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Castellammare di Stabia
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Torre del Greco: catena supermercati assume varie figure

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Importante catena di supermercati, per la sua sede di Torre del Greco assume.

Nota informativa

Si comunica che il Centro per l’Impiego di Pompei – per conto di un’importante catena di supermercati, per la sua sede di Torre del Greco – ricerca le seguenti figure:

– ADDETTO ORTOFRUTTA = Requisiti: età compresa tra i 18 e i 50 anni; possesso di licenza media; pregressa esperienza nella mansione.

– MACELLAIO = Requisiti: età compresa tra i 18 e i 50 anni; possesso di licenza media; pregressa esperienza nella mansione.

– SALUMIERE = Requisiti: età compresa tra i 18 e i 50 anni; possesso di licenza media; pregressa esperienza nella mansione.

Le persone interessate, in possesso dei requisiti richiesti, possono inviare il proprio curriculum vitae entro il 30 novembre 2025 all’indirizzo e-mail

cpipompeilavoro@regione.campania.it

indicando in oggetto la/e mansione/i per cui ci si candida.
Con l’adesione, si fornisce consenso al trattamento dei dati personali, da svolgersi in conformità a quanto indicato e nel rispetto delle disposizioni del GDPR e del D.lgs. n. 196/03.

Inoltre, per candidarsi, è possibile collegarsi al portale Cliclavoro Campania sezione incrocio domanda offerta (https://cliclavoro.lavorocampania.it/Pagine/Ricerca.aspx) cercando rispettivamente:

– ADDETTO ORTOFRUTTA il codice ID 0500025211000000000199047; 

– MACELLAIO il codice ID 00500025211000000000198970;

– SALUMIERE il codice ID 0500025211000000000199039.

Il CPI di Pompei procederà ad una preselezione dei curricula pervenuti, ed i candidati preselezionati riceveranno un’e-mail di convocazione contenente le indicazioni relative a data e orario dei colloqui, che si terranno presso il CPI di Pompei.

Per ulteriori offerte di lavoro a Napoli e provincia, consulta la pagina ufficiale Facebook dei centri per l’impiego.

Juve Stabia, la Vespa Rosa: Il grido “No alla Violenza” unisce uomini e donne a Castellammare di Stabia

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Una notifica su Messenger, arrivata di prima mattina, si è trasformata in un potente segnale di speranza e orgoglio civico per Patrizia Esposito. Conosciuta da tutti come la “Vespa Regina”, Patrizia è da tempo in prima linea con la sua rubrica “Vespa Rosa” per sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno che purtroppo non conosce confini: la violenza di genere.

L’impegno di Patrizia, supportato dalla redazione di ViViCentro in quanto nostra collaboratrice,  è quello di mantenere i riflettori costantemente accesi, pubblicando articoli e informazioni per gridare un fermo “No alla violenza”. Ma oggi, questo grido ha assunto una sfumatura nuova e più forte.

L’importanza di una voce maschile

Come ha sottolineato la stessa Patrizia, l’iniziativa acquista un vigore ancora maggiore quando a scendere in campo sono gli uomini. “L’idea che un uomo si fermi a riflettere sulla violenza di genere rende più forte il mio impegno di sensibilizzazione”, ha commentato Patrizia accogliendo le parole di Egidio Di Michele, un cittadino che ha voluto condividere una riflessione profonda e necessaria. Non si tratta solo di solidarietà, ma di una presa di coscienza che deve partire dall’universo maschile.

L’analisi di Egidio Di Michele: dati e cultura

Il contributo di Di Michele è un’analisi lucida e amara della realtà attuale, che parte dai numeri per arrivare al cuore del problema culturale:

“La cronaca ci fornisce ogni giorno la notizia di un femminicidio, di una violenza di genere o di maltrattamenti contro una donna” scrive Egidio. “A questo proposito ci sono statistiche drammatiche: tra queste una pubblicata di recente dall’Istat dove viene fuori che il 31,5% delle donne dai 16 ai 70 anni ha subito nel corso della propria vita qualche forma di violenza fisica e sessuale”.

Di Michele non usa mezzi termini nel definire “sconcertante” la negazione di una cultura patriarcale e padronale che “fa poco onore a noi uomini”. Punta il dito contro gli ostacoli posti ai percorsi formativi nelle scuole, fondamentali per l’educazione sentimentale e affettiva, nonostante il 72% dei genitori italiani sia favorevole a preparare i propri figli alle relazioni sane.

Oltre il 25 Novembre: una lotta quotidiana

Guardando al prossimo 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne, il messaggio lanciato da Patrizia ed Egidio è chiaro: basta celebrazioni sterili. Riprendendo uno slogan storico, l’obiettivo deve essere vivere il rispetto “tutto l’anno”.

“Si deve lottare tutti i giorni per far crescere e maturare nuove generazioni che sappiano comprendere le proprie emozioni, la propria rabbia, le tristezze, prevenendo così la violenza”, conclude Di Michele nel suo appello alle famiglie, alla scuola e alle Istituzioni, augurando “Buona strada a tutte e a tutti”.

Patrizia Esposito, con la sua Vespa Rosa, raccoglie questo augurio e lo trasforma in una missione per il 2025: continuare a percorrere le strade della consapevolezza, affinché “No alla violenza” non sia solo uno slogan, ma la realtà di domani.

Castellammare di Stabia, il Centro Antiviolenza scende in piazza e incontra la città: “Noi oltre il silenzio”

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Non una semplice celebrazione, ma un percorso condiviso per rompere il muro dell’indifferenza. Con questo spirito nasce “Il Centro Antiviolenza ‘Donna’ ti viene incontro – Noi oltre il silenzio”, il ciclo di iniziative promosso dal Centro Antiviolenza dell’Ambito N27 della Città di Castellammare di Stabia in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.

L’iniziativa si distingue per la volontà di portare il supporto istituzionale direttamente tra la gente, attraverso una serie di appuntamenti itineranti dedicati all’informazione, alla sensibilizzazione e alla promozione di una cultura fondata sul rispetto reciproco e sulla parità di genere.

Oltre la data del 25 novembre

L’obiettivo dichiarato è quello di superare la ritualità della singola giornata commemorativa. L’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Luigi Vicinanza, ha infatti voluto strutturare un calendario che tocchi diverse zone della città e si estenda su più giorni. La consapevolezza sulla violenza di genere non può e non deve essere confinata al solo 25 novembre, ma deve trasformarsi in un impegno costante e tangibile.

Per questo motivo, gli operatori del Centro Antiviolenza usciranno dagli uffici per presidiare fisicamente i luoghi della quotidianità stabiese. Saranno a disposizione per incontrare la cittadinanza, distribuire materiale informativo sui servizi attivi, ma soprattutto per offrire un primo ascolto e sostegno a chi vive situazioni di difficoltà, contribuendo a diffondere gli strumenti necessari per riconoscere e contrastare la violenza.

Il calendario degli incontri

Gli appuntamenti si svolgeranno dal 21 al 26 novembre, coprendo una fascia oraria mattutina, dalle 10.30 alle 12.30. Ecco il programma dettagliato delle tappe in città:

  • Venerdì 21 novembre: Infopoint di Via Plinio, 20

  • Sabato 22 novembre: Villa Gabola

  • Lunedì 24 novembre: Piazza Spartaco

  • Martedì 25 novembre: Area antistante la Cassa Armonica (Villa Comunale)

  • Mercoledì 26 novembre: Piazza Giovanni XXIII

Un invito aperto a tutta la cittadinanza per informarsi, confrontarsi e ribadire che Castellammare sceglie di stare “oltre il silenzio”.

Castellammare, diritti dell’infanzia: La città protagonista alla chiusura della Staffetta “Luigi Bellocchio”

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Si è concluso questa mattina, giovedì 20 novembre, il lungo viaggio della Staffetta sui diritti dei bambini “Luigi Bellocchio”. L’evento finale, tenutosi a San Giorgio a Cremano, ha visto una significativa partecipazione della città di Castellammare di Stabia, attiva nell’ambito delle iniziative promosse dal Laboratorio “Città dei bambini e delle bambine”.

