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Coronavirus. Forse a Brescia una 6a vittima. Di sicuro una a Bergamo

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Forse a Brescia, la 6a vittima del Coronavirus, di sicuro una sesta (o settima) c’è stata a Milano. I contagiati, ad ora, sono 229.

Coronavirus. Forse a Brescia una 6a vittima. Di sicuro una a Bergamo

span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 14pt;">Coronavirus. Nelle prime ora di questo pomeriggio si era diffusa la voce di una sesta vittima da Coronavirus che sarebbe deceduta agli Spedali civili di Brescia. Sempre stando alle prime voci, la vittima sarebbe stata una donna di 68anni trasferita ieri da Crema a Brescia, ed era risultata positiva al virus.

L’ospedale di Brescia, interpellato per avere conferma, ha negato, e quindi al momento, questo caso, lo si pone in NI ma, nel contempo, il direttore generale degli Spedali civili di Brescia GianMarco Trivelli a margine di un vertice in Prefettura a Brescia, segnala che, al Civile, ci sono comunque quattro pazienti positivi  al  Coronavirus e che Uno è di Pontevico (BS).

Purtroppo, nonostante la smentita di Brescia, c’è da registrare che, comunque e a prescindere, una sesta vittima visto che, invece, è stata appena comunicata, e confermata, la morte dell’ottantenne di Castiglione d’Adda che, risultato positivo al Coronavirus, era stato trasferito, da Lodi, all’Ospedale Sacco di Milano.

Sarebbe questo, quindi, il sesto decesso confermato in Italia pur se di fatto, anche in questo caso come in altri, si tratta di una paziente con il quadro clinico già compromesso essendo giunto al pronto soccorso per un attacco cardiaco.

Gli infetti, inclusi i morti, salgono quindi a 229 così distribuiti:

  • 172 in Lombardia (comprese le 5 vittime),
  • 32 in Veneto di cui: 24 pazienti del cluster di Vo’ Euganeo, 4 casi di Mirano e 4 casi a Venezia,
  • 18 in Emilia Romagna,
  • 4 in Piemonte,
  • 3 nel Lazio (la coppia di cinesi allo Spallanzani e il ricercatore dimesso).

Tutti questi casi allarmano tutta Europa e in particolare i paesi confinanti come Francia, Svizzera e Austria che non escludono eventuali contromisure se la situazione dovesse peggiorare.

Nel tentativo di rassicurarli, il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine della riunione della task force svolta nella sede della Protezione civile ha dichiarato:

«Il nostro Servizio Sanitario è all’altezza della situazione e la risposta che stiamo dando è rapida ed efficace come affermato dalla Commissaria europea,Stella Kyriakides, con cui sono in costante collegamento».

Redazione Lombardia /Stanislao Barretta

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