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Radiologa Floridi: “Ai per decidere esame migliore a dosi personalizzate”

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(Adnkronos) – “L’intelligenza artificiale ormai si è inserita in tutte le fasi dell’atto medico radiologico.Sicuramente l’ambito che viene enfatizzato di più è quello della diagnosi, che diventa più precoce e facilitata per quelle più complesse, oppure più veloce per quelle più semplici.

In realtà l’intelligenza artificiale è fondamentale anche nel decidere quale esame fare e, soprattutto, nell’ottimizzazione della sua esecuzione.Nel caso infatti si utilizzino le radiazioni ionizzanti, ad esempio, oggi diversi software e sistemi di intelligenza artificiale consentono di ottimizzare la dose in base alle caratteristiche del paziente” come età, sesso, peso e “il quesito clinico, per ridurre la dose che viene effettivamente erogata al paziente, migliorando quindi poi non solo la diagnosi, ma avendo cura anche della sua salute”.

Lo ha detto Chiara Floridi, professore associato dell’Università Politecnica delle Marche, questa mattina all’Adnkronos, intervenendo a Milano in un incontro con la stampa all’interno del 51esimo Congresso nazionale della Sirm, Società italiana di radiologia medica e interventistica in corso a Milano. In particolare, “la realtà aumentata aiuta il paziente e anche il radiologo”.Il primo, per esempio, “nell’accettazione anche dell’esame – spiega Floridi – Se è immerso in una realtà virtuale, prima o durante l’esecuzione di un esame radiologico, si riduce l’ansia.

In esami come la risonanza magnetica, che oggi possono durare oltre 20 minuti e che sono praticamente impossibili da effettuare nei pazienti claustrofobici o pediatrici, la possibilità di immergersi in una realtà virtuale può aiutare” la buona riuscita, del test riducendone il disagio e la tensione.  “D’altra parte – continua la specialista – la realtà aumentata e la realtà virtuale sono d’aiuto anche ai nuovi medici in formazione, quindi a chi si affaccia a questa disciplina, perché consente di simulare delle realtà mediche, delle realtà radiologiche e di radiologia interventistica, quindi effettuare esami e procedure, esercitandosi prima, a maggiore tutela del paziente, ma anche – conclude Floridi – migliorando la propria formazione e la propria performance clinica”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Carrafiello (Sirm): “Radiologia interventistica migliora cure oncologiche”

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(Adnkronos) – “La radiologia interventistica può essere impiegata sicuramente in tumori primitivi e secondari del fegato, del polmone e del rene.Stiamo ormai da un po’ di tempo anche facendo dei trattamenti di tumori del pancreas.

Possono essere inoltre trattate le metastasi ossee, anche a scopo palliativo.Ma fondamentalmente, la radiologia interventistica consente dei trattamenti mini-invasivi che migliorano sicuramente la qualità della vita e portano il paziente molto più velocemente al recupero funzionale”.

Lo ha detto Gianpaolo Carrafiello, presidente del 51esimo Congresso nazionale Sirm, intervenendo questa mattina al MiCo di Milano dove è in corso l’evento che per la prima volta riunisce le tre società scientifiche dell’area radiologica: medici radiologi (Sirm), medici nucleari (Ainm) e radioterapisti (Airo). Tra le tecnologie a maggior impatto innovativo spicca l’intelligenza artificiale che, in radiologia, realmente “è un’intelligenza ibrida – spiega Carrafiello – perché senza quella umana non è in grado di fare la differenza.I dati forniti dalle nuove tecnologie servono infatti al medico per capire il trattamento a cui risponderà meglio il paziente o decidere il tipo di trattamento da fare”.

Questo interessa anche le terapie farmacologiche. “La radiologia, agendo a livello immunologico, rende migliore anche la risposta all’immunoterapia”.Le innovazioni tecnologiche “riguardano tutto l’ambito delle apparecchiature – sottolinea lo specialista – dall’ecografia, che oggi utilizza anche l’ecografia con mezzi di contrasto, alla tomografia computerizzata (oggi si fa tantissimo anche con cardiotac), alla risonanza magnetica, ad esempio, che ha un ambito di applicazione sicuramente molto importante e innovativo, nel tumore alla prostata.

Ma l’innovazione tecnologica è anche un ambito della radiologia interventistica, sia per i device”, cioè nelle apparecchiature, “che nelle procedure che abbiamo a disposizione per trattare i nostri pazienti”. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la tecnologia avanzata può migliorare “il rapporto tra medico e paziente – precisa Carrafiello – che diventa un rapporto fiduciario perché noi spieghiamo molto bene come la tecnologia può, ad esempio, fare dei trattamenti molto più mirati (taylored) cioè fatti a misura non solo del paziente, ma anche della singola lesione in base a dove è localizzata.Serve però far conoscere meglio i nostri trattamenti alle persone che ne hanno bisogno e – conclude – avere una stretta condivisione con i colleghi clinici per far sì che le nostre terapie possano essere d’aiuto ai pazienti che ne hanno bisogno”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina-Russia, Trump: “Guerra è colpa di Biden”

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(Adnkronos) –
E’ stato Joe Biden a scatenare la guerra in Ucraina, provocando la reazione della Russia di Vladimir Putin alle sue promesse fatte a Volodymyr Zelensky riguardo all’ingresso nella Nato.E’ questa l’accusa rivolta al presidente americano dal suo predecessore, e sfidante alle elezioni presidenziali di novembre, Donald Trump.  “E’ da 20 anni che sento che se l’Ucraina entra nella Nato, questo sarebbe un vero problema per la Nato.

L’ho sento da molto tempo e credo che questo abbia dato inizio alla guerra”, ha affermato Trump, in un’intervista al podcast All-In. “Joe Biden sta dicendo sempre cose sbagliate ed una di queste è che l’Ucraina entrerà nella Nato – ha continuato – quando l’ho sentito, ho pensato ‘questo tizio farà iniziare una guerra”, ha detto ancora.  Per contro, Trump si è vantato del fatto che durante la sua presidenza non ci sono stati neanche rischi di attacchi della Russia all’Ucraina, ripetendo, come ha fatto più volte, che se lui fosse rimasto alla Casa Bianca “questo non sarebbe mai successo”.  
“La Russia non avrebbe attaccato l’Ucraina: appena me ne sono andato, hanno iniziato a mettersi in fila al confine”, ha continuato l’ex presidente, sottolineando che in un primo momento ha pensato che così schierando le truppe Vladimir Putin volesse mettersi in una posizione di forza per “negoziare”.  “Ma, all’improvviso, hanno attaccato – ha aggiunto Trump – Biden ha detto il contrario di quello che credo avrebbe dovuto dire, le cose che ha detto e continua a dire sono una pazzia”.Per l’ex presidente infatti è “molto provocatoria” la retorica sull’ingresso dell’Ucraina nella Nato e la presenza di truppe Nato nel territorio di Kiev. “Ora continuo a sentire costantemente parlare del fatto che l’Ucraina entrerà nella Nato e sento che la Francia vuole combattere in Ucraina.

Bene, buona fortuna a loro”, ha concluso Trump tra le risate degli intervistatori.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Commissione Ue, Politico: “Difficile nomina nuovo presidente senza ok di Meloni”

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(Adnkronos) – Tecnicamente, Ursula von der Leyen – o eventuali nomi nuovi che usciranno dal tavolo delle trattative – non ha bisogno del sostegno di tutti i leader dell’Ue per tornare alla guida della Commissione.Può farcela con il sostegno della maggioranza e senza l’appoggio della premier, Giorgia Meloni.

Tuttavia, “non vedo un nuovo presidente della Commissione entrare in carica senza il sostegno del primo ministro italiano”.Lo ha affermato Sophia Russack, ricercatrice presso il think tank basato a Bruxelles Center for European Policy Studies, in un articolo di Politico.eu intitolato ‘Von der Leyen, Meloni e la battaglia per i top job a Bruxelles: quale sarà il prossimo passo?’. Secondo l’edizione europea dell’autorevole sito americano, la leader della terza economia del blocco è uno dei pochi capi di governo che sono usciti rafforzati dalle elezioni europee. “Non si può continuare a ignorare Meloni”, ha precisato un diplomatico dell’Ue, il quale ha avvertito che le cose potrebbero degenerare rapidamente se nessuno dovesse aprire un dialogo con Roma. Un altro funzionario Ue, citato sempre da Politico, ha sottolineato che “non esiste un boicottaggio contro la Meloni” da parte dei negoziatori del Ppe, dei socialisti e dei liberali. “Non c’è alcuna intenzione di includere l’Ecr nella coalizione.

