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La scuola del futuro per una educazione nell’epoca hi-tech

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l futuro dell’ educazione è al centro delle preoccupazioni del fondatore di Alibaba, Jack Ma, secondo cui il segreto per indirizzare in positivo la rivoluzione tecnologica sta nella creatività e nello spirito di collaborazione, ovvero insegnare le “competenze soft”.

Il signor Alibaba: “I robot cancelleranno milioni di posti. A noi restano creatività e lavoro di squadra”

Da Davos l’allarme di Ma: «Evitiamo la guerra mondiale»

NEW YORK – «L’intelligenza artificiale, i Big Data, sono una minaccia per gli esseri umani. I robot uccideranno un sacco di posti di lavoro, perché in futuro queste mansioni verranno svolte dalle macchine. L’unica soluzione è cambiare il modo in cui educhiamo i nostri ragazzi, insegnando loro non a competere con le macchine ma a sviluppare la loro creatività».

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L’allarme che Jack Ma, fondatore e presidente di Alibaba, ha lanciato da Davos risuona in tutto il mondo. Perché tocca un tema fondamentale della nostra epoca; una trasformazione epocale che crea insieme possibilità sconfinate, e ansia per le prospettive dell’umanità.

Intervenendo ad un dibattito del World Economic Forum dedicato alle nuove tecnologie, Ma è stato molto diretto: «Queste novità sono una minaccia». Quindi ha aggiunto: «Io credo che l’intelligenza artificiale dovrebbe supportare gli esseri umani. La tecnologia dovrebbe sempre fare qualcosa per potenziare le capacità della gente, non diminuirle».

Il fondatore di Alibaba è preoccupato per lo sviluppo dell’automazione, come peraltro diversi studiosi e uomini d’affari, da Stephen Hawking a Bill Gates. Nello stesso tempo, però, ritiene che compagnie come la sua possano avere un impatto positivo su questo fenomeno: «Noi abbiamo la responsabilità di avere un cuore buono, e fare qualcosa di buono. Garantire che tutto ciò che facciamo sia indirizzato verso un futuro migliore».

Quindi ha aggiunto: «Persone come noi hanno soldi e risorse, e dobbiamo spenderli nella tecnologia che potenzia gli esseri umani, li rafforza e rende le loro vite migliori».

La tecnologia produrrà molte persone di successo e carriere interessanti, ma nello stesso tempo genererà anche seri problemi sociali. Per affrontarli e risolverli, prima che possano scatenare il caos, Jack Ma ha riportato alla mente le catastrofi del passato: «La prima rivoluzione tecnologica causò la Prima Guerra Mondiale, e la seconda rivoluzione tecnologica causò la Seconda Guerra Mondiale».

Dopo l’ammonimento, però, il fondatore di Alibaba ha indicato anche la strada per non ricadere negli errori del passato: «Ora stiamo vivendo la terza rivoluzione tecnologica. Se ci sarà una Terza guerra mondiale, io penso che dovrebbe essere dichiarata contro le malattie, l’inquinamento, la povertà, e non contro noi stessi».

Il segreto per indirizzare in positivo la rivoluzione tecnologica in corso, ed evitare che l’intelligenza artificiale si trasformi in una minaccia per la sopravvivenza dell’umanità, sta soprattutto nella creatività e nello spirito di collaborazione. La creatività è la dote che ha sempre distinto gli esseri umani, aiutandoli ad affrontare i problemi e a sviluppare sempre meglio la nostra società. Anche in questo caso sarà necessaria, per trovare soluzioni innovative tanto sul lavoro, quanto nella vita quotidiana.

La collaborazione è invece la chiave per mettere il progresso tecnologico al servizio degli uomini, invece che contro di essi, a partire ad esempio da un maggior coinvolgimento delle donne nella gestione delle imprese. Se la rivoluzione dell’intelligenza artificiale può rappresentare una minaccia, la via da seguire è appunto quella dell’intelligenza umana, per fare in modo che l’obiettivo di tutti sia usarla per migliorare le vite, invece di distruggerle.

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lastampa/Il signor Alibaba: “I robot cancelleranno milioni di posti. A noi restano creatività e lavoro di squadra” PAOLO MASTROLILLI – INVIATO A NEW YORK

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