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Disastro Italia a Euro 2024, Gravina: “Grande delusione, ma Spalletti resta”. Il ct: “Ringiovanirò la squadra”

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(Adnkronos) – Dopo il disastro dell’Italia agli ottavi di finale di Euro 2024, “Spalletti resta, impensabile abbandonare il progetto triennale”.Lo assicura il presidente della Figc Gabriele Gravina, in conferenza stampa da Casa Azzurri a Iserlohn, all’indomani del ko con la Svizzera. “Rimane la delusione per non aver potuto dimostrare tutto quello che è stato fatto in fase di preparazione”, dice, aggiungendo: “E soprattutto non poter toccare con mano la capacità del carattere della nostra italianità che nei momenti di difficoltà viene fuori, nel reagire ad alcuni limiti oggettivi che abbiamo sempre dimostrato, non saper sopperire con una reazione diversa rispetto a ciò che abbiamo toccato con mano ieri.

Su questo dobbiamo riflettere tutti”. “Spalletti resta.Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con il mister: sono pragmatico e penso sia impensabile risolvere i problemi abbandonando un progetto che dal primo momento abbiamo detto che sarebbe stato triennale.

Non si può pensare di abbandonare un progetto dopo 8/9 mesi di attività.C’è da cambiare qualcosa, da rivedere qualcosa in termini di approccio.

Ci saranno riflessioni profonde, ieri sera abbiamo iniziato a confrontarci con Spalletti.Dobbiamo crescere tutti”, dice ancora Gravina. “Spalletti ha la nostra fiducia, deve lavorare -aggiunge -.

Fra 60 giorni inizia un nuovo appuntamento, non possiamo pensare che in 60 giorni in Italia fioriscano i Mbappè, i Ronaldo e i Messi.Ci vuole pazienza.

Abbiamo solo un’esigenza: attivare la politica della valorizzazione del talento, che c’è.Tutte le nostre nazionali giovanili sono qualificate alla fase finale.

Ma non possiamo pensare di vincere l’Europeo che hanno dimostrato qualità ma presenze zero”. “Sono quello che ha più responsabilità, ma è un giochino che non faccio quello di tornare indietro, nella mia vita sono sempre stato attento a quello che devo fare successivamente, indietro non ci posso tornare, è chiaro che per quello che si è visto qualche cosa ho sbagliato, ho tentato di ringiovanire un po’ la squadra, siccome rimango qui, in futuro sarà fatto ancora di più”, dice quindi il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pride Milano, giornalisti molestati da sconosciuto infiltrato a punto stampa Schlein

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(Adnkronos) – Quattro giornalisti sono stati palpeggiati ieri pomeriggio da uno sconosciuto, che si è infiltrato a un punto stampa della segretaria del Pd Elly Schlein durante il Milano Pride.Mentre i cronisti erano impegnati a raccogliere delle dichiarazioni audio e video, l’uomo si è messo dietro di loro, toccandoli più volte nelle parti intime. “In merito alle testimonianze di quattro giornalisti che hanno raccontato di aver subito molestie sessuali da parte di un uomo estraneo al Partito Democratico durante il punto stampa della segretaria Elly Schlein ieri a Milano il Pd, a ogni livello, condanna fermamente l’accaduto ed esprime la più sincera solidarietà ai cronisti – dichiarano congiuntamente la segretaria regionale del Pd Lombardia Silvia Roggiani e il segretario del Pd Milano Alessandro Capelli – Appresa la notizia, abbiamo contattato i giornalisti coinvolti per esprimere la nostra vicinanza e per fare luce su questa inaccettabile e vergognosa vicenda.

L’uomo in questione non ha nulla a che fare con il Partito Democratico.Lavoriamo affinché questa denuncia non finisca nel nulla.

Siamo tutti affranti, ancora una volta, per l’ennesimo episodio di violenza.Ci battiamo al fianco di chi denuncia e contro tutte le forme di violenza di genere e molestie sessuali”.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Orban, Kickl e Babis firmano ‘Manifesto patriottico’: nuovo gruppo politico in Ue

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(Adnkronos) – Il primo ministro ungherese Viktor Orban, il leader del partito nazionalista austriaco Fpo (Freiheitliche Partei Österreich) Herbert Kickl e il fondatore del partito populista ceco Ano ed ex premier Andrej Babis hanno firmato a Vienna il ‘Manifesto patriottico’ con cui suggellano la loro nuova alleanza politica. Parlando alla Tv Fpo, Orban ha invitato altri partiti a unirsi all’alleanza che, ha garantito, ”diventerà la rappresentanza più forte della destra europea all’interno del Parlamento europeo”. ”Il cambiamento politico in Europa è iniziato!”, ha scritto Orban su ‘X’ annunciando che ”oggi abbiamo lanciato un nuovo gruppo politico con Andrej Babis e Herbert Kickl”.E questo perché, ha spiegato, ”gli europei vogliono tre cose: pace, ordine e sviluppo.

Tutto ciò che ottengono dall’attuale élite di Bruxelles è guerra, migrazione e stagnazione”. Orban ha aggiunto che ”in questa situazione è nostro dovere far rispettare la volontà degli elettori.Tre partiti politici hanno unito le forze oggi: il più forte partito austriaco, il più forte partito ceco e il più forte partito ungherese.

Il nostro obiettivo è diventare il più forte gruppo di destra nella politica europea”.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bolivia, generale che ha tentato golpe in carcere di massima sicurezza

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(Adnkronos) – E’ stato trasferito in un carcere di massima sicurezza il generale Juan José Zuniga, accusato di aver guidato il tentato golpe in Bolivia, oltre che di terrorismo e di aver organizzato una rivolta armata. “A un certo punto si saprà la verità”, ha detto ai giornalisti il generale Zuniga, ammanettato, mentre veniva scortato da due guardie verso il carcere di massima sicurezza di Chonchocoro, alla periferia di La Paz. Il generale ha accusato il presidente della Bolivia Luis Arce di essere il mandante dell’azione, ma lui ha negato. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Scontro frontale tra scooter e auto nel cagliaritano, un morto e un ferito

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(Adnkronos) – Incidente mortale ad Assemini, nella Città metropolitana di Cagliari.La vittima è un 64enne del capoluogo, residente a Decimomannu.

Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri verso le 7.30 del mattino una ragazza di 27 anni, mentre percorreva la provinciale 92, ha invaso la corsia opposta con la sua Opel Corsa.In quel momento sopraggiungeva nella direzione opposta il 64enne di Cagliari in sella a uno scooter Suzuki Burgman.

L’impatto frontale è stato inevitabile e per l’uomo non c’è stato niente da fare.La ragazza è rimasta ferita ed è stata trasportata all’ospedale Brotzu di Cagliari, non è in pericolo di vita. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Camera delle deputate e dei deputati, nuovo nome per Montecitorio

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(Adnkronos) – Non solo premierato e separazione delle carriere.I progetti di modifica della Costituzione si arricchiscono di un’altra proposta, quella presentata da Gian Antonio Girelli e Sara Ferrari del Pd, che chiedono di intervenire sull’articolo 55 della Carta per cambiare la denominazione della Camera dei deputati in Camera delle deputate e dei deputati.

A corollario di questa ipotesi la necessità di correzioni anche agli articoli 56, 65 e 126 per affiancare la dicitura deputate a quella attualmente presente di deputati. Obiettivo della proposta, spiegano gli autori, “promuovere già attraverso il nome di tale ramo del Parlamento, una concreta parità di genere.Non si tratta però di una proposta meramente nominalistica, bensì di un intervento che vuole prendere atto dei cambiamenti che la società ha conosciuto nel corso del tempo.

La nostra Istituzione, infatti, deve non solo rispecchiare, ma addirittura guidare le evoluzioni sociali e culturali in atto.Cambia la realtà, cambia la cultura, cambia la lingua che serve a descrivere il mondo nel quale viviamo”. “La Camera dei deputati necessita essa stessa di essere ‘smaschilizzata’ -insistono i due deputati Dem- sottolineando già nella sua denominazione l’importanza dell’opera quotidiana svolta dalle donne e del loro diritto a essere riconosciute.

Attraverso questo intervento, di portata tutt’altro che meramente nominalistica, il Parlamento italiano potrebbe, dunque, farsi pioniere di un vero e proprio cambiamento di paradigma”.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Biden, l’analista Spannaus: “Se diventa veicolo per ritorno Trump, establishment si farà sentire”

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(Adnkronos) – “La motivazione della candidatura di Joe Biden, nonostante la sua età, è di sconfiggere Donald Trump, non riconsegnare il Paese al tycoon, se la sua candidatura diventa il veicolo che riconsegna il Paese a Trump, allora l’establishment e il sistema istituzionale americano probabilmente farà sentire il suo peso”.Così Andrew Spannaus, giornalista e analista politico americano, descrive all’Adnkronos la situazione di “panico tra molti democratici e anche nelle istituzioni” dopo la fragilità mostrata dal presidente durante il dibattito ad Atlanta, spiegando che per istituzioni intende “tutto il mondo intorno alla politica, la sicurezza nazionale e l’intelligence, fatto da migliaia di funzionari di medio e alto livello che hanno un peso importante nello Stato”.  Si tratta di quello che Trump e altri chiamano ‘deep state’, “uno stato profondo che nel bene o nel male può avere un influsso importante per la direzione del Paese.

Questo stato profondo – prosegue Spannaus , autore del podcast That’s America su Radio 24 – è partito con l’idea di evitare la vittoria di Donald Trump, se diventa invece probabile bisogna vedere come sarà la reazione, il primo passo potrebbe essere spingere Joe Biden a ritirarsi”.  Alle critiche, la preoccupazione e il panico dei democratici, e le richieste di fare un passo indietro, il presidente democratico ha risposto però mostrandosi più in forza e vigoroso in un comizio in North Carolina, assicurando di avere la forza e la capacità di fare il lavoro. “Biden è convinto di essere il candidato giusto, di potercela fare – commenta ancora Spannaus – però ha dato una pessima dimostrazione del suo stato durante il dibattito, in un momento molto più importante di un comizio in cui stava leggendo tra l’altro un discorso, avrebbe fatto bene a trovare quella voce chiara e decisa il giorno prima”.  L’obiettivo principale del dibattito era quello di “rassicurare gli americani sul suo vigore e energia per procedere”, ma ha rischiato di sortire l’effetto contrario: “Bisogna vedere come vanno i sondaggi nei prossimi 10-15 giorni, questo ci dirà molto su cosa succederà in termini di pressioni effettive per farlo ritirare”, aggiunge Spannaus, che ricorda – in riferimento ad articoli e editoriali come quello del New York Times – come “già si stanno vedendo con molte voci importanti tra commentatori, giornalisti che lo hanno sempre appoggiato, lo considerano un bravissimo presidente,e il peso delle loro parole quindi è ancora maggiore”.  Spannaus sottolinea comunque che a decidere dovrà essere Biden, “il presidente ha un grande potere personale, non può essere costretto”. “Però le istituzioni si faranno sentire, vedremo il peso dell’establishment americano”, ribadisce ricordando che in caso di ritiro “si aprirebbe una corsa caotica nel partito, in cui Biden avrebbe ancora una forte influenza perché i delegati alla convention in buona parte sono stati eletti per lui”.  E per quanto riguarda il possibile nuovo candidato, l’analista ricorda che “uno dei motivi per cui non si è ritirato Biden prima è proprio la percepita debolezza della vice presidente Kamala Harris, pochi pensano che sarebbe la candidata migliore”.A lei potrebbe essere dato “un altro ruolo per consolarla, governatrice della California o ministro”, ipotizza ricordando che i nomi che circolano sono quelli di governatori democratico, con “in cima alla lista la governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer, come anche governatore Pennsylvania, Josh Shapiro”.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sparatoria durante matrimonio in Francia, un morto e 5 feriti

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(Adnkronos) – E’ di un morto e cinque feriti, di cui tre gravi, il bilancio di una sparatoria durante un matrimonio a Thionville nella Mosella, nell’est della Francia.Lo ha appreso Bfmtv.

