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Castellammare di Stabia

L’importanza di un piano di comunicazione in azienda

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Produrre e gestire i contenuti riguarda sempre di più le persone ma anche le aziende.

P

roprio come un profilo personale che si confronta costantemente sulle piattaforma social, anche le aziende sono costrette ad interfacciarsi con gli utilizzatori finali dei propri prodotti e servizi in uno scambio continuo di informazioni bi-direzionali.

Programmare le attività di comunicazione di un’organizzazione serve a fornire gli strumenti più azzeccati per parlare al proprio pubblico di riferimento. Un’esigenza che va soddisfatta con la messa in campo di figure specifiche, in grado di gestire l’intero piano di comunicazione. Nello specifico, un piano di comunicazione ben strutturato può consentire di studiare, in maniera attenta e schematica, tutte le attività necessarie a perseguire gli obiettivi prefissati nel breve e medio periodo.

Tre sono le considerazioni propedeutiche a questa sfidante attività:
– individuare gli obiettivi
– capire le tempistiche
– stabilire un budget.

La stesura di un piano di comunicazione, che può considerarsi realmente efficace, dovrebbe prevedere 9 passaggi fondamentali:
1. Analisi dello scenario
2. Definizione degli obbiettivi
3. Individuazione del target
4. Individuazione dei punti di forza
5. Stesura della strategia che serva ad individuare:
– Cosa dire?
– Come dirlo?
– Con quale frequenza?
6. Formulazione di un vero e proprio piano operativo
7. Investimento monetario e di risorse
8. Tempistiche
9. Misurazione dei risultati.

Per il raggiungimento di tutti gli obbiettivi di communication management entrano in gioco sempre le competenze, tecniche e relazionali.

Irrinunciabile è la buona pratica di essere costantemente aggiornati sui trend del momento relativi al mercato di riferimento. In questo scenario, il ruolo dei professionisti della comunicazione continuerà a prendere sempre più piede nel mercato.

I curriculum delle figure più richieste nell’ambito communication devono oramai riportare certamente competenze tecniche, ma anche capacità operative, gestionali e relazionali. Le stesse selezioni non si basano più su una buona prima impressione ma su veri e propri contest in cui viene richiesto di esprimere il proprio potenziale e la propria capacità per far emergere il proprio valore aggiunto.

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