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La Ue boccia la manovra. Salvini: risponderemo educatamente. Di Maio: non arretriamo

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La bocciatura della manovra italiana da parte di Bruxelles che giudica non rispettata la regola del debito da parte dell’Italia, in particolare della raccomandazione dello scorso 13 luglio, ed il rapporto stilato in base all’articolo 126 dei trattati europei, spiana la strada a una proceduta per deficit eccessivo.

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unque la UE ha bocciato la manovra concludendo che l’apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è giustificata. La decisione poi spetterà al consiglio Ecofin.

Nel merito parla anche il Commissario Moscovici giudicando il fatto di oggi una inevitabile conseguenza.

Per il Governo, risponde il vice premier Salvini che chiede all’Europa di rispettare il popolo italiano:

“Risponderemo educatamente” fa sapere il ministro dell’Interno Matteo Salvini, lasciando la sede di Confcommercio.

“Fatto salvo il principio guida, che è investire su lavoro, pensioni e partite IVA, se si vuole mettere di più sugli investimenti sono disponibilissimo a ragionare con tutti, basta che non ci impongano”

“Se il Paese non cresce – ha aggiunto concludendo Salvini – il debito sale. Se invece il Paese cresce, il debito scende. Io sono disponibilissimo a incontrare anche domattina Junker e Moscovici”.

Non poteva mancare la voce del MoVimento 5 Stelle che, commentando la bocciatura Europea, dice: non arretriamo. mentre il ministro dell’economia Tria, dal canto suo, dice che non conviene a nessuno drammatizzare il dissenso tra Italia e Commissione Europea:

“Con rammarico prendiamo atto che la Commissione non ha ritenuto di condividere le ragioni del bilancio programmatico italiano.

Restiamo convinti che esso assicuri il totale controllo dei nostri conti pubblici nei limiti della moderata politica espansiva resa necessaria dal rallentamento dell’economia europea ed italiana che noi vogliamo contrastare. Siamo altresì convinti che garantisca in ogni caso anche l’obiettivo della riduzione del rapporto debito-pil più volte ribadito dal Governo.

Ritengo tuttavia che la drammatizzazione del dissenso tra Italia e Commissione europea danneggi l’economia italiana e di conseguenza l’economia europea.

Questa considerazione è alla base del nostro impegno a continuare il dialogo con la Commissione alla ricerca di una soluzione condivisibile nell’interesse reciproco”.

Si fa sentire anche il presidente Consiglio Conte che si dice convinto della validità dell’impianto della manovra ed anche lui si dice disponibile ad un confronto costruttivo con Junker.

E questo è!

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