere utilizzata sia per scopi civili che militari. “Non abbiamo mai fatto nulla per alimentare il conflitto.Siamo fermamente dalla parte della pace e del dialogo”, ha detto il ministro cinese. “Sfortunatamente oggi la Cina sta lavorando per impedire a Paesi di partecipare al vertice di pace” ha detto Zelensky, facendo riferimento al vertice che si svolgerà il 15 e 16 giugno in Svizzera. “E’ triste che una potenza così grande e indipendente come la Cina sia uno strumento nelle mani di Putin.

Anche la Russia sta cercando di ostacolare il vertice di pace, questo è vero – ha detto – si sta recando in molti Paesi del mondo, minacciando il blocco delle esportazioni agricole, alimentari e chimiche, sta facendo pressioni su Paesi per non partecipare al vertice”. “Quasi mille attacchi dalla Russia all’Ucraina in una sola settimana” calcola in un post su X Volodymyr Zelensky, sottolineando “il totale disprezzo della vita umana e il terrore costante che stanno diffondendo in tutta la popolazione ucraina”.Hanno usato di tutto, aggiunge, “missili, bombe teleguidate e droni da combattimento”.

Per arrivare alla pace, sottolinea, c’è una sola strada: “Aumentare i sistemi di difesa aerea, fornire le armi necessarie ai nostri soldati e fare pressioni sullo Stato terrorista russo”. “Possiamo vincere contro il terrore russo se il mondo è con noi” assicura.  “Siamo molto grati al presidente Joe Biden e alla sua amministrazione per il loro costante aiuto nella lotta per la nostra libertà e indipendenza”, ha detto ancora Zelensky.Da parte sua, Austin ha ribadito che “il sostegno degli Stati Uniti alla lotta dell’Ucraina contro l’aggressione russa non verrà mai meno”, si legge su X, dove il capo del Pentagono ha anche sottolineato l’impegno di Washington a mantenere la coalizione di oltre 50 Paesi che stanno aiutando Kiev.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roland Garros, Sinner batte Moutet in 4 set e avanza ai quarti

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(Adnkronos) – In una partita a due facce, iniziata malissimo per il tennista altoatesino, Jannik Sinner perde il primo set del suo torneo, ma avanza ai quarti di finale del Roland Garros, seconda prova stagionale del Grande Slam, sui campi in terra battuta del Bois de Boulogne di Parigi.Il 22enne altoatesino, numero 2 del mondo e seconda testa di serie, supera il 25enne francese Corentin Moutet, numero 79 del ranking Atp, con il punteggio di 2-6, 6-3, 6-2, 6-1 in due ore e 41 minuti.  Sinner affronterà martedì il bulgaro Grigor Dimitrov, numero 10 del mondo e del seeding.

Sinner si avvicina sempre più alla prima posizione mondiale: indipendentemente dal risultato a Parigi dell’attuale numero uno il 37enne serbo Novak Djokovic gli basterà vincere le prossime due partite e arrivare in finale per avere la matematica certezza di guidare il ranking Atp dal prossimo 10 giugno. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Morto l’agente ferito nell’attentato a Mannheim

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(Adnkronos) – Germania sotto choc per la morte di un agente di polizia tedesco che si è spento due giorni dopo essere stato accoltellato nel corso dell’attacco al raduno anti-islamico nella città di Mannheim.Le autorità hanno riferito che l’agente ha subito un intervento chirurgico d’urgenza subito dopo l’aggressione ed è stato posto in coma indotto, ma si è spento oggi pomeriggio a causa delle gravi ferite riportate. “Piangiamo la perdita di un agente di polizia che ha dato la vita per la nostra sicurezza”, hanno detto le autorità di polizia. L’attacco è avvenuto venerdì mattina durante un evento ospitato dal movimento Pax Europa, e ha visto il ferimento di altre cinque persone, fra queste il consigliere Michael Stürzenberger, che ha riportato gravi ferite.

Il movente dell’autore del reato, 25 anni, nato in Afghanistan e sconosciuto alla polizia, non è ancora chiaro.Secondo la polizia, l’aggressore è stato sottoposto a un intervento chirurgico dopo aver riportato ferite da arma da fuoco durante la sua cattura.

