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Briatore multato a Roma per i ‘fiori fuorilegge’ della pizzeria: “Qui amano il degrado”

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(Adnkronos) – "Abbiamo capito veramente qual è il problema di Roma, i fiori di Crazy Pizza in via Veneto".Flavio Briatore sbotta su Instagram dopo la multa comminata al suo locale in via Veneto.

La sanzione è legata agli addobbi floreali 'abusivi' sistemati all'ingresso. "Fanno parte della nostra immagine, li abbiamo dappertutto, ma a Roma non vanno bene.Una volta i fiori erano segno di eleganza, di bellezza.

Per il Comune di Roma sono segno di degrado, evidentemente ritengono che la spazzatura, che a Roma si incontra ovunque, sia diventata segno di eleganza e di bellezza.E' incredibile", dice Briatore. "Qui c'è un gruppo di odiatori sociali, non faccio il nome di questo ragazzo, non so se sia un assessore.

Il suo obiettivo era andare contro Briatore.Vanno bene le bancarelle abusive, la camorra, la ndrangheta.

A via Veneto, che volevamo far tornare ciò che era, non puoi mettere le luci, gli ombrelloni, le sedie.Non si può mangiare fuori, non si può far nulla.

Sono degli odiatori sociali", ribadisce. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pre Como – Napoli,Conte: In ogni gara cerchiamo di ottenere i 3 punti, questa deve essere la mentalità giusta

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Ecco alcune dichiarazioni rilasciate dal tecnico partenopeo Antonio Conte alla viglia di Como – Napoli:

Come si gestisce il primo posto in classifica

“Si gestisce continuando a lavorare seriamente, sappiamo benissimo che siamo all’inizio e come dico sempre è un periodo di assestamento per tutti quanti.

Il fatto stesso che in vetta alla classifica si siano alternate 6 squadre diverse dimostra il periodo di assestamento, ovviamente per noi è importante esserci, noi continueremo a lavorare credendo nel percorso che stiamo facendo, cercando di crescere nella mentalità nella determinazione.

Anche a livello tattico stiamo facendo altri discorsi, da questo punto di vista debbo dire che sono molto soddisfatto come dico sempre lavoro con un gruppo di ragazzi che mi dà ampia disponibilità”

Le prime impressioni di Fàbregas allenatore e del Como

“Con Fàbregas abbiamo condiviso dei momenti importanti, personalmente ho sempre pensato che potesse intraprendere la carriera da allenatore.

Sono contento per lui perché sta facendo un percorso veloce e si sta dimostrando molto preparato, il Como è una squadra che oggi se non sbaglio la indico come una squadra da rivelazione.

Nelle ultime 3 partite poteva fare 9 punti, col Bologna vinceva 2 a 0 in casa che poi hanno pareggiato negli ultimi minuti di recupero, le altre 2 partite comunque sono andati a vincere in casa dell’Atalanta che non è mai una passeggiata di salute andare a giocare a Bergamo e nell’ultima hanno vinto contro il Verona, è una squadra di grande qualità con dei calciatori all’interno che avranno un grande futuro come Nico Paz, Perrone, ci sono calciatori anche con esperienza come Sergi Roberto e Cutrone.

Sappiamo di affrontare una squadra che può darci tante problematiche al tempo stesso noi ci stiamo preparando al meglio”

Quanto è importante per un club ambizioso come il Napoli avere una struttura di proprietà

“Noi in Italia purtroppo siamo un po’ indietro, nella mia esperienza in Inghilterra lo stadio di proprietà come il centro sportivo diventa una crescita da parte del club, anche nelle serie minori hanno dei stadi e dei centri sportivi che rimani a bocca aperta.

Sono degli step che in Italia piano piano bisognerà saper fare, penso che stadi come il Maradona, il San siro lo stesso Olimpico, sono stadi riconosciuti in tutto il mondo, spero che si riuscirà a farlo diventare più accessibili.

Non sono favorevole a cambiare totalmente questi stadi, la prima cosa che mi dicevano quando iniziai giocare a calcio “se non giochi a San siro non potrai mai essere chiamato calciatore” ci sono strutture da migliorare ovviamente ma mi dispiacerebbe vedere queste strutture non più utilizzabili, ovviamente è importante fare dei step in avanti per la crescita del club per cercare di portare nuovi giocatori e anche stranieri che vogliono venire a vedere le strutture”

Quanto è vicino Lukaku alla condizione migliore

“Stiamo iniziando a lavorare con gli stessi carichi di lavoro degli altri, ovviamente ha bisogno di lavori specifici, perché comunque la sua macchina è una macchina diversa rispetto a tanti altri.Sta incominciando a stare in buone condizioni è integrato alla perfezione con il resto del gruppo, ripeto per me Romelu in campo al di là di tutto sposta sempre gli equilibri.”

Qual’è la strada che permetterà di migliorare il Napoli?

“Sicuramente noi come tutte le squadre lavoriamo per continuare sempre a migliorare sotto tutti i punti di vista, tecnico tattico, gestione della partita e delle scelte perchè molte volte siamo frettolosi.

Stiamo lavorando tanto, quello che a me piace è vedere la disponibilità di questi ragazzi, la loro voglia di migliorarsi, è inevitabile che siamo passati solo 3 mesi, comunque sto vedendo una crescita in ognuno di loro anche mentale”

È un vantaggio giocare prima delle altre squadre?

“È un vantaggio se vinceremo dice ridendo, avremo la possibilità vincendo di rimanere in testa alla classifica che in questo momento conta poco, conta mettere 3 punti in classifica.

Tutte le partite sono difficili, soprattutto per noi che abbiamo intrapreso questo percorso, vincere sarebbe importante, affrontiamo forse una delle squadre più difficili per il buon periodo che stanno attraversando.

La pressione è una cosa che comunque dobbiamo abituarci, io la sento sempre prima di ogni partita, dobbiamo abituarci sempre ad averla dentro di noi, dobbiamo abituarci anche ad avere quella sana paura che serve per scendere in campo sempre pronto e non presuntuoso con i denti e unghie affilati.

Spero che questo tipo di pressione c’è la porteremo fino alla fine, non ci deve far sottovalutare niente e nessuno è anche di quello che si dice intorno, dobbiamo essere bravi a tapparci le orecchie e seguire il percorso che abbiamo iniziato.

La storia ha insegnato che gli scudetti li vincono: La storia, il valore patrimoniale della rosa e il monte ingaggi, salvo rarissime occasioni, quindi quando sento qualcuno che vuole metterci pressioni dico: Hai voluto la bicicletta?

Ora devi iniziare a pedalare, a Napoli si dice Ca ‘nisciun e’ fess.”

Kvaratskhelia è sembrato nervoso durante l’ultima gara per il cambio o per i troppi falli subiti?

“Io non ho notato alcun nervosismo, so solo che Kvaratskhelia ha fatto quello che doveva fare, ha giocato ha fatto goal, ha fatto una buona partita, sicuramente con l’ammonizione c’è stata un po’ di tensione visto che lui non era d’accordo, infatti avete visto che ha protestato un po’ in più rispetto al solito.

Però a me questo nervosismo fa piacere perché significa che lui è presente, sente la partita sente la sfida, ovviamente deve stare tranquillo con il direttore di gara, comunque lo vedo molto presente a livello emotivo e io voglio vedere i miei calciatori coinvolti emotivamente”

Per quanto riguarda la faccenda Milano dove è stato intercettato il suo nome come nuovo allenatore del Milan da parte dei gruppi Ultras, come ha reagito dopo questa notizia?

“Su quello non posso farci niente, se c’è il gradimento può solo farmi piacere su quel punto di vista, è logico se io avessi avuto dei contatti diretti con queste persone sarebbe stato una cosa grave, sinceramente io queste persone non le conosco, c’è il gradimento da parte del tifoso e questo mi fa piacere, significa che il mio lavoro è apprezzato a 360 gradi.

Avendo vestito maglie rivali come l’Inter o come la Juventus, quindi l’apprezzamento del sano tifoso fa piacere, come dico sempre noi lavoriamo tanto e quando c’è l’apprezzamento in generale al di là dei colori non può che farmi piacere.

Per quanto riguarda il resto ho letto gli arresti a Milano, non so benissimo la situazione, non conoscendo bene la situazione diventa difficile esprimersi altrimenti non sarei corretto, mi va di dire che il calcio è gioia e condivisione, il motore del calcio è la sana passione del tifoso questo noi non dobbiamo mai dimenticarlo, noi dobbiamo pensare al calcio fare del nostro meglio e lavorare, tutti siamo innamorati di questo sport e dobbiamo essere bravi a tutelarlo.”

