9.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 13

Castellammare, la controffensiva di Di Maio: “Nessun passo indietro, sia il Prefetto a giudicarmi”

0

Il clima politico a Palazzo Farnese si fa incandescente. Dopo essere stato estromesso dalla maggioranza dal sindaco Luigi Vicinanza per presunte ombre legate a contesti criminali, il consigliere Nino di Maio rompe il silenzio. E lo fa con una nota di fuoco in cui non solo difende la propria integrità, ma lancia una sfida istituzionale senza precedenti: invocare l’arrivo di una Commissione d’Accesso per fare chiarezza.

Una vita spesa per il sociale e il lavoro

Di Maio respinge al mittente ogni accusa, facendo scudo con la propria biografia. Il consigliere tratteggia il suo profilo non come quello di un politico di professione, ma come un uomo da sempre in prima linea nelle battaglie sindacali e nel supporto alle fasce deboli. Il suo impegno nel quartiere Scanzano viene descritto come un baluardo contro la devianza giovanile: decenni dedicati a strappare ragazzi alla malavita attraverso l’educazione e l’aggregazione. Secondo l’esponente politico, il suo curriculum morale e le sue azioni passate sono la smentita più forte a qualsiasi illazione.

L’attacco ai “moralizzatori” e lo strappo con il Sindaco

La reazione alla decisione del Primo Cittadino è di totale incredulità. Di Maio definisce l’allontanamento basato su “sospetti” come un atto ingiustificato, sottolineando un doppiopesismo inaccettabile. Nel suo affondo, non risparmia stoccate velenose rivolte sia ai colleghi di assise che a figure esterne.

Denuncia l’ipocrisia di chi oggi sale in cattedra per dare lezioni di legalità, pur avendo – a suo dire – “scheletri nell’armadio” ben più pesanti.

Ribadisce l’assenza totale di indagini a carico suo o del figlio, invocando quel garantismo che, a suo avviso, viene sventolato solo quando fa comodo.

La provocazione istituzionale: “Chiamate gli ispettori”

Il passaggio politicamente più rilevante è il rifiuto categorico delle dimissioni. Di Maio non intende lasciare lo scranno, rivendicando la legittimità della sua elezione. Per uscire dall’angolo, lancia una provocazione che suona come una sfida al vertice dell’amministrazione:

“Se il Sindaco teme davvero condizionamenti, abbia il coraggio di chiedere l’intervento del Prefetto.”

La richiesta è chiara: nominare una Commissione d’Accesso agli atti. Secondo Di Maio, solo un organo terzo, slegato dalle logiche di palazzo e dotato di reale autorità, ha il titolo per stabilire se la sua presenza in aula rappresenti un pericolo per l’Ente.

“Chi ha la coscienza pulita non teme le verifiche”, è il concetto che chiude il suo intervento, rimettendo la palla nel campo dell’amministrazione.

Carceri,durante visita a Secondigliano Nordio riceve una toga fatta da detenuti

0

A quanto si apprende il ministro della Giustizia Carlo Nordio, nel corso della sua visita al carcere di Secondigliano (Napoli), ha ricevuto una toga fatta dai detenuti del penitenziario. La visita è proseguita anche nei reparti di liuteria, falegnameria, odontotecnica.

Fonte AdnKronos

Tra l’incubo azzurro e l’orgoglio Sinner, il calcio riparte: La Juve Stabia sogna una notte magica a Marassi

0

Si sapeva, praticamente. Aleggiava nell’aria come una sentenza non ancora scritta, ma temuta da tutti. La Nazionale Italiana ci costringerà, ancora una volta, a “rivedere le streghe” il prossimo marzo. Lo spettro degli spareggi per accedere al Mondiale è tornato a bussare alla nostra porta, ma ciò che fa più male non è solo il risultato, bensì il modo. La squadra di Gattuso chiude questa pausa in maniera indecorosa, incassando una sconfitta pesante contro la Norvegia che lascia poche scuse e tante preoccupazioni. Un boccone amaro, amarissimo, l’ennesimo della storia recente azzurra.

Sinner: L’unico baluardo tricolore

Se il calcio nazionale piange, lo sport italiano trova il suo riscatto ancora una volta nella racchetta di Jannik Sinner. Mentre gli Azzurri del pallone faticavano, il campione altoatesino ha tenuto alto l’onore del tricolore con una vittoria splendida contro Carlos Alcaraz. Una boccata d’ossigeno puro che ci ricorda cosa significhi competere ai massimi livelli con testa e cuore. Ma ora che la racchetta si riposa e la pausa del calcio per le nazionali finisce, la palla torna a rotolare sui campi della Serie A e B, pronta a dirci molto sul prosieguo della stagione.

Il ritorno dei club: Un weekend di fuoco

Il calendario non è banale. Il ritorno in campo dei club serve quasi come un antidoto alla delusione azzurra.

Il Napoli affronta l’Atalanta in una sfida che profuma di vertice.

La Juventus se la vedrà con la Fiorentina, gara mai banale per la storica rivalità.

I riflettori di San Siro si accenderanno per il Derby di Milano, crocevia fondamentale per le ambizioni delle milanesi.

Eppure, per chi ha il cuore gialloblù, il vero appuntamento è cerchiato in rosso sul calendario per lunedì sera. Un’attesa lunga, di quelle che però meritano ogni singolo minuto di pazienza.

Sampdoria – Juve Stabia: Appuntamento con la storia a Marassi

L’avversario si chiama Sampdoria. Il teatro è quello dello stadio Luigi Ferraris, Marassi. Per la Juve Stabia, quella di lunedì non è solo una partita di campionato, è il tentativo di vivere una notte magica.

Questo posticipo regala spunti di riflessione che vanno oltre la semplice classifica. In un weekend ricchissimo di calcio, questo appuntamento diventa una perla anche per gli amanti del gioco “neutrale”. Perché le Vespe di Ignazio Abate giocano bene. È un dato di fatto. Hanno una identità precisa, un coraggio propositivo che sta attirando, come conseguenza logica, un grande interesse da parte degli addetti ai lavori.

Per chi non ha mai visto una partita della Juve Stabia, il “Monday Night” rappresenta l’opportunità perfetta per scoprire una squadra che non ha paura di nessuno.

Il fascino di Genova e l’occhiolino del Grifone

Dall’altra parte c’è la Sampdoria. Il blasone, la maglia blucerchiata, il fascino di uno stadio all’inglese: la Samp attira per forza di cose appassionati e curiosi da tutto lo stivale. Ma c’è una sotto trama affascinante: i tifosi del Genoa, il popolo del Grifone, lunedì sera strizzeranno l’occhio alle Vespe. È la legge non scritta delle stracittadine: il nemico del mio nemico è, per una notte, un amico da sostenere.

