Rocco Traisci: Pagliuca ha tanta forza mentale che riesce a trasferire nella Juve Stabia

Il collega di Metropolis Quotidiano ci parla della Juve Stabia e del prossimo impegno con il Foggia

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Rocco Traisci, giornalista di Metropolis Quotidiano,  è intervenuto nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show” che va in onda ogni giovedì dalle ore 21:00 sui canali social ViViCentro.

Le dichiarazioni di Rocco Traisci sulla Juve Stabia rilasciate durante la nona puntata del nostro talk show sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it:

“La Juve Stabia ha 27 punti ed è una squadra che non ha paura fare la partita.

A Taranto contro la squadra di Capuano, che è quindi molto organizzata, ho visto una Juve Stabia giocare senza alcun timore di fronte a 10.000 spettatori e contro calciatori avversari importanti.

Non mi sorprende il risultato finale ottenuto dalle Vespe in quel di Taranto.

In uno stadio, come lo Iacovone, pieno e contro un ambiente caldo non è facile vincere una partita, magari la puoi pareggiare.

Kevin Piscopo, che è uno scuola Empoli, è stato sempre sottovalutato. Per lui quest’anno può essere quello buono. Nel Foggia c’è un altro talento, Merola, che è strano come giochi ancora in serie C.

Pagliuca è un allenatore toscano, per cui si continua la tradizione che ha visto diversi toscani sedere sulla panchina delle Vespe.

Il mister è una componente di questa squadra, insieme a tanti altri fattori, che ha creato un mix perfetto tale che i risultati sono positivi.

Ad inizio campionato si pensava che altre squadre potessero tenere un ruolino di punti. Pagliuca ha tanta forza mentale che riesce a trasferire ai suoi giocatori. Quando è stato presentato diceva le stesse parole, non è cambiato il suo atteggiamento rispetto alla piazza, ai giocatori. Si rende conto che ci possono essere le condizioni per mantenere il podio.”

Rocco Traisci conclude:

“ Stiamo attenti perché potrebbero esserci tante sorprese! Tutto dipende molto da Pagliuca, anche la crescita di Aprea. Questa squadra molto veloce, gioca di prima, ma effettivamente non c’è qualcuno che somiglia a De Angelis, che creava lo spazio. Sono un foggiano trapiantato orgogliosamente a Castellammare. Al cuore, al sangue non si comanda. Cocordo con l’analisi di Troisci. La squadra e’ in una fase depressiva, facendo otto risultati positivi, ma poi è caduta. E’ una squadra, una signora squadra, ricordando la scorsa stagione, ma poi Rossi è andato via non riuscendo a gestire la situazione, restando con una buona intelaiatura tecnica.  Mancano gli attributi per uscire da situazioni che si sono verificate in più partite. Cudini fino a quattro settimane fa aveva fatto i miracoli. Ha due o tre individualità che possono fare la differenza rispetto alla Juve Stabia.”

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