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Castellammare di Stabia

La Juve Stabia piega il Napoli in un derby epico – Il 19 Febbraio 2006, una data scolpita nei cuori gialloblù

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l 19 febbraio 2006 è una data che risplende come un gioiello nella corona della storia calcistica di Castellammare di Stabia. Quel giorno, al cospetto di un avversario di rango come il Napoli, la piccola ma orgogliosa Juve Stabia scrisse una delle pagine più gloriose del suo percorso, in un derby che non fu solo una partita di calcio, ma una vera e propria epopea sportiva. Per i tifosi gialloblù, quel Juve Stabia-Napoli non è solo un ricordo, ma un tesoro prezioso, un racconto da tramandare di generazione in generazione, un simbolo di passione, orgoglio e di come, a volte, Davide possa davvero battere Golia.

Un Inizio Fulminante: La Juve Stabia Dimostra di Non Temere i Grandi

Fin dal fischio d’inizio, l’atmosfera allo stadio era elettrica, palpabile. Ma ciò che accadde nei primi minuti di gioco superò ogni aspettativa. La Juve Stabia, lungi dal mostrare timore reverenziale verso il più blasonato Napoli, entrò in campo con la ferocia e la determinazione di chi sa di giocarsi la partita della vita. E i risultati non tardarono ad arrivare.

L’Autogol che Stordisce il Napoli e il Raddoppio che Infuoca il Menti

Il cronometro segnava il 13° minuto quando il destino decise di dare una mano alla squadra di casa. Un’azione confusa in area di rigore del Napoli culminò con un autogol sfortunato di Romito. La palla, carambolando in modo beffardo, sorprese l’incolpevole Gennaro Iezzo, idolo di tutta la tifoseria napoletana, e si depositò in rete. Il “Menti” esplose in un boato assordante. L’impensabile era appena accaduto: la Juve Stabia era in vantaggio contro il Napoli!

Ma le emozioni non erano finite. Appena due minuti dopo, al 15°, la Juve Stabia raddoppiò. Questa volta, fu Agnelli a firmare il gol, con una conclusione precisa e potente, nata da un assist al bacio di Verolino. Nell’azione del gol, un episodio chiave: lo scivolone di Gaetano Fontana, ex di lusso della partita, che, ironia della sorte, si rivelò determinante nel facilitare l’azione del raddoppio delle “vespe”. Il “Menti” era un vulcano in eruzione, l’entusiasmo dei tifosi gialloblù non conosceva limiti.

Calaiò Riaccende le Speranze del Napoli

Il Napoli, ferito nell’orgoglio, non rimase a guardare. La squadra di Reja iniziò a macinare gioco e, allo scadere del primo tempo, trovò il gol che riaprì la partita. Il bomber di razza Emanuele Calaiò, con la freddezza del killer d’area, si fece trovare pronto in area di rigore e scaraventò la palla in rete, siglando il 2-1 e riportando il Napoli in partita proprio allo scadere della prima frazione di gioco. Un gol che, per quanto importante, non scalfì minimamente la fiducia e la determinazione della Juve Stabia.

La Magia di Marra per Castaldo: Il Gol che Scolpisce la Storia

La ripresa si aprì con il Napoli alla ricerca del pareggio e la Juve Stabia pronta a difendere con i denti il vantaggio e, magari, a colpire in contropiede. La tensione era altissima, ogni pallone giocato pesava come un macigno. Ma fu la Juve Stabia a trovare nuovamente la via del gol, in un’azione che è entrata di diritto nell’album dei ricordi più belli per i tifosi stabiesi.

Era il 25° minuto del secondo tempo quando si materializzò la “magia”. Marra, con un gesto di alta scuola, inventò un assist geniale per Luigi Castaldo. “Gigi” Castaldo, bomber di Castellammare, sotto la Curva Sud, cuore pulsante del tifo gialloblù, non si fece pregare e, con un tocco da maestro, depositò la palla in rete per il 3-1. Il “Menti” letteralmente impazzì di gioia. Era il gol della sicurezza, il gol che, di fatto, consegnava alla storia quella partita.

Gioia Incontenibile e un Ricordo Indelebile

Gli ultimi minuti furono un misto di sofferenza, emozione e gioia pura per i tifosi della Juve Stabia. Al fischio finale, il triplice fischio dell’arbitro sancì la vittoria storica della Juve Stabia sul Napoli. L’esultanza fu incontenibile, una liberazione collettiva. I giocatori della Juve Stabia, guidati in panchina da Salvatore Di Somma, corsero ad abbracciarsi sotto la Curva Sud, osannati da un pubblico in delirio.

Quella vittoria non fu solo un successo sportivo, ma una vera e propria iniezione di orgoglio per tutta la città di Castellammare di Stabia. Un Davide che batte Golia, una piccola squadra di provincia che piega una nobile decaduta del calcio italiano. Un ricordo che resterà per sempre impresso nella memoria e nei libri di storia a tinte gialloblù, una pagina di calcio epica, scritta con il cuore e con la grinta, sotto gli occhi commossi e festanti dei tifosi della Juve Stabia.

Di Somma, da Eroe in Campo a Protagonista in Panchina

Un plauso speciale va tributato a Salvatore Di Somma che seppe trasferire la sua passione e la sua conoscenza del calcio anche in panchina, guidando la squadra in quella memorabile impresa. Per lui, quella vittoria rappresentò una sorta di “antipasto” di ciò che avrebbe costruito in seguito come Direttore Sportivo, contribuendo in modo significativo ai successi dell’era Manniello-Braglia. Ma quel 19 febbraio 2006, Salvatore Di Somma era l’eroe del giorno, l’uomo che aveva condotto la Juve Stabia nell’olimpo del calcio stabiese.

Il Tabellino di una Partita Indimenticabile:

JUVE STABIA (4-4-2): Petrazzuolo, Taccucci, Rinaldi, Grassadonia (1’st Di Napoli), Vanacore, Brutto, Agnelli, Andreulli, Marra, Castaldo (47’st Bernardo), Verolino (1’st Ottonello).

Panchina: Benito, Dionisio, Scoponi, Avallone.

All. Di Somma.

NAPOLI (4-4-2): Iezzo, Montervino, Romito, Maldonado, Cupi, Capparella (23’st Trotta), Amodio, Fontana (39’st Vitale) Bogliacino, Calaiò, Pià (23’st Sosa).

Panchina: Gianello, Briotti, Montesanto, Grieco.

All. Reja.

MARCATORI: 13’pt Romito (aut), 15’pt Agnelli, 45’pt Calaiò, 25’st Castaldo.

Un capitolo indelebile nella storia della Juve Stabia, una partita che celebra il cuore, la passione e la bellezza del calcio.


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