La fonte della polizia citata a condizione di anonimato dall’emittente ha spiegato che tre uomini incappucciati, armati di due fucili d’assalto e di un fucile da caccia, hanno fatto irruzione in una sala di ricevimento, l’Eden Palace, a Thionville, dove si stava svolgendo un matrimonio della comunità turca.  Gli uomini armati hanno aperto il fuoco contro tre persone all’esterno e alcune altre nell’atrio prima di fuggire a bordo di una Bmw.Una delle persone colpite è morta, altre tre sono in grave pericolo di vita e due sono rimaste leggermente ferite, secondo la fonte della polizia. Al momento non è noto il motivo della sparatoria, ma la polizia giudiziaria ha aperto una inchiesta. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Biden, Follini: “Rinuncia sarebbe prova di straordinario talento politico”

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(Adnkronos) – “Cosa muove (e cosa nobilita) la politica, il carattere o la visione?Chiediamo ai leader che si provano a governarla di essere forti, tenaci, combattivi?

Oppure chiediamo loro di gettare lo sguardo oltre le vicissitudini personali, oltre la loro biografie, oltre la loro stessa resilienza dinanzi alle difficoltà in cui prima o poi vengono a trovarsi?Tutte queste domande hanno ovviamente a che vedere con il duello televisivo dell’altra notte tra Biden e Trump, due attempati signori che sembrano affrontare la sfida che li oppone in vista della Casa Bianca quasi solo nella chiave della loro forza, del loro carisma, della loro popolarità -o di quel che ne resta.

Finendo per aderire tutti e due a quel codice personalistico che sembra voler ridurre la contesa politica a un duello quasi fisico e alla prestanza personale dei candidati. L’argomento, ovviamente, riguarda soprattutto Biden.Che ha mostrato tutte le esitazioni gli smarrimenti, la confusione che abbiamo potuto vedere l’altra notte, mettendo in grande allarme il suo stesso partito e inducendo tutto il mondo a chiedersi se egli a questo punto non sia davvero ‘unfit’, inadatto cioè a governare il mondo libero una volta chiarito che non appare più in grado di governare neppure se stesso. 
Si vedrà fin nelle prossime ore da che parte penderà la bilancia.

Se prevarrà nell’inner circle della Casa Bianca la tenacia nel portare a termine la candidatura, o se alla fine si farà largo la preoccupazione di non lasciare a Trump il vantaggio di potersi misurare con un antagonista in piena decadenza fisica.E cioè, se avrà la meglio il partito del ‘carattere’ o quello della ‘visione’. Nel frattempo, chi opera nella sfera politica e chi ne è anche solo incuriosito farebbe bene a misurare la portata degli anni che passano, del mondo che cambia, dei nuovi argomenti e delle nuove figure che si stagliano all’orizzonte.

Già, perché l’istinto di tutti noi è quello di immaginare che, sotto sotto, il mondo sia sempre quello.E dunque che il potere sia pressoché eterno, e si tratti solo di conservarlo il più a lungo possibile.

Mentre poi la storia ci insegna -a volte in modi addirittura impietosi- che il destino della forza politica è quasi sempre quello di indebolirsi, declinando mano a mano che passano gli anni e cambiano gli scenari. ‘Il sole del potere è splendido, ma tramonta a mezzogiorno nel disprezzo generale’, ammoniva Shakespeare facendolo dire a un immaginario Tommaso Moro avviato al patibolo nell’Inghilterra medievale.Come a volerci ricordare che ogni avventura politica, anche la più gloriosa e meritoria, conosce infine un punto di caduta oltre il quale diventa poco conveniente, e perfino poco dignitoso, cercare di spingersi. Eppure, contro questa saggezza letteraria e politica, militano un’infinità di storie che si sono andare concludendo sotto il segno di una scelta fin troppo testarda.

Perché il leader non sa mai davvero quando cambia il vento.E se la sua consuetudine con il potere diventa una confortevole abitudine, egli è inevitabilmente indotto a pensare che il declino appartenga sempre a un tempo ancora lontano. Così, è probabile che Biden cercherà di resistere.

Contando che quella metà di elettori che considerano Trump come un diavolo (con qualche buona ragione) si rassegnino a votare per il suo antagonista, ancorché malamente invecchiato.Calcolo improbabile, stando ai sondaggi.

Eppure forse non del tutto campato per aria. E’ probabile anche che Biden consideri un suo dovere, inesorabile e quasi tassativo, dar prova di tutta la tenacia e la resilienza di cui la sua attitudine al mestiere (chiamiamolo così) lo rende capace.La sua famiglia, il suo staff, a quanto pare lo starebbero spingendo in questa direzione.

Ma soprattutto, quella sua lunga, lunghissima esperienza di palazzo, durata più di mezzo secolo, sembra a sua volta guidarlo come per istinto verso l’ennesima conferma di sé.Privandolo così della possibilità di compiere quel gesto di rinuncia che sarebbe, questa sì, una prova di straordinario talento politico”. (di Marco Follini) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tour de France, oggi seconda tappa: percorso, orario, diretta tv e streaming

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(Adnkronos) – Il Tour de France affronta oggi la seconda tappa, ancora in Italia.Il gruppo, nella frazione di oggi 30 giugno, parte da Cesenatico e arriva a Bologna dopo 198 km.

Il percorso prevede una prima parte pianeggiante.Nella seconda metà, invece, le salite possono vivacizzare la giornata con effetti sulla classifica generale.

I primi sussulti possono arrivare con la salita della Gallisterna, che precede il passaggio a Imola.L’epilogo della tappa è caratterizzato dal doppio circuito per le strade di Bologna, con particolare attenzione ai 2 passaggi sulla salita di San Luca (1,9 km al 10,6%) che possono favorire iniziative individuali. La partenza è prevista alle 12.15, l’arrivo tra le 17 e le 17.30.

La seconda tappa sarà trasmessa in in tv in chiaro dalle 12 su Raisport Hd, dalle 14 passaggio su Rai Due.Lo streaming è disponibile su Raiplay.

Per gli abbonati, diretta integrale su Eurosport 1, canale 210 di Sky, e in streaming su Dazn e Discovery Plus. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nino D’Angelo: Una Serata Indimenticabile al Stadio Diego Armando Maradona

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Nino D’Angelo incanta Napoli con un concerto emozionante al Stadio Maradona, omaggiando i suoi successi e il leggendario Maradona.

