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e parole del giornalista di Sportitalia Filippo Gherardi intervenuto ai microfoni di Passione Formula 1
Focus sul 2023 ringraziando il 2022: Filippo Gherardi in esclusiva
Per concludere il 2022, Passione Formula 1 ha avuto il piacere di ospitare il giornalista di Sportitalia e Odeon Tv Filippo Gherardi. Con Gherardi, Marco Palomba e Carlo Ametrano hanno fatto un resoconto sull’effetto domino dei team principal, proiettandosi verso il 2023. Ecco le sue dichiarazioni.
Filippo, partiamo da quanto successo in casa Ferrari: fuori Binotto, dentro Vasseur. Come valuti questa scelta?
“È un fine anno un po’ anomalo per quelli che sono i canoni ai quali la Formula 1 a livello strategico ci ha abituato. È chiaro che la notizia da copertina è l’avvicendamento in Ferrari. Credo che Binotto paghi una macchina veloce, che i risultati testimoniano, che non è riuscita a conquistare il mondiale. Tutto ciò viene associato a uno schema strategico che non ha convinto in molte gare: penso a Silverstone o a Monaco, tanto per dirne due.
Al suo posto viene un uomo esperto come Vasseur: basti pensare che la società che da un punto di vista ingegneristico ancora oggi fornisce i telai delle monoposto della Formula E fu fondata dallo stesso Vasseur che ha ceduto in corso d’opera, ma comunque è stato l’artefice. Parliamo di un personaggio abituato a vincere con i giovani: ha vinto con Hamilton e con un grandissimo Russell, senza dimenticare che ha lanciato Leclerc in Formula 1. Credo però, per concludere, che il suo ruolo sia molto semplice: deve cercare di consolidare quello che di buono Ferrari ha fatto vedere nel 2022 e infine dovrà riorganizzare quello che è il Remote garage”.
Come vedi il suo arrivo considerando che è, come Binotto, anche lui un ingegnere?
“Il fatto che un ingegnere possa assumere la gestione sportiva di una scuderia non mi sembra un deterrente. L’importante è che Vasseur sappia ripartire dalle certezze che il 2022 ha dato alla Rossa: c’è stata una grande crescita se si considera il 2021; c’è oggettivamente poco da buttare, ed è lì su cui si deve focalizzare Vasseur”.
Cosa ne pensi dell’arrivo di Schumacher come terzo pilota Mercedes?
“Con tutto l’affetto che si possa voler avere a questo ragazzo… diciamo che contestualizzerei il tutto come una sorta di promozione. Francamente, riportare il nome Schumacher in un team tedesco è comunque importante. Nei giorni scorsi ho letto una statistica abbastanza indicativa: Mick è stato il pilota che è costato di più alla propria squadra in termini di incidenti. Credo che se avesse avuto un altro cognome non si sarebbe avvicinato così facilmente alla Mercedes: il ragazzo è veloce, ma in Formula 1 ce ne sono tanti altri che sono al suo passo”.
Parlando proprio della Mercedes, lotteranno per il titolo nel 2023?
“Credo che ci sia ancora un gap da recuperare con Red Bull e Ferrari. Credo però che Hamilton però abbia suonato la scossa in vista della prossima stagione, quando alla Bild ha dichiarato che prima di ritirarsi vuole cercare di arrivare all’ottavo titolo. Diciamo che questa mi sembra una buona motivazione da dare all’ambiente. Con l’arrivo di Russell, Mercedes ha tutto per poter lottare al titolo, ma ora serve la vettura. Per questo ti dico che, attualmente, sarebbe corretto mettere il team di Brackley dietro Ferrari e Red Bull”.
Filippo, il 2022 è ormai in chiusura: carico per il nuovo anno?
“Certo! Per il 2023 sarò ancora responsabile motori per l’emittente Sportitalia, che ha da poco anche il suo nuovo sito web. Da non perdere inoltre ogni settimana l’appuntamento su Odeon Tv in cui vi parliamo sia di automotive ma anche di motorsport grazie al grande contributo del vostro, ma ormai anche nostro, Carlo Ametrano”.
Se vuoi ascoltare l’intervista a Filippo Gherardi clicca sul link che segue: http://chirb.it/5GgvyK
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