Lei è la squadra come vi ponete davanti al Maradona sempre pieno e al primato in classifica?

“Questa passione è linfa per noi, vedere il nostro tifoso così appassionato vedere che ci segue in questo modo appassionato ci fa piacere, non ci nascondiamo, vogliamo condividere il tutto coi nostri tifosi, dando il 100% più del 100%.

Il nostro tifoso deve vedere che non usciamo dal campo senza aver sudato la maglia, io non voglio che noi ci chiudiamo ma ansi voglio che i miei ragazzi avvertono questa passione assieme al pubblico così da assumere una sana responsabilità nei riguardi del tifoso.

Come ho già detto sono stato accolto in una maniera incredibile senza aver dato ancora niente, Napoli vive di passione ti avvolge e ti regala veramente qualcosa d’incredibile, anche i nuovi arrivati lo sentono, noi dobbiamo essere bravi ad alimentare questa passione ancora di più, questo connubio deve essere così forte da andare al di là dei risultati”

Che valore dà al miglioramento che riesce a dare a i suoi calciatori

“Quello che posso affermare che il giocatore dopo aver avuto l’esperienza con me sarà un giocatore migliore, non lo dico con presunzione, parla chiaramente la storia e so che è così perché so quello che do a tutta la squadra, loro vedono anche quello che io trasferisco a loro, il giocatore apprezza e ammira quello che fai.

Con Amir Rrahmani è un discorso particolare, perché sono venuto qui a dirvi che la scorsa stagione abbiamo avuto la peggior difesa prendendo 48 goal, però ho detto anche che se abbiamo preso tutti questi goal non sia per forza colpa del difensore o del portiere è la colpa di tutta quanta la squadra, per atteggiamento e la voglia di difendere tutto insieme perché così come si attacca tutti insieme si difende tutti insieme è inevitabile che dopo diventa più facile per tutti, nell’esaltare l’aspetto difensivo o l’aspetto di alcuni singoli giocatori dico sempre che vanno esaltati i centro campisti gli esterni e gli attaccanti che ripiegano nella fase difensiva, quindi viene esaltata un po’ tutta la situazione.

Le squadre importanti sono quelle che hanno equilibrio sia in fase d’attacco che nella fase difensiva chi vince gli scudetti di solito è la miglior difesa e ha il primo o il secondo miglior attacco”

C’è equilibrio nell’avere sia McTominay e Anguissa in campo o Gilmour e Lobotka insieme?

“Stiamo parlando di giocatori con caratteristiche diverse, ho voluto fortemente Billy Gilmour perché ha caratteristiche molto simili a Lobo e sicuramente oggi è il giocatore che mi sta mettendo maggiormente in difficoltà perché è un giocatore forte che però davanti Lobotka.Stiamo parlando di un giocatore intelligente, vede la giocata subito anche se non ha una struttura fisica altissima è un giocatore scozzese forte nei contrasti è forte nei recuperi e sono due giocatori che possono giocare insieme, mentre McTominay e Frank Anguissa li in regia hanno caratteristiche diverse e hanno bisogno di un regista nella mia visione di vedere calcio.

Può anche capitare che in alcune partite quando bisogna mantenere la struttura alta che stai vincendo e bisogna fare un po’ di legna mantieni i corazzieri.In poche parole Lobo e Billy possono giocare insieme mentre Frank e Scott a centrocampo no perché hanno bisogno sempre di un regista”

Cosa chiede di più ai suoi calciatori?

“Ovviamente ai miei calciatori chiedo di lavorare, non si ottengono le cose senza il lavoro aspettando che avvenga il miracolo, ovviamente metto loro nella condizione di portare a casa i 3 punti.

In ogni partita cerchiamo di ottenere i 3 punti questa deve essere la mentalità giusta, anche se giochiamo con la prima o con l’ultima la mentalità deve rimanere la stessa è sempre difficile portare a casa i 3 punti, ripeto andremo a giocare col Como che nelle ultime 3 giornate ha fatto passi da gigante, questo fa capire la difficoltà del campionato italiano, dobbiamo ragionare partita per partita cercando di guadagnarci sempre i 3 punti”

Iran-Israele, l’Europa in silenzio e con pochissima capacità di incidere

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(Adnkronos) – La tensione continua a salire in Medio Oriente, con il rischio che la guerra tra Israele, Libano e Iran possa degenerare in un conflitto sempre più largo.A ogni azione segue una rappresaglia, con le diplomazie sostanzialmente impotenti.

Riescono a fare poco gli Stati Uniti e sta facendo ancora meno l’Europa.   Lavorare per la pace è l’unica opzione sul tavolo per evitare che i costi della guerra, prima di tutto umani ma anche economici e geopolitici, finiscano per travolgere qualsiasi speranza di distensione in Medio Oriente.Servirebbe più politica e, soprattutto, una politica capace di incidere sulle decisioni che verranno prese.  Qualcosa, comunque, oggi si è mosso.

A seguito dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato d’urgenza e presieduto questo pomeriggio una conferenza telefonica dei leader del G7.Nel corso della conversazione, ha informato Palazzo Chigi, è stata reiterata la "ferma condanna all’attacco iraniano contro Israele. "In uno scenario in costante evoluzione, è stato convenuto di lavorare congiuntamente per favorire una riduzione delle tensioni a livello regionale, a partire dall’applicazione della Risoluzione 2735 a Gaza e della Risoluzione 1701 per la stabilizzazione del confine israelo-libanese".

Al di là dei tecnicismi che passano per le quasi sempre inascoltate risoluzioni Onu, è il messaggio che conta. "Nell’esprimere forte preoccupazione per l’escalation di queste ultime ore, è stato ribadito che un conflitto su scala regionale non è nell’interesse di nessuno e che una soluzione diplomatica risulta ancora possibile".  Nelle legittime posizioni delle parti in causa, inclusa la cautela dei singoli governi, quello che stride con la complessità e le catastrofiche conseguenze che possono derivare da quello che sta avvenendo resta il sostanziale silenzio delle istituzioni europee.  La domanda che ricorre è: cosa si sta facendo concretamente per evitare l’escalation?Si dice di lavorare a ogni livello, sia a livello politico sia con l’intelligence.

Ma tra ferme condanne e generiche richieste di cessate il fuoco la voce dell’Europa rischia di risultare completamente ininfluente.  "Siamo di fronte all’impotenza non solo di un Paese come l’Italia, ma dell’intera comunità internazionale.E desolante è l’incapacità dell’Unione europea di mettere in campo una politica estera comune, che non ha e non può avere – a maggior ragione durante la Presidenza di turno Ue affidata a Orban – ma che servirebbe unitamente a quella di difesa e sarebbe l’unica modalità per incidere", sintetizza Benedetto Della Vedova, deputato di +Europa, intervenendo alla seduta comune alla Camera delle commissioni Esteri e Difesa. Pesa, senza dubbio, il ritardo accumulato a livello comunitario sul piano della difesa comune e di una politica estera comune.

Nella nuova Commissione Ue che sta nascendo sono riposte le speranze che l’Europa possa progressivamente iniziare a far sentire la propria voce.Nel frattempo, è auspicabile che si possa arrivare in qualche modo a dare un contributo per stabilizzare rapidamente un conflitto che sta degenerando. (Di Fabio Insenga) —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Teatro, parte da Rho la tournée italiana di Sir Antonio Pappano

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(Adnkronos) – Parte dal Teatro Civico Roberto de Silva di Rho la tournée italiana di Sir Antonio Pappano, alla guida della Chamber Orchestra of Europe, con Bertrand Chamayou al pianoforte.Una tra le orchestre più affermate del panorama internazionale, uno dei direttori d’orchestra più amati e ammirati al mondo e un teatro nuovo ma già importante punto di riferimento dello scenario culturale lombardo.

Sono gli ingredienti dell’evento speciale che sabato 9 novembre, alle 20.30, vedrà salire sul palco del Teatro Civico Roberto de Silva di Rho la Chamber Orchestra of Europe, diretta da Sir Antonio Pappano, con Bertrand Chamayou al pianoforte, per la prima data della tournée italiana che, dopo Rho, toccherà anche Brescia (10 novembre), Modena (11 novembre), Torino (12 novembre) e Udine (14 novembre). Il programma è dedicato alla musica francese e americana del ‘900.La création du monde, op. 81G, balletto del compositore francese Darius Milhaud, intriso di atmosfere jazz, ritmi caraibici e modulazioni blues.