Ma c’è rispetto per il ruolo della Meloni nel Consiglio europeo”, ha aggiunto. “Ma cosa vuole veramente Meloni?” si interroga Politico.eu, dando per scontato che l’Ecr non farà parte della coalizione che sostiene von der Leyen ed evidenziando come la premier abbia già lanciato segnali di avvertimento dicendo che non è contenta di essere esclusa dai negoziati sui top job.Secondo cinque diplomatici dell’Ue, la premier italiana – in termini di richieste – continua a tenere le carte ben coperte. “Ha gli occhi puntati su un portafoglio economico di primo piano” insieme a una vice presidenza esecutiva, scrive Politico, secondo cui “uno dei nomi più gettonati è Raffaele Fitto”, mentre a Roma e Bruxelles circola il nome dell’attuale capo dell’intelligence, Elisabetta Belloni, per il ruolo di Alto commissario per la Politica estera dell’Ue.  Ma, secondo le fonti, le possibilità che Belloni ottenga quel ruolo sembrano scarse poiché la Meloni sembra più interessata a un portafoglio economico.

Inoltre nell’attuale pacchetto di nomine su cui si continua a negoziare – e che prevede von der Leyen alla Commissione, Metsola al Parlamento e Costa al Consiglio – quell’incarico dovrebbe essere assegnato alla premier estone, Kaja Kallas. Il nodo principale, rimarca sempre Politico, riguarda la guida della Commissione.A ingarbugliare la situazione ci si è messa anche l’ “avidità” mostrata dal Partito popolare europeo, uscito vincitore dalle elezioni, che ha alzato la posta chiedendo ai socialisti di condividere il ​​mandato quinquennale del presidente del Consiglio europeo. “L’arroganza dei conservatori ha infastidito i socialisti, il secondo gruppo più numeroso al Parlamento europeo”, scrive il sito, mentre un funzionario dell’Ue ha fatto notare che con questa mossa “il Ppe ha acceso un fuoco che non riesce a controllare”. “Se continuano con questo bullismo, il più grande sogno di (Charles, ndr) Michel di contrastare Ursula diventerà realtà”, ha concluso il funzionario, riferendosi ai piani del presidente del Consiglio europeo di contrastare le ambizioni di secondo mandato di von der Leyen. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Da sclerosi multipla ad Alzheimer, il sistema immunitario ‘infiamma’ il cervello

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(Adnkronos) – “Il cervello e il sistema immunitario hanno un fitto dialogo, importante non solo per la difesa del cervello, ma anche per il suo funzionamento.Nell’ultimo decennio è diventato via via sempre più evidente”.

Lo spiega Gabriela Constantin, ordinaria di Patologia generale e Immunologia all’Università di Verona e coordinatrice dello Spoke 7 “Neuroimmunologia e Neuroinfiammazione” del progetto Mnesys per lo studio del cervello, illustrato al Primo Forum delle neuroscienze, che si apre oggi a Napoli. “Stiamo lavorando proprio per comprendere il coinvolgimento del sistema immunitario in malattie neurodegenerative, come la sclerosi multipla e l’Alzheimer, cioè tutte le patologie per cui l’infiammazione del cervello ha un ruolo solo recentemente individuato”, evidenzia l’esperta.Un importante filone di ricerca per fare luce su malattie ancora ‘rompicapo’.  Sul ruolo dei linfociti T, cellule immunitarie fondamentali, nell’induzione della sclerosi multipla sta indagando la ricerca ‘Re-emergence of T lymphocyte-mediated synaptopathy in progressive multiple sclerosis’, condotta dall’Università di Tor Vergata di Roma e accettata recentemente per la pubblicazione su ‘Frontiers in Immunology’.

In questa malattia autoimmune neurodegenerativa del sistema nervoso centrale, che colpisce circa 2,8 milioni di persone nel mondo, di cui quasi 130.000 in Italia, i linfociti T si attivano in maniera anomala.Vanno oltre la risposta autoimmune e danneggiano, così, i tessuti del sistema nervoso centrale, causando un disturbo dell’attività delle sinapsi neuronali e, dunque, una disfunzione cerebrale.  “Lo studio conferma che l’aggravamento della malattia, da una fase lieve con periodi di remissione a una fase cronica progressiva, è accompagnato da un’alterazione funzionale dei neuroni a livello delle sinapsi, dove si verificano i contatti tra i neuroni e avviene la trasmissione dell’impulso nervoso, provocata proprio dalle cellule immunitarie – chiarisce Diego Centonze, ordinario di Neurologia all’Università di Roma Tor Vergata e direttore dell’Unità operativa complessa di Neurologia e della Stroke Unit all’Irccs Neuromed di Pozzilli – Siamo inoltre riusciti a evidenziare come questa alterazione venga attenuata dal trattamento con Siponimid, un farmaco già in uso in pazienti con sclerosi multipla, enfatizzando quindi il ruolo dei meccanismi immuni nell’induzione del deficit cognitivo nelle malattie neuroinfiammatorie e neurodegenerative”.

Il farmaco “intrappola i linfociti negli organi linfoidi e impedisce il loro ingresso nel sistema nervoso dove provocherebbero danno, incluso quello alle sinapsi”.  Un altro farmaco che riduce in maniera significativa gli effetti neurotossici indotti dai processi infiammatori a livello delle sinapsi è l’Interleuchina-9, come dimostra un altro studio dello Spoke 7, pubblicato sul ‘Journal of Neuroinflammation’ a maggio 2024. “La ricerca prova che nella sclerosi multipla la somministrazione di questa molecola prodotta da una particolare categoria di cellule del sistema immunitario – prosegue Centonze – riduce l’infiammazione dannosa caratteristica della malattia indotta dalle cellule microgliali, cioè quelle cellule che si occupano della prima e principale difesa immunitaria attiva nel sistema nervoso centrale, e migliora la sintomatologia della malattia in modelli sperimentali”. Non solo sclerosi multipla.Il sistema immunitario gioca un ruolo fondamentale anche nella malattia di Alzheimer, come emerge dagli studi condotti dall’Università di Verona, non ancora pubblicati. “Le nostre ricerche stanno dimostrando come i globuli bianchi che circolano naturalmente nel sangue migrino nel cervello e si posizionino vicino ai neuroni, nelle zone importanti per la memoria – racconta Constantin – Abbiamo evidenziato che questo fenomeno di migrazione leucocitaria ha un ruolo fondamentale nella malattia di Alzheimer e il suo blocco ha un effetto terapeutico, riducendo l’infiammazione cerebrale e migliorando la memoria”.

In studi in vitro “abbiamo infatti rilevato come le cellule immunitarie ‘aggrediscano’ i neuroni inducendo un danno cellulare e l’alterazione dei circuiti neuronali.Queste ricerche indicano che i globuli bianchi possono indurre un danno diretto alle cellule del cervello e contribuire allo sviluppo dei deficit cognitivi”.

Una svolta inaspettata.  E ancora, all’interno dello Spoke 7, si stanno ricercando biomarcatori predittivi della malattie neurodegenerative, come emerge dagli studi guidati da Massimiliano Calabrese, professore di Neurologia all’Università di Verona, che a breve saranno pubblicati sulla rivista ‘Neurology Neuroimmunology & Neuroinflammation’.I ricercatori hanno identificato due proteine che possono essere associate alla sclerosi multipla, presenti nel liquido cerebrospinale che avvolge il sistema nervoso centrale e che permette la diffusione di nutrienti e sostanze chimiche. “L’osteopontina è una proteina coinvolta nel rimodellamento osseo con rilevanti azioni pro-infiammatorie, spia del calo numerico e funzionale dei neuroni e delle loro connessioni e della progressione della malattia in pazienti con sclerosi multipla in fase precoce.

Inoltre, la presenza di un’altra proteina, la parvalbumina, all’esordio della malattia, è stata identificata come indicatore in grado di anticipare lo sviluppo di danno cerebrale a distanza di 4 anni.In particolare, livelli aumentati di parvalbumina nel liquido cerebrale hanno predetto il rischio di sviluppare atrofia cerebrale, deficit cognitivi, disabilità fisica e fatica cronica nei pazienti con sclerosi multipla”, chiosa Calabrese.  La ricerca, pubblicata su ‘Frontiers in Cellular Neuroscience’ a giugno 2023, si è focalizzata sul ruolo della ferroptosi, un nuovo tipo di morte cellulare programmata provocata dall’accumulo di ferro, nell’induzione di epilessia. “L’aumento della ferroptosi nel cervello è correlato a una disfunzione del sistema immunitario – evidenzia Enrico Cherubini, direttore scientifico dell’European Brain Research Institute Rita Levi–Montalcini (Ebri) e coordinatore del laboratorio congiunto Ebri – ospedale pediatrico Bambino Gesù sulle forme di epilessia resistenti ai farmaci nei bambini – ed è caratterizzato da una reazione infiammatoria che potrebbe contribuire all’insorgenza dell’epilessia.