A rappresentare le istituzioni stabiesi in questa giornata simbolica – che coincide con la Giornata Mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – è stato il vicepresidente del consiglio comunale, Vincenzo Ungaro, accompagnato da un gruppo di alunni delle scuole della città, veri protagonisti della manifestazione.

Il percorso della “Chiave dei diritti”

La presenza di Castellammare alla cerimonia conclusiva chiude un cerchio ideale iniziato lo scorso mese. La staffetta, infatti, aveva fatto tappa nella città delle acque il 29 ottobre, in un momento di grande condivisione in cui la delegazione del comune di Terzigno aveva consegnato ai giovani stabiesi “la chiave dei diritti e della pace”, simbolo itinerante dell’iniziativa.

Le parole del Vicepresidente Ungaro

L’iniziativa ha ribadito l’importanza della sinergia tra scuole e amministrazioni locali per la tutela dei più piccoli. A margine dell’evento, il vicepresidente del consiglio comunale ha voluto sottolineare il valore educativo e civico della staffetta.

“È fondamentale dare spazio ai bambini e alle loro idee, accompagnarli in esperienze che li rendano protagonisti e consapevoli dei loro diritti” ha dichiarato Vincenzo Ungaro. “La staffetta e le iniziative di Città dei Bambini sono un esempio concreto di come le istituzioni possano collaborare per costruire un futuro più attento ai bisogni e alle aspirazioni delle nuove generazioni”.

La giornata di oggi a San Giorgio a Cremano non segna solo la fine di un percorso fisico tra i comuni vesuviani, ma rinnova l’impegno delle amministrazioni coinvolte a mantenere alta l’attenzione sul benessere e sul futuro dei cittadini più giovani.

Castellammare di Stabia, potenziata l’Area Tecnica: nuovi mezzi a disposizione per i tecnico comunali

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Un passo avanti concreto verso una città più curata e una macchina amministrativa più reattiva. Il Settore Area Tecnica del Comune di Castellammare di Stabia amplia ufficialmente il proprio parco mezzi, dotandosi di nuove attrezzature strategiche per la gestione del territorio.

L’intervento mira a potenziare la capacità operativa degli uffici comunali, fornendo agli operatori strumenti moderni ed efficienti. Tra le nuove dotazioni spiccano un carrello elevatore e ulteriori automezzi specificamente destinati alle attività operative su strada. Non si tratta di un semplice aggiornamento logistico, ma di una scelta precisa volta a migliorare la qualità e la velocità della manutenzione urbana.

Una risposta concreta ai bisogni della città

L’obiettivo dell’amministrazione è chiaro: ridurre i tempi di attesa per le piccole e grandi manutenzioni che incidono sulla qualità della vita dei residenti. Dotare le squadre di mezzi adeguati significa facilitare il lavoro quotidiano di cura della città, rendendo gli interventi non solo più rapidi, ma anche più sicuri ed efficaci.

Le parole del Sindaco

A sottolineare l’importanza strategica di questo investimento è il primo cittadino, Luigi Vicinanza, che lega questo potenziamento a una visione più ampia del rapporto tra Comune e cittadinanza:

“Stiamo costruendo una macchina operativa più solida e più vicina ai bisogni dei cittadini. Avevamo promesso una squadra della quotidianità capace di intervenire con tempestività e attenzione, e il potenziamento dei mezzi è un tassello essenziale per mantenere quella promessa. Ogni mezzo in più significa maggiore capacità di intervento, meno attese e più attenzione verso quei problemi quotidiani che vive la nostra città”.

Verso una manutenzione più efficiente

Con l’arrivo dei nuovi veicoli, l’Amministrazione punta a rendere strutturale la capacità di risposta alle segnalazioni dei cittadini. Il potenziamento del parco mezzi rappresenta, dunque, uno strumento fondamentale per quella “squadra della quotidianità” voluta dal Sindaco: un team operativo in grado di presidiare il territorio e risolvere con maggiore celerità le problematiche legate al decoro e alla funzionalità dei servizi urbani.

Juve Stabia, altra chiamata a Genova: Continuare a scrivere la storia dove Sau insegnò a sognare alle Vespe

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Il “Luigi Ferraris” non è mai uno stadio qualunque. È un teatro all’inglese incastonato nel cuore di Genova, un’arena dove il calcio respira ancora un’aria antica e nobile. Ma per la Juve Stabia e i suoi tifosi, Marassi è qualcosa di più: è una terra di conquista, un luogo della memoria dove i sogni gialloblù hanno spesso preso forma, trasformandosi in realtà indelebili.

L’attesa per la prossima sfida contro la Sampdoria è elettrica. Non è solo una partita di Serie B; è la ricerca del prossimo capitolo di una saga che ha visto le “Vespe” pungere proprio quando il palcoscenico era più prestigioso.

L’Ombra lunga di Sau e il guizzo di Adorante

La storia recente della Juve Stabia a Genova è scritta con l’inchiostro dei grandi bomber. Impossibile non tornare con la mente a Marco Sau. “Pattolino”, come veniva chiamato l’attaccante di origine sarde, è stato l’icona dell’attaccante moderno, piccolo ma letale. Sau era capace di sgusciare tra le maglie delle difese avversarie con una rapidità disarmante, trovando il guizzo vincente contro ogni pronostico. Sotto la guida del “Comandante” Piero Braglia, Sau non solo segnava, ma incantava, dimostrando che la tecnica pura poteva piegare la fisicità della cadetteria.

E poi c’è la storia recente, fresca nella memoria, di Andrea Adorante. È stato lui, in tempi più vicini, a raccogliere quell’eredità pesante. Su questo prato, Adorante ha aperto il sipario sulla favola calcistica orchestrata da Guido Pagliuca, dimostrando che la maglia gialloblù possiede ancora quel potere speciale di esaltare chi ha fame di gol e gloria.

Caccia al nuovo eroe: Chi prenderà il testimone?

Oggi, mentre le squadre si preparano al fischio d’inizio, una domanda aleggia tra le strade, le piazze e i vicoli di Castellammare e rimbalza fino alla Liguria: chi sarà il prossimo eroe?

La sfida contro la Sampdoria rappresenta il crocevia perfetto per la consacrazione. La rosa attuale della Juve Stabia è ricca di giovani in rampa di lancio e nuovi innesti che attendono solo la scintilla giusta.

La partita contro i blucerchiati non è solo una tappa del campionato, ma un’occasione per consacrare un nuovo leader tecnico ed emotivo.

Dalle parti del Romeo Menti si sogna un nuovo protagonista capace di caricarsi la squadra sulle spalle. Non serve solo un gol; serve una prestazione che resti negli occhi, un lampo di classe che faccia dire ai tifosi: “Ecco, abbiamo trovato il nostro nuovo campione di Marassi”.

La missione di Ignazio Abate

Se in campo si cercano gli eredi di Sau e Adorante, in panchina la sfida è altrettanto affascinante. Ignazio Abate non è un estraneo ai grandi palcoscenici. Da giocatore ha calpestato l’erba di San Siro e quella di Marassi innumerevoli volte, conoscendo perfettamente la pressione e l’adrenalina che questi stadi trasmettono.

Tuttavia, questa volta la prospettiva è diversa. Abate arriva a Genova con la “voglia matta” di entrare nella galleria dei grandi allenatori della storia stabiese. Vuole posizionare il suo nome accanto ai capolavori tattici e caratteriali di Braglia e Pagliuca.

Vincere o convincere a Marassi significherebbe per Abate mettere una firma d’autore sulla stagione, dimostrando che la sua Juve Stabia ha la personalità per guardare negli occhi le corazzate del campionato in uno degli stadi più belli d’Italia.

Il Ferraris attende. La storia è pronta per essere riscritta. Resta solo da scoprire chi impugnerà la penna per firmare la prossima impresa delle Vespe.

