9.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 1001

Mezzanotte (Managerialia): “Oltre 450 donne in short list Women on Board pronte per cda”

0

(Adnkronos) – “Questa nuova edizione nasce dall’esigenza di dar seguito alle tante sollecitazioni che abbiamo ricevuto dalle manager che hanno frequentato già Women on Board e che vogliono continuare a studiare e formarsi nonché da chi affronterà questo percorso per la prima volta.Oggi sono oltre 450 le professioniste nella nostra short list pronte per entrare nelle governance di aziende pubbliche e private ma soprattutto nelle Pmi in tutte le regioni italiane”.

Così Cristina Mezzanotte, presidente di Manageritalia Emilia-Romagna, intervenendo alla presentazione alla Camera dei Deputati della terza edizione di 'Women on Board', il progetto ideato e promosso, sin dal 2022, da Manageritalia, Federmanager, Aidp e Hub del Territorio Ets, e di cui è co-ideatrice. 'Women on board 2025' è un vero e proprio percorso formativo già seguito da oltre 1700 professioniste dal 2022 a oggi. "Wob è una community nata in maniera spontanea che desidera promuovere il merito delle donne e mettere questo patrimonio al servizio delle aziende, oggi sempre più inclusive", ha concluso.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cuzzilla (Cida): “Governance con equa presenza dei generi sono le più efficaci”

0

(Adnkronos) – "Questo è un tema che dovrebbe essere semplice e che invece è ancora complicato.Bisogna lavorarci tanto e farlo insieme, come Cida faremo un programma importante al riguardo.

Innanzitutto nelle organizzazioni dobbiamo dare più spazio alla contrattazione di secondo livello.E poi non possiamo più assistere a una diversità di retribuzioni tra uomo e donna a parità di mansioni".

Così Stefano Cuzzilla, presidente di Cida e Federmanager, intervenendo alla presentazione alla Camera dei Deputati della terza edizione di 'Women on Board' il progetto ideato e promosso, sin dal 2022, da Manageritalia, Federmanager, Aidp e Hub del Territorio Ets. 'Women on board 2025' è un vero e proprio percorso formativo già seguito da oltre 1700 professioniste dal 2022 a oggi. Secondo Cuzzilla, "le governance miste, in cui è garantita un’equa presenza dei generi, sono le più efficaci e stanno dimostrando una maggiore resilienza quando si verifica una crisi. È necessario avere a disposizione competenze complementari per prendere le decisioni migliori.Questo si ripercuote positivamente anche sull’organizzazione aziendale, favorendo una crescita della presenza femminile nelle altre posizioni".  "Perciò – aggiunge Cuzzilla – è importante investire nella formazione e costruire percorsi di valorizzazione dentro e fuori le imprese.

Nel nostro Paese, dove lavora soltanto una donna su due, dove soltanto il 28% dei manager è donna, dobbiamo rimuovere tutti fattori – economici, sociali e soprattutto culturali – che sono ostacolo all’affermazione della parità nel mondo del lavoro.Dobbiamo portare le donne al lavoro, farle lavorare bene.

Questo progetto è fondamentale: laddove c'è governance mista l'azienda funziona meglio.Ma servono fatti concreti, come Cida agiremo fortemente su questo", conclude.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bonetti: “Bene ‘Women on Board’, agire per promozione donne in cda”

0

(Adnkronos) – "Sono onorata che Manageritalia e Federmanager abbiano scelto di dare avvio quest'anno dalla Camera dei Deputati a un percorso importante di formazione al femminile per promuovere la presenza di donne nei cda e nei livelli esecutivi delle aziende.L'alleanza mondo privato delle imprese e mondo istituzionale ha segnato un percorso virtuoso ed efficace del nostro Paese, a partire dalla legge Golfo Mosca che ha introdotto per la prima volta le quote per le donne nel cda fino ad arrivare alla certificazione per la parità di genere dentro alle azioni del Governo Draghi e promossa all'interno del Pnrr".

Così Elena Bonetti, componente della commissione Affari sociali della Camera dei deputati e già ministro per le Pari opportunità, con Adnkronos/Labitalia a margine della presentazione alla Camera della 3a edizione di 'Women on Board' il progetto ideato e promosso, sin dal 2022, da Manageritalia, Federmanager, Aidp e Hub del Territorio Ets. Secondo Bonetti, "la presenza di donne nei cda, ma non solo, la presenza di donne nei ruoli di governance in tutti i livelli della carriera, e anche della presenza nelle imprese, dà ormai dati certi sulla qualità ulteriore che essa può portare nell'ottica di una diversità di genere, anche in una leva di sviluppo italiano.Solo mettendo in campo tutte le energie femminili di cui disponiamo l'Italia può pensare di avere un percorso di crescita, di sviluppo e di competitività a livello europeo e a livello internazionale", ha sottolineato.  Quindi la strada è di andare verso uno step successivo rispetto a quanto fatto negli anni scorsi. "Oggi quello che dobbiamo fare è proseguire certamente in un'azione di formazione coordinata ma anche attraverso una normativa che renda conveniente, ancora più conveniente e in qualche modo a tratti anche obbligatorio la promozione delle donne nei cda: questo fa la certificazione per la parità di genere", ha sottolineato.  Per l'esponente politico però "serve però anche mettere in campo politiche necessarie per le piccole e le medie imprese, quindi ricostruire quella filiera che dalla grande impresa partecipata possa 'contaminare' in modo positivo l'esperienza delle piccole e le medie imprese che ovviamente vivono di dimensioni, di fatiche e di opportunità diverse.

Ma è quello che credo sia il passo successivo che già la certificazione ha iniziato ma su quale bisogna proseguire convintamente", ha concluso.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Più donne in cda per meriti e competenze, ecco 3a edizione di ‘Women on Board’

0

(Adnkronos) – Favorire l’inserimento delle donne nei Cda non per legge o per quote rosa ma per meriti e competenze.Stop al divario di genere oltre a una maggiore inclusività nelle posizioni di leadership all’interno di organizzazioni aziendali di imprese pubbliche e private.

