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Castellammare di Stabia

L’ombra del VAR si abbatte ancora una volta sulla Juve Stabia: Allarme o solo coincidenza?

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La vittoria del Modena sulla Juve Stabia per 3-0, nell’undicesima giornata del campionato di Serie BKT 2025-2026, è stata indubbiamente indirizzata dal magnifico eurogol di Nieling che ha sbloccato il risultato, ma è il calcio di rigore concesso ai padroni di casa per il momentaneo 2-0, con l’ausilio del VAR, a lasciare l’amaro in bocca e a sollevare un’inquietante serie di interrogativi.

L’episodio incriminato, che ha portato alla trasformazione di Gliozzi, si è consumato poco dopo l’ora di gioco. Le immagini trasmesse, come spesso accade nella tecnologia “depotenziata” in uso in Serie B, hanno lasciato dubbi concreti sulla reale posizione del contatto tra il difensore stabiese e l’attaccante modenese: fallo in area o al limite?

VAR “Light” e Mancanza di Telecamere: Un Problema Ricorrente

La perplessità nasce dalla cronica mancanza di una copertura di telecamere adeguata negli stadi della cadetteria, in particolare di quelle fondamentali come le telecamere dietro la porta e ai lati opposti rispetto all’azione principale. Senza un’angolazione che elimini il “cono d’ombra”, la certezza millimetrica del punto di contatto rimane un miraggio.

Questo scenario rievoca con preoccupante puntualità la situazione già vista in precedenza:

Il precedente di Padova: In un’altra gara, un rigore fu concesso al Padova per un presunto fallo di mano di Piscopo, in un frangente in cui la sagoma del calciatore stesso copriva l’unica inquadratura disponibile, rendendo impossibile una verifica inequivocabile.

La sensazione è che il VAR, pur essendo uno strumento prezioso, in Serie B si trovi ad operare con mezzi insufficienti per garantire la stessa accuratezza che si presume in Serie A, finendo per avallare decisioni che, nella migliore delle ipotesi, sono da considerare di una “generosità” eccessiva.

Il Terrore del Dischetto: I Dati Allarmanti Sulla Juve Stabia

Al di là del singolo episodio, è la statistica a colorare di nero il momento della Juve Stabia. I numeri sono impietosi e fanno scattare un campanello d’allarme serio sulla presunta equità di trattamento arbitrale nei confronti delle “Vespe”:

  • 3 rigori subiti nelle ultime 4 partite (contro Carrara, Padova e ora Modena).
  • Solo 3 calci di rigore a favore dalla scorsa stagione (2 nel campionato precedente e appena 1 dopo le prime 10 giornate di quello attuale).

Questa disparità numerica, specialmente considerando la serie ravvicinata di rigori contro, alimenta la frustrazione e la convinzione che la squadra stia pagando un dazio troppo elevato per episodi controversi in zone nevralgiche del campo, spesso decisi con l’ausilio di una tecnologia “a vista limitata”.

La Juve Stabia è chiamata ora a superare l’inevitabile sconcerto, mentre la Lega B e gli organi arbitrali devono riflettere seriamente sull’opportunità di garantire, anche in cadetteria, una dotazione tecnica per il VAR che sia all’altezza del compito, per non lasciare più margini di dubbio su episodi che, come quello del Braglia, finiscono per alterare in modo significativo l’andamento delle partite.

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