Ponte Morandi, Toti contro Toninelli: “Ministero colabrodo, superare giustizialismo e dare buone notizie ai genovesi!”
“Credo che in questa situazione, con il Mit che è un colabrodo e uno degli anelli deboli, Regione e Comune di Genova debbano essere protagonisti di questa fase.” inizia così la dura risposta del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti alla campagna politica mossa dai 5stelle, in particolar modo dal Ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, protagonista in questi giorni di un episodio controverso riguardando presunte pressioni nei suoi confronti. Le prove fornite al riguardo (due lettere inviate al MiT da Autostrade), però, risalivano a diversi mesi prima del suo insediamento e non presenterebbero particolari irregolarità. Imbarazzo che è stato alimentato ance dalle dimissioni di Bruno Santoro scelto da Toninelli nella commissione, ma indagato nell’inchiesta sul crollo.
“Mi sembra che Toninelli dovrebbe preoccuparsi di altro invece che di quello che fa Toti. Si occupi del suo ministero, visto che la composizione della commissione del Mit è piuttosto complicata e i commissari ruotano più rapidamente che giocatori in una partita di calcio”. Poi è tornato a sottolineare quanto già espresso nelle scorse settimane, ogni volta che la tensione con Roma è salita: “I governi devono parlare con atti di legge. Al momento la legge dice che quando il Ponte Morandi sarà sbloccato dalla magistratura tornerà ad Autostrade. La realpolitik deve superare un mal interpretato giustizialismo“.
Toti non risparmia alcune parole anche nei confronti di Di Maio che ieri aveva annunciato brutte sorprese per Autostrade: “Più che una brutta sorpresa per Autostrade vorrei belle sorprese per i cittadini di Genova e per la Liguria. Se Di Maio, invece di annunciare brutte sorprese, annunciasse delle belle sorprese credo che farebbe più efficacemente il suo lavoro”.
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