Sono questi gli obbiettivi della 3° edizione di 'Women on Board' il progetto ideato e promosso, sin dal 2022, da Manageritalia, Federmanager, Aidp e Hub del Territorio Ets. 'Women on board 2025' è un vero e proprio percorso formativo già seguito da oltre 1700 professioniste dal 2022 a oggi.  I contenuti della terza edizione sono stati illustrati questa mattina, presso la Sala Matteotti di Palazzo Theodoli – Bianchelli, Camera dei Deputati, con la partecipazione di Elena Bonetti, già ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia affiancata dal presidente Cida e Federmanager, Stefano Cuzzilla e dalle due donne ideatrici del progetto: Cristina Mezzanotte di Manageritalia e Sara Cirone di Federmanager Minerva, Aidp e Hub del Territorio.Tante le novità di questa edizione a cominciare dalla conferma delle partnership con gli ordini dei commercialisti e dei consulenti del lavoro e con l’Associazione nazionale forense.

Si amplia anche il calendario degli incontri.Saranno infatti ben 15 gli appuntamenti formativi, di cui 12 obbligatori su piattaforma dedicata e 3 facoltativi (che saranno aperti anche alle partecipanti Wob delle scorse edizioni).  Ogni incontro avrà la durata di circa 3 ore, in cui le partecipanti avranno l’occasione di confrontarsi con diversi professionisti del settore giuridico, economico e aziendale aumentando così le loro competenze, esperienze e capacità di analisi.

Diverse le tematiche affrontate che spaziano dal 'personal branding soft skills networking' all’equilibrio di genere nelle società non quotate passando per 'l’analisi contabile e del rischio sui sistemi gestionali' sino ai 'principi dell’etica d’impresa', oltre a comprendere come agiscono 'gli enti di interesse pubblico e le partecipate pubbliche' e come le nuove tecnologie possono essere utili alle decisioni dei Cda. 'Women On Board 2025' varcherà per la prima volta anche i confini nazionali.Nel mese di marzo, infatti è previsto a Bruxelles, presso gli spazi del Parlamento Europeo, un incontro tra una delegazione delle donne di Wob e rappresentanti delle istituzioni comunitarie per confrontarsi sui diversi modelli di management attuati dai diversi paesi ma soprattutto per conoscere best practice che possono concretamente portare anche in Italia una vera inclusione di genere.

Previsto anche un incontro al Cec (Confederazione europea dei manager) per favorire e agevolare il dialogo e il confronto internazionale tra manager. E 'Women on Board 2025' è un percorso totalmente gratuito espressamente ideato per le donne, ma aperto anche agli uomini, con incontri formativi che prenderanno il via il prossimo mese di novembre per concludersi a giugno 2025.Al termine del corso ci sarà l’inserimento in un apposito elenco qualificato on line consultabile dalle imprese che potranno così scegliere la figura professionale più in sintonia con le caratteristiche della società e le specifiche esigenze dei CdA di aziende, società pubbliche e organizzazioni in cerca di manager e professioniste per i propri organi di governance. All’evento sono intervenuti anche Michele de Tavonatti, presidente Cpo nazionale del Cndcec, Luca De Compadri vicepresidente Cnocdl e Nicoletta Grassi, Direttivo Nazionale Anf.

A chiudere i lavori, le testimonianze di Carla Nisio (head of cloud4tim Noovle – TIM Olivetti board member) e Teresa Lopilato (consigliera di BolognaFiere e presidente di Bologna Marathon), professioniste che hanno partecipato alla passata edizione di 'Women On Board'.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Psoriasi cuoio capelluto, nuovi studi confermano efficacia deucravacitinib

0

(Adnkronos) – Bristol Myers Squibb ha annunciato i risultati positivi dello studio di fase 3b/4 Psoriatyk Scalp per la valutazione di deucravacitinib nel trattamento dei pazienti con psoriasi del cuoio capelluto da moderata a grave, compresi quelli con psoriasi meno estesa. L'endpoint primario – riporta una nota – è stato raggiunto, con un miglioramento statisticamente significativo del Physician's Global Assessment (ss-Pga) specifico per il cuoio capelluto di 0 o 1 (chiaro/quasi chiaro) a 16 settimane, con un numero di pazienti che hanno raggiunto ss-Pga 0/1 tre volte maggiore con il trattamento con deucravacitinib rispetto a quelli trattati con placebo (48,5% contro 13,7%).I nuovi risultati di efficacia e sicurezza di Psoriatyk Scalp, i risultati riportati dai pazienti e altri 23 abstract sono stati presentati al Congresso della European Academy of Dermatology and Venereology (Eadv) ad Amsterdam, che si è tenuto dal 25 al 28 settembre. "Circa l'80% dei pazienti colpiti da psoriasi a placche presenta un coinvolgimento del cuoio capelluto e solitamente avverte prurito, desquamazione, dolore e sanguinamento, che riducono notevolmente la qualità di vita – afferma Mark Lebwohl, preside di Clinica terapeutica al Kimberly e Eric J.

Waldman Department of Dermatology della Icahn School of Medicine a Mount Sinai – Questi nuovi risultati confermano che deucravacitinib è un trattamento orale sicuro ed efficace, da somministrare una volta al giorno, per le persone affette da psoriasi da moderata a grave, con coinvolgimento di aree ad alto impatto come il cuoio capelluto". Inoltre, lo studio di fase 3b/4, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo di 52 settimane – si legge – ha soddisfatto i principali endpoint secondari alla settimana 16, con una percentuale significativamente superiore di pazienti che hanno raggiunto almeno un miglioramento del 90% della risposta Psoriasis Scalp Severity Index (Pssi) e una variazione rispetto al basale (Cfb) del prurito del cuoio capelluto con il trattamento con deucravacitinib rispetto a placebo.Miglioramenti maggiori sono stati riportati dai pazienti che hanno ricevuto deucravacitinib rispetto a placebo, rispettivamente, nel raggiungimento della differenza minima clinicamente importante (Mcid) per prurito specifico del cuoio capelluto (41,7% versus 9,8%), dolore (26,2% vs 11,8%) e desquamazione (53,4% vs 19,6%), nonché per i punteggi della scala di valutazione numerica (Nrs) per il prurito in tutto il corpo (39,8% versus 13,7%). Il profilo di sicurezza di deucravacitinib nello studio Psoriatyk Scalp è risultato coerente con quelli precedentemente riportati dagli studi clinici condotti su deucravacitinib nella psoriasi, prosegue la nota.