Un Omaggio alla Carriera di Nino D’Angelo: Emozioni e Successi al Maradona di Napoli

Napoli ha vissuto una serata memorabile grazie all’indimenticabile concerto di Nino D’Angelo al Stadio Diego Armando Maradona.Le ovazioni del pubblico hanno risuonato come un tributo sincero e commovente, un abbraccio caloroso che ha fatto piangere di gioia l’artista.

Una serata in cui oltre quarantamila fan hanno riempito le tribune e il prato dell’impianto di Fuorigrotta, creando un’atmosfera elettrizzante e nostalgica, ricordando i grandi successi degli anni ’80 e celebrando una carriera straordinaria.

L’Inizio dello Spettacolo: Emozioni a Fiori di Pelle
Il concerto ha preso il via con “Batticuore”, un pezzo che ha subito scaldato i cuori dei presenti.Vestito di bianco, Nino D’Angelo ha dominato la scena, irradiando energia e carisma.

Il pubblico ha potuto rivivere momenti iconici grazie alle proiezioni di immagini tratte dai suoi film “musicarelli”, come “Fotoromanzo”, che hanno creato un’atmosfera di pura magia.

Tributo a Maradona: Un Momento di Grande Emozione
Non poteva mancare un commovente omaggio al Napoli e al suo idolo eterno, Diego Armando Maradona. “Buonasera Napoli,” ha esordito D’Angelo, “questo abbraccio mi appartiene da 50 anni.Eccomi nello stadio dei miei sogni, del mio grande amico Diego Armando Maradona ed è a lui che faccio questo omaggio.” Con queste parole, l’artista ha introdotto il brano “Campiò”, del 2021, una delle rare eccezioni contemporanee in una scaletta dominata dai grandi classici.

Un Duetto Straordinario: Nino di Ieri e di Oggi
La tecnologia ha reso possibile un inedito duetto tra il Nino D’Angelo di oggi e quello degli inizi, grazie all’intelligenza artificiale.

Le immagini d’archivio hanno ripercorso i primi passi dell’artista, integrandosi perfettamente con le performance dal vivo.Sul palco, ballerini e ballerine in costumi di scena dei film di D’Angelo hanno arricchito lo spettacolo, evocando una forte nostalgia.

Gli Ospiti Speciali: Roberta Olivieri e Marco Mengoni
Tra gli ospiti speciali della serata, spicca Roberta Olivieri, attrice che ha condiviso con D’Angelo sette film tra il 1982 e il 1988.

Ma uno dei momenti più attesi è stato il duetto con Marco Mengoni sulla celebre canzone “Marì”, che ha regalato al pubblico un’esperienza indimenticabile.

La Scaletta: Un Viaggio Tra i Grandi Successi
La serata è stata un viaggio tra i successi senza tempo di Nino D’Angelo.Brani come “Sotto il sole di Napoli” e “Un’estate con te” hanno risuonato nell’aria, trasportando i presenti in un’epoca d’oro della musica italiana.

La band che ha accompagnato l’artista, composta da Federico Luongo e Domenico Langella alle chitarre, Davide Costagliola al basso, Carmine Tortora e Massimo Gargiulo al pianoforte e tastiere, Vincenzo Coppola alle tastiere, Agostino Mennella alla batteria, Paolo Licastro al sax e la vocalist Milly Ascolese, ha contribuito a rendere lo spettacolo ancora più straordinario.

Conclusione: Un Evento da Ricordare
Il concerto al Stadio Diego Armando Maradona non è stato solo una celebrazione della carriera di Nino D’Angelo, ma anche una serata che ha permesso al pubblico di rivivere emozioni profonde e autentiche.Un evento che rimarrà scolpito nella memoria di tutti i presenti, un tributo a un grande artista e a una città che lo ha sempre amato.

Invito ai Lettori
Rivivete questa straordinaria serata attraverso le nostre parole, immagini e video che vi sarà facile ritrovare nel Web.

Non perdete l’occasione di immergervi nell’universo musicale di Nino D’Angelo, un viaggio tra passato e presente che continua a incantare generazioni.

Maltempo in Piemonte: piogge, frane e decine di evacuati – Video

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(Adnkronos) – A causa del maltempo e le forti piogge che hanno colpito l’area settentrionale del Piemonte, i vigili del fuoco sono dovuti intervenire in diverse zone a causa di allagamenti e smottamenti.Nel Torinese, a Locana, sono state trasferite 37 persone da un ristorante rimasto isolato in seguito a una frana mentre a Chialamberto è stato evacuato un condominio di 50 persone per rischio esondazione.

Due famiglie sono state evacuate a Mathi per rischio esondazione del fiume Stura di Lanzo e a Montanaro i vigili del fuoco hanno soccorso una famiglia con una bambina di 3 mesi bloccata in auto a causa dell’ingrossamento del torrente Orco.  Diversi gli interventi anche nell’area di Verbania.A Macugnaga è esondato il torrente Anza in più punti della Valle Anzasca causando allagamenti diffusi e alcune persone sono state spostate al sicuro.

Ci sono infine una quarantina di persone a Varzo rimaste bloccate dopo una frana e ora alloggiate al rifugio del Cai.In mattinata si alzerà un elicottero del Reparto Volo di Torino per un nuovo sorvolo sulle aree interessate. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Niente piercing, tatuaggi e convivenze per i dipendenti del Vaticano

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(Adnkronos) – Niente piercing o tatuaggi né convivenze al di fuori del matrimonio.In vista del Giubileo arriva la stretta nel nuovo regolamento per i dipendenti laici che lavorano alla Fabbrica di San Pietro.

A quanto scrive ‘Il Messaggero’, “più che di dress-code si tratta di un richiamo obbligatorio al decoro, alla diligenza e alla responsabilità” per chi si trova a contatto con migliaia di turisti: “sia per i Sampietrini, storiche maestranze che da sempre si occupano del mantenimento del luogo di culto, che per gli impiegati assunti ai vari livelli della Fabbrica, un organismo amministrativo nato con la stessa basilica michelangiolesca”.  I testi degli Statuti e dei Regolamenti riguardanti sia il Capitolo della basilica che della Fabbrica sono stati pubblicati nella festa di San Pietro e Paolo.I dipendenti laici – scrive il quotidiano – “potranno essere licenziati o sospesi se vengono trovati a divulgare informazioni a estranei su quello che accade dentro la basilica.

