È una vigilia carica di tensione agonistica e rispetto quella che si respira in casa Juve Stabia. Lunedì sera, alle ore 20:30, le Vespe scenderanno in campo in uno dei templi del calcio italiano, lo stadio “Luigi Ferraris” di Genova, per affrontare la Sampdoria nel posticipo della tredicesima giornata di Serie BKT.
In conferenza stampa, mister Ignazio Abate ha tracciato la rotta, consapevole delle insidie di una trasferta che richiederà ben più della semplice tecnica: servirà cuore, testa e, come ha sottolineato lo stesso allenatore, lo spirito da battaglia.
Al Marassi con l’elmetto
Abate non si fida della classifica della Sampdoria, che sta vivendo un momento di difficoltà nonostante le aspettative. L’analisi del tecnico è lucida:
“La partita di lunedì è complicata, la Sampdoria è una squadra forte. Se leggiamo solo il monte ingaggi e i nomi dei nostri avversari, parliamo di una squadra di alta classifica. Le loro difficoltà dimostrano quanto la Serie B sia complessa, ma siamo consapevoli che sarà una partita difficilissima”.
Il fattore ambientale giocherà un ruolo chiave. Il calore del Marassi può accendere la gara in un attimo, e Abate avverte i suoi: “In stadi del genere basta poco per cambiare la partita. Sappiamo che ci sarà da soffrire, è una gara in cui bisognerà indossare l’elmetto“.
Il punto sull’infermeria: recuperi e assenze
La sosta per le nazionali è stata preziosa per recuperare energie e pedine, anche se l’infermeria non è ancora del tutto vuota. Abate ha fatto il punto sulla rosa: Note positive per Pierobon, che ha svolto “10 giorni ad alto livello”. Anche Gabrielloni è sulla via del ritorno completo, pronto a stringere i denti. Non sarà della partita Varnier, ancora indisponibile. Forfait anche per Burnete, alle prese con qualche problema fisico. Da valutare nelle prossime ore le condizioni di Zuccon che sarà valutato domani.
Mentalità e tattica: “Vietato gestire”
La ricetta per uscire indenni da Genova? Intensità e solidità. Abate è stato categorico sull’atteggiamento: la Juve Stabia non è costruita per speculare sul risultato.
“Sappiamo che siamo una squadra che deve andare sempre forte, non possiamo gestire. Dobbiamo trasmettere energia anche con i nostri tifosi che purtroppo non ci saranno. Fare risultato fuori casa sarà possibile solo con una grande fase difensiva”.
Il piano gara è pronto, preparato con cura dai ragazzi durante la settimana, dando importanza tanto al fattore campo quanto a quello mentale.
Piedi per terra
In chiusura, un richiamo all’umiltà. Nonostante l’ottimo avvio di stagione che ha dimostrato come la Juve Stabia possa “stare in questa categoria”, il tecnico tiene alta la guardia guardando al calendario: “Non abbiamo fatto ancora niente, siamo appena al 22 novembre. Stiamo facendo quello che è nelle nostre corde ma possiamo ancora migliorare. Dobbiamo spingere al massimo”.
Le Vespe sono avvisate: a Genova servirà la prestazione perfetta.