Gli eventi avversi più comuni associati al trattamento con deucravacitinib nello studio sono stati nasofaringite (14,6%), infezione delle alte vie respiratorie (11,7%), acne (9,7%), emicrania (7,8%), Covid-19 (5,8%) e acne pustolosa (5,8%). Un'analisi ad interim del Registry of Psoriasis Health Outcomes: a Longitudinal Real-World Collaboration Study (RePhlect) ha valutato 118 pazienti, 108 dei quali con psoriasi a placche da moderata a grave.L'analisi ha dimostrato che l'efficacia a 6 mesi del trattamento continuo con deucravacitinib dei pazienti del registro real-world è risultata coerente con i risultati di efficacia osservati negli studi clinici Poetyk Pso nei pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave.

I risultati mostrano che i pazienti nel gruppo complessivo hanno ottenuto una riduzione media statisticamente significativa delle misure di gravità di malattia (il 67,9% ha raggiunto un punteggio Psoriasis Area and Severity Index o Pasi ≤3; punteggio Pasi medio al basale 6,3, variazione dal basale -4,1), del punteggio di percentuale di superficie corporea (Bsa) colpita (64,1% dei pazienti ha ottenuto una Bsa ≤3%; punteggio medio al basale 9,3, variazione dal basale -5,8) e del punteggio di Investigator's Global Assessment o Iga (il 46,8% ha raggiunto un punteggio Iga di 0/1; punteggio medio Iga al basale 2,7, variazione dal basale -1,2) dal basale al follow-up.Risultati simili sono stati osservati nel sottogruppo di pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave. "Questi dati dimostrano ulteriormente la sicurezza e l'efficacia di deucravacitinib nel trattamento della psoriasi in aree ad alto impatto, come il cuoio capelluto – evidenzia Daniel Quirk, Vicepresidente senior, Worldwide Immunology and Neuroscience medical affairs, Bristol Myers Squibb – e includono la prima analisi dal nostro registro RePhlect, fornendo prove che evidenziano il beneficio in un setting di real world di deucravacitinib nel trattamento della psoriasi da placca moderata a grave.

Crediamo che deucravacitinib abbia il potenziale per essere una terapia sistemica a cui i clinici si possono affidare per il trattamento dei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave, specialmente in caso di coinvolgimento del cuoio capelluto.In generale, questi risultati promettenti confermano deucravacitinib una volta al giorno come potenziale standard di cura, mentre continuiamo a guidare l'innovazione Tyk2". La psoriasi è una malattia sistemica cronica, immuno-mediata, ampiamente diffusa, che compromette sensibilmente la salute dei pazienti, la qualità di vita e la produttività in ambito lavorativo.

Rappresenta un grave problema a livello globale, che vede almeno 100 milioni di persone in tutto il mondo colpite da qualche forma di questa malattia, di cui circa 14 milioni in Europa e 7,5 milioni negli Stati Uniti.Circa un quarto dei pazienti affetti da psoriasi presenta la forma moderata-severa.

Fino al 90% dei pazienti con psoriasi presenta la forma volgare, o psoriasi a placche, caratterizzata da placche distinte ovali o rotonde tipicamente ricoperte da squame biancastre.Nonostante siano disponibili terapie sistemiche efficaci, molti pazienti con psoriasi da moderata a grave non sono trattati o trattati in modo adeguato e non sono soddisfatti delle attuali terapie.  La psoriasi è associata a diverse comorbidità che influenzano il benessere dei pazienti, come l'artrite psoriasica, le malattie cardiovascolari, la sindrome metabolica, l'obesità, il diabete, le malattie infiammatorie intestinali e la depressione.

La psoriasi del cuoio capelluto, che si manifesta in circa l'80% dei pazienti con psoriasi a placche, è associata a prurito, desquamazione, dolore e sanguinamento e influenza notevolmente la qualità della vita legata alla salute.La psoriasi del cuoio capelluto può essere difficile da trattare con agenti topici e i dati disponibili sull'efficacia degli agenti sistemici nel trattamento della malattia del cuoio capelluto da moderata a grave sono limitati. Deucravacitinib è anche oggetto di studi clinici in molteplici malattie immuno-mediate.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Strage Erba, “Olindo e Rosa soli colpevoli”: le motivazioni del no alla revisione del processo

0

(Adnkronos) – La richiesta di revisione sulla strage di Erba che vede condannati all'ergastolo Olindo Romano e Rosa Bazzi "è inammissibile" sotto un duplice profilo, ossia "dalla mancanza di novità e della inidoneità a ribaltare il giudizio di penale responsabilità delle prove di cui è chiesta l'ammissione".E' uno dei passaggi delle motivazioni con cui i giudici della corte d'Appello di Brescia hanno 'chiuso' la strage dell'11 dicembre del 2006.  La richiesta di revisione presentata dal procuratore generale di Milano (oggi in pensione) Cuno Tarfusser "prima ancora che carente sotto il profilo della novità della prova, è inammissibile per difetto di legittimazione del proponente", sostengono i giudici nelle motivazioni con cui parlano di "violazione delle regole" e respingono così la 'riapertura' del caso.  In questo caso, "la richiesta di revisione è stata formulata da un sostituto procuratore generale della Corte d'appello di Milano privo di delega relativamente alla materia delle revisioni, riservata, secondo li documento organizzativo dell'ufficio, all'avvocato generale, e non assegnatario del fascicolo ed è stata depositata nella cancelleria del procuratore generale di Milano, che l'ha trasmessa alla Corte, evidenziando la carenza di legittimazione del proponente, disconoscendone il contenuto e chiedendo che fosse dichiarata inammissibile".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Al Pacino: “Sono quasi morto di covid, il cuore si è fermato”

0

(Adnkronos) –
Al Pacino ha sfiorato la morte, se n'è 'andato' per qualche secondo.Poi, racconta, è tornato.

Nel suo libro di memorie in uscita, 'Sonny Boy', l'attore di 'Scarface' ha raccontato di aver contratto il Covid durante la pandemia nel 2020 e di essere "tecnicamente morto", prima della diffusione dei vaccini. La star hollywoodiana, 84 anni, ha ricordato come il suo cuore si sia fermato per qualche minuto: "Il mio cuore ha smesso di battere, non avevo più polso.Nel giro di pochi minuti sono accorsi paramedici e medici, che indossavano tute spaziali, sembravano degli astronauti".