E’ stato infatti dimostrato che la ferroptosi è coinvolta in questa malattia, in particolare nelle forme resistenti ai farmaci, e comprenderne il meccanismo apre pertanto nuove strade per il trattamento dell’epilessia”.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Musetti è super, vola in semifinale al Queen’s

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(Adnkronos) – Lorenzo Musetti vola in semifinale al torneo Atp del Queen’s, sull’erba di Londra.Nei quarti di finale dell’appuntamento che precede Wimbledon, l’azzurro batte il britannico Billy Harris per 6-3, 7-5 in 1h40′ di gioco.

Il toscano affronterà in semifinale l’australiano Jordan Thompson, che nei quarti di finale ha sconfitto a sorpresa lo statunitense Taylor Fritz, testa di serie numero 4, per 6-4, 6-3. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

La radiologia tra Ia e diagnosi precoce al Congresso dell’Area radiologica di Milano

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(Adnkronos) – DeepHealth, leader globale nell’ambito della radiologia e informatica sanitaria, ha annunciato oggi il lancio in Italia del suo portfolio integrato di soluzioni, incentrato su un avanzato sistema operativo cloud-native (DeepHealth OS), che unifica i dati generati lungo tutto il processo di lavoro – clinico e operativo – e personalizza ambienti di lavoro supportati dall’intelligenza artificiale per tutti i professionisti coinvolti nel continuum radiologico.Obiettivo: consentire loro di migliorare i risultati di cura e generare valore in tutto il sistema, favorendo l’utilizzo di strumenti di Ia a livello clinico e tecnologico.  Con un focus negli ambiti della salute mammaria, polmonare, cerebrale e prostatica, le soluzioni di DeepHealth – riporta una nota – puntano a migliorare i risultati di cura per i pazienti di tutto il mondo, attraverso l’utilizzo dell’Ia a supporto di programmi di screening e diagnosi su ampia scala, con l’obiettivo di favorire un’identificazione più precoce, affidabile ed efficiente di queste malattie. “L’Italia è in prima linea a livello globale per l’integrazione dell’Ia in ambito sanitario – spiega Niccolò Stefani, Vice President of Clinical Development di DeepHealth – Le nostre soluzioni di Ia clinica stanno già generando valore per i medici e i pazienti italiani.

Costruendo sulla nostra esperienza globale e sul nostro portfolio integrato di soluzioni, puntiamo ad affrontare alcune tra le sfide complesse in radiologia, dal rendere possibile l’identificazione dei tumori sempre più precocemente e con maggiore affidabilità, alla messa a fattore comune di diversi processi di lavoro che oggi funzionano a silos, con l’obiettivo di favorire l’emergere di modelli innovativi di cura”. Riconosciuto come software certificato nel Piano nazionale demenze – si legge – il software di Brain Ai di DeepHealth (in precedenza denominato Quantib ND) ha avuto un ruolo chiave nell’ambito dello studio condotto presso la Asl Roma 2 per favorire la diagnosi precoce dei disturbi cognitivi nella popolazione geriatrica.La segmentazione supportata dall’Ia della volumetria cerebrale eseguita con risonanza magnetica ha mostrato una correlazione positiva dell’86% con i test neuropsicologici e il 92% di sensibilità nell’individuazione dell’atrofia ippocampale associata alla demenza di Alzheimer, contribuendo così all’identificazione precoce del declino cognitivo.

Questi risultati sono stati riconosciuti con il premio ‘Best AI in Healthcare 2023’ del Forum Sistema Salute. “L’applicazione di software di Ia alla valutazione automatizzata con risonanza magnetica, in associazione ai test neuropsicologici avanzati e alla ineludibile ‘narrazione’ clinica, permette di incrementare la confidenza nella diagnosi precoce dei disturbi cognitivi – afferma Giovanni Capobianco, direttore Uoc Geriatria transmurale Ospedale-Territorio Asl Roma 2 – Questo è cruciale se si considera il ruolo chiave della diagnosi precoce per affrontare l’emergenza sanitaria rappresentata dai disturbi cognitivi e dalle demenze.Un approccio integrato, clinico, neuropsicologico, neuroradiologico avanzato basato su Ai, consente di portare a fattore comune un nuovo approccio di lavoro trasversale e multidisciplinare”. “Il software utilizzato nell’ambito dello studio condotto presso l’Asl Roma 2 si colloca alla frontiera dell’innovazione per quanto riguarda l’applicazione dell’Ia in ambito neurologico – commenta Marco Guazzaroni, direttore Uoc Diagnostica per immagini Asl Roma 2 – Questa tecnologia avanzata ha reso possibili significativi passi avanti per l’individuazione precoce e la valutazione dei disturbi cognitivi, grazie alla segmentazione automatizzata e alla quantificazione delle strutture cerebrali.

Questo mette a disposizione dei clinici un’analisi volumetrica rapida e accurata e report completi, fondamentali per il monitoraggio dell’atrofia cerebrale e della progressione della lesione”. In ambito oncologico, la tecnologia di DeepHealth per la prostata – riferisce la nota – sta supportando l’individuazione del tumore prostatico e l’efficienza dei processi operativi in numerose realtà italiane, incluso il recente avvio di un programma diagnostico avanzato presso il Centro di riferimento oncologico (Cro) di Aviano.Il software accelera il processo di analisi delle immagini prostatiche, garantendo alta qualità e precisione diagnostica, per migliorare i risultati sui pazienti, oltre a rendere disponibili report visuali in un format standardizzato, facilitando una comunicazione chiara con i pazienti. La tecnologia di DeepHealth è utilizzata in oltre 300 reparti di radiologia e centri di imaging in vari Paesi, dettaglia la nota.

Oltre 15 milioni di esami sono eseguiti ogni anno con l’utilizzo delle soluzioni di DeepHealth e portano a oltre 2 milioni di diagnosi supportate dall’Ia.In Europa DeepHealth lavora alla frontiera dell’innovazione per l’utilizzo dell’Ia nell’ambito del tumore polmonare.

Le attività globali di DeepHealth sono supportate da un gruppo internazionale di persone che lavorano tra l’Europa, il Nord America e l’India, con algoritmi allenati sulla base di diversi set di dati paziente per favorire una sanità equa.  I dati emersi nello studio condotto presso l’Asl Roma 2, e altri approfondimenti sulle ultime frontiere di applicazione dell’Ia in ambito sanitario, saranno discussi nell’ambito del simposio ‘AI-Powered Diagnosis: Personalized Radiology Workflows and Improved Patient Outcomes’, promosso da DeepHealth nell’ambito 1° Congresso congiunto dell’Area radiologica, in corso a Milano dal 20 al 23 giugno e organizzato congiuntamente da Sirm (Società italiana di radiologia medica e interventistica), Aimn (Associazione italiana di medicina nucleare ed imaging molecolare) e Airo (Associazione italiana di radioterapia e oncologia clinica).Il simposio si svolgerà oggi, alle ore 13.40, presso la Amber Room 2 del centro congressuale Allianz MiCo. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Euro 2024, Ucraina rimonta e batte Slovacchia 2-1: ottavi di finale nel mirino

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(Adnkronos) –
L’Ucraina batte 2-1 la Slovacchia oggi nel match valido per la seconda giornata del Gruppo E di Euro 2024.Il successo consente all’Ucraina di salire a 3 punti e di agganciare la selezione slovacca in una corsa equilibrata agli ottavi di finale.

Nell’altro match del girone si affrontano Romania (3 punti) e Belgio (zero). L’Ucraina conquista il successo prezioso in una gara iniziata in salita.Schranz, già a segno contro il Belgio, porta in vantaggio la Slovacchia al 17′.

Cross di Haraslin e colpo di testa del numero 26 che buca Trubin, 1-0.L’Ucraina cerca di reagire e, nonostante una manovra fluida solo a tratti, si rende pericolosa in più di un’occasione.

Al 33′ Tymchyk va vicino al pareggio, il palo salva la Slovacchia.Dall’altra parte, prima del riposo, ci prova Haraslin ma Trubin è attento. L’Ucraina ribalta il match nella ripresa.

Al 55′ Zinchenko scappa e crossa rasoterra, Shaparenko è puntuale all’appuntamento: tocco vincente, 1-1.Il gol regala entusiasmo alla selezione del ct Rebrov.

La Slovacchia è in difficoltà, l’Ucraina trova spazi e con Mudryk sfiora il bis al 74′: ripartenza, l’esterno del Chelsea centra il palo.Il gol del 2-1 arriva all’80’.

