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a Juve Stabia cade a Pisa al termine di una gare dove la scena è tutta degli episodi arbitrali, ancora una volta protagonisti nelle sfide in trasferta della squadra gialloblu. Dopo il vantaggio iniziale le vespe subiscono la rimonta dei toscani, che si aggiudicano il confronto.
PODIO
Punti Chiave Articolo
Medaglia d’oro: a Marco Bellich, non al meglio ma reattivo come un gladiatore nell’arena. Il colpo subìto nelle fasi iniziali del match non lo intimorisce né intacca la sua prova che, anzi, si connota di assoluta precisione, cattiveria agonistica e pulizia negli interventi. Guida con autorevolezza il pacchetto arretrato, effettivamente sorpreso solo in occasione della terza rete pisana che arriva quando la gara è già indirizzata.
Medaglia d’argento: a Romano Floriani Mussolini, il cui contachilometri a fine stagione segnerà una cifra impressionante. Instancabile nel fare senza alcuna imprecisione le due fasi di gioco; propizia l’autogol del Pisa e accetta la bagarre anche fisica con gli avversari. È ormai in grado di giocare a tutta fascia senza particolari affanni.
Medaglia di bronzo: a Kevin Piscopo, che si sacrifica senza rinunciare alla qualità. Dopo l’espulsione di Candellone è lui il destinatario dei compiti di ripiegamento, assolti con attenzione e tenuta fisica. Entra ancora una volta nell’azione del gol stabiese, premiandola corsa di Floriani Mussolini.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Leonardo Candellone, sfortunato protagonista del cartellino rosso ma anche ingenuo. Chiara la trattenuta subita dal 27 della Juve Stabia, tra l’altro sanzionata dal direttore di gara, ma non forse così violenta da non consentire all’attaccante di non alzare il piede sullo stinco dell’avversario. Ci viene comunque da evidenziare una cosa: perchè il direttore di gara aspetta la terza trattenuta nella stessa azione prima di fischiare il fallo sull’attaccante gialloblù? Optare per un cartellino di altro colore sarebbe stata la scelta secondo noi più obiettiva.
Medaglia d’argento: a Demba Thiam, non per il gol fantasma ma per l’indecisione che ha contraddistinto la sua gara. Da brividi l’uscita spericolata con cui nella ripresa si lancia sulla linea del fallo laterale, con l’avversario pisano ad approfittarne per propiziare il vantaggio poi annullato giustamente. Episodio valutato comunque sui centimetri, come il 2-1, ma che gira bene alla Juve Stabia. Proprio sulla rete del sorpasso il portierone si lascia sfuggire il cross che arriva dalla sinistra, innescando il prosieguo dell’azione che sorriderà poi al Pisa.
Medaglia di bronzo: a Danilo Quaranta, ingenuo al pari di Candellone. Il contatto con Piccinini è minimo e il toscano non aspetta altro per cadere ma si vedono le mani del difensore stabiese appoggiarsi per un attimo sulle spalle del rivale. Con un diverso metro di giudizio, quello maggiormente utilizzato su tutti i campi, l’azione sarebbe proseguita, non a Pisa. Capire il modo di fare del direttore di gara e adeguarsi subito deve essere prerogativa dei più esperti soprattutto perchè era chiara la direzione di Aureliano in favore dei padroni di casa.