Pacino ha pensato che quelli fossero gli ultimi istanti della sua vita ma "non ho visto la luce bianca, non c'era nulla dall'altra parte". Al New York Times e a People, ricordando il periodo drammatico, l'attore ha raccontato essersi sentito "stranamente non bene".Sono arrivate la febbre e la disidratazione. "Ero lì seduto a casa mia e me n'ero praticamente andato.

Non avevo polso.Ci sei e poi non ci sei più.

Ho pensato: 'Wow, non hai nemmeno i tuoi ricordi, non hai niente".Quindi, l'intervento dei medici: "Erano tutti attorno a me: 'E' tornato, è qui', dicevano.

Mi guardavo intorno e mi chiedevo cosa fosse successo.Pensavo di aver provato l'esperienza della morte, ma non credo sia andata così".

Il suo approccio alla vita è cambiato da allora? "Per niente".  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Manovra, Gentiloni: “Prudenza sì, ma servono riforme e investimenti” – Video

0

(Adnkronos) – La "prudenza" del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti è "necessaria", ma questa "prudenza" non deve comportare la "rinuncia a riforme e investimenti".Lo dice il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, a Lussemburgo a margine dell'Eurogruppo. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

IO NON MORIRÒ- Maximilian Moschetti (Self publishing 2024)

0

Ci sarebbe tanto da dire su questo romanzo d’esordio dell’autore.

Sicuramente un thriller psicologico che non lascia spazio all’immaginazione perché ogni singola scena è descritta davvero in ogni singolo dettaglio proprio come in una foto (sarà perché è la professione principale dell’autore?!)

Londra circonda la vicenda di Edgard uomo e padre di famiglia facoltoso, suo figlio Arthur , Richard che sarà ingaggiato da Edgard per cercare suo figlio scomparso.
Incontrerete poi anche Leonard che si rivelerà davvero un anello importante per un finale sconvolgente.
Per gli amanti dell’azione, ce n’è ma bisogna attendere un po’ perché la narrazione seppur scorrevole tende ad essere molto arricchita di dettagli.
Nel romanzo come per il lettore, avrà uno spazio molto importante il potere della memoria e l’attenzione che spesso la vita di ci porta a diminuire.

La struttura e’ composta da tanti puzzle e da ambientazioni diverse che trovano poi un’unica strada nel mostrarsi al lettore.

Ora solare, quando torna e quali sono le conseguenze

0

(Adnkronos) – L'autunno è iniziato, le giornate sono più corte e sta arrivando il momento di lasciare l'ora legale e tornare a quella solare.Il cambiamento avverrà alla fine del mese di ottobre e garantirà, come ogni anno, un risparmio economico ed energetico. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, intorno alle 3 di notte. Bisognerà spostare indietro di un'ora le lancette degli orologi analogici e digitali non smart, mentre la maggior parte dei dispositivi elettronici si aggiorneranno automaticamente.

Dagli smartphone ai computer, è sempre buona abitudine controllare che effettivamente l'orario impostato sia quello corretto. Il passaggio autunnale dall'ora legale a quella solare dà la possibilità di dormire un'ora in più.Le giornate però, da domenica 27 in poi, ci sembreranno più corte dal momento che le ore di luce saranno più spostate al mattino e che il buio arriverà già nel pomeriggio.  A volte, soprattutto negli anziani e nei bambini, il fisico risente del cambiamento e il cambio dell'ora può portare a disturbi del sonno.

Ecco perché è consigliato iniziare già da qualche giorno prima ad anticipare pian piano l'orario del pasto serale e del sonno, così da dare il tempo al corpo di abituarsi con calma al passaggio.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fontana di Trevi, dal Giubileo ingresso contingentato: non è escluso un ticket

0

(Adnkronos) –
Fontana di Trevi a numero chiuso dal Giubileo e non è escluso il pagamento di un ticket.Ad annunciarlo il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, presentando in Campidoglio l’intervento di manutenzione straordinaria del monumento. "Alla fine della manutenzione della Fontana di Trevi, entro la fine dicembre, la passerella sarà smantellata – ha affermato il primo cittadino – A quel punto non ci sarà nessun biglietto ma un contingentamento, stabiliremo un numero massimo di persone che può stare lì, che non abbiamo ancora stabilito’’.  "La passerella ci consentirà di sperimentare e mettere a punto la modalità di fruizione contingentata per la parte più bassa’, il catino’ della Fontana di Trevi.

La nostra volontà è di stabilire il numero esatto di persone che potranno stare nella parte bassa della fontana, per assicurare a tutti una fruizione adeguata del monumento’’, ha aggiunto. Grazie a pannelli trasparenti e alla passerella, durante la manutenzione sarà possibile vedere il monumento e da una prospettiva unica. "Non è un restauro ma un intervento breve che finirà entro il giubileo’’, ha affermato ancora.   ‘’La prima fase è quella del cantiere, tra un mese sarà posizionata la passerella poi quando sarà tolta ci sarà una modalità di contingentamento.Nella quarta fase valuteremo se sarà utile inserire un ticket, molto basso.

Stiamo studiando ma ci sembra sensato un piccolo contributo per le spese di gestione’’, ha detto infine Gualtieri. " —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Inchiesta curve, pm di Milano Paolo Storari sotto scorta

0

(Adnkronos) – Paolo Storari, pm della Dda di Milano e uno dei titolari dell'inchiesta che ha permesso di azzerare i vertici delle curve milanesi, è sotto scorta.La decisione presa dalla prefettura, su richiesta del procuratore capo Marcello Viola vista la delicatezza dell'indagine e i presunti legami con la 'ndrangheta di alcuni protagonisti, prevede una scorta armata con due persone (scorta di quarto livello, ndr) per almeno sei mesi.

Sara Ombra, co-titolare del fascicolo, è già da tempo sotto scorta per altre inchieste sulla criminalità organizzata.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

A Messina e Catania roadshow per il ‘Premio Young Talents Italia-L’Oréal-Unesco per le donne e la scienza’

0

(Adnkronos) – Parte dall'Università di Messina – domani farà tappa all'Università di Catania – il roadshow pensato per raccontare il Premio 'Youngs Talents Italia-L’Oréal-Unesco per le donne e la scienza', arrivato in Italia alla XXIII edizione.Il bando si aprirà il 12 novembre 2024 e l’obiettivo è superare le 260 candidature dell’anno scorso.