A seguire il Concerto per pianoforte n. 2 di Saint-Saëns, probabilmente uno dei più noti del repertorio pianistico di tutti i tempi, la cui prima esecuzione fu diretta da Anton Rubinstein.Chiudono il programma le Variazioni per pianoforte e orchestra su “I Got Rhythm” (dal musical “Girl Crazy”), composte tra il 1933 e il 1934 da Gershwin, e Fancy Free, balletto del coreografo Jerome Robbins su una partitura di Leonard Bernstein, eseguito in prima assoluta il 18 aprile 1944 al Metropolitan Opera House di New York.

Il concerto è organizzato dal Teatro Civico Roberto de Silva di Rho, con il sostegno di Fondazione Bracco e di Fondazione Roberto de Silva e Diana Bracco “Sono felicissimo di venire per la prima volta a Rho con la Chamber Orchestra of Europe per inaugurare la nostra tournée italo-europea – è il commento del Maestro Pappano – Il rapporto con questo complesso è una delle cose più importanti nella mia carriera come direttore: la musicalità, la gioia del fare musica e la tenacia di essere sempre più vicini alla visione di qualsiasi compositore sono una meraviglia.Il programma è molto particolare e molto divertente.

Si basa intorno a due balletti, La creation du monde di Milhaud e Fancy free di Bernstein.Si celebra l’influenza del Jazz sui compositori classici.

Sono estasiato che il pianista francese Bertrand Chamayou sia il solista”. “Siamo orgogliosi di accogliere nel nostro giovane, ma bellissimo teatro la European Chamber Orchestra diretta dal M° Antonio Pappano – dice Fiorenzo Grassi, direttore artistico del Teatro – Il programma che proporremo ci immerge nel ‘900 musicale con le grandi innovazioni che quel secolo ha portato nelle arti e nelle scienze.Per me è un motivo di grande gioia poter avere con noi al De Silva uno dei maestri più famosi e più bravi al mondo.

La città di Rho, la vicinissima Mind, avrà un’occasione unica di incontro con l’arte di altissima qualità.Che tutto ciò avvenga in una città posta nella cintura milanese è già di per se un fatto assolutamente inedito.

Questo lo dobbiamo al nostro nuovissimo teatro costruito proprio pensando alla musica e alla restituzione del suono che la camera acustica, costituita dall’intera sala, restituisce agli spettatori un suono nitido e prossimo alla perfezione.Non posso non sottolineare l’importanza della collaborazione tra Pubblico e Privato, Fondazione teatro e Fondazione Bracco, che in uno sforzo comune garantiscono agli appassionati un incontro di assoluta eccellenza”. “Ho un legame forte col Teatro Civico di Rho, che abbiamo realizzato dove sorgeva la fabbrica di profumi di mio marito di cui infatti porta il nome – commenta Diana Bracco – Sono pertanto felice che le nostre Fondazioni, insieme al Comune, abbiano raggiunto questo grande risultato: fare iniziare da Rho la tournée italiana della Chamber Orchestra of Europe diretta dal grande Sir Antonio Pappano, Maestro amato e carismatico.

Sono certa che il pubblico, e in particolare i giovani, apprezzeranno il programma dedicato alla musica del 900 che valorizzerà il talento del pianista Bertrand Chamayou. È importante offrire soprattutto ai ragazzi le chiavi per conoscere e apprezzare la musica, che ha un valore sociale ed educativo incredibile”. “Il nostro Teatro Civico è particolarmente apprezzato per la sua acustica, tante orchestre ce lo invidiano – è il commento del Sindaco di Rho, Andrea Orlandi – Sono felice che si possa accogliere uno degli ensemble più affermati in campo internazionale insieme al maestro Pappano, uno tra i direttori d’orchestra più amati e ammirati al mondo.I rhodensi amano la musica di qualità e non si lasceranno sfuggire questo appuntamento"". Prima del concerto della Chamber Orchestra of Europe, il 25 e 27 ottobre, il Teatro Civico di Rho presenterà in prima nazionale un nuovo allestimento di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte del compositore lucchese.

Lo spettacolo, con la regia di Stefano Monti, coprodotto da International Music&Arts, Teatro Civico di Rho, Teatro Sociale di Mantova, Teatro Galli di Rimini, Teatro Splendor di Aosta ed Ente Luglio Musicale Trapanese, schiera nel cast Daria Masiero, nel ruolo di Butterfly, Carlotta Vichi (Suzuki), Giuseppe Di Stefano (Pinkerton), Filippo Polinelli (Sharpless), Carlo Checchi (Goro) e Giacomo Pieracci (Lo Zio Bonzo).L’orchestra e il coro sono quelli della Filarmonica Italiana, diretta da Riccardo Bianchi.  La musica classica a Rho proseguirà poi nel 2025 con il quartetto dei Berliner Philharmoniker (17 febbraio), i Solisti di Pavia insieme ad Arabella Steinbacher al violino (20 febbraio) e, infine, Diego Fasolis, alla guida dell’Orchestra de I Pomeriggi Musicali (16 marzo).  Completano la stagione musicale anche tre appuntamenti dedicati al jazz.

Il 30 novembre Enrico Rava con la Artchipel Orchestra, mentre nel 2025 sono attesi a Rho il Solis String Quartet e Sarah Jane Morris (10 gennaio) e The Swingle Singers (2 marzo). —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ail: “Per pazienti con mieloma multiplo difficoltà principale è arrivare a diagnosi”

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(Adnkronos) – "La difficoltà principale per i pazienti onco-ematologici è quella di arrivare alla diagnosi certa di mieloma multiplo.Spesso non è l'ematologo il primo specialista a cui loro si rivolgono.

Nell'80% dei casi infatti ci si rivolge innanzitutto al medico di famiglia o all'ortopedico.Quello della diagnosi quindi sicuramente è il primo scoglio".

Lo afferma Felice Bombaci, coordinatore nazionale gruppi pazienti Ail – Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, a margine della conferenza stampa organizzata a Milano da Menarini Stemline Italia per discutere le nuove prospettive nella cura per il mieloma multiplo e la neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche.Al centro dell'incontro l'approvazione di Aifa alla rimborsabilità di selinexor in associazione con desametasone e bortezomib nel mieloma multiplo recidivante e i primi risultati in real life di tagraxofusp, la prima terapia specifica per la neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche.  "Altre difficoltà riguardano il superamento dei primi momenti di dolori e di problematiche – spiega Bombaci – successivamente bisogna capire che le terapie stanno facendo effetto e quindi tornare un po' alla propria vita".  La novità terapeutica "di cui parliamo oggi apre scenari migliori per colpire la malattia, ma l'aspetto più importante dal punto di vista della qualità di vita del paziente, secondo me, è che selinexor è una terapia orale, che quindi permette alla persona di non dover essere in ospedale per poterla ricevere.

Questo libera anche il caregiver dalla necessità di accompagnare la persona in ospedale, portando così anche una migliore qualità di vita", conclude il coordinatore gruppi pazienti Ail.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele-Iran, stop di Biden a Netanyahu: “Non sosterremo raid su siti nucleari”

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(Adnkronos) – Primo discorso in televisione oggi di Benjamin Netanyahu dopo l'attacco dell'Iran contro Israele di ieri sera. ''Siamo nel mezzo di una dura guerra contro l'Asse del male dell'Iran che cerca di distruggerci'' ha detto.Ma ''questo non accadrà''. ''Vinceremo perché staremo insieme, con l'aiuto di Dio'', ha aggiunto il primo ministro. Altri sette soldati israeliani sono morti nel sud del Libano hanno indicato le Idf, portando a otto il bilancio odierno dei militari dello Stato ebraico caduti.

Tutte le vittime hanno tra i 21 ed i 23 anni.Netanyahu ha "inviato le più sentite condoglianze alle famiglie dei nostri eroi caduti oggi in Libano'', gli otto militari che hanno perso la vita nell'offensiva contro Hezbollah. ''Che Dio li vendichi e che il loro ricordo sia una benedizione".  ''Risponderemo, sappiamo come individuare obiettivi importanti, sappiamo come colpire con precisione e in modo potente'' ha detto il capo di Stato maggiore dell'esercito israeliano, il generale Herzi Halevi, ha parlato della risposta israeliana all'attacco iraniano affermano che l'Idf è in grado di "raggiungere e colpire qualsiasi punto del Medio Oriente".

In una dichiarazione video ha poi aggiunto che ''quei nostri nemici che non lo hanno capito fino ad ora, lo capiranno presto". "Ieri l'Iran ha lanciato circa 200 missili contro lo Stato di Israele.L'Iran ha attaccato aree civili e ha messo in pericolo la vita di molti civili.

Grazie al comportamento civile appropriato e alla difesa di alta qualità, il danno è relativamente piccolo", ha concluso Halevi.  Joe Biden non è d'accordo con eventuali raid israeliani contro siti nucleari iraniani.A una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se li sosterrebbe, il presidente americano ha risposto secco: "No".