Conclusioni: Una notte da ricordare

Insomma, il quadro è completo. Se la Nazionale ci ha regalato l’ennesimo calice amaro e Sinner si conferma l’orgoglio del Paese, questo weekend il calcio da club è la medicina necessaria. E in mezzo a tutto questo, Sampdoria – Juve Stabia ha tutti i contenuti per raccontare qualcosa di bello, interessante e vibrante al grande pubblico.

Logicamente, come detto, c’è una città intera che spinge. La Castellammare sportiva non chiede altro che poter raccontare, martedì mattina, di una notte da ricordare in eterno. Di aver espugnato un tempio del calcio e di aver continuato a sognare ad occhi aperti.

Castellammare, Vicinanza traccia la linea: “Fuori le ombre dalla maggioranza, esclusi Di Maio e Oscurato”

0

Nessuna zona d’ombra, nessun indugio e, soprattutto, il primato della “questione morale” sulle tempistiche giudiziarie. È un messaggio netto quello che arriva da Palazzo Farnese, dove il sindaco Luigi Vicinanza ha annunciato l’esclusione immediata dei consiglieri comunali Gennaro Oscurato e Nino Di Maio dal perimetro della maggioranza.

La decisione, giunta come un fulmine a ciel sereno ma coerente con la linea di rigore annunciata in campagna elettorale, scaturisce da notizie riguardanti presunti rapporti o contatti che i due esponenti politici avrebbero avuto con ambienti legati alla criminalità locale.

La “Questione di Opportunità”

Il primo cittadino stabiese ha voluto chiarire immediatamente il perimetro della sua scelta: non si tratta di una sentenza anticipata, ma di una necessaria tutela delle istituzioni. Vicinanza, infatti, ha sottolineato come i due consiglieri, allo stato attuale, non risultino iscritti nel registro degli indagati. Tuttavia, per il sindaco, l’asticella dell’etica pubblica deve essere posta più in alto della semplice rilevanza penale.

In una nota ufficiale dai toni fermi, Vicinanza ha dichiarato:

“Ho sempre ribadito che sulla mia maggioranza non possono gravare ombre, dubbi, sospetti, zone grigie. Per questo, da oggi, considero i consiglieri comunali Gennaro Oscurato e Nino Di Maio fuori dal perimetro della maggioranza che sostiene l’amministrazione comunale di Castellammare.”

La politica arriva prima delle sentenze

Il passaggio cruciale della dichiarazione del Sindaco risiede nel rapporto tra politica e giustizia. In un territorio come quello stabiese, spesso ferito dalle ingerenze dei clan nella vita pubblica, Vicinanza ha stabilito un principio di autodifesa preventiva dell’amministrazione.

“Fermo restando la presunzione di innocenza di entrambi” – precisa il sindaco, ribadendo la fiducia nel lavoro degli inquirenti – “la scelta è dettata da esigenze di opportunità: prima della magistratura deve intervenire la politica”.

Una frase che segna uno spartiacque: l’amministrazione non attenderà avvisi di garanzia o provvedimenti giudiziari per agire politicamente. Il semplice “sospetto” o la “zona grigia” sono ritenuti sufficienti per decretare l’incompatibilità politica con l’attuale governo cittadino.

Un messaggio ai clan

L’espulsione di Di Maio e Oscurato assume, nelle parole del sindaco, il valore di un rilancio dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata. La mossa serve a blindare l’ente comunale da qualsiasi possibile condizionamento esterno, reale o percepito che sia.

“Non sono ammesse zone d’ombra, men che meno nei palazzi delle istituzioni” ha concluso Vicinanza. “Oggi rilanciamo con ancora maggiore forza la nostra lotta alla camorra e ai clan che da troppi anni avvelenano la vita pubblica dei nostri territori”.

Resta ora da capire quali saranno le ripercussioni sugli equilibri del consiglio comunale, ma il segnale politico è inequivocabile: per restare nella maggioranza Vicinanza, essere incensurati non basta; bisogna essere al di sopra di ogni sospetto.

Juve Stabia, l’incubo è finito: la Giustizia Sportiva non procederà contro il club

0

È arrivata la notizia che tutta la piazza gialloblù attendeva con il fiato sospeso. Dopo settimane di timori e incertezze, la Juve Stabia può tirare un enorme sospiro di sollievo: la Procura Federale sportiva non procederà con alcun processo ai danni del club. Nessuna penalizzazione in classifica, nessun provvedimento disciplinare che possa intaccare lo straordinario cammino delle Vespe in Serie B.

Dalla paura alla verità

Solo un mese fa, la notizia dell’inchiesta della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) aveva scosso le fondamenta del calcio campano e dell’intera cadetteria. Il timore serpeggiato tra i tifosi era palpabile: si temeva che la vicenda giudiziaria ordinaria potesse travasarsi nel contesto sportivo, portando con sé sanzioni pesanti come punti di penalizzazione o scenari ancora più drammatici.

La preoccupazione era cresciuta quando la Procura Federale della FIGC aveva richiesto l’acquisizione delle carte dell’indagine per valutare eventuali violazioni del codice di giustizia sportiva. Tuttavia, lo scenario è radicalmente cambiato nelle ultime ore.

Il dettaglio decisivo: niente carte alla FIGC

Secondo quanto riportato anche da Tuttosport, la Procura della Repubblica non ha trasmesso alcun documento alla Procura Federale. Questo silenzio è, nei fatti, una sentenza di assoluzione preventiva per il club sul piano sportivo.

Sebbene la giustizia ordinaria continuerà il suo corso per accertare il livello di infiltrazione mafiosa pregressa, per quanto riguarda la giustizia sportiva la questione è chiusa.

Il mancato invio degli atti suggerisce che, al massimo, per la vecchia amministrazione potrebbe configurarsi un rischio legato al solo “omesso controllo”, una fattispecie che però non ha ricadute dirette e punitive sull’attuale gestione sportiva e sulla classifica della squadra.

La reazione delle Vespe: più forti delle voci

Nonostante il terremoto mediatico e l’ingresso in amministrazione controllata, la Juve Stabia ha dimostrato una solidità mentale invidiabile. Come confermato a più riprese dal tecnico Ignazio Abate e dal Direttore Sportivo Matteo Lovisa, lo spogliatoio ha saputo isolarsi, trasformando le difficoltà esterne in benzina per il campo.

I risultati sportivi non ne hanno risentito, anzi: la squadra ha continuato a lottare su ogni pallone, onorando la maglia e la città. Ora, con la certezza che quanto guadagnato sul campo non verrà tolto nelle aule di tribunale, la Juve Stabia può guardare al prosieguo della stagione con rinnovata serenità e ambizione.

Il pericolo è passato: a Castellammare si torna a parlare solo di calcio.