In Italia, dal 2002 al 2023, il programma 'L’Oréal Italia Unesco per le donne e la scienza' ha assegnato un totale di 112 borse di studio e, a partire dalla XXII edizione, in accordo con la giuria, le sei borse di studio del valore di 20mila euro ciascuna, sono diventate dei veri e propri Premi.L’obiettivo è coinvolgere un numero più ampio di ricercatrici del sud Italia e avere una maggiore compatibilità con altre borse di studio che le candidate potrebbero ottenere.  
Nello scorso anno, infatti, meno del 20% delle candidature proveniva da Università del Sud.

Un dato che ha aperto una riflessione nella giuria e che ha spinto L’Oréal Italia ad andare sul territorio per poter raccontare il valore di un premio che si pone l’obiettivo di supportare le giovani ricercatrici in un percorso complesso. "L’Oréal Italia crede profondamente nel progetto For Women In Science – ha detto Ninell Sobiecka, presidente e ad di L’Oréal Italia – In 22 anni abbiamo premiato 118 giovani ricercatrici contribuendo così all’avanzamento della ricerca nel settore scientifico. È importante per noi essere al fianco di tutte le donne.Sappiamo che in Italia ci sono moltissime brillanti scienziate e vogliamo continuare a supportarle.

Oggi siamo all’Università di Messina e domani saremo in quella di Catania perché speriamo di avere sempre più candidature al Premio anche dalle regioni del Sud Italia dove ci sono sicuramente candidate eccellenti.Vorremmo che il messaggio di For Women in Science arrivasse forte e chiaro anche qui: il mondo ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno delle donne”.  “Il programma 'For Women in Science' rappresenta un punto di riferimento fondamentale per le giovani ricercatrici – ha sottolineato il rettore dell'Università di Messina Giovanna Spatari – Con l’assegnazione di sei premi, il programma sostiene il lavoro e i progetti di ricerca di eccellenza delle scienziate under 35, permettendo loro di portare avanti studi innovativi e all’avanguardia. È importante sottolineare che, con la trasformazione delle borse di studio in veri e propri premi, è possibile coinvolgere un numero maggiore di giovani ricercatrici, ampliando le opportunità di chi aspira a fare la differenza nel mondo della scienza, qui in Italia.

Tuttavia, non possiamo dimenticare che, ancora oggi, le donne in ambito scientifico affrontano ostacoli invisibili.Questo Premio, però, continua a mandare un messaggio forte e chiaro: C1 – Internal use l’impegno per eliminare queste barriere e il riconoscimento del contributo inestimabile delle donne alla ricerca scientifica”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Rigopiano, Valsecchi contro Trincia: “Mi ha sottratto progetto podcast e docuserie”

0

(Adnkronos) – Scoppia la polemica attorno al podcast e alla docu-serie 'E poi il silenzio – Il disastro di Rigopiano' prodotti da Chora Media con Pablo Trincia come autore. "Mi hanno sottratto il progetto", afferma il produttore Pietro Valsecchi che all'Adnkronos annuncia di aver depositato sabato, tramite i suoi legali, una diffida contro Trincia e la società di produzione, accusandoli di appropriazione indebita della sua proprietà intellettuale.Il podcast, composto da otto episodi, è disponibile dal 28 settembre, mentre la docu-serie Sky Original è prevista per fine novembre.

Entrambi i progetti sono narrati da Pablo Trincia.  Valsecchi spiega che "nessuno, né i familiari delle vittime, né l’associazione delle vittime, né lo studio legale avrebbero concesso a Pablo Trincia di usare i materiali per realizzare questo podcast e la docu-fiction, poiché da anni con loro stavo lavorando a questo progetto e da più di un mese avevo iniziato a raccogliere le loro testimonianze filmate: quindi non si sarebbero mai prestati a nessun altro progetto podcast o docu".  Il produttore racconta di collaborare con l’associazione delle vittime e lo studio legale di Romolo Reboa dal 2017. "Inizialmente, ho lavorato con giornalisti di prim’ordine come Fabio Tonacci e Goffredo Buccini, e successivamente con i miei collaboratori, per avviare un podcast e una docu-fiction legati a questo progetto.Tutti erano a conoscenza della mia attività, poiché era già stata avviata da tempo".  Valsecchi ricorda che "è stato il produttore Mario Gianani sapendo del mio lavoro a suggerirmi di condividere il progetto con Chora e, in particolare, con il loro collaboratore Pablo Trincia.

Trincia si è mostrato all’inizio entusiasta, è venuto più volte nel mio ufficio e, a posteriori devo dire furbescamente, si è appropriato di tutto".  "A mia insaputa – racconta Valsecchi – Trincia ha incontrato i familiari delle vittime e lo stesso studio legale che ora mi rappresenta.Tutti credevano che lavorasse per me, quindi gli hanno fornito accesso a faldoni, intercettazioni, vocali e tutto il materiale raccolto.

Poi, improvvisamente, mi sono trovato di fronte al podcast e alla presentazione della docu-fiction.Hanno realizzato il tutto alle mie spalle, probabilmente per risparmiare.

Avevo preso un impegno con lo studio Reboa e i familiari delle vittime: devolvere loro tutti i ricavati.Cosa che ora, evidentemente, non avverrà". Per Valsecchi "quello che emerge chiaramente è che la proprietà intellettuale di questo progetto mi è stata sottratta".

Per questo, spiega Valsecchi, "sabato pomeriggio nello studio dell’avvocato Romolo Reboa e con l’avvocato Simone Trivelli che mi assiste con tutto il suo team, abbiamo denunciato Pablo Trincia e la società Chora per aver usato il mio lavoro senza il mio consenso".E conclude: "Voglio ringraziare lo studio Reboa che mi assiste in questa vicenda di Rigopiano, studio che da anni difende le famiglie delle vittime e precisare che se da un lato rivendico la proprietà intellettuale del progetto, i profitti a me spettanti per la divulgazione del prodotto verranno devoluti alle famiglie delle vittime", conclude. 
La diffida, inviata dallo studio legale Reboa, contesta a Trincia il legittimo possesso del materiale alla base del podcast e del docufilm. “Pablo Trincia non risulta essere nel legittimo possesso del materiale utilizzato per il podcast, o comunque della gran parte di esso”, si legge nella diffida. “In diverse comunicazioni via WhatsApp ed email, Pablo Trincia ha riconosciuto che il destinatario finale del materiale fornito dalle persone indicate da Pietro Valsecchi doveva essere quest’ultimo, spostando poi la responsabilità su Chora Media (il cui marchio è nella titolarità di Be Content srl).