Poi, prima di imbarcarsi sull'Air force one per la Carolina del Nord travolta dall'uragano Helene, ha affermato che ci sono discussioni in corso con gli israeliani sulla risposta all'attacco iraniano, che "deve essere proporzionata".  “Se Israele risponde, noi risponderemo più duramente” ribadisce il presidente iraniano Masoud Pezeshkian in una conferenza stampa congiunta a Doha con l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad bin Khalifa Al Thani, durante la qualche ha anche riaffermato che l'Iran “vuole la pace e la calma e Israele ci costringe a reagire”.  
"Il tempo stringe", bisogna interrompere questo "ciclo disgustoso di violenze" ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, nel suo intervento davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. "Le fiamme che divampano in Medio Oriente stanno rapidamente diventando un inferno", ha rilanciato l'allarme Guterres, secondo cui le cose dall'ultima settimana "vanno sempre peggio". Il segretario generale dell'Onu – dichiarato persona non grata in Israele – ha condannato "con fermezza" l'attacco iraniano nel suo intervento alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. "Come ho fatto in relazione all'attacco iraniano di aprile – e come avrebbe dovuto essere ovvio ieri nel contesto della condanna che ho espresso – condanno nuovamente con fermezza il massiccio attacco missilistico di ieri dell'Iran contro Israele".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner conquista Djokovic e Alcaraz: “Jannik super nella bufera doping”

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(Adnkronos) –
Jannik Sinner perde la finale del torneo Atp di Pechino ma conquista la solidarietà, se non l'appoggio, di Carlos Alcaraz e Novak Djokovic nella battaglia per dimostrare la propria innocenza nel caso Clostebol.Le parole dei due big, che ad agosto si erano espressi con toni 'neutri' se non freddi in relazione alla vicenda, assumono oggi un significato particolare, in un momento cruciale dell'iter.

L'azzurro, numero 1 del mondo, rischia una squalifica di 1-2 anni per il ricorso che la Wada, l'agenzia mondiale antidoping, ha presentato al Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna.La Wada contesta l'assoluzione decisa da un tribunale indipendente. "Abbiamo un sistema che non funziona bene, se ne stanno accorgendo anche le persone che non seguono il tennis.

Ci sono troppe incoerenze, troppi organi di governo coinvolti.Tutto il caso intorno a Sinner non sta aiutando per niente il nostro sport", dice Djokovic da Shanghai, dove parteciperà all'Atp Masters 1000 con tutti i migliori del circuito. "Lui ha vinto tutti e tre gli appelli che ci sono stati finora, dev'essere davvero dura per lui, il suo team e la sua famiglia", aggiunge Nole. "Spero che potremo tornare al tennis -auspica il 37enne serbo, vincitore di 24 titoli del Grande Slam-. È impressionante ciò che Jannik sta facendo durante tutto questo processo.

Sta giocando a un livello elevatissimo, vincendo un titolo dello Slam e la maggior parte delle partite che gioca.Tutta questa situazione non è positiva per il tennis, spero che questo caso si risolva il prima possibile.

Qualunque cosa accada spero venga decisa nel minor tempo possibile". Messaggi simili arrivano da Alcaraz, vittorioso oggi contro Sinner al termine di una battaglia di oltre 3 ore. "Jannik avrebbe potuto vincere in due set o in tre, io avrei potuto vincere in due, è stato un match molto equilibrato, ma lui ancora una volta ha dimostrato di essere il miglior giocatore al mondo, almeno per me.Il livello a cui sta giocando è incredibile", dice lo spagnolo. "E' un tennis di altissima qualità, a livello di colpi, fisicamente e mentalmente, è una bestia", dice l'iberico prima di rivolgersi all'azzurro durante la cerimonia di premiazione. "Meriti tutti i successi che stai ottenendo in questo anno incredibile.

Vedo quanto duro lavori, complimenti a te e a al tuo team.State facendo un grande lavoro e siete soprattutto delle persone incredibili", aggiunge.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele, l’impatto della guerra sulle presidenziali americane: chi ci guadagna tra Trump e Harris?

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(Adnkronos) – L'escalation del conflitto tra Israele, Iran e il sedicente "Asse della Resistenza" composto da Hamas, Hezbollah, Houthi e milizie sciite tra Siria e Iraq, sta avendo un impatto significativo sulla campagna presidenziale statunitense, influenzando in particolare le piattaforme di politica estera dei due principali candidati, Kamala Harris e Donald Trump. Kamala Harris, la candidata democratica, ha sottolineato il forte sostegno a Israele, sostenendo al contempo gli aiuti umanitari ai palestinesi.Harris sostiene che l'Iran è una forza destabilizzante nella regione e sottolinea l'importanza di mantenere le alleanze degli Stati Uniti, in particolare con Israele, in quanto fondamentali per la stabilità del Medio Oriente.

L'amministrazione Biden-Harris è stata attiva nel fornire aiuti militari a Israele, nel dispiegare ulteriori forze statunitensi nella regione e nel cercare di limitare l'influenza dell'Iran attraverso misure diplomatiche e militari.Tuttavia, Harris ha invitato alla cautela, spingendo per soluzioni a lungo termine come il rilancio dei negoziati verso una soluzione a due Stati. Donald Trump, il candidato repubblicano, ha una posizione più aggressiva.

Ha criticato la gestione della situazione da parte dell'amministrazione Biden-Harris, accusandola di debolezza nel trattare con l'Iran.La retorica di Trump è stata particolarmente tagliente,, e ha dichiarato che la sicurezza di Israele sarebbe in pericolo con una presidenza Harris.

E' favorevole a un approccio di “massima pressione” nei confronti dell'Iran, simile alle politiche attuate durante il suo primo mandato, che comprendevano sanzioni e un forte sostegno a Israele.Trump ha anche espresso scetticismo sulla fattibilità di una soluzione a due Stati, soprattutto alla luce degli attentati del 7 ottobre 2023. L'approccio duro di Trump alla politica estera, in particolare in Medio Oriente, potrebbe offrirgli un vantaggio significativo tra gli elettori che danno priorità alla sicurezza nazionale e a una forte difesa di Israele.

Trump ha sempre criticato la politica estera dell'amministrazione Biden, sostenendo che è troppo indulgente nei confronti dell'Iran.La sua retorica si allinea con quella di molti elettori repubblicani che sono favorevoli a una posizione più aggressiva contro Teheran e i suoi proxy come Hezbollah. Inoltre, la posizione di Trump si rivolge al blocco di voti pro-Israele, in particolare tra i cristiani evangelici e gli elettori ebrei conservatori, che storicamente sono stati fondamentali per la sua base.

La sua critica ad Harris come debole nei confronti di Israele e troppo concentrata sulla diplomazia ha un effetto su chi vede l'Iran come una minaccia esistenziale per Israele e crede che solo una forte risposta militare possa scoraggiare la sua influenza nella regione.I precedenti sforzi di Trump, come lo spostamento dell'ambasciata statunitense a Gerusalemme e la mediazione negli accordi di Abramo, rafforzano la sua immagine di difensore degli interessi israeliani. D'altro canto, Kamala Harris e il campo democratico potrebbero trarre vantaggio dagli elettori favorevoli a un approccio più misurato alla crisi mediorientale.

Harris ha sottolineato la necessità di aiuti umanitari a Gaza e di diplomazia con l'Iran, pur ribadendo il diritto di Israele di difendersi.Questo appello all'equilibrio – offrire sostegno militare a Israele e allo stesso tempo sostenere soluzioni di pace a lungo termine – è apprezzato dagli elettori progressisti e dai democratici moderati che temono che gli Stati Uniti vengano trascinati di nuovo nel gorgo del Medio Oriente. Harris ha anche l'opportunità di attrarre gli elettori, in particolare i più giovani e appartenenti a minoranze etniche, che sono più solidali con la causa palestinese o stanchi di un approccio unilaterale alla politica estera. L'esito dipende in larga misura dall'evoluzione del conflitto e da come verrà inquadrato dai media.

