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a Juve Stabia di Massimo Rastelli aveva vinto il campionato di Lega Pro seconda divisione dopo un duello bellissimo contro il Catanzaro. Erano le vespe di Ruscio, Tarantino, Varriale, Vicentin, Acoglanis e anche di Raffaele Ametrano che aveva indossato la maglia della sua città natale nella stagione precedente ossia quella disastrosa del 2008-2009 che segnò la retrocessione in C2.
Il campionato 2009-2010 fu un successo per la Juve Stabia, una sorte di “rimborso” di Franco Manniello alla città di Castellammare e dolcissimo antipasto di quello che sarebbe poi successo con Piero Braglia al timone delle vespe.
Dopo la vittoria del campionato si giocò la Supercoppa di categoria, una materia davvero difficile per le vespe che proprio non sono mai riuscite ad alzare questo trofeo. Nel torneo vinto dalla Lucchese ci fu la partita contro il Sudtirol vinta dalle vespe al Menti per 2-0. Era il 16 maggio 2010 e ci fu il ritiro dal calcio giocato di Raffaele Ametrano.
Ametrano è stato uno dei figli di Stabia che ha avuto una carriera importante tutta da raccontare. I successi con la maglia Under 21 azzurra con Cesare Maldini e l’Europeo di Spagna 1996, la Coppa Intercontinentale con la Juventus quando ci fu la magia di Alessandro Del Piero contro il River Plate ed una carriera importante tutta da raccontare con le maglie di Udinese, Empoli, Verona e Napoli.
Per raccontare tutto non basterebbe un semplice articolo anche perchè Ametrano ha avuto grandi campioni come compagni di spogliatoio, basta pensare a Zidane per fare un nome e campioni top come avversari vedi ad esempio Ronaldo “Il Fenomeno.”
Lo stesso vale per i tanti allenatori che ha avuto come maestri da Marcello Lippi passando per Alberto Zaccheroni.
Venerdi 6 dicembre allo Stadio Menti ritornerà il Sudtirol e chissà se Raffaele penserà a quel 16 maggio 2010 a quell’ultima danza di una carriera importante tutta da raccontare.