Yaremchuk, entrato da poco, sfrutta il lancio di Shaparenko e batte Dubravka: l’Ucraina vince e sogna gli ottavi. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Taxi, a Roma sono la metà di Madrid: Parigi inarrivabile. Bittarelli: “Servono 300 licenze subito nella Capitale”

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(Adnkronos) – Aspettando le nuove licenze ‘doppie’ del Campidoglio, Roma si trova evidentemente in una situazione di sofferenza, certificata da articoli di giornale e testimonianze dei viaggiatori: e i numeri raccontano appieno questa carenza di mezzi per la mobilità dei singoli.La Capitale infatti (con oltre 3 milioni di residenti più 15 milioni di turisti transitati solo nei primi sei mesi dell’anno) può contare su 7.962 licenze taxi attive, cui vanno aggiunti circa 1.000 Ncc.

Si tratta praticamente – in base ai dati dell’Ufficio Studi Uritaxi – della metà dei 15.777 taxi censiti a Madrid con un numero di turisti molto simile, e costi mediamente più bassi (il viaggio dall’aeroporto al centro della città costa 30 euro contro i 50 da Fiumicino al cuore di Roma).  In realtà fra le grandi capitali europee è Parigi quella con l’offerta più forte con 19.124 taxi attivi, anche se con un numero di turisti superiore e un’area maggiore da coprire.Sopra quota 15 mila (15.127 per l’esattezza) anche Londra, che però conta quasi 9 milioni di residenti.

Sui livelli romani (8100 taxi attivi) anche Berlino, dove però il numero di turisti atteso è quasi la metà di quello dell’Urbe.Forte anche l’offerta a Barcellona (10.521 ‘auto bianche’, in realtà gialle e nere) e, considerando le dimensioni inferiori, Bruxelles (3250).  Ma è Atene il ‘paradiso’ di chi vuole affidarsi a un taxi: i 13.760 veicoli in circolazione giorno e notte, peraltro con tariffe assai ridotte rispetto alle altre grandi capitali, fanno dei taxi un sostituto efficace ed economico per muoversi sotto l’Acropoli e in tutta l’Attica. ”Sono due anni che diciamo che è necessario rilasciare immediatamente 300 licenze”.

Così Loreno Bittarelli, presidente di itTaxi e Uri-Unione dei RadioTaxi d’Italia all’Adnkronos dopo le ennesime denunce sui social, ultime in ordine di tempo dall’attrice Nancy Brilli e da Crispian Balmer, corrispondente della Reuters in Italia, sulla difficoltà di trovare i taxi a Roma. “Adesso il Comune di Roma ha deciso di fare il bando oneroso sfruttando il decreto Bersani, in modo che il 20% del costo della licenza vada ai Comuni.Che senso ha assegnare la licenza a chi ha più soldi.

E’ la prima volta che si rilasciano le licenze col bando oneroso, Veltroni ne rilasciò 2.500 a titolo gratuito”. “Al momento a Roma le auto bianche sono circa 7.800.Fino ad ora ci siamo persi in chiacchiere, non è chiaro quante licenze rilascerà Gualtieri: 1000-1.500-2000?

Sembra che il prezzo sarà di circa 70mila euro a licenza.Il bando ha avuto già l’ok dell’Art e dovrebbe uscire a luglio.

Quello che noi suggeriamo invece è di andare per gradi ma di iniziare subito.Mentre entrano in circolazione nuovi taxi vanno adeguate le infrastrutture: ad esempio aumentare le piazzole e le corsie preferenziali”.

Infine Bittarelli sottolinea un’altra criticità: ”Un elemento che non aiuta è il costo del servizio, non è possibile che la tariffa sia ferma da quasi 13 anni.Va adeguata ai costi di gestione, altrimenti l’incontro tra domanda e offerta si altera”. Sono in tanti e lavorano poco, in media percorrendo cinque-sei tratte al giorno, qualcosa in più nei posteggi più battuti, in un turno di otto ore, dovendo procedere a rotazioni ampie per avere a bordo i clienti, nonostante il boom di presenze turistiche a Napoli, soprattutto, in questo periodo.

Poi c’è la concorrenza delle note applicazioni per il trasporto privato e i costi di gestione.I dati sulle dichiarazioni dei redditi pubblicate da Il Sole 24 Ore nei giorni scorsi, secondo cui i tassisti napoletani in media dichiarano poco meno di 10.200 euro annui, trova conferma nelle parole di alcuni conducenti in attesa di chiamata, all’aeroporto di Capodichino, che produce ormai un intenso traffico di turisti a ogni ora del giorno. “Il sazio non crede al digiuno”, così esordisce, con una battuta espressa in napoletano all’Adnkronos Marco, tassista da 25 anni. “Si parla spesso senza sapere le cose.

Noi sosteniamo spese ingenti, ci sono quelle per il carburante, c’è la concorrenza sleale degli abusivi, ci sono gli Ncc.Personalmente faccio un fondo cassa quotidiano per la manutenzione del taxi, poi pago circa 2.000 euro annui di assicurazione, il 40% in più di quanto costa a un privato, poi c’è il collaudo annuo di 80 euro, il costo di un test psicologico, si parla poco dei costi che sosteniamo”. E se l’Antitrust nei mesi scorsi ha sollecitato anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a incrementare il numero delle licenze, per i tassisti uno dei nodi è il mancato aumento delle tariffe: “Siamo fermi al tariffario di 20 anni fa, nel frattempo tutto è aumentato, così il nostro guadagno è sempre più basso”, spiegano in coro, ammettendo che ci sono ancora colleghi che non emettono fatture. “Avviene in tutte le categorie professionali”, incalzano alcuni.

Gennaro, tassista 45enne, ammette che “con i turisti si guadagna di più ma ormai si guarda solo quello, c’è il tema dell’usura dell’auto, io incasso circa 30-40 euro al giorno in più, il fatturato quotidiano è di 70 euro circa”. Poi c’è la grande questione dei servizi di trasporto privato via app. “Si dice che le tariffe sono più basse, in realtà incassano anche di più, la differenza è fatta dalla prenotazione con lo smartphone, ma i turisti non sanno che pagano di più”, osserva Gennaro, che si serve di una delle più celebri piattaforme per prenotare un transfer diretto a Caserta: “Viene a costare 112 euro, io chiedo meno di 100 euro, ma ora per farci concorrenza queste aziende vengono a prelevare i clienti all’uscita principale dell’aeroporto, cosa che le forze dell’ordine a noi non consentono”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roberto Baggio rapinato in villa, prima di lui tanti altri calciatori nel mirino

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(Adnkronos) – L’ultima vittima è il simbolo del calcio italiano, il divin codino Roberto Baggio.Ma i ladri che puntano in alto, svaligiando le case dei giocatori, non hanno preferenza di maglia.

In tanti, dal portiere nazionale Donnarumma, da tre anni a Parigi, al romanista Smalling fino al laziale Zaccagni, sono caduti nella rete dei banditi. Tra i più recenti il furto in casa di Antonin Barak, mentre era in campo con la Fiorentina in Conference League contro il Viktoria Plzen, il 18 aprile scorso.E poi, a marzo, è stata la volta del centrocampista del Sassuolo Uroš Racic, che di ritorno dalla trasferta a Roma, ha ritrovato la sua abitazione di Savignano messa a soqquadro dai ladri, fuggiti con un ingente bottino.

Pochi giorni prima era capitato a Rafael Toloi, difensore e capitano dell’Atalanta.I ladri hanno colpito mentre l’ex nazionale era al Gewiss Stadium, pronto a entrare in campo nel match fra i nerazzurri e il Bologna.

Portati via gioielli, orologi e altri oggetti preziosi. Quindi, a ridosso di Capodanno, i ladri avevano fatto irruzione in casa del calciatore della Roma Nicola Zalewski, nel quartiere Eur, portando via oggetti preziosi e gioielli.Il mese prima, in una sorta di derby delle rapine, era toccato al biancoceleste Zaccagni e a ottobre al giallorosso Smalling, quest’ultimo derubato in casa per tre volte in due anni.

A luglio dello scorso anno il portiere della nazionale italiana e del Paris-Saint-Germain, Gianluigi Donnarumma, venne aggredito insieme alla sua compagna nella loro abitazione nell’8° arrondissement di Parigi.Ingente il bottino, stimato sul mezzo milione di euro. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fedez e Codacons, scoppia la pace: la foto per il lieto fine

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(Adnkronos) – Fedez e il Codacons, scoppia la pace.Dopo querele, udienze, scontri, il lieto fine.

