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a trasferta di Pisa si è conclusa con una sconfitta per la Juve Stabia, un risultato che di per sé non sarebbe un dramma, considerando la forza sulla carta dei nerazzurri, costruiti per puntare alle zone alte della classifica. Tuttavia, a tenere banco e a far ribollire gli animi dei tifosi gialloblù non è tanto il passivo rimediato sul campo, quanto una direzione di gara arbitrale che ha lasciato, eufemisticamente, molto a desiderare.
Fin dalle prime battute, la partita si era profilata come un confronto acceso ma corretto, con la Juve Stabia determinata a giocarsi le proprie carte con coraggio e organizzazione. Le “vespe” di mister Guido Pagliuca avevano approcciato la gara con la giusta mentalità, dimostrando di poter tenere testa ad un avversario quotato come il Pisa. Anzi, in alcune fasi del match, era stata proprio la Juve Stabia a rendersi pericolosa, sfiorando il vantaggio in diverse occasioni. Tra queste, spicca l’opportunità capitata sui piedi di Adorante, neutralizzata soltanto da un intervento prodigioso del portiere pisano Semper. In quel frangente, con il risultato ancora bloccato sullo 0-0, si percepiva la sensazione che la Juve Stabia potesse seriamente impensierire la retroguardia avversaria e magari, con un pizzico di fortuna, sbloccare il risultato.
Il Pisa, dal canto suo, gestiva il possesso palla cercando di imporre il proprio gioco, ma la Juve Stabia si difendeva con ordine e ripartiva con energia in contropiede, dimostrando di avere le idee chiare su come colpire. Si stava delineando una partita equilibrata e piacevole, una vera e propria battaglia sportiva che prometteva emozioni e colpi di scena. Purtroppo, però, il destino della gara ha preso una piega inaspettata, viziata da una serie di decisioni arbitrali che hanno inevitabilmente condizionato l’esito finale e scatenato un vespaio di polemiche.
Il primo episodio chiave, e per molti discutibile, è stata l’espulsione di Candellone. Un cartellino rosso che ha lasciato perplessi molti addetti ai lavori e che ha inevitabilmente cambiato le dinamiche della partita. Con la Juve Stabia ridotta in dieci uomini, il Pisa ha inevitabilmente guadagnato campo e iniziativa, rendendo più ardua la resistenza degli stabiesi. Ma è stato il calcio di rigore concesso al Pisa l’episodio che ha mandato su tutte le furie i tifosi gialloblù. Un penalty giudicato da molti inesistente, o quantomeno molto dubbio, che ha generato un’ondata di proteste e contestazioni.
Ma le recriminazioni dei tifosi stabiesi non si fermano qui. Molti infatti lamentano anche una mancata attenzione arbitrale ad un episodio avvenuto ad inizio gara, quando il difensore Bellich è stato colpito al capo con un calcio. Un episodio che, a detta di molti, meritava una maggiore considerazione da parte del direttore di gara, ma che è passato inspiegabilmente sotto silenzio.
Al netto delle polemiche arbitrali, è doveroso sottolineare la prestazione maiuscola offerta dalla Juve Stabia. I giocatori gialloblù hanno dimostrato carattere, grinta e spirito di sacrificio, lottando su ogni pallone e non arrendendosi mai, neanche in inferiorità numerica. Hanno interpretato al meglio le indicazioni di mister Pagliuca, mettendo in campo una prestazione di spessore che, paradossalmente, è stata oscurata dalle decisioni arbitrali. Nonostante la sconfitta, i tifosi presenti allo stadio e quelli collegati da casa hanno voluto tributare un applauso convinto alla squadra, riconoscendo l’impegno profuso e la generosità mostrata in campo. Un applauso che suona come un incoraggiamento a continuare su questa strada, a non demoralizzarsi e a trarre motivazione da questa amara sconfitta per affrontare con ancora più determinazione le prossime sfide.
In conclusione, la trasferta di Pisa lascia in eredità una sconfitta che brucia, non tanto per il risultato in sé, ma per le modalità con cui è maturata. La Juve Stabia ha dimostrato di essere una squadra viva, capace di giocare un buon calcio e di mettere in difficoltà anche avversari più blasonati. La prestazione generale è stata positiva, a parte qualche individualità sottotono come Candellone e Thiam, ma a far discutere e a tenere banco saranno inevitabilmente le decisioni arbitrali. Decisioni che, secondo molti, hanno “rovinato” una bella partita e hanno penalizzato eccessivamente la Juve Stabia, privandola di un risultato che, per quanto visto in campo, avrebbe forse meritato. La speranza dei tifosi è che questi episodi non si ripetano e che la squadra possa continuare il suo percorso con maggiore tutela e magari, con un pizzico di fortuna in più.