L’afghano che vive nel Land dell’Assia, sposato con due figli, è stato accusato di tentato omicidio.  Oggi a Mannheim si sono peraltro verificati nuovi disordini quando la polizia è dovuta intervenire in occasione di due manifestazioni di segno opposto proclamate dopo l’attacco di venerdì.Una veglia, organizzata da un’alleanza apartitica all’insegna del motto ‘Solidarietà contro la violenza, l’odio e l’agitazione’ è stata infatti convocata in risposta alla manifestazione pianificata dall’ala giovanile del partito Alternativa per la Germania (AfD) sotto lo slogan ‘I rimpatri avrebbero impedito questo crimine!’. Dopo l’annuncio della morte dell’agente il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto “profondamente scioccato”: in un post sui social Scholz sottolinea come “il suo impegno per la sicurezza di tutti noi merita il massimo riconoscimento”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Salvini e Borghi contro Mattarella: “Oggi si festeggia Repubblica italiana non sovranità europea”

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(Adnkronos) – “Oggi, il 2 giugno, c’è la parata militare, il tricolore, i nostri Alpini, i Carabinieri, chi si è sacrificato per la sovranità nazionale italiana.Oggi è la festa degli italiani, della Repubblica, quindi non è la festa della sovranità europea.

Cosa è la sovranità europea?Noi abbiamo un Presidente della Repubblica perché esiste una Repubblica, perché esiste una sovranità nazionale italiana”.

Lo afferma il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite di ‘In mezz’ora’ su Raitre, anche alla luce di in tweet del senatore leghista Claudio Borghi, critico nei confronti del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per le affermazioni di ieri sulla sovranità europea. “Penso all’Europa -aggiunge il leader del Carroccio- come un insieme di Stati sovrani, autonomi, liberi, indipendenti, che insieme mettono insieme alcune energie, alcune forze.L’Europa dell’Erasmus, l’Europa dei giovani, l’Europa degli scambi culturali e commerciali, però la sovranità nazionale è assolutamente fondamentale”. “Quindi, al di là dei tweet, oggi si festeggia la Repubblica italiana, non l’Unione europea delle multinazionali finanziate da Soros che vorrebbero mettere fuori norma tutto il made in Italy.

Quindi su questo -aggiunge Salvini- io non mi arrenderò mai ad un super Stato europeo in cui comandano quelli che hanno i soldi.Non è questa l’Europa”.  “Nessuna polemica con il Presidente della Repubblica come mai nessuna polemica con Santo padre, che invece da altri è stato criticato nei giorni scorsi.

Semplicemente oggi è il 2 giugno, la Festa della Repubblica, la Festa degli italiani e per me la sovranità nazionale italiana viene prima di ogni altra appartenenza” ha affermato il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite di ‘Stasera Italia’, su Retequattro. “Sicuramente gli italiani sceglieranno l’Europa che vorranno la settimana prossima e io voglio un’Europa diversa rispetto a quella di oggi.Con tutto il rispetto per l’espressione di tutti a partire dal Quirinale, oggi è la festa degli italiani, oggi hanno sfilato gli Alpini, i Carabinieri, il meglio del nostro Paese, la sovranità nazionale italiana per me viene prima di tutto e di tutti”. “Noi lavoriamo per andare avanti, non chiediamo le dimissioni di nessuno, Borghi è un nostro ottimo senatore, penso che il Capo dello Stato magari sia stato travisato da qualche giornale”, aggiunge il leader del Carroccio.  “È il 2 giugno, è la Festa della Repubblica Italiana.

Oggi si consacra la sovranità della nostra nazione” scrive su X il senatore della Lega Claudio Borghi, postando la foto di un articolo sulle dichiarazioni di ieri del Presidente della Repubblica. “Se il presidente pensa davvero che la sovranità sia dell’Unione europea invece che dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso”. “Un gravissimo attacco della Lega, senza precedenti, al presidente della Repubblica” ha detto Elly Schlein. “Vorremmo che la presidente del Consiglio prendesse le distanze, ma intanto lo diciamo noi: ringraziano il presidente della Repubblica per il lavoro quotidiano, per rappresentare l’unità nazionale e per garantire la Costituzione”.  “Siamo italiani ed europei, questa è la nostra identità” scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Questa è la nostra civiltà.Ogni scelta anti-europea è deleteria per l’Italia.Fa bene Mattarella a sottolineare la nostra prospettiva europea.Gli esprimo la mia solidarietà per gli attacchi che ha ricevuto”.   —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fiorentina vince 3-2 sull’Atalanta con la doppietta di Belotti

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(Adnkronos) – La Fiorentina prova a dimenticare l’amara serata di mercoledì scorso ad Atene, con una vittoria sul campo dell’Atalanta ancora ebbra dalla festa di venerdì per la conquista dell’Europa League.Nel recupero della 29/a giornata di Serie A, quando l’incontro non si giocò per il malore al dg viola Joe Barone, poi deceduto dopo qualche giorno al San Raffaele di Milano, la squadra di Italiano, al passo d’addio, supera 3-2 quella orobica con Belotti, bergamasco di Calcinate, grande protagonista con una doppietta al 6′ e al 46′.