Castellammare: Grande successo per il musical “Il Giullare di Assisi” nella Sala Cantico delle Creature

0

Intense emozioni ieri sera nella “Sala Cantico delle Creature” in Via San Nicola, per la messa in scena del musical “Il Giullare di Assisi”, uno spettacolo armonioso e coinvolgente, caratterizzato da una profonda carica emotiva e umana.

Ad esibirsi il Gruppo “Teatro & Arte” delle Parrocchie San Nicola a Mezzapietra e Sant’Eustachio a Privati, che ha interpretato con notevole bravura il testo tratto da “Forza venite gente”, un musical incentrato sulla vita di San Francesco d’Assisi, di Mario Castellacci.

San Francesco, considerato il “santo patrono degli ecologisti”, esercita ancora oggi un grande fascino per il suo amore per la povertà e la semplicità, e il suo legame con la natura.

La sua figura attrae ancora oggi, a distanza di ottocento anni, per la modernità dei valori di pace, fraternità e compassione del suo messaggio, che vanno oltre la religione.

Il musical, attraverso le vicende della vita di San Francesco, tratta diversi temi chiave.

Il primo è il conflitto tra la visione materialista del padre (Pietro di Bernardone) e quella spirituale del figlio, mettendo in luce il rapporto contrastante tra padri e figli, un tema che attraversa generazioni ed epoche.

Il secondo è quello sulla vera felicità, che per Francesco non risiede nella ricchezza, ma nelle opere di bene e nella libertà interiore. La storia di Francesco è, infine, anche un modo per esplorare la forza della fede e la ricerca di una verità superiore che va oltre le preoccupazioni terrene.

Il Gruppo “Teatro & Arte” ha dato vita ad uno spettacolo che non è la semplice esecuzione tecnica di canto, ballo e recitazione, ma un’interpretazione di alto livello, un’esperienza coinvolgente e memorabile per gli spettatori, che hanno gremito la sala teatrale durante i tre spettacoli messi in scena ll’8, il 15 e il 16 novembre scorsi.

Con notevole abilità canora e presenza scenica, nel ruolo di San Francesco si è esibito Sebastiano Apuzzo, affiancato dalle strepitose Lucia Ferraro Santa Chiara), e Anna Capriglione (La Cenciosa), e dal bravissimo Benito Previtera (Pietro di Bernardone).

Altri personaggi dal grande carisma, sono stati interpretati magistralmente da Francesca Martino (L’Angelo), Maria Grazia Martino (Sorella Provvidenza)), Martina Noviello (Sole Luna Morte) e Sara Santaniello (La Povertà).

Performer straordinari anche Simone Barbaria (Frate Leone), Christian Cimmino (il Capo Arabo), Francesco Cimmino (Il Lupo), Lello Guerniero (Il Diavolo) che, con il bravo Michelangelo Giugliano, hanno interpretato anche i ruoli di Cortigiani e Frati.

Meravigliose le bambine: Maria Grazia Apuzzo, Vittoria Troiano, Sara Barbaria e Ludovica Fileccia, nei ruoli di Uccelli, Cappuccetto Rosso e Cortigiane.

Ad interpretare Cortigiane, Suore, Vedove e Uccelli, le bravissime Annachiara Buonocore, Francesca Martino, Maria Grazia Martino, Martina Noviello, Sara Santaniello.

Bellissimi i costumi e le coreografie, spettacolari le luci.  Ricca di suggestioni sonore e visive, la messa in scena è stata curata con particolare attenzione dal talentuoso regista e attore teatrale Ferdinando Staiano.

Alla fine della serata, i ringraziamenti del regista, Nando Staiano e di Don Roberto Buonomo, parroco delle Chiese stabiesi di San Nicola e di Sant’Eustachio nella zona collinare della città.

Il regista, nel salutare il folto pubblico intervenuto, ha spiegato la motivazione della scelta di un testo che tratta della vita di San Francesco d’Assisi, legata al fatto che quest’anno ricorrono gli ottocento anni dalla stesura del “Cantico delle creature” a cui è dedicata la sala teatrale, inaugurata nel 2023.

“Lo scopo di queste iniziative – ha affermato Don Roberto nel suo intervento – è quello di creare un punto di rifermento, non solo per il teatro, ma per quello che c’è intorno, di dare un messaggio positivo ai giovani”.

“Noi abbiamo bisogno in questo mondo così “scombinato” di messaggi buoni e di impegnare i ragazzi a fare qualcosa, invece che perdere tempo in mezzo alla strada. Un poco alla volta – ha concluso – anche se riusciamo a fare poco, anche una sola goccia – come diceva Santa Teresa di Calcutta – è quello che dà significato alla nostra vita”.

Forze Armate e di Polizia, inizia la stagione dei concorsi: I consigli chiave di Skuola.net e Nissolino Corsi

0

Il fascino della divisa non conosce crisi, neanche in tempi come quelli attuali, caratterizzati da molteplici tensioni internazionali: non è un caso che negli ultimi anni, mediamente, oltre 55 mila candidati hanno puntualmente partecipato ai concorsi per le Accademie Militari, circa 40 mila per entrare nella truppa dell’Esercito, 35 mila per diventare agenti di Polizia e più di 15 mila per il ruolo di Commissario.

Numeri che sono destinati a restare tali in futuro, visto che attualmente 1 studente delle superiori su 4 è interessato a questo tipo di carriere e il 6% ha già deciso che sarà questa la strada da intraprendere da grandi, come ha rilevato l’ultima edizione dell’Osservatorio sulle Professioni in Divisa, realizzata dal portale Skuola.net in collaborazione con Nissolino Corsi, centro leader in Italia per la preparazione ai concorsi militari.

Una guida per le aspiranti “divise”

Purtroppo, però, questo elevato interesse non è sempre accompagnato da altrettanta consapevolezza sulla sfida che li attende, così il portale specializzato per studenti ha deciso di interpellare due esperti dell’ente formativo per tracciare una lista di consigli da mettere in pratica fin da subito, visto che proprio in questo periodo inizia a entrare nel vivo la stagione dei concorsi.

Ecco, quindi, i 10 consigli elaborati dalla dott.ssa Rachele Tenerini, tutor specializzata nelle materie umanistiche, e il dott. Vincenzo Mormile, ex ufficiale psicologo della Marina Militare e specialista dei test psico–attitudinali.

1. Definisci il tuo obiettivo concorsuale

Conoscere le varie possibilità – Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco – e cosa significa vestire le diverse divise, aiuta a scegliere il percorso più adatto alle proprie inclinazioni.

Di base, ognuna di esse offre percorsi per ogni grado o qualifica. Ma ci sono differenze tra i vari bandi, in termini di modalità di selezione, percorso offerto e, dato non trascurabile, di limiti di età: Avere un obiettivo chiaro è, perciò, la prima vera arma per mantenere alta la motivazione e affrontare con precisione la preparazione.

