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Castellammare di Stabia

L’analisi di Antonio Amodio su derby, società e giovani emergenti

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Antonio Amodio, ospite del talk show di “Juve Stabia Live,” ha offerto una panoramica approfondita sulla situazione attuale della Juve Stabia, toccando temi che spaziano dal sentito derby con l’Avellino alla gestione societaria e alla carenza infrastrutturale nel Sud Italia.
Il Derby e l’Orgoglio Gialloblé
Amodio ha definito il derby come una di quelle “partite particolari” che “si vincono, non si giocano,” sottolineando che la rivalità tra le due squadre si protrae da anni.
Riguardo alla prossima sfida contro l’Avellino, l’ex direttore sportivo ha previsto una gara molto tattica, giocata “sui nervi”. Nonostante ciò, ha espresso la sua speranza che la Juve Stabia conquisti la vittoria.
L’aspetto più triste dell’incontro, tuttavia, è la quasi totale assenza dei tifosi avellinesi residenti in Irpinia, una restrizione che Amodio ha definito una “tristezza totale”. Ha collegato queste limitazioni ai comportamenti sgradevoli di alcune tifoserie (citando incidenti recenti), pur notando come il pubblico di Castellammare si sia dimostrato corretto nel corso degli anni.
La Gestione Tecnica e i Giudizi sugli Allenatori
Amodio ha elogiato sia Ignazio Abate che Raffaele Biancolino, definendoli due “buoni allenatori”.
• Ignazio Abate: Il tecnico della Juve Stabia, secondo Amodio, ha una “grande personalità” e ha mostrato intelligenza e umiltà, ambientandosi subito e comprendendo le qualità della rosa, al punto da modificare l’assetto tattico iniziale. Amodio si è detto d’accordo con l’apprezzamento espresso dalla co-conduttrice, prevedendo per Abate una grande carriera in Serie A. Questa previsione si basa anche sul fatto che Abate ha “vissuto il calcio che vince” ad alti livelli, come calciatore di Milan e Nazionale.
• Raffaele Biancolino: L’allenatore dell’Avellino ha dimostrato il suo valore vincendo il campionato in Serie C dopo essere subentrato in un momento negativo. Anche lui è stato bravo a passare rapidamente da una difesa a quattro a una a tre.
• Pagliuca: Riguardo al suo predecessore, Amodio ha riconosciuto che Pagliuca ha fatto “benissimo a Castellammare e ha lasciato il segno”.
Il Direttore Sportivo e il Mercato
Antonio Amodio ha una grande stima per il Direttore Sportivo Matteo Lovisa, definendolo un “ragazzo intelligente”.
Riguardo alla scelta di Lovisa di rimanere a Castellammare anziché accettare opportunità in piazze con maggiore pressione (come Palermo), Amodio ha condiviso la decisione di farsi “le ossa” in una realtà più provinciale. Ha auspicato che Lovisa arrivi presto in Serie A, reputandolo un dirigente che “se lo merita” per il grande lavoro che sta facendo, ricordando anche i “miracoli” compiuti a Pordenone.
La qualità principale di Lovisa è che riesce a “muoversi sempre prima” nelle trattative, agendo con velocità e rapidità. Amodio ha scherzosamente definito Lovisa come uno “stalker” per la sua insistenza nel portare i calciatori a Castellammare (come nel caso di Correia).
In termini di mercato e talenti, Amodio, che vanta l’aver consigliato in passato l’acquisto di Gabriel Strefezza (che fece bene a Castellammare), ha menzionato un giovane e forte calciatore che potrebbe fare bene alla Juve Stabia, ma ha preferito non rivelare il nome per non fare uno “spoiler” alla trattativa, dato che è un giocatore di Serie B.
Aspettative e Squadra
Antonio Amodio ritiene che l’obiettivo primario per la Juve Stabia in questa stagione debba essere la salvezza in Serie B, invitando i tifosi a mantenere i piedi per terra e l’umiltà.
Parlando dei singoli, Amodio ha indicato Cacciamani come il giocatore della Juve Stabia che possiede la “forza e gamba per arrivare in Serie A”. Riguardo al giocatore più forte che ha avuto in rosa nella sua carriera, ha citato Jonathan Silva, avuto a Crotone, attualmente al Torino, che secondo lui ha un potenziale da Serie A.
Infine, ha commentato la politica dei prezzi ribassati (“giornata gialloblé”) adottata dalla società per riempire lo stadio, ritenendo che sia un gesto importante nei confronti del “popolo stabiese” e delle sue difficoltà. Ha criticato la tendenza del tifo stabiese a essersi un po’ “imborghesito,” aspettandosi troppo rapidamente la Serie A.
La Questione Infrastrutturale nel Sud
Amodio ha concordato con l’analisi sulla carenza di strutture sportive, definendolo un problema che affligge tutto il Sud Italia, non solo Castellammare. Ha sottolineato che l’assenza di impianti sportivi adeguati rende la crescita di talenti locali, come i vari Donnarumma e Esposito, un “miracolo”.

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