Non possono ricevere più estranei in ufficio, né ‘asportare documenti originali, fotocopie, copie elettroniche o altro materiale d’archivio’.Vietato poi ‘usare indebitamente i timbri e la carta intestata o i software informatici della Fabbrica per scopi di natura privata’”.  Non solo. “I Sampietrini muratori, pontaroli, idraulici, carrellisti, falegnami, elettricisti, pittori, marmisti, fabbri o manovali che svolgono lavori per la manutenzione della struttura sono chiamati a curare particolarmente il loro aspetto esteriore: ‘Nel rispetto del decoro e degli ambienti di lavoro sono banditi tatuaggi a vista della pelle ed elementi di body piercing – si legge – sono tenuti ad indossare un abito decoroso e consono all’attività da svolgere.

Il vestiario uniforme deve essere usato solamente durante il servizio’.I Sampietrini con l’uniforme lacera o macchiata, ‘ovvero che facciano uso dell’uniforme fuori servizio, incorrono nelle sanzioni disciplinari’”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nordcorea contro la ‘Nato asiatica’: accuse a Usa, Giappone e Corea del Sud

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(Adnkronos) – La Nordcorea accusa Stati Uniti, Giappone e Corea di Sud di sviluppare una versione asiatica della Nato.In un comunicato il ministero degli Esteri nordcoreano ha stigmatizzato “Freedom Edge,” le prime esercitazioni militari congiunte tripartite nelle acque vicino alla Rpdc dal 27 al 29 giugno. “In passato hanno organizzato molte esercitazioni militari congiunte grandi e piccole con vari pretesti, ma non c’era mai stata un’esercitazione militare congiunta su larga scala soprannominata con un nome speciale”, sottolinea la Nord Corea, secondo cui dietro “la recente esercitazione si nasconde il disegno strategico degli Stati Uniti di intensificare le tensioni militari regionali, esercitare pressioni sull’Estremo Oriente della Russia e assediare la Cina”. “Gli Stati Uniti ora sostengono che le relazioni tra i tre paesi sono solo cooperative per rafforzare la stabilità e la sicurezza regionale e non significano la versione asiatica della Nato, ma non è altro che retorica per eludere le critiche internazionali sulla formazione di un blocco aggressivo”, sottolinea Pyongyang, ricordando che il documento elaborato al vertice tripartito dell’agosto dello scorso anno, “specifica l’immediata cooperazione tripartita per far fronte a qualsiasi minaccia affrontata da uno dei tre paesi” e “ciò ricorda, in sostanza, il principio di difesa collettiva della Nato secondo cui essa mobilita le proprie capacità di difesa se un paese membro viene attaccato, considerandolo come un attacco contro tutti”.  “Mentre la Nato organizza esercitazioni militari congiunte annuali in tutti gli ambiti, compresi terra, mare, aria e cyberspazio, gli Stati Uniti, il Giappone e la Repubblica di Corea hanno deciso di organizzare regolarmente esercitazioni militari congiunte tripartite multi-dominio.

Ciò significa che le relazioni tra i tre paesi hanno assunto l’aspetto a pieno titolo della Nato in versione asiatica” e “Freedom Edge è servita come occasione per dimostrare che il blocco militare tripartito che gli Stati Uniti avevano cercato di istituire per decenni, è diventato una forma presente perfetta, non continua o futura”, l’accusa della Nordcorea. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elezioni in Francia, si vota per il primo turno: in gioco il futuro di Macron

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(Adnkronos) – Seggi aperti oggi in Francia per il primo turno delle elezioni legislative anticipate, che potrebbero spodestare l’alleanza centrista del presidente Emmanuel Macron e costringerlo a trascorrere i restanti tre anni di mandato in una scomoda partnership con l’estrema destra. Le votazioni hanno preso il via alle 8 del mattino: la Francia avvia così il processo di elezione dei 577 membri della sua Assemblea nazionale attraverso sfide combattute a livello locale in tutto il Paese e nei suoi territori d’oltremare.Le urne resteranno aperte fino alle 18, e fino alle 20 nei centri maggiori.

Il secondo turno è in programma il 7 luglio. Le elezioni si tengono tre anni prima del necessario, a tre settimane dalla sconfitta del partito di Macron Reinassance alle europee per opera del Rassemblement National (Rn), il partito di estrema destra di Marine Le Pen.Come ricorda la Cnn, “poco dopo l’umiliante sconfitta, in un evidente tentativo di smascherare il bluff degli elettori, Macron ha affermato di non poter ignorare il messaggio e ha preso la decisione ‘seria e pesante’ di indire elezioni anticipate, le prime in Francia dal 1997”.

Qualunque sia l’esito, Macron si è impegnato a rimanere comunque in carica fino alle prossime elezioni presidenziali francesi, e cioè fino al 2027. “Fino a poco tempo fa, la prospettiva di un governo di estrema destra era impensabile.In passato, i partiti di opposizione hanno stretto matrimoni di convenienza nel tentativo di impedire a Rn – in precedenza Front National – di entrare nel governo.

Ora, nel giro di un paio di settimane, Bardella potrebbe diventare il primo ministro francese, il più giovane d’Europa da oltre due secoli”, continua l’analisi. A sinistra, quindi, “un gruppo di partiti precedentemente in conflitto si è recentemente unito per formare il Nuovo Fronte Popolare, una coalizione destinata a resuscitare l’originale Fronte Popolare che impedì ai fascisti di prendere il potere nel 1936.L’ampia alleanza comprende figure più radicali come Jean-Luc Melenchon, tre volte candidato presidenziale e leader del partito La France Insoumise, così come leader moderati come Raphael Glucksmann di Place Publique. Nel frattempo, il primo ministro francese uscente Gabriel Attal – nominato al suo incarico da Macron solo a gennaio – rappresenta l’alleanza centrista Ensemble del presidente francese.