Per gli ospiti a segno anche Gonzalez al 19′.Inutile per i padroni di casa le reti di Lookman al 12′ e Scalvini al 32′, poi uscito per un problema al ginocchio sinistro che mette a forte rischio la sua presenza a Euro 2024.

La Dea chiude così il campionato a 69 punti in quarta piazza mancando il sorpasso in extremis sulla Juventus che finisce al 3° posto a quota 71.I viola chiudono invece in ottava posizione con 60 punti.  La partita si sblocca dopo soli sei minuti, cross di Castrovilli da sinistra, colpo di testa di Belotti lasciato tutto libero, Carnesecchi tocca soltanto e la viola passa in vantaggio.

Al 12′ immediato il pareggio della Dea: verticalizzazione illuminante di De Ketelaere, Lookman scatta alla perfezione in profondità e poi davanti a Martinelli lo supera con lo scavetto.Al 19′ continua il festival del gol e la squadra di Italiano torna in vantaggio.

Ancora un cross da sinistra, questa volta di Biraghi.Difesa dell’Atalanta immobile e Nico Gonzalez con una mezza girata al volo riporta in vantaggio i gigliati.

Al 32′ nuovo pareggio orobico con Scalvini che trova il suo primo gol in questo campionato con un gran tiro da fuori area.Primo controllo perfetto, con cui si aggiusta il pallone per la conclusione, e poi il tiro a fil di palo alla destra di Martinelli.  Al 38′ altra palla filtrante in profondità di De Ketelaere, perfetta sulla corsa di Lookman che entra in area ma trova l’intervento determinante di Martinez Quarta che in scivolata gli chiude la strada.

Al 44′ Gonzalez dalla destra, all’altezza del vertice dell’area, mette un pallone profondo verso il portiere, Ranieri si inserisce e di testa prolunga in rete ma partendo da posizione irregolare e Orsato annulla.Nel recupero Belotti trova la doppietta: angolo battuto sul primo palo, la difesa dell’Atalanta respinge la palla, Beltran calcia all’altezza del dischetto, Belotti è sulla traiettoria e corregge in rete da un metro.  In avvio di ripresa Fiorentina vicina al poker: Martinez Quarta in verticale per Duncan che scatta in area in posizione regolare, cerca di aggirare Carnesecchi allargandosi a sinistra ma poi conclude sull’esterno della rete.

Al 10′ Lookman in area, sulla sinistra, disorienta l’avversario con una serie di finte e sterzate e poi mette al centro per l’accorrente Pasalic, che conclude di potenza sulla traversa.Dopo il tiro, l’arbitro fischia un fuorigioco iniziale di Lookman, che avrebbe annullato l’eventuale rete.

Poco dopo doppio cambio di Gasperini: Scamacca e Miranchuk per Lookman e Holm.Al 20′ occasione incredibile per l’Atalanta, con Miranchuk che va a un soffio dal pari.

Lancio perfetto di Koopmeiners per Scamacca, al limite dell’area: aggancio altrettanto favoloso e poi palla lasciata lì, sulla corsa di Miranchuk, che entra in area saltando un avversario nello stretto e poi la piazza di piatto mandando fuori di un soffio.  Al 27′ lancio lunghissimo dalla metà campo, Gonzalez in corsa ci va di testa da fuori area trovando una parabola su cui Carnesecchi deve mettere la mano decisiva per alzare la palla sopra alla traversa.Alla mezz’ora il primo ammonito dell’incontro: è Martinez Quarta che stende Touré entrato da poco per De Ketelaere.

Al 37′ brutto infortunio per Scalvini: Ikoné scatta a sinistra, il difensore azzurro cerca di stargli dietro ma si accascia a terra molto dolorante.Una bruttissima notizia per la Nazionale di Spalletti, che ha già perso Acerbi.