Il rapper e il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi, insieme a Taranto per un’iniziativa legata all’ex Ilva.L’artista pubblica sul proprio profilo Instagram la foto che sancisce la fine delle ostilità: Fedez con una maglietta del Codacons e Rienzi con una t-shirt del cantante, per un abbraccio che pone fine a anni di tensioni. “E pace fu”, sentenzia Fedez. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ascesa e strategie realme nell’intervista con Chase Xu

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(Adnkronos) – In occasione dell’attesissimo evento di lancio globale del realmeGT 6 a Milano, Adnkronos Tech&Games ha potuto porre alcune domande a Chase Xu, vice presidente, una delle figure chiave dietro il successo crescente di realme.Mentre l’evento di ieri ha attirato l’attenzione di fan e addetti ai lavori, Chase Xu ha parlato delle ambizioni di realme per il futuro e di come l’azienda stia plasmando l’evoluzione della tecnologia mobile.  
Come realme intende mantenere il proprio vantaggio competitivo nel settore degli smartphone, specialmente nei mercati dominati da marchi più consolidati?
 “La strategia di realme per mantenere un vantaggio competitivo si concentra su tre pilastri fondamentali: comprendere e superare le aspettative dei giovani utenti, sostenere l’inclusività tecnologica e promuovere l’innovazione attraverso significativi investimenti in ricerca e sviluppo.

realme è un marchio tecnologico orientato ai giovani e la nostra filosofia è quella di superare le aspettative.Comprendiamo profondamente le aspettative della giovane generazione per le tecnologie avanzate, il design distintivo e il valore unico di un prodotto.

Facilitando un accesso più rapido alle tecnologie all’avanguardia e alle prestazioni di punta, miriamo a superare queste aspettative.I nostri design riflettono una maestria premium, aiutando i giovani utenti a esprimere il loro gusto, mentre il nostro prezzo accessibile rende la tecnologia di alta qualità accessibile a tutti.
 
Crediamo che la giovane generazione abbia il potenziale per superare le proprie aspettative e vivere i propri sogni.

Il nostro impegno è racchiuso nel nostro slogan, “Make it Real”, poiché ci sforziamo di dare potere ai giovani per realizzare le loro aspirazioni. 
Il secondo pilastro è sostenere l’inclusività tecnologica.Integrando continuamente le risorse della catena di fornitura e collaborando con i nostri partner, raggiungiamo innovazioni tecnologiche riducendo i costi e migliorando l’efficienza.

Questo approccio garantisce che possiamo offrire prodotti ad alte prestazioni a prezzi competitivi.
 
Ci concentriamo sull’efficienza operativa per offrire prodotti convenienti che rivoluzionano le esperienze tecnologiche dei consumatori.Ad esempio, la nostra serie GT, nota per le sue prestazioni oltre le aspettative, e prodotti come il Note50 e realme 12Pro+ 5G, che offrono caratteristiche di punta a prezzi più accessibili, sono esempi primari di questa strategia.
 
Il terzo pilastro, infine, è una “Golden Rule”: “No Surpass, No release”, ci atteniamo allo standard più alto nello sviluppo dei prodotti e sosteniamo la nostra regola d’oro assicurando che solo le innovazioni rivoluzionarie raggiungano il mercato.

I nuovi flagship killer rilasciati, la serie GT 6, sono la migliore dichiarazione di questo impegno.
 
Nel 2024, prevediamo di collaborare con oltre 30 partner tecnologici internazionali di spicco, come Qualcomm, per sviluppare tecnologie all’avanguardia.Questo include innovazioni come la prima ricarica rapida al mondo da 240W e schermi di punta rivoluzionari nella nostra serie GT 6, che presentano il display più luminoso del mondo a 6000 nit, il miglior schermo mai visto sotto i 1000 euro.

Inoltre, il realme GT 6 di punta presenta l’ultimo chipset Snapdragon 8s Gen 3 di Qualcomm, che stabilisce un nuovo standard con il suo eccezionale punteggio nei benchmark, superando 1.650.000, mostrando la sua abilità nel fornire velocità e reattività ineguagliate agli utenti.Nel frattempo, il realme GT 6T introduce il chipset Snapdragon 7+ Gen 3, che eccelle nel bilanciare potenza ed efficienza.
 
realme valorizza la ricerca sull’AI, integrando tecnologie AI globali per migliorare imaging ed efficienza, offrendo le esperienze AI più convenienti ai giovani utenti.

Pertanto, realme GT 6 dispone della funzione Modalità Visione Notturna AI, che lo rende il compagno ideale per la cattura di video in condizioni di luce estremamente bassa come bar o club.Il nostro obiettivo è offrire un’imaging di livello realmente di punta, non solo competere sulle specifiche.
 “L’Europa è cruciale per la nostra strategia di prodotto di medio-alto livello.

Miriamo ad espandere la nostra presenza nei mercati aperti e dominare le piattaforme di e-commerce con versioni esclusive e prezzi competitivi, con l’obiettivo di diventare i Top 3 in Europa entro tre anni
“, sottolinea il vicepresidente realme.  
“Stiamo lavorando per stabilire i nostri prodotti di alta gamma come benchmark nei canali telefonici, garantendo una vasta disponibilità e riconoscimento.Contemporaneamente, continueremo ad esplorare mercati emergenti a livello globale, rinforzando il nostro impegno a diventare un marchio di smartphone tra i primi cinque al mondo nei prossimi cinque anni.”
 
Qual è l’approccio alla sostenibilità di realme e quale la sua integrazione nel ciclo di vita dei prodotti, dalla progettazione allo smaltimento?
 “La sostenibilità è fondamentale nel settore tecnologico poiché ha un impatto diretto sull’ambiente, sulle risorse e sulle comunità.

La tecnologia può effettivamente essere eco-compatibile attraverso varie misure, come l’utilizzo di materiali sostenibili, la riduzione del consumo energetico e la promozione del riciclo.realme ha sempre attribuito grande importanza alla protezione ambientale e ha compiuto notevoli sforzi in questo senso.

Nella fase di progettazione, diamo priorità all’uso di materiali riciclabili e componenti a basso consumo energetico.Ad esempio, realme ha utilizzato materiali bio-based derivati da foglie, polpa e carta, che hanno ricevuto la certificazione ambientale ISCC.

Questi materiali sono stati applicati al coperchio posteriore del realme GT2 Master Edition, e possiedono caratteristiche migliorate adatte all’uso nei coperchi posteriori degli smartphone.Integrando materiali bio-based, realme ha efficacemente combinato tecnologia e sostenibilità ambientale, creando prodotti tecnologici con una “calore” che risuona con i consumatori eco-consapevoli.

Durante la produzione, implementiamo processi che riducono rifiuti ed emissioni.Per esempio, realme ha eliminato la necessità di caricabatterie nel pacchetto prodotto e si è concentrata su un design leggero per ridurre l’uso dei materiali.

Le serie realme 12 5G e GT 6 riflettono questi sforzi.Le nostre iniziative hanno ridotto significativamente l’impronta di carbonio, con la serie realme 12 5G da sola che ha impedito l’emissione di almeno 231.000 chilogrammi di emissioni di carbonio.

Per lo smaltimento, abbiamo stabilito programmi di riciclaggio per garantire uno smaltimento responsabile dei nostri prodotti.Questi sforzi dimostrano il nostro impegno per la sostenibilità nel settore tecnologico.Integrando pratiche eco-compatibili nel design e nei processi di produzione dei prodotti, possiamo minimizzare l’impronta ambientale e contribuire a un futuro più sostenibile.”
 

 
Con l’espansione rapida di realme in vari mercati globali, quali sono alcune delle sfide uniche che avete affrontato e come avete adattato le vostre strategie aziendali per soddisfare le diverse esigenze regionali?
 
“Una delle sfide uniche che abbiamo affrontato è dirimere le diverse preferenze dei consumatori e gli ambienti normativi in diverse regioni.

Per adattarci, abbiamo adottato un approccio localizzato, adattando le nostre strategie di marketing e prodotto per soddisfare le esigenze specifiche di ogni mercato.Ad esempio, in Europa,” continua Chase Xu,”ci concentriamo su prodotti di fascia media e alta e abbiamo formato forti partenariati con operatori locali come Vodafone e Deutsche Telekom.

Inoltre, comprendere il comportamento e le preferenze dei consumatori locali è stato cruciale.Il nostro team principale trascorre 1-2 mesi in ogni nuovo mercato, assumendo dipendenti locali e collaborando con loro per lanciare prodotti che risuonano bene con il pubblico regionale.

Questo approccio pratico garantisce che le nostre offerte siano culturalmente rilevanti e soddisfino le aspettative locali.Il nostro viaggio è iniziato nel mercato indiano e dopo il nostro successo iniziale, abbiamo rapidamente espanso a 13 mercati entro il 2019, inclusi il Sud Asia, il Sud-est asiatico, il Medio Oriente, la Cina, l’Europa e l’Africa.

Ogni anno, il nostro team viaggia in più di 40 mercati, con una media di 3-4 nuovi mercati al mese, dimostrando il nostro impegno a comprendere e servire basi di clienti diversificate.Questa strategia localizzata, unita alla nostra volontà di agire anche quando emergono sfide, ci ha permesso di essere nei primi 5 posti in 17 mercati a livello globale e diventare il marchio preferito da molti consumatori in tutto il mondo.