Se si intensifica e l'amministrazione Biden viene percepita come debole o incapace di contenere la situazione, Trump può trarre vantaggio dagli elettori che chiedono una politica estera più assertiva.  Al contrario, se Harris e l'amministrazione Biden riusciranno a trovare un delicato equilibrio – sostenendo Israele e spingendo per soluzioni umanitarie e prevenendo una guerra più ampia – potrebbe mantenere o addirittura aumentare il suo appeal tra gli elettori che preferiscono la diplomazia alla proiezione di forza militare.Va ricordato che la base democratica è alquanto divisa sulla politica mediorientale, il che potrebbe limitare la sua capacità di ottenere un reale vantaggio sul tema. Il modo in cui ciascun candidato gestirà la narrazione del conflitto, soprattutto se ci saranno sviluppi significativi prima delle elezioni, sarà fondamentale per determinare l'impatto sul voto. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sorrento d’autore il 5 e 6 ottobre, domenica Nuzzi intervista a Tajani

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(Adnkronos) – Il ciclo di rassegne D’Autore conclude il suo viaggio tra i luoghi più iconici d'Italia tornando a Sorrento.Sabato 5 e domenica 6 ottobre nella città gioiello della Penisola Sorrentina andrà in scena 'Sorrento D’Autore, le Storie', rassegna patrocinata da Ministero della Cultura, Ministero del Turismo e Comune di Sorrento, curata da Valentina Fontana e Gianluigi Nuzzi e organizzata da Vis Factor – società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico.

La due giorni sbarca a Sorrento dopo il successo delle tappe di Ponza, Capri e Portofino.E lo fa proponendo un confronto animato tra politici, uomini d’impresa, intellettuali, giornalisti, accademici sui principali mutamenti in atto nel nostro Paese.  La rassegna si aprirà sabato 5, alle 11.30, nella Sala consiliare del Comune di Sorrento, con i saluti istituzionali del primo cittadino, Massimo Coppola.

L’analisi in profondità dei principali fatti storici, politici e sociali, di ieri come di oggi, così, come dei fragili e complessi equilibri geo-politici globali saranno alcuni degli argomenti che si affronteranno nel corso del dialogo tra Paolo Mieli, giornalista, saggista e autore di “Fiamme dal passato” (Rizzoli), Stefania Battistini, reporter RAI e Gianluigi Nuzzi, giornalista e scrittore.A seguire, un confronto attorno ai grandi casi di cronaca che, in tempi più o meno recenti, hanno sconvolto l’opinione pubblica, infiammato la stampa e alimentato divisioni interne al sistema giudiziario del nostro paese.

Protagonisti di questo momento saranno Roberta Bruzzone, criminologa e opinionista, e Gianluigi Nuzzi, giornalista e scrittore.  Le sfide e le prospettive per il rilancio e lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia saranno tra i temi al centro del confronto, condotto dal giornalista Francesco Piccinini, tra Roberto Napoletano, direttore de Il Mattino e autore di “Il mondo capovolto” (La nave di Teseo), Piero De Luca, deputato del Partito Democratico, e Gianni Lettieri, Presidente di Atitech.Domenica 6, alle 14.30, la Sala consiliare del Comune di Sorrento farà da sfondo all’intervista al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani (da confermare, visti gli sviluppi della guerra in Medio Oriente), curata dal giornalista e scrittore Gianluigi Nuzzi.

L’occasione costituirà un importante momento di analisi e approfondimento di alcune delle principali tematiche connesse alla collocazione (presente e futura) dell’Italia nello scacchiere internazionale.  Chiuderà la rassegna un racconto polifonico e inedito dell’istituzione vaticana.Tra segreti, ricostruzioni ex post e retroscena.

Interpreti di questo momento saranno Antonio Preziosi, Direttore TG2 e autore di “Il Papa doveva morire” e “Il sorriso del Papa” (San Paolo Editore) e Gianluigi Nuzzi, con la conduzione di Camilla Ferranti.  “Anche questa seconda edizione di “Sorrento d’Autore” conferma la vocazione della nostra città come importante centro di produzione culturale, che lo status di privilegiata destinazione turistica amplifica e impreziosisce” spiega il Sindaco di Sorrento, Massimo Coppola. “Cronaca e geopolitica saranno i temi portanti della due giorni, intorno a cui esponenti del governo, giornalisti, scrittori, imprenditori e studiosi si confronteranno per offrire al pubblico, che sono certo anche quest’anno sarà caratterizzato dalla presenza di tanti giovani, più chiavi di lettura per decifrare l’attualità italiana e internazionale”. “Il ciclo delle nostre rassegne D’Autore, dopo aver lambito alcuni tra gli angoli più caratteristici e suggestivi d’Italia, come Capri e Portofino, è felice di far ritorno nella splendida cornice della città di Sorrento”, afferma Valentina Fontana, ad di Vis Factor e curatrice da oltre dieci anni di rassegne nei più esclusivi luoghi del nostro Paese. “D’Autore rappresenta un’iniziativa culturale ricca di stimoli, che vuole entrare nelle radici dei luoghi per raccontare le Storie che stanno dentro ai processi di cambiamento.Che polarizzano, che muovono potere, cultura, economia, società.

Ancora una volta, e per la seconda volta a Sorrento, metteremo al centro i protagonisti del nostro tempo, con un programma che va dritto al cuore dell’attualità, attraverso racconti, confronti, analisi ampie, profonde e senza sconti”.  —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Iran-Israele, G7: “Soluzione diplomatica ancora possibile, evitare conflitto più ampio”

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(Adnkronos) – Colloquio d'urgenza dei leader del G7 oggi, 2 ottobre, a seguito dell'aggravarsi della crisi in Medio Oriente.La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato d'urgenza e presieduto una conferenza telefonica in cui, informa Palazzo Chigi, è stata reiterata la "ferma condanna all'attacco iraniano contro Israele". "In uno scenario in costante evoluzione, è stato convenuto di lavorare congiuntamente per favorire una riduzione delle tensioni a livello regionale, a partire dall’applicazione della Risoluzione 2735 a Gaza e della Risoluzione 1701 per la stabilizzazione del confine israelo-libanese". "Nell'esprimere forte preoccupazione per l'escalation di queste ultime ore, è stato ribadito che un conflitto su scala regionale non è nell’interesse di nessuno e che una soluzione diplomatica risulta ancora possibile".

I leader hanno "concordato di mantenersi in stretto contatto".  ''Risponderemo, sappiamo come individuare obiettivi importanti, sappiamo come colpire con precisione e in modo potente'' ha detto il capo di Stato maggiore dell'esercito israeliano, il generale Herzi Halevi, parlando oggi della risposta israeliana all'attacco iraniano.L'Idf è in grado di "raggiungere e colpire qualsiasi punto del Medio Oriente".

In una dichiarazione video ha poi aggiunto che ''quei nostri nemici che non lo hanno capito fino a ora, lo capiranno presto". "Ieri l'Iran ha lanciato circa 200 missili contro lo Stato di Israele.L'Iran ha attaccato aree civili e ha messo in pericolo la vita di molti civili.

Grazie al comportamento civile appropriato e alla difesa di alta qualità, il danno è relativamente piccolo", ha affermato Halevi.  Ieri l'Iran ha lanciato 200 missili contro Israele. "L'Iran ha commesso un grosso errore e pagherà per questo" ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel corso di una riunione del gabinetto di sicurezza. "Rispetteremo la regola che abbiamo fissato: chiunque ci attacchi, noi l'attaccheremo", ha scandito.L'attacco è "fallito" ed è stato "sventato grazie al sistema di difesa aerea israeliana, che è il più avanzato nel mondo", ha rivendicato Netanyahu, che ha esortato "le forze del bene nel mondo" a unirsi contro Teheran.  L'Iran ha sostenuto che quella contro Israele è stata fatta "un'azione di autodifesa ai sensi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite". "La nostra azione è conclusa a meno che il regime israeliano non decida ulteriori ritorsioni – ha detto il ministro degli Esteri Abbas Araghchi -.

In quello scenario, la nostra risposta sarà più forte e più potente".   —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gruppo Barilla apre porte al Club des Chefs des Chefs, il piu’ esclusivo al mondo

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(Adnkronos) – Club des Chefs des Chefs, la società gastronomica più esclusiva al mondo fondata nel 1977, nel ristorante Paul Bocuse – il leggendario tempio della gastronomia a Collongesd au Mont d’Or – che riunisce gli chef dei Capi di Stato mondiali, arriva oggi per la prima volta a Parma presso il Quartier Generale di Barilla.Dopo un incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, nei giorni scorsi un trentina di Chef saranno ospiti del Gruppo Barilla e di Academia Barilla, per scoprire l’identità gastronomica italiana e i segreti della sua rappresentazione più iconica, la pasta. "I membri del Club des Chefs des Chefs sono orgogliosi di annoverare Barilla tra i loro partner fidati a livello globale, in quanto l’azienda si pone come una delle principali ambasciatrici della cucina italiana nel mondo.

