Narducci, le sue dichiarazioni nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.
Salvatore Narducci, tifoso della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” per commentare con noi il momento delle Vespe.
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Le dichiarazioni di Salvatore Narducci sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Essere di riferimento nel nord Italia è importantissimo.Sono ancora tante le persone che devono lasciare Castellammare per lavoro.
Purtroppo il fattore lavorativo ci spinge a lasciare Castellammare che nessuno vorrebbe lasciare.Abbiamo creato a Piacenza un club socio-culturale che sia di riferimento a tanti napoletani e stabiesi che altrimenti non avrebbero appoggi.
Abbiamo una forte componente stabiese.
Con la Serie C facciamo fatica a seguire dal vivo la Juve Stabia a Piacenza ma speriamo ora con l’anno prossimo che ci sia un campionato diverso.Sono sceso solo in un’occasione ma stavamo organizzando con la Curva Sud di Castellammare per organizzare una trasferta da Piacenza per portare i tifosi stabiesi del nord al Menti in un’occasione festosa.
Il girone di andata il mio preferito è stato Thiam, era un portiere di un’altra categoria.
Nel girone di ritorno il giocatore che mi ha colpito di più è stato Adorante che ha avuto un impatto in zona realizzativa importante.Se fosse entrata quella rovesciata ieri sarebbe stato un gol fantastico.
La Juve Stabia è una società gloriosa che ci ha abituato ad arrivare ai playoff per poi perdersi.
Ma ora non bisogna disunirsi e seguire compatti la stessa direzione.Con l’apporto dei tifosi che è importante.
La scelta di preferire Mosti a Piscopo la vedo come un cercare nuove soluzioni per stancare le difese e colpirle nel secondo tempo con l’ingresso di Piscopo nelle seconde frazioni di gioco.
Inserire Pierobon in un contesto come quello attuale molto organizzato può essere un po’ un azzardo in questo momento.
L’ansia c’è ma è positiva perché sono fiducioso sul percorso che sta facendo vedere la Juve Stabia.Non è una squadra con calo fisico, magari è più un fattore mentale.
E’ una squadra giovane non lo dimentichiamo.Ma è un’ansia positiva”.