Pietro Valsecchi è in possesso di numerose email e messaggi, oltre che delle liberatorie rilasciate dalle persone coinvolte (o dai loro legittimi eredi), i cui contributi vocali sono utilizzati”. 
L’intesa originaria, scrive l’avvocato Simone Trivelli dello studio Reboa, “prevedeva che Pietro Valsecchi, tramite Pablo Trincia, selezionasse il materiale ricevuto e, successivamente, venisse stipulato un contratto secondo cui gli utili derivanti dal podcast e dal docufilm sarebbero stati devoluti alle famiglie delle vittime della tragedia di Rigopiano.Tutte le interlocuzioni con Pablo Trincia sono state basate su tali presupposti imprescindibili.

La cessione del documentario a Sky Italia s.r.l. è avvenuta in violazione di tali diritti, con fini meramente commerciali, ignorando palesemente gli interessi economici e morali di Pietro Valsecchi e delle famiglie delle vittime, alle quali gli utili dell’operazione mediatica avrebbero dovuto essere destinati”.  "Prima di procedere con azioni legali, incluse quelle d’urgenza per tutelare l’immagine e i diritti di Pietro Valsecchi", lo studio legale comunica di aver avuto anche l’incarico di diffidare "a sospendere la programmazione del docufilm e del podcast.Inoltre, a prendere contatti con il mio studio per trovare una soluzione transattiva che tenga conto degli impegni presi con le famiglie delle vittime.

Considerata la tempistica ristretta rispetto alla data di programmazione, possiamo concedere esclusivamente fino a 48 ore per trovare una soluzione". 
"Ci resta l'amaro in bocca per la promessa non mantenuta, anche se l'importante è che il prodotto finale sia di qualità", afferma Gianluca Tanda, attualmente presidente del comitato vittime Rigopiano. Tanda conferma la versione del produttore: "Inizialmente ci contattò Valsecchi, che già conoscevamo perché voleva fare un film su Rigopiano, progetto poi sfumato.Tempo dopo ci ripropose l'idea, ma stavolta sotto forma di podcast e poi docuserie.

Valsecchi ci presentò Pablo Trincia come il migliore nel settore, dicendoci che sarebbe stato lui a occuparsi del progetto.Ci fidammo.

Trincia ci intervistò, ci chiese di coinvolgere altre persone, e noi collaborammo pienamente, fornendogli contatti e tutto quello che ci chiedeva". "Abbiamo, quindi, interagito sempre con Trincia pensando che il progetto fosse ancora nelle mani di Valsecchi", afferma. "Dopo un po', Trincia ci chiese di girare un nuovo video e di firmare una nuova liberatoria.A quel punto capimmo che Valsecchi non c'era più.

Io personalmente chiamai subito Trincia per chiedere spiegazioni, dicendogli che ero vincolato a un accordo con Valsecchi e che non potevo firmare una seconda liberatoria per lo stesso progetto.Alla fine non l'ho firmata, come altri.

Ci siamo sentiti un po' traditi, soprattutto per la modalità con cui è stata gestita la cosa".C'è poi anche la promessa dei proventi che sarebbero stati devoluti interamente al comitato che sarebbero serviti per gestire le diverse iniziative dei familiari delle vittime, come ad esempio il giardino della memoria: "Non siamo alla ricerca di soldi, ma di verità e giustizia per i nostri cari.

Ci resta l'amaro in bocca ma l'importante è che il prodotto finale sia di qualità". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Femminicidio nel barese, uomo uccide a mani nude la moglie dopo averle dato fuoco

0

(Adnkronos) – Ennesimo femminicidio oggi nel barese, dove un uomo ha ucciso a mani nude la moglie dopo aver tentato di darle fuoco.E' accaduto nelle campagne di Gravina in Puglia verso l'1.40 di ieri mattina.

L'accusa per il 65enne Giuseppe Lacarpia è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.La vittima Angela Turturo, aveva 60 anni. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo ha appiccato il fuoco all'automobile, una Fiat Panda, in cui si trovava la moglie, ma dopo che quest'ultima, nonostante le ustioni, è riuscita a uscire dall'abitacolo, l'ha immobilizzata e uccisa a mani nude schiacciandola con il suo peso di oltre 100 chilogrammi. Il 65enne è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura della repubblica di Bari da agenti della Squadra Mobile della Questura del capoluogo pugliese e del locale commissariato di polizia. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Berrettini e la mascotte di Shanghai, dialogo complicato – Video

0

(Adnkronos) – Matteo Berrettini e la mascotte, un rapporto complicato.Prima del match con il danese Holger Rune, nel secondo turno dell'Atp Masters 1000 di Shanghai, l'azzurro in attesa di scendere in campo prova a rompere il ghiaccio con la bimba che lo accompagna.   I tentativi del 28enne romano, però, non sembrano funzionare granché.

La bambina è concentratissima sulla propria missione e il dialogo che Berrettini prova a instaurare si trasforma progressivamente in un monologo con una riflessione 'amara' finale… "Ciao, come stai?Tutto bene?

Piacere di conoscerti", esordisce il tennista, ricevendo una prima risposta dalla bimba. ''Hai 7 anni?Io sono un po' più vecchio, ho 28 anni", dice Berrettini, davanti allo sguardo perplesso della mascotte.

L'azzurro prova a mimare il numero di anni e sembra centrare l'obiettivo: la bambina annuisce, ma non sembra molto interessata. "Beata te…", chiosa il tennista. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nobel Medicina, il premio ai microRna: evidenziatori nel manuale d’istruzioni delle cellule

0

(Adnkronos) – In ogni cellula del corpo umano c'è un 'kit' completo e universale: lo stesso set di geni, lo stesso set di istruzioni.Ma la macchina perfetta del nostro organismo è un 'melting pot' di diversi tipi di cellule, da quelle muscolari a quelle nervose, con caratteristiche molto differenti.

Com'è possibile?Magia della regolazione genica, che consente a ogni cellula di selezionare per sé solo le istruzioni rilevanti fra tutte quelle immagazzinate nei cromosomi.