Durante la loro accoglienza a Parma, saranno felici di visitare il più grande stabilimento di pasta al mondo, un’esperienza davvero unica" dichiara Mr Bragard. A seguire una serata di grande cucina all’insegna della convivialità, del gusto e della storia della regina della tradizione culinaria italiana. “Siamo onorati di accogliere nella Food Academy di Barilla il Club des Chefs des Chefs per vivere insieme un momento unico di condivisione e gusto, celebrando la pasta” dichiara Ilaria Rossi, responsabile di Academia Barilla “Questa sarà inoltre, un’ulteriore occasione per sostenere la diffusione della Cultura Gastronomica Italiana, in linea con la nostra mission tesa a creare una cultura del cibo in tutto il mondo". “La cucina italiana in movimento” è anche il titolo della lecture che terrà in Academia Alessandro Massi, editore di Italia Squisita.In quell’occasione, l’esperto di cultura gastronomica italiana esplorerà il concetto di tradizione e di identità della cultura culinaria italiana.  “La cucina italiana contemporanea è eccezionale poiché è il frutto di un lungo processo evolutivo e storico; più che di una cucina si tratta di un insieme di cucine locali e di un "metodo”, che attraverso infinite contaminazioni culturali, agro-alimentari, sociali e industriali ha dato vita a un'identità che resta per sua natura sempre in movimento" commenta Alessandro Massi.

Numerosi gli Chef, membri del Club che saranno ospitati in Barilla, tra questi gli Executive Chef di Palazzo del Quirinale, Fabrizio Boca, dell’Eliseo, Fabrice Desvignes, della Casa Bianca, Cristeta Comerford, e del Principato di Monaco, Christian Garcia, presidente del Club. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Curcio: “Da ingegneria italiana aiuto per messa in sicurezza Paese”

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(Adnkronos) – "Il sistema di Protezione Civile nasce per mettere insieme approcci, formazioni e attività molto diverse, in questo è importante l'apporto del progetto ingegneristico che può essere sviluppato una volta che si hanno l'idea, l'analisi e i costi.Perché se noi ci ricordiamo della vulnerabilità degli edifici quando crollano, ci ricordiamo delle cose che non vanno poi non abbiamo delle risposte da dare.

Perché queste risposte siano strutturali, c'è bisogno dell'ingegneria italiana e della condivisione con la politica, in modo tale da aiutare, per la messa in sicurezza del Paese e dei cittadini, il governo di oggi, di domani, di dopodomani".A dirlo nella lectio 'Ingegneria per governare la complessità', Fabrizio Curcio, ripercorrendo la sua attività a capo del Dipartimento della Protezione Civile dal 2015 al 2017 e dal 2021 al luglio 2024, attualmente dirigente generale presidenza del Consiglio dei ministri, intervenendo al 68° Congresso nazionale degli ingegneri d’Italia, in corso a Siena fino a venerdì 4 ottobre. "Voglio ricordare – ha precisato – l'evento meteorologico di Ischia del 26 novembre del 2022 che, al di là della gestione operativa, ha visto l'importante supporto della metodologia Building information modeling (Bim).

L'ingegneria della tecnologia nelle attività complesse è dunque fondamentale; l'ultima testimonianza è nella terra dei fuochi dove al di là degli aspetti di rilevazione e monitoraggio c'è stato un approccio più investigativo, in grado di mettere insieme la tecnologia con la conoscenza tecnica".    —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Vaccini, Signorelli (Nitag): “Equità di offerta anche contro virus sinciziale”

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(Adnkronos) – "Auspico che ci sia un'equità di offerta delle vaccinazioni perché rischiamo di avere, e in parte sta già succedendo, Regioni più sensibili al tema, con più risorse tecniche ed economiche, che fanno proposte innovative, e altre Regioni che invece rimangono indietro".E' un riferimento al caso del vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) quello che ha fatto Carlo Signorelli,
presidente di Nitag – National immunization technical advisory group, in occasione della nona edizione di Long-Term Care, a margine degli Stati generali dell'invecchiamento attivo, in corso a Roma.  "In questo momento – spiega – è vigente il Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023/2025 che prevederebbe la possibilità di aggiornare il calendario delle vaccinazioni".

Attualmente, ricorda l'esperto, "le vaccinazioni offerte sono rappresentate dal vaccino antinfluenzale, il vaccino anti-pneumococco, il vaccino anti-Zoster e il richiamo Covid nelle categorie interessate che sono in larga parte gli anziani e i soggetti fragili.L'aggiornamento è possibile naturalmente.

Ogni vaccino che entra nel calendario diventa un livello essenziale nel sistema nazionale.Quindi la parte tecnica può esprimere delle proposte, ma poi è necessario il vaglio del ministero dell'Economia e delle Finanze, che valuta ogni intervento che determini una nuova spesa, discorso che vale anche per la vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale.

In realtà è uno dei vaccini di cui si discute molto, ma che ancora al momento è fuori dal calendario.Quindi lo potrebbero teoricamente somministrare solo le Regioni che hanno disponibilità economiche aggiuntive". "Alcune Regioni, dopo essersi attivate per la vaccinazione dei bambini, ci stanno pensando, soprattutto per gli anziani e i fragili", conclude Signorelli.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ndrangheta, infiltrazioni ad Anzio e Nettuno: chieste condanne per oltre 240 anni di carcere

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(Adnkronos) – I pm della Dda di Roma hanno chiesto condanne per oltre 240 anni di carcere per i 22 imputati nel processo nato dalla maxi-inchiesta ‘Tritone’ sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno, sul litorale romano.L’inchiesta, dei pm Giovanni Musarò e Alessandra Fini, aveva portato nel 2022 all’arresto eseguito dai carabinieri del Nucleo Investigativo della Capitale di oltre sessanta persone.

Ai vertici di due distinti gruppi criminali, distaccamenti delle 'ndrine, secondo l’accusa, Giacomo Madaffari, Bruno Gallace e Davide Perronace.  I pm della direzione distrettuale amtimafia di Roma questa mattina, al termine della requisitoria davanti ai giudici del tribunale di Velletri, hanno chiesto le condanne più alte per Giacomo Madaffari a 30 anni e per Davide Perronace a 24 anni.  In base a quanto emerso dalle indagini, i clan della ‘ndrangheta puntavano a ‘colonizzare’ il litorale romano, e per rafforzare il proprio potere sfruttavano la consolidata capacità di importare ingenti quantitativi di cocaina dal Sud America, per poi infiltrarsi nelle amministrazioni locali attraverso la gestione e il controllo di attività economiche nei più svariati settori, da quello ittico alla gestione e smaltimento dei rifiuti.  Nell’ambito del procedimento alcune delle posizioni sono state già definite con rito abbreviato davanti al gup di Roma con il riconoscimento dell’accusa di associazione di tipo mafioso e la condanna a 20 anni, tra gli altri, di Bruno Gallace.In seguito all’inchiesta della Procura capitolina, i comuni di Anzio e Nettuno sono stati sciolti per mafia.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Violo (geologi): “Energia e sostenibilità sfide da affrontare per futuro Paese”

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(Adnkronos) – "Siamo in presenza di molte svolte, da quella energetica a quella della sostenibilità ambientale che, con i cambiamenti climatici, sono temi che mettono tutti i professionisti tecnici davanti a delle sfide da affrontare per il futuro del Paese".  A dirlo Arcangelo Francesco Violo, presidente del Consiglio nazionale dei geologi, intervenendo al 68° Congresso nazionale degli ingegneri d'Italia, in corso a Siena.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Moda, analisi SocialData: “Oltre 15 milioni visualizzazioni su YouTube per sfilate grandi marchi”

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(Adnkronos) – La moda contemporanea si muove tra economia, spettacolo e arte, ma soprattutto è sempre più social. È quanto emerge da un’analisi di SocialData che, in collaborazione con Urban Vision, ha condotto una ricerca sulle visualizzazioni e l’engagement dei video delle sfilate di moda su YouTube, mettendo a confronto le performance dei brand più importanti della Milano Fashion Week e della Paris Fashion Week (LEGGI). Un’analisi che ha rivelato interessanti dinamiche tra la scena fisica e digitale: nel dettaglio, il pubblico social ha seguito con grande intensità sia le sfilate milanesi che quelle parigine, commentando e applaudendo a suon di like non solo i designer, ma anche le celebrità che hanno saputo catturare l’immaginario di milioni di utenti.Le metriche di YouTube sono state estratte il giorno successivo alla chiusura degli eventi, offrendo una fotografia chiara dell'interesse del pubblico.  
Gucci, Prada e Bottega Veneta dominano le visualizzazioni a Milano, con Gucci che si impone con 3,5 milioni di visualizzazioni, seguito da Bottega Veneta con 2,36 milioni e Prada con 1,27 milioni.