Secondo quanto riferito, spiega ancora Cnn, Attal è stato tra gli ultimi membri della cerchia ristretta di Macron a sapere che le elezioni anticipate erano imminenti. E’ attesa intanto un’affluenza record, con gli elettori che hanno mostrato un crescente interesse per il voto.Secondo un sondaggio condotto da Ifop-Fiducial per Le Figaro, Lci e Sud Radio, che fornisce proiezioni finali dei seggi basate sulle intenzioni di voto a livello nazionale, la partecipazione è stimata al 67% (+3 in una settimana), ovvero 19,5 punti in più rispetto alle ultime elezioni legislative del 2022. Sono quattro i principali gruppi politici che si sfidano nella nuova tornata elettorale: il Nouveau Front Populaire (Nfp), Ensemble, Les Républicains (Lr) e Rassemblement National (Rn). I deputati del parlamento francese non vengono eletti sulla base della rappresentanza proporzionale, ma attraverso un voto a due turni in 577 collegi elettorali dove le dinamiche locali giocano un ruolo importante.

In ogni circoscrizione, se nessun candidato ottiene il 50% dei voti al primo turno, i primi due candidati avanzano al secondo turno, così come qualsiasi altro candidato che abbia ottenuto il sostegno di almeno il 12,5% degli elettori registrati.Il candidato con il maggior numero di voti al secondo turno vince il seggio come membro del parlamento. Per superare il primo turno, i partiti che condividono una visione politica, come i quattro principali partiti di sinistra del Paese, tendono a riunirsi e ad accettare di non mettere i candidati uno contro l’altro.

L’affluenza alle urne è importante.Nel 2022, quando l’affluenza era vicina al 50%, i partiti dovevano ottenere circa un quarto dei voti espressi per raggiungere il 12,5% degli elettori registrati.

Si prevede che l’affluenza alle urne sarà più alta in questa elezione, il che renderà più facile per i candidati avanzare al secondo voto. 
Rassemblement National, Il partito di Marine Le Pen, ha bisogno di almeno 289 seggi per ottenere la maggioranza nel parlamento francese e al momento l’estrema destra sembra destinata a ottenere grandi guadagni grazie a una campagna di successo alle elezioni europee.I sondaggi d’opinione vanno presi con le pinze, mette in guardia Politico, ma Rassemblement national (Rn) e i suoi alleati potrebbero ottenere tra 220 e 260 seggi secondo le proiezioni attuali.

Si tratterebbe di un aumento record rispetto agli 88 parlamentari di cui dispongono attualmente. Se l’estrema destra ottenesse la maggioranza in Parlamento, il presidente francese dovrebbe stipulare un accordo di ”coabitazione” con il Rassemblement national e nominare un primo ministro di estrema destra.Jordan Bardella, il presidente del Rassemblement national, ha più volte detto che non cercherà di guidare un governo se non avrà la maggioranza assoluta.

Ciò presumibilmente significa che avrà bisogno di partner di coalizione, a meno che non si tratti di una strategia elettorale per ottenere una grande affluenza alle urne. L’estrema destra ha già stretto un accordo con Éric Ciotti, leader del partito di centro-destra Les Républicains, per sostenere alcuni conservatori con idee simili in modo che non competano tra loro in alcune circoscrizioni.Per la maggioranza assoluta avrebbe però comunque bisogno di ottenere il sostegno di altri parlamentari Lr o del partito Reconquest, sempre di estrema destra, ma il suo leader è ostile a Le Pen.

L’alleanza tra centro-destra e estrema destra è comunque una grande vittoria ideologica per il Rassemblement national, ma ha anche innescato una forte reazione tra quei conservatori inorriditi dal fatto che il partito de presidenti come Charles de Gaulle e Jacques Chirac stia facendo accordi con l’estrema destra. Ma quanto Le Pen investirà nei colloqui di coalizione, dato il suo desiderio di mantenere intatto il suo capitale politico in vista delle presidenziali del 2027?Se il suo partito guidasse un governo che avesse un percorso accidentato, questo potrebbe ridurre le sue possibilità di guidare l’Eliseo. L’Ensemble, la coalizione che sostiene il presidente francese, comprende il suo partito Renaissance, il centrista MoDem e il partito di centrodestra Horizons.

Ensemble attualmente controlla 250 seggi in parlamento, ma sta subendo un calo nei consensi.Le proiezioni attuali vedono i parlamentari di Ensemble scendere a meno di 110 seggi nell’Assemblea nazionale composta da 577 persone, schiacciati sia dalla sinistra sia dall’estrema destra.

Per la prima volta, la coalizione di Macron non si candida come partito unico.Horizons, il partito guidato dall’ex primo ministro Édouard Philippe che ha ambizioni presidenziali, sta andando avanti da solo, ma potrebbe rientrare in una coalizione dopo le elezioni. Sebbene la coalizione di Macron sia terza nei sondaggi a livello nazionale, c’è ancora qualche barlume di speranza che non venga completamente spazzata via al primo turno.

Un’elevata affluenza alle urne significa che tre candidati probabilmente passeranno al secondo turno in un massimo di 170 collegi elettorali, secondo le recenti proiezioni.Questa è sia una benedizione, sia una maledizione per i liberali di Macron e per l’alleanza di sinistra.

I terzi candidati meglio piazzati nelle competizioni a tre dominate dall’estrema destra dovranno affrontare pressioni per ritirarsi e radunarsi dietro il secondo miglior piazzato per sconfiggere il candidato del di Rn. Con una velocità inaspettata, i partiti di sinistra francesi hanno quindi messo da parte i loro litigi e si sono uniti prima del voto.In seguito a un accordo, l’estrema sinistra France insoumise (LFI), il Partito Socialista, il Partito Comunista e i Verdi stanno presentando candidati singoli in 546 circoscrizioni in tutta la Francia.

L’alleanza, chiamata Nuovo Fronte Popolare, è una versione rivisitata dell’alleanza Nupes del 2022, ideata da Mélenchon.Questa volta, tuttavia, i socialisti sono un partner molto più potente dopo la campagna di successo del candidato sostenuto dai socialisti Raphael Glucksmann alle elezioni europee.

Dei 546 candidati che rappresenteranno la nuova alleanza, 229 saranno sostenuti da France insoumise, rispetto ai 175 dei socialisti, ai 92 dei Verdi e ai 50 dei comunisti. Il Nuovo Fronte Popolare sta sicuramente attirando gli elettori, dato le proiezioni attuali vedono l’alleanza vincere da 180 a 210 seggi.Vero è che ne servono 289 per ottenere la maggioranza e la sinistra avrebbe bisogno di formare una coalizione se mirasse a proporre un primo ministro che ottenga l’approvazione parlamentare.