2. Non aspettare l’ultimo momento: anticipa, sempre

Molti candidati iniziano a studiare solo dopo l’uscita del bando, ma chi parte in anticipo ha un vantaggio enorme.

Cominciare a esercitarsi per tempo permette di assimilare meglio le informazioni, testare più simulazioni e arrivare alle prove con maggiore tranquillità.

3. Non trascurare la preparazione fisica

Le prove atletiche sono una parte fondamentale dei concorsi militari. L’allenamento del corpo, oltre che della mente, deve quindi entrare nella tabella di marcia fin dall’inizio della preparazione e non deve essere procrastinato.

L’attività fisica, inoltre, aiuta anche la mente: migliora la concentrazione, la gestione dello stress e la fiducia in se stessi. Inserire l’allenamento nella routine quotidiana, alternando studio e movimento, è quindi sempre una buona cosa.

4. Focalizzati sulle materie chiave e lavora sui (tuoi) punti deboli

Ogni concorso ha il proprio programma. Per questo, può essere utile studiare i bandi precedenti per capire quali argomenti ricorrono più spesso e quali richiedono maggiore allenamento.

Sbagliato, invece, concentrarsi su ciò che ci riesce bene: affrontare i punti deboli con esercizi mirati è la chiave per arrivare pronti su tutto.

5. Studia con strategia, non a memoria

Molti concorsi non pubblicano più le banche dati ufficiali. Spesso, dunque, non basta (e non serve) memorizzare le risposte, magari delle edizioni precedenti.

Meglio prendere quei quesiti e imparare a ragionarci su, comprendendo la logica delle domande e abituandosi ad affrontare quiz sempre nuovi. L’obiettivo è sviluppare elasticità mentale e velocità di ragionamento.

6. Simula la prova, come se fossi già in aula

Allenarsi con simulazioni a tempo, invece, rimane una scelta saggia. In questo modo, si ricreano il più possibile le condizioni reali del test. 

Fare pratica in situazioni di stress controllato, inoltre, aiuta a gestire l’ansia e a migliorare la concentrazione: ogni simulazione è un passo in più verso la sicurezza nel giorno della prova.

7. Mantieni alto lo spirito, anche nei giorni no

Ci saranno giornate in cui lo studio sembrerà non bastare o le simulazioni non andranno bene. L’importante è non scoraggiarsi.

Gli errori o i passaggi a vuoto servono per migliorare e fanno parte del percorso: in questo tipo di selezioni è la costanza, più che il talento, a distinguere chi ce la fa da tutti gli altri.

8. Non confrontarti, ispirati

I social, i forum, i gruppi online e tutte le altre modalità di contatto “analogico” con altri candidati al proprio concorso possono essere una preziosa fonte di notizie utili, ma al tempo stesso possono rivelarsi anche fuorvianti.

Bisogna diffidare delle informazioni non ufficiali e non lasciarsi condizionare dal confronto con gli altri. Ognuno ha il proprio percorso e i propri tempi. Piuttosto, meglio usare gli altri candidati come fonte di ispirazione, non di paragone.

9. Allenati a comunicare in modo chiaro e coerente

Durante i test psico–attitudinali e i colloqui con i periti, ciò che conta non è solo “cosa” si dice a chi troviamo di fronte. Fondamentale è anche “come” lo si dice. Il segreto è riuscire a esprimersi con calma e chiarezza, senza recitare.

Per farlo, è necessario fare pratica durante la preparazione del concorso anche per affrontare questo passaggio. Essere coerente con la propria personalità e mostrare equilibrio emotivo è il modo migliore per trasmettere affidabilità.

10. Trova (e racconta) perché scegliere te (e perché hai scelto loro)

Le Forze Armate e di Polizia cercano persone con una forte motivazione e un reale senso del dovere. Riflettere sui propri obiettivi, sui valori che ci spingono e su ciò che ci si aspetta da questa carriera è il primo passo da fare. Ancor prima di iscriversi alle selezioni.

Mostrare maturità e consapevolezza è spesso ciò che fa la differenza in sede di selezione.

Juve Stabia, destinazione Genova per un ritorno da Corsari: Le Vespe all’assalto della Lanterna blucerchiata

0

La Juve Stabia si appresta a varcare ancora una volta i confini liguri, pronta per una nuova, avvincente sfida all’ombra della Lanterna. La trasferta di Genova non è un semplice impegno di calendario, ma un ritorno in quella che, statistiche alla mano, sta diventando una “seconda casa” fortunata per le Vespe. La squadra arriva all’appuntamento carica, forte di un trend positivo che ha visto la regione ligure trasformarsi in un vero e proprio talismano nelle ultime uscite.

Un rullino di marcia da “corsari”

Basta riavvolgere il nastro di poche settimane per trovare conferme. La memoria corre subito ai recenti successi: nell’ultimo periodo, i gialloblù hanno saputo imporsi con una vittoria autoritaria a La Spezia, dominando il gioco e il risultato, e hanno strappato un prezioso pareggio a Chiavari proprio in apertura di torneo.

Questi non sono semplici numeri, ma la testimonianza di una squadra che dimostra carattere e una notevole capacità di adattamento lontano dalle mura amiche del “Romeo Menti”.

I dolci ricordi del passato

Ma la Liguria non è un buon ricordo legato solo alla stagione corrente. Il feeling con questa terra ha radici anche nel campionato scorso, che ha visto la Juve Stabia raccogliere un altro pareggio significativo sempre al “Picco” di La Spezia e, soprattutto, una storica vittoria proprio a Genova. Quel risultato brilla ancora nella mente dei tifosi e dello spogliatoio, infondendo ulteriore fiducia e determinazione in vista dell’impegno imminente. Battere i genovesi a casa loro non è più un tabù, ma un precedente felice da cui ripartire.

Al lavoro per il colpaccio

L’ambiente gialloblù respira fiducia. La squadra ha lavorato intensamente in settimana, affinando schemi e tattiche sotto l’occhio attento e meticoloso del tecnico. Nulla è stato lasciato al caso. L’obiettivo è chiaro: continuare la striscia positiva in Liguria e portare a casa punti pesanti da una trasferta che si preannuncia ostica ma, storicamente, non insuperabile.

I tifosi stabiesi, come sempre, faranno sentire il loro calore anche se a distanza, sognando un’altra impresa che possa consolidare le ambizioni di una permanenza in categoria della squadra in questo campionato. Che sia ancora una volta la Liguria a sorridere alle Vespe? Il campo darà la risposta, ma le premesse per una grande prestazione ci sono tutte.

Juve Stabia, la maledizione di Marassi: Quel viaggio che per i tifosi gialloblù resta un sogno vietato

0

C’è una data cerchiata in rosso sul calendario, una di quelle che fanno battere il cuore più forte a chi vive di pane e pallone: 24 novembre. La Juve Stabia si appresta a scendere in campo al “Luigi Ferraris” di Genova per affrontare la Sampdoria. Non è una partita qualunque, non è solo la tredicesima giornata di Serie B: è un appuntamento con la storia, un viaggio in uno degli stadi più iconici d’Italia.