Napoli, al Vulcano Buono di Nola per Natale pista su ghiaccio e fabbrica segreta giocattoli

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Al Vulcano Buono di Nola (Napoli), il 15 novembre, si è accesa la magia del Natale con la terza edizione di Christmas Dreams. Fino al 6 gennaio la struttura progettata da Renzo Piano sarà un grande villaggio natalizio: un luogo dove emozioni, tradizione e divertimento si incontrano. L’Arena centrale sarà il cuore pulsante delle festività con la grande pista di pattinaggio sul ghiaccio, aperta fino al 15 febbraio, le giostre e le casette dei giochi tipici. A dominare la scena, un maestoso albero di Natale di 15 metri e la slitta con le renne, tra le attrazioni più amate e ‘instagrammabili’ del periodo. All’interno della galleria commerciale, l’atmosfera sarà resa unica dai mercatini artigianali, dove i visitatori potranno scoprire idee regalo e prodotti della tradizione.

Grande attesa anche per la ‘Babbo Natale Experience’, un percorso immersivo di oltre 2000 metri quadrati e dieci stanze, che riproduce quella che è stata definita la fabbrica segreta dei giocattoli, pensato per far vivere ai più piccoli la magia del Natale in prima persona. Non mancheranno altre simpatiche attrazioni come gli spettacoli del teatro dei burattini di Mario Ferraioli, appuntamento amatissimo dalle famiglie, e i laboratori creativi natalizi per tutta la famiglia. In piazza Capri, infine, il Natale sarà animato da una rassegna di spettacoli gratuiti con artisti di strada, musica e intrattenimento per grandi e piccini.

“Ogni anno il periodo natalizio rappresenta per noi un momento speciale – comunica l’amministratore delegato Francesco Furino – in cui il Vulcano Buono si riempie di luci, emozioni e condivisione. Anche quest’anno abbiamo voluto creare un’atmosfera capace di far sognare grandi e piccoli, offrendo esperienze autentiche e coinvolgenti che uniscono divertimento, tradizione e spirito di comunità. Il grande affetto del nostro pubblico ci conferma che stiamo percorrendo la strada giusta: nel solo mese di dicembre scorso, il Vulcano Buono ha accolto oltre un milione di visitatori e quest’anno puntiamo ad afflussi ancora maggiori. Il nostro impegno è quello di rendere questo luogo sempre più vivo, sicuro e accogliente, un punto d’incontro dove le persone possano ritrovare il piacere dello stare insieme, scoprire nuove emozioni e vivere la magia del Natale in tutta la sua intensità”.

Fonte AdnKronos

Sampdoria, la scommessa Gregucci: storia di un “fedelissimo” col vizio dell’impresa

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La Sampdoria ha cambiato la sua guida tecnica. In un momento delicato, dove la classifica preoccupa e l’ambiente cerca risposte, la società ha deciso di affidarsi a un uomo di campo, un profilo che conosce l’odore dell’erba sia dalle trincee della difesa che dalla tensione della panchina: Angelo Adamo Gregucci.

Non è un nome scelto a caso. Gregucci rappresenta l’usato sicuro, il tattico pragmatico e, soprattutto, l’uomo delle missioni difficili. Ma chi è davvero il nuovo allenatore doriano?

Dalla difesa alla Nazionale sfiorata

La storia di Gregucci parte dalla gavetta vera. Dopo l’esordio in C1 con il Taranto e quattro stagioni formative all’Alessandria, la sua carriera esplode nella Capitale. Per sette anni consecutivi è una colonna della Lazio, diventando un punto di riferimento della difesa biancoceleste.

Il destino, come spesso accade nel calcio, sa essere ironico: nella sua unica stagione al Torino, Gregucci segna un solo gol in maglia granata, e lo fa proprio contro la “sua” Lazio. Chiude poi la carriera da calciatore con quattro stagioni alla Reggiana, lasciando il ricordo di un difensore roccioso e leale. Un rimpianto? Forse la Nazionale. Convocato da Azeglio Vicini per una gara di qualificazione a Euro ’92 (Italia-URSS), restò in panchina, sfiorando soltanto l’azzurro del campo.

Il “Mancio” e l’arte del subentro

Appesi gli scarpini al chiodo, Gregucci ha costruito una seconda vita in panchina che si muove su due binari paralleli: il fedelissimo vice e il “pompiere” solista.

Il suo legame con Roberto Mancini è indissolubile. Gregucci è stato l’uomo di fiducia del “Mancio” in esperienze internazionali di altissimo livello, lavorando negli staff tecnici di Manchester City e Inter. Un bagaglio tecnico e gestionale di respiro europeo che ora porta a Bogliasco.

Da primo allenatore, tuttavia, Gregucci si è costruito una fama ben precisa: quella di saper entrare in corsa e raddrizzare navi che sembrano affondare. Se le parentesi in Serie A con Lecce e Atalanta sono state brevi e sfortunate, il suo curriculum in Serie B e Lega Pro racconta un’altra storia. Sono celebri i suoi salvataggi con il Venezia e la Salernitana negli anni 2000, piazze calde dove ha saputo ridare identità e punti. A Salerno, in particolare, ha lasciato il segno conquistando anche una Coppa Italia di Serie C.

Missione Marassi: staff di lusso e obiettivo risalita

Oggi la sfida si chiama Sampdoria. Il compito è arduo: tirare fuori la squadra dalle sabbie mobili di una classifica deficitaria e trasformare la depressione in entusiasmo. La “cura Gregucci” parte con obiettivi chiari: solidità difensiva e pragmatismo per riportare la Doria nella “parte nobile” della cadetteria.

A garanzia della serietà del progetto, Gregucci non arriva solo. Ha voluto con sé uno staff che unisce competenza tecnica e amore per i colori blucerchiati:

  • Salvatore Foti: nel ruolo di tecnico in seconda.

  • Nicola Pozzi: ex bomber doriano, come collaboratore tecnico.

  • Attilio Lombardo: “Popeye” come lo chiamano in tanti, torna per la seconda volta in pochi mesi, una bandiera vivente per ricucire il rapporto con la piazza.

La panchina di Marassi è il suo nuovo banco di prova. La tifoseria spera che l’uomo dei salvataggi, supportato da chi ha fatto la storia della Samp, possa compiere l’ennesima impresa della sua carriera. Il tempo degli esperimenti è finito, ora servono i punti.

Tullio Cotticelli, Ambasciatore dell’Arte del Mediterraneo, premia la Pace e la Creatività dei Giovani

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La città delle acque aggiunge un nuovo tassello al suo mosaico di eccellenze. Tullio Cotticelli, recentemente investito del prestigioso titolo di Ambasciatore dell’Arte del Mediterraneo, porta in alto il nome di Castellammare di Stabia, confermando la vocazione culturale della città. Iscritto all’Associazione StabiAmore, Cotticelli si è reso protagonista di un’iniziativa dal profondo valore etico e sociale, assegnando importanti riconoscimenti agli aderenti al progetto “La pace nel mondo… attraverso l’arte e la creatività laboratoriale”.

Oltre l’estetica: un messaggio di pace

In un momento storico complesso come quello attuale, l’iniziativa promossa dal neo Ambasciatore assume un significato che trascende la semplice competizione artistica. Come spiega lo stesso Cotticelli, l’obiettivo primario non è stato premiare la sola capacità tecnica, bensì la dedizione all’arte intesa come veicolo di un messaggio universale.

“L’iniziativa mira a riconoscere innanzitutto una dedizione all’arte stessa, previo un messaggio di pace ed amore, indispensabile nei tempi moderni.”

I Protagonisti: Il trionfo dell’inclusione

Tra i primi nominativi premiati spicca un impegno laboratoriale vibrante, trasmesso attraverso la magia di forme e colori. La platea dei premiati rappresenta un ponte ideale tra diverse realtà territoriali e sociali: Bambini e ragazzi di Castellammare di Stabia e dintorni; Giovani provenienti dall’area di Napoli-Nord e Ragazzi speciali, premiati per lo straordinario impegno dimostrato durante i percorsi di arteterapia e non solo.

