Juve Stabia-Pisa è stata per oltre un’ora di gioco una partita a senso unico con i toscani di mister Inzaghi che solo poche volte hanno superato la loro metà campo nel primo tempo e mai si sono visti dalla parti di Thiam se non nella ripresa alla ricerca disperata del pari.
Juve Stabia-Pisa, toscani irriconoscibili al cospetto delle Vespe dominanti.
Il Pisa di mister Filippo Inzaghi era prima del match del Menti una squadra che sembrava dovesse fare un solo boccone della Juve Stabia peraltro reduce da due sconfitte consecutive che avevano minato più di una certezza e nelle quali le Vespe avevano subito sei gol segnandone solo uno peraltro ininfluente contro il Palermo.
Lo stesso Inzaghi era parso prima del match molto sicuro di sé e dei suoi parlando di una squadra che andava a Castellammare con lo spirito giusto vogliosa di allungare la striscia positiva.Inzaghi aveva parlato solo del sintetico come possibile minaccia per i suoi come se il terreno sintetico fosse una prerogativa solo dello stadio di Castellammare.Se un marziano a digiuno di calcio fosse atterrato al Menti domenica pomeriggio alle 15 avrebbe fatto fatica a distinguere la capolista Pisa dalla matricola Juve Stabia: di sicuro avrebbe pensato, per quanto visto in campo, che la Juve Stabia fosse la capolista del campionato e il Pisa una squadra che deve lottare per salvarsi.In realtà invece sappiamo che le cose stanno nel senso diametralmente opposto con il livello tecnico che è sicuramente a favore degli uomini di Pippo Inzaghi.Ma tant’è, il campo ancora una volta ha disatteso completamente le prospettive della vigilia.Pisa letteralmente sovrastato dal “morso sul metro” chiesto da mister Pagliuca ai suoi ragazzi in ogni zona del campo.Nel primo tempo soprattutto Juve Stabia autentica dominatrice del terreno di gioco con i toscani che raramente hanno oltrepassato la propria metà campo e con le Vespe che dopo aver punto con Varnier hanno legittimato il proprio meritatissimo vantaggio e hanno sfiorato ancora il gol prima con Adorante e Pierobon sul finire del primo tempo e poi ancora con il bomber Adorante di testa su cross perfetto di Floriani Mussolini dalla destra, prima che poi Artistico nel finale di gara mettesse il timbro di ceralacca su una vittoria strameritata per i ragazzi di mister Guido Pagliuca.Nel mezzo tra le due reti della Juve Stabia, un Pisa sempre balbettante a cui sono state concesse dalle Vespe solo le briciole di un forcing alla metà della ripresa che non ha prodotto frutti (e sarebbe stata nel caso di gol del pareggio un’autentica beffa per la Juve Stabia).
Solo il tempo ci dirà ovviamente se la sconfitta netta del Pisa a Castellammare sia stata solo un effimero campanello d’allarme fine a sé stesso e senza conseguenze negative per la squadra di Inzaghi.Ciò che è certo è che questa sconfitta del Pisa dimostra che in Serie B le insidie sono sempre dietro l’angolo: la capolista del campionato può perdere contro chiunque così come squadre che lottano per la salvezza possono fare un solo boccone anche delle cosiddette grandi di questo torneo di cadetteria.
Di sicuro invece, a prescindere dai tre punti sempre importanti per la classifica di una squadra come la Juve Stabia che ha come unico obiettivo stagionale la salvezza, per le Vespe è una vittoria importante per due motivi: innanzitutto conferisce tanta autostima ad un gruppo che quando scende in campo con l’atteggiamento giusto e con la giusta attenzione nelle due aree, può dare fastidio a chiunque.Infine la netta vittoria col Pisa (anche stretta nel risultato per occasioni gol create e mole di gioco prodotta) da’ alla Juve Stabia la consapevolezza di poter competere con tutti in questo campionato e soprattutto di potersela giocare con tutti affilando quelle che sono le proprie armi: intensità, fame, concentrazione, attenzione massima nelle due fasi, voglia di aiutare il compagno più vicino in difficoltà, cattiveria agonistica e soprattutto tanto “morso sul metro”…..