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Castellammare di Stabia

L’economia fa Ffss e non Boom: Conte già mette le mani avanti

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lla giornata milanese del Presidente del Consiglio tra Assolombarda e Regione Lombardia giunge già il Ffss della ruota economica del tandem gialloverde che si sgonfia e questo, anticipando l’Istat che diffonderà domani i dati sulla crescita della ricchezza, gli dà una prima occasione per provare a cominciare a mettere qualche toppa portandosi avanti nelle riparazioni (a chiacchiere) dicendo che si aspetta un’ulteriore contrazione del Pil, certificando così, in anticipo, la recessione.

“Probabilmente domani mi aspetto una ulteriore contrazione del Pil, lo do per scontato, ma il quarto trimestre è il passato, guardiamo al futuro” dice

“Abbiamo dei dati congiunturali che non sono favorevoli, non dobbiamo girare la testa dall’altra parte. Ma non dipendono da noi, sono fattori esterni: la Cina, la Germania…”, continua Conte.

“Se nei primi mesi di quest’anno stenteremo, ci sono tutti gli elementi per sperare in un riscatto, di ripartire con il nostro entusiasmo, soprattutto nel secondo semestre, lo dice anche l’Fmi”

Conte ha quindi citato la ripartenza dell’export che, a suo giudizio, seguirà alla fine della guerra commerciale tra Usa e Cina, e a livello interno cita la necessità di far ripartire il settore dell’edilizia per cui dice (chiede):

“Abbiamo una economia che crescerà,  dobbiamo lavorare insieme, progettare gli strumenti per far crescere l’economia in modo robusto e duraturo”.

Gli fa eco anche Giovanni Tria che, parlando con i giornalisti a Washington su un ipotesi di recessione tecnica, dice: non drammatizzare così!

Sarà così? Lo speriamo, epperò siamo sempre al “domani” che comincia sempre più a somigliare ad un “dimai”

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