Eppure, per il popolo gialloblù, questa trasferta ha il sapore agrodolce di un amore impossibile, una sorta di maledizione che sembra non voler concedere tregua.

13 anni di porte chiuse e destini avversi

La storia recente delle trasferte stabiesi sulla sponda blucerchiata di Genova sembra scritta da uno sceneggiatore crudele. Per ritrovare l’ultima volta in cui i tifosi delle Vespe hanno potuto varcare i cancelli di Marassi per ammirare i propri beniamini dal vivo, bisogna riavvolgere il nastro fino al lontano 9 dicembre 2011. Un’era geologica fa, calcisticamente parlando.

Da quella fredda serata di oltre un decennio fa, il destino si è messo di traverso con una puntualità disarmante:

  • L’inversione: Nella stagione successiva, in occasione della Coppa Italia, ci fu l’inversione di campo che negò la trasferta ligure ma che concesse ai tifosi di vedere la Juve Stabia trionfare ai calci di rigore.

  • La gara a porte chiuse: Lo scorso anno, il destino si travestì da ordine pubblico: lo stadio fu chiuso in seguito ai violenti scontri avvenuti in Coppa Italia tra le tifoserie di Genoa e Sampdoria.

  • Il divieto odierno: Quest’anno, la scure è calata nuovamente. Il Ministro Piantedosi ha imposto la chiusura del settore ospiti come conseguenza degli scontri avvenuti in occasione di Padova – Juve Stabia.

Risultato? Anche questa volta, il settore ospiti resterà muto e vuoto, privando la partita della cornice di colori e cori che la tifoseria stabiese sa regalare ovunque vada.

Davide contro Golia: l’orgoglio delle Vespe

Nonostante l’assenza forzata sugli spalti, l’attesa a Castellammare è febbrile. Le “Vespe” arrivano a questo appuntamento con il morale alle stelle, forti della fondamentale vittoria casalinga contro il Palermo. Tre punti pesanti, che non solo hanno rilanciato le ambizioni in zona playoff, ma hanno ribadito che la Juve Stabia non è in Serie B per fare da comparsa.

Dall’altra parte c’è la Sampdoria. Un gigante ferito, una nobile del calcio italiano che sta attraversando anni travagliati, tra retrocessioni dolorose e difficoltà societarie che hanno lasciato scorie pesanti, ma che non hanno scalfito il fascino della maglia blucerchiata. Per la Juve Stabia, scendere in campo a Marassi è l’essenza stessa del calcio: il piccolo Davide che sfida il gigante Golia nella sua tana.

L’aria di Genova profuma di leggende, dai fasti dello Scudetto di Vialli e Mancini alle notti europee. Le Vespe scenderanno nel tempio doriano con il cuore in gola, ma con la grinta tipica di chi non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare.

Un tifo che non conosce confini

Se i cancelli di Marassi resteranno chiusi per gli stabiesi, non lo saranno le porte delle case e dei pub di Castellammare. La città si prepara a vivere la partita “a distanza”, ma con un’intensità immutata.

Sarà un tifo “morale”, un’onda di energia gialloblù che proverà ad attraversare l’Italia per arrivare fino agli spogliatoi del Ferraris. Perché per l’ambiente stabiese, questa non è solo una caccia ai tre punti: è la ricerca di un risultato di prestigio, una gemma da incastonare negli annali del club, la voglia di dimostrare che la passione vince su ogni divieto.

La palla al centro dirà la verità, ma una cosa è certa: la maledizione di Marassi potrà anche tenere i tifosi fuori dallo stadio, ma non potrà mai spegnere la voglia delle Vespe di pungere, anche nel tempio dei giganti.

Maxi blitz anticamorra ra Nola, Cicciano e Casamarciano: 44 arresti

0

Una vasta operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 44 persone — 34 in carcere e 10 ai domiciliari — emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli indagati sarebbero coinvolti, a vario titolo, in associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione, gestione abusiva di giochi e scommesse, oltre a reati aggravati dal metodo mafioso e dalla presunta finalità di agevolare i clan di riferimento. Contestato anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso.

Il ruolo del clan Russo: affari nel settore immobiliare e presunti pagamenti imposti

Nel corso delle indagini tra il 2022 e il 2024, sarebbe emerso che il clan Russo, attivo nel territorio di Nola e comuni limitrofi soprattutto nel ramo immobiliare, avrebbe preteso il pagamento di somme di denaro sulle compravendite immobiliari, sulle procedure di progettazione e sull’iter delle relative pratiche al Comune per le opere da realizzarsi, per alimentare la cassa del clan. Ricostruiti diverso episodi di estorsione ai danni di tecnici comunali, progettisti, imprenditori, committenti di lavori, per acquisire immobili o per consentirne a l’acquisto o la costruzione.

Scommesse illegali e siti clandestini: l’intesa tra clan Russo e clan Licciardi

Tra le attività illegali, è emerso anche un sistema finalizzato all’esercizio illegale di attività di gioco e scommesse, che sarebbe stato realizzato, d’intesa con esponenti del clan Licciardi, dal clan Russo con agenzie e sub-agenzie nel Nolano, mediante la raccolta clandestina delle scommesse e la gestione di giochi on-line in denaro, attraverso la creazione e gestione di siti clandestini, con il racket imposto ai titolari dei centri scommesse.

Elezioni comunali condizionate: indagini su Cicciano e Casamarciano

Uno degli aspetti più rilevanti dell’inchiesta riguarda il presunto tentativo di condizionare le elezioni amministrative:nel Comune di Cicciano, nel maggio 2023, e a Casamarciano, nel giugno 2022. Secondo gli investigatori, alcuni indagati avrebbero fatto ricorso all’intermediazione di terze persone per influenzare il voto e favorire determinati candidati.

Fonte AdnKronos

Juve Stabia, Kevin Piscopo: Il Jolly insostituibile fatto di duttilità e sacrificio per la squadra

0

Se c’è un calciatore che incarna perfettamente lo spirito di duttilità e abnegazione della Juve Stabia, quello è senza dubbio Kevin Piscopo. L’attaccante, classe ’98, è diventato una vera e propria pedina fondamentale, confermando la sua centralità nel progetto tecnico anche con il cambio di panchina.

La fiducia oltre le opinioni

È un calciatore di cui se ne parla tanto tra i tifosi, alcuni in bene alcuni male, ma una domanda andrebbe fatta: come mai è la terza stagione alla Juve Stabia (1 in C e 2 in B) che il calciatore, nonostante il cambio di allenatore da Pagliuca ad Abate, viene sempre considerato per scendere in campo come uno dei titolari della partita? Allora significa che possiede “qualche” qualità importante.