Al suo Hateboer.Al 40′ giallo per Ranieri, per una trattenuta a Scamacca in ripartenza.

Era diffidato e salterà la prima giornata per prossimo campionato.In pieno recupero l’ultima occasione per la Dea con un colpo di testa di Scamacca che Martinelli è bravo a deviare in angolo.

Sipario.Sulla partita e sul campionato.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Terremoto, scossa al largo della costa Garganica: magnitudo 3

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(Adnkronos) – Una scossa di magnitudo 3 è stata registrata dall’Ingv in mare al largo della Costa Garganica.La scossa, delle ore 18.27, è avvenuta a una profondità di 36 km e i comuni più vicini all’epicentro sono stati quelli di Vieste, Peschici e Vico del Gargano. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giada Zanola era ancora viva quando è stata gettata giù dal cavalcavia: l’autopsia

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(Adnkronos) –
Giada Zanola era ancora in vita, forse priva di sensi, quando è arrivata sul cavalcavia di Vigonza da cui, poi, è stata gettata di sotto dal compagno Andrea Favero.Dall’autopsia eseguita dal professor Claudio Terranova dell’università di Padova è stato escluso lo strangolamento, né appaiono ferite causate da armi da taglio, mentre sono stati rinvenuti alcuni lividi che confermano la lite tra la donna e il suo compagno di circa due giorni prima della morte della bresciana.  Fra un mese circa si avranno gli esiti degli esami tossicologici che dovranno accertare se la donna sia stata drogata o lentamente avvelenata.

Nel mentre si andrà avanti con l’esame dello smartphone dell’uomo, quello della donna non si trova, per esaminarne i contenuti e verificare l’ipotesi di potenziali ricatti sessuali da parte dell’uomo.Il camionista padovano, che per ora rimane in carcere, dopo che ieri mattina ha revocato la legale d’ufficio Laura Trevisan ha già incontrato al Due Palazzi il suo nuovo avvocato Marco Marcelli, un esperto penalista del foro di Venezia.

Favero, a parte le prime parziali ammissioni fatte agli inquirenti, poi, a gip e pm non ha detto più nulla, tanto che Marcelli ha voluto sottolineare che il suo assistito non ha fatto alcuna ammissione di colpa.  Domani alle 20.30, a Vigonza, è in programma una fiaccolata per Giada che partirà dalla casa dove abitava la giovane mamma e arriverà al cavalcavia sull’A4 nel punto dove ha trovato la morte.Sono attese migliaia di persone tra rappresentanti istituzionali, attivisti di varie associazioni e semplici cittadini.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

A12, auto si schianta su vetture in fila al casello: cosa può essere successo

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(Adnkronos) – La polizia stradale chiederà di acquisire i filmati della videosorveglianza per poterli analizzare alla ricerca di eventuali elementi utili a chiarire le cause dell’incidente, avvenuto al casello di Rosignano in provincia di Livorno in cui tre persone sono morte e sette sono rimaste ferite.  A quanto si apprende sono infatti tante le ipotesi, secondo gli investigatori, sui motivi che potrebbero aver causato il tamponamento come, ad esempio, un malore o un malfunzionamento della vettura che, da quanto riferito da alcuni testimoni alle forze dell’ordine, sarebbe arrivata al casello senza frenare.  Entrambe le persone a bordo dell’auto, due turisti tedeschi, sono deceduti nell’impatto insieme a un ragazzo, passeggero di una delle altre vetture coinvolte. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Greta Spreafico, riaperto il caso: nuovo indagato per omicidio

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(Adnkronos) – La procura di Rovigo nei giorni scorsi ha riaperto il caso di Greta Spreafico, la donna comasca scomparsa da Porto Tolle in provincia di Rovigo due anni fa in circostanza misteriose: c’è un fascicolo con un nuovo indagato su cui vige il massimo riserbo.Le ipotesi per cui si procede sono omicidio e occultamento di cadavere e si potrebbe configurare l’ennesimo caso di femminicidio in Veneto.  Nei giorni scorsi era stato ritrovato un corpo semi decomposto e privo di parte degli arti inferiori in una spiaggia del Delta del Po e si pensava potesse trattarsi proprio della donna, ma solo un’autopsia lunga e complessa di cui non si hanno ancora i risultati potrebbe confermarlo, perché l’ipotesi era stata subito scartata. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

2 Giugno, Meloni e Sangiuliano a mostra su Mazzini al Vittoriano – Foto

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(Adnkronos) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano (FOTO), ha visitato oggi al Vittoriano la mostra ‘L’ultimo ritratto: Mazzini e Lega, storie parallele del Risorgimento’ al termine della tradizionale Rivista militare su via dei Fori Imperiali per la Festa della Repubblica.Presente anche la Direttrice del Vive, Edith Gabrielli.