Nel mercato europeo degli smartphone, realme è tra i primi 4 marchi, secondo i più recenti dati del primo trimestre 2024 di Counterpoint Research, con una notevole crescita anno su anno del 59%.Questo notevole risultato sottolinea l’efficacia dei nostri sforzi di espansione di mercato e la nostra dedizione a soddisfare le esigenze dei consumatori in tutto il mondo.

Il successo di realme risiede nella nostra capacità di fare il primo passo, anche se non siamo completamente pronti, e di continuare a imparare e adattarci a nuovi ambienti.Questa mentalità, costruita dalle nostre sfide iniziali, guida la nostra crescita continua e la nostra presenza globale.”
  
Guardando al futuro, quali sono le principali priorità di realme per la ricerca e lo sviluppo, soprattutto per quanto riguarda nuove tecnologie come il 5G e l’AI?
 “La ricerca e lo sviluppo sono al centro del nostro focus strategico e attualmente ci stiamo concentrando su diverse aree chiave: Integrazione AI: realme attribuisce un valore significativo alla ricerca sull’AI, incorporando tecnologie AI globali per migliorare l’esperienza utente e l’efficienza.

Il nostro obiettivo è fornire le esperienze AI più convenienti per i giovani utenti.Ad esempio, il realme GT 6 dispone di una modalità Visione Notturna AI, rendendolo un compagno ideale per la cattura di video in condizioni di luce estremamente bassa, come nei bar o nei club.

Ci dedichiamo all’esplorazione dell’AI per offrire esperienze tecnologiche veramente trasformative ai giovani di tutto il mondo.Eccellenza nell’Imaging: Il nostro focus è fornire un’immagine di vero livello flagship, non solo competere sulle specifiche.

Il realme GT 6 dispone del miglior scatto notturno mai realizzato con il sensore Sony LYT-808 e un grande sensore da 1/1.4″.Questa rivoluzionaria configurazione della camera è progettata per catturare una chiarezza sbalorditiva in ogni dettaglio, anche in condizioni di scarsa luminosità.” E infine continua il vicepresidente realme, ”
Prestazioni Eccezionali: realme persiste nell’esplorare lo sviluppo di nuove tecnologie e investe continuamente in ricerca e sviluppo.

Nel 2024, collaboreremo con oltre 30 partner tecnologici internazionali leader, come Qualcomm, per sviluppare congiuntamente tecnologie innovative all’avanguardia.Prendendo come esempio la nuova serie di flagship GT 6, la serie presenta il display più luminoso del mondo a 6000 nit, il miglior schermo mai visto sotto i 1000 euro.”
 

 
Come realme immagina il futuro della tecnologia mobile e quale ruolo avrà l’azienda nel plasmare questo futuro?
 
“realme immagina il futuro della tecnologia mobile come dominato dall’AI, dal 5G e da innovativi design hardware.

Vediamo l’AI integrarsi profondamente nella vita quotidiana, migliorando tutto, dalla fotografia agli assistenti personali.Il 5G rivoluzionerà la connettività, consentendo esperienze senza soluzione di continuità tra dispositivi.

realme mira ad essere all’avanguardia di questi progressi, pionieristica nelle innovazioni che rendono la tecnologia all’avanguardia accessibile a un pubblico più ampio.Continuando a investire in ricerca e sviluppo e comprendendo le esigenze dei consumatori, miriamo a plasmare il futuro della tecnologia mobile e a stabilire nuovi standard nel settore.
 
Mentre realme continua a innovare con funzionalità come la ricarica rapida da 240W, quali passi sta prendendo l’azienda per garantire che questi avanzamenti non compromettano la durata e la sicurezza dei dispositivi?
 
Garantire la durata e la sicurezza dei nostri dispositivi è fondamentale mentre innoviamo.

Per funzionalità come la ricarica rapida da 240W, testiamo rigorosamente la nostra tecnologia in varie condizioni per garantire sicurezza e affidabilità.Utilizziamo materiali di alta qualità e sistemi avanzati di gestione termica per prevenire il surriscaldamento.

Inoltre, i nostri dispositivi subiscono estesi processi di certificazione per soddisfare gli standard di sicurezza internazionali.Siamo impegnati a fornire tecnologia all’avanguardia senza compromettere la sicurezza e la longevità dei nostri prodotti.
 
Realme è noto per la sua strategia di prezzi aggressiva.

Come bilancia l’azienda la competitività dei costi con la necessità di investire in funzionalità avanzate e sviluppo tecnologico?
 
“Bilanciare la competitività dei costi con le funzionalità avanzate si ottiene attraverso l’allocazione strategica delle risorse e operazioni efficienti.Prioritizziamo gli investimenti in aree chiave come la ricerca e lo sviluppo per sviluppare funzionalità innovative mantenendo operazioni snelle per minimizzare i costi.

Le nostre partnership con fornitori leader ci permettono di garantire componenti di alta qualità a prezzi competitivi.Inoltre, il nostro focus sulla scala ci consente di raggiungere economie di scala, riducendo i costi per unità.

Questo approccio garantisce che possiamo offrire dispositivi ricchi di funzionalità a prezzi competitivi senza compromettere la qualità.Il nostro obiettivo è rendere la tecnologia all’avanguardia accessibile a tutti, in particolare ai giovani utenti.”
 

 
La fedeltà dei clienti è cruciale nel mercato degli smartphone altamente competitivo.

Quali iniziative sta attuando realme per migliorare la soddisfazione e la ritenzione dei clienti, in particolare dopo l’acquisto di un dispositivo?
 
“Per migliorare la soddisfazione e la ritenzione dei clienti, ci concentriamo sulla fornitura di un servizio post-vendita eccezionale e sull’interazione continua con i nostri clienti.Abbiamo stabilito robuste reti di supporto ai clienti, includendo centri di assistenza e supporto online, per affrontare prontamente qualsiasi problema.

Inoltre, offriamo servizi di aggiornamento del software per migliorare le prestazioni dei dispositivi e introdurre nuove funzionalità.Interagiamo anche con i nostri clienti attraverso i social media e gli eventi comunitari, promuovendo un senso di comunità e lealtà.

Il nostro obiettivo è garantire che ogni utente realme si senta valorizzato e supportato lungo tutto il suo percorso con noi.”, conclude Chase Xu vice presidente realme. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Vip, tutti pazzi per lo Yoga: chi lo pratica e chi ha cambiato vita

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(Adnkronos) – C’è chi lo pratica per rilassarsi o per meditare, chi lo ha scelto come disciplina quotidiana per il benessere fisico, mentale, e chi addirittura è stato conquistato a tal punto da averne fatto un lavoro.Lo Yoga – di cui oggi si celebra la Giornata mondiale, Yoga Day 2024 – conquista sempre più adepti nel mondo e in Italia, dove si stima siano 3 milioni i connazionali a seguirlo.

Gente comune ma anche tanti Vip.  Tra le star internazionali Gwyneth Paltrow, una delle pioniere che ha contribuito a diffondere l’antica disciplina indiana, Madonna, la regina del pop che in passato ha dichiarato di praticarla anche ben due ore al giorno, Lady Gaga che allo Yoga unisce Pilates e Gyrotonic o anche l’ex attrice e moglie del principe Harry Meghan Markle, fan del metodo Vinyasa e figlia di una insegnante di Yoga.E ancora nell’elenco di star ‘Yogi’ figurano Jennifer Aniston che, anche grazie allo Yoga da ‘ragazzina cicciottella’ quale era, oggi a 55 anni sfoggia una splendida forma fisica, l’attrice Uma Thurman, l’attrice americana Jessica Alba, le top model Bar Refaeli, Miranda Kerr, Alessandra Ambrosio, Gisele Bündchen, e l’attrice e produttrice statunitense Eva Longoria, per la quale lo Yoga quotidiano “non solo mi aiuta a ridefinire meglio la muscolatura – ha confessato – ma soprattutto a concentrarmi e a trovare la calma dentro di me”.  Tra i Vip conquistati dallo Yoga, come noto, Sting è un antesignano: da oltre 25 anni pratica in particolare l’Ashtanga Yoga, una vera e propria disciplina devozionale, ma anche il frontman dei ‘Maroon 5’, Adam Levine, ha raccontato di essere passato dal classico allenamento da palestrato allo Yoga ben 5 anni fa, e di non essere più tornato indietro. Fra i volti noti di casa nostra l’attrice ed ex Miss Italia, Francesca Chillemi, grande appassionata di fitness e Yoga, che “ti consente di mantenerti in forma e allo stesso tempo prendere consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e dei propri limiti”; Alessia Marcuzzi che allo Yoga ha aggiunto la pratica del Gyrotonic, disciplina che, servendosi di alcuni attrezzi specifici, mixa Yoga, pilates e arti marziali; anche l’attrice Cristina Marino, moglie di Luca Argentero e madre di Nina e Noè, è una habitué dello Yoga, che dedica spesso dei post su Instagram alla pratica: “Se pianti radici profonde potrai elevarti verso il cielo” è una delle sue tante massime. Tra le pioniere dello Yoga Martina Colombari e Camila Raznovich, il cui profilo Instagram pullula di immagini che la ritraggono anche nelle posizioni più difficili (i cosiddetti ‘Asana’, perché, come lei stessa ha scritto, “lo Yoga è un modo speciale per uscire dalla propria comfort zone”.  Infine, c’è anche chi, grazie allo Yoga, ha cambiato vita, come la giornalista televisiva Francesca Senette, che da ex volto del Tg4 è diventata maestra dell’antica pratica indiana, insegnandolo anche in televisione con un programma per bambini, ‘Yo Yoga’, condotto insieme a Renata Centi.

