Cosplay, evoluzione e curiosità

Fra i fenomeni di costume più iconici degli anni recenti, un posto d’onore spetta sicuramente al cosplay.

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Fra i fenomeni di costume più iconici degli anni recenti, un posto d’onore spetta sicuramente al cosplay. Si tratta di una pratica che ormai non può mancare in qualsiasi appuntamento fieristico che si rispetti, con spettacoli dedicati e spesso competizioni a tema. Quello che è molto meno noto, invece, è rappresentato dalle origini del fenomeno e dalla sua evoluzione: si tende comunemente a ritenere il cosplay una pratica giapponese, ma a ben vedere non è esattamente così.

Le origini del Cosplay

Le prime testimonianze di una pratica che può essere considerata una sorta di antenato del cosplay conducono infatti agli Stati Uniti, e più precisamente alle fiere di fantascienza.

Fra le manifestazioni di questo tipo la più longeva è sicuramente la Wolrdcon, o World Science Fiction Convention, che si tiene fin dagli anni ‘30. Si tratta di un appuntamento fieristico al quale partecipano amanti e appassionati di fantascienza, e che nel corso degli anni ha avuto come ospiti anche nomi di primissimo piano come Isaac Asimov o Arthur C. Clarke, ispiratore del film 2001: Odissea nello Spazio.

Era pratica diffusa, a questa come in altre fiere, che gli appassionati si presentassero con costumi casalinghi fatti a somiglianza di personaggi connessi alle opere protagoniste della rassegna, impersonandone fattezze e comportamenti.

Il Giappone, in questo scenario, fa il suo ingresso solo nel 1984, quando un corrispondente giapponese si trovò a dover descrivere questo fenomeno al quale, in occasione proprio della Wordcon, aveva assistito. A tal fine, mancando un equivalente già in uso nella lingua, il giornalista coniò il termine cosplay, inventando una parola macedonia composta dai sostantivi costume e play, indicando quindi il fatto di giocare in costume.

Il fenomeno in Giappone prese rapidamente piede soprattutto fra i giovani e fra il pubblico di appassionati di manga e anime, i cui personaggi spesso fantasiosi rappresentavano un soggetto ideale per travestimenti di questo tipo. Si tratta in effetti del motivo per il quale oggi il concetto di cosplay è inscindibilmente legato a quello della cultura popolare nipponica, con gli artisti che rappresentano nella larga maggior parte dei casi proprio protagonisti di manga e anime.

È stato con queste caratteristiche giapponesi, quindi, che il cosplay ha iniziato a diffondersi in Europa, trovando terreno fertile soprattutto nelle fiere fumettistiche e di videogiochi, che anche grazie a questi impulsi sono cresciute in numero.

Solo in Italia basti pensare ai numerosi appuntamenti rappresentati dal Lucca Comics & Games, dal Napoli Comicon, Romics e dalle tante altre realtà nelle città italiane.

Cosplay lenti a contatto 2

Lo sviluppo del cosplay, come prevedibile, ha portato alla nascita di realtà connesse, specifiche per le esigenze del fenomeno. I cosplayer più perfezionisti, infatti, hanno dovuto presto fare i conti con gli aspetti più fantasiosi dei personaggi, e come renderli nella maniera più fedele possibile.

Un esempio classico è quello del colore degli occhi, o dei personaggi che presentano occhi particolari: si è trattato di un fattore determinante per l’utilizzo di lenti a contatto nel cosplay. A differenza delle diffusissime lenti a contatto comunemente utilizzate per la correzione della vista, infatti, è normale l’utilizzo di lenti analoghe ma non graduate, il cui unico effetto è estetico e volto a ricreare una componente spesso distintiva del personaggio rappresentato: si può saltare dagli occhi viola di Daenerys Targaryen allo sharingan dei personaggi di Naruto, e così via.

Discorso analogo per quanto riguarda le acconciature dei personaggi, spesso irriproducibili per colori o forme: intorno a questa necessità infatti si è sviluppato un importante mercato di parrucche, con negozi fisici o digitali che si dedicano espressamente alla vendita di queste ultime per riprodurre in maniera fedele questo o quel personaggio. A seconda del prodotto scelto, intuibilmente, la parrucca può costituire uno degli investimenti più importanti per un cosplayer, a dimostrazione di come la pratica sia spesso presa estremamente sul serio.

Una pratica casalinga nata per appassionati che, con l’incontro con la cultura orientale, si è trasformata in una vera e propria arte: questo è il cosplay, protagonista indiscusso delle fiere del giorno d’oggi.

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