Piscopo si è imposto come titolare inamovibile sia sotto la guida di mister Pagliuca (nella stagione della promozione e nello scorso campionato) che con il subentrato mister Abate (nella stagione attuale 2025-2026).

Il lusso della polivalenza tattica

La sua polivalenza tattica lo rende un lusso irrinunciabile per qualsiasi schema di gioco. È stato impiegato con successo come attaccante, seconda punta o trequartista nella fase offensiva.

Oggi, con la sua eccezionale corsa e la sua capacità di sacrificarsi, è sempre più spesso impiegato come uomo di fascia (esterno d’attacco o ala), dove sfrutta velocità e dribbling per creare superiorità numerica.

Quantità e qualità: L’impatto concreto

La sua importanza non è solo legata alla copertura del campo, ma si traduce in numeri concreti. Piscopo è un eccellente fornitore di palloni giocabili per i compagni, dimostrando una visione di gioco che lo rende un fondamentale uomo di assist.

Ma non è solo un altruista: Piscopo sa anche come si gonfia la rete. Le sue incursioni e la sua rapidità lo portano spesso alla conclusione, rendendolo una minaccia per le difese avversarie.

Per la sua capacità di essere ovunque in campo, di abbinare quantità e qualità, e di restare sempre un punto fermo indipendentemente dall’allenatore, Kevin Piscopo è, di fatto, un elemento praticamente insostituibile e il vero “jolly” della Juve Stabia.

Regionali Campania, quali sono i temi caldi sui social

0

Sanità, economia, trasporti: sono queste le priorità che più animano la conversazione sui social dei cittadini campani a poco meno di due mesi dalle elezioni regionali del 23 e 24 novembre. È quanto emerge dal report realizzato da Vis Factor, società leader a livello nazionale nella consulenza strategica, attraverso Human, la piattaforma di web e social listening sviluppata con algoritmo a base semantica italiana, presentato oggi nel corso di Panorama on the Road, il format itinerante del settimanale diretto da Maurizio Belpietro, in scena a Napoli a Palazzo San Teodoro.

Sanità, economia e trasporti: i temi al centro delle preoccupazioni dei cittadini

A dominare la scena è la sanità, che raccoglie il 18,2% delle discussioni con un sentiment molto negativo al 68,7%, caratterizzato soprattutto da frustrazione (32%) e rassegnazione (25%) per le carenze generalizzate del sistema sanitario, le lunghe liste d’attesa e la mancanza di personale. Subito dopo l’economia (17,5%), tema rispetto al quale le valutazioni negative raggiungono il 60,3%, con preoccupazione (35%) e frustrazione (21%) come emozioni prevalenti, in un contesto in cui solo il 21% dei cittadini esprime speranza. Tra i nodi più critici emergono i salari bassi, il sostegno insufficiente alle famiglie fragili, le disuguaglianze economiche e i ritardi nell’attuazione del Pnrr.

Grande interesse anche per i trasporti, che registrano un sentiment molto critico: il 67,5% delle conversazioni è negativo, spesso carico di insoddisfazione (28%) e rabbia (22%) per inefficienze, difficoltà di accesso e frequenti scioperi. Solo il 20% mantiene un approccio positivo, legato all’attesa di soluzioni strutturali e innovative. A completare la mappa delle priorità c’è il lavoro (11,2%), con un sentiment negativo del 71%, seguito da infrastrutture (65,2% di giudizi negativi) e sicurezza, che risulta il tema con il livello più alto di criticità e un sentiment negativo al 74,4%. Il quadro che emerge mostra una Campania che sui social non si limita a denunciare i problemi, ma chiede con forza cambiamento e attenzione concreta da parte delle istituzioni, con un intreccio di emozioni che resta prevalentemente negativo.

Fonte AdnKronos

Cirielli? Se si candida non dovrà lasciare governo

0

Se Edmondo Cirielli si candiderà alla presidenza della Regione Campania non dovrà lasciare il governo. A dirlo è il vicesegretario della Lega, Claudio Durigon rispondendo alle affermazioni del capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, che ritiene invece opportune eventuali dimissioni di Cirielli dalla carica di viceministro degli Esteri.

“Credo -risponde Durigon all’Adnkronos – che non è questo il momento di avanzare simili ipotesi. Edmondo Cirielli è un grandissimo candidato, molti di noi hanno doppi incarichi, come ad esempio il sottoscritto, che è sottosegretario e vicesegretario della Lega”. Cirielli – conclude Durigon – “sicuramente vincerà e quindi non c’è bisogno di porre questi diktat preventivi”.

Leggi anche

Fonte AdnKronos

Cade una trave durante lavori di ristrutturazione, muore un carpentiere di 61 anni

0

Una trave cade dal primo piano durante lavori di ristrutturazione di una villetta in provincia di Napoli: morto carpentiere di 61 anni. I carabinieri sono intervenuti a via Capitano a Trecase, nel Vesuviano, dove il 61enne era impegnato in lavori edili per la ristrutturazione esterna di una villetta.

L’operaio sarebbe stato colpito alla testa da una trave in muratura precipitata, per cause in corso di accertamento, dal primo piano dell’immobile. L’uomo è deceduto sul colpo e sono in corso accertamenti dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta ed è stato disposto il sequestro della salma per la successiva autopsia. Indagini in corso per ricostruire l’intera vicenda.

Fonte AdnKronos

Morto dopo scarica taser a Napoli, indagati 5 carabinieri

0

La Procura di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati i nomi di 5 carabinieri per la morte di Ihaza Anthony, il 35enne morto in ambulanza dopo essere stato immobilizzato dai carabinieri a Chiaia con una scarica di taser. Il reato contestato è eccesso colposo dell’uso legittimo di armi. L’autopsia sul corpo del giovane è stata fissata per l’inizio della prossima settimana.

Da stabilire se ci sia nesso di casualità tra l’utilizzo dello strumento in dotazione all’Arma dei Carabinieri e la morte del 35enne, avvenuta dopo un intervento dei militari, giunti sul posto per una lite in famiglia. Tra gli accertamenti disposti, anche una perizia tecnica sul taser, che è stato sequestrato.

Leggi anche

Fonte AdnKronos

calciatore arrestato dopo aver svaligiato casa del dirigente rivale

0

Furto in casa di un dirigente sportivo a Forio d’Ischia (Napoli), denunciato 21enne tesserato con la squadra dilettantistica avversaria. Il particolare derby fuori dal campo si è sviluppato interamente sull’isola d’Ischia.

I carabinieri della stazione locale hanno raccolto la denuncia di furto in abitazione presentata dirigente sportivo dell’a.s.d. Real Forio, formazione che milita nel campionato di Eccellenza. Da casa erano stati sottratti 2mila euro in contanti. Dalle telecamere di videosorveglianza, gli investigatori hanno riconosciuto il possibile autore del furto e lo hanno raggiunto. Si tratta di un 21enne calciatore della squadra del Lacco Ameno.