Francesca in varie interviste ha dichiarato che da quando pratica Yoga con regolarità non si preoccupa più di quello che fanno (e pensano) gli altri, è concentrata sul suo agire ed è più consapevole sia dei suoi limiti sia delle sue risorse.E oggi in occasione della Giornata mondiale ha scritto su Instagram: “L’occasione per me per dire Grazie ai miei maestri, alle mie alunne, alle mie amiche compagne di mat, alla disciplina che esattamente dieci anni fa ha rivoluzionato e cambiato di gran lunga in meglio la mia vita, Tanta gratitudine e la promessa di impegnarmi sempre a diffondere con amore e serietà quello che ho avuto il privilegio di imparare”.

E, in una story, ha raccontato: “Ho iniziato questa mattina alle 8 con una lezione di yoga insieme alle mie allieve perché, per chi non lo sapesse oggi è la giornata internazionale dello yoga, ma ci sono pochissimi eventi”, ha lamentato.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ilaria Salis: “Rivendico militanza in movimento di lotta per la casa, basta fango”

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(Adnkronos) – “Sì, lo confesso!Sono stata una militante del movimento di lotta per la casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all’abitare, a Milano e in tutta Italia”.

Così Ilaria Salis, eurodeputata Avs, su Fb. “Se qualcuno pensava di fare chissà quale scoop scavando nel mio passato, è solo perché è sideralmente lontano dalla realtà sociale di tale movimento, che si compone di decine di migliaia di abitanti delle case popolari e attivisti, i quali, per aver affermato il semplice principio di avere un tetto sulla testa, sono incappati in qualche denuncia”, scrive Salis. “Sarebbe auspicabile che l’informazione, piuttosto che gettare fango sul mio conto, si dedicasse al contesto di grave povertà e precarietà abitativa nel quale si ritrovano ampie fasce di popolazione – sottolinea – Le pratiche collettive dell’occupazione di case sfitte, il blocco degli sfratti, la resistenza agli sgomberi, gli sportelli di ascolto e la lotta per la sanatoria rappresentano un’alternativa reale e immediata all’isolamento sociale e alla guerra tra poveri, strumentalizzate tanto dalle forze politiche razziste quanto dal racket”. “Dare una risposta concreta al bisogno dell’abitare significa non solo trovare qui e ora una soluzione, benché precaria e provvisoria, ad una questione lasciata irrisolta dalla politica istituzionale – rimarca Salis – ma anche indicare una prospettiva politica di trasformazione delle condizioni materiali di vita nel segno della giustizia sociale.E’ con grande orgoglio, dunque, che rivendico di aver fatto parte di questo movimento e di continuare a sostenerlo!

Voglio anche fare chiarezza sulla mia situazione”.  “Come è stato ampiamente sbandierato sui media di destra, Aler – continua Salis – reclama un credito di 90.000 euro nei miei confronti come ‘indennità’ per la presunta occupazione di una casa in via Giosuè Borsi a Milano, basandosi esclusivamente sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno.Sebbene nei successivi sedici anni (!) non siano mai stati svolti ulteriori controlli per verificare la mia permanenza, né sia mai stato avviato alcun procedimento civile o penale a mio carico rispetto a quella casa, Aler contabilizza tale credito e non si fa scrupolo a renderlo pubblico tramite la stampa il giorno prima delle elezioni”.  “Un gran numero di individui e famiglie, spesso prive dei mezzi necessari per reagire adeguatamente, sono tormentate da richieste infondate di questo genere.

Il totale dei crediti contabilizzati da Aler ammonta infatti ad oltre 176 milioni di euro!La pratica di richiedere esose ‘indennità di occupazione’ agli inquilini, basata su presupposti a dir poco incerti, è una strategia utilizzata sistematicamente per spaventare gli occupanti e tentare di fare cassa”, scrive l’eurodeputata. “Mentre molte, troppe persone non vedono garantito il proprio diritto all’abitare e non hanno alternative dignitose se non occupare – in una della città con gli affitti più cari, ricordiamolo sempre -, l’ente che dovrebbe tutelare questo diritto sembra essere più interessato a criminalizzare il movimento di lotta per la casa e gli inquilini piuttosto che a trovare soluzioni concrete.

Nei prossimi giorni condividerò alcuni dati e spunti di riflessione sulla questione abitativa a Milano e in Italia.Ringrazio Libero & co.

per avermi servito questo assist per riportare l’attenzione mediatica su un tema che mi sta molto a cuore, perché così cruciale per le classi popolari e i giovani.Mai più gente senza casa, mai più case senza gente”, conclude Ilaria Salis. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Satnam Singh, Calderone: “Dichiariamo guerra al caporalato, più controlli e ispettori”

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(Adnkronos) –
Il governo dichiara guerra al caporalato.Parola del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone che oggi, 21 giugno, ha incontrato insieme al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida i rappresentanti datoriali e sindacali, convocati dopo il gravissimo incidente che è costato la vita al bracciante indiano Satnam Singh, in provincia di Latina.  “Abbiamo fatto questo incontro con i rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali del mondo agricolo per ragionare sugli interventi del governo, fatti e da fare, e per ribadire in modo chiaro che il nostro scopo è dichiarare guerra al caporalato e intensificare le azioni contro un sistema che mortifica il lavoro, mette a repentaglio vite umane e non fa crescere la qualità del lavoro in un comparto strategico.

Questa è una sensibilità comune al governo tutto”, ha affermato Calderone al termine dell’incontro. “Non possiamo non ricordare e non condannare – ha ribadito Calderone – quanto successo a Latina”.  “Combattere il caporalato vuol dire certamente intensificare i controlli, aumentare il numero delle assunzioni degli ispettori per il 2024, sono stati già banditi i concorsi su base regionale per contrastare in maniera più efficace il caporalato anche con banche dati più puntuali, potenzieremo la rete agricola di qualità perché il contrasto passa anche dal sostegno di chi gestisce regolarmente le proprie aziende”.  Quanto alla rete agricola di qualità Calderone ha spiegato che al momento “solo seimila imprese sono iscritte, migliorare vuol dire intensificare gli strumenti e il rapporto con gli enti bilaterali e rivedere quello che per le organizzazioni del mondo agricolo è il sistema di funzionamento della rete migliorando il grado di copertura, affiancheremo anche il miglioramento del sistema informativo per la lotta al caporalato con Inps, Inail, i carabinieri con base dati, da cui trarre indicatori importanti per essere ancora più efficaci in azione ispettiva che ci sta già dando risultati efficaci rispetto al 2022 e 2023”.Inoltre, ha concluso Calderone, “verranno intensificate le ispezioni e in un’ottica di lungo periodo aumenteremo il 100% delle ispezioni fatte negli anni scorsi”.  “Dobbiamo accelerare gli strumenti normativi per il contrasto al fenomeno del caporalato anche attraverso il decreto agricoltura”, ha detto Lollobrigida. “Il tavolo di oggi resta aperto, anche a interlocuzioni non formali.

Nelle prossime ore potrebbero esserci delle modifiche su alcuni aspetti del Dl Agricoltura o emendamenti specifici che potranno essere presentati su sollecitazione dei sindacati o dei datori di lavoro per velocizzare alcuni processi di correzione di rotta in vari ambiti, tra cui anche il caporalato.Quindi il tavolo non ha bisogno di convocazioni formali, anche se ce ne saranno, ma di restare aperto”, ha affermato il ministro. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giovagnoni (Sirm): “Con Ai diagnosi radiologica più precisa, precoce e sicura”

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(Adnkronos) – “Le nuove tecnologie, in particolare i tools di intelligenza artificiale, stanno dando una grossa mano al radiologo in termini di incremento della possibilità di ottenere immagini sempre più precise, precoci e più sicure, con dosi” di radiazione “sempre più basse.Questo sta portando a un incremento della sicurezza delle procedure di diagnostica per immagini e ha aperto un fronte diagnostico, impensabile fino a qualche anno fa, che è l’esplorazione del dato digitale”.

