È subito scontro fra Di Battista e Salvini. Al ritorno dal Sudamerica il leader grillino rilancia la sfida alla casta e la Lega invoca il contratto. Maggioranza a rischio dopo le espulsioni nel M5S.
I
n vista delle Europee di fine maggio, i due volti più popolari del Movimento 5 stelle si ritrovano a Capodanno per festeggiare e per fare il punto sulla strategia da usare per mantenere buono il gregge (e gli stessi parlamentari che cominciano a scalpitare) e parare i colpi di quello che, di fatto, è l’avversario più pericoloso: l’alleato di governo Matteo Salvini che, come loro, è in perenne campagna elettorale.
Punti Chiave Articolo
L’incontro è avvenuto in un ‘buen retiro’ vicino alle piste da sci, nel Trentino, da dove i due pentastellati lanciano, con un video su FB, gli auguri (ed i messaggi nemmeno subliminali) al loro ‘popolo’.
Eccoli allora lì insieme, entrambi in giubbino da neve (slacciato quello di Di Maio, chiuso fino al mento e con tanto di berretto di lana in testa quello di ‘Dibba’) intenti a rilanciare, con la scusa degli auguri, uno dei temi cari ai 5 stelle: quello dello stipendio dei parlamentari, stipendi che, in realtà, sono veramenti elevati se si considera la levatura dei NON Politici attuali che sono meno di braccia rubate all’agricoltura e all’edilizia anche se, per queste ultime, è stata una fortuna.
Ma questo è altro di cui si avrà di sicuro modo di scrivere in futuro mentre ora è importante dar conto dell’attualità che, per l’appunto, è la campagna elettorale per le europee che i pentastellati continuano a portare avanti sempre, ovunque e comunque. In questa occasione lo hanno fatto con il video girato sulle piste da sci mettendo in campo anche l’altra faccia identificativa dei pentastellati, quella dell’ala rientrante Di Battista.
Ecco allora il non politico Di Maio che, non tramite i vecchi ed obsoleti mezzi istituzionali ma con quelli preferiti dagli adoloscenti odierni, annuncia una legge che taglierà gli stipendi ai parlamentari (magari a quelli che verranno).
Ma ascoltiamo e vediamo per credere:
Intanto, mentre comunque Di Maio e Di Battista si dilettano sulle piste da sci (alla fin fine, come annunciato da Di Maio, la povertà è stata abolita, no?), una fronda di una trentina di parlamentari fra i 5 Stelle che, dopo le 4 espulsioni del 31 dicembre, criticano la linea dura e vorrebbero chiarimenti sul futuro del movimento evidenziando così che questo è un momento difficile per i pentastellati.
Lascia un commento