L’esposizione, patrocinata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, è promossa e organizzata dal ministero della Cultura e dal Vive, d’intesa con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.In mostra oltre sessanta oggetti, suddivisi fra sculture, dipinti, incisioni, fotografie, manoscritti, documenti inediti e cimeli mazziniani.  
Roma, visita di Meloni e Sangiuliano a mostra su Mazzini (FOTO)
 Tra le opere principali esposte (FOTO) un busto di Giovanni Spertini, che raffigura Giuseppe Mazzini con la fascia recante uno dei suoi motti più celebri ‘Dio e il popolo’, recentemente acquisito dal Vittoriano, e il dipinto di Silvestro Lega dal titolo ‘Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini’, proveniente dagli Stati Uniti, dal Museum of Art, Rhode Island School of Design di Providence. “L’opera, una delle più iconiche del Risorgimento, è prestata temporaneamente grazie al lavoro del ministro Sangiuliano, che si è impegnato a riportarla definitivamente in Italia”, si legge in una nota del Mic.

La mostra accoglie anche l’ultimo e suggestivo ritratto di Mazzini ottenuto in prestito dagli States.  “Patria e Nazione sono società naturali, innate nel cuore degli uomini e dei popoli e prescindono da ogni convenzione – ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni -.Come lo è la famiglia, che non a caso lo stesso Mazzini ha definito la ‘Patria del cuore’.

Eppure, queste idee sono state spinte per molto tempo nel cono d’ombra della storia, perché considerate a torto obsolete e retrograde, se non addirittura pericolose.Oggi non è più così.

Patria e Nazione sono ‘idee ritrovate’, che si sono riappropriate della loro centralità nel dibattito politico, storico, culturale e filosofico.Come un fiume carsico, non hanno mai smesso di scorrere nelle vene del nostro popolo e sono riemerse in superficie, in tutta la loro impetuosità, per splendere alla luce del sole”.  “È nostro compito alimentare quel fiume, ed esserne sorgente – scrive Meloni -.

Non basta riconoscere ciò che ci tiene uniti, ma è necessario nutrire ogni giorno quel senso di appartenenza a un comune destino. È fondamentale che sia declinato nelle scelte che facciamo quotidianamente, a qualunque livello e in qualunque ruolo.I legami non sono catene, e non ci rendono più deboli.

Ci rendono, al contrario, più forti e consentono a ognuno di noi di riconoscerci parte di qualcosa di più grande.Solo una Nazione consapevole di questa forza ha la possibilità di rimanere viva e vitale, è in grado di rigenerarsi e di resistere agli inganni dello sradicamento, dell’omologazione e della disumanizzazione”. “L’arte – esordisce la premier nel suo contributo – è lo specchio dentro il quale si riflettono l’energia e la profondità culturale di un popolo.

Le sculture, i quadri e ogni opera artistica sono forme nelle quali si materializzano l’anima dell’artista e lo spirito del tempo della società in cui egli vive.Quando l’arte si sposa con la passione civile diventa fonte d’ispirazione e moto di rinascita umana, sociale e politica. È esattamente ciò che ritroviamo nelle opere di Giovanni Spertini e Silvestro Lega, due artisti ma anche due patrioti che hanno contribuito a rendere immortale l’immagine del loro punto di riferimento: Giuseppe Mazzini.

Spertini e Lega hanno catturato il carisma di Mazzini in modi diversi, ma entrambi meravigliosi.Il primo ha mitizzato nel marmo i tratti fisici, l’austerità e la forza delle idee del Padre della Patria; il secondo ha impresso sulla tela gli ultimi istanti di vitalità dell’eroe e ne ha sottolineato il lato più intimo”. “Forza e fragilità, marmo e pittura, mito e umanità.