È forse la prima volta che nella città stabiese si accendono i riflettori su queste realtà con tale intensità, evidenziando e riconoscendo con fierezza il merito dell’entusiasmo puro.

“Ecco perché Eccellenze”

La scelta di definire questi ragazzi “Eccellenze” non è casuale. Tullio Cotticelli ha voluto lanciare un segnale forte: l’eccellenza risiede nell’anima e nella passione.

“Lì dove eccelle entusiasmo, capacità e dedizione, non potevo voltare lo sguardo da un’altra parte,” ha dichiarato il neo Ambasciatore. “Ho preferito valorizzare tutta la loro dedizione e portarla lì dove avrebbe meritato già da molto tempo.”

L’orgoglio di donare un sorriso

Per Cotticelli, il conferimento di questi premi è fonte di orgoglio personale e professionale. Premiare l’innocenza, la purezza e la dedizione attraverso i colori significa aver donato momenti di commozione e sorrisi sinceri, beni preziosi quanto rari.

L’augurio finale del Maestro Cotticelli è rivolto a tutti i partecipanti: che possano mantenere inalterata nel tempo questa passione per il disegno e la creatività. Essendo tra le più antiche forme di espressione e comunicazione umana, l’arte rimane l’arma più potente per costruire un futuro di pace.

Sampdoria – Juve Stabia: l’attesa a Castellammare e le insidie di Marassi. Vietato guardare la classifica

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Cresce l’attesa, vibrante e palpabile, tra le strade, le piazze e i vicoli di Castellammare di Stabia. Non è una vigilia qualunque: il ritorno in campo dopo la sosta, il fascino del posticipo del lunedì sera e, soprattutto, un avversario che profuma di storia del calcio italiano. Tutti ingredienti che rendono la sfida contro la Sampdoria una vera e propria “tavola imbandita” per gli appassionati.

Il rammarico dei tifosi e il cuore oltre l’ostacolo

C’è però una nota stonata in questa vigilia elettrizzante: il divieto di trasferta. Una decisione che lascia l’amaro in bocca al popolo gialloblù, costretto a rinunciare al viaggio verso Genova per sostenere i propri beniamini in uno degli stadi più iconici d’Italia.

Tuttavia, l’entusiasmo delle Vespe non si lascia ingabbiare dai divieti. Se il settore ospiti resterà vuoto, il calore stabiese si farà sentire “da remoto”: i tifosi si stanno già organizzando tra case private e ritrovi per vivere insieme i novanta minuti, trasformando la distanza fisica in una vicinanza emotiva che dovrà arrivare fino agli spogliatoi del “Ferraris”.

La trappola della “squadra ferita”

Se per i tifosi l’appuntamento è imperdibile, per il campo la questione è decisamente più spinosa. La Juve Stabia di Ignazio Abate si troverà di fronte una Sampdoria ferita, non solo da una classifica deficitaria che non rispecchia il valore della rosa, ma anche nell’orgoglio.

Le notizie che filtrano da Bogliasco parlano di problemi di formazione per Mister Gregucci, costretto a rinunciare a diverse pedine fondamentali. Ma attenzione: questo è il classico scenario che può trasformarsi nel più grande dei pericoli.

Il fattore Marassi potrebbe essere determinante con la spinta dello stadio genovese che potrebbe essere decisiva per i padroni di casa, alla disperata ricerca di energie nervose per uscire dalla crisi.

A questo aggiungiamo anche l’insidia della sosta con le gare che arrivano dopo una pausa di campionato condizionate sempre da incognite e colpi di scena. Ritrovare il ritmo partita in un ambiente ostile non sarà scontato.

Vietato guardare la classifica

Il diktat per le Vespe è chiaro: guai a sottovalutare l’avversario. Il fatto che la Sampdoria navighi in acque agitate e si presenti con una formazione rimaneggiata non deve trarre in inganno. Affrontare i blucerchiati significa rispettare un blasone che va oltre i punti attuali e temere la reazione d’orgoglio di chi si sente con le spalle al muro.

Guardare la classifica sarebbe l’errore più grave. Abate sa bene che la teoria conta zero quando l’arbitro fischia l’inizio e che il “testa-coda” emotivo della gara richiede una concentrazione feroce.

Un calendario da “spia rossa”

Il contesto, inoltre, impone di stringere i denti. Il calendario non offre sconti: dopo il Monza, e con le sfide contro Frosinone ed Empoli all’orizzonte, la trasferta di Genova si accende come una spia rossa di grande pericolo.

Per tornare a casa con qualcosa di positivo e raccontare un’altra bella pagina di questa stagione, servirà correre, lottare e soffrire. Lunedì sera vige un triplice divieto assoluto per la Juve Stabia: vietato distrarsi, vietato fare calcoli, vietato sottovalutare la Sampdoria.

Sampdoria – Juve Stabia, il posticipo di serie BKT di lunedì sera, sarà diretto da Luca Zufferli di Udine

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Lunedì alle ore 20:30 la Juve Stabia sarà ospitata dalla Sampdoria al Marassi per la gara n.13 del campionato di Serie BKT 2025-2026. A dirigere l’incontro è stato designato dall’AIA il Sig. Luca Zufferli della Sezione di Udine.

La stagione 2021-22 ha segnato una tappa fondamentale nella carriera di Luca Zufferli, arbitro associato alla sezione di Udine. Per la prima volta, il direttore di gara classe 1990 ha calcato i prestigiosi campi del massimo campionato italiano, coronando un sogno inseguito fin da quando, a soli 16 anni, nel lontano 2006, ha iniziato il suo percorso nel mondo dell’arbitraggio.

Otto anni e ben 82 partite dirette in Serie C hanno rappresentato un solido bagaglio di esperienza per Zufferli. La sua dedizione e le sue capacità non sono passate inosservate, tanto che nel luglio 2021 è arrivata la meritata promozione alla Commissione arbitri nazionale (Can). Dopo aver fatto le prime esperienze in Serie B, la Can gli ha offerto l’opportunità di esordire anche nel palcoscenico più importante del calcio italiano, la Serie A.

Dipendente della Bluenergy, questo giovane fischietto friulano si sta rapidamente affermando come uno dei direttori di gara più promettenti tra le nuove leve. Il suo curriculum parla chiaro: Zufferli ha dimostrato il suo valore dirigendo gare di cartello in tutte le categorie inferiori, dalla Serie C alla Serie B. A soli 32 anni, ha già alle spalle una carriera ricca di soddisfazioni e un futuro che si preannuncia ancora più luminoso. L’esordio in Serie A rappresenta la realizzazione di un sogno coltivato con passione e sacrificio, un traguardo che testimonia la sua crescita esponenziale e il suo talento nel mondo dell’arbitraggio.

Statistiche di Zufferli

Luca Zufferli nato il 07/09/1990 San Daniele Del Friuli è iscritto alla sezione AIA di Udine. E’ stato promosso in CAN nella stagione 2021-2022 (4 anni).

In totale ha diretto ben 249 gare con 95 rigori e 56 espulsioni decretate

In questa stagione ha diretto 8 gare (7 in serie A, 1 in Coppa Italia) con un bilancio di 2 vittorie interne, 4 pareggi e 2 affermazioni esterne in cui ha concesso 4 rigori e 0 esplusioni.

Sono 5 i precedenti con la Juve Stabia: 3 vittorie, 0 pareggi e 2 sconfitte

25/26    Serie B                 09.05.2025      Juve Stabia 1:2 Reggiana (Girma (2), Adorante)

20/21    Serie C – Girone C 03.04.2021      Potenza 0:2  Juve Stabia (Marotta, Orlando)

20/21    Serie C – Girone C 16.02.2021      Cavese  1:2 Juve Stabia (Bubas, Marotta, Troest)

18/19    Serie C – Girone C 16.10.2018      Catanzaro 0:3 Juve Stabia (Allievi, Paponi, Mastalli)

17/18    Serie C – Girone C 18.02.2018      Juve Stabia 0:2 Bisceglie (D’Ursi, Jovanovic)

Conta invece 3 precedenti con la Sampdoria: 1 vittoria, 0 pareggi e 2 sconfitte.

