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Castellammare di Stabia

La Juve Stabia ferma la capolista Monza, ma non c’è tempo per respirare e festeggiare, domani c’è già il Bari

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È stata una notte da “Pazzo Menti”, una di quelle serate in cui il calcio decide di mostrare tutto il suo repertorio in novanta minuti. La Juve Stabia strappa un pareggio preziosissimo contro la capolista Monza, al termine di una gara che non ha risparmiato nulla allo spettatore: gol d’autore, errori grossolani, riscatti immediati e le immancabili polemiche arbitrali.

Montagne Russe ed Emozioni Forti

La cronaca della gara è un elenco di colpi di scena. Da una parte la perla balistica di Maistro, un gol stupendo che ha fatto esplodere la curva, dall’altra il guizzo beffardo di Candellone, capace di approfittare dell’incertezza dell’ex Thiam. Ma è stata anche la serata dei portieri, nel bene e nel male: errori evidenti tra i pali, con Confente protagonista di una parabola emotiva tutta sua, passando dallo sbaglio al riscatto decisivo che ha salvato il risultato.

Il Monza, corazzata costruita per vincere, ha risposto colpo su colpo: la fortuna ha baciato Birindelli in una carambola rocambolesca, mentre Petagna ha ricordato a tutti cosa significa essere un vero centravanti con uno stacco imperioso. E poi, l’ombra del dubbio. In un contesto di tale spettacolo, non poteva mancare l’episodio da moviola: il contatto tra Ravanelli e Candellone. Una storia che conosciamo ormai benissimo, un rigore reclamato e non concesso che alimenterà le discussioni nei bar di Castellammare per giorni.

La Solidità della Capolista e l’Orgoglio delle Vespe

Il pareggio, al netto dei rimpianti per gli episodi, inietta pura energia nelle vene della Juve Stabia. I ragazzi di Ignazio Abate hanno giocato a viso aperto, senza perdere, contro la prima della classe. Il Monza di Paolo Bianco forse non ruba l’occhio per spettacolarità come il Frosinone o il Cesena, ma ha confermato di avere le stigmate della vincente: una rosa profonda e una solidità mentale che sono le vere armi per tagliare il traguardo finale. Aver retto l’urto è un segnale di maturità enorme per le Vespe.

Vietato Festeggiare: Arriva il Bari di Vivarini

Tuttavia, il calendario della Serie B è tiranno e non concede brindisi. Le Vespe non possono festeggiare questo punto perché giovedì si torna subito in campo, ancora al Menti, per il recupero contro il Bari. Sarà una sfida delicatissima. I “Galletti” hanno una ferita aperta: l’esonero recente di Caserta e l’arrivo di Vivarini in panchina raccontano di una squadra in cerca di identità, ma che arriverà a Castellammare arrabbiata e ferita dalla dolorosa sconfitta contro l’Empoli.

L’Infermeria e il Tour de Force

Per Abate, i problemi non sono tattici ma fisici e numerici. Bisogna stringere i denti. Dopo il Bari, lunedì ci sarà un’altra battaglia contro il Frosinone. La priorità assoluta è recuperare energie nervose e muscolari, volgendo uno sguardo speranzoso verso un’infermeria che, purtroppo, resta zeppa di indisponibili.

Il doppio turno casalingo si trasforma così in un banco di prova cruciale per testare la tenuta atletica e psicologica della squadra. Quale Juve Stabia vedremo? Quella brillante e coraggiosa ammirata contro Palermo e Monza, o quella con le pile scariche vista al Ferraris? La risposta arriverà al fischio finale di giovedì. Il futuro immediato passa da Bari e Frosinone, per un 2025 bellissimo che sta per concludersi e che le Vespe vogliono onorare fino all’ultimo secondo.

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