Tuttavia, il successo di Bottega Veneta appare particolarmente significativo considerando il numero di follower.  A Parigi, il top performer è Saint Laurent, che ha collezionato il maggior numero di visualizzazioni e like superando brand più seguiti come Dior e Louis Vuitton.Interessante è il ruolo della musica, con la reinterpretazione di Charlotte Gainsbourg di Les Paradis Perdus, che ha catturato l’attenzione nei commenti.

In totale, considerando le views delle sfilate dei due eventi superano le 15 milioni. La ricerca rivela sorprese anche riguardo alla correlazione tra follower e visualizzazioni.A Milano, Bottega Veneta, con soli 293 mila follower, superando brand storici che non ottengono performance proporzionali alle proprie follower base.

Anche a Parigi, l'italiano Valentino è campione di engagement, grazie al debutto del nuovo direttore creativo Alessandro Michele, già apprezzatissimo per il suo lavoro da Gucci.I commenti al video celebrano Michele, contribuendo al successo del brand italiano. A Milano, le celebrità giocano un ruolo fondamentale nel determinare il coinvolgimento degli spettatori.

Versace ha ottenuto un forte engagement grazie alla partecipazione di Prince Hyunjin, membro del gruppo K-pop Stray Kids, che ha attirato l'attenzione del pubblico asiatico.Dolce & Gabbana ha creato clamore con la partecipazione a sorpresa di Madonna, insieme a due icone asiatiche, Hikaru Iwamoto di Snow Man e Choi San di Ateez, riflettendo l’importanza crescente delle star asiatiche nel panorama della moda. A Parigi, Rick Owens, Schiaparelli e Vivienne Westwood hanno raggiunto tassi di engagement tra i più alti grazie alle loro proposte innovative e sperimentali, confermando come la moda all’avanguardia continui a conquistare il pubblico digitale. L'analisi di SocialData conclude che
Gucci si conferma il brand più solido a Milano, ottenendo ottimi risultati su tutte le metriche di Youtube, mentre Bottega Veneta si distingue per la performance più sorprendente.

A Parigi, Saint Laurent conquista il titolo di sfilata più vista, superando brand con un seguito più ampio come Dior e Louis Vuitton.Valentino trionfa per engagement, grazie all'entusiasmo suscitato dal debutto di Alessandro Michele.

Allo stesso tempo, brand sperimentali come Rick Owens e Schiaparelli dimostrano come l'innovazione e la creatività vengano premiate in termini di coinvolgimento digitale.  La crescente fusione tra esperienze fisiche e digitali, evidenziata dal Fashion Led Cube di Urban Vision, e l'importanza sempre più marcata delle celebrità asiatiche, confermano come la moda continui a evolversi in un fenomeno globale e multimediale. "Prosegue il percorso di interazione e integrazione tra esperienze fisiche e digitali.I social sono sempre più il centro nevralgico di questo processo ormai irreversibile", commenta Gianluca De Marchi, partner di SocialData e ad di Urban Vision. “Un aspetto che contribuisce a generare sentimenti positivi e un coinvolgimento emotivo profondo nel pubblico, che si sente sempre più parte di un'esperienza condivisa e autentica” —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rosanna Vaudetti: “La tv di oggi? C’è poca educazione, la gente ha nostalgia delle buone maniere”

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(Adnkronos) – "La gente in tv ha nostalgia della buona educazione e delle buone maniere: un tempo l’educazione era un sentimento diffuso per tutte le categorie di persone, non c’era tanta differenza tra la famiglia popolare e quella borghese, l’educazione era la stessa.Forse c'era un po' più di ipocrisia, ma tra l’essere ipocrita e la violenza, l’invadenza, questo continuo parlare di delitti c'è una via di mezzo, e tutto questo può far danno".

La lucida analisi all'Adnkronos è di Rosanna Vaudetti, classe 1937, testa e cuore di una ragazza che per quasi quarant'anni, dal '61 al '68, ha dato il 'buonasera' agli italiani suggerendo con grazia quali programmi guardare. "La tv è cambiata, siamo cambiati noi, sono cambiati i tempi, tutto si evolve -spiega Rosanna- Prima era materna, nel vero senso della parola.La figura dell’annunciatrice è nata proprio con questo scopo, una figura educativa che sceglieva i programmi ogni sera per il pubblico, il lunedì il film, il sabato lo show, la domenica lo sport.

Era come una mamma che istruiva, tenendo aggiornati". Altri tempi, decisamente. "Era una tv più casalinga, educata, noi apparivamo in video e suggerivamo di abbassare il volume per non disturbare i vicini", ricorda Vaudetti.Alla quale, appena entrata, capitò "un’intervista di un’ora a Giuseppe Ungaretti: per una ragazza giovanissima fu un’emozione incredibile.

Così come fu un indimenticabile onore presentare uno spettacolo insieme a Papa Giovanni Paolo II".La tv, beninteso, le piace ancora.

La Vaudetti la guarda con piacere anche perché, ci tiene a dirlo, "ne faccio ancora parte, fino all’anno scorso avevo una rubrica con Maria Giovanna Elmi nel programma di Pierluigi Diaco.Sono cresciuta e invecchiata lì dentro", sorride.  E rivela come nacque realmente l'idea di istituire la figura delle 'signorine buonasera': "Si temeva che le tv, appena arrivate nelle case degli italiani, potessero risultare ingombranti, percepite come 'esseri alieni' che piombavano nelle abitazioni.

Così hanno pensato che per i primi tempi questa figura sorridente sarebbe stata utile, poi hanno visto che il pubblico si era affezionato e siamo rimaste".L'immagine restituita dallo schermo "era un po' irreale perché era in bianco e nero e tutte noi sembravamo persone evanescenti, le annunciatrici non avevano un corpo, ci mancavano le gambe", ricorda 'Vaudetti annunci perfetti', come -lei stessa racconta- amava definirla il grande Alberto Sordi.  Poi la vera rivoluzione, che "arrivò con l’avvento del colore -ricorda la Vaudetti nell'intervista con l'Adnkronos- Io nel 1972 ebbi la fortuna di essere scelta per inaugurare la nuova era, in cui si è passati dal sogno irreale del bianco e nero alla realtà.

I campi di neve, i prati verdi, i cieli azzurri.Non c’era più quel divismo, ognuno sentiva di poter far parte di quella grande scatola che era la tv".

Man mano "si è arrivati ai reality e al fatto non solo i professionisti ma anche persone qualsiasi potessero diventare protagonisti".La signora della tv rivela una 'chicca': "Al museo della tv di Torino, dove si racconta la storia della televisione attraverso gli oggetti, c’è tra gli altri il vestito del giorno in cui io ho inaugurato la tv a colori".  Il raffronto tra passato e presente può sembrare impietoso, ma l'analisi di Rosanna Vaudetti è onesta e lucida. "Prima la tv era impostata come uno spettacolo teatrale, si facevano le prove, oggi è tutto più accelerato, c’è più improvvisazione.

Però a differenza di prima la scelta è vastissima", spiega l'annunciatrice. "Prima sceglievamo noi per il telespettatore, adesso ci vuole un buon telespettatore che sappia scegliere".E lei rivela di esserlo: "Non c’è solo la tv del sangue e dell’orrore, ci sono programmi carini e interessanti, ad esempio ho seguito 'Riserva Indiana' che è molto carino.

O 'Via dei Matti numero zero'".E sottolinea che "oggi le conduttrici sono tutte molto brave e preparate, disinvolte, c’è una classe di lavoratrici e bravissime e non può che farmi piacere come donna".  Dall'alto dei suoi 86 anni (87 il prossimo 19 dicembre), la Vaudetti non ha alcuna nostalgia del passato. "Non mi manca assolutamente niente.

Io vado avanti con i tempi", assicura.Detto fatto: è reduce dalla tournée dello spettacolo teatrale 'Signorine nel Tempo.

Epopea delle Signorine Buonasera', scritto da Veronica Liberale e diretto da Pietro De Silva, che esplora l’evoluzione della figura femminile attraverso le storie delle storiche annunciatrici.E ci tiene tanto a citare 'Il Paradiso delle Signore', che due anni fa le ha reso omaggio facendola riapparire sullo schermo con il volto della giovane attrice Rebecca Sisti, che indossava gli abiti realmente appartenuti all'annunciatrice. "Glieli ho prestati volentieri", dice con orgoglio.