GLI ASSISTENTI

1° Sig. Marco Ricci della sezione AIA di Firenze

2° Sig. Marco Ceolin della sezione AIA di Treviso

IV° ufficiale Sig. Andrea Zoppi della sezione AIA di Firenze

VAR Sig. Niccolò Baroni della sezione AIA di Firenze

AVAR Sig. Ivano Pezzuto della sezione AIA di Lecce

La Sampdoria di Coda incrocia la Juve Stabia di Gabrielloni nel posticipo di Serie BKT di lunedì sera

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Le luci del “Ferraris” stanno per accendersi su una delle sfide più intriganti del weekend di Serie B. Sampdoria e Juve Stabia si preparano a incrociare i tacchetti in un match che promette scintille, cruciale per le ambizioni di classifica di entrambe le compagini. Ma se gli occhi degli allenatori saranno puntati sulla tattica, quelli dei tifosi saranno incollati sulle aree di rigore: la partita nella partita è quella tra Massimo Coda e Alessandro Gabrielloni.

Il Re della B: Coda e la legge del Ferraris

Da una parte c’è lui, l’indiscusso “Re della Serie B”. Massimo Coda non ha bisogno di presentazioni, ma il suo curriculum parla chiaro. Dopo aver lasciato il segno a Lecce, Benevento e sulla sponda rossoblù di Genova, l’attaccante di Cava de’ Tirreni è ora la certezza granitica della Sampdoria.

Coda non è solo un finalizzatore; è un’istituzione della cadetteria. Detentore del record di marcature nella storia del campionato, porta in dote un bagaglio tecnico e una freddezza sotto porta che rappresentano un lusso per la categoria. Per i blucerchiati, Coda è l’ancora di salvezza: capace di trasformare in oro palloni sporchi e di far salire la squadra nei momenti di apnea.

Il Ferraris è la sua tana, e ogni suo movimento in area è una lezione di tattica applicata: Coda sa già dove andrà il pallone prima ancora che il difensore possa reagire.

La fame di Gabrielloni

Dall’altra parte del campo, la Juve Stabia risponde con la voglia di rivalsa di Alessandro Gabrielloni. Arrivato in prestito dal Como con grandi aspettative, il bomber di Jesi ha vissuto un avvio promettente in maglia gialloblù, bruscamente interrotto da un brutto infortunio che lo ha tenuto lontano dal rettangolo verde per troppo tempo.

Oggi Gabrielloni non cerca solo il gol, cerca la continuità e la consacrazione definitiva. Rappresenta l’energia pura, la fame di chi vuole recuperare il tempo perduto e diventare l’idolo indiscusso della torcida di Castellammare di Stabia. Se Coda è la gestione sapiente, Gabrielloni sarà il furore agonistico: dovrà gettare sul campo tutta la sua esperienza per scardinare la difesa doriana e far male al portiere avversario.

Il verdetto del campo

La chiave del match risiederà proprio in questo duello a distanza.

  • Massimo Coda punterà sull’intelligenza tattica, cercando di eludere la marcatura per capitalizzare il lavoro dei centrocampisti doriani.

  • Alessandro Gabrielloni dovrà essere cinico, sfruttando la sua determinazione per vincere i duelli fisici e approfittare di ogni minima disattenzione avversaria.

Sarà una gara equilibrata, giocata sul filo dei nervi, dove l’esperienza del bomber campano si scontrerà con la “garra” del centravanti marchigiano. Chi vincerà la sfida personale regalerà probabilmente i tre punti alla propria squadra. La risposta arriverà solo al triplice fischio, ma una cosa è certa: Marassi è pronta a esplodere.

Statistiche dei bomber per questa stagione

I dati confermano la narrativa della vigilia. Massimo Coda è il martello pneumatico della Sampdoria: con 4 reti e 2 assist in 12 presenze, ha partecipato attivamente al 50% delle azioni offensive dei suoi. Colpisce il dato sugli Expected Goals (xG) di 4.38, segno che l’attaccante si costruisce le occasioni con regolarità impressionante.

Dall’altra parte, i numeri di Gabrielloni vanno letti con la lente dell’infortunio che lo ha tenuto ai box per tutto ottobre (saltando 3 gare chiave). Nonostante i soli 295 minuti giocati, il suo impatto è stato chirurgico: 1 gol e 2 assist. La statistica più letale? Il 100% di tiri nello specchio (4 su 4).

Se Coda spara a raffica, Gabrielloni è un cecchino: quando inquadra la porta, il portiere deve fare il miracolo.

Castellammare, la controffensiva di Di Maio: “Nessun passo indietro, sia il Prefetto a giudicarmi”

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Il clima politico a Palazzo Farnese si fa incandescente. Dopo essere stato estromesso dalla maggioranza dal sindaco Luigi Vicinanza per presunte ombre legate a contesti criminali, il consigliere Nino di Maio rompe il silenzio. E lo fa con una nota di fuoco in cui non solo difende la propria integrità, ma lancia una sfida istituzionale senza precedenti: invocare l’arrivo di una Commissione d’Accesso per fare chiarezza.

Una vita spesa per il sociale e il lavoro

Di Maio respinge al mittente ogni accusa, facendo scudo con la propria biografia. Il consigliere tratteggia il suo profilo non come quello di un politico di professione, ma come un uomo da sempre in prima linea nelle battaglie sindacali e nel supporto alle fasce deboli. Il suo impegno nel quartiere Scanzano viene descritto come un baluardo contro la devianza giovanile: decenni dedicati a strappare ragazzi alla malavita attraverso l’educazione e l’aggregazione. Secondo l’esponente politico, il suo curriculum morale e le sue azioni passate sono la smentita più forte a qualsiasi illazione.

L’attacco ai “moralizzatori” e lo strappo con il Sindaco

La reazione alla decisione del Primo Cittadino è di totale incredulità. Di Maio definisce l’allontanamento basato su “sospetti” come un atto ingiustificato, sottolineando un doppiopesismo inaccettabile. Nel suo affondo, non risparmia stoccate velenose rivolte sia ai colleghi di assise che a figure esterne.

Denuncia l’ipocrisia di chi oggi sale in cattedra per dare lezioni di legalità, pur avendo – a suo dire – “scheletri nell’armadio” ben più pesanti.

Ribadisce l’assenza totale di indagini a carico suo o del figlio, invocando quel garantismo che, a suo avviso, viene sventolato solo quando fa comodo.

La provocazione istituzionale: “Chiamate gli ispettori”

Il passaggio politicamente più rilevante è il rifiuto categorico delle dimissioni. Di Maio non intende lasciare lo scranno, rivendicando la legittimità della sua elezione. Per uscire dall’angolo, lancia una provocazione che suona come una sfida al vertice dell’amministrazione:

“Se il Sindaco teme davvero condizionamenti, abbia il coraggio di chiedere l’intervento del Prefetto.”

La richiesta è chiara: nominare una Commissione d’Accesso agli atti. Secondo Di Maio, solo un organo terzo, slegato dalle logiche di palazzo e dotato di reale autorità, ha il titolo per stabilire se la sua presenza in aula rappresenti un pericolo per l’Ente.

“Chi ha la coscienza pulita non teme le verifiche”, è il concetto che chiude il suo intervento, rimettendo la palla nel campo dell’amministrazione.

Carceri,durante visita a Secondigliano Nordio riceve una toga fatta da detenuti

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A quanto si apprende il ministro della Giustizia Carlo Nordio, nel corso della sua visita al carcere di Secondigliano (Napoli), ha ricevuto una toga fatta dai detenuti del penitenziario. La visita è proseguita anche nei reparti di liuteria, falegnameria, odontotecnica.