Registe di questo processo sono le minuscole molecole protagoniste del Nobel per la Medicina 2024: i microRna (miRna), una sorta di 'evidenziatori' che nel 'manuale di istruzioni' delle cellule aiutano a mettere in risalto i passaggi che contano, e contribuiscono a far sì che solo il set corretto di geni sia attivo in ogni tipo di cellula. Victor Ambros e Gary Ruvkun, i premiati di quest'anno, erano interessati proprio a questo: come si sviluppano i diversi tipi di cellule.E hanno scoperto i microRna, nuova classe di molecole di Rna che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione genica. "La loro scoperta rivoluzionaria ha rivelato un principio completamente nuovo di regolazione genica che si è rivelato essenziale per gli organismi multicellulari, compresi gli esseri umani", spiegano gli esperti che hanno deciso di assegnare a loro il riconoscimento più ambito del mondo della scienza.  Ora è noto che il genoma umano codifica per oltre mille microRna.

La loro sorprendente scoperta ha rivelato una dimensione completamente nuova e i miRna si stanno dimostrando fondamentalmente importanti per il modo in cui gli organismi si sviluppano e funzionano.  Il premio Nobel di quest'anno si concentra dunque sulla scoperta di un meccanismo di regolazione vitale utilizzato nelle cellule per controllare l'attività genica.Le informazioni genetiche fluiscono dal Dna all'Rna messaggero (mRna), tramite un processo chiamato trascrizione, e poi al macchinario cellulare per la produzione di proteine.

Lì, gli mRna vengono tradotti in modo che le proteine ​​siano prodotte secondo le istruzioni genetiche memorizzate nel Dna.Dalla metà del XX secolo, le scoperte scientifiche più cruciali hanno spiegato come funzionano questi processi.

Processi che consentono che le diverse cellule esprimano set unici di proteine e che le cellule muscolari, intestinali, nervose e così via svolgano le loro funzioni specializzate.  Inoltre, l'attività genica deve essere continuamente messa a punto per adattare le funzioni cellulari alle mutevoli condizioni nei nostri corpi e nell'ambiente.Se la regolazione genica va male, può portare a gravi malattie come cancro, diabete o autoimmunità.

Negli anni '60, è stato dimostrato che proteine ​​specializzate, note come fattori di trascrizione, possono legarsi a regioni specifiche del Dna e controllare il flusso di informazioni genetiche determinando quali Rna messaggeri vengono prodotti.Da allora, sono stati identificati migliaia di fattori di trascrizione e per molto tempo si è creduto che i principi fondamentali della regolazione genica fossero stati risolti.

Tuttavia, nel 1993, i neo premi Nobel Ambros e Ruvkun hanno pubblicato risultati inaspettati che descrivono un nuovo livello di regolazione genica, che si è rivelato altamente significativo e conservato durante l'evoluzione. Complice della loro scoperta un piccolo verme, da sempre prezioso per la ricerca, il C.elegans.

Verso la fine degli anni '80, Ambros e Ruvkun – borsisti post-dottorato nel laboratorio di un altro Nobel, Robert Horvitz (premiato nel 2002) – puntarono i loro microscopi su questo verme cilindrico lungo 1 millimetro che, nonostante le piccole dimensioni, possiede molti tipi di cellule specializzate presenti anche in animali più grandi e complessi.Ambros e Ruvkun erano interessati ai geni che controllano la tempistica di attivazione di diversi programmi genetici, assicurando che vari tipi di cellule si sviluppino al momento giusto.

I loro studi si concentrarono su due ceppi mutanti di vermi, lin-4 e lin-14, che mostravano difetti in questa tempistica di attivazione.Ambros aveva precedentemente dimostrato che il gene lin-4 sembrava essere un regolatore negativo del gene lin-14.

Tuttavia, non si sapeva come l'attività di lin-14 venisse bloccata.Con Ruvkun affrontò questi misteri.

Ambros analizzò il mutante lin-4 nel suo laboratorio fondato all'università di Harvard.Lì avvenne una scoperta inaspettata: il gene lin-4 produceva una molecola di Rna insolitamente corta che non aveva un codice per la produzione di proteine.

Questi risultati suggerirono che questo piccolo Rna di lin-4 era responsabile dell'inibizione di lin-14.  Ma come funzionava questo processo?A mettere l'altro pezzo del puzzle fu Ruvkun.

Studiando la regolazione del gene lin-14 nel suo laboratorio al Massachusetts General Hospital e Harvard Medical School, dimostrò che non è la produzione di Rna messaggero da lin-14 a essere inibita da lin-4.La regolazione sembrava verificarsi in una fase successiva del processo di espressione genica, attraverso l'arresto della produzione di proteine.

E' confrontando le loro scoperte che i 2 ricercatori hanno avuto l'intuizione.Ulteriori loro esperimenti hanno dunque permesso di dimostrare che il miRna di lin-4 disattivava lin-14 legandosi alle sequenze complementari nel suo mRna, bloccando la produzione della proteina lin-14.

Era stato scoperto un nuovo principio di regolazione genica, mediato da un tipo di Rna precedentemente sconosciuto, il microRna appunto.I risultati furono pubblicati nel 1993 in 2 articoli sulla rivista 'Cell', accolti – si ricorda nella nota del Nobel Prize – con un silenzio "quasi assordante" dalla comunità scientifica.  La percezione cambiò nel 2000 quando il gruppo di ricerca di Ruvkun pubblicò la scoperta di un altro microRna, codificato dal gene let-7, altamente conservato e presente in tutto il regno animale.

L'articolo suscitò grande interesse e negli anni successivi furono identificati centinaia di diversi microRna.Oggi sappiamo che la regolazione genica da parte dei miRna è universale tra gli organismi multicellulari.

Oltre alla mappatura di nuovi microRna, esperimenti condotti da diversi gruppi di ricerca hanno chiarito i meccanismi di come vengono prodotti e consegnati a sequenze bersaglio complementari negli Rna messaggeri regolati.Il legame dei microRna porta all'inibizione della sintesi proteica o alla degradazione degli mRna.

Piccola curiosità: un singolo microRna può regolare l'espressione di molti geni diversi e, al contrario, un singolo gene può essere regolato da più microRna, coordinando e perfezionando così intere reti di geni. I macchinari cellulari per la produzione di miRna funzionali vengono impiegati anche per produrre altre piccole molecole di Rna sia nelle piante che negli animali, ad esempio come mezzo per proteggere le piante dalle infezioni virali.La regolazione genica tramite microRna, rivelata per la prima volta da Ambros e Ruvkun, è in atto da centinaia di milioni di anni.

