Poker e psicologia: il fascino della mente dietro questo celebre gioco di carte

Negli anni il poker è stato capace di evolversi enormemente, in questo articolo analizziamo la psicologia che si cela dietro questo gioco

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Nei quasi due secoli di vita della sua versione moderna, il poker è stato capace di evolversi enormemente, in questo articolo analizziamo la psicologia che si cela dietro questo gioco di carte.

In questo senso, basti pensare al fatto che mentre nel Far West degli inizi del secolo XIX veniva considerato un gioco d’azzardo adatto solo per i malavitosi che frequentavano i suoi saloon pieni di fumo, di recente è stato riconosciuto uno sport mentale alla stregua di discipline come gli scacchi, il go e il bridge.

Presa nel 2009 da parte dell’Associazione Internazionale di Sport Mentali, questa decisione è davvero rivoluzionaria, in quanto potrebbe garantirgli l’accesso nel prossimo futuro ad eventi rinomati come le Olimpiadi. Inoltre, un simile evento è la conferma inconfutabile del fatto che per avere successo a poker non serve solo una buona dose di fortuna, ma è anche necessario sviluppare un’ottima capacità di ragionamento.

Come evidenziato da questa premessa, dunque, al tavolo verde la protagonista indiscussa è la mente. Per questo, a seguire si presenteranno i modi principali in cui quest’ultima è implicata quando ci si concede una partita a poker.

Come vincere a poker servendosi della ragione e della psicologia

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Avendo il mindset giusto

Questo termine, traducibile in forma letterale con “mentalità”, si riferisce al diverso atteggiamento che ogni persona ha nei confronti delle situazioni che si trova ad affrontare nella vita quotidiana. Come in ogni altro ambito che coinvolge la psicologia, dunque, anche nel poker è necessario iniziare la propria avventura con il piede giusto; solo così, infatti, si può ambire a prendere parte ai tornei più famosi a livello internazionale.

In questo senso, quindi, si deve comprendere che costanza e determinazione devono essere sempre presenti, sia per quanto riguarda l’approfondimento delle regole base del gioco che per quanto concerne i momenti di pratica.

Attualmente, il luogo ideale per combinare questi due elementi alla perfezione è il web dove è possibile accedere facilmente al migliore operatore in circolazione, il quale propone le più famose ed amate proposte di gioco del settore.

Qui, ci si potrà mettere alla prova in varianti come il Texas Hold’em e l’Omaha, ma anche in numerosi tipi di avvincenti tornei. Tra questi, uno dei più amati è il “Mystery Bounty”, che prevede che a ognuno dei partecipanti venga attribuita una taglia segreta. Insomma, per qualsiasi preferenza c’è un’opzione affidabile e sicura a cui si può giocare, che spazia da versioni nuove e contemporanee o al classico poker online.

Sapendo variare la propria strategia

Nessuna partita di poker è uguale a un’altra. Per questo motivo, sebbene sia di fondamentale importanza perfezionarsi in uno o più stili di gioco, non si può seguire sempre lo stesso schema se non si vuole risultare troppo prevedibili agli occhi degli avversari.

Bluffare quando si hanno a disposizione carte mediocri può essere senza dubbio una mossa vincente se la si applica con moderazione nel corso di un torneo, ma potrebbe risultare deleterio nel caso diventasse la norma. Ecco dunque che sviluppare l’abilità di cambiare la propria strategia in corso d’opera – ancor meglio se nel più breve tempo possibile – può diventare uno dei fattori cruciali al momento di distinguere un principiante da un professionista.

Tenendo sotto controllo le proprie emozioni

Come mostrato dal caso Moneymaker, anche chi è alle prime armi può riuscire a togliersi grandi soddisfazioni con un po’ di sostegno da parte della Dea Bendata. Questo celebre contabile statunitense, infatti, è noto per essersi aggiudicato l’ambito Main Event delle World Series of Poker nel 2003 e, con esso, un montepremi pari a 2,5 milioni di dollari.

Ciò che risulta più complesso, invece, è continuare ad ottenere risultati degni di nota nel corso degli anni. Oltre a tanta preparazione e pratica, questo è possibile solo se si sviluppa la capacità di mettere sempre le proprie emozioni al servizio della razionalità.

Tanto le partite singole quanto i tornei che si protraggono per giorni sono caratterizzati dal fatto di essere costituiti da un alternarsi tanto inevitabile quanto imprevedibile di momenti negativi e positivi. Perciò, sia quando si vince una grande somma che quando si dispone di carte poco promettenti, occorre sempre ragionare a mente fredda; solo così si potrà godere al massimo della propria esperienza ed evitare di mettere a rischio i propri risparmi.

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Munendosi di pazienza

Questo aspetto riguarda non solo il poker ma anche qualunque altro ambito della quotidianità che coinvolge la psicologia umana. Come è risaputo, l’uomo è un animale sociale, concetto che si traduce semplificando con l’idea secondo la quale la sua vita non sarebbe possibile senza la presenza e l’intervento di altri esseri umani.

Quando si parla di poker, questo non è solo evidente nelle strutture fisiche tradizionali, ma anche nei casinò online che spopolano oggi giorno. Indipendentemente dalla modalità di fruizione prediletta, infatti, non si tratta di un gioco di carte solitario, ma di un’attività che prevede la presenza di un numero variabile di avversari seduti attorno allo stesso tavolo.

Solo imparando ad aspettare con calma il proprio turno rispettando il ritmo degli altri si godrà al massimo della propria esperienza, anche perché è solo così che questi ultimi adotteranno lo stesso comportamento. Sempre in termini di pazienza, poi, si dovrebbe riflettere sul fatto che non si può sempre vincere e che, se si sta attraversando un momento particolarmente sfortunato, uno migliore giungerà inevitabilmente.

Imparando a gestire lo stress

Questo concetto è da ritenersi strettamente correlato con il precedente, dato che una delle principali cause odierne di stress deriva dall’incapacità diffusa di affrontare adeguatamente situazioni che si svolgono in temi troppo lenti o veloci per i propri ritmi. In realtà, però, questa reazione psicofisica, evidenziata dalla psicologia umana, interessa con una frequenza ogni giorno superiore praticamente qualsiasi aspetto della quotidianità, poker incluso.

Per questa ragione, è opportuno cercare di gestirla adottando uno stile di vita più rilassato e rispettoso dei propri limiti; in alternativa, si può anche fare ricorso a metodi naturali. Inoltre, si sta diffondendo sempre più l’abitudine di servirsi di particolari strategie, tra le quali – come testimoniano campioni indiscussi come Fedor Holz, Liv Boeree e Andrew Lichtenberger – spicca la mindfulness.

Molto più che una pratica spirituale, questa consiste nell’allenare la mente a vivere completamente nel presente ponendo solo l’attenzione su ciò che succede dentro di sé e nell’ambiente circostante. Nei tornei più ardui in cui la pressione è alle stelle, questo metodo può davvero fare tutta la differenza del mondo.

Padroneggiando il proprio corpo

Anche se spesso si ha l’illusione di avere la situazione sotto controllo, ciò che si pensa e le emozioni che si provano vengono espresse anche a livello fisico. Il corpo, infatti, è una valvola di sfogo perfetta per tutto quello che si vive in un determinato periodo, sia esso positivo o negativo.

In primo luogo, essere a conoscenza di questo fatto e riuscire a leggere il body language dei propri avversari permette di avere un grande vantaggio su di loro. Si trarrà poi un giovamento ulteriore se si impara anche a gestire i segnali non verbali che si lanciano e, col tempo, si inizia a usarne alcuni al posto di altri in modo cosciente.

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