Lo ha detto Andrea Giovagnoni, presidente Sirm, Società italiana di radiologia medica e interventistica, all’Adnkronos, intervenendo questa mattina a Milano nella seconda giornata del 51esimo Congresso nazionale della Sirm, che riunisce fino a domenica 23 giugno 8mila specialisti dell’area radiologica. “Ogni informazione che deriva dalle immagini Tac e di risonanza magnetica – continua Giovagnoni – ha con sé un dato numerico che è assolutamente inesplorabile dall’occhio umano.Il computer, in particolare, con le tecniche di intelligenza artificiale, è in grado di identificare dei nuovi parametri che sono estremamente utili per la diagnosi che diventa così sempre più precoce e precisa e, soprattutto, in grado di dare dei nuovi criteri per la valutazione dell’efficacia della terapia più precocemente.

In altre parole – precisa – è possibile anticipare la diagnosi, ma soprattutto identificare i pazienti che rispondono precocemente alle terapie in atto o, al contrario, identificare quelli che non stanno rispondendo ai trattamenti e quindi capire se è necessario cambiare il trattamento, senza aspettare i mesi previsti con gli approcci tradizionali”. Il radiologo “si sta adattando a questa tumultuosa innovazione per riuscire a gestire le nuove tecnologie – sottolinea il presidente Sirm – Più sono sofisticate, più le tecnologie necessitano di un’accurata conoscenza sia delle loro potenzialità, sia dei loro limiti.E’ impensabile che la tecnologia possa sostituire il radiologo” che, come specialista, “da qualche anno, ha assunto una posizione centrale nell’iter diagnostico e terapeutico dei pazienti.

Queste tecnologie, paradossalmente, non allontanano, ma avvicinano ancora più il paziente al medico perché sono su misura del singolo.Quindi – conclude – la conoscenza del singolo paziente, la conoscenza dell’uomo, della malattia, è indispensabile per meglio profilare e meglio utilizzare le tecnologie stesse”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mes, Giorgetti: “Ratifica a breve impossibile, a lungo dipende. Chiederla ora è buttare sale su ferita”

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(Adnkronos) – E’ “impossibile”, almeno “a breve” termine, che l’Italia ratifichi la riforma del Mes.Lo dice il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a margine dell’Ecofin a Lussemburgo.

Le parole del segretario della Lega Matteo Salvini, il quale ha ribadito oggi che la ratifica della riforma, che considera una “follia”, non arriverà mai, per Giorgetti non fanno altro che confermare “quello che ho detto ieri: il Parlamento italiano non è nelle condizioni di approvarlo e non lo approva”.  “Quello che c’è di nuovo – aggiunge – è che ieri, per la prima volta” il direttore del Mes, Pierre Gramegna, “ha fatto delle riflessioni, recependo anche critiche che abbiamo sempre fatto noi, per cercare di cambiarlo e portarlo verso un utilizzo, tipo un fondo sovrano europeo, ad esempio, sul tema della difesa, evitando che magari i singoli Stati nazionali si debbano indebitare o spendere a livello nazionale”.  “E’ una discussione appena abbozzata – prosegue – che, tra l’altro, ha incontrato molte resistenze da parte di quasi tutti i Paesi, specialmente i nordici”.Dunque, ratificare la riforma del Mes in Italia “a breve è impossibile.

A lungo dipende” se il Meccanismo con sede a Lussemburgo “cambia, se migliora, se cambia la sua natura e come.Lo abbiamo sempre chiesto: la discussione è appena iniziata, in mezzo a mille difficoltà.

Non se ne esce: è evidente che, se richiedono prima la ratifica, diventa sostanzialmente impraticabile.E’ una discussione in cui siamo ormai da qualche tempo.

Onestamente, dalla discussione di ieri mi sembra che siamo ancora molto lontani” dall’avere un impegno di rivedere le finalità del Mes.  “C’è un fronte molto consistente, il solito fronte molto consistente che già conosciamo sulle regole europee, che è assolutamente contrario a cambiare la natura” del Mes, “quindi sostanzialmente – conclude – questa situazione è destinata nel breve a non cambiare, sicuramente”.  Secondo Giorgetti chiedere all’Italia di ratificare la riforma del Mes poco dopo che la premier Giorgia Meloni è stata marginalizzata dai capi di Stato e di governo della maggioranza Ue nelle trattative sulle cariche apicali equivale a spargere il sale su una “ferita”.A chi gli chiede se abbia la sensazione che ci sia una sorta di pregiudizio politico nei confronti del governo italiano da parte dei governi degli altri Paesi, Giorgetti replica: “Posso fare a lei la stessa domanda che lei fa a me, visto che lavora qua: secondo lei, sì o no?”.  Alla risposta del giornalista, ha replicato: “Esatto – ha detto – è la risposta e tu l’hai detto”.

Ma lei l’ha detto ieri questo nel consiglio dei governatori del Mes? “Io ho detto semplicemente che introdurre il tema della ratifica del Mes in questo momento mi sembrava un po’ buttare un po’ di sale sulla ferita e, quindi, improprio”.   —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bus precipitato a Mestre, la perizia: “Lo sterzo si è rotto”

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(Adnkronos) – È il sistema dello sterzo del bus a essere sotto accusa per la strage di Mestre del 3 ottobre scorso. È quanto emerge dalle perizie tecniche depositate in procura a Venezia.Una consulenza ha “verificato la rottura del giunto che collega il volante alle ruote”. “Una rottura non derivata da altri urti, ma determinata dal cedimento di un perno del sistema di trasmissione” ha spiegato il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi.

Il cedimento del perno avrebbe, quindi, causato l’ingovernabilità e l’impossibilità di frenata del mezzo che è ‘scivolato’, appoggiandosi lungo la barriera ammalorata, finché non ha incontrato il varco da cui poi è caduto giù ribaltandosi provocando 22 morti e 14 feriti.Molte delle vittime erano turisti stranieri.  Da quanto emerge, le perizie hanno escluso una qualche responsabilità di Alberto Rizzotto, l’autista che si trovava alla guida del bus.

Non solo non ha avuto un malore alla guida, ma dall’esame del suo cellulare “non ha avuto alcuna distrazione a causa di telefonate, messaggi o notifiche, arrivati al suo smartphone, che avrebbero potuto distoglierlo dal suo lavoro” spiega il procuratore.L’esame del cellulare del conducente si è reso necessario anche perché le due telecamere interne del bus non inquadravano lui, ma solo i passeggeri. Le indagini non sono ancora formalmente chiuse, ma non si ha notizia di ulteriori indagati oltre ai quattro già noti, ossia i tre funzionari del comune di Venezia Simone Agrondi, Roberto Di Bussolo e Alberto Cesaro, e il titolare della compagnia di autobus elettrici, tutti di produzione cinese, Massimo Fiorese. Le condizioni delle barriere del cavalcavia di Mestre, risalenti agli anni Settanta, possono aver avuto un loro ruolo nella strage del bus. “Le condizioni delle barriere del cavalcavia di Mestre non erano buone.

Per il consulente non erano in grado di sopportare un urto come quello che è avvenuto.Erano usurate e aveva sofferto di una mancata manutenzione” ha dichiarato il procuratore capo di Venezia. Esistono delle immagini delle telecamere presenti del bus, che riprendono gli ultimi attimi vissuti dai passeggeri prima che vada giù dal cavalcavia, ma non sono state diffuse, se non alle parti, spiega il procuratore capo, “per la loro drammaticità”.

Lo spiega il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi.Una decisione dettata dal fatto che si coglie “il momento esatto dell’urto e la reazione di molti occupanti, compresi i minori.

Per questo abbiamo deciso di vietarne la diffusione e la pubblica visione”.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Atp Halle, Bolelli e Vavassori in finale nel doppio

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(Adnkronos) –
Simone Bolelli e Andrea Vavassori volano in finale del doppio all’Atp di Halle in corso in Germania.Gli azzurri hanno battuto in due set il duo formato dai tedeschi Yannick Hanfmann e Dominik Koepfer in poco meno di un’ora e mezzo di gioco con il punteggio di 6-3 7-6 (8-6). —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Incidente sul lavoro, 35enne muore incastrato in un macchinario

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(Adnkronos) – Ancora una morte sul lavoro in Lombardia.Questa mattina, poco prima delle 8, un 35enne è rimasto incastrato in un macchinario di laminazione all’interno di un’azienda di Rivarolo Mantovano.

Lo fa sapere l’azienda regionale di emergenza e urgenza della Lombardia.I soccorritori hanno constatato il decesso dell’uomo sul posto, dove sono intervenuti anche forze dell’ordine e tecnici dell’Ats. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)