Questo meccanismo ha permesso l'evoluzione di organismi sempre più complessi.Oggi sappiamo dalla ricerca genetica che cellule e tessuti non si sviluppano normalmente senza microRna.

Una regolazione anomala tramite miRna può contribuire al cancro e sono state trovate mutazioni nei geni che codificano per microRna negli esseri umani e causano condizioni come la perdita congenita dell'udito, disturbi oculari e scheletrici.Mutazioni in una delle proteine ​​necessarie per la produzione di miRna determinano la sindrome Dicer1, grave malattia rara legata al cancro in vari organi e tessuti. "La scoperta fondamentale di Ambros e Ruvkun nel piccolo verme C.

elegans è stata inaspettata – concludono gli esperti dell'Assemblea del Nobel al Karolinska Institutet – e ha rivelato una nuova dimensione nella regolazione genica, essenziale per tutte le forme di vita complesse". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ora è ufficiale: squalifica Pogba ridotta da 4 anni a 18 mesi

0

(Adnkronos) – Ora è ufficiale: la squalifica di Paul Pogba è stata ridotta dal Tas da 4 anni a 18 mesi.Lo ha annunciato il Tribunale di arbitrato sportivo con un comunicato sul proprio sito web.

Il 31enne centrocampista francese della Juventus era stato squalificato per la positività ai metaboliti del testosterone in seguito a un controllo antidoping dopo il match con l'Udinese del 20 agosto 2023.  Alla notizia, non ancora ufficiale, di tre giorni fa, il giocatore aveva reagito con una nota: "Finalmente l'incubo è finito".  "A seguito della decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport, ora non vedo l'ora che arrivi il giorno in cui potrò inseguire di nuovo i miei sogni – aveva spiegato Pogba – Questo periodo è stato estremamente difficile per me, poiché tutto ciò per cui ho lavorato così duramente è stato sospeso.Grazie ancora per tutto l'amore e il supporto.

Non vedo l'ora di tornare in campo".Lo stop, iniziato l'11 settembre 2023, terminerà a marzo 2025. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Dopo Helene ecco Milton, la Florida si prepara all’arrivo di un nuovo uragano

0

(Adnkronos) – Mentre sta ancora affrontando gli effetti dell'uragano Helene, la Florida si prepara all'arrivo di Milton, un nuovo uragano che si è intensificato fino a diventare una tempesta di categoria 2, prima del suo arrivo sulla costa del Golfo del Messico. Lo Stato sta ancora contando i danni provocati da Helene, che il 26 settembre ha colpito la regione Big Bend come uragano di categoria 4, uccidendo almeno 232 persone in tutto il sud-est e lasciando oltre 800 km di distruzione causati da inondazioni e venti catastrofici. Secondo quanto ha annunciato il National Hurricane Center, Milton oggi dovrebbe passare a categoria 3 o superiore, con venti di 193 km orari.Si prevede che colpisca tra Cedar Key e Naples, includendo l'area di Tampa verso metà settimana. Per Miami, Orlando e Tampa sono previsti da 5 a 20 centimetri di pioggia fino a giovedì.

Secondo il centro uragani, alcune aree dello Stato potrebbero ricevere più di 38 centimetri di pioggia. “Milton sarà una tempesta storica per la costa occidentale della Florida”, ha dichiarato il Servizio meteorologico nazionale di Tampa Bay in un briefing questa mattina.   Il governatore Ron DeSantis ha dichiarato lo stato di emergenza a 51 contee e ha avvertito i cittadini della Florida di prepararsi a più interruzioni di corrente, assicurandosi di avere cibo e acqua per una settimana e di essere pronti a mettersi in viaggio.DeSantis ha spiegato che, nonostante il punto preciso in cui Milton toccherà terra non è ancora chiaro, la Florida sarà duramente colpita. Le autorità hanno emesso ordini di evacuazione obbligatori per alcune parti della contea di Pasco e dell'isola di Anna Maria vicino a Tampa a partire da oggi, mentre altre località hanno chiesto ai residenti di evacuare.

Le evacuazioni includono anche i residenti che vivono in case mobili, in zone basse e soggette a inondazioni. Le autorità hanno affermato che, oltre all'ondata di tempesta di Milton, i detriti di Helene renderanno difficile ai soccorritori raggiungere le persone in difficoltà nei prossimi due giorni.     —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Re Carlo sospenderà cure per il cancro durante visita in Australia e Samoa

0

(Adnkronos) – I medici hanno concesso a Re Carlo di sospendere la terapia contro il cancro per poter volare in Australia la prossima settimana per una visita reale.Il monarca partirà il 18 ottobre, toccando Sydney e Canberra, per poi proseguire per una visita di Stato a Samoa, nel Pacifico meridionale, dove parteciperà al Commonwealth Heads of Government Meeting (Chogm). Secondo quanto appreso dal Daily Mail, Sua Maestà continuerà la terapia in corso contro il cancro fino al momento della partenza, per interromperla durante il suo soggiorno all'estero.

Il re riprenderà il ciclo di cure non appena tornerà nel Regno Unito.Charles, 75 anni, a cui è stata diagnosticata una forma tumorale a febbraio in seguito a un intervento chirurgico alla prostata, è da allora sottoposto a cure settimanali.

La notizia che il Re faccia un viaggio così lontano e lasci passare 11 giorni tra un trattamento e quello successivo – scrive il giornale britannico – è una buona notizia per la sua salute e sottolinea anche il suo impegno nel rispettare i doveri reali che ha dimostrato fin dalla diagnosi. Il Re e sua moglie, la Regina Camilla, hanno un programma fitto di impegni, che comprenderanno fino a dieci appuntamenti al giorno durante la loro visita reale, e avranno solo un giorno di riposo.Fonti sottolineano, tuttavia, che il loro programma è stato organizzato in stretta consultazione con i medici che monitoreranno quotidianamente la salute di Carlo.

Al suo seguito ci sarà, come sempre, un medico, prassi standard per il Re quando è all'estero.Il viaggio tanto atteso è estremamente significativo in quanto è la sua prima visita a un reame, di cui è capo di Stato da quando è diventato Re, e il suo primo Chogm come capo del Commonwealth. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)