Ammirare queste due opere, insieme, nel luogo simbolo del nostro Risorgimento, il Vittoriano, è un dono estremamente prezioso che ci offre l’occasione di riflettere sull’attualità dei concetti di Patria e Nazione.Desidero ringraziare, per questo, il ministro Gennaro Sangiuliano, il ministero della Cultura e il VIVE, per aver promosso questa splendida iniziativa”.   —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roland Garros, Arnaldi ko in 4 set

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(Adnkronos) – Matteo Arnaldi esce di scena agli ottavi di finale del Roland Garros, seconda prova stagionale del Grande Slam, in corso di svolgimenti sui campi in terra battuta del Bois de Boulogne di Parigi.Il 23enne ligure, numero 35 del mondo, cede al 25enne greco Stefanos Tsitsipas, numero 9 del ranking Atp e del seeding, con il punteggio di 3-6, 7-6 (7-4), 6-2, 6-2 in tre ore e 13 minuti.

Più di qualche rimpianto per l’azzurro che, dopo aver vinto il primo set, ha mancato 4 set-point nel secondo parziale prima di lasciare il passo al campione di Montecarlo.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Messico, oggi al voto per la storica elezione della prima ‘presidenta’

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(Adnkronos) –
Oggi il Messico va al voto per storiche elezioni che porteranno all’elezione della prima presidente donna del Paese.In campo contro la super favorita Claudia Sheinbaum, l’ex sindaca di Città del Messico e candidata della coalizione di sinistra guidata dal partito Morena del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador, c’è infatti l’ex senatrice Xochitl Galvez, imprenditrice tech candidata dei tre partiti dell’opposizione di destra, tra i quali il Pri che ha governato il Messico per 71 anni.  Quale che sia quindi il risultato che uscirà delle urne oggi – con 99 milioni di elettori messicani chiamati a partecipare alle più grandi elezioni della storia del Paese, con 20mila incarichi a livello federale e locale in palio, compresi 128 seggi al Senato e 500 alla Camera – sarà una “presidenta” ad assumere la guida della seconda economia dell’America Latina, che deve fare i conti con crescente violenza dei cartelli criminali, una crescita economica rallentata, una corruzione dilagante e una costante crisi migratoria.  
Sheinbaum si presenta nel solco della continuità con i 6 anni di Amlo, come viene chiamato il presidente uscente a cui la Costituzione ha impedito di candidarsi di nuovo. “Le fondamenta sono state messe”, ha detto chiudendo mercoledì scorso la campagna nella piazza del Zocalo nella capitale, la 61enne, laureata in fisica ed ingegneria, lodando gli sforzi fatti da Lopez Obrador per ridurre povertà e violenza. Durante la campagna elettorale, Sheinbaum, a cui i sondaggi danno un vantaggio anche del 20%, ha sottolineato la necessità di rafforzare alcune politiche, in materia di energia, sicurezza e lotta alla corruzione, senza mai criticare Amlo, da lei considerato il suo mentore politico.

E questo potrebbe essere il suo tallone d’Achille, dal momento che alcuni dicono che il molto più carismatico, e popolare nonostante il profilo polarizzante, presidente uscente potrebbe rimanere una presenza incombente.  Ovviamente di segno completamente opposto il messaggio di Galvez, che ha scelto di chiudere la campagna a Monterrey, la città settentrionale nel cuore industriale del Paese: “Basta con le bugie!Dicono che il Messico sta meglio che mai e non è vero, il Messico vuole pace e tranquillità”, ha detto l’ex senatrice, anche lei 61enne, che promette migliori programmi sociali, lotta alla corruzione e soprattutto alla criminalità, con il numero degli omicidi arrivato ad un record di 185mila durante la presidenza di Lopez Obrador.  
La violenza ha segnato profondamente queste elezioni, anche nelle sue battute finali, con il candidato sindaco della coalizione di Galvez in una città dello stato di Guerrero che è stato ucciso, diventando il 36esimo candidato assassinato dall’inizio della campagna elettorale, nonostante fosse uno dei 560 candidati e funzionari elettorali a cui era stata data la scorta a seguito di minacce. Secondo i critici di López Obrador ad alimentare l’eccessiva violenza è stata la politica adottata dal presidente populista di sinistra di “Abrazos, no balazos”, cioè abbracci e non proiettili, nell’affrontare la violenza dei cartelli non con la violenza, ma andando alle radici del problema, considerate la povertà e la mancanza di opportunità.

