S
econda sconfitta consecutiva per la Juve Stabia, che al Braglia di Modena cade sotto i tre colpi dei padroni di casa.Gara con il var grande protagonista, al contrario della squadra stabiese, mai in grado di creare grattacapi alla squadra di Bisoli.
PODIO
Non ce ne voglia nessuno degli interpreti gialloblu ma è molto complesso individuare prestazioni dei singoli da premiare.
La Juve Stabia è mancata nel collettivo prima ancora che negli individui, tutti comunque apparsi non certo nella propria migliore giornata.La scena in questo senso se la prende il settore ospiti dello stadio di Modena, colorato dai circa 530 tifosi stabiesi giunti dal Nord e da Castellammare, festanti e carichi per tutti gli oltre i 90 minuti, e che al triplice fischio non hanno fatto mancare incitamenti ed applausi ai ragazzi di Pagliuca.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Marco Ruggero, invaso dalle scorribande degli attaccanti del Modena.
Il numero 4 ex Virtus Verona ci mette impegno ma la sensazione è che la disinvoltura necessaria a un campionato come quello di Serie B ancora non sia raggiunta.Ruggero va a contrasto con Abiuso, sembrando anche in vantaggio ma facendosi poi beffare dalla fisicità dell’avversario; da lì il difensore gialloblu cerca l’intervento in scivolata ad arpionare il pallone, anziché spazzarlo in modo molto più “sporco”, mancando l’intervento e lasciando campo libero all’incursione con cui il Modena conquista il calcio di rigore iniziale.
Certamente ogni valutazione in sede di calciomercato è stata ponderata e non effettuata a cuor leggero e non possiamo dimenticarci di quello che di buono è stato fatto dal calciatore nelle precedenti partita.La sensazione è che debba ancora acquisire ancora tanta esperienza come tutta la squadra per dirsi “sicuro” in campo.
Medaglia d’argento: a Giuseppe Leone, appannato nelle sue geometrie.
Giornata no anche per il 55, a cui ormai gli avversari riservano marcature stringenti e continue tali da offuscare la visione di gioco del regista della Juve Stabia.Suo malgrado mette la gara del Modena in discesa facendo fallo su Bozhanaj con un intervento da rigore molto simile a quello che nel derby di Avellino dello scorso campionato aveva consegnato il vantaggio agli irpini e denotando, quindi, una foga eccessiva nella propria area rigore.
L’assenza di un “clone” con le sue caratteristiche gli impedisce poi di rifiatare anche quando le energie psicofisiche sono in riserva.
Medaglia di bronzo: ad Andrea Adorante, che spara a salve nell’unica occasione che il Modena gli concede.Nessuna intenzione di gettare la “croce” sull’ariete gialloblu, che anzi corre per tutto il fronte d’attacco, ma in una categoria così dura si deve cercare di sfruttare ogni palla gol perché potrebbe essere l’unica o l’ultima della gara.
Invece l’ex Triestina cestina il servizio filtrante di Buglio mancando la porta col mancino da posizione favorevolissima; occasione arrivata subito dopo il raddoppio modenese e che, se sfruttata, avrebbe portato a un secondo tempo certamente diverso.Affiancato da Candellone nella ripresa, sembra beneficiare della presenza di un compagno di reparto e questo fa riflettere perchè la stessa sensazione si è presentata nella gara con il Palermo e nel campionato scorso.