Rosanna Vaudetti, la signorina 'buonasera' che al momento non ha nessuna intenzione di dire arrivederci.
 (di Ilaria Floris) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cirio: “Ius scholae d’intesa con centrodestra, scuola strumento integrazione”

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(Adnkronos) – Sullo ius scholae "non immaginiamo nessun tipo di maggioranza alternativa, nessun tipo di avvicinamento alla sinistra.Noi diciamo Forza Italia è una forza politica moderata che sta convintamente nel centrodestra, convintamente anche perché il centrodestra l'ha creato Silvio Berlusconi".

Lo ha detto Alberto Cirio, governatore del Piemonte e vicesegretario di Forza Italia, ospite di AdnKronos, ricordando l'iniziativa azzurra per arrivare a una nuova legge per la concessione della cittadinanza. "Noi diciamo che è il momento di considerare che la scuola può essere quello strumento di integrazione che può far diventare cittadino italiano una persona che risiede sul nostro territorio", sottolinea Cirio, ricordando come "noi forza moderata, che vuole un centrodestra moderno e anche riformista, poniamo un tema" ma "siamo e saremo sempre contrari allo ius soli, non diventi cittadino italiano perché casualmente sei nato in Italia mentre eri di passaggio, noi non lo potremo mai accettare" "Un bambino -sottolinea- che nasce oggi da una coppia straniera in Italia, se vive 18 anni in totale autonomia, senza partecipare alle attività scolastiche, senza sapere l'italiano, senza sapere nulla, per il solo fatto di avere vissuto per tutto questo tempo può diventare cittadino italiano.Noi diciamo che se quel bambino a 6 anni si iscrive alla scuola italiana, fa l'iter della scuola dell'obbligo che fanno i nostri figli, cioè che fanno tutti i bambini italiani e li fa con profitto, impara l'italiano, impara l'educazione civica, impara la storia, impara la cultura del nostro paese, a 16 anni, quando ha finito la scuola dell'obbligo noi riteniamo che il suo processo di integrazione, merita la cittadinanza italiana".  "Il riconoscimento della cittadinanza italiana, come disse Berlusconi, a chi fa tutta la scuola dell'obbligo è anche giusto sotto il profilo pragmatico dell'investimento che il paese fa" perché "mandare a scuola un bambino, sia italiano che straniero, costa soldi pubblici.

E allora dopo che hai utilizzato i soldi pubblici per formare un bambino e lo hai formato con profitto, diventerebbe folle permettere a questo bambino di utilizzare quanto imparato in qualche altro paese", è il ragionamento del governatore piemontese. "Noi poniamo questo tema al centrodestra, cerchiamo, pur sapendo che ci sono sensibilità diverse, di capire se c'è una via comune che ci può far valutare e valorizzare la scuola come luogo di integrazione per acquisire la cittadinanza, non sono scorciatoie, come i cinque anni del Pd, le provocazioni che abbiamo respinte, non avremo maggioranza alternative su questo provvedimento" ma "una forza moderata e riformista come la nostra, di fronte al mondo che cambia, pone un tema, cercando fino in fondo di capire se nel centrodestra unito c'è una visione comune che può darci una soluzione", conclude Cirio. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Vaccini, Conversano (HappyAgeing): “Introdurre anti-Rsv per gli anziani”

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(Adnkronos) – "Il Comitato interregionale della prevenzione delle Regioni sta cercando di spingere il ministero della Salute a far introdurre la vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) nel Calendario vaccinale, in modo tale da essere equi nei confronti di tutta la popolazione anziana".Lo ha detto Michele Conversano, presidente del Comitato tecnico scientifico di HappyAgeing, a margine degli Stati generali dell'invecchiamento attivo, organizzati a Roma da HappyAgeing.  Rsv "è un virus che colpisce soprattutto il neonato e gli anziani, la cosiddetta curva a U epidemiologica, quindi appena si nasce e quando diventiamo anziani – spiega Conversano – E' un virus molto pericoloso perché dà delle bronchioliti e le bronchiti, patologie respiratorie molto importanti che spesso portano in rianimazione o addirittura a molti decessi".

In relazione al vaccino contro Rsv disponibile di recente, l'esperto spiega che si tratta di "un vaccino che non è compreso nel Calendario vaccinale, quindi non è un livello essenziale di assistenza.Per cui c'è il dubbio che lo possano implementare solo le Regioni non in piano di rientro con fondi di bilancio, e non le Regioni che sono in piano di rientro.

Questo naturalmente provocherebbe una iniquità".  E ancora: "Le Regioni stanno lavorando in diversi sensi: alcune hanno introdotto la vaccinazione con legge regionale – fa notare Conversano – altre hanno fatto un piano previsto dai Lea in caso di emergenze infettive.Quindi una situazione molto delicata e variegata tra regione e regione.

Tutto questo ci preoccupa non poco, perché la stagione invernale sta per arrivare e il virus non aspetta le leggi regionali o l'implementazione del piano".Il pericolo è che alla fine "in qualche regione gli anziani potrebbero essere protetti e in qualche altra no" avverte l'esperto. "Noi che siamo al di là della modifica del Titolo V della Costituzione – conclude – vorremmo pari opportunità per gli anziani dalle Alpi sino a Lampedusa".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

In Italia 38% anziani sedentari, da HappyAgeing Libro bianco su attività fisica

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(Adnkronos) –
In Italia quasi il 40% degli ultra 65enni raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall'Oms, il 22% è definibile come 'parzialmente attivo', mentre il 38% risulta completamente sedentario.La quota di sedentari non sembra solo legata all'età e al genere (è maggiore tra le donne), ma anche alle difficoltà economiche, a un basso livello di istruzione o al vivere da soli.

Solo il 27% degli over 65, infine, ha ricevuto da parte di un medico o di altro operatore il consiglio di fare attività fisica.Sono alcuni dei dati di Passi d'argento (Epicentro, 2024), riportati nel Libro bianco sull'attività fisica per l'invecchiamento attivo presentato agli Stati generali dell'invecchiamento attivo in corso a Roma.

Il documento è stato realizzato da HappyAgeing – Alleanza italiana per l'invecchiamento attivo, che ha tagliato il traguardo dei 10 anni di attività, celebrati oggi in occasione della Festa dei nonni. "La sedentarietà e l'inattività fisica hanno effetti negativi sulla salute con ripercussioni sui sistemi sanitari, sull'ambiente, sullo sviluppo economico, sul benessere della comunità e degli individui e sulla qualità della vita – dichiara Maurizio Massucci della Società italiana di medicina fisica e riabilitativa (Simfer) e tra gli autori del Libro bianco – Per questo motivo, HappyAgeing ha elaborato una serie di proposte per migliorare la diffusione dell'attività fisica tra gli anziani.Le proposte sono il frutto di esperienze sul campo e di sperimentazioni innovative condotte nell'ambito dell'attività fisica in diverse regioni italiane, con il risultato di migliorare i criteri di accesso, la gestione, l'organizzazione generale, il monitoraggio dei percorsi di attività fisica e la soddisfazione degli utenti". Gli esperti intervenuti all'evento lo hanno ribadito più volte: "La promozione dell'attività fisica passa per efficaci campagne di comunicazione e programmi di formazione e informazione della popolazione", che coinvolgano non solo gli anziani, ma anche le famiglie, i medici di medicina generale, le farmacie e gli specialisti.

Si indica, inoltre, come necessario che gli enti locali, capaci di raggiungere in modo capillare i cittadini, si attivino con l'organizzazione di eventi, festival e giornate dedicate, anche con programmi intergenerazionali che possano rafforzare i legami familiari e comunitari.  Secondo HappyAgeing, sarebbe necessario definire politiche di agevolazioni fiscali per le aziende che vogliono investire in centri sportivi in cui si pratica attività fisica rivolta agli anziani e, per questi ultimi, prevedere incentivi fiscali per favorire l'iscrizione a programmi o centri sportivi. "Forme di acquisto agevolato – riporta una nota – dovrebbero essere previste anche per i dispositivi tecnologici di rilevamento dei parametri dell'attività fisica, così da favorirne la diffusione tra gli anziani.I Dipartimenti di Prevenzione e Riabilitazione delle aziende sanitarie, in collaborazione con le Direzioni regionali Salute, insieme ai Comuni e agli Ambiti sociosanitari – anche tramite le Federsanità Anci ed Anci regionali – e le università, dovrebbero svolgere un ruolo di garanzia e coordinamento delle iniziative per l'attivazione e frequentazione dei percorsi di attività fisica, così da garantirne la qualità".  "Le soluzioni proposte – conclude Massucci – prevedono un coinvolgimento multi-livello tra società civile, singoli cittadini, istituzioni governative, regionali e locali e aziende private.

Garantire una buona qualità di vita delle fasce anziane della popolazione, infatti, è un investimento per il benessere di tutta la società". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)