Ma tali calcoli non porteranno a nulla se i socialisti e France insoumise, in disaccordo su temi chiave come l’Ucraina e Gaza, non riusciranno a mettere da parte le loro divergenze.Con il moderato Glucksmann e altri che hanno affermato che non accetteranno mai Mélenchon come primo ministro, potrebbe essere un passo troppo lontano. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Strage di migranti nella stiva del barcone, fermati due scafisti

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(Adnkronos) – La Polizia di Stato ha fermato due egiziani accusati di essere gli scafisti responsabili della morte per asfissia di una decina di migranti bengalesi che si trovavano all’interno della stiva nella tragedia in mare avvenuta lo scorso 17 giugno.I due, in concorso tra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, residenti in Libia, avrebbero compiuto atti diretti a procurare illegalmente l’ingresso nel territorio nazionale di 54 migranti, prevalentemente di nazionalità pakistana e del Bangladesh, il tutto per trarne profitto anche indiretto, conducendo, governando e tracciando la rotta alla guida di un’imbarcazione inadatta ad effettuare quella traversata e in pessime condizioni di sicurezza.  I fatti sono avvenuti nelle prime ore dello scorso 17 giugno quando, in acque internazionali, a circa 47 miglia a sud di Lampedusa, la nave Ong Nadir ha intercettato una barca in legno di circa 10 metri con a bordo 54 migranti e 10 salme presenti all’interno della stiva dell’imbarcazione.

A bordo della motovedetta della locale Guardia Costiera i 54 migranti soccorsi sono stati trasferiti a Lampedusa, mentre l’imbarcazione intercettata con le 10 salme presenti in stiva è stata trainata, sino a Lampedusa, dalla Nave Ong Nadir. Le indagini condotte presso l’Hotspot di Lampedusa dallo Sco, dalla Sisco di Palermo e dalla Squadra Mobile di Agrigento, attraverso l’audizione di tutti i migranti sbarcati, ha consentito di ricostruire le fasi della traversata in mare dalle coste libiche a quelle italiane, acquisendo gravi elementi indiziari a carico dei due fermati, che avrebbero condotto l’imbarcazione, tenendosi in contatto, al momento dell’imbarco, con i trafficanti che operano sulle coste di Zuhar.In particolare, lo scafista minorenne avrebbe curato le operazioni di imbarco dei migranti, regolando l’ingresso e l’uscita degli stessi dalla stiva dell’imbarcazione.

Il minore ha pure impedito l’uscita dalla stiva dei migranti poi morti minacciandoli anche con un coltello a serramanico.Grazie alle indagini inoltre si è potuto anche identificare compiutamente le 10 vittime giunte sull’isola.

Gli indagati sono stati trasferiti in carcere, in attesa dell’udienza di convalida. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fisco, lunedì è l’ultimo giorno per versare l’Irpef 2023: le altre scadenze

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(Adnkronos) – Irpef 2023, comprese le addizionali, cedolare secca sugli affitti, Irap e Ires.Lunedì primo luglio è l’ultimo giorno per saldare i conti con l’erario su diversi fronti.

Per quanto riguarda le imposte, i contribuenti sono chiamati alla cassa per versare in unica soluzione o come prima rata, l’Irpef, l’Ires e l’Irap risultanti dalle dichiarazioni annuali, a titolo di saldo per l’anno 2023 e di primo acconto per il 2024, senza alcuna maggiorazione.FiscoOggi, il quotidiano on line dell’Agenzia delle entrate, precisa che il termine da ‘calendario’ è quello del 30 giugno ma, essendo domenica, slitta di un giorno.

I ritardatari avranno tempo fino al 31 luglio (trentesimo giorno successivo al termine di scadenza), ma sarà applicata la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.  Tra le principali scadenze, ricordiamo che l’appuntamento del 1° luglio riguarda anche i contribuenti residenti in Italia che detengono immobili o attività finanziarie all’estero, tenuti al versamento rispettivamente dell’Ivie e dell’Ivafe.Stesso termine per la comunicazione annuale all’Anagrafe tributaria cui sono tenuti gli agenti immobiliari o i gestori di portali telematici, dei dati sulle locazioni brevi come nome, cognome e codice fiscale del locatore, durata del contratto, importo del corrispettivo lordo e indirizzo dell’immobile.  Contestuale l’appuntamento annuale per il versamento della prima rata o dell’unica soluzione dell’addizionale regionale all’Irpef, e dell’addizionale comunale all’Irpef risultante dalle dichiarazioni annuali, a titolo di saldo 2023 e di primo acconto 2024, entrambe senza maggiorazione.

In scadenza anche la cedolare secca sulle locazioni, da versare anch’essa a titolo di saldo 2023 e di primo acconto 2024.  
I versamenti dovranno essere effettuati con modello F24 direttamente con modalità telematiche utilizzando i servizi F24 web o F24 online delle Entrate, attraverso i canali telematici Fisconline o Entratel o con l’home banking del proprio istituto di credito (tranne nel caso di modello F24 a saldo zero), o tramite intermediario abilitato.Per quanto riguarda l’Irpef e la cedolare secca, i soggetti che non sono titolari di partita Iva potranno pagare anche con il modello F24 cartaceo presso banche, Poste Italiane e agenti della riscossione purché non utilizzino crediti tributari o contributivi in compensazione, o quando devono pagare F24 precompilati dall’ente impositore. Per i soggetti residenti l’invio deve essere eseguito con il canale Entratel/FiscOnline direttamente o tramite gli intermediari, e la compilazione deve avvenire con i software messi a disposizione dall’Agenzia.

Per i non residenti, invece, la comunicazione sarà trasmessa dalla stabile organizzazione con il canale Entratel/Fisconline o, in alternativa, dal rappresentante fiscale.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser oggi sposi

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(Adnkronos) – Ancora un matrimonio vip nell’estate 2024.A convolare a nozze saranno oggi Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser, che si diranno ‘sì’ domenica 30 giugno, e lo faranno in Toscana, in una location patrimonio Unesco: la villa Medicea La Fernanda, a Carmignano, nella frazione di Artimino, ribattezzata anche la ‘Villa dei cento camini’ per via dei tanti caminetti presenti.