Una politica che Amlo ha anche condito di messaggi contro gli Usa, e la politica di lotta internazionale ai cartelli della droga, sostenendo di non voler fare “il poliziotto per nessun governo straniero, viene prima il Messico”.  Questa politica che avrebbe però dato maggiore forza ai cartelli e gruppi criminali, facendo quindi schizzare il numero degli omicidi e aumentare la violenza politica, soprattutto in territori teatro di scontri tra cartelli rivali, in occasione delle elezioni che a livello locale vengono viste come un’occasione per acquistare potere.Secondo l’organizzazione per i diritti umani Data Civica, sono almeno 145 le persone legate alla politica che sono state uccise quest’anno.  
Nello scontro a due tra le due candidate principali si è inserito un terzo candidato, Jorge Alvarez Maynez, 38enne poco conosciuto deputato che lo scorso gennaio è stato candidato alla presidenza dal Movimiento Ciudadano.

A netta distanza da Galvez, Maynez ha resistito in queste ultime settimane agli appelli che gli sono arrivati da più parti dal fronte dell’opposizione che lo esortavano a ritirarsi per non disperdere i voti contro la coalizione governativa Morena.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

A12, maxi incidente al casello di Rosignano nel livornese: 3 morti

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(Adnkronos) – Gravissimo incidente stradale al casello autostradale di Rosignano nel livornese, dove è tutt’ora in corso l’intervento dei vigili del fuoco.Dalle prime informazioni sarebbero almeno tre le vetture coinvolte e tre le persone decedute.

Oltre alle tre vittime, sette persone sono rimaste ferite.Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, è al lavoro la polizia e sono intervenuti i sanitari per i soccorsi.

Tra i feriti, tutti in codice verde, ci sono anche due minori, che sarebbero fortunatamente rimasti coinvolti lievemente.  Da una primissima ricostruzione della polizia, un’auto è arrivata sul casello a forte velocità tamponando un’altra vettura che era ferma e nello schianto sarebbe poi rimasta coinvolta anche una terza auto.Due delle vetture nel forte impatto si sono ribaltate finendo anche contro il casello rimasto danneggiato.

Sull’A12 è chiuso il tratto tra Rosignano Marittimo e Barriera di Rosignano.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Militante Fratelli d’Italia aggredito in autogrill: “Picchiato senza motivo, ho avuto paura”

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(Adnkronos) – “Quel ragazzo era una furia.Mi ha sorpreso alle spalle mentre stavo per entrare in bagno, ha iniziato a colpirmi con tutta una serie di pugni alla nuca e al volto.

Mi tirava i pugni e mi spostava il braccio con cui tentavo di parare i colpi.E’ stato terribile, ho avuto davvero paura”.

A parlare all’Adnkronos è Federico, militante 23enne di Fratelli d’Italia, aggredito ieri all’autogrill di Montepulciano, sull’autostrada che da Roma – dove era stato alla chiusura della campagna elettorale del partito – lo stava riportando a Bologna, dove abita.Medicato nell’ospedale del capoluogo emiliano, il ragazzo è stato refertato con una prognosi di sette giorni per un trauma cranico.  “Tutto è iniziato intorno alle 20.15, quando con il pullman ci siamo fermati per rifocillarci, di ritorno in Emilia.

Mentre stavo andando in bagno, ho intravisto un ragazzo, avrà avuto qualche anno più di me, che mi guardava male.Forse ci aveva visti scendere dal pullman, io poi avevo una maglietta del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, non escludo il movente politico.

Io rispondo al suo sguardo per capire cosa effettivamente volesse da me e lui mi dice ‘caz.guardi?’ e mi tira un pugno in faccia che mi fa indietreggiare e sbattere la testa contro la porta del bagno.

Ma a quello non è bastato, e pure quando stavo a terra, mi ha tirato altri due pugni in testa.A quel punto sono intervenuti i suoi amici, uno dei quali indossava una maglietta con la scritta ‘Osa’, organizzazione giovanile di estrema sinistra, che lo hanno preso di forza strappandogli la maglietta e lo hanno trascinato via di corsa dall’autogrill, fuggendo con una Kia nera e un furgoncino”.  
La polizia stradale di Arezzo, intervenuta dopo la chiamata, acquisirà oggi i filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’autogrill per identificare l’autore del pestaggio e gli altri – forse cinque – che erano con lui.

All’aggressione ha assistito anche il responsabile della comitiva, dove si trovava il 23enne picchiato. “Io ero in bagno, Federico era dietro di me – racconta Domenico all’Adnkronos – Mentre ero dentro, ho sentito un tonfo assurdo.Mi sono precipitato fuori, ho visto Fede a terra e quel ragazzo sopra di lui, che lo colpiva con dei pugni alla testa.

