Mancano ancora tre mesi dall’inizio della 68esima edizione del Festival di Berlino è già si discute delle candidature. L’Italia – ancora delusa dall’esclusione agli Oscar di A Ciambra  –  presenta Figlia mia di Laura Bispuri, con Valeria Golino e Alba Rohrwacher. Al centro del film c’è Vittoria, una bambina divisa tra due madri, Tina e Angelica. La prima, interpretata da Valeria Golino, è una madre amorevole; mentre la seconda – interpretata da Alba Rohrwacher – è una donna fragile e istintiva. Le due donne inizieranno a contendersi l’amore della figlia, divisa tra l’amore della mamma biologia e della mamma adottiva.
Laura Bispuri, per la seconda volta a Berlino dopo l’esordio nel 2015 con Vergine giurata interpretato ancora una volta dalla poliedrica Rohrwacher, torna a parlare di disagio. Questa volta la protagonista è una bambina di dieci anni in un momento particolare della sua vita: un’estate nella quale scoprirà che le cose non sono come le ha sempre immaginate.
Tra gli altri 6 film in concorso troviamo Don’t worry, he don’t get far on foot di Gus Van Sant interpretato da Joaquin Phoenix; Eva con Isabelle Huppert, del francese Benoit Jacquot, e Mio fratello si chiama Robert ed è un’idiota, del tedesco Philp Groening. Poi ancora il film polacco Twarz, di Matgorzata Szumowska, il tedesco In den Gaengen (Nei corridoi) di Thomas Stuber, e infine Dovlatov, la pellicola frutto della cooproduzione russo-polacco-serba del regista Alexej German Jr.
Lascia un commento