Fonte AdnKronos

Tra l’incubo azzurro e l’orgoglio Sinner, il calcio riparte: La Juve Stabia sogna una notte magica a Marassi

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Si sapeva, praticamente. Aleggiava nell’aria come una sentenza non ancora scritta, ma temuta da tutti. La Nazionale Italiana ci costringerà, ancora una volta, a “rivedere le streghe” il prossimo marzo. Lo spettro degli spareggi per accedere al Mondiale è tornato a bussare alla nostra porta, ma ciò che fa più male non è solo il risultato, bensì il modo. La squadra di Gattuso chiude questa pausa in maniera indecorosa, incassando una sconfitta pesante contro la Norvegia che lascia poche scuse e tante preoccupazioni. Un boccone amaro, amarissimo, l’ennesimo della storia recente azzurra.

Sinner: L’unico baluardo tricolore

Se il calcio nazionale piange, lo sport italiano trova il suo riscatto ancora una volta nella racchetta di Jannik Sinner. Mentre gli Azzurri del pallone faticavano, il campione altoatesino ha tenuto alto l’onore del tricolore con una vittoria splendida contro Carlos Alcaraz. Una boccata d’ossigeno puro che ci ricorda cosa significhi competere ai massimi livelli con testa e cuore. Ma ora che la racchetta si riposa e la pausa del calcio per le nazionali finisce, la palla torna a rotolare sui campi della Serie A e B, pronta a dirci molto sul prosieguo della stagione.

Il ritorno dei club: Un weekend di fuoco

Il calendario non è banale. Il ritorno in campo dei club serve quasi come un antidoto alla delusione azzurra.

Il Napoli affronta l’Atalanta in una sfida che profuma di vertice.

La Juventus se la vedrà con la Fiorentina, gara mai banale per la storica rivalità.

I riflettori di San Siro si accenderanno per il Derby di Milano, crocevia fondamentale per le ambizioni delle milanesi.

Eppure, per chi ha il cuore gialloblù, il vero appuntamento è cerchiato in rosso sul calendario per lunedì sera. Un’attesa lunga, di quelle che però meritano ogni singolo minuto di pazienza.

Sampdoria – Juve Stabia: Appuntamento con la storia a Marassi

L’avversario si chiama Sampdoria. Il teatro è quello dello stadio Luigi Ferraris, Marassi. Per la Juve Stabia, quella di lunedì non è solo una partita di campionato, è il tentativo di vivere una notte magica.

Questo posticipo regala spunti di riflessione che vanno oltre la semplice classifica. In un weekend ricchissimo di calcio, questo appuntamento diventa una perla anche per gli amanti del gioco “neutrale”. Perché le Vespe di Ignazio Abate giocano bene. È un dato di fatto. Hanno una identità precisa, un coraggio propositivo che sta attirando, come conseguenza logica, un grande interesse da parte degli addetti ai lavori.

Per chi non ha mai visto una partita della Juve Stabia, il “Monday Night” rappresenta l’opportunità perfetta per scoprire una squadra che non ha paura di nessuno.

Il fascino di Genova e l’occhiolino del Grifone

Dall’altra parte c’è la Sampdoria. Il blasone, la maglia blucerchiata, il fascino di uno stadio all’inglese: la Samp attira per forza di cose appassionati e curiosi da tutto lo stivale. Ma c’è una sotto trama affascinante: i tifosi del Genoa, il popolo del Grifone, lunedì sera strizzeranno l’occhio alle Vespe. È la legge non scritta delle stracittadine: il nemico del mio nemico è, per una notte, un amico da sostenere.

Conclusioni: Una notte da ricordare

Insomma, il quadro è completo. Se la Nazionale ci ha regalato l’ennesimo calice amaro e Sinner si conferma l’orgoglio del Paese, questo weekend il calcio da club è la medicina necessaria. E in mezzo a tutto questo, Sampdoria – Juve Stabia ha tutti i contenuti per raccontare qualcosa di bello, interessante e vibrante al grande pubblico.

Logicamente, come detto, c’è una città intera che spinge. La Castellammare sportiva non chiede altro che poter raccontare, martedì mattina, di una notte da ricordare in eterno. Di aver espugnato un tempio del calcio e di aver continuato a sognare ad occhi aperti.

Castellammare, Vicinanza traccia la linea: “Fuori le ombre dalla maggioranza, esclusi Di Maio e Oscurato”

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Nessuna zona d’ombra, nessun indugio e, soprattutto, il primato della “questione morale” sulle tempistiche giudiziarie. È un messaggio netto quello che arriva da Palazzo Farnese, dove il sindaco Luigi Vicinanza ha annunciato l’esclusione immediata dei consiglieri comunali Gennaro Oscurato e Nino Di Maio dal perimetro della maggioranza.

La decisione, giunta come un fulmine a ciel sereno ma coerente con la linea di rigore annunciata in campagna elettorale, scaturisce da notizie riguardanti presunti rapporti o contatti che i due esponenti politici avrebbero avuto con ambienti legati alla criminalità locale.

La “Questione di Opportunità”

Il primo cittadino stabiese ha voluto chiarire immediatamente il perimetro della sua scelta: non si tratta di una sentenza anticipata, ma di una necessaria tutela delle istituzioni. Vicinanza, infatti, ha sottolineato come i due consiglieri, allo stato attuale, non risultino iscritti nel registro degli indagati. Tuttavia, per il sindaco, l’asticella dell’etica pubblica deve essere posta più in alto della semplice rilevanza penale.

In una nota ufficiale dai toni fermi, Vicinanza ha dichiarato:

“Ho sempre ribadito che sulla mia maggioranza non possono gravare ombre, dubbi, sospetti, zone grigie. Per questo, da oggi, considero i consiglieri comunali Gennaro Oscurato e Nino Di Maio fuori dal perimetro della maggioranza che sostiene l’amministrazione comunale di Castellammare.”

La politica arriva prima delle sentenze

Il passaggio cruciale della dichiarazione del Sindaco risiede nel rapporto tra politica e giustizia. In un territorio come quello stabiese, spesso ferito dalle ingerenze dei clan nella vita pubblica, Vicinanza ha stabilito un principio di autodifesa preventiva dell’amministrazione.

“Fermo restando la presunzione di innocenza di entrambi” – precisa il sindaco, ribadendo la fiducia nel lavoro degli inquirenti – “la scelta è dettata da esigenze di opportunità: prima della magistratura deve intervenire la politica”.

Una frase che segna uno spartiacque: l’amministrazione non attenderà avvisi di garanzia o provvedimenti giudiziari per agire politicamente. Il semplice “sospetto” o la “zona grigia” sono ritenuti sufficienti per decretare l’incompatibilità politica con l’attuale governo cittadino.

Un messaggio ai clan

L’espulsione di Di Maio e Oscurato assume, nelle parole del sindaco, il valore di un rilancio dell’azione di contrasto alla criminalità organizzata. La mossa serve a blindare l’ente comunale da qualsiasi possibile condizionamento esterno, reale o percepito che sia.

“Non sono ammesse zone d’ombra, men che meno nei palazzi delle istituzioni” ha concluso Vicinanza. “Oggi rilanciamo con ancora maggiore forza la nostra lotta alla camorra e ai clan che da troppi anni avvelenano la vita pubblica dei nostri territori”.

Resta ora da capire quali saranno le ripercussioni sugli equilibri del consiglio comunale, ma il segnale politico è inequivocabile: per restare nella maggioranza Vicinanza, essere incensurati non basta; bisogna essere al di sopra di ogni sospetto.

Juve Stabia, l’incubo è finito: la Giustizia Sportiva non procederà contro il club

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È arrivata la notizia che tutta la piazza gialloblù attendeva con il fiato sospeso. Dopo settimane di timori e incertezze, la Juve Stabia può tirare un enorme sospiro di sollievo: la Procura Federale sportiva non procederà con alcun processo ai danni del club. Nessuna penalizzazione in classifica, nessun provvedimento disciplinare che possa intaccare lo straordinario cammino delle Vespe in Serie B.