Il giovane è stato bloccato dai carabinieri in località Chiaia di Forio d’Ischia. Il ragazzo indossava ancora gli indumenti utilizzati durante il furto e con sé aveva una busta con all’interno alcuni capi di abbigliamento appena acquistati. Nelle tasche del giovane calciatore 1.400 euro in contanti. Il 21enne è stato denunciato a piede libero, mentre il denaro sarà restituito al legittimo proprietario.

Fonte AdnKronos

A tu per tu con Rosario Africano

0

Rosario Africano, Vice Presidente FPI, ha parlato in esclusiva a Carlo Ametrano. Ecco le sue dichiarazioni.

Rosario a Pompei si è svolta la 12^ edizione del WBL, che edizione è stata?

“Siamo arrivati alla 12^ edizione, la 10^ qui a Pompei. Sono dunque 12 anni di questa manifestazione che va sempre a migliorare. Le atlete italiane diventano sempre più brave e agguerrite”.

La primissima finale fu Irma Testa contro Concetta Marchese, ti ricordi?

“Come dimenticare quel match, Carlo. Parliamo del match più bello svolto in Italia in ambito femminile”.

Negli anni hai dato vita a tante pugili.

“Da Pompei e da questo torneo sono passate le più grandi pugili italiane di questo decennio. Da Irma Testa a Concetta Marchese, Francesca Amato, Martusciello e non solo”.

Qual è la situazione del pugilato?

“Devo essere molto onesto: stiamo aspettando un cambio generazionale. Tante nostre atlete sono arrivate a una certa età e hanno scelto di lasciare un attimo, tipo Irma Testa o Concetta Marchese. Siamo in una fase transitoria e stiamo riformano una squadra intera a livello nazionale. Avremo chiaramente qualche difficoltà. Abbiamo delle giovanissime atlete e logicamente dovremo aspettare ancora per la loro crescita. Le prospettive ci sono tutte”.

Parlavi di Testa, è uno stop provvisorio o definitivo?

“Considera che Irma ha iniziato a 13 anni. Arrivare all’età di 28 anni con una vita trascorsa in palestra in giro per il mondo non è proprio semplice. Irma nel suo percorso si sente appagata. Ora sta facendo il tecnico di pugilato per avviare la sua nuova carriera da tecnico”.

Ametrano e Irma Testa
Ametrano e Irma Testa

Ricordiamo anche il curriculum importante che ha.

“È vero. Lei si sente appagata per tutto questo. Lo stress fisico e mentale ha preso il sopravvento. Lei ha dato tutto e i risultati parlano chiaro: è la seconda atleta italiana più medagliata nei campionati juniores. Ha già preso tutto e dato tutto. Nessuno può dirle niente”.

Hai partecipato alla convention della WBO a Bogotà, che esperienza è stata?

“Fantastica. WBO è una delle cinque sigle mondiali del pugilato professionistico. Questo vuol dire che i migliori pugili professionisti partecipano. Parliamo di uno sport completamente diverso e io avevo la curiosità di capire come fosse a livello internazionale. Sono andato a Bogotà per iniziare questa nuova avventura nel mondo del settore Pro”.

Quali sono i programmi per chiudere la stagione?

“Per ora stiamo svolgendo i campionati under-15. Ai primi di dicembre avremo i campionati assoluti”.

Un pensiero per Biagio e Lucio Zurlo.

“Il grande Lucio rientra ancora tra i maestri in attività più longevi di questa federazione. Biagio è il direttore sportivo delle nazionali italiane. Un incarico importante e di prestigio. La Campania sta dimostrando di essere all’altezza con dirigenti e con atleti”.

Carlo è sempre il portafortuna di questo movimento.

“Infatti quest’anno siamo arrivati al terzo posto senza Carlo! (ride, ndr)”.

Juve Stabia, “Vespa Rosa”: La riflessione di Ketty Chirico in merito alla violenza sulle donne

0

Donne e vespe, un binomio che al Romeo Menti è sempre attuale. Sono sulle gradinate e non solo: donne che lavorano, che seguono le loro famiglie, gli amici. Donne che, con una voce sola, vogliono gridare forte: NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE, SUI BAMBINI, SUGLI ANIMALI E SUGLI ANZIANI.

Perché le donne che hanno sempre partecipato con i propri pensieri alla rubrica la “Vespa Rosa” non si ricordano di essere dalla parte dei più deboli solo l’8 Marzo o il 22 Novembre, in occasione della Giornata Nazionale contro la Violenza sulle Donne. Lo fanno tutto l’anno.

E proprio perché il loro impegno non conosce pause, iniziano già da ore a discuterne, ad approfondire, a dare voce a chi ha qualcosa da dire.

La riflessione di Ketti Chirico: “L’uomo non accetta la libertà della donna”

La prima speranza di una lunga serie di interventi ci arriva questa mattina da una voce autorevole e vicina alla nostra comunità: Ketti Chirico, mamma del Presidente Onorario Gianfranco Piccirillo e del fratello Carlo.

Ketti ha condiviso con noi un pensiero profondo sul dramma dei femminicidi in Italia, ponendosi una domanda cruciale: perché l’uomo si comporta così? È delirio di onnipotenza, gelosia, la paura del tradimento?

Ecco la sua lucida analisi:

“Penso, secondo il mio modesto parere, che l’uomo da padre padrone che era, è passato in secondo piano. La donna ha acquistato con l’emancipazione femminile, la sua indipendenza economica e soprattutto, anche sposandosi, non vuole perdere la sua fetta di libertà.

Ecco il punto: l’uomo non accetta tutto questo e accadono le tragedie.”

La soluzione non sono le botte, ma l’amore e l’educazione

Il pensiero di Ketti Chirico non si ferma alla diagnosi del problema, ma ne indica anche la cura. Una cura che parte da un bisogno fondamentale e da una responsabilità collettiva.

“Bisogna capire che ogni individuo ha bisogno dei propri spazi per andare d’accordo, ma soprattutto la donna vuole, in primis, essere amata, coccolata, protetta e non picchiata o addirittura pugnalata.

Lo so, sono parole dette e ridette, ma bisogna iniziare dalle scuole ad inculcare ai ragazzi, fin da piccoli, che non bisogna mai picchiare una donna, ma trattarla con amore e rispetto per evitare tragedie che non risolvono il problema, ma distruggono intere famiglie, ad iniziare dai figli che pagano duramente le conseguenze.”

Ringraziamo Ketti Chirico per queste parole, che non sono solo parole, ma un programma d’azione.

Le partecipanti alla “Rubrica Vespa Rosa” di ViViCentro sposano in pieno questo pensiero: la battaglia contro la violenza è prima di tutto una battaglia culturale, che si vince sui banchi di scuola e nell’esempio quotidiano.

