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Domani la Regione Abruzzo è chiamata al voto : tutto quello che c’è da sapere

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Mentre continua la lite con la Francia, lite che ha costretto il titolare di via XX Settembre, il ministro Tria, a scendere in campo per provare a tamponare la crepa oltre che, sempre nell’intervista alla stampa di questa mattina, a bacchettare i due vicepremier, siamo giunti al giorno di silenzio elettorale prima delle votazioni in Abruzzo dove, ieri sera, si è chiusa la campagna elettorale e forse, per un giorno, ci saranno risparmiati comizi e beghe anche tra gli stessi coinquilini al governo.

N

ell’attesa dell’esito delle votazioni nella Regione #Abruzzo di domani, vi ricordiamo che le elezioni regionali sono regolate, come le altre regioni a statuto ordinario, dalla legge Tatarella per cui il sistema elettorale abruzzese prevede la doppia preferenza di genere e sia il presidente della Regione che i consiglieri, che sono 30 in tutto, sono eletti a suffragio universale.

Queste le regole che scandiranno la giornata di domani, domenica 10 febbraio:
  • i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23.
  • Gli elettori dovranno presentarsi ai seggi muniti di tessera elettorale e di un documento d’identità valido.
  • Gli elettori hanno a disposizione un’unica scheda su cui esprimere le preferenze, ed è di colore verde. Da un lato la scheda presenta i simboli dei partiti in lizza con accanto lo spazio per scrivere i nomi dei candidati consiglieri comunali, mentre dall’altro lato c’è un riquadro con il nome del candidato presidente della Regione collegato alla coalizione o al singolo partito.

Viene eletto alla carica di governatore dell’Abruzzo il candidato che ottiene la maggioranza dei voti validi. Il candidato presidente è collegato a una lista o a una coalizione che lo sostiene, e che è in corsa per il Consiglio regionale. Alla lista collegata al presidente vincente viene attribuita una maggioranza di seggi in consiglio tra il 60 e il 65 per cento.

Il territorio abruzzese è diviso in 4 circoscrizioni, che corrispondono alle 4 province: L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo. Ogni circoscrizione elegge 7 consiglieri, tranne Chieti che ne elegge 8. In Consiglio regionale entrano di diritto il candidato presidente eletto e il secondo candidato più votato.

I consiglieri si eleggono tramite sistema elettorale proporzionale, con soglia di sbarramento al 4 per cento per le liste che corrono da sole e soglia al 2 per cento per quelle inserite in una coalizione.

Richiamate e ricordate le regole, diamo ora un’occhiata anche ai candidati per questa elezione anticipata convocata in seguito alle dimissioni del presidente Luciano d’Alfonso che ha abbandonato la carica essendo stato eletto al Senato, lo scorso 4 Marzo, tra le file del Partito Democratico.

In corsa per la carica di Presidente della Regione sono 4, tre avvocati e un manager con una laurea in filosofia:
  1. Il senatore Marco Marsilio, un manager con una laurea in filosofia, è il candidato sostenuto dalle liste di Fratelli d’Italia, Lega Salvini Abruzzo, Forza Italia, Azione Politica, Unione di Centro-DC-IDeA.
  2. L’ex vicepresidente del CSM Giovanni Legnini guida la coalizione di centro-sinistra con 8 liste a sostegno: Partito Democratico, Abruzzo in comune, Centristi per l’Europa-Solidali e Popolari per Legnini, Progressisti con Legnini-Sinistra Abruzzo-LeU, Avanti Abruzzo – Italia dei Valori, Abruzzo Insieme – Abruzzo Futuro, Legnini Presidente, +Abruzzo – Centro Democratico.
  3. La consigliera regionale uscente Sara Marcozzi è la candidata per il MoVimento 5 Stelle
  4. L’avvocato Stefano flajani è il candidato di CasaPound.
Sono attesi al voto circa un milione e duecentomila aventi diritto.

L’appuntamento elettorale si propone anche come un test per misurare i rapporti di forza tra gli alleati di governo, Lega e Movimento 5 Stelle, anche in vista degli Europei di maggio

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