Dalla paura alla verità

Solo un mese fa, la notizia dell’inchiesta della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) aveva scosso le fondamenta del calcio campano e dell’intera cadetteria. Il timore serpeggiato tra i tifosi era palpabile: si temeva che la vicenda giudiziaria ordinaria potesse travasarsi nel contesto sportivo, portando con sé sanzioni pesanti come punti di penalizzazione o scenari ancora più drammatici.

La preoccupazione era cresciuta quando la Procura Federale della FIGC aveva richiesto l’acquisizione delle carte dell’indagine per valutare eventuali violazioni del codice di giustizia sportiva. Tuttavia, lo scenario è radicalmente cambiato nelle ultime ore.

Il dettaglio decisivo: niente carte alla FIGC

Secondo quanto riportato anche da Tuttosport, la Procura della Repubblica non ha trasmesso alcun documento alla Procura Federale. Questo silenzio è, nei fatti, una sentenza di assoluzione preventiva per il club sul piano sportivo.

Sebbene la giustizia ordinaria continuerà il suo corso per accertare il livello di infiltrazione mafiosa pregressa, per quanto riguarda la giustizia sportiva la questione è chiusa.

Il mancato invio degli atti suggerisce che, al massimo, per la vecchia amministrazione potrebbe configurarsi un rischio legato al solo “omesso controllo”, una fattispecie che però non ha ricadute dirette e punitive sull’attuale gestione sportiva e sulla classifica della squadra.

La reazione delle Vespe: più forti delle voci

Nonostante il terremoto mediatico e l’ingresso in amministrazione controllata, la Juve Stabia ha dimostrato una solidità mentale invidiabile. Come confermato a più riprese dal tecnico Ignazio Abate e dal Direttore Sportivo Matteo Lovisa, lo spogliatoio ha saputo isolarsi, trasformando le difficoltà esterne in benzina per il campo.

I risultati sportivi non ne hanno risentito, anzi: la squadra ha continuato a lottare su ogni pallone, onorando la maglia e la città. Ora, con la certezza che quanto guadagnato sul campo non verrà tolto nelle aule di tribunale, la Juve Stabia può guardare al prosieguo della stagione con rinnovata serenità e ambizione.

Il pericolo è passato: a Castellammare si torna a parlare solo di calcio.

Castellammare: Grande successo per il musical “Il Giullare di Assisi” nella Sala Cantico delle Creature

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Intense emozioni ieri sera nella “Sala Cantico delle Creature” in Via San Nicola, per la messa in scena del musical “Il Giullare di Assisi”, uno spettacolo armonioso e coinvolgente, caratterizzato da una profonda carica emotiva e umana.

Ad esibirsi il Gruppo “Teatro & Arte” delle Parrocchie San Nicola a Mezzapietra e Sant’Eustachio a Privati, che ha interpretato con notevole bravura il testo tratto da “Forza venite gente”, un musical incentrato sulla vita di San Francesco d’Assisi, di Mario Castellacci.

San Francesco, considerato il “santo patrono degli ecologisti”, esercita ancora oggi un grande fascino per il suo amore per la povertà e la semplicità, e il suo legame con la natura.

La sua figura attrae ancora oggi, a distanza di ottocento anni, per la modernità dei valori di pace, fraternità e compassione del suo messaggio, che vanno oltre la religione.

Il musical, attraverso le vicende della vita di San Francesco, tratta diversi temi chiave.

Il primo è il conflitto tra la visione materialista del padre (Pietro di Bernardone) e quella spirituale del figlio, mettendo in luce il rapporto contrastante tra padri e figli, un tema che attraversa generazioni ed epoche.

Il secondo è quello sulla vera felicità, che per Francesco non risiede nella ricchezza, ma nelle opere di bene e nella libertà interiore. La storia di Francesco è, infine, anche un modo per esplorare la forza della fede e la ricerca di una verità superiore che va oltre le preoccupazioni terrene.

Il Gruppo “Teatro & Arte” ha dato vita ad uno spettacolo che non è la semplice esecuzione tecnica di canto, ballo e recitazione, ma un’interpretazione di alto livello, un’esperienza coinvolgente e memorabile per gli spettatori, che hanno gremito la sala teatrale durante i tre spettacoli messi in scena ll’8, il 15 e il 16 novembre scorsi.

Con notevole abilità canora e presenza scenica, nel ruolo di San Francesco si è esibito Sebastiano Apuzzo, affiancato dalle strepitose Lucia Ferraro Santa Chiara), e Anna Capriglione (La Cenciosa), e dal bravissimo Benito Previtera (Pietro di Bernardone).

Altri personaggi dal grande carisma, sono stati interpretati magistralmente da Francesca Martino (L’Angelo), Maria Grazia Martino (Sorella Provvidenza)), Martina Noviello (Sole Luna Morte) e Sara Santaniello (La Povertà).

Performer straordinari anche Simone Barbaria (Frate Leone), Christian Cimmino (il Capo Arabo), Francesco Cimmino (Il Lupo), Lello Guerniero (Il Diavolo) che, con il bravo Michelangelo Giugliano, hanno interpretato anche i ruoli di Cortigiani e Frati.

Meravigliose le bambine: Maria Grazia Apuzzo, Vittoria Troiano, Sara Barbaria e Ludovica Fileccia, nei ruoli di Uccelli, Cappuccetto Rosso e Cortigiane.

Ad interpretare Cortigiane, Suore, Vedove e Uccelli, le bravissime Annachiara Buonocore, Francesca Martino, Maria Grazia Martino, Martina Noviello, Sara Santaniello.

Bellissimi i costumi e le coreografie, spettacolari le luci.  Ricca di suggestioni sonore e visive, la messa in scena è stata curata con particolare attenzione dal talentuoso regista e attore teatrale Ferdinando Staiano.

Alla fine della serata, i ringraziamenti del regista, Nando Staiano e di Don Roberto Buonomo, parroco delle Chiese stabiesi di San Nicola e di Sant’Eustachio nella zona collinare della città.

Il regista, nel salutare il folto pubblico intervenuto, ha spiegato la motivazione della scelta di un testo che tratta della vita di San Francesco d’Assisi, legata al fatto che quest’anno ricorrono gli ottocento anni dalla stesura del “Cantico delle creature” a cui è dedicata la sala teatrale, inaugurata nel 2023.

“Lo scopo di queste iniziative – ha affermato Don Roberto nel suo intervento – è quello di creare un punto di rifermento, non solo per il teatro, ma per quello che c’è intorno, di dare un messaggio positivo ai giovani”.

“Noi abbiamo bisogno in questo mondo così “scombinato” di messaggi buoni e di impegnare i ragazzi a fare qualcosa, invece che perdere tempo in mezzo alla strada. Un poco alla volta – ha concluso – anche se riusciamo a fare poco, anche una sola goccia – come diceva Santa Teresa di Calcutta – è quello che dà significato alla nostra vita”.

Forze Armate e di Polizia, inizia la stagione dei concorsi: I consigli chiave di Skuola.net e Nissolino Corsi

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Il fascino della divisa non conosce crisi, neanche in tempi come quelli attuali, caratterizzati da molteplici tensioni internazionali: non è un caso che negli ultimi anni, mediamente, oltre 55 mila candidati hanno puntualmente partecipato ai concorsi per le Accademie Militari, circa 40 mila per entrare nella truppa dell’Esercito, 35 mila per diventare agenti di Polizia e più di 15 mila per il ruolo di Commissario.

Numeri che sono destinati a restare tali in futuro, visto che attualmente 1 studente delle superiori su 4 è interessato a questo tipo di carriere e il 6% ha già deciso che sarà questa la strada da intraprendere da grandi, come ha rilevato l’ultima edizione dell’Osservatorio sulle Professioni in Divisa, realizzata dal portale Skuola.net in collaborazione con Nissolino Corsi, centro leader in Italia per la preparazione ai concorsi militari.

