Pochesci: “Il Picerno gioca un calcio propositivo ma concede”

Sandro Pochesci, allenatore della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato con il Picerno

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Sandro Pochesci, allenatore della Juve Stabia, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato con il Picerno.

Le dichiarazioni di Pochesci sul match di domani tra Picerno e Juve Stabia sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“In questi giorni sto proseguendo la conoscenza con la squadra e man mano sto avendo le idee più chiare su quello che la Juve Stabia può fare. Vedo che i ragazzi si divertono e mi danno disponibilità in vista del cambiamento che dovremo fare. Poi la convinzione deve trovare l’appoggio dei risultati, altrimenti c’è il rischio che subentri la paura e quando accade si commettono errori.

Rosa è un calciatore promettente, che può diventare il nuovo Pandolfi e viene da settori giovanili importanti. Ha tutto per esplodere. Volpe se è quello che ricordo io, pure è un ottimo attaccante di sfondamento. Va però recuperato perché sta un po’ indietro.

Moreschini è un ragazzo che ha giocato poco negli ultimi tempi, tutto da scoprire per ruolo, precisione e qualità. È un elemento di prospettiva su cui lavorare.

Caldore ovviamente non ci sarà ma non mi lamento mai delle assenze. Del resto chi manca ha sempre torto, per quanto il cartellino rosso sia stato eccessivo ma Marco doveva stare più attento. È stato un episodio interpretato in un modo che ha rovinato una gara dopo otto minuti.

Ho una squadra composta da quattordici titolari che voglio portare a venti, ventidue titolari. I nuovi non sono pronti per giocare da subito.

Contro il Crotone mi è piaciuto l’atteggiamento tenuto dalla Juve Stabia, nonostante le difficoltà varie della gara. La prestazione è stata di grandissimo livello, nonostante poi il risultato non ci abbia dato ragione. Voglio ripartire da questi aspetti, da vedere anche a Picerno per proseguire il nostro percorso di cambiamento. Voglio portare una mentalità diversa da chi c’era prima di me e questo richiede tempo.

Berardocco è uno di coloro che considero titolare. Saranno gli allenamenti a decidere chi scende in campo dal primo minuto. Per me non contano nomi, età o storia calcistica: giocherà chi a mio avviso può dare al meglio quello che chiedo. Dobbiamo lavorare sui movimenti e sui principi che vorrei cambiare.

Pandolfi e Zigoni saranno una bellissima coppia tra un mese. Il mio obiettivo è affiancarli e supportarli nella maniera giusta. Del resto uno è più fisico ed uno più di movimento quindi si sposano bene; entrambi però vanno serviti nella maniera adatta alle loro caratteristiche.

Il Picerno gioca un calcio molto bello e propositivo ma che concede qualcosa. Abbiamo studiato in che aspetti possiamo fare male agli avversari, poi spetterà ai ragazzi scegliere se essere semplici comparse o protagonisti.

Altobelli sarà uno dei tre calciatori su cui baserò la mia idea di calcio. Lo vedremo sempre nel vivo del gioco”.

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