Anche in questo caso, come per il matrimonio di Diletta Leotta e Loris Karius, i festeggiamenti saranno lunghi.Alla festa di nozze sono attesi circa 200 ospiti. A vestire la sposa sarà Atelier Emé, lo stesso che ha realizzato gli abiti per il matrimonio di Diletta Leotta.

A rivelarlo è stata la stessa Rodriguez, condividendo su Instagram le visite al quartier generale di Verona per la scelta e le prove dell’abito.Non sarà di certo un abito unico, ma ovviamente i dettagli sono tutti top secret.

Al fianco della sposa ci sarà sicuramente la sorella Belén Rodriguez in qualità di damigella d’onore.I figli della showgirl, Santiago e Luna Marì, avranno anche loro un ruolo tra i paggetti, anche se non si sa ancora chi porterà le fedi.

Nessun dubbio, invece, sui testimoni: saranno i fratelli degli sposi a ricoprire il ruolo; accanto a Cecilia, oltre a Jeremias Rodriguez, ci sarà anche il suo migliore amico; per Ignazio, Carlo e Francesca Moser.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bollette luce, mercato tutelato addio: cosa succede da domani 1 luglio

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(Adnkronos) – Addio al mercato tutelato per l’energia elettrica da domani, lunedì 1 luglio.L’Arera ricorda che ”per accompagnare il passaggio al mercato libero dei clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica, l’Autorità ha previsto un percorso graduale per dare la possibilità a ciascuno di scegliere l’offerta sul mercato libero più adatta alle proprie esigenze, assicurando al contempo la continuità della fornitura e adeguati obblighi informativi in capo ai venditori”. I servizi di tutela sono i servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale con condizioni economiche (prezzo) e contrattuali definite dall’Autorità e destinati ai clienti domestici che non hanno ancora scelto un’offerta di mercato libero. La normativa ha previsto il termine dei servizi di tutela, con il mercato libero che nella generalità dei casi rimarrà l’unica modalità di fornitura.

Da settembre 2023 a giugno 2024, in almeno due bollette, i clienti domestici non vulnerabili che si trovano ancora nel servizio di maggior tutela hanno ricevuto una comunicazione da parte del proprio esercente la maggior tutela nella quale viene evidenziata la possibilità di scegliere un’offerta di mercato libero, anche utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall’Autorità, come il portale offerte. 
Se il cliente finale non sottoscrive un’offerta di mercato libero, a partire da luglio 2024, la fornitura passerà automaticamente, senza alcuna interruzione, al servizio a tutele graduali (stg); in tale servizio le condizioni contrattuali ed economiche saranno definite da Arera anche sulla base degli esiti di procedure concorsuali. Sono considerati clienti vulnerabili di energia elettrica i clienti domestici che, alternativamente: si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus); versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni); sono soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92; hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi; hanno un’utenza in un’isola minore non interconnessa; hanno un’età superiore ai 75 anni.  I clienti domestici vulnerabili forniti nel servizio di maggior tutela continueranno ad essere serviti, anche successivamente al 1° luglio 2024, nel servizio di maggior tutela.Il cliente servito in maggior tutela che non sia stato identificato come vulnerabile, pur rispettando i criteri di vulnerabilità, deve comunicarlo al proprio venditore compilando il modulo che riceverà anche dal proprio esercente la maggior tutela in due comunicazioni tra settembre 2023 e giugno 2024, così da continuare a essere servito nel servizio di maggior tutela. Se sopraggiungono variazioni della condizione di vulnerabilità è necessario che il titolare della fornitura contatti il proprio venditore.

Anche il cliente vulnerabile può in ogni momento scegliere un’offerta del mercato libero, con le modalità e tempistiche previste dal venditore nell’ambito dell’offerta selezionata e nel rispetto degli obblighi di regolazione.In qualsiasi momento è possibile scegliere un contratto dal mercato libero dell’energia elettrica e del gas.  —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Biden, non c’è un piano B: sondaggi decisivi, presidente al bivio

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(Adnkronos) –
Non c’è un vero piano B se Joe Biden dovesse davvero ritirare la candidatura per le elezioni di novembre.Il presidente degli Stati Uniti, protagonista di un disastroso confronto tv con Donald Trump, non ha intenzione di gettare la spugna. “Non ho avuto una gran serata, ma nemmeno Trump”, la riflessione del presidente nella trasferta negli Hampton, il rifugio dei ricchi abitanti di New York nel weekend, per una raccolta fondi.

Alcuni manifestanti ‘accolgono’ il presidente con cartelli espliciti: “Per favore, ritirati”, “Grazie, avanti il prossimo”, “Dimettiti per la democrazia”, e “Ti amiamo ma è ora”. Il quadro, come tratteggia la Cnn, è estremamente fluido.Dopo il panico che ha invaso il partito democratico subito dopo il dibattito, si ragione sugli scenari. “Un vero piano per la successione non esiste”, ha detto un consigliere democratico della campagna di Biden alla Cnn. “E questo è ciò che rende tutto questo non solo doloroso, ma anche molto problematico”.

Biden, che dopo il dibattito ha cercato il ‘riscatto’ con un vivace comizio in North Carolina, nella giornata di sabato è volato negli Hampton, il rifugio dei ricchi abitanti di New York nel weekend, per una raccolta fondi.  L’attività del presidente, che conta sul sostegno totale della moglie Jill, prosegue normalmente.Il partito democratico, però, si muove esplorando altre direzioni.

I dem, afferma la Cnn, hanno commissionato sondaggi che dal weekend arriveranno ai primi giorni della prossima settimana per valutare gli effetti del ‘flop televisivo’.Bisogna valutare le conseguenze in collegi particolarmente importanti e delineare le chance democratiche di mantenere il controllo della Camera e di conservare una maggioranza, ancorché risicata, al Senato. Un’altra figura legata alla campagna, secondo la Cnn, afferma che Biden potrebbe considerare l’ipotesi di un passo indietro solo se i dati mostrassero che la candidatura potrebbe danneggiare il partito nel voto per Camera e Senato.

Se l’esito negativo del dibattito dovesse allontanare potenziali elettori dalle urne, a vantaggio di Trump e dei repubblicani, il presidente si troverebbe ad una decisione cruciale: “Il partito è nelle mani del presidente Biden.Merita il nostro rispetto e lo spazio per qualsiasi decisione”, le parole di un anonimo senatore. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)