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Juve Stabia – Palermo: Prevendita desolante, dov’è finito il popolo gialloblù?

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Numeri che fanno male, che suonano come uno schiaffo alla passione e alla storia. La prevendita per Juve Stabia – Palermo, una sfida che dovrebbe rappresentare un appuntamento di richiamo per la Serie B, sta andando a rilento. Anzi, “a rilento” è un eufemismo.

Fino a questa mattina, i dati ufficiali parlano di appena 200 biglietti staccati per i settori destinati ai tifosi gialloblù e circa 30 tagliandi venduti per il settore ospiti. Un disastro. Cifre così basse spingono a una considerazione amara: al netto di una possibile (speriamo) impennata nelle ultime ore, questa può essere considerata la peggiore prevendita in termini numerici della storia ultracentenaria del club.

La domanda, legittima e assordante, è una sola: dove sono finiti i tifosi della Juve Stabia? Dove si è disperso l’entusiasmo che solo pochi mesi fa riempiva il Menti durante la cavalcata verso la semifinale play-off?

Il paradosso dei risultati

L’aspetto più sconcertante è che questo allontanamento non trova alcuna giustificazione nei risultati sportivi. Il dato è oggettivo e inconfutabile: la squadra di Abate sta ripercorrendo, in termini di punti, lo stesso cammino dello scorso campionato. Un punto in meno in classifica non può, e non deve, giustificare un tale disinteresse.

Abbiamo più volte analizzato la questione: in media, mancano circa 1000 spettatori rispetto alla scorsa stagione. E questo nonostante l’anno scorso si sia giocato spesso di sabato in orari lavorativi, con la fastidiosa (ma non determinante) concomitanza delle partite del Napoli, o con la presenza di numerose squadre dilettantistiche nel circondario. Possono davvero queste realtà locali assorbire il tifo delle Vespe? Tutti interrogativi che, ad oggi, restano senza una risposta plausibile.

La Serie B non è scontata

Quello che forse sfugge è il valore della categoria. La squadra di calcio non è solo un gioco; è un simbolo del territorio, un veicolo che identifica la città in giro per l’Italia. Avere una squadra in Serie B è una fortuna, un privilegio che realtà storicamente ben più gloriose (in termini di risultati sportivi passati) non hanno. Molte annaspano in Serie C, altre tentano di emergere dal buco nero del dilettantismo.

Le Vespe, invece, giocano in Serie B. Una categoria sognata e inseguita per anni, anche dal grande presidente Roberto Fiore, senza riuscirci. Ora, la Juve Stabia disputa il suo sesto campionato di B in 14 anni. Un patrimonio sportivo che non può essere dato per scontato, specialmente ricordando le cocenti delusioni delle retrocessioni del 2014 e del 2020.

Questa categoria va difesa. Va protetta. E va fatto anche con la propria presenza allo stadio, in casa come in trasferta.

Gli appelli e la presenza della società

Gli appelli, in questi giorni, non sono mancati. Mister Abate è stato chiaro: “I tifosi sono benzina per i calciatori”. Il tecnico si augurava un sostegno massiccio proprio contro il Palermo, una squadra gloriosa che, da sola, dovrebbe spingere qualsiasi tifoso (anche quello che attende solo i grandi incontri) a correre al Menti.

Poche ore fa, anche gli amministratori giudiziari hanno voluto rimarcare come il tifo passionale del Menti rappresenti un patrimonio inestimabile della società, un messaggio volto a “toccare” il cuore gialloblù di ogni sostenitore.

Come se non bastasse, la proprietà vuole far sentire la sua vicinanza. Questa sera, McClory della Brera (tra poco Solmate), detentrice della maggioranza delle quote, è stato avvistato a Pompei, diretto in un albergo della zona. Un segno tangibile che anche lui vuole essere presente sabato allo stadio, per sostenere i calciatori e rimarcare la volontà di non abbandonare il club.

La palla passa ai tifosi

Gli appelli ci sono. La vicinanza delle istituzioni è più forte che mai. La squadra c’è. La storia attende le Vespe. Ora la palla passa ai tifosi veri.

Duecento biglietti venduti per i tifosi di Castellammare sono, francamente, una miseria. In questo momento delicato, la tifoseria ha l’occasione di dimostrare all’Italia intera che Castellammare di Stabia non è solo ciò che le cronache nere raccontano, ma è anche passione, orgoglio e voglia di emergere.

C’è ancora tutta la giornata di domani. La speranza è che ci sia un’accelerata improvvisa, un moto d’orgoglio che porti i tifosi in massa al Menti. Per la maglia, per la città, per la Serie B.

Juve Stabia TV


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