Ho spostato questo, che sembrava fuori di sé, e ho cercato di difendere Federico iniziando a gridare.Quello però gridava ‘Caz..

volete, vi spacco’.Aveva gli occhi rossi, iniettati di sangue, faceva paura.

Ha continuato a tirare pugni anche mentre i suoi amici, intervenuti nel frattempo, tentavano di trascinarlo via”.Sia l’aggressore e i ragazzi che erano con lui, che la vittima e il pullman del partito si sono allontanati prima dell’arrivo sul posto della Polizia Stradale. “Siamo andati via perché Federico col ghiaccio sembrava star bene – spiega il testimone – Eravamo tutti stanchi alla fine di una lunga giornata e abbiamo pensato di riprendere il viaggio verso Bologna dove poi lo abbiamo portato in ospedale”.  (di Silvia Mancinelli)  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Festa della Repubblica, sfila la Croce Rossa: “Da 160 anni in campo con azioni concrete” – Video

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(Adnkronos) – Alla parata del 2 giugno sfila anche la Croce Rossa. “Siamo qui come ogni anno con rinnovato impegno soprattutto quest’anno che Croce Rossa italiana celebra i suoi 160 anni – spiega la portavoce – .Per noi è un orgoglio perché rappresentiamo gli oltre 150mila volontari che ogni giorno sono in campo con azioni concrete”.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Venezia, bimba ingoia tappo di plastica e muore

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(Adnkronos) – Tragedia per una famiglia del Lido di Venezia, racconta il Corriere del Veneto.La piccola Elettra di soli 18 mesi è morta dopo aver ingerito, nella serata di venerdì, un tappo di plastica mentre era in casa.

Portata prima al pronto soccorso del Lido, qui subiva un arresto cardiaco per le difficoltà respiratorie.E’ stato chiamato l’elisoccorso da Treviso che però, una volta atterrato, non è più potuto ripartire per un guasto al motore.

Veniva quindi chiamato l’elisoccorso da Padova.Nel frattempo i medici veneziani riuscivano a estrarle il tappo, ma le condizioni della piccola erano talmente gravi che anche il ricovero nel reparto di rianimazione pediatrica di Padova, dove i sanitari hanno lavorato fino al mattino di sabato per salvarla, si è rivelato inutile. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cina sull’altra faccia della Luna, la sonda Chang’e-6 arrivata su lato nascosto

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(Adnkronos) – La Cina ha annunciato che la sua sonda Chang’e-6 è arrivata con successo sul lato nascosto della Luna.L’allunaggio in un enorme cratere noto con il nome di bacino del Polo Sud-Aitken è avvenuto alle 6.23 di oggi, ora di Pechino, ha reso noto l’amministrazione nazionale spaziale della Cina.

La missione della sonda, che è stata lanciata il 3 maggio, è quello di raccogliere, per la prima volta nella storia, campioni di terreno e rocce di questa regione della Luna meno esplorata.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Incidenti mortali, a Grosseto 2 vittime in scontro tra moto. A Venezia 20enne si schianta in Vespa

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(Adnkronos) – Ancora tre vittime della strada in due diversi incidenti avvenuti nel Grossetano e a Venezia.Due i morti, di 38 e 18 anni, per l’incidente avvenuto a Scansano, lungo la provinciale 159, per uno scontro tra due moto. 
Un giovane di 20 anni di Campolongo Maggiore (Venezia), ha perso la vita dopo essere uscito di strada con la sua Vespa e aver centrato un lampione pubblico.

Sul posto è intervenuto il Suem ma non ha potuto far altro che constatare il decesso del giovane per le gravi lesioni riportate.Dai rilievi si tratterebbe di un’uscita di strada autonoma.

Il ragazzo, Daniele Coccato, era molto conosciuto in zona proprio per la sua passione verso lo storico mezzo con cui partecipava ai raduni del Vespa club.Lavorava nell’azienda di famiglia nell’indotto dei calzaturifici della Riviera del Brenta. Altro grave incidente, fortunatamente non mortale, si è verificato nella notte tra Cagliari e Quartu.

Un ragazzo di 19 anni stava percorrendo il lungomare Poetto quando, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo dell’auto.Il mezzo ha travolto un semaforo e si è ribaltato.

Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per estrarre il giovane dall’abitacolo e consegnarlo ai soccorritori del 118 che l’hanno trasportato all’ospedale Brotzu.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)