Una guida per le aspiranti “divise”

Purtroppo, però, questo elevato interesse non è sempre accompagnato da altrettanta consapevolezza sulla sfida che li attende, così il portale specializzato per studenti ha deciso di interpellare due esperti dell’ente formativo per tracciare una lista di consigli da mettere in pratica fin da subito, visto che proprio in questo periodo inizia a entrare nel vivo la stagione dei concorsi.

Ecco, quindi, i 10 consigli elaborati dalla dott.ssa Rachele Tenerini, tutor specializzata nelle materie umanistiche, e il dott. Vincenzo Mormile, ex ufficiale psicologo della Marina Militare e specialista dei test psico–attitudinali.

1. Definisci il tuo obiettivo concorsuale

Conoscere le varie possibilità – Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco – e cosa significa vestire le diverse divise, aiuta a scegliere il percorso più adatto alle proprie inclinazioni.

Di base, ognuna di esse offre percorsi per ogni grado o qualifica. Ma ci sono differenze tra i vari bandi, in termini di modalità di selezione, percorso offerto e, dato non trascurabile, di limiti di età: Avere un obiettivo chiaro è, perciò, la prima vera arma per mantenere alta la motivazione e affrontare con precisione la preparazione.

2. Non aspettare l’ultimo momento: anticipa, sempre

Molti candidati iniziano a studiare solo dopo l’uscita del bando, ma chi parte in anticipo ha un vantaggio enorme.

Cominciare a esercitarsi per tempo permette di assimilare meglio le informazioni, testare più simulazioni e arrivare alle prove con maggiore tranquillità.

3. Non trascurare la preparazione fisica

Le prove atletiche sono una parte fondamentale dei concorsi militari. L’allenamento del corpo, oltre che della mente, deve quindi entrare nella tabella di marcia fin dall’inizio della preparazione e non deve essere procrastinato.

L’attività fisica, inoltre, aiuta anche la mente: migliora la concentrazione, la gestione dello stress e la fiducia in se stessi. Inserire l’allenamento nella routine quotidiana, alternando studio e movimento, è quindi sempre una buona cosa.

4. Focalizzati sulle materie chiave e lavora sui (tuoi) punti deboli

Ogni concorso ha il proprio programma. Per questo, può essere utile studiare i bandi precedenti per capire quali argomenti ricorrono più spesso e quali richiedono maggiore allenamento.

Sbagliato, invece, concentrarsi su ciò che ci riesce bene: affrontare i punti deboli con esercizi mirati è la chiave per arrivare pronti su tutto.

5. Studia con strategia, non a memoria

Molti concorsi non pubblicano più le banche dati ufficiali. Spesso, dunque, non basta (e non serve) memorizzare le risposte, magari delle edizioni precedenti.

Meglio prendere quei quesiti e imparare a ragionarci su, comprendendo la logica delle domande e abituandosi ad affrontare quiz sempre nuovi. L’obiettivo è sviluppare elasticità mentale e velocità di ragionamento.

6. Simula la prova, come se fossi già in aula

Allenarsi con simulazioni a tempo, invece, rimane una scelta saggia. In questo modo, si ricreano il più possibile le condizioni reali del test. 

Fare pratica in situazioni di stress controllato, inoltre, aiuta a gestire l’ansia e a migliorare la concentrazione: ogni simulazione è un passo in più verso la sicurezza nel giorno della prova.

7. Mantieni alto lo spirito, anche nei giorni no

Ci saranno giornate in cui lo studio sembrerà non bastare o le simulazioni non andranno bene. L’importante è non scoraggiarsi.

Gli errori o i passaggi a vuoto servono per migliorare e fanno parte del percorso: in questo tipo di selezioni è la costanza, più che il talento, a distinguere chi ce la fa da tutti gli altri.

8. Non confrontarti, ispirati

I social, i forum, i gruppi online e tutte le altre modalità di contatto “analogico” con altri candidati al proprio concorso possono essere una preziosa fonte di notizie utili, ma al tempo stesso possono rivelarsi anche fuorvianti.

Bisogna diffidare delle informazioni non ufficiali e non lasciarsi condizionare dal confronto con gli altri. Ognuno ha il proprio percorso e i propri tempi. Piuttosto, meglio usare gli altri candidati come fonte di ispirazione, non di paragone.

9. Allenati a comunicare in modo chiaro e coerente

Durante i test psico–attitudinali e i colloqui con i periti, ciò che conta non è solo “cosa” si dice a chi troviamo di fronte. Fondamentale è anche “come” lo si dice. Il segreto è riuscire a esprimersi con calma e chiarezza, senza recitare.

Per farlo, è necessario fare pratica durante la preparazione del concorso anche per affrontare questo passaggio. Essere coerente con la propria personalità e mostrare equilibrio emotivo è il modo migliore per trasmettere affidabilità.

10. Trova (e racconta) perché scegliere te (e perché hai scelto loro)

Le Forze Armate e di Polizia cercano persone con una forte motivazione e un reale senso del dovere. Riflettere sui propri obiettivi, sui valori che ci spingono e su ciò che ci si aspetta da questa carriera è il primo passo da fare. Ancor prima di iscriversi alle selezioni.

Mostrare maturità e consapevolezza è spesso ciò che fa la differenza in sede di selezione.

Juve Stabia, destinazione Genova per un ritorno da Corsari: Le Vespe all’assalto della Lanterna blucerchiata

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La Juve Stabia si appresta a varcare ancora una volta i confini liguri, pronta per una nuova, avvincente sfida all’ombra della Lanterna. La trasferta di Genova non è un semplice impegno di calendario, ma un ritorno in quella che, statistiche alla mano, sta diventando una “seconda casa” fortunata per le Vespe. La squadra arriva all’appuntamento carica, forte di un trend positivo che ha visto la regione ligure trasformarsi in un vero e proprio talismano nelle ultime uscite.

Un rullino di marcia da “corsari”

Basta riavvolgere il nastro di poche settimane per trovare conferme. La memoria corre subito ai recenti successi: nell’ultimo periodo, i gialloblù hanno saputo imporsi con una vittoria autoritaria a La Spezia, dominando il gioco e il risultato, e hanno strappato un prezioso pareggio a Chiavari proprio in apertura di torneo.

Questi non sono semplici numeri, ma la testimonianza di una squadra che dimostra carattere e una notevole capacità di adattamento lontano dalle mura amiche del “Romeo Menti”.

I dolci ricordi del passato

Ma la Liguria non è un buon ricordo legato solo alla stagione corrente. Il feeling con questa terra ha radici anche nel campionato scorso, che ha visto la Juve Stabia raccogliere un altro pareggio significativo sempre al “Picco” di La Spezia e, soprattutto, una storica vittoria proprio a Genova. Quel risultato brilla ancora nella mente dei tifosi e dello spogliatoio, infondendo ulteriore fiducia e determinazione in vista dell’impegno imminente. Battere i genovesi a casa loro non è più un tabù, ma un precedente felice da cui ripartire.

Al lavoro per il colpaccio

L’ambiente gialloblù respira fiducia. La squadra ha lavorato intensamente in settimana, affinando schemi e tattiche sotto l’occhio attento e meticoloso del tecnico. Nulla è stato lasciato al caso. L’obiettivo è chiaro: continuare la striscia positiva in Liguria e portare a casa punti pesanti da una trasferta che si preannuncia ostica ma, storicamente, non insuperabile.

I tifosi stabiesi, come sempre, faranno sentire il loro calore anche se a distanza, sognando un’altra impresa che possa consolidare le ambizioni di una permanenza in categoria della squadra in questo campionato. Che sia ancora una volta la Liguria a sorridere alle Vespe? Il campo darà la risposta, ma le premesse per una grande prestazione ci sono tutte.