Noi continueremo a parlarne, oggi e tutto l’anno.

Juve Stabia, Cacciamani e il 2025 da sogno: Dall’esordio in Serie A ai primi gol in Serie B e in Azzurro U19

0

Alessio Cacciamani, esterno d’attacco classe 2006 in prestito alla Juve Stabia dal Torino, sta vivendo un 2025 indimenticabile. Un anno magico, scandito da traguardi sognati da ogni giovane calciatore. L’ultima gioia è arrivata con la maglia azzurra: la convocazione e il primo gol con la Nazionale Under 19, segnato nel travolgente 8-0 contro la Moldova.

Ora, per Cacciamani e gli Azzurrini, l’obiettivo è chiaro: vincere domani a Catania contro la Bosnia Erzegovina (ore 15.50, diretta RaiSport) per staccare con un turno di anticipo il biglietto per la fase élite di qualificazione all’Europeo.

Un anno di sogni realizzati

Per Cacciamani, il gol in azzurro ad Acireale è solo l’ultimo capitolo di un 2025 straordinario, che lo ha visto bruciare le tappe:

  • 11 maggio: Esordio in Serie A con la maglia del Torino, contro l’Inter.

  • 12 giugno: Scudetto Under 18 vinto con i granata in finale contro la Roma.

  • 26 ottobre: Primo, pesantissimo, gol in Serie B con la Juve Stabia, segnato a Padova.

  • Ultima settimana: Uno splendido gol al “Menti” contro il Palermo, seguito dalla prima rete in Nazionale.

“Sto vivendo emozioni bellissime, tutte indimenticabili e una diversa dall’altra”, racconta Cacciamani, che ha dedicato il gol azzurro alla sorella Giorgia. “L’esordio in A, lo scudetto, i gol in B, ora quello in Nazionale: indossare questa maglia è un orgoglio e una responsabilità. Cerco di vivermi un momento alla volta, senza pensare al futuro”.

La consacrazione alla Juve Stabia

Il presente di Cacciamani si chiama Castellammare, un ambiente che il giovane talento elogia apertamente, sentendosi al centro del progetto tecnico.

“Quest’anno ho avuto e sto avendo la fortuna di giocare in una società che sa valorizzare i giovani”, afferma l’esterno, con un ringraziamento diretto al direttore Matteo Lovisa e al mister Ignazio Abate per averlo fortemente voluto.

Il legame con la piazza stabiese è già forte, cementato da prestazioni convincenti e dalla passione del pubblico. “Il gol col Padova è stato bello, ma le emozioni provate nel segnare in casa contro il Palermo sono indescrivibili”, ammette Cacciamani. Il calore del Sud, da Castellammare alla Sicilia dove ora gioca con l’Italia, è un fattore chiave: “Sì, al sud il calcio si vive in maniera davvero passionale, la gente trasmette tanto entusiasmo, e questo fa un bell’effetto, aiuta moltissimo”.

Da Jesi a Castellammare, con il Torino nel cuore

Partito da Jesi e cresciuto calcisticamente tra Biagio Nazzaro, Fano e Ancona, Cacciamani ha spiccato il volo verso Torino. “Un’altra vita”, racconta. “Ma dopo un periodo iniziale di adattamento è andato tutto per il meglio”. La maglia dell’esordio in Serie A è “appesa nell’armadio”, ma di questo passo dovrà fare spazio ad altre.

Le sue fonti di ispirazione? “Uno ha smesso da poco, ed è Gareth Bale. L’altro, invece, è Federico Chiesa: ho in mente le immagini dell’Europeo vinto nel 2021, quando mi innamorai del suo modo di giocare”.

Da Jesi a Catania, passando per Torino e, soprattutto, Castellammare: la corsa di Alessio Cacciamani è appena iniziata. Con la Juve Stabia sta trovando la sua consacrazione tra i professionisti, mentre con la Nazionale Under 19 sogna l’Europa.

Castellammare di Stabia, riparte il Partito Socialista Italiano: Presentato il nuovo coordinamento cittadino

0

Il Partito Socialista Italiano (PSI) rilancia la sua azione politica a Castellammare di Stabia con la presentazione ufficiale del nuovo coordinamento cittadino. L’evento ha visto la partecipazione di figure di primo piano del partito, tra cui il segretario nazionale Enzo Maraio, il segretario regionale Michele Tarantino e il consigliere regionale Luigi Cirillo.

Il nuovo coordinamento avrà il compito di guidare il partito nella fase conclusiva della campagna elettorale per le imminenti elezioni del 23 e 24 novembre e di traghettarlo fino allo svolgimento del prossimo congresso, previsto per il 2026.

La nuova squadra e la visione politica

Il ruolo di nuovo coordinatore cittadino è stato affidato a Cataldo Esposito. Sarà affiancato dai membri del coordinamento Antonio Sanges, Gianfranco Piccirillo, Maria Teresa Vertolomo, Giuseppe Berritto e Gennaro Mari.

“C’è spazio per una sinistra compiutamente socialdemocratica, laburista e garantista nel campo progressista”, ha dichiarato il neo-coordinatore Cataldo Esposito, delineando la visione del partito.

Al centro dell’impegno c’è la lista “Avanti Campania”, promossa dai socialisti in vista delle prossime elezioni, che vede anche “l’apporto di significative forze cattolico popolari e laico repubblicane”.

I temi programmatici chiave, ha spiegato Esposito, sono:

  • Il welfare, “a partire dalla sanità pubblica dimenticata dal governo centrale”.

  • L’emergenza abitativa.

  • Il sostegno alle imprese “che investono e che innovano”.

  • Il “no a qualsivoglia idea di autonomia penalizzante e punitiva per il sud”.

Dialogo con la città e sfida alla criminalità

Il coordinatore ha sottolineato l’importanza del momento storico per la città, definendolo “estremamente delicato”. Ha fatto riferimento alle “inchieste che stanno portando alla luce una inquietante capacità di penetrazione e condizionamento della criminalità organizzata”, un fenomeno che, secondo Esposito, “richiede risposte ferme e non di circostanza”.

Un primo appuntamento pubblico per avviare il confronto con la cittadinanza è fissato per il 17 novembre a Marina di Stabia. All’incontro parteciperanno il segretario nazionale Maraio, il regionale Tarantino e il segretario provinciale Luigi Di Dato.

La strategia futura

Dopo il voto regionale, l’obiettivo del PSI stabiese è chiaro. “Continueremo il confronto con le altre forze del centrosinistra”, ha concluso Esposito, “anche per rendere forte e stabile la sinergia fra la città e la sua amministrazione da una parte ed il nuovo governo regionale dall’altra”.

Parallelamente, il coordinamento è già al lavoro per “strutturare il partito, con nuove adesioni e contributi”.