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Castellammare di Stabia

Sassuolo – Juve Stabia (2-0): Il podio e il contropodio gialloblù

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attuta d’arresto per la Juve Stabia, che cade contro il Sassuolo al termine di una gara in cui le scelte arbitrali incidono in modo netto sul risultato finale. Passano i neroverdi ma non manca il rammarico per come poteva essere in particolare la prima frazione di gioco.

PODIO

Punti Chiave Articolo

Medaglia d’oro: a Fabio Maistro, muscoli e qualità della Juve Stabia. Il 37 ritrova la maglia da titolare e mostra di avere caratteristiche uniche tra i centrocampisti stabiesi, in particolare dinamismo e capacità di colpire con la soluzione dalla distanza. Il suo desto a giro è una perla, che però non trova l’autenticazione della terna arbitrale, rigidissima nel notare 10 centimetri (forse) di fuorigioco su Adorante.

Medaglia d’argento: a Romano Floriani Mussolini, treno della corsia destra. Gara di spessore, tutta garra e sostanza, per il prodotto della Lazio che, soprattutto in difesa rende la gara molto complicata al Sassuolo. Prova anche a farsi vedere in avanti mettendo palle interessanti al centro. Inconcepibile il fischio che arresta la sua ripartenza dopo la palla regolarmente sottratta a Lauriente.

Medaglia di bronzo: a Marco Bellich, che chiude tutti gli spazi. L’ex Vicenza non si fa condizionare dalla diffida che incombe su di lui, andando sempre in chiusura con modi eleganti ed esiti efficaci. Non solo ribatte a mo’ di flipper il Sassuolo ma imposta con precisione il gioco dalle retrovie, facendo partire l’azione quando il centrocampo stabiese è ingolfato.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Yuri Rocchetti, che si perde dopo un ottimo primo tempo. Presenza attiva in campo per lui, che guadagna anche gli apprezzamenti del collega Dazn in telecronaca, ma l’azione che porta al vantaggio del Sassuolo lo vede protagonista in negativo. Perde per due volte l’uomo, non andando a chiudere all’inizio del break neroverde, né alla fine, su Toljan nonostante l’indicazione di Pierobon. Da lì in poi si perde.

Medaglia d’argento: a Cristian Pierobon, più imballato rispetto alle ultime uscite. Tiene bene il campo ma solo per la fase iniziale del match, andando in apnea quando il Sassuolo progressivamente aumenta la pressione. Di solito è lui a togliere fiato agli avversari, stavolta invece i ruoli si invertono e il 10 gialloblù finisce con l’andare in tilt.

Medaglia d’argento: a Davide Buglio, in debito di ossigeno. Probabilmente sconta ancora le recenti noie fisiche non del tutto smaltite e si vede. Non è il motorino instancabile che siamo abituati a vedere; incappa anche in un cartellino giallo che comprensibilmente depotenzia il resto della sua gara. O si attinge maggiormente agli altri interpreti del reparto in rosa o si cercano soluzioni in sede di mercato perché i soliti tre (Buglio, Leone, Pierobon) non possono sempre rendere al massimo.


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